Gianlorenzo Scaccabarozzi Direttore Dipartimento Fragilità, ASST Lecco

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1 Gianlorenzo Scaccabarozzi Direttore Dipartimento Fragilità, ASST Lecco

2 Progetto ARIANNA I PRINCIPI LE AREE 3. PIANIFICAZIONE Valutazione impeccabile MMG 2. VALUTAZIONE Identificazione precoce 1. IDENTIFICAZIONE OSPEDALE MALATO E FAMIGLIA UCP HOSPICE

3 Documento di Consenso Firenze, 27 giugno 2015 Percorso integrato per la presa in carico della persona in condizioni di cronicità complesse e avanzate con bisogni di cure palliative. Un modello di clinical governance per lo sviluppo delle Reti Locali di Cure Palliative 1. L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI MALATI. LA REALIZZAZIONE DELLE RETI LOCALI DI CURE PALLIATIVE 2. I PROFESSIONISTI: ATTIVITÀ E COMPETENZE QUESITI RACCOMANDAZIONI MOTIVAZIONI 3. LA VALUTAZIONE DEL PERCORSO DI CURA

4 IL PROGETTO DEMETRA DOCUMENTO DI CONSENSO 2015 PROGETTO ARIANNA RACCOMANDAZIONI SUL MODELLO DI CLINICAL GOVERNANCE NELLE RLCP EVIDENZE SCIENTIFICHE SU IDENTIFICAZIONE PRECOCE E VMD NELLE UCP

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6 NETWORK DEMETRA Fondazione G. Berlucchi Fondazione Floriani ICO - WHO CC (Institut Català d Oncologia & World Health Organization Collaborating Center) Ministero della Salute Università degli Studi di Milano Policlinico Gemelli Università Cattolica Roma Istituto Superiore di Sanità

7 COMITATO DI INDIRIZZO e DIREZIONE SCIENTIFICA PRESIDENTE X. Gòmez-Batiste, Direttore ICO WHOCC, Barcellona MEMBRI DEL PANEL R. Bernabei Prof Ordinario Medicina interna e Geriatria, Roma R. Botti Direttore Generale Programmazione Sanitaria, Ministero della Salute, Roma D. Carmi Bartolozzi Presidente Fondazione Italiana di Leniterapia, Firenze F. Floriani Presidente Associazione Amici della Fondazione Floriani Onlus, Milano G. Gumirato Direttore Sociale e della Funzione Territoriale, Azienda ULSS n.16, Padova O. Parolini Direttore del Comitato tecnico-scientifico di Fondazione G. Berlucchi A. Paterlini Presidente Fondazione G. Berlucchi Onlus, Brescia G. Pravettoni Prof. Ordinario Psicologia, Milano W. Ricciardi Presidente dell Istituto Superiore di Sanità, Roma G. Vago Rettore dell Università degli Studi di Milano E. Zampedri Direttore Generale Policlinico A. Gemelli, Roma DIREZIONE G. Scaccabarozzi METODOLOGIA, STATISTICA, ACCOUNTABILITY, COSTO-EFFICACIA F. Limonta P. Lovaglio

8 AREE DELLA PROGETTUALITÀ MONITORAGGIO FORMAZIONE RICERCA

9 1. RICERCA Studi Osservazionali Obiettivo: monitorare la qualità assistenziale dei malati presi in carico dalle RLCP, l agire dei professionisti coinvolti e le performance globali del sistema Rete, in termini di efficacia, soddisfazione ed efficienza. STUDI OSSERVAZIONALI PROSPETTICI MULTICENTRICI RETE LOCALE DI CP ADULTO 1 2 RETE LOCALE DI CP E TP PEDIATRICHE

10 UNITÀ DI RICERCA - ADULTO

11 UNITÀ DI RICERCA - PEDIATRICHE

12 UNITÀ DI RICERCA - caratteristiche RETE AZIENDA SANITARIA DIRIGENTE SETTING N ASSISTITI 2015 POPOLAZ. BACINO POSTI LETTO HOSPICE Rete Provinciale Cure Palliative di Lecco ASST Lecco Gianlorenzo Scaccabarozzi Ospedale Domicilio Hospice Rete Locale Cure Palliative AUSL Romagna sede di Forlì AUSL Romagna Marco Cesare Maltoni Ospedale Domicilio Hospice S.O.S. Coordinamento Cure Palliative USL Toscana Centro Piero Morino Ospedale Domicilio Hospice FOCUS CP OSPEDALE ASL RM1 Adriana Turriziani UOSA Cure Palliative - Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore Unità ospedaliera di recente attivazione, dati 2015 non disponibili - - UO Cure Palliative AMBITO METROPOLITANO ASP Palermo Grazia Di Silvestre Domicilio Hospice Rete Territoriale di Cure Palliative ULSS N 7 ULSS N 7 Pieve di Soligo (TV) Cosimo De Chirico Ospedale Domicilio Hospice Rete aziendale di cure palliative dell APSS-Trento Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) - Provincia Autonoma di Trento Gino Gobber Ospedale Domicilio Hospice

