La gestione clinica dell iperstimolazione ovarica
|
|
- Pietro Oliva
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La gestione clinica dell iperstimolazione ovarica Dott.ssa Graciela E. COGNIGNI Reproductive Medicine Unit GynePro Medical Centers Bologna, Italy
2 Definizione dell iperstimolazione ovarica complicazione iatrogena dell induzione dell ovulazione con gonadotropine fattore predisponente: eccessivo sviluppo di follicoli ovarici fattore scatenante: induzione della maturazione finale dell ovocita (usualmente mediante hcg) principale evento patogenetico: massiva essudazione di liquidi dal comparto intravascolare a quello peritoneale con costituzione di un terzo spazio conseguenze fisiopatologiche: squilibri metabolici, ipoperfusione renale, eventi tromboembolici, distress respiratorio, exitus
3 Ovarian hyperstimulation and ascites in PCOS
4 Iperstimolazione ovarica (OHSS): classificazione criterio cronologico OHSS early onset OHSS late onset criterio clinico OHSS lieve OHSS moderata OHSS severa
5 Strategie di prevenzione della OHSS Prima della stimolazione ovarica: accurata valutazione dei fattori di rischio (età, PCOs, elevati livelli di AMH, storia di precedente OHSS) personalizzazione del protocollo di stimolazione e del regime di desensibilizzazione ipofisaria Durante la stimolazione: monitoraggio accurato della risposta e adeguamento in itinere del protocollo terapeutico momentanea interruzione della terapia con gonadotropine (c.d. coasting ) cancellazione del ciclo di trattamento Dopo la stimolazione: congelamento di gameti od eventualmente embrioni senza procedere al transfer Le forme di OHSS ad esordio tardivo sono molto meno prevedibili e di conseguenza anche assai meno prevenibili
6 OHSS: classificazione clinica Precedenti classificazioni Golan 1989, Navot 1992, Riszk & Aboulghar 1999 OHSS lieve OHSS moderata OHSS severa Humaidan (2010) versamento nel Douglas distensione addominale aumento volume ovarico versamento pelvico HTC > 45% distensione addominale aumento volume ovarico versamento addominale rilevante HTC > 45% distensione addominale aumento volume ovarico WBC > /mm 3 diuresi < 600 ml/die dispnea dolore pelvico nausea/vomito dispnea dolore pelvico WBC > /mm 3 diuresi < 600 ml/die creatinina > 1.5 mg/dl elevazione transaminasi nausea/vomito dispnea dolore pelvico creatinina > 1.5 mg/dl elevazione transaminasi nausea/vomito dolore pelvico/addominale idrotorace disturbi emocoagulativi considerare: ospedalizzazione - terapia intensiva
7 La gestione clinica della OHSS: principi generali Le strategie gestionali sono sostanzialmente due: gestione in regime ambulatoriale/day hospital applicabile alla maggioranza dei casi di OHSS adeguata esperienza del Centro di riferimento contatto costante con la paziente (anche telefonico) frequenti controlli clinici e laboratoristici possibile viraggio verso OHSS severa/critica gestione in regime di ricovero evenienza infrequente ma non rara in alcuni casi si rende necessario il ricovero in unità di terapia intensiva/rianimazione
8 Gestione ambulatoriale riposo domiciliare controllo giornaliero dei seguenti parametri: peso corporeo quantità di liquidi assunti diuresi circonferenza addominale terapia analgesica e/o antiemetica al bisogno profilassi del rischio trombotico correzione della volemia idratazione parenterale infusione di plasma expanders impiego di diuretici paracentesi
9 Riposo domiciliare Il riposo domiciliare prolungato è sempre consigliabile: riduce la sensazione di distensione dolorosa dell addome riduce il rischio di torsione o rottura delle ovaia ingrandite, eventi che richiedono una soluzione chirurgica per analoghi motivi devono essere sconsigliati i rapporti sessuali non va però inteso come immobilità assoluta incremento del rischio di fenomeni trombo-embolici
10 Controllo clinico giornaliero misura del peso e della circonferenza addominale quantificano l entità della ritenzione di liquidi sono correlati con la quantità del versamento ascitico valutazione dell assunzione di liquidi mantenimento della volemia incremento della perfusione renale e della diuresi considerare la difficoltà di assunzione e/o le perdite di liquidi dovute a: epigastralgia, vomito e/o diarrea valutazione della diuresi se < 600 ml/24 ore considerare ospedalizzazione
11 Terapia analgesica e antiemetica Impiego dei farmaci analgesici: preferire paracetamolo cautela nell impiego di FANS e indometacina effetto peggiorativo sulla funzione renale utilizzo non sufficientemente validato in gravidanza Terapia antiemetica: migliora le possibilità di idratazione enterale utile la metoclopramide per os o i.m. al bisogno
12 Rischio trombotico e OHSS: patogenesi compressione cavale alterazioni genetiche (es F V Leiden) aumento rischio trombotico inspissatio sanguinis immobilità aumento estrogeni
