Corso di Alimentazione e tecnica di allevamento degli animali
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- Bruno Massa
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1 Corso di Alimentazione e tecnica di allevamento degli animali Prof. Antonio Di Francia Dipartimento di Agraria tel e mail: antonio.difrancia@unina.it
2 Obiettivi formativi: Il corso si prefigge di fornire le basi conoscitive: della alimentazione animale ovvero della nutrizione basata sullo studio della biochimica delle trasformazione delle sostanze alimentari. del razionamento, ovvero la scelta, la preparazione e la somministrazione degli alimenti delle tecniche di allevamento, ovvero i sistemi di tenuta e di produzione delle principali specie di interesse zootecnico per l ottenimento di: latte (bovini, bufali, ovini, caprini, ecc.) carne (bovini, ovi-caprini, suini, conigli, polli, pesci) altri prodotti (uova, lana, pelli, ecc.)
3 Conoscenze: Il patrimonio zootecnico nazionale. Etnologia delle specie allevate in Italia La riproduzione animale La produzione del latte Galattopoiesi, Tecnica di mungitura La produzione della carne Accrescimento e miopoiesi Macellazione Valutazione delle carcasse Le tecniche di allevamento dei bovini, ovicaprini e suini.
4 Conoscenze: Alimenti zootecnici, i foraggi,i concentrati, i residui colturali e i sottoprodotti dell agro-industria. Caratteristiche chimiche degli alimenti zootecnici: Umidità, Minerali, Protidi, Lipidi, Carboidrati (fibra, amido e zuccheri) Caratteristiche nutritive degli alimenti zootecnici: Digeribilità, Valore proteico, Valore energetico I fabbisogni alimentari degli animali nelle varie fasi fisiologiche: svezzamento, accrescimento, gestazione, lattazione. L ingestione e le tecniche di somministrazione degli alimenti.
5 Competenze: Lo studente alla fine del corso dovrà essere in grado di: procedere alla valutazione chimico nutrizionale degli alimenti e al calcolo dei fabbisogni nutritivi degli animali al fine di formulare razioni bilanciate, che rispettino la sanità dell animale e nello stesso tempo economiche; sviluppare opportune strategie di allevamento delle diverse specie poligastriche e monogastriche in produzione zootecnica in differenti condizioni fisiologiche e produttive.
6 Programma: 1. Le problematiche della zootecnia e dell alimentazione animale 1.1 La zootecnia italiana ed europea 1.2 Sistemi di allevamento 1.3 Etnologia e distribuzione della principali specie zootecniche 1.4 Gli alimenti zootecnici: Foraggi freschi affienati ed insilati; i mangimi semplici e composti; i sottoprodotti agricoli 2. Le produzioni zootecniche: il latte e la carne. 2.1 Anatomia e fisiologia della riproduzione 2.2 Galattopoiesi e mungitura. 2.3 Miopoiesi e valutazione delle carcasse 3. La composizione chimica degli alimenti zootecnici 3.1 La composizione chimica degli alimenti zootecnici, con particolare riguardo al significato nutrizionale delle diverse frazioni analitiche secondo Weende e Van Soest 4. Le caratteristiche nutritive degli alimenti 4.1 L apparato digerente e la fisiologia nutrizionale dei monogastrici e dei poligastrici 4.2 L utilizzazione digestiva degli alimenti e i fattori influenzanti la digeribilità Il valore biologico delle proteine, le proteine digeribili a livello intestinale (PDI) e le proteine degradabili ruminali 4.4 Il valore energetico degli alimenti per monogastrici e ruminanti (con particolare riguardo alle UFL e UFC).
