LA QUALITÀ PERCEPITA DAI PARTECIPANTI AL PROGETTO PROMUOVERE IL BENESSERE PSICOFISICO

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1 Assessorato alle Politiche Giovanili, Politiche Sociali ed Immigrazione, Promozione del Volontariato ed dell'associazionismo, Politiche della disabilità, Politiche di Pace e Legalità LA QUALITÀ PERCEPITA DAI PARTECIPANTI AL PROGETTO PROMUOVERE IL BENESSERE PSICOFISICO Ottobre 2011 Area servizi alla comunità e alla persona U.O.C. Politiche e progetti di promozione sociale

2 OSSERVATORIO POLITICHE SOCIALI Con il supporto metodologico e scientifico di: ISTITUTO DI RICERCHE ECONOMICHE E SOCIALI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA IRES FVG ISTITUTO INTERNAZIONALE JACQUES MARITAIN SEZIONE DI TRIESTE SLOVENSKI RAZISKOVALNI INŠTITUT ISTITUTO SLOVENO DI RICERCHE - SLORI

3 Malattia, isolamento, apatia sono immagini con le quali, in modo negativo e generalizzato, si continuano a rappresentare gli anziani e l età della vita che attraversano. Eppure questa età e coloro che la vivono non presentano solo queste caratteristiche. L allungamento della vita, infatti, è stato accompagnato da un miglioramento delle condizioni di salute e da un tendenziale innalzamento del benessere della quota di popolazione che raggiunge l età anziana, che diventa così una fase della vita caratterizzata in buona parte ancora da salute e vitalità, desiderio di fare molte cose e di stare assieme agli altri. ö un piacere che l Amministrazione Provinciale condivide con l Amministrazione Comunale di Trieste poter confermare quest immagine positiva dell età anziana e degli anziani, presentando i risultati di una ricerca che ha dimostrato che anche le persone che vivono questa fase della vita possono godere di livelli di salute buoni o discreti, mantenere le abituali attività quotidiane, conservare e addirittura aumentare le proprie relazioni sociali e amicali. Adeguate iniziative rivolte a promuovere l attività fisica e la socializzazione degli anziani possono contribuire a rafforzare questa immagine positiva dell età anziana stimolando negli anziani il mantenimento o l assunzione di uno stile di vita attivo e aperto alla socializzazione. Il progetto Promuovere il benessere psicofisico degli anziani del Piano di Zona dell Ambito distrettuale di Trieste, al quale i risultati della ricerca di seguito presentata si riferiscono, va in questa direzione proponendo iniziative di attività motoria dalle quali prendono vita altre iniziative di socializzazione nonché importanti relazioni di fiducia e di amicizia tra i partecipanti che rappresentano una fondamentale risorsa per il benessere e la qualità della vita degli anziani. Ciò è stato confermato dagli stessi anziani che, con uno specifico percorso di ricerca, si sono voluti ascoltare direttamente, al fine di valorizzare il loro reale punto di vista. Il progetto Promuovere il benessere psicofisico degli anziani, pertanto, rientra tra le iniziative che l Amministrazione Provinciale e Comunale appoggiano con favore e a coloro che si sono impegnati nella sua realizzazione, così come a tutti gli anziani che vi hanno preso parte, va il loro riconoscimento. Comune di Trieste Laura Famulari Assessore alle Politiche Sociali Provincia di Trieste Roberta Tarlao Assessore alle Politiche Sociali

4 Indice pag. 1. Introduzione: l attività motoria per gli anziani e il progetto Promuovere il benessere psico-fisico 4 2. La valutazione della qualità percepita: note metodologiche 7 3. I risultati della valutazione Osservazioni conclusive 29 3

5 1. Introduzione: l attività motoria per gli anziani e il progetto Promuovere il benessere psico-fisico Il progressivo allungamento della durata media della vita e il miglioramento delle condizioni in cui la si trascorre hanno fatto sì che una quota crescente della popolazione riesca a vivere molti anni dell età anziana in buone condizioni di salute e con un adeguato livello di qualità della vita. La riduzione e la perdita dell autosufficienza stanno sempre più interessando le fasce estreme della popolazione anziana, i cosiddetti grandi anziani, vale a dire per persone con più di 80 anni. Chi ha un età compresa tra 65 e 80 anni si trova, nella maggior parte dei casi, a godere di buona salute o ad accusare acciacchi e malanni che non compromettono le sue attività quotidiane e anche di lavoro, al punto da essere considerato un giovane anziano. Se questo conforta in merito alla possibilità per le persone di continuare a mantenere una vita attiva ed autonoma anche durante l età anziana, sollecita però ad interrogarsi sulle modalità con cui favorire questo benessere. La vecchiaia, infatti, è naturalmente accompagnata da un progressivo indebolimento delle condizioni di salute e da una progressiva riduzione dell efficienza fisica e delle funzioni cognitive, oltre che da cambiamenti di status che comportano modifiche nelle attività lavorative, familiari e sociali delle persone e nelle connesse relazioni con inevitabili conseguenze sulle condizioni psicologiche ed emozionali delle persone. Talvolta, infatti, queste modifiche vengono vissute positivamente dalle persone, che riescono ad impiegare il maggior tempo libero a loro disposizione, per dedicarsi ad attività gradevoli e socializzanti; talvolta invece vengono vissute negativamente come perdita di un ruolo che non riesce ad essere sostituito con uno diverso e come riduzione di opportunità di relazione e di impegno che non riescono ad essere riempite con altri piacevoli contenuti. Si assiste quindi ad un ripiegamento della persona anziana nel proprio privato e ad una sua progressiva perdita delle occasioni di socializzazione e di attività al di 4