13 Rischio trombotico e OHSS: profilassi quando? esiste un generale consenso sulla opportunità di utilizzare terapia anticoagulante nelle pazienti con OHSS moderata e severa, preventivamente allo sviluppo di complicanze (Practice Committee of ASRM, 2008) cosa usare? eparina calcica 5000 IU s.c. b.i.d. o in alternativa eparine a basso peso molecolare (enoxaparina sodica, 2000 o 4000 IU/die s.c.) mobilizzazione della paziente per quanto tempo? argomento estremamente controverso descritti casi di trombosi diverse settimane dopo il transfer (Serour et al, Fertil steril 1998) alcuni autori raccomandano di proseguire il trattamento eparinico per alcune settimane
14 Correzione della volemia Perché? riduce l emoconcentrazione e il rischio di trombosi normalizza la funzione renale e favorisce la diuresi Come? cristalloidi (soluzione fisiologica, Ringer lattato) bolo e.v. ( ml), in ambiente extraospedaliero infusione a ml/h, adeguata sulla base della diuresi in ambiente ospedaliero plasma expanders [albumina, destrano, mannitolo, plasma fresco, amido idrossietilico (Voluven)] la somministrazione e.v. di albumina al 25% (due flaconi da 50 ml) incrementa la perfusione renale e la diuresi l infusione può essere ripetuta giornalmente o anche con maggior frequenza (in ambiente intraospedaliero) l uso di destrano è stato abbandonato dopo alcuni casi segnalati di ARDS
15 Impiego di diuretici diuretici furosemide mg e.v. funzione renale rischio trombotico volemia emoconcentrazione essenziale adeguata idratazione preliminare
16 Impiego clinico della paracentesi La paracentesi trans-addominale è stata da sempre utilizzata nel trattamento delle pazienti con OHSS: approccio trans-addominale ambiente ospedaliero/terapia intensiva riservata usualmente a pazienti in condizioni molto gravi/critiche e fortemente sintomatiche Nuovo approccio (dal 2000): via transvaginale ecoguidata setting extraospedaliero impiego in fasi più precoci
17 OHSS e ascite: basi fisiopatologiche delle complicanze OHSS = ascite pressione intraaddominale compressione cavale resistenza art renale innalzamento del diaframma risalita del liquido ascitico attraverso il dotto toracico ritorno venoso al cuore ipoperfusione renale oliguria dispnea tachipnea po 2 effusione pleurica
18 Razionale della paracentesi (Grossman et al; Fertil Steril 2010) paracentesi = pressione intraaddominale compressione cavale resistenza art renale escursioni diaframmatiche drenaggio essudato pleurico attraverso il dotto toracico ritorno venoso al cuore perfusione renale diuresi miglioramento funzione polmonare versamento pleurico allevia la sintomatologia e migliora le condizioni cliniche sospende i meccanismi alla base della disfunzione renale e ventilatoria
19 Paracentesi transvaginale ecoguidata: aspetti procedurali l effetto della paracentesi è transitorio idratazione preliminare 500 ml soluzione fisologica o Ringer lattato infusione di albumina 1-2 flaconi da 50 ml al 25% autotrasfusione del liquido ascitico Aboulghar MA et al.fertil Steril pz Fukaya et al. Fertil Steril pz ad oggi non sono state descritte complicanze di rilievo
20 Aggressive outpatient transvaginal paracentesis in OHSS management (Smith et al, Fertil Steril 2009) analisi retrospettiva 96 pazienti 146 procedure posizione litotomica sedazione endovenosa (propofol) aspirazione transvaginale sotto guida ecografica ago da pick up 17 G aspirazione tramite pompa (200 torr) durata: minuti nessuna complicanza di rilievo descritta tempo medio di osservazione 2 3 ore
21 Paracentesi transvaginale ecoguidata: tecnica GynePro paziente in posizione ginecologica uso di plasma expanders (albumina, Voluven, ecc.) nessuna particolare preparazione eventuale anestesia locale nel fornice posteriore con lidocaina al 2% senza epinefrina (5 10 ml) puntura del fornice posteriore con agocat 16 o 18 G controllo ecografico transaddominale rimozione del mandrino e collegamento ad un sistema di deflusso a caduta con una sacca urologica di raccolta durata: minuti in genere la procedura è molto ben tollerata tempo medio di osservazione 2 3 ore
22 Paracentesi transvaginale ecoguidata: controversie Quanto liquido è opportuno/necessario rimuovere? volume minimo: 750 ml incremento diuresi in pazienti cirrotici (Cabrera J et al, Gut 2001) volume massimo: 4500 ml range ml in 146 procedure su pazienti con OHSS (LP Smith et al. Fertil Steril 2009) volume ottimale circa 2000 ml (Maslovitz S et al, Obstet Gynecol 2004) Prudente rimuovere il liquido ascitico con gradualità e mantenendo la paziente monitorizzata fino a che non sia stato ottenuto l effetto desiderato (ASRM Practice Committee 2008)
