Corso di Alimentazione e tecnica di allevamento degli animali
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- Florindo Giovannini
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1 Corso di Alimentazione e tecnica di allevamento degli animali Prof. Antonio Di Francia Dipartimento di Agraria tel e mail: antonio.difrancia@unina.it
2 Obiettivi formativi: Il corso si prefigge di fornire le basi conoscitive: della alimentazione animale ovvero della nutrizione basata sullo studio della biochimica delle trasformazione delle sostanze alimentari. del razionamento, ovvero la scelta, la preparazione e la somministrazione degli alimenti delle tecniche di allevamento, ovvero i sistemi di tenuta e di produzione delle principali specie di interesse zootecnico per l ottenimento di: latte (bovini, bufali, ovini, caprini, ecc.) carne (bovini, ovi-caprini, suini, conigli, polli, pesci) altri prodotti (uova, lana, pelli, ecc.)
3 Conoscenze: Il patrimonio zootecnico nazionale. Etnologia delle specie allevate in Italia La riproduzione animale La produzione del latte Galattopoiesi, Tecnica di mungitura La produzione della carne Accrescimento e miopoiesi Macellazione Valutazione delle carcasse Le tecniche di allevamento dei bovini,bufali, ovicaprini e suini.
4 Conoscenze: Alimenti zootecnici, i foraggi,i concentrati, i residui colturali e i sottoprodotti dell agro-industria. Caratteristiche chimiche degli alimenti zootecnici: Umidità, Minerali, Protidi, Lipidi, Carboidrati (fibra, amido e zuccheri) Caratteristiche nutritive degli alimenti zootecnici: Digeribilità, Valore proteico, Valore energetico I fabbisogni alimentari degli animali nelle varie fasi fisiologiche: svezzamento, accrescimento, gestazione, lattazione. L ingestione e le tecniche di somministrazione degli alimenti.
5 Competenze: Lo studente alla fine del corso dovrà essere in grado di: procedere alla valutazione chimico nutrizionale degli alimenti e al calcolo dei fabbisogni nutritivi degli animali al fine di formulare razioni bilanciate, che rispettino la sanità dell animale e nello stesso tempo economiche; sviluppare opportune strategie di allevamento delle diverse specie poligastriche e monogastriche in produzione zootecnica in differenti condizioni fisiologiche e produttive.
6 Programma: 1. Le problematiche della zootecnia e dell alimentazione animale 1.1 La zootecnia italiana ed europea 1.2 Sistemi di allevamento 1.3 Etnologia e distribuzione della principali specie zootecniche 1.4 Gli alimenti zootecnici: Foraggi freschi affienati ed insilati; i mangimi semplici e composti; i sottoprodotti agricoli 2. Le produzioni zootecniche: il latte e la carne. 2.1 Anatomia e fisiologia della riproduzione 2.2 Galattopoiesi e mungitura. 2.3 Miopoiesi e valutazione delle carcasse 3. La composizione chimica degli alimenti zootecnici 3.1 La composizione chimica degli alimenti zootecnici, con particolare riguardo al significato nutrizionale delle diverse frazioni analitiche secondo Weende e Van Soest 4. Le caratteristiche nutritive degli alimenti 4.1 L apparato digerente e la fisiologia nutrizionale dei monogastrici e dei poligastrici 4.2 L utilizzazione digestiva degli alimenti e i fattori influenzanti la digeribilità Il valore biologico delle proteine, le proteine digeribili a livello intestinale (PDI) e le proteine degradabili ruminali 4.4 Il valore energetico degli alimenti per monogastrici e ruminanti (con particolare riguardo alle UFL e UFC).