6 fuori del proprio nucleo che non di rado hanno effetti negativi sul suo livello di benessere sia fisico che emotivo. Aiutare le persone a vivere bene l ingresso e la permanenza nell età anziana significa aiutarle a vivere bene i cambiamenti che essa comporta a livello di status e di conseguenti attività e relazioni. Significa, in particolare, aiutare le persone a reinventare il proprio stile di vita facendo in modo che la dimensione attiva, in senso sia fisico che cognitivo e relazionale, che lo ha caratterizzato durante l età adulta continui ad essere mantenuta. L attività motoria svolge un ruolo fondamentale in tutto questo, andando ad incidere significativamente su tre costellazioni di fattori che determinano la qualità della vita delle persone, ossia: lo stato di salute e l efficienza fisica, le funzioni cognitive ed emozionali, il ruolo e le relazioni sociali e ricreative. Essa, infatti, non si limita ad avere ricadute benefiche sulla dimensione fisica e fisiologica delle persone, ma interviene positivamente anche su quella cognitivo-emotiva e su quella relazionale. È dal riconoscimento delle molteplici ed importanti funzioni dell attività motoria che ha preso vita il progetto Promuovere il benessere psicofisico del Piano di Zona dell Ambito distrettuale di Trieste che si propone, per l appunto, di promuovere il benessere delle persone e della collettività, di sostenere l autonomia delle persone, delle famiglie e dei gruppi che si avvalgono di servizi socio-sanitari per problemi non gravi e temporanei trovandosi quindi in una situazione di debolezza e rischio di esclusione sociale. Nello specifico, il progetto si colloca nell area della promozione del benessere delle persone anziane attraverso l acquisizione di stili di vita ecologica, attiva, per prevenire isolamento, solitudine, fragilità e malattia, e persegue tre macro-obiettivi: promuovere il benessere dell anziano attraverso la realizzazione di percorsi motori e l educazione a corretti stili di vita; promuovere una cultura di partecipazione attiva del neopensionato, superando il rischio di isolamento e di autosvalutazione per la perdita di status; riconoscere e valorizzare, da parte delle istituzioni, il ruolo dei pensionati, del settore pubblico e privato, che svolgono attività solidali a favore della rete di volontariato. Rispetto ai due primi obiettivi, il progetto si propone, in particolare, di: coinvolgere in percorsi di attività motoria almeno 100 persone con più di 65 anni; attivare almeno tre corsi di attività motoria per persone con più di 65 anni con problemi di salute che vogliono in tal modo migliorare il proprio stato di salute o prevenire un suo peggioramento. Come si può cogliere da questa breve sintesi degli obiettivi, il progetto si può collocare nell alveo delle iniziative rivolte a promuovere la qualità della vita, ossia quel complesso di dimensioni che accanto agli aspetti biomedici della salute comprende anche aspetti legati all individualità della 5

7 persona, quali le aspirazioni e i valori personali, all ambiente, quali la qualità delle relazioni sociali, e alla sfera economica. La qualità della vita riguarda quindi la percezione soggettiva che un individuo ha della propria salute fisica e psicologico-emotiva, del proprio livello di indipendenza, delle relazioni sociali e dell interazione col proprio specifico contesto ambientale. Essa pertanto fa propria l accezione ampia di salute proposta dall OMS secondo la quale la salute non deriva solo dall assenza di malattia ma consiste in uno stato più complessivo di benessere fisico, psichico e sociale che costituisce una risorsa per la vita quotidiana delle persone e si configura come il risultato di una serie di determinanti di tipo sociale, ambientale, economico e genetico. Due le strategie perseguite dall OMS per favorire il conseguimento della salute così intesa: la promozione della salute e la strategia della salute per tutti. I fattori che, nell ambito di tali strategie, vengono tenuti maggiormente sotto controllo per rilevare lo stato di salute delle persone sono: un alimentazione sana ed equilibrata; un attività fisica costante e moderata; l uso di alcool; il fumo. Il progetto Promuovere il benessere psicofisico vede il partenariato dell Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina, del Comune di Trieste, della Provincia di Trieste, dell ASP Pro Senectute, di associazioni sportive e di altri soggetti non istituzionali interessati alle attività sportive e ricreative degli anziani (CTA Acli Provinciali, Enaip FVG, UISP Unione Italiana sport per Tutti, associazione Sportiva Dilettantistica e Culturale BENESSERE-ASDC. Televita-Amalia, Cooperativa sociale Duemiladieci, Università del Volontariato, Associazione Nisse, Cooperativa sociale La Quercia ). 6

8 2. La valutazione della qualità percepita dagli utenti del progetto: note metodologiche La valutazione del progetto si è proposta di rilevare la qualità percepita dai partecipanti ai corsi di attività motoria intesa come percezione da parte loro del miglioramento della propria condizione di salute, del proprio stato emotivo e della propria socialità conseguito grazie alla partecipazione all attività motoria. L intento della valutazione è stato quello di cogliere i benefici dell attività motoria percepiti dagli anziani, ossia di rilevare la dimensione soggettiva dei suoi effetti. Si tratta di una valutazione parziale, che rileva solo una parte dei risultati attesi dal progetto non prendendo in considerazione la dimensione oggettiva degli stessi, vale a dire quella rilevabile con parametri di tipo sanitario riferiti a variabili fisiche e fisiologiche della persona. Come sopra illustrato in merito al concetto di qualità della vita, la soggettività influenza in modo significativo la qualità della vita e la salute delle persone. Essa pertanto rappresenta una dimensione fondamentale della valutazione, sebbene la sua rilevazione presenti notevoli difficoltà. Gli strumenti utilizzati a tale scopo, infatti, devono rispettare alcuni requisiti minimi in termini di: esaustività, ossia capacità di rilevare tutti gli aspetti/contenuti della qualità della vita; centralità del paziente, ossia rivolti a cogliere il suo punto di vista e la sua esperienza; validità e robustezza psicometrica, ossia capacità di garantire validità, riproducibilità e applicabilità nella popolazione di interesse; capacità di fornire informazioni sensate, sia a livello scientifico che clinico. Tra gli strumenti utilizzati nell ambito degli studi sulla qualità della vita che rispettano tali requisiti rientra il questionario sullo stato di salute SF-36, tradotto in italiano dall Istituto di ricerche Farmacologiche «Mario Negri» di Milano nell ambito del progetto IQOLA, International Quality Of Life Assessment, volto a tradurre e adattare culturalmente nel più ampio numero 7

