CARICO FAMILIARE E DISTURBO MENTALE INFORMAZIONE, ORGANIZZAZIONI, RETI, AIUTO RECIPROCO. Programma 2007

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1 CARICO FAMILIARE E DISTURBO MENTALE INFORMAZIONE, ORGANIZZAZIONI, RETI, AIUTO RECIPROCO Programma 2007

2 ASS 1 TRIESTINA, DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE U.O. Area 1 Centro Salute Mentale Barcola CSM Barcola - v.le Miramare 111 tel. 040 / / U.O. Area 2 Centro Salute Mentale Molino a Vento CSM Maddalena Via Molino a Vento, 123 tel. 040 / / U.O. Area 3 Centro Salute Mentale Domio Via Morpurgo 7 tel. 040 / U.O. Area 4 Centro Salute Mentale Via Gambini Via Gambini, 8 tel. 040 / tel. 040 / Servizio di Abilitazione e Residenze Via De Pastrovich, 1 Pad. M 040 / / / Servizio Psichiatrico di Dagnosi e Cura Ospedale Maggiore tel. 040 / / Clinica Psichiatrica Via de Ralli, 5 tel. 040 / / Operatori a cui fare riferimento CSM Barcola/Aurisina CSM Maddalena, CSM Via Gambini CSM Domio SPDC Clinica Psichiatrica Segreteria: c/o Direzione Dipartimento di Salute Mentale tel : Carico familiare e disturbo mentale Informazioni, organizzazioni, reti, aiuto reciproco La nuova legislazione per l assistenza psichiatrica in Italia (legge 883/1978) dichiarando conclusa l esperienza manicomiale, promuove l organizzazione dei Servizi territoriali per la salute mentale e sancisce il diritto alla cura e di cittadinanza per le persone affette da disturbo mentale. Chiamano in causa in tal modo direttamente, come nuovi soggetti nel lavoro terapeutico, gli utenti stessi, le famiglie, i genitori, i cittadini. Questo nuovo carico di responsabilità, per le famiglie in particolare, se vissuto nella solitudine e nell isolamento rischia di divenire una fatica intollerabile, di tradursi in reazioni negative, di rifiuto dei programmi dei servizi e del partente affetto da disturbo mentale, di perdita, alla fine, di qualsiasi speranza.

3 Il Dipartimento di Salute Mentale promuove dal 1987 un programma di iniziative per costruire opportunità di informazione, di partecipazione al lavoro dei Servizi, di crescita delle conoscenze tra i familiari e costruzione di programmi concreti di aiuto reciproco. Il lavoro terapeutico riabilitativo dei Servizi territoriali non può prescindere dal coinvolgimento attivo ed orientato delle famiglie ed è pertanto necessario approntare strumenti informativi, educativi e di partecipazione adeguati. L importanza della partecipazione delle famiglie nel lavoro della psichiatria territoriale è ormai ampiamente documentata. Il decorso e l esito dei disturbi mentali gravi viene ampiamente modificato in positivo quando la famiglia è partecipe, quando il grado di accordo tra pazienti, familiari e Servizi è soddisfacente, quando gli obiettivi sono condivisi. E significativo tra l altro sottolineare quanto questo tipo di lavoro agisca nel modificare l attività globale e l organizzazione dei Servizi. L intervento indirizzato alle famiglie nasce dalla necessità di affrontare, attraverso momenti strutturati, i problemi emozionali e di gestione che i familiari di persone affette da disturbi mentali, soprattutto i genitori, devono quotidianamente vivere, e si aggiunge ai normali percorsi di trattamento sulle singole persone e famiglie attivate dal C.S.M. di appartenenza e ai programmi di formazione degli utenti. Gli incontri tra i familiari e tra questi e gli operatori hanno lo scopo di sviluppare reciproca conoscenza, confronto e discussione per favorire approfondimento, partecipazione e tentare di produrre utili cambiamenti. Gli incontri intendono migliorare la conoscenza intorno ai disturbi mentali ma anche favorire il confronto sulle credenze, sull immaginario, su quanto di irrazionale è talvolta connesso all esperienza del disturbo mentale. Il programma cerca in tal modo di fornire ai genitori la possibilità di uscire dal tunnel del senso di colpa ed evitare alle famiglie più in generale la condanna al ruolo di capro-espiatorio. OBIETTIVI GENERALI DEL PROGRAMMA PER IL 2005 CARICO FAMILIARE E DISTURBO MENTALE INFORMAZIONI, ORGANIZZAZIONI, RETI, AIUTO-RECIPROCO a) Aumento della conoscenza del disturbo mentale da parte dei genitori ed anche delle aspettative e dei limiti dell intervento terapeutico in rapporto alle capacità, alle risorse ed alle intenzioni dei Servizi. b) Riduzione dello stress, dell ansia, della tensione attraverso possibilità di caricare sul gruppo una parte del peso, di raccontare ed ascoltare collettivamente, di confrontarsi. c) Rafforzamento delle reti sociali ovvero ampliamento della quantità e della qualità degli scambi tra i familiari stessi e tra questi e gli altri (organizzazioni culturali, politiche, sportive, del tempo libero, ecc.) attivazione dell aiuto reciproco sull emergenza ma anche nei momenti di riposo e di distanza autorganizzati. d) Attivazione del gruppo per la difesa dei diritti fondamentali della persona affetta da disturbo mentale e della sua famiglia per il reperimento di risorse utili al lavoro terapeutico e riabilitativo; per attivare un confronto più consapevole e mirato con le amministrazioni pubbliche