13 METODOLOGIA Fasi dello studio Outcome Identificazione Segnalazione PIC VMD PAI NECPAL

14 Governo clinico nella continuità di cura Ospedale / Territorio COORDINAMENTO, INTEGRAZIONE, GOVERNANCE PER LA CURA Gestionale SISTEMA INTEGRATO E INTEROPERABILE PROFILITY NECPAL Tool Browser Identificazione del malato IPAC Ricovero CA Segnalazione DIFRA DP CA Dimissione protetta Rinnovo Dimissione PAI BPSE PIC/Rivalutazione Esito Rivalutazione VMD Esito VMD Modifica Dimissione Ricovero Esito VMD Valutativo PAI

15 METODOLOGIA Durata 6 mesi di RECLUTAMENTO + 12 mesi di FOLLOW-UP Pazienti reclutati Tutti i pazienti che accedono e vengono Presi in Carico dalla Rete Locale di CP o da una delle strutture che la costituiscono, a prescindere dal tipo/fonte di segnalazione. Nell ambito delle RLCP verranno definiti i bacini omogenei di popolazione Pazienti in condizioni di cronicità complesse avanzate e progressive con bisogni di CP

16 METODOLOGIA Aree di monitoraggio Unità di Ricerca - RLCP STRUMENTI Id.precoce Y/N (ex-post) FILTRO ORIENTATIVO VMD CA+NECPAL INTERRAI PC Percorso RETE INTERRAI PC FASE PERCORSO IDENTIFICAZIONE PRECOCE MMG Reparti extra Demetra RSA extra Demetra Setting CP extra Rete (Hospice) UCP VALUTAZIONE ed eventuale PIC UCP HOSPICE OSPEDALE PIC + PERCORSO FASE MONITORATA DALLO STUDIO Accesso diretto alla Rete USCITA EXITUS O FINE STUDIO

17 METODOLOGIA Aree di monitoraggio Unità di Ricerca - RLCP TRENTO E P. DI SOLIGO FILTRO ORIENTATIVO CA+NECPAL VMD INTERRAI PC Percorso RETE INTERRAI PC IDENTIFICAZIONE PRECOCE SEGNALAZIONE A RETE PER VMD VALUTAZIONE ed eventuale PIC MMG RETE UCP HOSPICE OSPEDALE PIC + PERCORSO FASE MONITORATA DALLO STUDIO Accesso diretto da UCP o altre strutture extra RETE Da REPARTI extra DEMETRA Id.precoce Y/N (ex-post) Da RSA extra DEMETRA USCITA EXITUS O FINE STUDIO

18 METODOLOGIA Ambiti di valutazione PRE-POST A) Livello organizzativo - STRUTTURA B) Livello clinico - PAZIENTE

19 OBIETTIVI SPECIFICI - 1 Valutazione di case-mix dei diversi percorsi di cura attivati e il relativo monitoraggio, in relazione alla natura del bisogno, intensità, complessità e durata delle cure Valutazione dell impatto economico dell attività delle Reti Locali di Cure Palliative in termini di costo-efficacia Ridimensionamento dei costi indiretti e out-of-pocket dell assistenza attraverso la valutazione dell'impegno assistenziale e dello stress del caregiver Incremento della capacità delle strutture di inserirsi nel sistema dei servizi del territorio di competenza rispondendo in modo adeguato ai bisogni della popolazione

20 OBIETTIVI SPECIFICI - 2 Caratterizzazione dei profili socio-demografici dei malati presi in carico dalle Reti Locali di Cure Palliative caratterizzando le diverse traiettorie cliniche e le loro correlazioni con i diversi setting di cura Valutazione delle condizioni clinico-assistenziali dei pazienti, attraverso l'analisi dei dati rilevati tramite un applicativo gestionale interoperabile con gli strumenti di valutazione multidimensionale Accrescimento della qualità percepita delle cure in riferimento agli aspetti sociali del paziente e dei caregiver, con dati raccolti tramite questionari di valutazione/gradimento standardizzati

21 2. OSSERVATORIO QUALINN Qualità e Innovazione Obiettivo: avviare un processo di monitoraggio qualitativo e benchmarking tra le RLCP italiane per favorire la misurazione delle performance e quindi il miglioramento del Sistema DATI DAI FLUSSI AMMINISTRATIVI

22 3. INSEGNAMENTODI CURE PALLIATIVE Obiettivo: promuovere l insegnamento delle Cure Palliative in ambito universitario per fornire competenze adeguate ai nuovi professionisti PERCORSI FORMATIVI SPECIFICI IN CP Corso di Laura Magistrale in Medicina e Chirurgia

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