9 possibile di paesi tale questionario 1. Il questionario SF-36, costruito nel 1989 nell ambito del progetto Medical Outcomes Study avviato nel 1986 negli Stati Uniti da J. E. Ware 2, si distingue dagli altri strumenti rivolti alla qualità della vita perché, anziché presentare un elevata sensibilità nella misurazione dello star male, contiene misure di salute positiva e questo è importante in quanto non solo meglio risponde alla definizione di salute dell OMS, ma consente anche la sua applicazione negli studi sulla popolazione normale. Un ulteriore elemento qualificante il questionario SF-36 riguarda la sua scientificità e, nello specifico, l attenzione profusa per creare la struttura concettuale ad esso sottesa e per validarla empiricamente secondo canoni di validità e attendibilità. Tale strumento, infatti, può contare su un considerevole accumulo di esperienze di studio che confermano la rilevanza scientifica delle misurazioni ottenute con esso. Tali misurazioni, infatti, possono essere comparate con altre eseguite su popolazioni diverse in quanto l SF-36 fornisce un punto di riferimento per il confronto tra pazienti con problemi di salute cronici e persone prese a campione dalla popolazione generale. Si tratta inoltre, di uno strumento pratico, in quanto breve e autocompilabile. Esso, infatti, rientra tra i questionari sulla salute di formato breve. Derivato da due precedenti versioni il SF-18 e il SF-20, il SF-36 seleziona un sottogruppo di 8 aspetti di salute fisica e mentale misurati da altrettante scale a quesito multiplo, contenenti ciascuna da due a dieci quesiti, che selezionano i 40 concetti e scale studiati nel MOS. Nello specifico gli otto aspetti e scale considerati sono: 1. attività fisica; 2. limitazioni nelle attività legate al proprio ruolo dovute a problemi di salute fisica; 3. dolore fisico; 4. salute in generale; 5. vitalità (energia/affaticamento); 6. attività sociali; 7. limitazioni nell attività legata al proprio ruolo dovute a problemi emotivi; 8. salute mentale (sofferenza psicologica e benessere psicologico). 1 All inizio del progetto, nel 1991, sono stati coinvolti Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Svezia, Giappone e Italia, ai quali si sono successivamente uniti Australia, Belgio, Canada e Spagna ed altri numerosi Paesi. In ognuno dei paesi, i gruppi di progetto hanno provveduto alla traduzione del questionario secondo una metodologia comune standardizzata, al coordinamento di alcuni studi pilota per testarlo direttamente e ottenere verifiche sulla sua applicabilità; condurre e analizzare i risultati degli studi svolti per avere informazioni in termini di validità psicometrica e clinica; organizzare una raccolta dati ad hoc per raccogliere dati su un campione rappresentativo della popolazione del paese in oggetto, partecipare a scadenza annuale ad incontri rivolti a favorire la migliore armonizzazione delle traduzioni e degli studi svolti. 2 J. E. Ware jr, The Health Institute, New England Medical Center, Boston, Massachusetts. 8

10 I quesiti delle scale in alcuni casi chiedono di esprimere una valutazione assegnando un punteggio ad ogni item, mentre in altri casi chiedono di esprimere il proprio assenso o dissenso rispetto ad essi. Le risposte ad ogni quesito delle scale vengono poi sintetizzate in un unica misura (indice) standardizzato su una scala da 0 a 100. Il questionario è stato concepito per fornire un profilo di punteggi utile alla comprensione delle differenze nella popolazione rispetto allo stato della salute fisica e mentale, permettendo il confronto tra gruppi rispetto alle otto aree considerate. Le scale vengono calcolate utilizzando il metodo di Likert che permette, una volta verificate alcune assunzioni importanti, di assemblare delle scale sintetiche sommando le risposte fornite a ciascun quesito che è dimostrato appartenere a quella scala. In tal modo si ottengono gli indici che permettono il confronto tra gruppi diversi. Ciascun quesito presenta una relazione sostanzialmente lineare con il punteggio totale della propria scala e una sostanziale validità discriminante, ossia misura un particolare concetto di salute in modo più sostanziale rispetto a concetti diversi, misurati da altri quesiti e altre scale. La versione italiana dell SF-36 3, sperimentata in più di casi, si è dimostrata uno strumento valido e affidabile quanto la versione originale. Per la valutazione del progetto Promuovere il benessere ci si è avvalsi di questo strumento, già utilizzato dall Azienda per i servizi sanitari n. 1 Triestina per la valutazione dei risultati dei corsi di attività motoria organizzati per propri utenti con problematiche di tipo sanitario anche rilevanti. Al fine di rendere il questionario SF-36 più coerente rispetto agli obiettivi del progetto e della sua valutazione da parte della Provincia la versione originaria è stata tuttavia integrata con alcune domande ulteriori. Nello specifico si tratta della domande n. 1, volta a rilevare da quanto tempo il rispondente frequenta i corsi al fine di capire se il grado di fidelizzazione della partecipazione e la capacità dell iniziativa di intercettare nuovi utenti; della domanda n. 2 volta ad individuare i canali di diffusione del progetto; dell inserimento nella domanda n. 5 di un item relativo alle limitazioni causate dallo stato di salute alla capacità di salire/scendere dall autobus; delle domande n. 13, 14, 15 e 16 volte a rilevare la ricaduta della partecipazione al corso sulle opportunità per i partecipanti di allargare e rafforzare le relazioni sociali e le occasioni di socializzazione; delle domande n. 17 e 18 volte a rilevare la ricaduta della partecipazione al corso sull incremento dell attività fisica e sull adozione di uno stile di vita attivo da parte dei partecipanti. Al fine di mantenere la brevità del questionario pur con queste integrazioni necessarie per cogliere la specificità del progetto, dalla versione originaria del questionario è stata tolta una domanda della scala relativa alla salute in generale. 3 Apolone, Mosconi 1997; Apolone, Cifani, Mosconi

