Fisiatra Responsabile U.O. Protesica e Riabilitazione ASL FG
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1 Valentino Petruzzi Fisiatra Responsabile U.O. Protesica e Riabilitazione ASL FG
2 Scelta e prescrizione ortesica nel soggetto scoliotico
3 SCOLIOSI alterazione dell assetto del rachide che si presenta incurvato in senso laterolatrale sul piano frontale 1. Strutturata: alterazioni anatomiche della colonna vertebrale,delle sue articolazioni, legamenti o dei muscoli paravertebrali 2. Non strutturata : Funzionale: vizi di atteggiamento della colonna da condizioni statiche (accorciamento diunartoinferiore inferiore, contrattura muscolare antalgica), scompaiono eliminando la causa. Paramorfismo: scoliosi con gibbosità inferiore ai 10 mm., convessità dal lato dominante, senza alterazione ossea apicale
4 1. Idiopatica 2. Neurologica 3. Paralitica 4. Malformativa 5. Miopatica 6. altro Eziologia
5 Rottura dell equilibrio dl del rachide DEFORMAZIONE SCOLIOTICA
6 EVOLUTIVITA Valore dell angolo COBB Evolutiva se varia di 10 l anno Valutare anche : 1 rotazione 2 strutturazione angolo ileo lombarelombare 3 disassamento (distanza tra il centro della vertebra neutra craniale della curva ed il piano sagittale)
7 Classificazione delle curve Scoliosis Research Society Gruppo I: 0 20 Gruppo II: Gruppo III: Gruppo IV: Gruppo V: Gruppo VI: Gruppo VII: 126 o più
8 Linee guida nazionali Raccomandazioni Curve Al di sotto di : no corsetto, solo chinesiterapia salvo giudizio clinico Al di sopra di : corsetto per rischio in crescita, dimostrata evoluzione o elevato rischio di peggioramento Al di sopra di : corsetto non amovibile (gesso o vetroresina) salvo giudizio clinico
9 TEMPI Indossare il corsetto all inizio del trattamento a tempo pieno, non meno di 18 ore al dì Indossare il corsetto fino al termine dell accrescimento osseo vertebrale, riducendo progressivamente le ore in cui viene indossato
10 CARATTERISTICHE DEL CORSETTO Disegnato per la specifica curva da trattare I corsetti proposti per trattare la deformità scoliotica sul piano frontale ed orizzontale devono rispettare il più possibile il piano sagittale Deve essere il meno invasivo in rapporto alla situazione eclinica, ca,per ridurre l impatto psicologico og e migliorare la tollerabilità del paziente Non deve costringere il torace al punto di ridurre la funzionalità respiratoria
11 PRESCRIZIONE E COLLAUDO La prescrizione, confezione e collaudo del corsetto amovibile va fatta in regime ambulatoriale Lo specialista indica il tipo di corsetto, le spinte necessarie e le ore di utilizzo Costituzione i di una equipe specifica: medico prescrittore e collaudatore, tecnico ortopedico confezionatore, fisioterapista Costruito da tecnico ortopedico esperto nella confezione del corsetto prescritto Collaudo del medico prescrittore che verifica la validità del corsetto e proponele correzioni necessarie peruna maggioreefficaciaefficacia e tollerabilità Corsetti non amovibili: confezionati manu medica in ambiente specialistico
12 PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO 1. Entità della curva secondo Cobb 2. Età e sviluppo somatico 3. Valore millimetrico del gibbo 4. Alterazione dei triangoli della taglia 5. Riducibilità ibili del gibbo 6. Tipologia e sede della curva 7. Età scheletrica del soggetto
13 TERAPIA ORTESICA L AZIONE TERAPEUTICA DEL CORSETTO DEVE EFFETTUARSI MEDIANTE: 1. Forze correttive agenti sulla deformità 2. Distribuzione delle forze sulla maggiore superficie possibile 3. Tempo di correzione correlato all entità della curva ed al momento evolutivo
14 PRINCIPI GENERALI 1. Il corsetto agisce come stimolatore meccanico 2. Il trattamento deve essere graduato in base alla gravità attuale della dll deformità, df ma anche correlato alla potenziale evolutività 3. Non è possibile trattare tt la scoliosi i con un unico tipo di corsetto 4. I corsetti devono consentire e facilitare gli esercizi di chinesiterapia 5. Massimaattenzione attenzione alla risoluzione di tutti i piccoli e grandi problemi del paziente portatore di corsetto
15 CORSETTO LYONESE E un corsetto bivalva, a spinta Le sue indicazioni includono: 1. Età prepubere o postpubere, se ci si trova di fronte a scoliosi intorno ai Curve dai 25 ai 35 doppie primarie o dorsali primarie con discreta rigidità, curve estese cranialmente fino a D4 3. Gibbi fino a 20 mm 4. Stabilizzazione dopo corsetti non amovibili
16 È formato da: 1. Due aste metalliche, anteriore e posteriore 2. Un anello superiore formato dai due ascellari, dx e sx, che hanno il compito di controllare i due cingoli scapolari e quindi correggere eventuali sopraelevazioni di una spalla rispetto alla controlaterale; posteriormente gli ascellari possono essere spessorati e costituire una spinta fissa per controcurve dorsali alte 3. Un anello inferiore formato dalla presa di bacino, suddivisa negli emibacini, destro e sinistro 4. Una o, più spesso, due spinte mobili, dorsale e lombare; più raramente può avere una spinta mobile dorsale o dorsolombare ed una spinta fissa lombare inglobata nella presa di bacino 5. Lo scudetto sternale, anteriormente, non deve mai costituire un punto di pressione 6. Il pancino, sempre indipendente dalle spinte, ha il compito di controllare la lordosi e, con opportuna imbottitura, di modellare il gibbo costale anteriore
17 Caratteristiche costruttive: 1. Le spinte non devono mai sovrapporsi ( in sede laterale può verificarsi perché i vettori di spinta sono diversi) 2. Le spinte mobili devono avere altezza sufficiente ( da3/4 a 8/10 della curva) per correggere adeguatamente il gibbo. Maggiore è la superficie di spinta, minore è la pressione unitaria, i ciò favorisce la tollerabilità del corsetto 3. Le spinte mobili devono avere un supporto adeguato per evitare fenomeni di basculamento, soprattutto durante gli esercizi cifotizzanti, e perdere così di efficacia correttiva. Per spinte di 15 cm ed oltre sono necessari tre supporti.