23 La gestione clinica della OHSS: principi generali Le strategie gestionali sono sostanzialmente due: gestione in regime ambulatoriale applicabile alla maggioranza dei casi di OHSS adeguata esperienza del Centro di riferimento contatto costante con la paziente (anche telefonico) frequenti controlli clinici e laboratoristici possibile viraggio verso OHSS severa/critica gestione in regime di ricovero evenienza infrequente ma non rara in alcuni casi si rende necessario il ricovero in unità di terapia intensiva/rianimazione
24 Quando ospedalizzare la donna con OHSS? presenza di fattori psicologici, sociali o altre ragioni che rendano la donna non adatta ad un approccio ambulatoriale nausea e vomito incoercibili marcata oliguria o anuria clearance creatinina < 50 ml/min e/o creatininemia > 1.2 mg/dl dispnea, tachipnea, alterazioni ossimetriche ipotensione, lipotimia, sincope severe alterazioni elettrolitiche iponatremia: Na < 135 meq/l e/o iperkaliemia: K > 5.0 meq/l innalzamento degli enzimi epatici grave dolore addominale con segni di peritonismo
25 La gestione intraospedaliera della OHSS idratazione parenterale e controllo accurato della diuresi infusione e.v. di albumina (o altri plasma expanders) monitoraggio e correzione di squilibri elettrolitici profilassi del rischio tromboembolico paracentesi transaddominale e/o transvaginale somministrazione di dopamina tramite pompa da infusione trattamento chirurgico
26 Impiego della dopamina nella OHSS Razionale: a basse concentrazioni la dopamina interagisce con i recettori vascolari D1 del letto renale, mesenterico e coronarico attivazione recettore D1 -> aumento camp -> vasodilatazione vasodilatazione renale -> aumento flusso ematico renale e velocità filtrazione glomerulare -> aumento diuresi in pazienti con OHSS l infusione di dopamina è stata impiegata per trattare l oliguria: infusione endovenosa continua a 0,18 mg/kg/h monitoraggio accurato della diuresi durata della terapia: da 7 a 20 giorni possibilità di complicanze cardiovascolari e renali
27 Ruolo della chirurgia nella gestione della paziente con OHSS emoperitoneo da rottura delle ovaia ingrandite torsione ovarica trattamento di una gravidanza ectopica interruzione della gravidanza
28 Conclusioni la OHSS rappresenta ancora oggi una complicazione grave dei trattamenti di induzione dell ovulazione la gestione della OHSS deve essere condotta in ambienti con adeguata esperienza la sindrome di per sé è autolimitante la maggior parte delle pazienti può essere adeguatamente gestita in ambito extraospedaliero i cardini della terapia medica sono rappresentati dalla correzione del volume circolatorio e dal mantenimento di una funzione renale adeguata il ricorso precoce alla paracentesi transvaginale (reiterata in caso di necessità) permette di ridurre notevolmente i casi da ospedalizzare
Università degli Studi di Padova Dipartimento di Scienze Ginecologiche e della Riproduzione Umana Scuola di Specializzazione in Ginecologia e
Università degli Studi di Padova Dipartimento di Scienze Ginecologiche e della Riproduzione Umana Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia OVARIAN HYPERSTIMULATION SYNDROME Caso clinico 1
DettagliSINDROME DA IPERSTIMOLAZIONE OVARICA
Università degli Studi di Padova Dipartimento di Scienze Ginecologiche e della Riproduzione Umana Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia Direttore Prof. Giovanni Battista Nardelli SINDROME
DettagliASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO
ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA
DettagliMinaccia di parto pretermine e/o rottura pretermine delle membrane: Protocollo di Trasporto
Protocollo V11 - Procedure di Trasporto PATOLOGIE Minaccia di parto pretermine e/o rottura pretermine delle membrane: Protocollo di Trasporto Diagnosi di minaccia di parto pretermine (MPP): 1. attività
DettagliInduzione della crescita follicolare multipla nei cicli di PMA e rischio tromboembolico. Rossana Di Paola Stefano Zaffagnini
Azienda Ospedaliera e Universitaria Integrata di Verona Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia Direttore: Prof. Massimo Franchi Induzione della crescita follicolare multipla nei cicli di PMA e rischio
DettagliLO SHOCK ANAFILATTICO
LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK - DEFINIZIONE Si definisce come una grave e diffusa alterazione della perfusione tessutale, che determina danno e morte cellulare GLI SHOCK - CLASSIFICAZIONE 1. IPOVOLEMICO
DettagliL Ostetrica e la procreazione medicalmente assistita. Dr. Baffoni, Dr.ssa Bertezzolo, I.P.Pistolato U.O.S. Fisiopatologia della Riproduzione
L Ostetrica e la procreazione medicalmente assistita Dr. Baffoni, Dr.ssa Bertezzolo, I.P.Pistolato U.O.S. Fisiopatologia della Riproduzione L Ostetrica è una figura centrale nella gestione della coppia
DettagliINSUFFICIENZA RENALE ACUTA
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Sindrome clinico-metabolica caratterizzata da una rapida (ore, giorni) riduzione del filtrato glomerulare (VFG) con conseguente ritenzione dei prodotti del catabolismo azotato
DettagliOPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO CESAREO D URGENZA E D ELEZIONE PO.AFMI.11
Pag.: 1 di 7 PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA SORVEGLIANZA POST-OPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO REFERENTI DEL DOCUMENTO Roberta Leonetti Melissa Selmi- Lucia Carignani Rossella Peruzzi- Leandro Barontini
DettagliMATERIALI E METODI. Questo studio è stato svolto presso il la U.O: Chirurgia Toracica del Dipartimento
MATERIALI E METODI Questo studio è stato svolto presso il la U.O: Chirurgia Toracica del Dipartimento Cardio Toracico e Vascolare dell Università di Pisa nel periodo Marzo 2005 - Novembre 2012. L obiettivo
DettagliPROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE
CHIRURGIA GENERALE MAGGIORE (tutti gli interventi di durata > 30 minuti o di chirurgia addominale) TIPO DI PATOLOGIA TIPO DI CHIRURGIA MIRE (tutti gli interventi di durata < 30 minuti, esclusa la chirurgia
Dettaglidichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con
Il sottoscritto Gabriella Busca ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON
DettagliMODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI PRESIDI PER OS ED ENTERALI. Stefania Brovero S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo
MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI PRESIDI PER OS ED ENTERALI Stefania Brovero S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo TECNICA DI INFUSIONE TECNICA DI INFUSIONE TECNICA DI
DettagliCOGNOME... NOME... PARTE I Riservata al Medico curante/richiedente
Il seguente modulo è suddiviso in tre parti. Si prega di compilare le parti in stampatello maiuscolo. Per una migliore collaborazione si prega altresì di porre particolare attenzione alle parti scritte
DettagliLinee guida sulla gestione di terapie preoperatorie antiaggreganti ed anticoagulanti
Linee guida sulla gestione di terapie preoperatorie antiaggreganti ed anticoagulanti Marco Moia Centro Emofilia e Trombosi A. Bianchi Bonomi Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di
DettagliIl trattamento della trombosi venosa profonda
Il trattamento della trombosi venosa profonda Fiumicino, 19 dicembre 2015 www.cos.it/mediter Trombosi Venosa Profonda (DVT) [NOACs Anticoagulant therapy for venous thromboembolism] Glossario DVT (Deep
DettagliCaso clinico. Creatininemia abituale 1.8 mg/dl, egfr 37 ml/min. Peso abituale 80 Kg, h 172 cm
Caso clinico Caso clinico Paziente di 76 anni, cardiopatia dilatativa post-ischemica, pregresso CABG (4 anni prima), FE 30%, da tempo seguito presso un Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco. DM (ipoglicemizzanti
DettagliPercorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.
Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una
DettagliSINDROME DA IPERSTIMOLAZIONE OVARICA: PERCORSO CLINICO-ASSISTENZIALE MULTI-DISCIPLINARE
Pagina 1 di 7 SINDROME DA IPERSTIMOLAZIONE OVARICA: PERCORSO CLINICO-ASSISTENZIALE MULTI-DISCIPLINARE Documento redatto con il contributo di: Prof. Carlo Bulletti Direttore UO Dott.ssa Valeria Polli Sig.
DettagliLe disfunzioni sessuali nelle pazienti con neoplasie ginecologiche
Le disfunzioni sessuali nelle pazienti con neoplasie ginecologiche Pierandrea De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola Malpighi Bologna Immagine corporea Alterazione del proprio ruolo MODIFICA
DettagliL esperienza dell infermiere di transizione e di quello delle AFT (Medicina d iniziativa) Anna Maria Cammilli
L esperienza dell infermiere di transizione e di quello delle AFT (Medicina d iniziativa) Anna Maria Cammilli Registro ANMCO IN-HF: Reingressi a 30 gg per SC: 6,3% Reingressi a 12 mesi per SC 40% 872 376
DettagliAzienda Ospedaliera Università di Padova U.O.C. Clinica Ginecologica e Ostetrica - Direttore : Prof. Giovanni B. Nardelli Centro PMA
Azienda Ospedaliera Università di Padova U.O.C. Clinica Ginecologica e Ostetrica - Direttore : Prof. Giovanni B. Nardelli Centro PMA LA GESTIONE DELLA SINDROME DA IPERSTIMOLAZIONE OVARICA Aggiornamenti
DettagliR. Tasinato, M. Dei Negri, S. Pillirone, E. Biral, E. Tiso, F. Meggiolaro, P. Da Pian
R. Tasinato, M. Dei Negri, S. Pillirone, E. Biral, E. Tiso, F. Meggiolaro, P. Da Pian Unita Operativa Complessa di Chirurgia Generale A.s.l.13 Presidio Ospedaliero di Mirano (Venezia) Direttore: Dott.
DettagliTIMECEF 1 G/4 ML POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE
FARMACOVIGILANZA TIMECEF 1 G/4 ML POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE Variazioni degli stampati relativamente agli aspetti della sicurezza Le modifiche agli stampati sono
DettagliGENERALE LOCOREGIONALE. Anestesia subaracnoidea. Endovenosa. Anestesia peridurale. inalatoria. Anestesia dei nervi.