7 Programma: 5. I fabbisogni nutritivi 5.1 I fabbisogni nutritivi degli animali in funzione dello stato fisiologico e produttivo: energetici, proteici e aminoacidici, vitaminici e minerali 5.2 L ingestione volontaria degli alimenti: fattori che l influenzano e sua espressione 6. Il razionamento 6.1 La programmazione alimentare, la formulazione delle razioni e la loro somministrazione alle diverse specie in produzione zootecnica in funzione dei fabbisogni nutritivi 7. Alimentazione e tecnica di allevamento delle varie specie zootecniche 7.1 Alimentazione e allevamento dei bovini da latte e dei bufali 7.2 Alimentazione e allevamento dei bovini da carne 7.3 Alimentazione e allevamento degli ovicaprini 7.4 Alimentazione e allevamento dei suini 7.5 Cenni di tecniche di allevamento degli avi-cunicoli e di acquacoltura
8 Libri di approfondimento: Proto V. (1996). Guida all alimentazione dei ruminanti da latte. Quaderno n. 9. INEA, Roma. Succi G. e Hoffmann I..(1993). La vacca da latte. Città Studi, Mi. Monetti P.G. (2000). Allevamento dei bovini e dei suini. Cristiano Girarldi Editore, Ozzano dell Emilia (BO),. Proto V.. (1984) La produzione del suino magro. Edagricole, Bo. Bittante G., Andrighetto I. e Ramanzin M. (1990). Fondamenti di Zootecnica, Liviana Editrice, PD. Dall Orto V., Savoini G.. (2005) Alimentazione della vacca da latte. Edagricole, Bo. Cevolani D. (2005). Gli Alimenti per la vacca da latte. Edagricole, Bo. Pulina G. (2001). L alimentazione degli ovini da latte. Avenue media, Bo. Pulina G. (2005). L alimentazione della capra da latte. Avenue media, Bo. CRPA (1994). L alimentazione della vacca da latte. Edizioni L informatore agrario, Bo. Bigi D. Zanon A. (2008) Atlante delle razze autoctone. Edagricole, Bo. Accomando G. (2012) Tecniche delle produzioni animali. Delta3 edizioni Avellino
9 Corso di Alimentazione e tecnica di allevamento degli animali Metodi didattici: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio e visite presso aziende zootecniche. Modalità di accertamento del profitto: Prova finale orale preceduta da un calcolo di una razione. A scelta è possibile presentare una tesina su un azienda zootecnica scelta dallo studente
10 ESAMI DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE AGRONOMO E DOTTORE FORESTALE JUNIOR -- SEZ B 1 SESSIONE PROVA 22/06/2010 Il Candidato presa in considerazione un azienda zootecnica a sua scelta ne descriva le caratteristiche pedoclimatiche, agronomiche, alimentari, produttive ed organizzative e suggerisca eventuali proposte di ammodernamento. 2 SESSIONE PROVA - 30 NOVEMBRE 2010 Il Candidato, facendo riferimento ad una azienda zootecnica a lui nota descriva le tecniche di allevamento e di alimentazione adottate; e individui uno o più errori che si ripercuotono sulla produttività quantitativa e/o qualitativa e proponga gli opportuni interventi migliorativi da adottare.
11 Le produzioni Zootecniche Latte (consumo diretto, caseificazione) Carne (consumo fresco, insaccati, conservati) Lana e pellami Uova Le produzioni animali devono: Essere sicure per gli animali e per l uomo Promuovere la salute e lo stato di benessere Ecocompatibili (rispettose dell ambiente) gestione dei reflui zootecnici ed impatto degli allevamenti sui sistemi agricoli e naturali
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15 I sistemi zootecnici La classificazione dei sistemi zootecnici può essere effettuata in base ai seguenti quattro criteri guida, anche se le aree di confine fra un sistema e l altro possono essere aleatorie: A) produttività e legame con la base territoriale agricola dalla quale dipende il rifornimento degli alimenti zootecnici impiegati nel ciclo produttivo; B) specializzazione aziendale e livello produttivo degli animali; C) grado di organizzazione interna; D) aspetti socio-economici.
16 Sistemi zootecnici A. Legame con la base territoriale dal quale dipende il rifornimento degli alimenti zootecnici impiegati nel ciclo produttivo totale, Dipendenza con il territorio per la produzione di alimenti parziale, nessuna Indice di produttività Carico Mantenibile n. animali/ha CGC o UBA/ha Tasso auto approvvigionamento Pascolo Allevamenti ruminanti Aziende senza terra Suini Avicoli,
17 CATEGORIA Le Unità Bovino Adulto (UBA) UBA Bovini > 2 anni 1.0 Bovini tra 6 mesi e 2 anni 0.6 Equini > 6 mesi 1.0 Scrofe 0,5 Ovini e caprini x 10 capi 1,5 Conigli x 100 capi 1,2 Galline ovaiole x 100 capi 1,3 Galline da riproduzione x 100 capi 1,5 Polli da carne x 100 capi 0,8 Le Unità Bovino Adulto (UBA) hanno lo scopo di esprimere sinteticamente il carico zootecnico. UBA/superficie(ha). Esse considerano la quantità e la qualità (contenuto in azoto, fosforo...) dei reflui in modo da poter facilmente confrontare l'impatto ambientale di differenti allevamenti.
18 Sistemi zootecnici riconosciuti a livello internazionale Sistema pascolivo: gli animali utilizzano circa il 90% dell alimento proveniente dal pascolo. Sistema agricolo misto: gli animali utilizzano almeno il 10% di foraggi coltivati e di sottoprodotti aziendali. Sistema agricolo industriale: gli animali utilizzano meno del 10% di foraggi o alimenti prodotti in azienda.
