Lo scorso anno il traffico delle merci nel porto di Taranto è diminuito del -19,0%

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1 Anno XX IL QUOTIDIANO ON-LINE PER GLI OPERATORI E GLI UTENTI DEL TRASPORTO Martedì 16 febbraio 2016 Piazza Matteotti 1, Genova - Tel , Fax Direttore responsabile Bruno Bellio admin@informare.it Lo scorso anno il traffico delle merci nel porto di Taranto è diminuito del -19,0% I carichi allo sbarco sono ammontati a 13,1 milioni di tonnellate (-19,9%) e quelli all'imbarco a 9,5 milioni di tonnellate (-17,7%) Lo scorso anno il porto di Taranto ha accusato un'accentuata flessione del -19,0% del traffico che è calato a 22,6 milioni di tonnellate rispetto a 27,8 milioni di tonnellate movimentate nel L'unico volume in crescita è risultato quello delle rinfuse liquide, che è ammontato a 6,0 milioni di tonnellate (+45,9%). Le rinfuse secche hanno invece registrato una diminuzione del -27,0% e sono scese a 11,7 milioni di tonnellate. Rilevante anche la contrazione delle merci varie che si sono attestate a 4,8 milioni di tonnellate (-37,3%), di cui 4,7 milioni di tonnellate di merci convenzionali (-22,0%) e 151mila tonnellate di merci in container (-91,1%), traffico che dal marzo 2015 si è azzerato a seguito della cessazione dell'attività della Taranto Container Terminal (TCT) sull'area del Molo Polisettoriale, banchina che ora l'autorità Portuale di Taranto confida di assegnare ad altre società terminaliste attraverso un bando di gara internazionale in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'unione Europea (infor- MARE del 15 febbraio 2016). Nel 2015 le merci allo sbarco nel porto pugliese sono state pari a 13,1 milioni di tonnellate (- 19,9%) e quelle all'imbarco a 9,5 milioni di tonnellate (-17,7%). Bruxelles sollecita l'invio di osservazioni sugli impegni presentati da 15 compagnie di navigazione leader del mercato dei servizi di linea Proposta una forma più trasparente di comunicazione dei General Rate Increase Oggi la Commissione Europea ha invitato le parti interessate a presentare le loro osservazioni sugli impegni offerti da quindici primarie compagnie di navigazione che operano servizi containerizzati di linea per rispondere alle preoccupazioni espresse da Bruxelles circa la possibile adozione da parte di questi vettori di procedure concordate, in particolare in occasione di aumenti generalizzati dei noli, che potrebbero violare le norme antitrust dell'unione Europea, preoccupazioni che avevano indotto la Commissione a far luce su queste pratiche e ad attuare nel maggio 2011 ispezioni a sorpresa presso queste compagnie per raccogliere informazioni e ad avviare a fine 2013 una specifica indagine (informare del 17 maggio 2011 e 22 novembre 2013). Pagina 1 di 5