18 La spinta dorsale deve: 1. Essere costruita secondo l orientamento delle coste 2. Avere azione derotante e sollevante 3. Essere localizzata ai 2/3 posteriori del dorso, dalla vertebra limite inferiore ad una vertebra sopra l apicale 4. Avere l out rigger incernierato sullapelota di spinta e regolabile anteriormente 5. Avere la parte anterolaterale non aderente al torace 6. Avere il margine posteromediale non in contatto con le spinose La spinta lombare deve: 1. Avere azione laterale 2. Determinare un azione diretta sulle apofisi trasverse 3. Avere un margine anteriore prossimo al margine laterale del pancino 4. Avere un out rigger regolabile anteriormente
19 La combinazione delle due spinte, dorsale e lombare, deve ottenere una riduzione i dell inclinazione i della dll vertebra tb di transizione ( che rappresenta contemporaneamente la vertebra limitantesuperiore della curva distale e lavertebra limitante inferiore della curva prossimale)
20 CORSETTO LA PADULA Corsetto monovalva basso Avvolge il tronco dalla linea sottomammaria all inguine e, posteriormente, da D5 ai glutei. Trova indicazione: Nelle curve lombari Nelle curve dorsolombari Fino a Cobb, con buona riducibilità della curva
21 Completato pe oda un telaio eaoanteriore eevita la fuga anteriore del tronco; la chiusura è anteriore mediana; la spinta è realizzata con cuscinetti di plastozote opportunamente modellati e posizionati sul troncodel paziente. Può essere inserito uno stop dorsale per ottenere una controspinta per curve secondarie dorsali. Ampia finestratura dalla parte concava della curva per favorire la traslazione del fianco e l ispezione manuale del corsetto. Corsetto versatile, ben tollerato, può essere usato anche in età prepubere Può correggere contemporaneamente scoliosi lombari ed ipercifosi, adeguando le varie spinte ed il pancino in delordosi Può ò essere usato per correggere la pericolosa cifosi i del passaggio dorsolombare che tanti problemi ci crea in età adulta
22 Corsetto tipo Cheneau Corsetto monovalva : più alto del La Padula, arriva a fino D4, le parti ascellari si prolungano anteriormente, sono raccordate da un tirante.la struttura tt ra più alta consente il controllo di una curva dorsale purché ben riducibile. Puòessere usato inetà prepubere, fino dai 5 6 anni, sostituendo, nelle indicazioni, il corsetto tipo Milwaukee, grazie alle esperienze positive per compliance ed efficacia
23
24 Corsetto CHENEAU
25 INDICAZIONI Curve dorsali e lombari, pure o doppie Curve dorsolombari Fino a 30 Cobb Controllo dei gibbi dorsali fino a 15 mm
26 CORSETTO TIPO P.A.S.B Corsetto basso: utile per curve basse, lombari o dorsolombari La geometria costruttiva rende liberi i movimenti che favoriscono un azione correttiva nei confronti della rotazione delle vertebre e della deviazione laterale della curva Sono impediti i movimenti che potrebbero contribuire ad una ulteriore flessione e rotazione del rachide responsabile della gibbosità e della cuneizzazione dei dischi Il corsetto lascia libero il paziente di effettuare i movimenti di flessione laterale del tronco nel verso della convessità, quindi deflettendo il segmento di curva sovrastante la vertebra apicale e spostando il tratto sottostante verso la verticalità
27 CORSETTO MILWAUKEE Corsetto di elongazione che si avvale della stimolazione propiocettiva Consta di una presa di bacino in polietilene o cuoio, di tre montanti metallici che si raccordano cranialmente con un anello che ha un appoggio ioideo e due occipitali, con delle cinghie opportunamente localizzate sulle aste si posizionano la pelota dorsale, l eventuale anello di spalla e l ascellare
28 INDICAZIONI: Curve cervicodorsali,dorsali prossimali, scoliosi infantili, doppie di Moe PUNTI DEBOLI: Scarso effetto modellante sul gibbo Non esercita alcun controllo sui cingoli scapolari, non si oppone all anteposizione della spalla sempre presente omolateralmenteallaconvessità alla dellacurva Comporta un appiattimento della cifosi dorsale Mal tollerato psicologicamente per la non occultabilità
29 POSSIBILI CAUSE DI FALLIMENTO NEL TRATTAMENTO CONSERVATIVO DELLA SCOLIOSI 1. Terapia ortesica tardiva 2. Trattamento insufficiente 3. Inadeguata durata nel tempo 4. Scarsa compliance dl del paziente
30 CONCLUSIONE Con la terapia ortesica possiamo dare ai pazienti delle certezze e non delle speranze, ma a condizione che il corsetto sia: 1. PRESCRITTO ADEGUATAMENTE 2. COSTRUITO A REGOLA D ARTE 3. CONTROLLATO ACCURATAMENTE 4. PORTATO PER IL TEMPO STABILITO 5. SUPPORTATO DA UNA ADEGUATA CHINESITERAPIA
31 GRAZIE
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