19 Sistemi zootecnici B Specializzazione aziendale livello produttivo degli animali Livello produttivo Livello produttivo aziendale riferito a quello della media della popolazione espresso in % Aziende specializzate Allevamento di una sola specie e con un unico indirizzo produttivo prevalente Bovini da latte o da carne, ovini da latte o da lana o da carne, ecc. Aziende miste Allevamento di più specie e con un uno o più indirizzi produttivi prevalenti Ovini da latte e bovini da carne, Caprini e ovini Bovini da latte e da carne Es. produzione aziendale latte kg/capo Media popolazione kg/capo Livello produttivo +8,2% 108,2%
20 Sistemi zootecnici C Grado di organizzazione interna D Aspetti socio-economici CLASSIFICAZIONE ALLEVAMENTI INTENSIVO SEMINTENSIVO SEMIESTENSIVO ESTENSIVO Elevato livello tecnologico Impiego dell IS, meccanizzazione, computerizzazione operazioni Capacità elaborazione dati Medio basso livello tecnologico Impiego medio o episodico di tecniche avanzate Scarsa capacità elaborazione dati Tipo di impresa: capitalistica, diretto coltivatrice Collegamenti con il mercato locale, nazionale, internazionale. Impiego fattori produzione Terra, Lavoro, Capitale Organizzazione
21 Glossario zootecnico specializzato promiscuo latte carne duplice Allevamento brado estensivo stallino semibrado intensivo semiestensivo
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25 Alcune definizioni Nutrizione Tutti i fenomeni biochimici inerenti alla utilizzazione delle sostanze alimentari da parte dell organismo (digestione, assorbimento, metabolismo) Alimentazione Studio degli alimenti destinati agli animali, dei fabbisogni nutritivi degli animali in funzione dell età, della destinazione economica. Norme per la formulazione delle razioni quantitativamente adeguate e qualitativamente complete. Alimento: Tutte le sostanze che, ingerite dall animale, possono essere digerite, assorbite ed utilizzate. Tutto ciò che è commestibile (in senso generale) Principi nutritivi: Sostanze più semplici, di piccole dimensione contenute negli alimenti, che si liberano durante la digestione
26 Alcune definizioni Indice di conversione alimentare (I.C. oppure I.C.A.) Quantità di alimento consumato Quantità di prodotto ottenuto per kg di latte (carne ecc.) Rendimento di trasformazione Quantità di prodotto ottenuto per kg di latte (carne ecc.) Quantità di alimento consumato
27 Categorie animali Femmine Vitella Manzetta Bovini Dalla nascita fino a 6 mesi di età Da 6 mesi ad 1 anno (età pubere) Manza Da 1 anno fino al 1 concepimento (che di solito avviene a mesi allorquando l animale ha raggiunto i 2/3 del PV adulto Giovenca o Manza gravida Vacca Durante la 1 gestazione Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara) Maschi Vitello Vitellone Torello Toro Bue Dalla nascita fino a 6 mesi di età Destinato alla macellazione, dai 6 mesi alla mattazione (12-18 mesi) Da 6 mesi sino alla piena utilizzazione riproduttiva (2.5-3 anni) Destinato alla riproduzione Maschio castrato destinato al lavoro
28 Categorie animali Bufalini Femmine Vitelle Asseccaticce Annutole Giovenche Bufala Dalla nascita fino a 6 mesi di età Da 6 a 12 mesi mesi 24 mesi fino al parto Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara);i n lattazione e in asciutta Maschi Vitelli Asseccaticci Annutoli Torelli Tori Dalla nascita fino a 6 mesi di età Da 6 a 12 mesi mesi Da 24 mesi sino alla piena utilizzazione riproduttiva (3 anni) Destinato alla riproduzione
29 Categorie animali Ovini Femmine Agnelle Pecora Dalla nascita fino al parto (10 mesi - 1 anno) Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara);i n lattazione e in asciutta Maschi Agnelli Agnellone Ariete o Montone Castrato Agnello da latte Agnello pesante Agnellone precoce Agnellone Dalla nascita fino a 2 mesi di età Da 2 mesi alla macellazione (3-4 mesi) Destinato alla riproduzione Castrato destinato alla macellazione 8-12 kg kg kg Oltre i 35 kg nelle razze da carene
