LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO PAVIA DEL NOSTRO LICEO IN VISITA ALLA 14 MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA

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1 ALUNNI DI QUINTA C - G - H DEL NOSTRO LICEO IN VISITA ALLA 14 MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA Se il funzionalismo del secolo scorso cercava il grado zero, il pensiero contemporaneo persegue nuovi fini e valori attraverso una metamorfosi delle strutture esistenti. Proprio questo appare il contributo originale della cultura progettuale del nostro paese: una modernità anomala, marcata dalla capacità di innovare e al contempo di interpretare gli stati precedenti. Non adattamenti formali a posteriori del nuovo rispetto all esistente, ma piuttosto innesti capaci di agire con efficacia e sensibilità in contesti urbani stratificati. Cino Zucchi (Curatore Padiglione ITALIA)

2 CONFERENZA STAMPA INTEGRALE

3 UNA DI RICERCA Con rem koolhaas daremo vita a una grande biennale di ricerca sull architettura. Un progetto che coinvolge tutta la biennale e ne valorizza appieno tutte le potenzialità. Il compito che il curatore si è assunto differisce profondamente da quello di allestitore di presenze altrui, cioè di architetti chiamati a testimoniare se stessi, la loro opera o i loro pensieri. La mostra è il risultato di ricerche condotte sotto la guida del curatore, il quale ha riservato un argomento specifico per il contributo di tutti i padiglioni (absorbing modernity ) impegnati in una parte consistente della ricerca complessiva, il cui titolo è fundamentals. Forse anche per questo il numero di paesi partecipanti è salito da 55 a 66, di cui 10 presenti per la prima volta. Koolhaas propone inoltre in una nuova prospettiva gli elementi che dovrebbero costituire i riferimenti per un rigenerato rapporto tra noi, la nostra civiltà e l architettura (elements of architecture). Si aggiunge monditalia dove alcuni aspetti della realtà del paese italia vengono rappresentati con ricerche ad hoc, per ricordarci la complessità di questa, come di altre realtà del mondo, che non solo non deve essere negata ma che è anch essa elemento di riferimento e fonte ispiratrice per l architettura. Discussioni, incontri e dibattiti arricchiranno la mostra durante tutta la sua durata che, dato il particolare impegno profuso, abbaimo portato a sei mesi. Paolo Baratta (Presidente della biennale)

4 la 14. mostra internazionale di architettura è formata da tre manifestazioni complementari: adsorbing modernity ; 66 paesi condividono un unico tema: la storia della propria modernizzazione dal 1914 al. insieme disegnano il ritratto di un secolo terrificante in cui quasi ogni paese è stato distrutto, diviso, occupato, sfibrato e traumatizzato, ciononostante è sopravvissuto. In queste narrazioni il ruoli dell architettura è considerevole, ma forse non cruciale quanto gli arcitetti auspicherebbero. Elements of architecture: presentazione nel padiglione centrale, di un nuovo insieme di conoscenze che analizzano quegli elementi architettonici spesso trascurati ma universalmente noti, utilizzati da ogni architetto, pavimento, porta, muro, soffitto, toilette ecc. l architettura emerge come amalgama di componenti molto antiche e attuali. Un osservazione al microscopio fa emergere insospettate qualità e storie. Monditalia: abbiamo invitato gli altri festival della biennale - cinema, danza, teatro e musica - a partecipare a un analisi dell Italia, utilizzando l arsenale come palcoscenico per le varie presentazioni dedicate, tutte a un unico tema, l attuale situazione dell Italia come emblema di un contesto globale in cui molti paesi sono in bilico tra il caos e la realizzazione della loro piena potenzialità. Insieme, queste mostre ed eventi attuano una verifica dell architettura, ponendo i seguenti interrogativi: che cosa abbiamo?, come siamo giunti a questo punto?, ora che cosa possiamo fare e da qui dove andiamo? Rem Koolhaas (Curatore della 14. mostra int. di architettura)

