CHE COS E L OSSERVAZIONE
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- Gilberta Palmieri
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1 L osservazione. Alcune definizioni CHE COS E L OSSERVAZIONE è una modalità di ELABORAZIONE CONOSCITIVA, funzionale a molteplici finalità, che si inseriscono in un progetto più generale di descrizione e comprensione del contesto umano entro il quale si compiono degli eventi. (J. MASSONAT) è un tentativo di ACQUISIRE CONOSCENZA, in modo più o meno preciso e più o meno sistematico, su di un fenomeno. Si osserva perché si vuole SCOPRIRE QUALCOSA. Perciò l'osservazione comprende implicitamente un elemento di ricerca. (L. D'ODORICO)
2 L osservazione. Alcune definizioni CHE COS E L OSSERVAZIONE è un mezzo per accrescere il LIVELLO DI ATTENZIONE E LE CAPACITA' DI SCOPERTA dell osservatore dall'interno della sua prassi (D. DEMETRIO) è un mezzo per FORMULARE SPIEGAZIONI, cioè per rendere comprensibili i fenomeni affrontati attraverso la loro analisi in componenti più semplici e comprensibili e l' evidenziazione di eventuali interrelazioni tra le componenti. (F. ZAMBELLI)
3 L osservazione. Alcune definizioni CHE COS E L OSSERVAZIONE.. È un PROCEDIMENTO SELETTIVO e si differenzia dal semplice "guardare" o "vedere" perché lo sguardo dell'osservatore è guidato dalle ipotesi che egli ha formulato e mira a ottenere le informazioni rilevanti nel modo più accurato ed efficace. (L. CAMAIONI, C. BASCETTA, T. AURELI)
4 Vedere Fatto naturale Osservare Fatto culturale
5 Dal dizionario! Vedere: percepire con gli occhi la realtà concreta, trovarsi in un determinato luogo, essere testimone di un particolare evento.! Osservare: guardare, esaminare, considerare con cura.
6 L Osservazione è Una delle principali forme di approccio alla conoscenza MA non esiste una stretta corrispondenza tra fatti e conoscenze
7 Quindi l osservazione è Un processo mirato alla comprensione delle caratteristiche che denotano i fatti per collocarli in una rete di senso.
8 I livelli del processo di osservazione! Percettivo;! Psicologico;! Metodologico/strumentale.
9 L osservazione. Le funzioni base LE FUNZIONI DELL OSSERVAZIONE La funzione informativa - Produzione e scambio tra gli attori, da dove a dove La funzione apprenditiva - Acquisizione personale e creativa delle informazioni La funzione relazionale - Comunicazione e scambio dell immagine di sé La funzione espressiva - Manifestazione ed uso di atteggiamenti emotivi e affettivi La funzione verbale non-verbale - Modalità di espressione del linguaggio parlato e di quello corporeo
10 L osservazione. Le ragione di fondo per fare osservazione sempre PERCHE OSSERVARE 1 - Per conoscere l altro e cercare di sapere che cosa avviene. Osservare per accrescere il LIVELLO DI ATTENZIONE E LE CAPACITA' DI SCOPERTA dall'interno del proprio modo di fare Saper leggere Saper descrivere ma anche ma anche SaperSI leggere sapersi descrivere
11 L osservazione. Le ragione di fondo per fare osservazione sempre PERCHE OSSERVARE 2 - Per "andare oltre le apparenze" ed evitare i condizionamenti dei pregiudizi e delle teorie personali, cercando di COMPRENDERE che cosa davvero ACCADE alla persona/situazione che si ha davanti. 3- Per
12 L osservazione. L utilizzazione dell osservazione da parte dell infermiere COME MOMENTO DIAGNOSTICO L osservazione è circoscritta a luoghi e moment specifici COME ELEMENTO DI UNA PRASSI L osservazione fa parte di un sistema di strumenti di lavoro COME FASE DI RICERCA L osservazione fa parte di un programma di indagine COME PROCESSO RELAZIONALE L osservazione è ridiscussa con l altro come risultato
13 Le difficoltà dell osservazione come attività per descrivere La descrizione di una situazione osservata è sempre il risultato, sia delle caratteristiche di quanto viene osservato che di quelle del soggetto che osserva. L osservatore è parte del sistema che egli costruisce nell atto di osservarlo. (H. von Foerster,1987) Trattamento differenziale dei canali sensoriali nella fase di input (visivo, cinestesico, uditivo) Le variabili fisiologiche La storia personale, la cultura di appartenenza, le teorie ingenue (o formali) applicate, i modelli sociali prevalenti, ecc. Le variabili psicologiche e sociali Le condizioni ambientali (rumore, temperature, ecc.) Le variabili ambientali