2 La Commissione Europea ritiene infatti che la pratica di pubblicare le loro intenzioni riguardo al futuro aumento dell'importo dei noli, con le comunicazioni di General Rate Increase (GRI), potrebbe danneggiare la concorrenza e i consumatori aumentando i prezzi dei servizi marittimi da e per l'europa. La Commissione ha ricordato che queste comunicazioni, pubblicate usualmente da tre a cinque settimane prima della data di entrata in vigore delle maggiorazioni tariffarie, non menzionano il valore finale in dollari del nolo ma solo l'importo della maggiorazione per ciascun container trasportato, che - ha sottolineato Bruxelles - di solito è rilevante e pari a diverse centinaia di dollari, le rotte di traffico per le quali verrà applicato il GRI e la data prevista di entrata in vigore della maggiorazione. La Commissione ritiene che tali annunci non forniscano informazioni complete sui noli quanto consentano piuttosto alle compagnie di studiare reciprocamente le loro intenzioni in materia di tariffe e quindi di coordinare il loro comportamento. Le compagnie coinvolte nell'indagine sono la danese A.P. Moller- Maersk, che opera nel segmento dei servizi di linea con il marchio Maersk Line, la francese CMA CGM, le cinesi China Shipping Containers Lines (CSCL), CO- SCO Container Lines (COSCON) e Orient Overseas Container Line (OOCL), la taiwanese Evergreen Line, le tedesche Hamburg Süd e Hapag-Lloyd, le sudcoreane Hanjin Shipping e Hyundai Merchant Marine (HMM), l'elvetica Mediterranean Shipping Company (MSC), le giapponesi Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e Nippon Yusen Kaisha (NYK), l'emiratina United Arab Shipping Company (UASC) e l'israeliana ZIM. La Commissione Europea ha reso noti gli impegni proposti dalle 15 compagnie armatoriali per rispondere alle preoccupazioni espresse da Bruxelles, impegni che i vettori marittimi - che comunque hanno negato di aver attuato pratiche illecite e hanno sottolineato di non condividere l'analisi giuridica esposta dalla Commissione Europea nella sua valutazione preliminare - si sono dichiarati disposti a rispettare per un periodo di tre anni e relativamente a tutte le rotte marittime da e per il Spazio Economico Europeo. In particolare, i vettori marittimi si sono detti disposti a cessare di pubblicare e comunicare i General Rate Increase come adeguamento dei noli espresso solamente come somma o percentuale di variazione. Inoltre, affinché i clienti possano comprendere e fare affidamento su tali annunci, in futuro i prezzi saranno comunicati dai vettori con una maggiore trasparenza e comprenderanno almeno cinque componenti principali del nolo totale, ovvero rata di nolo base e le eventuali voci addizionali relative al soprannolo sul bunker (Bunker Adjustment Factor - BAF), al so- Pagina 2 di 5

3 prannolo per i controlli di sicurezza relativi alla merce trasportata (SEC/ISPS), alle Terminal Handling Charges (THC) per i costi di movimentazione del container nei terminal portuali e ai Peak Season Surcharge (PSS) relativamente ai periodi di alta stagione. I vettori marittimi si impegnano a che in futuro tutti gli annunci di questo tipo siano vincolanti relativamente alle tariffe massime applicate per il periodo di validità comunicato, anche se i vettori saranno comunque liberi di offrire tariffe inferiori ai massimali indicati. Un altro impegno è quello di non comunicare più questi annunci prima di 31 giorni dalla loro entrata in vigore, ovvero quando solitamente i clienti spedizionieri iniziano ad effettuare prenotazioni per il trasporto di rilevanti volumi di merci. Infine gli impegni proposti dalle compagnie includono due eccezioni in circostanze che non dovrebbero dar luogo a distorsioni della concorrenza: in particolare, tali impegni non si applicherebbero alle comunicazioni con i clienti che, relativamente ad una determinata data, abbiano già stipulato un accordo di convenzione relativo ai noli per la rotta oggetto della comunicazione e alle comunicazioni effettuate nel corso di trattative bilaterali o a comunicazioni specifiche per le esigenze di specifici clienti. Le sintesi degli impegni delle 15 compagnie sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell'unione Europea, mentre il testo completo di tali impegni è disponibile sulle specifiche pagine del sito internet dei procedimenti relativi ai casi di antitrust e concentrazioni avviati dalla Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea. Quest'ultima ha precisato che ora le parti interessate hanno un mese di tempo da oggi per presentare le loro osservazioni. Lieve flessione del traffico dei container movimentato dai terminal di COSCO Pacific a gennaio Dodicesimo dato percentuale mensile consecutivo di segno negativo al Suez Canal Container Terminal di Port Said Dopo aver concluso gli ultimi tre mesi con una diminuzione del traffico dei container movimentato (il risultato di dicembre 2015 non è definitivo non essendo ancora disponibile il dato relativo al traffico movimentato dal terminal nel porto di Qingdao), i terminal portuali gestiti dal gruppo CO- SCO Pacific, che è il principale terminal operator cinese, hanno iniziato il 2016 registrando nuovamente una flessione del traffico che è stato pari a 5,8 milioni di teu, con una lieve contrazione del -0,7% sul gennaio La riduzione del traffico a gennaio 2016 è stata determinata dal calo del -1,8% del traffico movimentato dai terminal cinesi del gruppo, che è stato pari a quasi 5,0 milioni di teu. Il traffico movimentato dai terminal esteri di COSCO Pacific è aumentato del +6,3% salendo a 830mila teu. Tra questi ultimi, lo scorso mese il terminal il Piraeus Container Terminal (PCT) del porto del Pireo ha segnato un incremento del traffico avendo movimentato 252mila teu (+5,0%), mentre il traffico all'antwerp Terminal del porto di Anversa è diminuito del -6,1% a 154mila teu e più consistente è stata la flessione al Suez Canal Container Terminal (SCCT) del porto egiziano di Port Said dove sono stati movimentati 205mila teu, con una diminuzione del -24,5% che costituisce il dodicesimo dato percentuale mensile consecutivo di segno negativo. Pagina 3 di 5