11 3. I risultati della valutazione I partecipanti alla valutazione La valutazione ha interessato sostanzialmente tutti gli anziani coinvolti dal progetto e, precisamente, i partecipanti ai corsi di attività motoria organizzati dall A.S.S. e i partecipanti ai corsi organizzati dalle Acli e dalla Uisp. I partecipanti ai corsi dell A.S.S. facevano riferimento ai due percorsi di attività motoria, il progetto Benessere e il progetto Muoviamoci insieme, dedicati rispettivamente ad anziani con patologie rilevanti (come diabete, dolore cronico, scompenso cardiaco, ecc.) e ad anziani senza patologie rilevanti ma, in alcuni casi, con qualche lieve problematica sanitaria; il primo gruppo contava circa 80 anziani e il secondo circa 130. I partecipanti ai corsi organizzati dalle Acli e dalla Uisp, invece, non presentavano alcun tipo di problematica sanitaria e contavano all incirca una cinquantina di anziani ciascuno. La valutazione si è proposta di confrontare il gruppo degli anziani con patologie sanitarie, rilevanti e lievi, col gruppo di anziani senza problematiche sanitarie. Per questo, al fine di ottenere una valutazione sensibile rispetto alla specificità del progetto (ossia la ricaduta dell attività motoria sulle condizioni di salute degli anziani) e attendibile nei risultati, la costruzione del campione ha preso come riferimento la numerosità del gruppo degli anziani con problematiche di tipo sanitario del progetto Benessere. A questo gruppo sono stati affiancati un gruppo altrettanto numeroso di anziani con problematiche sanitarie lievi tratto dai partecipanti al progetto Muoviamoci insieme e un gruppo, per così dire di controllo, composto da anziani privi di patologie e problematiche sanitarie, tratto dai partecipanti ai corsi delle Acli e della Uisp. Si sono così individuati tre grandi gruppi: quello degli anziani con patologie sanitarie rilevanti, quello degli anziani senza problematiche sanitarie o con problematiche lievi, e quello degli anziani senza problematiche sanitarie. Ognuno dei tre gruppi avrebbe dovuto contare circa 80 componenti, per un totale di circa 240 anziani. In fase di realizzazione della valutazione, tuttavia, il campione effettivo si è modificato per cui i partecipanti effettivi alla rilevazione sono stati di meno e si sono distribuiti tra i gruppi considerati rispettivamente in: 51 anziani con patologie sanitarie rilevanti, 46 anziani senza problematiche sanitarie o con 10

12 problematiche sanitarie lievi, 53 anziani senza problematiche sanitarie provenienti dai partecipanti ai corsi delle Acli e 45 anziani senza problematiche sanitarie provenienti dai corsi della Uisp. Il campione effettivo pertanto si compone di due gruppi numericamente eguali: 97 anziani seguiti dall A.S.S., con e senza problematiche sanitarie, individuato come gruppo sperimentale, e 98 anziani appartenenti all associazionismo sportivo, privi di problematiche sanitarie e non seguiti dall A.S.S., individuato come gruppo di controllo. I risultati della valutazione vengono di seguito presentati mantenendo la distinzione in questi due gruppi, sperimentale e di controllo. Tav. 1 Fruitori del progetto Promuovere il benessere, anno valori assoluti e % Progetto Benessere (A.S.S.) 51 52,6 Progetto Muoviamoci insieme 46 47,4 Totale ,0 ACLI U.S ,1 UISP 45 45,9 Totale ,0 Tutti gli anziani coinvolti nella valutazione frequentano i corsi di attività motoria da diversi anni, nella maggior parte dei casi da più di quattro anni. In entrambi i gruppi gli anziani che si sono avvicinati per la prima volta all iniziativa sono una decina o poco più, come si può cogliere dalla tavola n. 2. La fidelizzazione del gruppo, da un lato, testimonia il gradimento per l iniziativa ma, dall altro, evidenzia la sua debolezza nell intercettare nuovi fruitori. In una città come Trieste, dove la componente anziana degli abitanti è molto elevata, i potenziali beneficiari di questo genere di attività sono numerosi. La limitata estensione della fruizione progetto porta pertanto a riflettere sull opportunità di individuare le modalità con cui implementarne 11

13 la diffusione. Questo potrebbe avvenire sia incrementando il numero di corsi attivati, sia migliorando e potenziando l informazione al riguardo. Tav. 2 Durata della partecipazione ai corsi di attività motoria dei fruitori del progetto Promuovere il benessere valori assoluti e % Da quest'anno (prima volta) 10 10,4 Da due anni (secondo anno) 11 11,5 Da tre anni (terzo anno) 21 21,9 Da quattro e più anni 54 56,2 Totale ,0 Da quest'anno (prima volta) 14 14,3 Da due anni (secondo anno) 5 5,1 Da tre anni (terzo anno) 7 7,1 Da quattro e più anni 72 73,5 Totale ,0 Prendendo infatti in considerazione le modalità con cui i partecipanti ai corsi dichiarano di esserne venuti a conoscenza, dalla tavola n. 3 si può rilevare come ciò sia accaduto in prevalenza tramite il passaparola di amici e conoscenti. Questo vale in particolare per il gruppo degli anziani senza problematiche e patologie di tipo sanitario, dove il contatto di amici e conoscenti è stato decisamente preponderante. Nel gruppo degli anziani con patologie, invece, si registrano anche alcune, seppur poche, segnalazioni da parte dei servizi sanitari e del medico di medicina generale di riferimento. Si tratta di un risultato prevedibile nel caso di anziani senza problematiche e patologie di tipo sanitario, i quali probabilmente ricorrono poco al medico e ai servizi sanitari e ancor di meno ai servizi sociali. Nei loro confronti però si potrebbe prevedere un ruolo maggiore da parte dell associazionismo e dei media. Meno prevedibile, invece, risulta la preponderanza del ruolo degli amici anche tra gli anziani con patologie e problematiche di tipo sanitario, 12

14 nei confronti dei quali ci si sarebbe aspettati un ruolo più rilevante da parte del Distretto, del medico e dei servizi sociali. Tav. 3 Modalità di conoscenza dei corsi di attività motoria da parte dei fruitori del progetto Promuovere il benessere valori assoluti e % Dall'assistente sociale del Comune 1 1,0 Dall'operatore del Distretto Sanitario 13 13,4 Dal proprio medico 10 10,3 Da amici/conoscenti 40 41,3 Dal giornale 5 5,2 Dall'associazione promotrice 8 8,2 Altro 20 20,6 Totale ,0 Dall'assistente sociale del Comune 1 1,0 Dall'operatore del Distretto Sanitario 0 0,0 Dal proprio medico 0 0,0 Da amici/conoscenti 83 84,7 Dal giornale 4 4,1 Dall'associazione promotrice 8 8,2 Altro 2 2,0 Totale ,0 I partecipanti al progetto sono in prevalenza di donne (78,4% nel gruppo degli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e il 93,9% nel gruppo degli anziani senza patologie e/o problematiche di questo tipo) che, nella maggior parte dei casi, come si può cogliere dalla tavola n. 4, in entrambi i gruppi hanno un età compresa tra 65 e 79 ani (il 64,9% degli anziani del gruppo con patologie e/o problematiche sanitarie e l 71,4% degli anziani dell altro gruppo) e sono coniugate (60,8% tra gli anziani del gruppo con patologie e/o problemi sanitari e 61,2% tra gli anziani del gruppo senza patologie e/o problemi) oppure, in misura minore, vedove (16,5% tra gli anziani del gruppo con patologie e/o problemi sanitari e 27,6% tra gli anziani del gruppo senza patologie e/o problemi). 13