14 Le difficoltà dell osservazione come attività per decidere L obiettività osservativa dell osservatore infermiere Gli obiettivi evolutivi di natura sociorelazionale I comportamenti che sottendono gli obiettivi L alterazione dei comportamenti attesi durante l osservazione Gli strumenti per rilevare e le loro modalità d uso Il trattamento, l analisi e l interpretazione dei dati
15 L OSSERVAZIONE Occasionale Sistematica continuum osservativo da un grado meno formale a un grado più formale (non contrapposte) è un processo di progressiva focalizzazione
16 continuum osservativ OSSERVAZIONI QUOTIDIANE OCCASIONALI OSSERVAZIONI QUOTIDIANE DELIBERATE OSSERVAZIONI INTENZIONALI SISTEMATICHE si osserva in generale a tutto campo senza limitazioni si osserva deliberatamente cominciando a focalizzare l attenzione su qualcosa di specifico l osservazione è selettiva e intenzionale. E guidata da una teoria di riferimento, segue delle regole ben precise, consente un controllo interno ed esterno. MENO FORMALE PIÙ FORMALE OSSERVAZIONI PRELIMINARI OSSERVAZIONI DI SITUAZIONI SPECIFICHE OSSERVAZIONI A DOMANDE SPECIFICHE
17 L osservazione. Due modalità per osservare L OSSERVAZIONE NATURALE E occasionale e non consente di accumulare conoscenze specifiche e articolate E globale e permette solo di individuare e circoscrivere un fenomeno Non fa uso di strumenti perché il solo strumento adoperato è la mente dell infermiere Non produce e non lascia alcuna documentazione E completamente soggettiva e legata all intuizione
18 L osservazione. Due modalità per osservare L OSSERVAZIONE SISTEMATICA Assume sempre un punto di vista che viene deciso in modo consapevole e chiaro Presuppone a monte domande e risposte su cosa osservare e modelli e procedure con cui operare E focalizzata e quindi il suo campo di osservazione è delimitato E sempre organizzata e si svolge in un tempo e in un luogo completamente definiti Si serve di strumenti di rilevazioni e anche di più osservatori nello stesso tempo 18
19 Osservazione sistematica! Scopo esplicitato;! Procedure sistemiche per raccolta informazioni;! Organizzazione dati strutturata.
20 L osservazione. Tipologie di osservazione OSSERVAZIONE INGENUA! Approccio ingenuo! La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità)! Assolutezza i punti di vista! Giudica l Altro! Rigidità di pensiero OSSERVAZIONE COMPETENTE! Approccio critico! La propria percezione è solo una delle letture possibili della realtà! Relativizza i punti di vista! Rispetta l Altro! Flessibilità di pensiero
21 L osservazione. Tipologie di osservazione OSSERVAZIONE INGENUA UTILIZZATA DA TUTTI NELLA VITA QUOTIDIANA SENZA FINALITA CONSAPEVOLE (IMMEDIATA, SPONTANEA) DA INFORMAZIONI NON NECESSARIAMENTE FEDELI ALLA REALTA PORTA ALLA CONVINZIONE CHE LA PROPRIA PERCEZIONE CORRISPONDA ALLA REALTA (PRESUNZI ONE DI VERITA : CIO CHE VEDO E LA REALTA )
22 L osservazione. Tipologie di osservazione OSSERVAZIONE SCIENTIFICA UTILIZZATA DA ESPERTI COME METODO DI RICERCA USA TEORIE SCIENTIFICHE (INTERPRETA I DATI RACCOLTI IN BASE ALLA TEORIA) PREVEDE ALCUNE VARIABILI: PERCHE OSSERVARE (scopo) CHE COSA OSSERVARE (variabili) COME OSSERVARE comprende: l ambiente, chi osserva, chi viene osservato, quando osservare COME ANALIZZARE I DATI (attraverso quali metodologie statistiche o metodologie interpretative)
23 L osservazione. Tipologie di osservazione OSSERVAZIONE COME STRUMENTO DI LAVORO UTILIZZATA DALL INFERMIERE PER PIANIFICARE IL PROPRIO INTERVENTO USA TEORIE SCIENTIFICHE (INTERPRETA I DATI RACCOLTI IN BASE ALLA TEORIA) APPROCCIO CRITICO ALLA REALTA : CIO CHE VEDO NON E NECESSARIAMENTE LA REALTA (RELATIVIZZA)