7 Programma: 5. I fabbisogni nutritivi 5.1 I fabbisogni nutritivi degli animali in funzione dello stato fisiologico e produttivo: energetici, proteici e aminoacidici, vitaminici e minerali 5.2 L ingestione volontaria degli alimenti: fattori che l influenzano e sua espressione 6. Il razionamento 6.1 La programmazione alimentare, la formulazione delle razioni e la loro somministrazione alle diverse specie in produzione zootecnica in funzione dei fabbisogni nutritivi 7. Alimentazione e tecnica di allevamento delle varie specie zootecniche 7.1 Alimentazione e allevamento dei bovini da latte e dei bufali 7.2 Alimentazione e allevamento dei bovini da carne 7.3 Alimentazione e allevamento degli ovicaprini 7.4 Alimentazione e allevamento dei suini 7.5 Cenni di tecniche di allevamento degli avi-cunicoli e di acquacoltura
8 Libri di approfondimento: Proto V. (1996). Guida all alimentazione dei ruminanti da latte. Quaderno n. 9. INEA, Roma. Succi G. e Hoffmann I..(1993). La vacca da latte. Città Studi, Mi. Monetti P.G. (2000). Allevamento dei bovini e dei suini. Cristiano Girarldi Editore, Ozzano dell Emilia (BO),. Proto V.. (1984) La produzione del suino magro. Edagricole, Bo. Bittante G., Andrighetto I. e Ramanzin M. (1990). Fondamenti di Zootecnica, Liviana Editrice, PD. Dall Orto V., Savoini G.. (2005) Alimentazione della vacca da latte. Edagricole, Bo. Cevolani D. (2005). Gli Alimenti per la vacca da latte. Edagricole, Bo. Pulina G. (2001). L alimentazione degli ovini da latte. Avenue media, Bo. Pulina G. (2005). L alimentazione della capra da latte. Avenue media, Bo. CRPA (1994). L alimentazione della vacca da latte. Edizioni L informatore agrario, Bo. Bigi D. Zanon A. (2008) Atlante delle razze autoctone. Edagricole, Bo. Accomando G. (2012) Tecniche delle produzioni animali. Delta3 edizioni Avellino
9 Corso di Alimentazione e tecnica di allevamento degli animali Metodi didattici: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio e visite presso aziende zootecniche. Modalità di accertamento del profitto: Prova finale orale preceduta da un calcolo di una razione. A scelta è possibile presentare una tesina su un azienda zootecnica scelta dallo studente
10 ESAMI DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE AGRONOMO E DOTTORE FORESTALE JUNIOR -- SEZ B 1 SESSIONE PROVA 24/06/2015 I1 candidato, dopo aver descritto sinteticamente una zona di sua conoscenza dal punto di vista pedoclimatico e agronomico, vi inserisca un allevamento di ruminanti da latte e/o da carne motivando: (a) la produzione zootecnica che si intende realizzare; (b) il tipo genetico; (c) la tecnica di allevamento; (d) il piano alimentare, (e) la tecnica di somministrazione degli alimenti. 2 SESSIONE PROVA 4/12/2015 Il candidato, facendo riferimento alla disponibilità di alimenti sia aziendali che del commercio, rediga un piano alimentare in un'azienda di bovini da latte o di bufale durante le fasi di svezzamento, lattazione e asciutta, utilizzando un appropriato strumento informatico.
11 Le produzioni Zootecniche Latte (consumo diretto, caseificazione) Carne (consumo fresco, insaccati, conservati) Lana e pellami Uova Le produzioni animali devono: Essere sicure per gli animali e per l uomo Promuovere la salute e lo stato di benessere Ecocompatibili (rispettose dell ambiente) gestione dei reflui zootecnici ed impatto degli allevamenti sui sistemi agricoli e naturali
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13 I sistemi zootecnici La classificazione dei sistemi zootecnici può essere effettuata in base ai seguenti quattro criteri guida, anche se le aree di confine fra un sistema e l altro possono essere aleatorie: A) produttività e legame con la base territoriale agricola dalla quale dipende il rifornimento degli alimenti zootecnici impiegati nel ciclo produttivo; B) specializzazione aziendale e livello produttivo degli animali; C) grado di organizzazione interna; D) aspetti socio-economici.