15 La maggior parte di loro vive in nuclei composti solo dal coniuge (62,9% degli anziani del gruppo con patologie e/o problemi sanitari e 61,2% degli anziani del gruppo senza patologie e/o problemi). Per entrambi i gruppi il titolo di studio prevalente è la licenza media (41,2% degli anziani con patologie e/o problematiche di tipo sanitario e 45,9% degli anziani senza patologie e/o problematiche di tipo sanitario) o il diploma di scuola superiore (27,8% degli anziani con patologie e/o problematiche di tipo sanitario e 30,6% degli anziani senza patologie e/o problematiche di tipo sanitario). Tav. 4 Classi d'età dei fruitori del progetto Promuovere il benessere, anno valori assoluti e % Gruppo sperimentale val. ass. % Fino a 64 anni 24 24,8 Da 65 a 79 anni 63 64,9 Da 80 anni e oltre 10 10,3 Totale ,0 Fino a 64 anni 24 24,5 Da 65 a 79 anni 70 71,4 Da 80 anni e oltre 4 4,1 Totale ,0 La salute in generale Rispetto alla salute in generale, la maggior parte degli anziani di entrambi i gruppi esprime una valutazione positiva, anche se con alcune differenze nel livello di positività, coerentemente con la loro diversa condizione di salute. Nello specifico, come si può osservare dalla tavola n. 5, il gruppo degli anziani senza problematiche sanitarie considera il proprio stato di salute in prevalenza buono (55,2%) e, in misura pressoché eguale, molto buono (20,4%) o passabile (21,4%). Tra gli anziani con problematiche sanitarie, invece, le valutazioni sono in prevalenza buone (52,6%) o di salute passabile (39,1%). Gli indici di sintesi riflettono queste differenze del livello di positività della valutazione, risultando pari a 45,7 nel caso degli anziani con 14

16 patologie e/o problematiche di tipo sanitario e pari a 56,8 nel gruppo degli anziani senza patologie e/o problematiche sanitarie. Nel confronto tra lo stato di salute attuale e quello dell anno precedente, osservabile nella tavola n. 6, i due gruppi evidenziano una certa differenza. Quasi metà (50,5 %) degli anziani con patologie e problematiche sanitarie infatti dichiarano di riscontrare un certo miglioramento nelle proprie condizioni di salute e quasi altrettanti dichiarano di sentirsi più o meno nelle stesse condizioni di salute. Gli anziani del gruppo senza patologie e senza problemi, invece, nella maggior parte dei casi (69%) riferiscono di sentirsi più o meno come l anno precedente. La differenza nella percezione di miglioramento della condizione di salute si può comprendere alla luce della diversa condizione di salute di base dei due gruppi. Partendo da una condizione di salute ritenuta, come sopra evidenziato, da entrambi i gruppi in prevalenza buona o accettabile il miglioramento risulta piuttosto difficile da percepire e può esserlo più facilmente laddove le condizioni di salute di partenza sono più precarie, come nel caso degli anziani con patologie e/o problematiche di tipo sanitario. In quest ultimo caso, infatti, anche il mantenimento della situazione di salute di partenza, anche piuttosto precaria, potrebbe essere percepito e valutato come un miglioramento. Tav. 5 In generale, direbbe che la sua salute è... valori assoluti e % Scadente 3 3,1 Passabile 38 39,1 Buona 51 52,6 Molto buona 5 5,2 Totale ,0 Scadente 2 2,0 Passabile 21 21,4 Buona 54 55,2 Molto buona 20 20,4 Eccellente 1 1,0 Totale ,0 15

17 Tav. 6 Rispetto a un anno fa, come giudicherebbe, ora, la sua salute in generale? valori assoluti e % Decisamente peggiore adesso rispetto a un anno fa 1 1,0 Un po' peggiore adesso rispetto a un anno fa 3 3,1 Più o meno uguale rispetto a un anno fa 44 45,4 Un po' migliore adesso rispetto a un anno fa 34 35,1 Decisamente migliore adesso rispetto a un anno fa 15 15,5 Totale ,0 Decisamente peggiore adesso rispetto a un anno fa 1 1,0 Un po' peggiore adesso rispetto a un anno fa 5 5,1 Più o meno uguale rispetto a un anno fa 61 62,9 Un po' migliore adesso rispetto a un anno fa 15 15,5 Decisamente migliore adesso rispetto a un anno fa 15 15,5 Totale ,0 L attività fisica La scala relativa alle limitazioni provocate dalla salute all esercizio di alcune attività fisiche quotidiane si compone di dieci quesiti, riferiti ad attività di vario genere (di moderato o significativo impegno fisico, salire uno o qualche piano di scale, piegarsi, inginocchiarsi, camminare un centinaio di metri alcune centinaia di metri o un chilometri, fare il bagno o vestirsi da soli). Le risposte a ciascuna domanda possono variare da un livello alto (mi limita parecchio) ad uno basso (non mi limita per nulla). Il confronto tra i due gruppi consente di rilevare come in entrambi i casi le limitazioni causate dallo stato di salute all esercizio delle attività fisiche degli anziani non siano particolarmente significative per nessuno dei due, pur in presenza di alcune comprensibili limitazioni più accentuate nel gruppo degli anziani con patologie o problematiche di tipo sanitario. L indice di sintesi della scala, infatti, è pari a 79,4 per il gruppo degli anziani con patologie e problematiche sanitarie e pari a 86,6 per i gruppo degli anziani senza problematiche e/o patologie. 16