30 Categorie animali Femmine Caprini Caprette Dalla nascita fino al parto (13-18 mesi ) Capra Dal primo parto (primipara) in poi (secondipara, terzipara);i n lattazione e in asciutta Maschi Capretti Caprettone Becco Caprone Dalla nascita fino a lla utilizzazione riproduttiva Da 2 mesi alla macellazione (3-4 mesi) Destinato alla riproduzione Castrato destinato alla macellazione
31 PRINCIPALI FATTORI DELL EVOLUZIONE DELL ALLEVAMENTO DEGLI ANIMALI Dimensione della popolazione animale consumo interno di prodotti animali, importazione, esportazione Popolazione Crescita economica Consumo Urbanizzazione Stili di vita
32 Alimenti di origine animale: la spesa alimentare degli italiani nel 2010 (ISMEA, 2011) 46% della spesa è di Prodotti animali dati in valore, -1,6% rispetto al 2009 animali
33 Consumi pro-capite di prodotti zootecnici (kg/anno) carne latte burro formaggi uova
34 kg/abitante Consumi annui unitari (kg/abitante) di prodotti zootecnici carne latte burro formaggi uova
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36 Macellazione di bestiame in Italia nel 2010 n. capi Peso vivo (quintali) Carni rosse Peso vivo medio Kg Peso morto (quintali) Resa media (%) Bovini 3, , ,3 10, Bufalini Ovini 5, ,3 Caprini Suini 13, , , Equini Struzzi Carni bianche Avicoli ,254, , Tacchini , Conigli
37 Dati in migliaia di tonnellate Assalzoo (2011) Carne bovina Produzione Importazio ne Esportazi one Disponibil ità Grado di Autoappro vvigionam ento % , Carne suina 1.673,0 988,2 126, , Carne ovina e caprina Carne equina Carne di pollame Carne di coniglio e selvaggina 52,2 26,5 2,7 76,0 68,7 17,9 28,3 2,4 43,8 40, ,7 70,5 167, ,2 108,6 39,7 12,9 4,5 48,1 82,5 Uova 807,9 37,3 29,3 815,9 101,0 Latte 10,800 8,
38 Valore dei prodotti zootecnici alimentari (miliardi di lire o milioni di euro) (AIA 2011) Anno Bovini e bufali Suini Carne Polli e conigli Ovi - caprini Equini Latte Uova Totale PV
39 Incidenza (%) dei singoli prodotti sulla P.V. zootecnica alimentare (AIA 2011) Carne Bovini e bufali Suini Polli e conigli Ovicaprini equini Totale Carne latte uova
40 Incidenza (%) dei singoli prodotti sulla P.V. zootecnica alimentare (AIA 2011) Uova 7.6% altro 9.0% Carne Bovini e bufali 21.1% Latte 29.9% Carne Polli e conigli 14.8% Carne Suini 16.2% Carne Ovi-caprini 1.4%
41 Produzione vendibile dell agricoltura italiana a prezzi correnti (miliardi di lire o milioni di euro) (AIA 2011) Anno Coltivazioni erbacee arboree foragge re Allevamenti zootecnici Servizi annessi Totale PV PV zootecnica sulla PV Agricoltura %
42 L industria alimentare in Italia (rapporto INEA, 2011)
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44 Consistenza del patrimonio zootecnico italiano per specie e principali categorie (migliaia di capi ) AIA 2011 Anno Bovini Suini Ovini Caprini Bufali Totali vacche da latte Totali scrofe Totali pecore Equini ,827 4,933 3,414 4, ,231 6,802 1, , ,721 4,021 3,214 5, ,948 6,106 1, ,734 3,706 3,012 8, ,277 6,798 1, ,908 3,458 3,075 9, ,293 7,238 1, ,140 3,294 2,881 8, ,848 6,551 1, ,270 2,783 2,113 8, ,690 8,540 1, ,050 2,218 1,772 8, ,609 6, ,460 2,314 1,842 9, ,954 7, ,340 2,233 1,814 9, ,227 7, ,577 2,280 1,839 9, ,237 7, ,486 2,203 1,831 9, ,175 7, ,103 2,252 1,878 9, ,013 7, ,832 2,118 1,746 9, ,900 7,
45 Migliaia di capi 12,000 Consistenza del patrimonio zootecnico delle principali specie (AIA 2010) 10,000 8,000 Suini; 9,321 Ovini; 7,900 6,000 Bovini; 5,832 4,000 2,000 0 Caprini; 982 Equini; 419 Bufali; Bovini Suini Ovini Anno Caprini Bufali Equini
46 Per cento Incremento del patrimonio zootecnico delle principali specie in confronto ai dati del 1990 (AIA 2010) Equini; 113% Suini; 105% Caprini; 76% Ovini; 73% Bovini; 72% Bovini Suini Ovini Anno Caprini Bufali Equini Bufali 384%
