Comune di Guastalla. Provincia di Reggio Emilia. Via Caserme 1 3 Via Trieste Guastalla. Oggetto:
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1 Comune di Guastalla Provincia di Reggio Emilia Via Caserme 1 3 Via Trieste Guastalla Oggetto: Relazione generale sui lavori di riparazione danni al fabbricato in comune di Guastalla, via Caserme 1-3, ang. Via Trieste 2 - Ordinanze n. 49/2012 e n. 24/2013 del presidente Errani in qualità di Commissario Delegato relativa al programma per il ripristino, la riparazione ed il potenziamento del patrimonio edilizia residenziale pubblica. Il Dirigente Area Tecnica Dott. Ing. Pier Giorgio Croxatto IL RUP Dott. Ing. Nicola Scialoia
2 2 INDICE 1 PREMESSA DESCRIZIONE GENERALE DEL FABBRICATO E DELLA TIPOLOGIA COSTRUTTIVA IDENTIFICAZIONE EDIFICIO Principi PROGETTUALI Tecnici e normativi della perizia di stima Sismi del 20 e del 29 maggio in emilia romagna - panorama generale Descrizione degli interventi locali DI miglioramento sismico... 9
3 3 Reggio Emilia, 13/02/ PREMESSA Come da gentile richiesta dell'amministrazione Comunale di Guastalla, l Acer si è occupato dei necessari sopralluoghi, delle verifiche, della raccolta della documentazione per l'elaborazione della presente perizia tecnica di stima degli interventi di ripristino urgente di cui all Ordinanza n. 49 del 02/10/2012 del presidente Errani in qualità di Commissario Delegato relativa al programma per il ripristino, la riparazione ed il potenziamento del patrimonio edilizia residenziale pubblica. L edificio oggetto della perizia di stima degli interventi di ripristino il fabbricato di edilizia residenziale pubblica situato in via Caserme 1-3 Via Trieste 2 nel comune di Guastalla.
4 4 2 DESCRIZIONE GENERALE DEL FABBRICATO E DELLA TIPOLOGIA COSTRUTTIVA Il fabbricato è costituito da una struttura in muratura a due piani. I danni rilevati durante i sopralluoghi appaiono riparabili con interventi limitati e puntuali. Il fabbricato è classificato C mediate "Scheda di 1 livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza POST- SISMICA (AeDES 06/2008). La struttura è stata considerata " PARZIALMENTE INAGIBILE". Al termine della presente relazione è allegata la scheda Aedes. 3 IDENTIFICAZIONE EDIFICIO Edificio oggetto di verifica
5 5 4 PRINCIPI PROGETTUALI TECNICI E NORMATIVI DELLA PERIZIA DI STIMA L'approccio progettuale per I individuazione metodologie d intervento volte alla risoluzione dei danni causati dagli eventi sismici, si e basato, in primo luogo sulle indicazioni che i tecnici incaricati dalla Protezione Civile che hanno evidenziato sulla scheda AEDES, redatta il 26/07/2012 (scheda 0004 della squadra 1172), una classificazione di tipo E EDIFICIO INAGIBILE e successivamente riclassificata in C "PARZIALMENTE INAGIBILE" in fase di consegna delle schede presso gli uffici della protezione civile in Regione Emilia Romagna. Sulla scheda si riporta che nel fabbricato è presente una lesione verticale passante in corrispondenza delle canne fumarie. La struttura in tal punto risulta sconnessa, la lesione si è acuita con il sisma. Si consiglia una risarcitura della muratura. Sono presenti lesioni in corrispondenza dei vani finestra. 5 SISMI DEL 20 E DEL 29 MAGGIO IN EMILIA ROMAGNA - PANORAMA GENERALE La pianura emiliana è stata colpita da sette sismi di magnitudo oltre al grado 5 della scala Richter nelle provincia di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrarra, nel periodo che va dal 20/05/2012 al 03/06/2012. Gli ultimi eventi si sono concentrati su una faglia particolarmente vicina al Comune di ROLO. Nella figura seguente è riportata la mappa degli epicentri.
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8 8 La particolare violenza degli eventi accaduti, soprattutto nella seconda serie di sismi del 29/05/2012 ha provocato un danno particolarmente severo sulle strutture dei plessi scolastici della regione. Inoltre per effetto dell'art. 3 del Decreto Legge 74/2012 e della giusta valutazione del legislatore di eseguire, con somma urgenza, interventi di miglioramento delle strutture sprovviste degli accorgimenti strutturali tipici delle moderne strutture, costruite in accordo con le recenti normative antisismiche, nella regione Emilia Romagna sono stati considerati inagibili 121 plessi scolastici e parzialmente agibili 94.