18 Come anticipato, rispetto alla scala originaria, l analisi di questa dimensione è stata integrata con un ulteriore domanda riguardante le limitazioni causate dallo stato di salute alla capacità degli anziani di salire e scendere dall autobus. Anche rispetto a questa abilità i punteggi conseguiti da entrambi i gruppi evidenziano nella maggior parte dei casi una compromissione piuttosto debole, pari a per nulla per l 81,4% degli anziani con patologie e problematiche sanitarie e per l 89,8% degli anziani senza problematiche di questo tipo, mentre limitazioni parziali (corrispondenti alla valutazione mi limita in parte ) vengono evidenziate dal 14,4% degli anziani del gruppo sperimentale e dal 4,1% degli anziani del gruppo di controllo. Tra questi ultimi si registra un 3,1% di anziani che dichiarano una significativa limitazione nell esercizio di questo tipo di attività. Limitazioni nelle attività legate al proprio ruolo dovute a problemi di salute fisica Questo tipo di limitazioni viene calcolato attraverso una scala basata su quattro quesiti volti a rilevare la presenza o meno di limitazioni nelle attività lavorative della persona o in altre sue attività abituali, di riduzioni del tempo dedicato al lavoro e ad altre attività abituali e di difficoltà nella loro esecuzione. Anche rispetto a questa dimensione i due gruppi, pur esprimendo valutazioni diverse, non evidenziano limitazioni significative. La maggior parte di loro, infatti, risponde negativamente ad ogni domanda. Unica eccezione per la domanda relativa al rendimento dell attività fisica che il 42,3% degli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie riferisce essere stato inferiore a quanto avrebbe voluto. Gli indici di sintesi riflettono il diverso livello delle limitazioni tra i due gruppi, risultando pari a 69,1 per gli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e pari a 81,4 per gli altri. Limitazioni nelle attività legate al proprio ruolo dovute a problemi emotivi Questa scala si compone di quattro quesiti che chiedono se lo stato emotivo della persona ha influito sulle attività legate al suo ruolo sottoforma di riduzione del tempo ad esse dedicato, della concentrazione e del rendimento. Anche in questo caso, in entrambi i gruppi, le limitazioni non sono considerate rilevanti dalla maggior parte dei rispondenti. Unica eccezione per il rendimento che viene valutato inferiore a quanto desiderato dal 46,4% degli anziani con patologie e/o problematiche di tipo sanitario. Gli indici di sintesi risultano comunque piuttosto elevati (evidenziando quindi la presenza di limitazioni contenute) per entrambi i gruppi: pari a 71,4 17

19 nel caso degli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e pari a 73,5 nel caso degli anziani senza patologie e/o problematiche. Dolore fisico La scala relativa al dolore fisico si compone di due domande riferite all intensità del dolore fisico e alla sua interferenza sulle attività quotidiane. Rispetto all intensità del dolore i due gruppi differiscono leggermente: nel gruppo con patologie e/o problematiche sanitarie la maggior parte dei rispondenti evidenzia un dolore lieve (30,9%) o moderato (29,9%) mentre in quello senza patologie e/o problematiche la maggior parte degli anziani evidenzia un dolore molto lieve (28,6%) oppure assenza di dolore (24,5% nessuno ) o dolore lieve (24,5%). In entrambi i gruppi per la maggior parte degli anziani il dolore non comporta limitazioni (30,9% per gli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e 54,1% per quelli senza patologie e/o problematiche) oppure ne provoca poche (51,5% per gli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e 34,7% per quelli senza patologie e/o problematiche). Gli indici di sintesi riflettono queste leggere differenze tra i due gruppi, risultando pari a 64,9 per il gruppo degli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e pari a 74,3 per il gruppo degli anziani senza patologie e/o problematiche sanitarie. Vitalità La scala della vitalità si compone di nove quesiti inerenti la frequenza di alcuni stati d animo o sensazioni (vivacità, energia, sfinimento, stanchezza). In entrambi i gruppi la maggior parte dei rispondenti evidenzia una maggiore frequenza degli stati d animo e delle sensazioni positive. Si registra, tuttavia, la presenza di un numero abbastanza significativo di anziani che avverte talvolta stati d animo e sensazioni negative e questo si riflette sugli indici che non raggiungono, in particolare per gli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie, valori molto elevati: pari a 55,9 per questi ultimi e pari a 61,2 per gli altri. Attività sociali La scala relativa alle attività sociali si compone di due quesiti inerenti il grado e la frequenza delle limitazioni causate dai problemi di salute e dallo stato emotivo alle attività in famiglia e con gli amici. Rispetto alla frequenza i due gruppi differiscono significativamente in quanto mentre tra gli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie la 18

20 metà riferisce di essere limitata qualche volta (51,5%) e una quota consistente mai (41,2%), tra gli anziani senza patologie e/o problematiche sanitarie la maggior parte riferisce di non venire mai limitata (61,2%) in tali attività dallo stato di salute o da quello emotivo. Anche relativamente al grado di interferenza dello stato di salute e di quello emotivo sulle normali attività in famiglia e con gli amici i due gruppi si differenziano in modo significativo: i giudizi pari a per nulla e a poco riguardano rispettivamente il 55,7% e il 38,1% dei casi tra gli anziani con patologie e/o problematiche di tipo sanitario mentre quelli pari a nulla salgono al 73,5% nel gruppo degli anziani senza patologie e problematiche sanitarie. Gli indici sintetici, tuttavia, non si discostano in misura molto rilevante tra i due gruppi essendo pari a 81,6 per gli anziani con patologie e pari a 87,4 per gli anziani senza patologie e problematiche. Salute mentale La scala relativa alla salute mentale si compone di cinque quesiti volti a rilevare la frequenza di alcuni stati d animo o sensazioni individuati, specificamente, nell agitazione, nell abbassamento del morale, nella calma e serenità, nello scoraggiamento e tristezza, nella felicità. Le risposte dei partecipanti al progetto riflettono l andamento di quelle relative alla scala della vitalità. Anch esse infatti evidenziano la maggiore frequenza di stati d animo e sensazioni positive, pur manifestando la presenza di sensazioni e stati d animo negativi. Questo vale in particolare per gli anziani del gruppo con patologie e problematiche di tipo sanitario, come emerge dal confronto degli indici di sintesi che sono pari a 69,6 per questo gruppo e pari a 73,2 per il gruppo di anziani senza patologie e problematiche. Uno sguardo d insieme Da uno sguardo complessivo sull insieme degli indici forniti dalle scale del questionario e riportati nella tavola n. 7 si può notare la positività di tutti gli indicatori e quindi l efficacia dell attività motoria rispetto a tutte le dimensioni di salute considerate. Ciò assume maggiore evidenza nelle dimensioni legate alla motricità e al mantenimento delle abilità degli anziani che consentono loro di svolgere le attività proprie del loro ruolo, quelle abituali di lavoro e quelle di carattere più sociale svolte in famiglia. Le limitazioni in tali attività causate dalla salute e dallo stato emotivo sono infatti molto contenute. Positiva è anche la ricaduta dell attività motoria sulle dimensioni più propriamente emotive e psicologiche della salute, come si può cogliere dai valori positivi registrati dagli indicatori della vitalità e dello stato di 19