Tutti i pazienti sottoposti ad intervento chirurgico vengono sottoposti ad ANESTESIA sia essa: GENERALE Endovenosa inalatoria LOCOREGIONALE Anestesia subaracnoidea Anestesia peridurale Anestesia dei nervi
DettagliPATOLOGIE DELL AORTA
PATOLOGIE DELL AORTA LE ISCHEMIE MESENTERICHE EMBOLIA: Occlusione acuta soprattutto in pazienti cardiopatici con disturbi del ritmo o alterazioni valvolari reumatiche. L'EMBOLO si arresta dove il calibro
DettagliRaccomandazioni per l uso appropriato dell albumina
Raccomandazioni per l uso appropriato dell albumina INDICAZIONI ALL USO DELL ALBUMINA PREMESSA Le discussioni sull uso clinico appropriato dell albumina umana sono state promosse dalla limitata disponibilità
DettagliCaratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva
Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Elementi per valutare l appropriatezza del ricovero in Terapia Intensiva 1. Gravità 2. Reversibilità 3. Condizioni premorbose 4. Consenso
DettagliULTRAFILTRAZIONE NELLO SCOMPENSO CARDIACO, UNA NUOVA OPPORTUNITA PROTOCOLLO OPERATIVO DELL OSPEDALE DI AOSTA
SCOMPENSO CARDIACO TRA ORMONI E CLINICA AOSTA 5 MARZO 2010 ULTRAFILTRAZIONE NELLO SCOMPENSO CARDIACO, UNA NUOVA OPPORTUNITA PROTOCOLLO OPERATIVO DELL OSPEDALE DI AOSTA ALESSANDRO LISI S.C. MEDICINA GENERALE
DettagliCONSIDERAZIONI GENERALI
Al medico richiedente Unità Operativa di Radiologia Diagnostica ed Interventistica CONSIDERAZIONI GENERALI Per l esecuzione di esami TC ed uroangiografici vengono utilizzati mezzi di contrasto non ionici
Dettagli1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)
1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) L insufficienza renale cronica (IRC) è caratterizzata dalla perdita progressiva ed irreversibile della funzione renale in conseguenza della riduzione di tessuto
DettagliGestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione
Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione Dr.ssa Valentina Valeriano Ospedale Sandro Pertini Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Direttore Dr. F.R. Pugliese
DettagliOSPEDALE SENZA DOLORE Coordinatori: A. Annesanti F. Tani PROTOCOLLO TERAPIA ANTALGICA REPARTO CHIRURGIA 3 Direttore: Prof.
OSPEDALE SENZA DOLORE Coordinatori: A. Annesanti F. Tani PROTOCOLLO TERAPIA ANTALGICA REPARTO CHIRURGIA 3 Direttore: Prof. Sergio Mancini Imposta la terapia antalgica: medico di reparto Gestione terapia
DettagliCapitolo 1 CASO CLINICO A
Capitolo 1 CASO CLINICO A Donna di 64 anni 2 Affetta da diabete di tipo 2 in trattamento con antidiabetici orali (associazione Metformina + Glibenclamide) valori di glicemia al mattino a digiuno tra 150-170
DettagliLA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA
LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA STRUTTURA SUBINTENSIVA RIANIMAZIONE o 4 posti posti letto letto REPARTO Personale dedicato
DettagliGestione infermieristica del. cardiaco
XII CONGRESSO REGIONALE FADOI ANIMO Sardegna Oristano 12-13 Settembre 2014 Gestione infermieristica del paziente con scompenso cardiaco Michela Gusai UOC Cardiologia Nuoro Dir. Dott. Gavino Casu SCOMPENSO
DettagliPROTOCOLLO ASSISITENZIALE PER SEPSI SEPSI GRAVE
STRUTTURA COMPLESSA MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA PROTOCOLLO ASSISITENZIALE PER SINDROME INFLUENZALE SEPSI SEPSI GRAVE SURVIVING SEPSIS CAMPAIGN 2008 Direttore Dott. Vito Procacci PERCORSO
DettagliALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ED ACIDO-BASE
ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ED ACIDO-BASE EQUILIBRIO IDROELETTROLITICO RUOLO DEL RENE: Il rene è l organo deputato al mantenimento dell equilibrio idrico ed elettrolitico dell organismo EQUILIBRIO IDROELETTROLITICO
DettagliL ecografia nell urgenza ostetrica e ginecologica
CORSO PRE-CONGRESSUALE ECOGRAFIA OFFICE Rimini, 23 Marzo 2011 L ecografia nell urgenza ostetrica e ginecologica Dott. Franco De Maria Dott.ssa Maria Segata Servizio di Ecografia e Diagnosi Prenatale Azienda
DettagliCentro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A.
