Centro Studi. Nota congiunturale. Indagine di previsione per il IV trimestre 2014 per la provincia di Cuneo

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1 Centro Studi Nota congiunturale Indagine di previsione per il IV trimestre 2014 per la provincia di Cuneo Novembre 2014

2 Lo scenario economico La recente evoluzione dello scenario internazionale smentisce le note di cauto ottimismo che sembravano emergere prima dell estate. Il clima di fiducia peggiora, gli indicatori arretrano di alcuni punti. L ulteriore rinvio della ripresa, per quanto fragile e incerta, non può che preoccupare. L economia mondiale sta rallentando, ma soprattutto l Europa non riesce a uscire dalla recessione. Anche la Germania, nostro principale mercato insieme alla Francia, mostra segnali di logoramento. L indebolimento dell euro, che da agosto ad oggi ha perso il 7% nei confronti del dollaro, dovrebbe portare una boccata d ossigeno ai nostri esportatori già a partire dalle prossime settimane. All opposto, le tensioni geopolitiche con la Russia e in Medio Oriente potrebbero ridurre i flussi di esportazioni verso questi paesi: mercati non determinanti ma comunque importanti in alcuni settori. Sul fronte della domanda interna, il Piemonte non è in condizioni migliori del resto delle regioni italiane. Il settore delle costruzioni, tassello fondamentale della ripresa, rimane in recessione. La produzione industriale ha un profilo piatto o addirittura cedente. Gli investimenti in macchinari e attrezzature faranno segnare una nuova flessione nel 2014 dopo quella del I dati sulle immatricolazioni di autovetture sono in lieve crescita, ma guardando ai valori assoluti è difficile parlare di ripresa, visto che sono analoghi a quelli di fine anni 70. Le politiche regionali hanno margini di azione molto limitati. La Regione Piemonte ha una situazione di grave dissesto finanziario, accumulata da amministrazioni di diverso colore politico. Le risorse disponibili per politiche di sostegno al sistema produttivo sono assolutamente modeste. Positivo è l avvio dei pagamenti dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione, che sembrano iniziare ad affluire alle imprese piemontesi. Tuttavia il blocco quasi completo delle opere e degli investimenti pubblici regionali appare molto preoccupante dopo anni di crisi. A ridurre le risorse disponibili per le imprese, interviene anche la riforma delle Camere di Commercio, che subiranno una riduzione del 50% dei fondi a disposizione. Sarà dunque inevitabile un taglio consistente ad alcune iniziative strategiche. Pensiamo ad esempio al CEIP (Centro Estero per l internazionalizzazione del Piemonte), che negli anni scorsi con progetti di filiera come «From Concept to Car» o «Torino Piemonte Aerospace» ha fornito un importante ed efficace sostegno alla proiezione internazionale delle nostre imprese. In sostanza, per i prossimi mesi non possiamo purtroppo attenderci un quadro di riferimento più favorevole rispetto a quello dei mesi scorsi. L unico elemento positivo è costituito dalla svalutazione dell euro: sugli altri fronti prevalgono i fattori d incertezza o negativi. Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 2

3 Se nel contesto generale l eventualità di una ripresa si è nuovamente allontanata, in provincia di Cuneo il trend recessivo continua da almeno da 12 trimestri. Tolte le attese sull export, che restano positive, i principali indicatori anticipatori si mantengono negativi senza particolari segni di risalita. Meno critica la situazione delle variabili a consuntivo la cui sostanziale stabilità sembra indicare una condizione più di stallo che di ulteriore involuzione della crisi. A livello settoriale, i servizi evidenziano minori difficoltà rispetto all industria, ma con differenze sensibili tra comparti. I risultati dell indagine congiunturale di previsione relativa al quarto trimestre 2014, che verranno illustrati nelle pagine che seguono, sono basati su un campione di 305 aziende, di tutti i settori e dimensioni, pari ad oltre un quarto dell universo delle imprese associate a Confindustria Cuneo. La rilevazione è stata effettuata a fine settembre-inizio ottobre Di seguito, in dettaglio, i principali risultati dell indagine. Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 3