14 Sistemi zootecnici A. Legame con la base territoriale dal quale dipende il rifornimento degli alimenti zootecnici impiegati nel ciclo produttivo totale, Dipendenza con il territorio per la produzione di alimenti parziale, nessuna Indice di produttività Carico Mantenibile n. animali/ha CGC o UBA/ha Tasso auto approvvigionamento Pascolo Allevamenti ruminanti Aziende senza terra Suini Avicoli,
15 Le Unità Bovino Adulto (UBA) CATEGORIA UBA Bovini > 2 anni 1.0 Bovini tra 6 mesi e 2 anni 0.6 Equini > 6 mesi 1.0 Scrofe 0,5 Ovini e caprini x 10 capi 1,5 Conigli x 100 capi 1,2 Galline ovaiole x 100 capi 1,3 Galline da riproduzione x 100 capi 1,5 Polli da carne x 100 capi 0,8 Le Unità Bovino Adulto (UBA) hanno lo scopo di esprimere sinteticamente il carico zootecnico. UBA/superficie(ha). Esse considerano la quantità e la qualità (contenuto in azoto, fosforo...) dei reflui in modo da poter facilmente confrontare l'impatto ambientale di differenti allevamenti.
16 Sistemi zootecnici riconosciuti a livello internazionale Sistema pascolivo: gli animali utilizzano circa il 90% dell alimento proveniente dal pascolo. Sistema agricolo misto: gli animali utilizzano almeno il 10% di foraggi coltivati e di sottoprodotti aziendali. Sistema agricolo industriale: gli animali utilizzano meno del 10% di foraggi o alimenti prodotti in azienda.
17 Sistemi zootecnici B Specializzazione aziendale livello produttivo degli animali Livello produttivo Livello produttivo aziendale riferito a quello della media della popolazione espresso in % Aziende specializzate Allevamento di una sola specie e con un unico indirizzo produttivo prevalente Bovini da latte o da carne, ovini da latte o da lana o da carne, ecc. Aziende miste Allevamento di più specie e con un uno o più indirizzi produttivi prevalenti Ovini da latte e bovini da carne, Caprini e ovini Bovini da latte e da carne Es. produzione aziendale latte kg/capo Media popolazione kg/capo Livello produttivo +8,2% 108,2%
18 Sistemi zootecnici C Grado di organizzazione interna D Aspetti socio-economici CLASSIFICAZIONE ALLEVAMENTI INTENSIVO SEMINTENSIVO SEMIESTENSIVO ESTENSIVO Elevato livello tecnologico Impiego dell IS, meccanizzazione, computerizzazione operazioni Capacità elaborazione dati Medio basso livello tecnologico Impiego medio o episodico di tecniche avanzate Scarsa capacità elaborazione dati Tipo di impresa: capitalistica, diretto coltivatrice Collegamenti con il mercato locale, nazionale, internazionale. Impiego fattori produzione Terra, Lavoro, Capitale Organizzazione
19 Glossario zootecnico specializzato promiscuo latte carne duplice Allevamento brado estensivo stallino semibrado intensivo semiestensivo
20 Alcune definizioni Nutrizione Tutti i fenomeni biochimici inerenti alla utilizzazione delle sostanze alimentari da parte dell organismo (digestione, assorbimento, metabolismo) Alimentazione Studio degli alimenti destinati agli animali, dei fabbisogni nutritivi degli animali in funzione dell età, della destinazione economica. Norme per la formulazione delle razioni quantitativamente adeguate e qualitativamente complete. Alimento: Tutte le sostanze che, ingerite dall animale, possono essere digerite, assorbite ed utilizzate. Tutto ciò che è commestibile (in senso generale) Principi nutritivi: Sostanze più semplici, di piccole dimensione contenute negli alimenti, che si liberano durante la digestione
