RETE ENEA DIVERSE COMPETENZE, UN UNICA ASSISTENZA
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- Cesare Moroni
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1 RETE ENEA DIVERSE COMPETENZE, UN UNICA ASSISTENZA
2 OBIETTIVO GENERALE La costruzione di una rete di risorse, famiglie, organizzazioni e professionisti, per lo sviluppo di iniziative rivolte agli anziani non autosufficienti del VII municipio. COMMITTENTI E PARTNER Consulta della Disabilità e del Disagio mentale del Municipio VII Municipio VII - Assessorato e Commissione Politiche Sociali Regione Lazio - Direzione Generale Politiche Sociali, Autonomia, Sicurezza e Sport.
3 RICERCA-INTERVENTO Sono stati intervistati circa 90 tra anziani, familiari, medici di base, assistenti sociali e operatori sociosanitari per raccogliere storie, idee e punti di vista sui principali problemi legati all invecchiamento e su come affrontarli. Sono stati coinvolti alcuni studi medici, due servizi di assistenza sociale del municipio, due Centri Diurni Anziani Fragili.
4 MEDICI Intervistati 24 Medici di Medicina Generale (15 uomini e 9 donne). Anzianità servizio Da 5 a 10 Da 11 a 15 Più di
5 MEDICI: SODDISFAZIONE LAVORO Collaborazione con altri servizi. Lavoro con famigliari di anziani. Lavoro anziani. MEDICI 45 60,5 61,5 OPERATORI CD 53 71,5 75 ASS. SOCIALI ,5
6 QUATTRO AREE TEMATICHE PRINCIPALI
7 1. IL MEDICO INSODDISFATTO, TRA LIMITI ORGANIZZATIVI E PERDITA DI RUOLO progettare, giovinezza, perdere, burocrazia, Regione, tempo, ricetta, ruolo, soldi, marea di gente, risorse, utilità, computer, tagli, fiducia, fermare, felicità
8 1. IL MEDICO INSODDISFATTO Insoddisfazione, difficoltà di progettare il lavoro e sfiducia nella possibilità di cambiare le cose. Persa la combattività e di quando si era giovani medici. Il lavoro descritto come un lavoro da ufficio: assorbiti da compiti e pratiche, scrivere ricette e certificati. Vissuto di spersonalizzazione dell'intervento ( medico solo ad affrontare una marea di gente ). Vissuto di perdita di ruolo e libertà e di una relazione soddisfacente con i propri pazienti. Cambiamenti organizzativi in peggio ed impotenza legata allo stare dentro un appartenenza organizzativa vissuta come gerarchia incompetente (Regione).
9 Insofferenza verso i limiti organizzativi tesi alla riduzione dei costi. Problema per l anziano della perdita dei contesti di socializzazione e di una posizione sociale e lavorativa; che lo porta a venire ripetutamente a studio e che occupa tanto tempo per il medico. Anziano inaffidabile che non si attiene alle prescrizioni del medico. Intervento medico soprattutto legato al dare farmaci che allungano la vita con il conseguente problema di medicalizzazione della vecchiaia. Problema del rapporto tra le felicità ed il proprio intervento con gli anziani. Quale il ruolo del medico di base oggi in rapporto all utenza ed il sistema sanitario?
10 2. GESTIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE: PRESA IN CARICO DEL CORPO E NON DEI RAPPORTI. casa, struttura, bisogno, medicazione, ospedale, Municipio, gestire, domiciliare, valutazione, CAD, percorso, infermiere, necessità, inviare, parenti, ricovero
11 2. GESTIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE Medico tassello nella presa in carico nel sistema sanitario. Potere di valutare ed inviare ad altre strutture. L anziano visto come individuo solo ed indifeso in un contesto incapace di fornire le cure necessarie: medico chiamato a occuparsi del corpo dell'anziano. Richiesta di strutture che mettano in salvo l anziano cui delegare la presa in carico. Ricovero sull'urgenza e poi dimissioni. Il ricovero libera le famiglie dal peso gravoso dell assistenza ma non è una soluzione che dura nel tempo. Impossibilità di occuparsi dei bisogni infiniti di tutti.