4 INDUSTRIA LE PREVISIONI PER IL QUARTO TRIMESTRE 2014 aumento stazionario diminuzione -9,0 produzione 18,9% 53,3% 27,8% -20,8 ordini interni 16,0% 47,2% 36,8% +3,1 export 18,3% 66,5% 15,2% -33,8 redditività 4,2% 57,7% 38,0% -9,8 occupazione 7,9% 74,3% 17,8% IMPRESE CHE INTENDONO EFFETTUARE INVESTIMENTI SIGNIFICATIVI 12,2% (18,4% nel III trim. 2014) MARGINALI 44,9% (39,8% nel III trim. 2014) NESSUN INVESTIMENTO 43,0% (41,8% nel III trim. 2014) IMPRESE CHE PREVEDONO DI RICORRERE ALLA CIG TASSO DI UTILIZZO DEGLI IMPIANTI 25,1% 67,1% TEMPI DI PAGAMENTO ANDAMENTO INCASSI GIORNI GIORNI IN RITARDO NORMALE MEDIA ENTI PUBBLICI 63,8% 36,2% Fonte: Centro Studi Confindustria Cuneo Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 4

5 L indagine congiunturale di previsione per il quarto trimestre 2014 ha visto coinvolte circa 220 aziende industriali associate a Confindustria Cuneo. Le aspettative sui livelli produttivi per il quarto trimestre permangono improntate al pessimismo per gran parte delle imprese cuneesi, ma su valori in genere meno negativi. Rispetto a giugno sale la quota di aziende che ritiene che la produzione salirà (dal 16% al 19%), mentre scende dal 54% al 53% la percentuale di coloro che ne prospettano la stabilità. Diminuisce di 2 punti anche il peso delle imprese che prevedono un calo dei livelli produttivi: sono il 28% contro il 30% del III trimestre. Il risultato che deriva da queste attese, è un miglioramento, sebbene su valori ancora negativi, del saldo di opinione (ottimisti meno pessimisti) sui livelli produttivi dal -14,7% al -9%. ASPETTATIVE SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE, IV TRIM. Fonte: Indagini Congiunturali CSC Cuneo Le aspettative sulla produzione si mostrano eterogenee a livello settoriale: nella metalmeccanica il saldo sui livelli produttivi recupera 11 punti, e si riporta su valori positivi (+7,9%). Nei comparti non metalmeccanici, invece, le previsioni risalgono di 3,6 punti ma permangono fortemente negative (-16,1%). Nell industria in complesso, le aspettative sugli ordini interni peggiorano di oltre 7 punti: rispetto allo scorso trimestre, infatti, cresce di 9 punti la percentuale di aziende che ritiene che gli ordini diminuiranno (dal 28% al 37%); cala, nel contempo, la quota di coloro che ritengono che si manterranno invariati (dal 56% al 47%). Sale di 1 punto, invece, la quota di chi ne prospetta un aumento (dal 15% al 16%). Il saldo di previsione scende pertanto da -13,5% a -20,8%. Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 5

6 Più positivo il clima di opinione sugli ordini export. Le imprese esportatrici (76% del campione) ritengono nel 18% dei casi che l export crescerà nel corso del quarto trimestre 2014 (erano il 17% a giugno). Diminuisce la quota di imprese che si attende una stabilità degli ordini export (dal 70% al 66%); in salita la percentuale di coloro che ne prevedono un calo (dal 13% al 15%). Le aspettative sugli scambi con l estero passano pertanto dal +4% dello scorso trimestre al +3,1%. ASPETTATIVE SU ORDINI ED EXPORT, IV TRIM. Fonte: Indagini Congiunturali CSC Cuneo Il tasso di utilizzo degli impianti delle imprese industriali cuneesi, pari al 67,1%, perde un ulteriore punto percentuale (era il 68% a marzo e giugno scorsi), prossimo ai livelli di quanto si registrava nel 2009 (IV trim. 2009: 66,9%), periodo tra i peggiori della crisi. TASSO DI UTILIZZO DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA, IV TRIMESTRE DI OGNI ANNO, (percentuale) Fonte: Indagini Congiunturali CSC Cuneo Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 6