Centro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile 2016 Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A. Cardarelli» La sottoscritta Sepe Chiara in qualità di relatore all evento CONGRESSO
DettagliMASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA
MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA 2011-2012 U.O.C. Nido-Pediatria Ospedale S. Anna e SS. Madonna della Neve Boscotrecase (NA) Giunge in Pronto Soccorso un neonato di 16 giorni
DettagliCorso di Infermieristica clinica 2 A.A. 2011/2012 Docente: dr.ssa Nadia Rossotti. Il paziente chirurgico Fase post-operatoria
Corso di Infermieristica clinica 2 A.A. 2011/2012 Docente: dr.ssa Nadia Rossotti Il paziente chirurgico Fase post-operatoria Fase post-operatoria La fase post-operatoria riguarda quelle attività che si
DettagliInfusione Continua SottoCutanea di Farmaci
A.N.F. ASSOCIAZIONE NELSON FRIGATTI G.R. Marinelli Infusione Continua SottoCutanea di Farmaci per la gestione del Dolore e di altri Sintomi nelle Cure Palliative La Rete delle Cure Palliative Codigoro
DettagliFisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica
Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica bli Asti 16 Giugno 2007 Ordine Provinciale dei medici Dr NUTI Claudio.- S.I.M.G. Asti Dr Gianluca Vergano MMG Asti Caso Clinico 1 Signora
DettagliGestione Medico- Infermieristica in Pronto Soccorso dell Iperglicemia. UOC Medicina I per l urgenza Breve Osservazione CPSI Piera Grattarola
Gestione Medico- Infermieristica in Pronto Soccorso dell Iperglicemia S S S Corretto trattamento iperglicemia: Correzione : disidratazione iperglicemia squilibri idroelettrolitici Identificazione e cura
DettagliIMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO
Criticità e bisogni della persona con diabete Bologna, 9 giugno 2014 IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO Franco Tomasi LO SCENARIO L iperglicemia costituisce
DettagliLa terapia compressiva nelle malattie venose
Controindicazioni a profilassi farmacologica od in associazione ad essa. Allettamento prolungato cronico Trombosi venosa profonda. Arto inferiore tumefatto rispetto al controlaterale La terapia compressiva
DettagliIl gatto disidratato: come intervenire e quali fluidi utilizzare
Mestre, 25 settembre 2011 Il gatto disidratato: come intervenire e quali fluidi utilizzare Veronica Marchetti Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa v.marche)@vet.unipi.it TOTAL
DettagliTRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI
Dipartimento delle Dipendenze TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI Ambiti di Intervento Trattamenti in fase acuta Intossicazione Acuta Sindrome di Astinenza Trattamenti in
DettagliLa chirurgia maggiore e le complicanze (respiratorie)
La chirurgia maggiore e le complicanze (respiratorie) Paolo Taccone Terapia Intensiva Postoperatoria Dipartimento di Anestesia e rianimazione Ospedale policlinico di Milano Anche la più piccola complicanza
DettagliAllegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11
giunta regionale Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11 MODELLO PER L ACQUIZIONE DEI DATI RELATIVI AI PAZIENTI CON STE VALVOLARE AORTICA NELLA REGIONE DEL VENETO 1. STRUTTURA DEMINAZIONE
DettagliAnestesia nella Chirurgia della Spalla
Anestesia nella Chirurgia della Spalla Daniele Battelli UOC Anestesia, Terapia Intensiva e Medicina del Dolore Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino 2 Congresso Nazionale AISO Rimini, 8-9 Aprile
Dettagli11 a Conferenza Nazionale GIMBE SSN: uno per tutti, tutti per uno Bologna, 4 marzo 2016
11 a Conferenza Nazionale GIMBE SSN: uno per tutti, tutti per uno Bologna, 4 marzo 2016 MALATTIA TROMBOEMBOLICA: un audit multiprofessionale per identificare aree di inappropriatezza Laura Cadorin, Marcello
DettagliAspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori
Aspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori Aspetti organizzativi I posti letto dell OBI devono essere integrati logisticamente al Pronto Soccorso e/o alla Medicina d Urgenza. Deve essere
DettagliDose: 2-5 mg/kg a bolo in 20/30 minuti; successivamente 0,7-1 mg/kg in infusione continua
CASO 1 Un bambino di 3 anni (14 kg) giunge in Pronto Soccorso, accompagnato dai genitori per difficoltà respiratoria. In Triage vengono rilevati i seguenti parametri vitali: Spo2 in aria ambiente 89%,
DettagliINTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486)
INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486) Dottor Roberto Gherzi II Divisione ginecologia ostetricia Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità Novara L interruzione
DettagliEmicrania. Una delle forme più comuni di cefalea che si manifesta in modo localizzato da un solo lato della testa e, raramente compare bilateralmente.