9 9 6 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI LOCALI DI MIGLIORAMENTO SISMICO 6.1 PREMESSA Il seguente intervento non ha lo scopo di migliorare la struttura dal punto di vista sismico, ma si prefigge di agire localmente per riparare i danni causati dalle scosse. In particolare gli interventi individuati sono: - cuci scuci in corrispondenza della lesione passante causata dalla canna fumaria presso la facciata del cortile interno; - iniezioni di miscele leganti in corrispondenza delle lesioni non passanti; - inserimento elementi di riquadratura in corrispondenza delle finestre del piano terra; - fissaggio tegole in copertura; 6.2 RIPRISTINO DELLA MURATURA ATTRAVERSO LA TECNICA DEL CUCI-SCUCI zona di intervento con cuci-scuci Nella fotografia è ben visibile una canna fumaria, oggi abbandonata che presenta vistose fessurazioni sulla sua lunghezza e fratture alla base (foto seguente).
10 10 DESCRIZIONE L intervento consiste nel ripristinare zone limitate di murature lesionate o degradate attraverso la rimozione degli elementi degradati e la realizzazione di una nuova tessitura muraria con elementi sani senza interrompere la funzione statica della muratura nel corso dell applicazione. Gli elementi sani devono avere caratteristiche simili a quelli originali sia geometriche (forma e dimensione) che meccaniche. È necessario l utilizzo di malte a ritiro nullo o leggermente espansive. In generale, per essere efficace, l intervento deve essere accompagnato ad altri interventi che ne eliminino le cause, in questo caso, considerato che la canna fumaria interna è stata completamente sostituita da quella esterna, verrà rimossa, pertanto l intervento è in grado di garantire il ripristino di danneggiamenti limitati senza alterare il comportamento globale della struttura. E importante che nel ripristino si adottino materiali con caratteristiche simili per forma e dimensioni. Determinante è un buon collegamento con la muratura esistente. FASI DI ESECUZIONE 1. Preparazione della parete attraverso pulizia e messa a vivo del paramento murario; 2. Puntellamento della parete muraria; 3. Rimozione della parte danneggiata; 4. Rimozione della canna fumaria con relativo smaltimento in discarica; 5. Preparazione delle superfici e dei mattoni; 6. Ricucitura della muratura; 7. Risarcitura dei giunti degradati. 6.3 IMMAGINE ESPICATIVA Esempio di intervento con la tecnica cuci-suci
11 INIEZIONI DI MISCELE LEGANTI zona di intervento DESCRIZIONE L intervento consiste nel far penetrare la miscela legante in pressione o per colo, a seconda dello stato di degrado della muratura, nei vuoti presenti in modo da ripristinare o migliorare le caratteristiche meccaniche del paramento murario. Le miscele devono essere antiritiro (a ritiro compensato) e devono garantire una compatibilità chimico-fisico-meccanica con gli elementi esistenti (malta e inerti). E un tipo di intervento passivo che garantisce un incremento di resistenza e/o il ripristino di danneggiamenti locali senza alterare l equilibrio né l aspetto esteriore della muratura. FASI DI ESECUZIONE 1. Preparazione della parete attraverso pulizia e messa a vivo del paramento murario; 2. Stuccatura delle fessure e delle lesioni in modo da evitare la fuoriuscita della miscela durante le operazioni di iniezione; 3. Perforazioni orizzontali nei giunti di malta (la geometria dei fori deve essere attentamente progettata in relazione al raggio di azione della miscela
12 12 legante); 4. Posizionamento nelle perforazioni di iniettori e successivo lavaggio in modo da eliminare eventuali detriti e da saturare la muratura evitando l assorbimento di questa del materiale iniettante; 5. Iniezione della miscela secondo la tecnica definita: per pressione, per gravità, per depressione; 6. Rimozione degli iniettori e chiusura dei fori. 6.3 INSERIMENTO DI ELEMENTI DI RIQUADRATURA zona di intervento
13 13 DESCRIZIONE Questo intervento consiste nell inserimento di putrelle in acciaio per realizzare la riquadratura delle aperture. I telai lavorano in parallelo con i maschi murari, e forniscono un incremento di resistenza e di duttilità alle pareti. E necessario che i telai possiedano adeguata rigidezza, ai fini della loro entrata in carico, e siano realizzati a perfetto contatto con la muratura esistente. Questa tipologia di intervento permette di sopperire alla mancanza di architravi strutturalmente efficienti. FASI DI ESECUZIONE Le fasi di esecuzione in questo caso si limitano semplicemente alle seguenti lavorazioni: 1. Preparazione delle pareti nell intorno interessato ai vani; 2. Scasso nella muratura esistente; 3. Inserimento dei telai metallici; Connessione dei telai con la muratura esistente. Reggio Emilia, 28/01/2014
14 14 Il tecnico dott. ing. Nicola Scialoia Allegati: 1. Resoconto Agibilità Edificio e scheda AEDES 0004 della squadra 1172 ALLEGATO 1 scheda AEDES 0004 della squadra 1172
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