7 Sale di circa 4 punti la quota di aziende con un portafoglio ordini inferiore ad un mese di attività, passando dal 20,9% di giugno al 25%. Come nello scorso trimestre, una quota maggioritaria di imprese industriali (48,1%) ha lavoro garantito per un periodo da uno a tre mesi. Il 13,5% ha un carnet ordini per 3-6 mesi (erano il 16,8% a giugno); il 9,1% per un periodo di 6-12 mesi (5,2% a giugno); per il 4,3% l orizzonte temporale supera l anno (era il 6,3% a giugno). COMPOSIZIONE DEL CARNET ORDINI NELLE IMPRESE INDUSTRIALI, III TRIM (percentuale di aziende) Fonte: Indagine Congiunturale CSC Cuneo Rispetto alla rilevazione precedente, diminuisce dal 18,4% al 12,2% la quota di aziende industriali intervistate che prevedono di fare investimenti significativi; cresce, al contrario, di circa 5 punti la percentuale di coloro che hanno in programma investimenti di sostituzione (dal 39,8% al 44,9%). Il 43% dei rispondenti dichiara che nell arco dei prossimi tre mesi non pensa di realizzare alcun nuovo investimento (41,8% a giugno). Le attese di variazione della redditività permangono sfavorevoli: il 38% degli intervistati si attende un peggioramento (erano il 35% a giugno), a fronte di un 4% che si dice ottimista (6% a giugno). Le previsioni sulla redditività passano pertanto da -29,5% a -33,8%. Permangono forti difficoltà nella situazione di liquidità delle imprese: la quota di aziende che lamenta ritardi negli incassi cresce di 5 punti: dal 58,8% al 63,9%. I tempi medi di pagamento risultano sostanzialmente invariati rispetto allo scorso trimestre (91 giorni contro i 92 di giugno), mentre scendono a 124 giorni per le transazioni con gli enti pubblici (141 giorni a giugno). Le scarse aspettative sugli ordini si riflettono inevitabilmente sulla domanda di lavoro che rimane debole. Circa i tre quarti delle aziende industriali prevedono di mantenere invariato il proprio organico, a fronte del 18% che ne prospetta un taglio; sale dal 6% all 8% la quota di chi prevede un rafforzamento di personale. Il saldo occupazionale atteso rimane invariato al -9,8%. Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 7

8 Passa dal 24,7% al 25,1% la percentuale di aziende che prevedono di dover fare ricorso alla cassa integrazione guadagni nei prossimi tre mesi. A livello settoriale 1 emergono andamenti non del tutto omogenei che denotano le peculiarità dei vari comparti industriali. Più analiticamente, nella meccanica le aspettative appaiono mediamente migliori rispetto ad altri comparti. Le attese sull export si mantengono positive pur perdendo 2 punti percentuali, passando dal +9,4% dello scorso trimestre all attuale 7,3%; le previsioni sugli ordini interni calano di quasi 5 punti e si attestano a -6,5%. In miglioramento le prospettive sulla produzione che riguadagnano circa 11 punti e tornano positive: da -3,4% a +7,9%. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva passa dal 75,8% al 74,2%. Le aziende meccaniche che ritengono di dover fare ricorso alla cassa integrazione guadagni scendono dal 18,6% di giugno al 17,5%. Il 14,3% delle aziende prevede un rafforzamento degli organici a fronte di un 12,7% che ne prospetta la riduzione. Il saldo sulle attese occupazionali, pari a +1,6%, rimane quasi invariato rispetto alla precedente rilevazione (+1,7%). Nel comparto alimentare le attese sugli ordini, pari al +19,2% lo scorso trimestre, salgono di ulteriori 6 punti percentuali (+25%), mentre le aspettative sull export ne acquisiscono quasi 9 punti e si attestano al +24,1%. Le previsioni sui livelli produttivi aumentano di 9,6 punti, passando dal +15,4% al +25%. Il tasso di utilizzo degli impianti rimane pressoché invariato: 73,6% rispetto al 74% di giugno. Le aspettative sull occupazione sono nulle, mentre si riduce la percentuale di imprese alimentari che ritiene di dover fare ricorso alla CIG (dal 18,5% al 12,5%). Situazione in parziale miglioramento per la chimica e gomma-plastica, come già verificatosi nella rilevazione del trimestre scorso. Rispetto a giugno, le attese sui livelli produttivi crescono portando il saldo dal livello di equilibrio al +7,1%; si contraggono, invece, di 21 punti le attese sugli ordini che passano dal +6,7% di giugno al -14,3%. Le aspettative sugli ordini export mantengono il segno più, pur perdendo circa 7 punti (dal +14,3% al +7,1%). Previsioni sull occupazione sul livello di neutralità: l 86% delle imprese della chimica e gomma-plastica dichiarano di non voler variare il proprio organico; il 7% intende rafforzarlo e un ulteriore 7% ridimensionarlo; il 7,1% delle aziende ritiene di dover ricorrere alla CIG. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva sale dal 74,7% al 79,2%. Non riesce a risollevarsi il comparto dell edilizia ed affini. Le aspettative sui livelli produttivi si attestano al -52,5%, in discesa di 8,7 punti percentuali rispetto a giugno. Nettamente più 1 L analisi viene effettuata per i singoli settori in cui si è registrato un numero statisticamente significativo di risposte (>5% del totale). Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 8