21 Alcune definizioni Indice di conversione alimentare (I.C. oppure I.C.A.) Quantità di alimento consumato Quantità di prodotto ottenuto per kg di latte (carne ecc.) Rendimento di trasformazione Quantità di prodotto ottenuto per kg di latte (carne ecc.) Quantità di alimento consumato
22 Categorie animali Femmine Vitella Manzetta Bovini Dalla nascita fino a 6 mesi di età Da 6 mesi ad 1 anno (età pubere) Manza Da 1 anno fino al 1 concepimento (che di solito avviene a mesi allorquando l animale ha raggiunto i 2/3 del PV adulto) Giovenca o Manza gravida Vacca Maschi Vitello Vitellone Torello Toro Bue Durante la 1 gestazione Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara) i n lattazione e in asciutta Dalla nascita fino a 6 mesi di età Destinato alla macellazione, dai 6 mesi alla mattazione (12-18 mesi) Da 6 mesi sino alla piena utilizzazione riproduttiva (2.5-3 anni) Destinato alla riproduzione Maschio castrato destinato al lavoro
23 Categorie animali Bufalini Femmine Vitelle Asseccaticce Annutole Giovenche Bufala Dalla nascita fino a 6 mesi di età Da 6 a 12 mesi mesi 24 mesi fino al parto Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara); i n lattazione e in asciutta Maschi Vitelli Asseccaticci Annutoli Torelli Tori Dalla nascita fino a 6 mesi di età Da 6 a 12 mesi mesi Da 24 mesi sino alla piena utilizzazione riproduttiva (3 anni) Destinato alla riproduzione
24 Categorie animali Ovini Femmine Agnelle Pecora Dalla nascita fino al parto (10 mesi - 1 anno) Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara);i n lattazione e in asciutta Maschi Agnelli Agnellone Ariete o Montone Castrato Agnello da latte Agnello pesante Agnellone precoce Agnellone Dalla nascita fino a 2 mesi di età Da 2 mesi alla macellazione (3-4 mesi) Destinato alla riproduzione Castrato destinato alla macellazione 8-12 kg kg kg Oltre i 35 kg nelle razze da carene
25 Categorie animali Femmine Caprini Caprette Dalla nascita fino al parto (13-18 mesi ) Capra Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara);i n lattazione e in asciutta Maschi Capretti Caprettone Becco Caprone Dalla nascita fino a lla utilizzazione riproduttiva Da 2 mesi alla macellazione (3-4 mesi) Destinato alla riproduzione Castrato destinato alla macellazione
26 Categorie animali Suini Femmine Lattonzolo Lattone Scrofetta Scrofa Maschi Lattonzolo Lattone Verretto Verro Dalla nascita allo svezzamento Dallo svezzamento a kg dalla fase di lattone fino alla pubertà e al primo salto Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara);i n lattazione e in asciutta Dalla nascita allo svezzamento Dallo svezzamento a kg Dalla fase di lattone fino alla pubertà e al primo salto. Maschio adulto in riproduzione. Maschi e femmine Maiale magro da macelleria Maiale pesante - destinati al macello al peso di kg. destinati al macello al peso di kg.
27 PRINCIPALI FATTORI DELL EVOLUZIONE DELL ALLEVAMENTO DEGLI ANIMALI Dimensione della popolazione animale consumo interno di prodotti animali, importazione, esportazione Popolazione Crescita economica Consumo Urbanizzazione Stili di vita