24 Operazioni tipiche dell osservazione Osservazione Deliberata Descrittiva Sistematica Partecipante Operazioni tipiche si qualifica come un processo teso a rispondere agli interrogativi della quotidianità rappresenta i fatti mediante un linguaggio organizza gli eventi mediante accorgimenti procedurali Tiene conto del punto di vista dell osservatore e dell osservato
25 L osservazione. La rilevazione delle informazioni Come registrare le osservazioni Registrazioni tramite sistemi chiusi Scale STRUMENTI Griglie Check list Rilevazioni a tempo METODICHE Setting Codifiche SCOPI Applicazioni generali
26 L osservazione. La rilevazione delle informazioni Come registrare le osservazioni Registrazioni tramite sistemi aperti Narrazioni STRUMENTI Diari Schede descrittive METODICHE Codifiche a posteriori o nessuna codifica Contestualizzazioni Descrizioni di processi Situazioni specifiche SCOPI
27 L osservazione. La rilevazione delle informazioni Come registrare le osservazioni Registrazioni tramite sistemi audio-visuali Registrazioni audio STRUMENTI Riprese video Foto Nessuna codifica METODICHE Contestualizzazioni Descrizioni di processi SCOPI Situazioni specifiche
28 Per saper osservare! l osservatore deve separare interpretare i fatti;! Il giudizio deve essere sospeso;! La descrizione deve essere accurata e deve attenersi agli eventi che accadono;! Dati validati tramite confronto interindividuale.
29 ob = verso OSSERVARE os-servare servare = guardare, esaminare con cura, custodire os = davanti serv = servitore mettersi davanti ad un oggetto come servitore (per rispettarne i comandamenti) mettersi davanti ad un oggetto come maestro (per averne conoscenza, per possederlo)
30 L osservazione. L osservazione per l infermiere L osservazione ferro del mestiere per l infermiere. Serve per: n Controllare e guidare il campo operativo n Confrontarsi con modelli da seguire/ evitare n Affinare l autopercezione n Per precisare l etero-percezione sull altro n Per accrescere le proprie competenze e la propria professionalità
31 L osservazione. L osservazione per l infermiere QUALE OSSERVAZIONE PER L INFERMIERE Strumento professionale di conoscenza dell Altro/ della situazione Strumento competente di lavoro Come?
32 L osservazione. L osservazione per l infermiere SUPERANDO L OSSERVAZIONE INGENUA Imparando a usare, dove possibile, alcuni elementi dell osservazione scientifica (sistematicità, utilizzo delle variabili); Essendo in grado, quindi, di costruire, pur rimanendo in un ambiente naturale, situazioni il più possibile rigorose e controllabili; Imparando a scindere l osservazione dall interpretazione (ciò che appartiene al soggetto da ciò che appartiene a chi osserva); Imparando a usare in modo corretto la descrizione di ciò che viene osservato; Imparando a interpretare i comportamenti
33 Caratteristiche dell osservazione sistematica! Selettività;! Intenzionalità;! Progettualità;! Propensione all oggettività.
34 Tratti salienti (Weich)! Selettività;! Scelta del problema da studiare;! Situazione in cui osservare;! Spaccato di realtà da inquadrare;! Strumenti e procedure da utilizzare.
35 L osservazione. L osservazione per l infermiere OSSERVARE DESCRIVERE INTERPRETARE 1 PASSO: OSSERVARE IL COMPORTAMENTO / LA SITUAZIONE Attraverso un osservazione non quotidiana, ma competente che prende in prestito dallosservazione scientifica gli elementi utili al fine di renderla sistematica e quindi il più possibile rispondente alla realtà della persona/ situazione
36 L osservazione. L osservazione per l infermiere OSSERVARE DESCRIVERE INTERPRETARE 2 PASSO: DESCRIVERE IL COMPORTAMENTO OSSERVATO Imparare a far si che le osservazioni siano riferite all Altro nel modo più corretto possibile COME? Riuscendo a scindere l osservazione dall interpretazione: tenendo separati gli elementi provenienti dal proprio mondo interiore da quelli appartenenti alla persona con cui si intrattengono rapporti. Ciò avviene se si ha la consapevolezza che nell ambito delle relazioni interpersonali c è una distinzione tra elementi osservabili e non osservabili.