4 Fercam ha attivato un nuovo servizio di trasporto intermodale ferroviario tra Europa e Cina Il transit time è di poco più di due settimane e l'obiettivo è di scendere a non più di dieci giorni Il gruppo logistico Fercam di Bolzano ha attivato un nuovo servizio di trasporto intermodale ferroviario tra Europa e Cina dedicato sia a carichi completi che a spedizioni groupagistiche. I treni partono dal terminal cinese di Suzhou, ad ovest di Shanghai, e con diverse tappe intermedie nelle regioni produttive interne della Cina e attraverso la rotta ferroviaria transiberiana raggiungono il centro di smistamento di Varsavia in Polonia, per poi essere smistati verso diversi terminal ferroviari europei. Stesso itinerario dall'europa verso la Cina. Fercam, con la propria rete intermodale europea o con i mezzi stradali, cura sia la distribuzione delle merci in arrivo in Europa che la raccolta delle merci in partenza. Fercam ha sottolineato che il tempo di percorrenza del nuovo servizio ferroviario Euro-Asian Landbridge è di poco più di due settimane, ovvero un transit time pressoché dimezzato rispetto alla soluzione via mare. «Pur essendo il costo della spedizione di un container superiore a quello marittimo - ha rilevato Riccardo Curzio, key account manager Air & Ocean in Fercam - è comunque pari soltanto a un quinto della soluzione con modalità aerea ed è quindi una valida alternativa per Pagina 4 di 5

5 quei prodotti che non possono permettersi le tempistiche del via mare, ma al contempo non possono sopportare i costi del trasporto aereo». Attualmente il servizio prevede due partenze settimanali e ogni treno ha una capacità di 40 container da 40 piedi. Fercam ha evidenziato che se ad ora la capacità è ancora limitata, la Cina sta però importando sempre più prodotti dall'europa, e anche dall'italia i cui prodotti Made in Italy sono molto apprezzati sul mercato cinese, e di conseguenza si prevede a breve un incremento della capacità di trasporto in quanto il nuovo collegamento non servirà soltanto per i flussi in importazione dalla Cina ma anche per le esportazioni europee. «Siamo sicuri - ha aggiunto Curzio - che con il miglioramento dell'operatività i tempi di percorrenza potranno scendere a non più di dieci giorni e allora il servizio diventerà veramente competitivo». Workshop sulla certificazione delle competenze e figure professionali nel settore logistica e trasporti Organizzato da Scuola Nazionale Trasporti e Logistica, si terrà il 26 febbraio a Genova Il prossimo 26 febbraio alle ore 9.30 a Genova, presso l'auditorium della Regione Liguria, si terrà un workshop in materia di certificazione delle competenze e figure professionali nel settore logistica e trasporti. L'evento è organizzato da Scuola Nazionale Trasporti e Logistica nell'ambito di un piano formativo settoriale - PLUS-Logistica competitiva - finanziato da Fondimpresa. Il piano è realizzato dalla Scuola in collaborazione con IFOA ed Enfap Marche e vede in qualità di promotori le parti sociali nazionali di settore Assiterminal, Assologistica, Fise Uniport, Filt Cgil, Fit Cisl e UIL Trasporti. Sono previsti gli intervento di Ilaria Cavo, assessore alla Formazione della Regione Liguria, Amarildo Arzuffi, responsabile Area Formazione Fondimpresa, di rappresentanti delle parti sociali promotrici, della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica, di aziende logistiche, di ISFOL, nonché di tecnici ed esperti della Regione Liguria. Pagina 5 di 5