CHEMIOMETRIA. CONFRONTO CON VALORE ATTESO (test d ipotesi) CONFRONTO DI VALORI MISURATI (test d ipotesi) CONFRONTO DI RIPRODUCIBILITA (test d ipotesi)

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1 CHEMIOMETRIA Applicazione di metodi matematici e statistici per estrarre (massima) informazione chimica (affidabile) da dati chimici INCERTEZZA DI MISURA (intervallo di confidenza/fiducia) CONFRONTO CON VALORE ATTESO (test d ipotesi) CONFRONTO DI VALORI MISURATI (test d ipotesi) CONFRONTO DI RIPRODUCIBILITA (test d ipotesi) CURVE DI CALIBRAZIONE (regressione lineare) OTTIMIZZAZIONE DI METODI (simplex) CLASSIFICAZIONE DI OGGETTI (PCA, Cluster Analysis)

2 Errore sperimentale: - casuali o indeterminati (distribuzione normale) - sistematici o determinati Una maniera di ridurre il ruolo dell errore indeterminato è quello di fare misure replicate ed usare la media come stima del valore vero.

3 PROBLEMI - stabilire l intervallo di confidenza (qual è l intervallo di valori, intorno al valor medio, in cui si trova, con una certa probabilità, il valore vero) - c è differenza (statisticamente) significativa tra: - il valore misurato e quello vero (atteso)? - il valore misurato con due procedure differenti per la stessa quantità? - la riproducibilità (varianza) di due procedure differenti per la stessa quantità? -Quali sono i parametri della relazione lineare esistente tra Segnale analitico e Concentrazione per una particolare procedura? (regressione lineare)

4 4 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA E possibile definire un intervallo in cui poter assumere ragionevolmente che sia compreso il valore vero. Tale intervallo si chiama intervallo di confidenza (fiducia), ed i suoi limiti estremi sono chiamati limiti dell'intervallo di confidenza. La probabilità che il valore atteso di un parametro stimato sia incluso in un intervallo stimato del parametro stesso si chiama livello di confidenza, e si indica con 1-α. Il livello di fiducia è espresso da un numero tra 0 e 1 (o in percento). La quantità complementare, α, si chiama livello di significatività. Quindi la scelta di un determinato livello di confidenza non esclude totalmente la possibilità di fare previsioni sbagliate: se abbiamo scelto 1-α = 95% avremo comunque 5 possibilità su cento che il valore vero cada al di fuori dell'intervallo di confidenza.

5 5 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Intervalli di fiducia (confidenza) Le equazioni σ è nota σ non è nota µ = x ± z σ N µ = x ± t s N definiscono gli intervalli di confidenza nei due casi indicati. In pratica, σ non è mai nota. t è la t di Student (pseudonimo di W.S. Gossett), scelta tra i valori tabulati in funzione del numero di gradi di libertà, ν, e del livello di fiducia prescelto. Quando si stima l intervallo di fiducia, i gradi di libertà sono uguali al numero delle misurazioni diminuito di 1. Infatti, il calcolo disimplica implica la sommatoria delledeviazionideviazioni dalla media, ma solo N-1 deviazioni sono indipendenti in quanto si può dimostrare che la loro somma è uguale a zero, e che quindi, note N-1 deviazioni, anche l N esima è nota.

6 6 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA z è la variabile standard normalizzata e y( x) = σ z= x µ σ ( x µ ) 2 σ 2 2 2π

7 7 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Vi dice niente questo valore? * Se, ad es. α=0.05: per test a due code si legge t dalla colonna con livello di probabilità 95%pertestadunacoda, si legge t dalla colonna con livello di probabilità 90%,

8 8 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Esempi Scrivere l intervallo di fiducia dei dati (mg/l) (α = 0,05). X 1 = 23,23; X 2 = 21,29; X 3 = 20,66; X 4 = 29,05; X 5 = 23,33; i x i x m i 5 x i x m = s i x i x m s = RSD% s. 100 RSD% = x m µ = 23,512 ± 2,78 3,311/ 5 = 23,512 ± 4,116 µ = 23,5 ± 4,1mg/L (1-α: 0,95; n = 5)

9 9 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Confronto di una media con un valore vero Un test statistico implica sempre la formulazione di un'ipotesi nulla (H 0 ), quella da verificare, contro un'ipotesi alternativa (H 1 ). L'aggettivo nulla è usato per sottolineare che la differenza da valutare non è significativa, e quindi è spiegabile sulla base dei soli errori casuali. Le due ipotesi si escludono a vicenda. Ipotesi nulla (H 0 ): x m = x t Ipotesi alternativa (H 1 ): x m x t t= = ( x ) N m µ s Setèmaggiore del valore critico tabulato per il tipo di test (a due code), il livello di fiducia (0,95, 0,99, ecc....) e i gradi di libertà ν in oggetto, allora è probabile che sia presente un errore sistematico e l'ipotesi nulla è respinta. Attenzione: le tabelle riportanti la t di Student possono essere a 1 o a 2 code.

