Una stima aggregata dell effetto Brunetta Risultati molto preliminari
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- Gildo Rizzi
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1 Una stima aggregata dell effetto Brunetta Risultati molto preliminari Leonello Tronti (Consigliere economico del Ministro) Seminario Assenteismo: i lavori della commissione 22 giugno 2009
2 Ipotesi di lavoro Il lavoro si basa su due ipotesi fondamentali: 1. Che esista una forte correlazione tra le serie storiche delle assenze per malattia nel settore privato e in quello pubblico, essenzialmente dovuta ai fattori esogeni di carattere epidemiologico, che agiscono egualmente su entrambe. 2. Che le disposizioni di contrasto all assenteismo per malattia contenute nella l. n. 133/2008 abbiano causato un mutamento comportamentale nel pubblico impiego tale da poter essere valutato come break strutturale nel rapporto tra le due serie. Slide 2
3 Dati utilizzati Allo scopo di testare le ipotesi si sono utilizzati i dati delle serie storiche delle ore settimanali pro capite di assenza per malattia nel settore privato e in quello pubblico stimate dalla Rilevazione continua sulle forze di lavoro, I/2004 IV/2008. I dati del settore privato si riferiscono ai soli lavoratori dipendenti. L aggregato del settore privato esclude l agricoltura e quello del settore pubblico la scuola, a causa delle specificità delle assenze in entrambi. Slide 3
4 Le due serie e il vantaggio del p.i. 1,15 0,3 1,05 Vantaggio settore pubblico Settore privato Settore pubblico 0,25 Ore di assenza settimanali pro capite 0,95 0,85 0,75 0,65 0,55 0,2 0,15 0,1 Vantaggio settore pubblico (differenze) 0,05 0,45 0, Slide 4
5 Modello In via preliminare, si èstimato un elementare modello di correlazione OLS, in cui la variabile dipendente sono le ore di assenza per malattia nel pubblico e l unico regressore è dato dalle ore di assenza nel privato. Il modello èstato stimato sul periodo pre break istituzionale I/2004 I/2008 (17 osservazioni). Slide 5
6 Risultati Modello 3: Stime OLS usando le 17 osservazioni 2004:1-2008:1 Variabile dipendente: Pubblico Coefficiente Errore Std. rapporto t p-value const 0, , ,6663 0,51532 Privato 1, , ,1851 <0,00001 *** Media var. dipendente 0, SQM var. dipendente 0, Somma quadr. residui 0, E.S. della regressione 0, R-quadro 0, R-quadro corretto 0, F(1, 15) 51,62598 P-value(F) 3,15e-06 Log-verosimiglianza 23,54581 Criterio di Akaike -43,09163 rho 0, Durbin-Watson 1, La relazione è significativa. L intercetta ha il segno atteso. Il coefficiente è significativo e maggiore di 1. I residui non appaiono correlati. Slide 6
7 Il possibile break strutturale nei tre trimestri (A: intervallo di confidenza al 90%) Pubblico previsione intervallo al 90 per cento Slide 7
8 Il possibile break strutturale nei tre trimestri (intervallo di confidenza al 95%) L unico dato anomalo rispetto alla relazione pubblico-privato I/2004-I/2008 è Il IV trimestre Slide 8
9 Calcolo dell effetto Brunetta Per produrre una stima dell effetto Brunetta si sono stimati i valori del II, III e IV trimestre 2008 sulla base della relazione pubblico privato individuata per il periodo I/2004 I/2008. Si sono quindi calcolate le variazioni tendenziali dei tre trimestri, sia con i dati effettivi sia con quelli simulati. La loro differenza può essere considerata una proxy dell effetto Brunetta, perché indica la parte della variazione non spiegata dai fattori epidemiologici comuni al settore pubblico e a quello privato. Slide 9
10 L effetto sul quarto trimestre Effettivo Controfattuale Differenze ("effetto Brunetta") Tassi di variazione tendenziali singoli trimestri II/08-23,9-12,0-11,9 III/08-32,2-26,1-6,1 IV/08-16,3 6,0-22,3 Tassi di variazione medi II-IV/08-24,4-11,3-13,1 III-IV/08-24,7-10,9-13,8 Slide 10
11 Conclusioni Come abbiamo visto, una riduzione delle assenze per malattia nel settore pubblico non spiegabile sulla base delle precedenti relazioni tra settore pubblico e settore privato emerge soltanto nel IV trimestre del L effetto èrilevante: sulla base dei fattori epidemiologici comuni, rispetto al IV trimestre del 2008 le ore di assenza sarebbero dovute aumentare del 6%, e invece si sono ridotte del 16,3%. L effetto complessivo è dunque di 22,3 punti percentuali. La presenza e l entità del break strutturale potranno essere confermate dai dati dei successivi. Slide 11
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