9 pessimistiche anche le attese sui nuovi ordini (da -42,9% a -62,7%). Perde quasi 5 punti il saldo sugli ordini dall estero che passa dal -13,8% al -18,5%. La fiducia delle imprese edili sulle prospettive occupazionali rimane bassa (-28,3%). Il ricorso agli ammortizzatori sociali, che a giugno era contemplato dal 42,1% delle imprese edili, riguarda oggi la metà delle stesse. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è pari al 47,2% (era il 49,6% a giugno). Nel settore grafica, stampa ed editoria le aspettative sugli ordini sono pari a -30,8% (-20% a giugno), a fronte del -23,1% degli ordini export (-7,1% lo scorso trimestre). Le attese sulla produzione risalgono di circa 5 punti (da -20% a -15,4%). Gli indicatori relativi al mercato del lavoro si mantengono pessimistici: le prospettive occupazionali si attestano al -7,7% (-7,1% nella precedente rilevazione), mentre ritiene di dover utilizzare la CIG il 15,4% delle imprese del comparto (20% a giugno). Il tasso di utilizzo degli impianti è pari a 78,5% (era 78,7% nel III trimestre). In miglioramento rispetto allo scorso trimestre la situazione degli altri manifatturieri. Le attese relative agli ordini passano dal -30,8% al valore di equilibrio, mentre il saldo sull export recupera 14 punti (da -20% di giugno a -5,9%). Le attese sui livelli produttivi si portano da zero a +14,3%. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si attesta al 69,2%%. In salita le prospettive sull occupazione (+5%), mentre scende dal 15,4% al 9,5% la quota di aziende che ritengono di dover utilizzare la CIG. PREVISIONI SUI LIVELLI PRODUTTIVI PER SETTORE DI ATTIVITÀ, IV TRIM Fonte: Indagine Congiunturale CSC Cuneo Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 9

10 SERVIZI LE PREVISIONI PER IL QUARTO TRIMESTRE 2014 aumento stazionario diminuzione +7,8% occupazione 14,4% 78,9% 6,7% +5,6% livello di attività 18,0% 69,7% 12,4% -6,8% nuovi ordini 12,5% 68,2% 19,3% -17,8% redditività 7,8% 66,7% 25,6% IMPRESE CHE INTENDONO EFFETTUARE INVESTIMENTI SIGNIFICATIVI 19,1% (15,8% nel III trim. 2014) MARGINALI 37,1% (48,7% nel III trim. 2014) NESSUN INVESTIMENTO 43,8% (35,5% nel III trim. 2014) IMPRESE CHE PREVEDONO DI RICORRERE ALLA CIG TASSO DI UTILIZZO RISORSE AZIENDALI 5,6% 84,0% TEMPI DI PAGAMENTO ANDAMENTO INCASSI GIORNI GIORNI IN RITARDO NORMALE 64% 36% MEDIA ENTI PUBBLICI Fonte: Indagini Congiunturali CSC Cuneo Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 10

11 Le indicazioni per il quarto trimestre che provengono dalle 90 aziende cuneesi del comparto dei servizi che hanno preso parte all indagine congiunturale risultano fondamentalmente in linea con quanto rilevato a giugno. Si tratta di imprese di vari comparti: servizi ICT, servizi di consulenza alle imprese (progettazione e design, consulenza di direzione, pubblicità, igiene ambientale, sorveglianza, ecc.), trasporto merci e persone, servizi alla persona, turismo e servizi commerciali, utilities. Alcuni dei principali indicatori evidenziano un parziale peggioramento rispetto ai valori dello scorso trimestre, a fronte di altri che risultano invece in ripresa. Più in dettaglio, l indicatore relativo ai livelli di attività recupera quasi 2 punti, passando dal +3,9% al +5,6%. Rispetto alla rilevazione precedente, decrescono dal 21% al 18% le aziende che si attendono un aumento dei livelli di attività e nel contempo scendono le previsioni di riduzione (dal 17% al 12% del campione). In aumento le imprese che prospettano una situazione stazionaria (dal 61,8% al 69,7%). Meno positive le attese relative agli ordini, che passano dal +1,3% di giugno al -6,8%. In particolare, si contrae la percentuale di imprese che annunciano un aumento degli ordinativi (dal 21,1% al 12,5%) mentre passano dal 20% al 19% le aziende che presumono un calo. Salgono dall 11,3% al 20% le aziende di servizi con un portafoglio ordini inferiore ad un mese di attività; il 30,6% ha lavoro garantito per un periodo da 1 a 3 mesi; il 17,6% per 3-6 mesi; un ulteriore 16,5% da 6 mesi ad un anno; ed, infine, il 15,3% delle imprese ha un carnet ordini di oltre un anno (21,1% nel terzo trimestre). COMPOSIZIONE DEL CARNET ORDINI NELLE IMPRESE DI SERVIZI, IV TRIM (percentuale di aziende) Fonte: Indagini Congiunturali CSC Cuneo Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 11