10 10 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Test a 1 o 2 code Il valore critico di t è diverso per test da effettuare ad una o due vie (una/due coda/e). Frequenza 2 code Frequenza 1 coda Segnale (SD) Segnale (SD) k(p = 95%) 2code = 1,95 k(p = 95%) 1coda = k(p = 90%) 2code = 1,645 Nei test a 2 code si è interessati ad entrambi i lati della distribuzione. Il 95% dell area è compreso nell intervallo µ ± kσ. Nei test a 1 coda si è interessati ad un solo lato della distribuzione. Il 95% dell area è compreso nell intervallo compreso tra - e (µ + kσ).

11 11 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Esempi Una serie d analisi replicate del contenuto alcolico di un campione standard di vino, contenente il 12,55% di alcol etilico, dà i seguenti risultati (%): 12,32; 12,19; 11,98; 12,24; 12,15; 11,99 Verificare la presenza d errori sistematici nel metodo analitico (1-α = 0,95). Il valore medio e la deviazione standard risultano uguali a 12,145% e 0,136%, rispettivamente. ( 12,145 12,55) 6 t = = 7,28 0,136 Il valore critico ditper 5 gradi di libertà è 2,57 (1-α = 0,95). Dato che il valore calcolato è maggiore di quello critico, l'ipotesi nulla è rigettata. La probabilità che la differenza tra i due valori sia dovuta al caso è minore del 5%. Al 95% di confidenza posso affermare che vi è errore sistematico.

12 12 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Esempi Una serie d analisi replicate del contenuto alcolico di un campione standard di vino, contenente il 12,55% di alcol etilico, dà i seguenti risultati (%): 13,32; 12,19; 11,98; 12,24; 12,15; 10,99 Verificare la presenza d errori sistematici (1-α = 0,95). Il valore medio e la deviazione standard risultano uguali a 12,145% (come nell esempio precedente) e 0,742 % (invece di 0,136%), rispettivamente. ( 12,145 12,55) 6 t = = Il valore critico ditper 5 gradi di libertà è 2,57 (1-α = 0,95). Dato che il valore calcolato è minore di quello critico, l'ipotesi nulla è accettata. La differenza tra i due valori è spiegabile sulla base degli errori casuali (con un livello di confidenza, P pari al 95%).

13 13 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Confronto di due medie sperimentali Ipotesi nulla (H 0 ): x m1 = x m2 Ipotesi alternativa (H 1 ): x m1 x m2 Se i due set di risultati hanno deviazioni standard non significativamente differenti, si può stimare la deviazione standard raggruppata relativa ad entrambi i gruppi di dati mediante l'equazione s 2 = 2 ( N 1) s + ( N 1) 1 N N e poi si calcola il valore sperimentale di s 2 2 t = s x m 1 1 N 1 x + m 2 1 N 2 in cui t ha (ν = N 1 + N 2-2) gradi di libertà. Se t è maggiore del valore critico tabulato per ν e 1-α, allora è probabile che la differenza tra le medie non sia spiegabile sulla sola base degli errori casuali.

14 14 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Esempi La concentrazione di albumina (mg/l) nelle urine di un gruppo di sei pazienti, determinata per coagulazione a caldo in ambiente acido, è la seguente 52; 48; 47; 47; 51; 50 L'analisi degli stessi campioni effettuata mediante una nuova metodica ha dato invece i seguenti risultati (mg/l) 52; 49; 47 49; 52; 51 Verificare se le due metodiche danno risultati significativamente differenti (1-α = 0,95). Per prima cosa devono essere calcolate le medie e le deviazioni standard (mg/l) dei due metodi: x m1 = 49,17;s 1 = 2,14 x m2 = 50,00;s 2 = 2,00 Quindi si calcola s pool s pool 10 s pool = 2.071

15 15 ERRORI NELL ANALISI CHIMICA Infine si calcola il valore sperimentale di t: t exp s. 1 1 pool 6 6 t exp = Dato chetèminore di 2,23, valore critico per un livello di fiducia del 95% e 10 gradi di libertà, la differenza non è significativa a un livello di fiducia del 95%, cioè esistono meno di 5 probabilità su 100 che la differenza sia significativa. Ricordate che se le deviazioni standard sono significativamente differenti il test deve essere eseguito usando una diversa formulazione. Ricordate che anche in questo caso possono essere eseguiti test a 1 o a 2 code.

16 Confronto di due medie sperimentali

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18 Metodo dei minimi quadrati

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23 scal si riduce: - sr piccolo - m piccolo - M piccolo - N piccolo - incognito vicino centroide

24 yc

25 y = x R 2 = Serie1 Lineare (Serie1) 1.5 Statistica della regressione 1 R multiplo R al quadrato R al quadrato corretto Errore standard Osservazioni 5 ANALISI VARIANZA gdl SQ MQ F Significatività F Regressione Residuo Totale Coefficienti Errore standard Intercetta Variabile X

26 Uso di EXCEL Dati > Analisi dei dati > test F, test t, statistica descrittiva fx > INV.F, INV.T

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