28 DIAMO UN PO I NUMERI!!!!
29 Popolazione umana e consistenza mondiale dei capi di bestame allevati (FAO 2015) (*1000) Popolazione umana Incremento % Bovini Pecore Capre Suini Bufali Pollame
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31 Distribution of livestock and human population (2014) (FAO 2015) % Mondo (*1000) Africa % Asia % America % Europe % Oceania % Arable land ,38 16,4 34,3 26,3 19,7 3,4 Permanent crops ,19 20,5 52,4 16,9 9,3 1,0 Permanent meadows and pastures ,00 27,0 32,3 24,7 5,3 10,8 Human Popolation ,8 60,3 13,1 10,3 0,5 Cattle ,9 33,6 34,5 8,3 2,7 Buffaloes ,1 97,1 0,7 0,1 0,0 Sheep ,1 45,4 7,2 10,8 8,5 Goats ,2 58,2 3,5 1,7 0,4 Pigs ,5 59,9 17,3 18,8 0,5 Poultry ,3 56,1 25,0 10,0 0,6
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33 Produzione mondiale di latte bovino Nel tonnellate Asia Medio Oriente 2% Asia Sud Est 12% UE 23% Africa 5% Oceania 4% ERSAF Lombardia 2015 Asia 17% Europa altri 9% America del Nord 15% America Centro sud e Caraibi 13%
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36 Produzione mondiale di carne suina Nel tonnellate ERSAF Lombardia 2015
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39 Produzione mondiale di carne avicola Nel tonnellate Giappone 1% Altri 23% USA 17% Messico 3% Tailandia Turchia 1% 2% Argentina 2% India 3% Africa 3% Russia 3% UE 28 12% Brasile 13% Cina 17% ERSAF Lombardia 2015
40 Produzione mondiale di carne bovina Nel tonnellate ERSAF Lombardia 2015
41 ERSAF Lombardia 2015
42 Produzione di carne ovicaprina nel Nel 2013 mondo tonnellate Altri 19% Cina 29% Messico 0% Argentina 0% USA 1% Brasile 1% Africa 20% Russia 1% Iran 4% Nuova Zelanda 3% UE 28 7% India 7% Australia Pakistan 4% 4% ERSAF Lombardia 2015
43 Unione Europea
44 ANNO 2014 Bovini Vacche Ovini Caprini Suini Francia , , , , ,000 Germania , , , , ,310 Regno Unito 9.682, , ,000 96, ,000 Italia 5.812, , , , ,000 Spagna 5.696, , , , ,490 Olanda 4.090, , , , ,000 Belgio 2.441, , ,000 24, ,100 Portogallo 1.470, , , , ,940 Grecia 679, , , , ,000 Danimarca 1.583, ,000 90, ,000 Austria 1.958, , ,440 72, ,190 Irlanda 6.309, , ,300 7, ,000 Svezia 1.443, , ,350 5, ,900 Finlandia 903, ,010 94,000 4, ,600 Lussemburgo 198,240 48, ,000 4,200 92,690 UE , , , , ,320 UE , , , , ,400 UE 28 = Ue 15 + Polonia, Ungheria, Romania, Repubblica Ceca, Bulgaria, Lituania, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Lettonia, Cipro, Estonia, Malta ERSAF Regione Lombardia 2015, EUROSTAT
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48 Consistenza del patrimonio zootecnico italiano per specie e principali categorie (migliaia di capi ) ISTAT 2015 Anno Bovini Suini Ovini Totali vacche da latte Totali scrofe Totali pecore Caprini Bufali Equini ,827 4,933 3,414 4, ,231 6,802 1, , ,721 4,021 3,214 5, ,948 6,106 1, ,734 3,706 3,012 8, ,277 6,798 1, ,140 3,294 2,881 8, ,848 6,551 1, ,050 2,218 1,772 8, ,609 6, ,460 2,314 1,842 9, ,954 7, ,103 2,252 1,878 9, ,013 7, ,832 2,118 1,746 9, ,900 7, ,812 2,178 1,853 8, ,166 6,