21 salute. Questi, tuttavia, raggiungono livelli inferiori rispetto a quelli riferiti alla dimensione fisica lasciando intravedere la possibilità di ulteriori margini di miglioramento. Rispetto a queste dimensioni, infatti, i corsi di attività motoria possono cercare di migliorare i risultati ottenuti soprattutto curando e prestando attenzione alle modalità con cui vengono svolte le attività e al metodo seguito dagli allenatori per svolgerle. Da questo punto di vista, infatti, ciò che diventa rilevante non sono tanto gli esercizi proposti quanto le modalità in cui vengono proposti e in cui si chiede che vengano eseguiti. La cordialità, l allegria e l empatia con cui gli allenatori si presentano ai corsisti vengono sicuramente trasferite almeno in parte a questi ultimi, per una sorta di effetto contagio. La serenità e l allegria che gli anziani vivono durante gli incontri di attività motoria influisce sullo stato d animo con cui vi arrivano e su quello con cui tornano a casa, e tale effetto può avere anche una lunga durata. Tav. 7 Indici sintetici della percezione del proprio stato di salute media, deviazione standard, valore minimo e massimo Gruppo sperimentale Salute in generale Limitazioni attività fisica Limitazioni ruolo per stato salute Limitazioni ruolo per stato emotivo Dolore fisico Vitalità Intensità e frequenza attività sociali Salute mentale Media 45,72 79,36 69,15 71,40 64,98 55,91 81,62 69,59 Deviazione standard 20,59 16,16 34,28 31,48 20,84 17,82 16,75 16,72 Minimo 0,00 30,00 0,00 0,00 12,00 8,33 33,33 20,00 Massimo 85,00 100,00 100,00 100,00 100,00 88,89 100,00 100,00 Gruppo di controllo Media 56,79 86,57 81,44 73,54 74,36 61,20 87,41 73,18 Deviazione standard 21,78 14,60 27,78 34,67 20,45 18,37 17,76 16,45 Minimo 0,00 22,22 0,00 0,00 12,00 16,67 33,33 26,67 Massimo 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Allo stesso modo, privilegiare esercizi e attività che favoriscono il lavoro di gruppo piuttosto che la prestazione individuale aiuta i partecipanti ad entrare in relazione tra loro, a conoscersi e a stringere rapporti che possono 20

22 andare anche al di là del corso, come peraltro confermato dalle risposte date dagli anziani e riportate nel paragrafo successivo. Organizzare a margine degli incontri del percorso di attività motoria anche iniziative di carattere aggregativi e socializzante, come alcuni allenatori già fanno, costituisce un ulteriore elemento che consente di migliorare gli effetti su queste dimensioni. L influenza della partecipazione ai corsi di attività motoria sulla socializzazione degli anziani Come anticipato, al fine di rilevare l influenza della partecipazione ai corsi di attività motoria sulla socializzazione degli anziani, la versione originaria del questionario è stata integrata con alcune domande specifiche volte a far emergere l eventuale opportunità di conoscere nuove persone offerta dai corsi, e la frequenza, la durata e la significatività degli eventuali rapporti costruiti con le nuove persone conosciute ai corsi. In entrambi i gruppi quasi tutti gli anziani rispondono che la partecipazione ai corsi di attività motoria è stata l occasione per fare nuove conoscenze (94,8% degli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e 92,9% degli anziani senza patologie e/o problematiche di questo tipo). La frequenza dei contatti telefonici e degli incontri con tali persone, come emerge dalle tavole n. 8 e 9, risulta abbastanza significativa in entrambi i gruppi: per la maggior parte degli anziani dei due gruppi, infatti, tanto il contatto telefonico quanto l incontro avvengono circa due volte al mese (il 52,6% per i contatti telefonici e 46,4% per gli incontri tra gli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e il 33,7% per i contatti telefonici e il 40,8% per gli incontri tra gli altri anziani). C è comunque una quota significativa di anziani che riferisce di non avere ulteriori scambi e frequentazioni con gli altri partecipanti ai corsi. Gli anziani che dichiarano di non sentirsi mai al telefono sono il 29,9% degli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e il 39,8% degli anziani senza problemi, e quelli che dichiarano di non incontrarsi mai salgono al 46,4% tra gli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e al 45,9% tra gli altri. Si tratta di un gruppo piuttosto consistente che merita di essere individuato al fine di verificare i motivi dell assenza di contatti e frequentazioni con altri partecipanti ai corsi per capire se sono legati alla presenza di altre relazioni significative e a conseguente mancanza di tempo da dedicare a chi si vede comunque già ogni settimana o se derivano da una tendenza all isolamento. In quest ultimo caso pare opportuno individuare modalità adeguate con cui contrastare tale tendenza. 21

23 Tav. 8 Con queste nuove persone ha occasione di sentirsi telefonicamente, nell'intervallo tra un incontro di attività motoria e l'altro? valori assoluti e % Mai 29 29,9 Qualche volta (due volte al mese) 51 52,6 Molte volte (una volta alla settimana) 12 12,4 Ogni giorno 1 1,0 Non so rispondere 4 4,1 Totale ,0 Mai 39 39,8 Qualche volta (due volte al mese) 33 33,7 Molte volte (una volta alla settimana) 18 18,4 Ogni giorno 5 5,1 Non so rispondere 3 3,0 Totale ,0 Tav. 9 Con queste nuove persone ha occasione di incontrarsi per trascorrere del tempo assieme al di là degli incontri di attività motoria? valori assoluti e % Mai 45 46,4 Qualche volta (due volte al mese) 45 46,4 Molte volte (una volta alla settimana) 5 5,1 Ogni giorno 0 0,0 Non so rispondere 2 2,1 Totale ,0 Mai 45 45,9 Qualche volta (due volte al mese) 40 40,8 Molte volte (una volta alla settimana) 11 11,3 Ogni giorno 2 2,0 Non so rispondere 0 0,0 Totale ,0 22