37 L osservazione. L osservazione per l infermiere ELEMENTI OSSERVABILI NON OSSERVABILI Hanno luogo durante la situazione Provengono dal mondo d incontro e sono: introspettivo dell Altro e sono: parole, gesti, mimica. Ma anche: pensieri, sentimenti, emozioni, Sudorazione, temperatura, battito fantasie. Diventano osservabili se vengono tradotti in comportamenti. (Osservazione e interpretazione sono due momenti indispensabili che hanno una loro successione nel tempo ma che spesso si contaminano in quanto o vengono attivati contemporaneamente o viene osservato un comportamento estrapolandolo dal suo contesto).
38 L osservazione. L osservazione per l infermiere OSSERVARE DESCRIVERE INTERPRETARE 2 PASSO: DESCRIVERE IL COMPORTAMENTO OSSERVATO Utilizzando un linguaggio per comunicare le proprie osservazioni. Il tipo di linguaggio utilizzato dà molte informazioni sul tipo di approccio che si è adoperato per conoscere la realtà.
39 L osservazione. L osservazione per l infermiere 2 PASSO: DESCRIVERE IL COMPORTAMENTO OSSERVATO APPROCCIO INGENUO Solitamente accompagnato da un linguaggio sintetico-valutativo che Risulta dall estrema sintesi di un analisi precedente che non viene esplicitata; è anche valutativo perché incorpora un giudizio di valore; per essere compreso ha bisogno di essere contestualizzato insieme alla persona che lo usa. APPROCCIO CRITICO Solitamente accompagnato da un linguaggio analitico-descrittivo che Tende a manifestarsi aderente all oggetto; non si preoccupa di porlo in scale di ordine valoriale o sociale, quanto piuttosto di fornire elementi precisi e circostanziati, come comportamenti, contesti spazio-temporali, ruoli in gioco ecc. Fornisce elementi sull oggetto del discorso, permettendo con ciò una sua più verosimile rappresentazione
40 L osservazione. L osservazione per l infermiere OSSERVARE DESCRIVERE INTERPRETARE 3 PASSO: INTERPRETARE I COMPORTAMENTI OSSERVATI Secondo le teorie di riferimento: da usare come punto di riferimento per capire e non come contenitori dove inserire i comportamenti del paziente. Sono processi dinamici e non verità acquisite; Contestualizzando i comportamenti osservati (l interpretazione è relativa e non assoluta); Attraverso anche il lavoro di équipe
41 L osservazione. L osservazione per l infermiere OSSERVARE DESCRIVERE INTERPRETARE 3 PASSO: INTERPRETARE I COMPORTAMENTI OSSERVATI Il lavoro di équipe, insieme e nel confronto: Permette di verificare le diverse interpretazioni e di c a p i r e c h e u n comportamento osservato va letto non come un indicatore assoluto, ma come uno dei tanti che devono essere analizzati. Integra le varie interpretazioni arricchendo non solo l Altro osservato, ma anche il modo di porsi in rapporto con esso.
42 cosa perché Processo di osservazione come Selettività focalizzazione progressiva, formulazione dell oggetto da osservare Fattori critici di efficacia Intenzionalità l osservazione è utilizzata in rapporto a obiettivi precisi Progettualità all interno di un preciso progetto, disegno di ricerca, Kerlinger vi associa: plan schema generale della ricerca structure paradigma delle operazioni strategy insieme di modi per raccogliere i dati
43 Fattori critici di efficacia Intenzionalità L osservazione è utilizzata in rapporto a obiettivi precisi
44 Fattori critici di efficacia Progettualità all interno di un preciso progetto disegno di ricerca Kerlinger vi associa:! plan schema generale della ricerca! structure paradigma delle operazioni! strategy insieme di modi per raccogliere i dati
45 L osservazione è selettività La restrizione o costrizione può dipendere da u Chi osserva (osservatore) u Come si osserva (ambiente) u Ciò che si osserva (oggetto)
46 Selettività Intenzionalità Progettualità Processo di osservazione Il disegno Il contesto, l esperienza, l elaborazione teorica sistematica, i risultati di precedenti ricerche. Si aprono nuovi interrogativi che devono essere colmati. la situazione oggettiva dalla o nella quale si possono attingere i dati le variabili che possono essere misurate e come possono essere discriminate tra loro gli strumenti a disposizione per raccogliere ed elaborare i dati.