49 Migliaia di capi Consistenza del patrimonio zootecnico delle principali specie (AIA 2014) suini; ovini; bovini; caprini; 937 equina; 458 bufali;
50 Per cento Incremento del patrimonio zootecnico delle principali specie in confronto ai dati del 1990 (AIA 2010) Equini; 113% Suini; 105% Caprini; 76% Ovini; 73% Bovini; 72% Bovini Suini Ovini Anno Caprini Bufali Equini Bufali 384%
51 Consistenza del patrimonio bovino (ISTAT 2015) CATEGORIE Var. % sul Bovini 5.832, ,00-0,3 1 Bovini con meno di 1 anno 1.736, ,00-6,1 2. Bovini da 1 a 2 anni 1.392, ,00-1,4 3. Bovini di 2 anni e più 2.704, ,00 3,9 3.1 manze e giovenche 516,00 541,00 4,8 3.2 vacche da latte 1.746, ,00 6,1 3.3 vacche da carne e lavoro 372,00 325,00-12,6 3.4 maschi (manzi, buoi,tori) 70,00 62,00-11,4
52 Consistenza del patrimonio suino (ISTAT 2015) CATEGORIE Var. % sul 2010 SUINI IN COMPLESSO 9.321, ,000-6,9 Lattonzoli di peso inferiore a Kg , ,000-18,8 Suini da Kg 20 a Kg 50 esclusi 1.819, ,000-10,4 Suini da ingrasso: 4.977, ,000 1,0 da Kg 50 fino a Kg 80 esclusi 1.479, ,000-11,3 da Kg 80 fino a Kg 110 esclusi 1.501, ,000-1,4 da Kg 110 ed oltre 1.996, ,000 12,0 Suini da riproduzione di peso >di Kg , ,000-14,8 Verri 22,000 26,000 18,2 Scrofe montate 564, ,000-13,5 di cui montate per la prima volta 98,000 97,000-1,0
53 Consistenza del patrimonio avicolo CATEGORIE Var. % sul 2010 Avicoli ,2 di cui: polli da carne ,1 galline ovaiole ,8 tacchini ,5 altri ,1 Assalzoo 2015
54 Consistenza del patrimonio ovicaprino e bufalino CATEGORIE Var. % sul 2010 Ovicaprini 8.883, ,000-8,8 OVINI (b) 7.900, ,000-9,3 Pecore ed agnelle montate 7.089, ,000-12,5 CAPRINI (b) 983, ,000-4,7 Capre e caprette montate 824, ,000-10,3 BUFALINI (b) 365, ,000 1,1 Bufale 245, ,000-2,9 Altri bufalini compresi i vitelli 120, ,000 9,2 ISTAT 2015
55 ISTAT 2015 Ripartizione regionale dei capi allevati in Italia 2014 Bovini Vacche da latte Bufali Capi % Capi % Capi % Nord 4.123,353 70, ,059 75,7 14,918 4,0 Centro 457,743 7,8 114,601 6,6 65,859 17,8 Mezzogiorno 1.251,361 21,5 309,480 17,7 288,575 78,1 Campania 206,275 3,5 71,890 4,1 271,275 73,4 ITALIA 5.832, , ,352
56 Ripartizione regionale dei capi allevati in Italia 2014 Suini Ovini Caprini Capi % Capi % Capi % Nord 7.540,719 86,9 459,500 6,4 239,000 25,5 Centro 574,780 6, ,300 20,5 54,200 5,8 Mezzogiorno 560,601 6, ,200 73,1 643,800 68,7 Campania 61,646 0,7 171,290 2,4 40,632 4,3 ITALIA 8.676, , ,000 ISTAT 2015
57 Regioni Bovini Bufalini Suini Ovini Caprini capi % capi % capi % capi % capi % Lombardia 1, , Veneto Piemonte Emilia Romagna , Sicilia Sardegna , Lazio Campania Trentino Alto Adige Puglia