Emicrania Una delle forme più comuni di cefalea che si manifesta in modo localizzato da un solo lato della testa e, raramente compare bilateralmente. L attacco emicranico si manifesta come dolore pulsante
DettagliLa Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio
La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio Cagliari 25-26 Marzo 2009 Caesar s Hotel 1 LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NEL PAZIENTE IPERCATABOLICO Dr.ssa Giuseppina Loria Servizio Anestesia e Rianimazione
DettagliRuolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto
Università degli Studi di Roma La Sapienza I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive
DettagliINFORMATIVA ALLA PARACENTESI
Pag. 1/4 Cognome Nome Nato/a il N.B. Il presente modulo informativo deve essere firmato per presa visione e riconsegnato al sanitario che propone/esegue la procedura di seguito descritta. Questo modulo
DettagliMANTENIMENTO DEL POTENZIALE DONATORE
MANTENIMENTO DEL POTENZIALE DONATORE Dott. Maurizio Palmer Centro di Rianimazione P.O. G.Moscati Aversa ASL CE2 FUNZIONI CHE CESSANO DETERMINANTI PER IL MANTENIMENTO Cardiovascolare: - centro vasomotorio:
DettagliFormazione OMCT OSTETRICIA Dr.ssa Claudia Canonica
12.02.2014 Formazione OMCT OSTETRICIA Dr.ssa Claudia Canonica Primario Ginecologia e Ostetricia Ospedale Regionale Bellinzona e Valli claudia.canonica@eoc.ch Gravidanza come fattore di stress fisico cardiovascolare
DettagliLa profilassi antitrombotica nel trattamento del paziente varicoso
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli U.D.S. di Chirurgia Vascolare Responsabile: F Prestipino La profilassi antitrombotica nel trattamento del paziente varicoso A Pinto, Auditorium Angelicum 19 maggio
DettagliISTEROSCOPIA. Cos è. Lo strumento FIG 1
ISTEROSCOPIA Cos è L isteroscopia è un esame ginecologico che consente la visualizzazione diretta del canale cervicale e della cavità uterina. L esame può essere condotto in regime ambulatoriale con o
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO U.O.C. Clinica Ginecologica Ostetrica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO U.O.C. Clinica Ginecologica Ostetrica SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN GINECOLOGIA E OSTETRICIA Direttore: Prof. Giovanni
DettagliL embolia polmonare: diagnosi e trattamento
Eventi tromboembolici nel paziente neoplastico L embolia polmonare: diagnosi e trattamento Valbusa F. U.O. Medicina Generale Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria Negrar www.escardio.org/guidelines Fattori
Dettagli2 IL PAZIENTE CON IPERGLICEMIA: DAL TRIAGE AL REPARTO
2 IL PAZIENTE CON IPERGLICEMIA: DAL TRIAGE AL REPARTO GRUPPO DI LAVORO PROTOCOLLI DI ASSISTENZA OSPEDALIERA SLIDE-KIT PERCORSO OSPEDALIERO - ROSSO (EMERGENZA) il paziente presenta compromissione dello
DettagliIL PERCORSO DEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A PROCEDURA DI EMODINAMICA: LA PREPARAZIONE, L ESECUZIONE ED IL DECORSO POST INTERVENTO.
IL PERCORSO DEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A PROCEDURA DI EMODINAMICA: LA PREPARAZIONE, L ESECUZIONE ED IL DECORSO POST 7 novembre 2012 Sala riunioni DEA Presidio Ospedaliero O.C. S.Maria delle Croci Ravenna
DettagliPrecedenti clinici di interesse (interventi chirurgici e altre notizie)
IMPORTANTE: per consentire l esecuzione dell indagine è indispensabile che il modulo venga compilato in ogni sua parte e firmato dal Medico Prescrivente e dal Paziente nelle parti di rispettiva competenza.
DettagliSHOCK Definizione, classificazione e manovre di soccorso.
SHOCK Definizione, classificazione e manovre di soccorso. A cura di: Inf. Luciano Zuccatti - 118 DEFINIZIONE Il termine shock ( o choc) in senso medico indica un processo patologico a carattere progressivo
DettagliTRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate
I TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE Il 25% della mortalità da cause traumatiche è dovuta a traumi del torace Il 66% dei decessi per trauma toracico avviene dopo il ricovero in ospedale L 85% dei pazienti
DettagliUn caso non difficile ma ricco di spunti
U.O.C. Pediatria, Neonatologia e UTIN Ospedale Fatebenefratelli Benevento Un caso non difficile ma ricco di spunti Giuseppe Furcolo Benevento, 24 maggio 2011 ore 21:30 del 17 febbraio 2010 Richiesta di
DettagliULTRAFILTRAZIONE MEDIANTE ACCESSO PERIFERICO: RUOLO CENTRALE DELLA GESTIONE INFERMIERISTICA
ULTRAFILTRAZIONE MEDIANTE ACCESSO PERIFERICO: RUOLO CENTRALE DELLA GESTIONE INFERMIERISTICA A.O. Carlo Poma - Mantova Dip. Cardio Toraco Vascolare S.C. Cardiologia-Utic Pieve di Coriano Resp. Dr Maria
DettagliRISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO
PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO E UTILIZZO DELLA RELATIVA SCHEDA DI VALUTAZIONE: INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO ACIREALE 7 DICEMBRE 2013 GENERALITA
DettagliADRENALINA - INDICAZIONI
ADRENALINA - INDICAZIONI ARRESTO CARDIACO ANAFILLASSI SHOCK CARDIOGENO (SECONDA SCELTA) ADRENALINA - DOSAGGIO ARRESTO CARDIACO: 1 mg OGNI 3 min 2005 FV/TV : dai adrenalina 1 mg ev se FV/TV persistono dopo
DettagliScelta dei farmaci antimicrobici
Antibiotici Gram + Gram - Scelta dei farmaci antimicrobici Identita agente infettante Sensibilita ad un dato farmaco Sede dell infezione Fattori legati al paziente Sicurezza della terapia Costo della terapia
DettagliINCONTINENZA URINARIA
Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Infermieristica Clinica in Aree Specialistiche Docente Dott. Fabris Pietro INCONTINENZA URINARIA Perdita
DettagliOCCLUSIONE INTESTINALE
OCCLUSIONE INTESTINALE DEFINIZIONE E un disturbo della motilità intestinale di origine meccanica o paralitica. L ileo meccanico PUO evolvere in ileo paralitico e i due meccanismi possono coesistere nello
DettagliApproccio ai pazienti con Dolore Addominale in PS
Approccio ai pazienti con Dolore Addominale in PS F. Franceschi Medicina D Urgenza e PS Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma NAPOLI 19-11-2016 Disclosure
DettagliIPERTRIGLICERIDEMIA E PANCREATITE ACUTA
SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. PATOLOGIA DEL PANCREAS IPERTRIGLICERIDEMIA E PANCREATITE ACUTA Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia
DettagliCome interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione
Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Metodologie utilizzate
DettagliUtilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi. Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa
Utilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa C.Mazzone, G.Sola Nei mesi scorsi al rivaroxaban (Xarelto) si sono successivamente
DettagliApproccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013
Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia
DettagliANTICOAGULAZIONE CON CITRATO IN CRRT: CVVHD
ANTICOAGULAZIONE CON CITRATO IN CRRT: CVVHD Dott.ssa Paola Inguaggiato SC Nefrologia e Dialisi ASO S.Croce e Carle Cuneo Casistica CRRT ASO S.Croce Carle - 110 pazienti/anno 1400 1200 giorni trattamento
DettagliFOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA.
FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. Gentile Paziente, La gastroscopia è un esame endoscopico che permette la visualizzazione della mucosa dell esofago, dello
DettagliBIOPSIE E PUNTURE ESPLORATIVE
BIOPSIE E PUNTURE ESPLORATIVE Biopsia epatica Paracentesi Toracentesi Biopsia polmonare Puntura lombare-rachicentesi Biopsie mammarie BIOPSIA EPATICA Definizione Prelievo di un frammento di tessuto epatico
DettagliEmergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba
Emergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba Ricovero in Chirurgia Pediatrica per e il dolore? APPENDICITE ACUTA 1) Il farmaco era quello più appropriato? 2) Quale l efficacia dell
DettagliValidazione di un protocollo per la gestione infermieristica del dolore al triage: i risultati di una ricerca prospettica
Validazione di un protocollo per la gestione infermieristica del dolore al triage: i risultati di una ricerca prospettica Olga Bierti Dipartimento Percorsi dell'emergenza e Materno Infantile - AAS3 Ospedale
Dettaglia cura della dott.ssa E. Orlando
a cura della dott.ssa E. Orlando CHE COS E? Il Mammotome è uno strumento diagnostico, alternativo alla biopsia chirurgica, utilizzato per effettuare biopsie di lesioni non palpabili della mammella in maniera
DettagliLa mastocitosi, patologia rara ma emergente. Marina Mauro Allergologia, Ospedale Sant Anna Como ASST Lariana
La mastocitosi, patologia rara ma emergente Marina Mauro Allergologia, Ospedale Sant Anna Como ASST Lariana Caso clinico: donna 45 anni Agosto 2000: 15' dopo puntura di vespa al piede eritema al volto,
DettagliIl paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica
Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines
DettagliUniversità degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia MASTER DI II LIVELLO IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE E PEDIATRICA Direttori: Prof.ssa Patrizia Colarizi, Prof. Corrado Moretti
DettagliLa Situazione Ipertensione in Valle d Aosta
S.C. Medicina Interna Centro Ipertensione Ospedale Regionale Umberto Parini di Aosta La Situazione Ipertensione in Valle d Aosta Aosta,24.05.2012 Alcuni dati epidemiologici: In Italia 15 milioni di ipertesi
DettagliWalter Simeone CURRICULUM FORMATIVO PROFESSIONALE. Walter Simeone Nato a Cerreto Sannita il 19/11/1955 residente in Telese Terme via Manzoni41
Walter Simeone CURRICULUM FORMATIVO PROFESSIONALE Walter Simeone Nato a Cerreto Sannita il 19/11/1955 residente in Telese Terme via Manzoni41 TITOLI DI STUDIO 1986 Laurea in Medicina e Chirurgia 1986 Abilitazione
DettagliCLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO
CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO BASSO RISCHIO - Chirurgia generale e ginecologica maggiore in paziente di età < 40 anni senza altri fattori di rischio. - Chirurgia generale e ginecologica
DettagliELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE. Da dove comincio???
ELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE Da dove comincio??? DOVE VOGLIO ANDARE??? Raccomandazioni pratiche L elaborazione di un piano terapeutico con la NA prevede: 1) L identificazione del soggetto
DettagliIntercettare il paziente con bisogni palliativi. Dr. Marco Barchetti
Intercettare il paziente con bisogni palliativi Dr. Marco Barchetti Considerazioni Nella pratica clinica quotidiana si rende sempre più necessaria l identificazione di criteri clinici che conducano a considerare
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliProcalcitonina e SIRS. A proposito di un caso di colangite
Procalcitonina e SIRS A proposito di un caso di colangite Anamnesi (donna di 83 anni) Oltre un anno fa ricovero in Chirurgia per: Colecistite acuta microlitiasica In quell occasione all ecoendoscopia ecoendoscopia:
DettagliECMO : ExtraCorporeal Membrane Oxygenation Tecnica di supporto cardiopolmonare per pz con insufficienza i cardiaca potenzialmente t reversibile ma non
Paziente con ECMO veno-arterioso Caso assistenziale in cardiochirurgia terapia intensiva Airoldi Barbara Infermiera Cchti Ospedale Maggiore della Carità Novara ECMO : ExtraCorporeal Membrane Oxygenation
Dettagli