47 Obiettività Prospettiva convenuta Riguarda il rispetto di procedure controllate sistematiche coerenti ripetibili comunicabili al fine di produrre conoscenza circa i fenomeni da studiare.
48 Osservazione e sperimentazione come continuità
49 Procedure per la raccolta dati Individuazione del problema Formulazione dell obiettivo Definizione operativa: a) come distinguere il livello di conoscenza dei dati per discriminare in modo concorde b) come orientarsi per identificare i dati c) come e cosa fare per misurare i dati Definizione del contesto situazionale: fisico, sociale, spazio-temporale Individuazione dell unità di osservazione Scelta/Costruzione dei materiali
50 Soggettività Oggettività Osservatore Dà più attenzione alla soggettività: maggiore peso alla personalità del soggetto osservato Osservato Percepisce l accaduto e attribuisce maggior peso ai fattori di situazione
51 Procedure per la raccolta dei dati Descrizione Interpretazione Decisione del piano di analisi a) Descrittivo es. Marco si alza dal banco e colpisce Ugo con un quaderno b) Valutativo es. Marco è aggressivo Scelta del linguaggio operazionale chiaro controllabile aperto alla verificabilità L etichetta influenza il destinatario, impedisce l uso di una griglia di analisi dei dati per l interpretazione
52 Neutralità dell osservazione Linguaggio utilizzato: evitare commenti, valutazioni e parole ambigue anche quando il dato percepito viene registrato, trasmesso e restituito
53 Approfondiamo alcuni elementi
54 L osservazione come processo di ricerca soggetto conoscente evento osservato transazione continua teorie controllate intersoggettivamente 1 conosceredescrivere-spiegare protocolli condivisi procedimenti costruttivi strategie relazionali 2 legittimare i risultati, favorire gli interventi
55 Fasi dell osservazione:operazioni Focalizzazione Circoscrivere gli aspetti determinanti e identificarli Registrazione Circoscrivere gli aspetti determinanti e identificarli Codifica Semplificare la realtà mediante segni convenzionali Analisi Trovare un modo per ordinare e leggere i dati Interpretazione Dare un senso ai dati in base alle ipotesi formulate
56 Progettare l osservazione Chi osserva? Cosa si osserva? Dove condurre l osservazione? Quando si osserva? Quali strumenti adottare? Come, in che modo osservare?
57 Fasi metodologiche dell osservazione Selezione o focalizzazione - Delimitazione intenzionale del campo osservativo - Precisazione non ambigua dei fenomeni da osservare (fatti, comportamenti, relazioni ) - Valutazione e scelta degli strumenti osservativi - Scelta del campo pragmatico-situazionale dove osservare i fenomeni (sede di lavoro, lavoro di gruppo ) - Sintonizzazione degli osservatori (se molteplici)
58 Raccolta dei dati u Registrazione ( con carta e penna, registrazione sonora, videoregistrazione, con modalità multiple, per caratteri fisici, inferita funzionale) u Codificazione (uso di un apparato classificatorio preordinato, in fase successiva, per unità di tempo, per eventi) Analisi quantitativa qualitativa
59 Wright distingue:! Ambiente: unità di luogo e di tempo in cui si verificano alcune condizioni! Situazione: originato dall ambiente (eventi psicologici) (caratteri fisici)
60 Bailey divide gli studi sull osservazione secondo Grado di strutturazione dell ambiente: u Ambiente naturale; u Ambiente artificiale. due criteri: Grado di strutturazione della situazione: u Osservazione naturalistica; u Osservazione in condizioni controllate.
61 Chi, che cosa, dove, come osservare Weich osservazione è: la selezione, la provocazione, la registrazione e la codifica di un certo insieme (SET) di comportamenti e situazioni (SETTINGS) che riguardano gli organismi in SITU e che è coerente con fini empirici.
62 Selettività:! Scelta del problema da indagare;! La situazione in cui osservare;! Lo spaccato di realtà da focalizzare;! La combinazione di strumenti;! Le procedure di osservazione;! I soggetti da osservare.