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59 Produzione di latte in Italia nel 2014 (tonnellate) (CLAL 2015) Bovino Ovino Caprino Bufalino Totali Consegne nazionali , Import Latte sfuso Disponibilità totale Consumo diretto Latte fresco Latte a lunga cons , ,120 Trasformato ,676,502
60 Produzione di latte in Italia nel 2014 (CLAL 2015) Consegne nazionali latte Caprino 0% Ovino 3% Bufalino 2% Destinazione del latte bovino disponibile (Nazionale + import latte sfuso) Altra destinazio ne 37% Latte fresco 10% Latte a lunga cons 10% Bovino 95% Formaggi D.O.P. 43%
61 Produzione di formaggi in Italia nel 2014 (CLAL 2015)
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63 Macellazione di bestiame in Italia nel 2013 n. Capi (migliaia) Peso vivo (migliaia quintali ) Carni rosse Peso vivo medio Kg Peso morto (migliaia quintali ) Resa media (%) Bovini 3.007, , , ,224 55,90 Bufalini 57, , , ,576 51,60 Ovini 3.031, ,577 20, ,536 56,00 Caprini 137,546 23,344 17,000 13,116 56,20 Suini , , , ,227 79,53 Carni bianche Avicoli , ,219 2, ,139 69,80 Tacchini , ,954 14, ,507 74,40 Conigli , ,542 2, ,459 56,70
64 Macellazione di bestiame in Italia confronto percentuale 2013/2010 n. Capi % Peso vivo % Carni rosse Peso vivo medio % Peso morto % Resa media (%) Bovini -21,5-20,5 1,3-21,2-1,1 Bufalini 81,9 80,4-0,8 84,3 2,2 Ovini -46,9-35,5 21,1-34,6 1,3 Caprini -50,9-37,7 26,9-37,6 0,2 Suini -5,0 0,8 0,4-1,2-1,9 Carni bianche Avicoli 2,6 3,4 0,0 4,6 1,2 Tacchini 3,4 3,9 0,7 4,0 0,1 Conigli -8,5-8,6 0,0-8,2 0,5
65 Carne Produzione Importazione Esportazione Disponibilità migliaia di tonnellate Bovina ,2 426,0 128,9 130,8 1130,3 1004,6 Suina 1652,4 1327,8 971,9 1084,4 122,01 126, ,3 2249,4 Ovicaprina 26,6 35,5 25,3 25,4 2,3 2,8 49,6 58,1 Equina 15,2 10,9 24,8 23,9 1,3 1,5 38,7 33,3 Pollame 1258,8 1261,2 86,8 94,9 167,5 166,8 1178, ,3 Coniglio e selvaggina 38,2 36,5 4,9 4,8 1,6 1,5 41,5 39,8 Uova 730,1 752,0 106,0 84,4 26,3 40,6 809,8 795,8 Latte ,5 27,2 4875,3 Assalzoo (2015)
66 Carne Disponibilità Consumo alimentare Grado di autoapprovigg ionamento % Consumo pro capite Kg migliaia di tonnellate Bovina 1130,3 1004,6 1236,1 1195,9 69,1 59,3 20,7 19,7 Suina 2.502,3 2249,4 2409,5 2334,7 68,7 56,9 40,4 38,4 Ovicaprina 49,6 58,1 49,6 58,1 53,6 61,1 0,8 1,0 Equina 38,7 33,3 38,7 33,3 39,3 32,7 0,6 0,5 Pollame 1178,1 1189,3 1178,1 1189,3 106, ,7 19,6 Coniglio e selvaggina 41,5 39,8 41,5 39, ,7 0,7 0,7 Uova 809,8 795,8 809,8 795,8 90,2 94,5 13,6 13,1 Latte per consumo 3340,6 4875,3 52,57 81,7 Assalzoo (2015)
67 Produzione vendibile dell agricoltura italiana a prezzi correnti (miliardi di lire o milioni di euro) (AIA 2011) Anno Coltivazioni erbacee arboree foragge re Allevamenti zootecnici Servizi annessi Totale PV PV zootecnica sulla PV Agricoltura %
68 Valore dei prodotti zootecnici alimentari (miliardi di lire o milioni di euro) (AIA 2011) Anno Bovini e bufali Suini Carne Polli e conigli Ovi - caprini Equini Latte Uova Totale PV