47 Consistenza del patrimonio bovino CATEGORIE Var. % sul Bovini 6,110,000 5,832, Bovini con meno di 1 anno 1,948,000 1,736, Bovini da 1 a 2 anni 1,402,000 1,392, Bovini di 2 anni e più 2,780,000 2,704, manze e giovenche 449, , vacche da latte 1,814,000 1,746, vacche da carne e lavoro 419, , maschi (manzi, buoi,tori) 78,000 70,
48 Consistenza del patrimonio suino CATEGORIE Var. % sul 2006 SUINI IN COMPLESSO 9,281,000 9,321, Lattonzoli di peso inferiore a Kg 20 1,739,000 1,732,000-0,1 Suini da Kg 20 a Kg 50 esclusi 1,846,000 1,819,000-1,5 Suini da ingrasso: 4,870,000 4,977, da Kg 50 fino a Kg 80 esclusi 1,407,000 1,426, da Kg 80 fino a Kg 110 esclusi 1,485,000 1,501, da Kg 110 ed oltre 1,978,000 1,996, Suini da riproduzione di peso >di Kg , , Verri 21,000 22, Scrofe montate 622, , di cui montate per la prima volta 101,000 98,
49 Consistenza del patrimonio avicolo CATEGORIE Var. % sul 2003 Avicoli ,8 di cui: polli da carne galline ovaiole tacchini ,1 faraone ,9
50 Consistenza del patrimonio ovicaprino e bufalino CATEGORIE Var. % sul 2006 Ovicaprini 9,182,000 8,883, OVINI (b) 8,227,000 7,900, Pecore ed agnelle montate 7, ,089, CAPRINI (b) 955, , Capre e caprette montate 808, , BUFALINI (b) 231, , Bufale 146, , Altri bufalini compresi i vitelli 85, ,
51 Ripartizione regionale dei capi allevati in Italia Bovini Vacche da latte Capi % Capi % Nord 4,172, ,333, Centro 467, , Mezzogiorno 1,257, , ITALIA 5,897,525 1,754,981 ISTAT 2011
52 Ripartizione regionale dei capi allevati in Italia Suini Ovini Caprini Capi % Capi % Capi % Nord 7,798, , , Centro 723, ,686, , Mezzogio 828,424 5,869, , rno 8.9 ITALIA 9,350,781 7,942, ,915
53 Regioni Bovini Bufalini Suini Ovini Caprini capi % capi % capi % capi % capi % Lombardia 1, , Veneto Piemonte Emilia Romagna , Sicilia Sardegna , Lazio Campania Trentino Alto Adige Puglia
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57 EVOLUZIONE DELLE PRODUZIONI ANIMALI E DELL EFFICIENZA ALIMENTARE NEL TEMPO miglioramento genetico controllo condizioni allevamento - prevenzione sanità e benessere - gestione cicli produttivi - alimentazione < fabbisogni mantenimento < sfridi metabolici > efficienza metabolica < indici di conversione e > rese alimentari
58 Cosa ci si attende da una corretta alimentazione degli animali Essere sicura per gli animali e per l uomo Promuovere la salute e lo stato di benessere Rispetto per l ambiente (ecocompatbili) Elevare le performances produttive accrescimenti produzione latte efficienza riproduttiva resa alimentare qualità dei prodotti zootecnici
59 Alimentazione e sicurezza alimentare I contaminanti alimentari, ovvero sostanze o microrganismi dannosi normalmente estranei alla composizione dell alimento, possono essere ingeriti dall animale e ritrovarsi poi fra i prodotti animali Fra questi troviamo i contaminanti che: residuano negli alimenti (fitofarmaci, antibiotici, ormoni,ogm ecc.) sono intenzionalmente aggiunti ai prodotti (additivi) sono contaminanti ambientali (metalli pesanti, diossina, PCB)
60 Alimentazione animale e sicurezza alimentare
61 Alimentazione e sicurezza alimentare Per la riduzione del rischio di contaminazione gli alimenti animali sono adottate una serie di misure cautelative in particolare per i mangimi di origine industriale quali: Il divieto di utilizzo di alcune materie prime (farine di carne per i ruminanti, ogm non autorizzati, feci, urine, contenuto ruminale, spazzatura, ecc.) Limite di presenza di alcuni contaminanti (metalli pesanti, Diossine, micotossine ecc.) Etichettatura Rintracciabilità Controllo
62 Ciclo della diossina Il maggiore apporto di Diossina proviene dalla nostra dieta (95%).
Corso di Alimentazione e tecnica di allevamento degli animali
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