5 PADIGLIONI NAZIONALI IN MOSTRA AI GIARDINI

6 PADIGLIONE CENTRALE IN MOSTRA AI GIARDINI

7 PADIGLIONE CENTRALE

8 ARSENALE

9 ARSENALE CORDERIE

10 ARSENALE CORDERIE

11 ARSENALE PADIGLIONE ITALIA

12 P E N S I E R I IN L I B E R T À Monditalia fa riflettere su molti aspetti, alcuni anche sconosciuti e nascosti, del nostro paese. È stato interessante soprattutto perché è stata spiegata bene, se fossi andata da sola avrei perso molto del significato della mostra. È stata una bella esperienza, la parte più bella è stata la visita ai Giardini; qui i padiglioni più interessanti sono stati quelli della Francia, Corea, Inghilterra e Russia oltre naturalmente al padiglione centrale. Nella visita all Arsenale mi ha colpito come è stata raccontata la storia sugli immigrati di Lampedusa... Ho sfogliato per curiosità un libro riguardante il balcone: era spiegato sia dal punto di vista tecnico, sia da quello storico poiché durante le guerre i dittatori si affacciavano al balcone per parlare al popolo e probabilmente per il popolo il balcone diventava sinonimo di terrore... Le tematiche raccontate da fundamentals erano interessanti ma ci sarebbe voluto molto più tempo di quello che avevamo per capire a fondo tutto. È stata un esperienza che ha fatto riflettere riguardo agli elementi fondamentali dell architettura. Sono riusciti a dare un senso a ogni singolo elemento che possiamo vedere nella quotidianità. Erano tutti elementi presi singolarmente e diventati oggetto di un insieme. Interessante è stato anche osservare progetti di costruzioni in aree dedicate a ogni nazione. Per me la Biennale è stata un apertura verso un mondo che non conosco, l architettura come mezzo per comunicare un messaggio. Per esempio mi sono piaciuti molto i progetti nazionali ai Giardini. Le stesse tematiche affrontate in Monditalia erano viste con un occhio diverso da quello con cui di solito ci approcciamo; per esempio le metafore sul degrado di Pompei resa con un muro in lego dal quale sono stati portati via via dai visitatori tutti i mattoncini non lasciandone più traccia.

13 P E N S I E R I IN L I B E R T À Mi aspettavo una semplice mostra come tante che esponesse solo opere particolari di architetti, invece mi sono trovato davanti ad opere di ogni genere, a partire dal cinema fino alla politica e alla storia. Mostra molto interessante e allo stesso tempo alternativa. Ha colpito particolarmente la metodologia utilizzata dai giovani artisti per elaborare e affrontare le tematiche proposte. Infatti servendosi di mezzi tecnologici, effetti sonori per trattare lo sbarco a Lampedusa, hanno trasmesso anche a noi le emozioni che provano i profughi. Altro esempio, la riproposizione virtuale dell ex ospedale di San Giacomo usato per trasmettere l idea di come fosse realmente dal punto di vista architettonico e urbanistico nella ciità. Credo che la Biennale sia un progetto culturale molto interessante e innovativo di vedere le cose. Me la immaginavo diversa. Avrei preferito vedere molti più progetti e riproduzioni di edifici caratterizzanti l architettura dei diversi paesi invitati alla mostra. Ho apprezzato la scelta di lasciare spazio ai giovani architetti, ai ricercatori; mi è piaciuta personalmente di più la visita ai Giardini rispetto all Arsenale perche più coinvolgente. Per me la Biennale è stata un apertura verso un mondo che non conosco, l architettura come mezzo per comunicare un messaggio. Per esempio mi sono piaciuti molto i progetti nazionali ai Giardini. Le stesse tematiche affrontate in Monditalia erano viste con un occhio diverso da quello con cui di solito ci approcciamo; per esempio le metafore sul degrado di Pompei resa con una struttura in lego dalla quale sono stati portati via via i mattoncini non lasciandone più traccia. È stato bello vedere nello stesso luogo (ai Giardini) tanti padiglioni di tanti e diversi paesi del mondo. È stato bello vederli tutti riuniti insieme a rappresentare lo stesso tema sotto aspetti diversi, soprattutto personali. Lasciare libero spazio all interpretazione di chi osserva. All Arsenale mi ha colpito un po tutto; le opere riuscivano a coinvolgere chi le osservava e addirittura i vuoti, come nel caso di un muro in lego che doveva rappresentare Pompei e il suo degrado, prima che le persone portassero via tutti i pezzi lasciando appunto un vuoto.

14 P E N S I E R I IN L I B E R T À