12 Con le dimissioni: il problema torna alla famiglia presso il domicilio Problema della costruzione della cura fuori da strutture ospedaliere o di lungo degenza: come costruire la presa in carico entro il territorio e nella casa del paziente?. La domiciliarità in quest ottica è una questione centrale che si pone, come intervento inevitabile nel percorso di cura, quando il problema sanitario non può essere assolto completamente ed in via risolutiva entro le strutture di ricovero ospedaliero e centri specializzati. Ma domiciliarità sembra orientata alla cura individualizzata, presa in carico del corpo e non dei rapporti. Difficoltà di costruire modi di trattare con gruppi di utenti entro il territorio.
13 3. FUNZIONE E LIMITI DELL INTERVENTO MEDICO: MALESSERE, MALATTIA E CONTESTI DI VITA. vivere, psicologia, problema, malattia, capire, famiglia, quartiere, patologia, oncologia, attenzione, difficoltà, ansia, accompagnare, persona, seguire, dinamiche
14 3. FUNZIONE E LIMITI DELL INTERVENTO MEDICO Problemi di vita posti dall'anziano in modo vissuto come improprio rispetto alle proprie competenze. Malessere/malattia. Allerta legata al malessere continuo: assenza di silenzio degli organi come condizione che caratterizza la vecchiaia che non implica necessariamente la presenza di una malattia. Dottore mi dica cosa ho : medico chiamato ad aiutare gli anziani ed i famigliari a dare senso al malessere vissuto come situazione estranea ed angosciante, Gli anziani e le famiglie chiedono un rapporto in cui poter dare spazio alle preoccupazioni, ansie, domande; rapporto entro cui affidarsi, essere aiutati ad affrontare qualcosa che li trova impreparati. Medico in difficoltà nel rapportarsi a dimensioni emozionali come ansia e paura della morte, impreparato a rapportarsi ai problemi di vita delle persona.
15 Frustrazione di non poter risolvere le situazioni ovvero limiti dell' intervento ortopedico nell invecchiamento. Ci si vorrebbe occupare solo della malattia e si chiede allo psicologo di aiutare a capire e far capire alle famiglie la situazione. Medico preso entro le dinamiche ed i conflitti famigliari. Il medico di famiglia si sente chiamato ad offrire attenzione, protezione ed amicizia. Rischio di rimaner stretti entro una richiesta inglobante e sopraffatti dall emozionalità. Come occuparsi della domanda di anziani e famigliari nei confronti del sistema sanitario? Come prendersi cura degli aspetti di vita, oltre che della cura del male altro?
16 4. SOLITUDINE: DALL INDIVIDUO AI RAPPORTI. solitudine, risposta, figli, signori, lavorare, contatto, consulenza, miglioramento, colleghi, organizzare, impossibilità, telefonare, compagni, colpa, aggregazione
17 4. SOLITUDINE Demedicalizzazione dei problemi di anziani e famigliari. Solitudine il centro del problema dell invecchiamento e delle richieste che arrivano al medico di medicina generale. Il medico si sente di rispondere da solo a questo problema. Solitudine che organizza un sentimento di colpa per la quale viene da cercare dei responsabili. Medico coglie la difficoltà dei figli nel farsi carico dei propri genitori. Ruoli naturalizzati con l invecchiamento vengono messi in discussione. I figli vedono i genitori invecchiare, perdere le forze, perdere il loro ruolo. Avviene una crisi profonda del rapporto tra genitori e figli che motiva una forte richiesta di aiuto.
18 Medico che riconosce una domanda e svolge una funzione di consulenza ed orientamento dei famigliari entro il sistema sanitario. Medico che esprime un problema di solitudine professionale. Aggregazione come alternativa al fornire risposte individualizzate: valorizzazione del lavoro di squadra e richiesta di potenziamento del lavoro con i colleghi. Medico cerca il rapporto con i colleghi per costruire criteri utili ad organizzare il proprio intervento entro situazioni di cronicità tipiche dell'invecchiamento.
19 QUESTIONI APERTE Quale è il prodotto dell'intervento medico per quanto riguarda i problemi sanitari legati all'invecchiamento? Quali attese sulla sua funzione in relazione agli aspetti di vita degli anziani? Che se ne fa il medico delle emozioni che prova entro il rapporto con anziani e famigliari? Come sviluppare un lavoro più soddisfacente?
20 ANZIANI E FAMILIARI
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