63 Postic e De Ketele Distinguono diverse modalità d approccio e fanno una suddivisione dell oggetto dell osservazione in base ai fatti e alle rappresentazioni
64 L osservazione fondata sui fatti coglie le caratteristiche:! della situazione! dei comportamenti! dell interazione
65 L osservazione fondata sulle rappresentazioni u raccoglie le opinioni, i modi di percepire i fatti, i comportamenti u tende a conoscere il processo di inferenza relativamente al significato o alle possibili cause che il soggetto attribuisce ai fatti o ai comportamenti
66 Le rappresentazioni dirette e indirette Rappresentazioni dirette: Le rappresentazioni che un soggetto ha: Ø Ø di se stesso degli altri Rappresentazioni indirette: L immagine che il soggetto si forma della rappresentazione che un altro possiede nei suoi confronti
67 Provocazione: Cambiamenti improvvisi dei comportamenti dei soggetti osservati, attuati nel normale svolgimento dei fatti e servono a incrementare la chiarezza dei risultati.
68 REGISTRAZIONE: annotazione grezza degli eventi. CODIFICA: Semplificazione delle registrazioni (sistemi di stima, di categorie o annotazioni di frequenza)
69 SET: Insieme di misure che gli studi osservativi dovrebbero usare in differenti situazioni SITU: Accorgimento ecologico usato per ottenere dati in situazione naturale o differenti comportamenti
70 Finalità empiriche Diversi scopi per cui viene effettuata l osservazione: u Formulazione delle ipotesi; u Descrizione; u Verifica.
71 L oggetto dell osservazione Osservazione attributiva: concentrata sulla ü ü ü presenza/assenza dell oggetto di studio presenza/assenza di una caratteristica dell oggetto di indagine(attributo) presenza/assenza di un azione sull oggetto stesso (predicato) Osservazione narrativa:! segue integralmente lo svolgersi dei fatti, gli effetti, le conseguenze, cogliendo nel corso tutte le implicazioni fisiche, affettive; Osservazione allospettiva:! distinzione fisica tra l osservatore e l osservato; Osservazione introspettiva:! Soggetto e oggetto d indagine coincidono.
72 L osservazione può essere: Attributiva: Presenza/ assenza dell oggetto osservato, o di una data caratteristica dell oggetto, o di un azione sull oggetto stesso. Narrativa: Si osserva lo svolgimento delle azioni o conseguenze dell azione stessa.
73 L osservazione può essere: Allospettiva: quando esiste una netta Introspettiva: quando soggetto e oggetto coincidono distinzione fisica tra osservatore e osservato
74 Le funzioni dell osservazione u Descrittiva: si osserva per descrivere fenomeni; u Formativa: si osserva per agire, per cambiare e perfezionare; u Valutativa: si osserva per orientare la presa di decisioni; u Euristica: si osserva per far emergere la formulazione di ipotesi; u Falsificazione/Verifica: si osserva per misurare variabili manipolate.
75 Validità ecologica (Bronfenbrenner) Grado in cui l ambiente del quale i soggetti hanno esperienza in una determinata indagine scientifica ha proprio le caratteristiche che il ricercatore suppone o assume
76 L ecologia dello sviluppo umano (Bronfenbrenner) è concepito come un insieme di strutture incluse l una nell altra, simili a una serie di bambole russe.
77 Microsistema: Gli elementi che caratterizzano tale sistema sono l insieme delle attività, ruoli e relazioni interpersonali di cui l individuo ha esperienza in un contesto dato.
78 Mesosistema: Le relazioni fra le situazioni ambientali. È un sistema di microsistemi, in quanto comprende le interrelazioni tra due o più situazioni ambientali a cui l individuo partecipa attivamente.
79 Esosistema: Eventi che influenzano lo sviluppo pur verificandosi in situazioni ambientali in cui l individuo non è neppure presente.
80 Macrosistema: Rappresenta l elemento che mantiene uniti i precedenti livelli nella loro diversità e che allo stesso tempo li differenzia l uno dall altro (diversità di tipo religioso, politico, ecc.)
81 Transazione ecologica: si verifica ogni qualvolta il soggetto prende contatto con nuovi ambienti, nuovi ruoli, nuove relazioni. INDIVIDUO COMPLESSO
Osservare a scuola. G. Cappuccio. Dal punto di vista etimologico, osservare. Dall altro lato, osservare
Osservare a scuola G. Cappuccio Dal punto di vista etimologico, osservare deriva dal latino observare, composto di ob, verso e servare serbare, e significa in generale guardare, esaminare con cura, rilevare.
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