12 Il tasso di utilizzo delle risorse aziendali è elevato e pari all 84% (era l 82,7% a giugno). Scende al 37,1% la quota di imprese che ha in programma investimenti di sostituzione (48,7% a giugno), mentre sale al 19,1% quella di coloro che prevedono investimenti significativi (15,8% nella precedente indagine). In aumento al 43,8% la percentuale di aziende che non intendono effettuare investimenti nel corso del quarto trimestre Le attese sull occupazione si rafforzano e passano dal +2,7% al +7,8%, riprendendo circa 5 punti percentuali. Scendono, inoltre, le ipotesi di ricorso alla CIG: le aziende che prevedono di farne uso passano dall 11,8% della precedente indagine al 5,6%. Le prospettive di variazione della redditività risultano più sfavorevoli: solo l 8% delle imprese di servizi si attendono un aumento di redditività, il 26% un calo. Il saldo che ne deriva è pari a -17,8% rispetto al -13,3% dello scorso trimestre. Circa il 64% delle aziende segnala ritardi nei pagamenti pattuiti. I tempi di pagamento sono pari a 77 giorni in complesso e a 152 giorni per gli enti pubblici. A livello settoriale, emergono giudizi differenziati, sebbene occorra tenere conto che, in alcuni casi, gli indicatori possono risentire della relativa numerosità del campione. Le valutazioni più negative sono riferibili alle aziende dei comparti dei trasporti e della logistica e dei servizi vari. Nei servizi commerciali e turistici le previsioni relative al livello di attività si riportano al valore di equilibrio risalendo dal -22,2% di giugno. Si affievoliscono, invece, le attese sull occupazione (dal +12,5% a zero) e sui nuovi ordini (da zero a -15,4%). Precipita anche il saldo relativo alla redditività dal livello di neutralità al -23,1%. Ancora difficile la situazione delle aziende dei trasporti e logistica, sebbene i principali indicatori anticipatori recuperino in modo deciso rispetto alla precedente rilevazione. Le attese su livelli di attività passano dal -41,7% al -18,8% recuperando quasi 23 punti; le previsioni sui nuovi ordini recuperano quasi 18 punti, dal -46,2% di giugno al -28,6%; discreta ripresa delle opinioni sulla redditività (da -45,5% a -20%), mentre tornano positive le attese sui livelli occupazionali (da -38,5% a +12,5%). Negli altri servizi le aspettative sull andamento dei livelli di attività perdono circa 4 punti, da -4,5% a -8,3; quelle sull occupazione sono al contrario positive, salendo da zerodi giugno scorso a +4,3%. Le attese sulla redditività riacquistano qualche punto portandosi dal -15,2% al -6,7%. Nel terziario innovativo l indicatore relativo al livello di attività per il quarto trimestre 2014 è positivo e pari a +15,2%, ma perde oltre 15 punti rispetto a giugno (+30,4%). Si mantiene positivo il saldo sull occupazione pur scendendo di 5 punti (dal +17,4% al +12,1%). Subiscono un pesante inasprimento le attese di acquisizione di nuovi ordini che passano Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 12

13 da +26,1% al -3%. Anche le aspettative sulla redditività si attenuano di 15 punti tornando negative (-15,2%). Per le utilities non si è raccolto un numero sufficiente di risposte per consentire una elaborazione dei risultati. PREVISIONI SUI LIVELLI DI ATTIVITÀ PER SETTORE, IV TRIM Fonte: Indagine Congiunturale CSC Cuneo Indagine congiunturale di previsione per il IV trimestre 2014 pag. 13

14 Pubblicazione a cura del Centro Studi di Confindustria Cuneo con i dati rilevati nei mesi di settembre-ottobre Centro Studi Tel Fax e.mail: centrostudi@uicuneo.it La presente comunicazione è destinata esclusivamente agli associati di Confindustria Cuneo. È vietato riprodurla e riprodurne, anche parzialmente il testo.