24 Come si può osservare nella tavola n. 10, per gli anziani di entrambi i gruppi una quota apprezzabile delle persone che partecipano ai corsi di attività motoria, sia tra quelle già conosciute sia tra quelle conosciute ex novo al corso, rappresenta un punto di riferimento cui chiedere aiuto in caso di necessità: le prime costituiscono il 28,9 % per gli anziani del gruppo con patologie e problematiche sanitarie e il 32,7% per gli anziani dell altro gruppo; le seconde, invece, costituiscono il 34,0% per gli anziani del gruppo con patologie e problematiche sanitarie e il 29,6% per gli anziani dell altro gruppo. Tav. 10 Tra i partecipanti al corso di attività motoria, ve ne sono alcuni ai quali chiederebbe aiuto in caso di necessità? valori assoluti e % No, nessuno 24 24,7 Sì, persone che conoscevo già ed erano miei amici 28 28,9 Sì, persone conosciute lì 33 34,0 Non so rispondere 12 12,4 Totale ,0 No, nessuno 30 30,6 Sì, persone che conoscevo già ed erano miei amici 32 32,7 Sì, persone conosciute lì 29 29,6 Non so rispondere 7 7,1 Totale ,0 L influenza della partecipazione ai corsi di attività motoria sull adozione di uno stile di vita attivo Oltre alle dimensioni considerate dal questionario originario, un ulteriore dimensione inserita al fine di renderlo più coerente con gli obiettivi del progetto è stata quella dell influenza della partecipazione ai corsi di attività motoria sull adozione da parte degli anziani di uno stile di vita attivo, 23

25 caratterizzato cioè da una maggiore familiarità e intensità nella pratica di attività fisiche semplici e di socializzazione, come il camminare/passeggiare durante la settimana o nel fine settimana, l uscire per andare a fare la spesa, a trovare gli amici oppure ad iniziative di animazione/aggregazione, o infine il praticare uno sport. In generale la maggior parte degli anziani di entrambi i gruppi ritiene che la partecipazione ai corsi di attività motoria li abbia portati ad essere più attivi (74,2% degli anziani con patologie e/o problematiche sanitarie e 71,4% degli anziani senza patologie e/o problematiche di questo tipo). Per la maggior parte di loro questo significa aver incrementato la frequenza di attività che, di fatto, svolgevano già prima, probabilmente anche in considerazione del fatto che comunque si tratta in prevalenza di anziani che frequentano i corsi di attività motoria già da diversi anni evidenziando una certa familiarità e predisposizione nei confronti del movimento e della socializzazione. Coerentemente con lo stile di vita attivo che caratterizza la maggior parte degli anziani dei due gruppi, gli anziani che hanno iniziato a fare qualche nuova attività grazie al corso sono molto pochi. Tra gli anziani del gruppo senza problematiche sanitarie il 13,4% (9 casi) dichiara di aver intrapreso la pratica di uno sport e il 10,8% (8 casi) di aver iniziato a partecipare ad iniziative di aggregazione/animazione organizzate in città. Nel caso degli anziani con patologie e problematiche di tipo sanitario tali valori scendono all 8,3% (6 casi) per la pratica sportiva e al 4,3% per la partecipazione ad iniziative di animazione/aggregazione. Tav. 11 Partecipare al corso di attività motoria l'ha portata a fare una vita più attiva rispetto a prima del corso? valori assoluti e % Sì 72 74,2 No 19 19,6 Non so 6 6,2 Totale ,0 Sì 70 71,4 No 25 25,5 Non so 3 3,1 Totale ,0 24

26 Tav. 12 Partecipare al corso di attività motoria l'ha portata ad andare a camminare/passeggiare durante la settimana? valori assoluti e % Non facevo e non faccio 8 10,8 Ho iniziato col corso 3 4,1 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 63 85,1 Totale ,0 Casi mancanti 23 Non facevo e non faccio 10 13,5 Ho iniziato col corso 4 5,4 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 60 81,1 Totale ,0 Casi mancanti 24 Tav. 13 Partecipare al corso di attività motoria l'ha portata ad andare a camminare/passeggiare di sabato o domenica? valori assoluti e % Non facevo e non faccio 8 11,3 Ho iniziato col corso 3 4,2 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 60 84,5 Totale ,0 Casi mancanti 26 Non facevo e non faccio 7 9,7 Ho iniziato col corso 2 2,8 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 63 87,5 Totale ,0 Casi mancanti 26 25

27 Tav. 14 Partecipare al corso di attività motoria l'ha portata a praticare uno sport/attività sportiva? valori assoluti e % Non facevo e non faccio 53 73,6 Ho iniziato col corso 6 8,3 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 13 18,1 Totale ,0 Casi mancanti 25 Non facevo e non faccio 36 53,7 Ho iniziato col corso 9 13,4 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 22 32,8 Totale ,0 Casi mancanti 31 Tav. 15 Partecipare al corso di attività motoria l'ha portata ad andare a fare la spesa? valori assoluti e % Non facevo e non faccio 7 9,3 Ho iniziato col corso 2 2,7 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 66 88,0 Totale ,0 Casi mancanti 22 Non facevo e non faccio 2 2,7 Ho iniziato col corso 2 2,7 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 69 94,5 Totale ,0 Casi mancanti 25 26

28 Tav. 16 Partecipare al corso di attività motoria l'ha portata ad andare trovare gli amici? valori assoluti e % Non facevo e non faccio 9 13,0 Ho iniziato col corso 1 1,4 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 59 85,5 Totale ,0 Casi mancanti 28 Non facevo e non faccio 11 15,3 Ho iniziato col corso 1 1,4 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 60 83,3 Totale ,0 Casi mancanti 26 Tav. 17 Partecipare al corso di attività motoria l'ha portata ad uscire per chiacchierare con gli amici? valori assoluti e % Non facevo e non faccio 12 16,7 Ho iniziato col corso 1 1,4 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 59 81,9 Totale ,0 Casi mancanti 25 Non facevo e non faccio 11 15,9 Ho iniziato col corso 3 4,3 Facevo già prima, col corso faccio più spesso 55 79,7 Totale ,0 Casi mancanti 29 27

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