4 La partecipazione delle famiglie ai programmi educativi e informativi si è rivelata efficace nel: a) migliorare la qualità della vita della persona affetta da disturbo mentale e delle famiglie stesse b) ridurre o azzerare il numero delle crisi e delle ricadute c) migliorare il funzionamento sociale delle persone affette da disturbo mentale. La partecipazione dei genitori a questi programmi deve essere considerata tanto utile quanto assolutamente necessaria per miglior esito del lavoro terapeutico riabilitativo. INTERVENTI INDIRIZZATI AI FAMILIARI nel ) La Direzione dei Servizi di Salute Mentale predispone un programma informativo comune con 11 incontri tematici a cadenza settimanale. A questo programma potrete accedere su invio del Centro di Salute Mentale. Il programma con 11 temi informativi sulla malattia (vedi programma dettagliato) è svolto da esperti e rivolto ai familiari conviventi con persone che hanno sofferto o soffrono di crisi psicotiche, provenienti da tutti i Centri di Salute Mentale. Si svolgerà nella sede della Direzione del Dipartimento di Salute Mentale, in via Weiss, 5 (Comprensorio di San Giovanni, padiglione con il cavallo) 2) La Direzione dei Servizi di Salute Mentale favorisce incontri di self-help (auto aiuto), riflessioni sulla qualità di vita dei familiari conviventi con pazienti gravi per aiutarli ad uscire dal loro isolamento, riorganizzare meglio la loro quotidianità, favorirne il benessere psichico. Un equilibrio più sereno nei familiari ha sempre una ricaduta positiva anche sul paziente. A questi gruppi sono invitati familiari che hanno già partecipato al corso informativo, che sono interessati a mantenere contatti con altri familiari, ad organizzare iniziative con essi, con l appoggio di operatori del Dipartimento di Salute Mentale. La sede degli incontri è in via Madonnina,15 3) Vengono inoltre organizzati quattro incontri (due a settimana) per familiari con figli all esordio psicotico per offrire rapidamente informazioni e raccogliere l angoscia e le preoccupazioni per la prima crisi 4) Conferenze tematiche sulla salute mentale che verranno annunciate di volta in volta e a cui potranno partecipare tutti. Il dipartimento si avvarrà di esperti per l approfondimento di vari temi individuati

5 CARICO FAMILIARE E DISTURBO MENTALE CORSO INFORMATIVO ) 14 febbraio 2007 Presentazione del corso. A che cosa serve un programma di informazione per i familiari. Carico soggettivo ed oggettivo ( G. Dell Acqua) 2) 21 febbraio 2007 Il disturbo mentale. Un modello per spiegare come orientarsi e pensare alle cause ( P. Zanus) 3) 28 febbraio 2007 Famiglia e disturbi mentali gravi. Relazioni e stili comunicativi ( P. Evaristo e I. Muggia ) 4) 7 marzo 2007 Il disturbo mentale. Le psicosi: come si presentano e come si riconoscono. Schizofrenia e altri disturbi (P. Zolli e R. Accardo) 5) 14 marzo 2007 La crisi. Comprendere la crisi. Crisi e trasformazione. Prevenire le ricadute. Come aiutarsi e come farsi aiutare ( R. Mezzina e C. Brandolin ) 6) 21 marzo 2007 Reti e servizi. Il progetto terapeutico abilitativo ( B. Capodieci e P. Pinto ) 7) 28 marzo 2007 Gli psicofarmaci. Che cosa sono, come si usano, cosa aspettarsi, quali danni producono ( F. Ottolenghi e S. Turco) 8) 4 aprile 2007 Abilitazione e riabilitazione: I programmi di espressione, di formazione, di inserimento lavorativo. ( P. Ridente e M. Furlan) 9) 11 aprile 2007 Leggi e psichiatria. Interdizione e tutela. Amministrazione di sostegno (M. Marsili e L. Cella) 10) 18 aprile 2007 La guarigione ha tempi lunghi. Come è possibile sopravvivere e salvaguardare la qualità della vita,la dignità, il potere, le competenze e la socialità del paziente? ( M. Impagnatiello e S. Bradassi) 11) 2 maggio 2007 Recovery della famiglia. Tecniche di sopravvivenza. Qualità della vita quotidiana. Reti di autoaiuto. ( D. Calligaris e A. Lusina) Se ci saranno variazioni nelle date si verrà informati telefonicamente con 2 o 3 giorni di anticipo.gli incontri tematici si svolgeranno come da programma dalle ore 17 alle 18.30, presso la Direzione del Dipartimento di Salute Mentale (via Weiss, 5 - Comprensorio di San Giovanni, padiglione con il cavallo di ferro )

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