69 Incidenza (%) dei singoli prodotti sulla P.V. zootecnica alimentare (AIA 2011) Carne Bovini e bufali Suini Polli e conigli Ovicaprini equini Totale Carne latte uova
70 Incidenza (%) dei singoli prodotti sulla P.V. zootecnica alimentare (AIA 2011) Uova 7,6% altro 9,0% Carne Bovini e bufali 21,1% Latte 29,9% Carne Suini 16,2% Carne Polli e conigli 14,8% Carne Ovi-caprini 1,4%
71 Alimenti di origine animale: la spesa alimentare degli italiani nel 2015 (ISMEA, 2016) 41% della spesa è di Prodotti animali
72 La spesa alimentare degli italiani nel 2015 (ISMEA, 2016)
73 Consumi pro-capite di prodotti zootecnici (kg/anno) Carne ,0 Latte ad uso alimentare ,0 Latte fermentato (yogurt ed altri) 6,0 8,5 7,7 Burro ,5 Formaggi ,0 Uova ,1
74 kg/abitante Consumi annui unitari (kg/abitante) di prodotti zootecnici ,1 82,7 84,6 81, ,5 93, ,5 66,8 74,6 76,4 83,7 81,4 64,8 63,5 66,7 58,6 55,5 54, ,3 23,2 29,4 21,1 14,4 15,8 16,1 17,5 18,6 8,5 8, ,4 11,6 12,1 12,3 12,8 13,6 14,1 13,2 8,8 1,9 1,9 2,1 2,4 2,1 2,2 2,1 2,9 2,6 2, carne latte burro formaggi uova
75
76 L industria alimentare in Italia (rapporto INEA, 2011)
77 EVOLUZIONE DELLE PRODUZIONI ANIMALI E DELL EFFICIENZA ALIMENTARE NEL TEMPO miglioramento genetico controllo condizioni allevamento - prevenzione sanità e benessere - gestione cicli produttivi - alimentazione < fabbisogni mantenimento < sfridi metabolici > efficienza metabolica < indici di conversione e > rese alimentari
78 Cosa ci si attende da una corretta alimentazione degli animali Essere sicura per gli animali e per l uomo Promuovere la salute e lo stato di benessere Rispetto per l ambiente (ecocompatbili) Elevare le performances produttive accrescimenti produzione latte efficienza riproduttiva resa alimentare qualità dei prodotti zootecnici
79 Alimentazione e sicurezza alimentare I contaminanti alimentari, ovvero sostanze o microrganismi dannosi normalmente estranei alla composizione dell alimento, possono essere ingeriti dall animale e ritrovarsi poi fra i prodotti animali Fra questi troviamo i contaminanti che: residuano negli alimenti (fitofarmaci, antibiotici, ormoni,ogm ecc.) sono intenzionalmente aggiunti ai prodotti (additivi) sono contaminanti ambientali (metalli pesanti, diossina, PCB)
80 Alimentazione animale e sicurezza alimentare
81 Alimentazione e sicurezza alimentare Per la riduzione del rischio di contaminazione gli alimenti animali sono adottate una serie di misure cautelative in particolare per i mangimi di origine industriale quali: Il divieto di utilizzo di alcune materie prime (farine di carne per i ruminanti, ogm non autorizzati, feci, urine, contenuto ruminale, spazzatura, ecc.) Limite di presenza di alcuni contaminanti (metalli pesanti, Diossine, micotossine ecc.) Etichettatura Rintracciabilità Controllo
82 Ciclo della diossina Il maggiore apporto di Diossina proviene dalla nostra dieta (95%).
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