Complessità: dall Epistemologia alla Psicologia Tullio Tinti
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- Carla Biagi
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1 Complessità: dall Epistemologia alla Psicologia 2008 Tullio Tinti
2 Psicologia della Complessità Parte 4 di 5
3 Teoria dei Giochi I modelli multi-agente vengono studiati utilizzando (in parte) l apparato matematico della Teoria dei Giochi Tullio Tinti 3
4 Teoria dei Giochi I modelli multi-agente sono costituiti da: un certo numero di componenti (agenti); un repertorio fisso di azioni possibili per ogni agente (strategie pure); una determinata probabilità associata a ciascuna strategia pura; un generatore di casualità. Tullio Tinti 4
5 Teoria dei Giochi La strategia di un agente che consiste nel mettere in atto ciascuna strategia pura con la probabilità ad essa assegnata viene chiamata strategia mista di quell agente Tullio Tinti 5
6 Teoria dei Giochi Una volta assegnate le probabilità alle strategie pure, il sistema è abbandonato a se stesso (nell ambiente): l unica certezza è che ogni strategia pura si manifesterà con una certa probabilità Il comportamento di ogni agente non è dunque predeterminato ma probabilistico Tullio Tinti 6
7 Teoria dei Giochi Consideriamo l agente n-imo del sistema. La sua strategia mista sia: strategia pura n-1 con probabilità 30%; strategia pura n-2 con probabilità 10%; strategia pura n-3 con probabilità 50%; strategia pura n-4 con probabilità 10%. Tullio Tinti 7
8 Teoria dei Giochi Il generatore di casualità (ad esempio un dado con 10 facce) produce un numero a caso, supponiamo 7 Allora l agente n-imo, evitando di fare qualsiasi considerazione che potrebbe influenzarlo, mette in atto la strategia pura n-3 Tullio Tinti 8
9 Teoria dei Giochi NB: in questi modelli la strategia mista deve essere applicata rigidamente e stupidamente, senza ragionare Per esempio: se il generatore di numeri casuali continuasse a produrre 7, l agente n- imo dovrebbe continuare a mettere in atto la strategia pura n-3 Tullio Tinti 9
10 Teoria dei Giochi Nonostante la stupidità e la rigidità dei singoli agenti, i sistemi multi-agente sono spesso in grado di risolvere problemi esibendo un comportamento razionale anche se le strategie pure dei singoli agenti non sono affatto razionali ( Swarm logic ) Tullio Tinti 10
11 Teoria dei Giochi Riassumendo: nei modelli multi-agente la razionalità emerge dalla moltitudine di interazioni locali non lineari tra agenti stupidi, i quali applicano strategie pure che possono essere assai poco razionali (se considerate singolarmente) Tullio Tinti 11
12 Teoria dei Giochi Forse il più notevole risultato della Teoria dei Giochi è il seguente: Tra le strategie pure, ce ne sono di migliori e di peggiori La strategia mista ottimale di ogni singolo agente comprende sempre anche le strategie pure peggiori Tullio Tinti 12
13 Teoria dei Giochi Nel caso delle formiche questo significa che, per esempio, la colonia sa come costruire un nido (una performance molto superiore alle possibilità della singola formica) proprio perché tra le strategie pure delle singole formiche ci sono azioni irrazionali rispetto al fine (per es. portare via parti del nido già sistemate per bene) Tullio Tinti 13
14 Teoria dei Giochi Nel caso dei giochi competitivi a somma zero, questo significa che, per massimizzare il proprio guadagno atteso, ciascun giocatore deve necessariamente utilizzare con una certa probabilità (che dai calcoli risulta molto meno piccola di quanto si potrebbe immaginare) anche le strategie pure più rischiose Tullio Tinti 14
15 Teoria dei Giochi Nel caso dei contesti terapeutici o educativi, come efficacemente illustrato da Donald Winnicott, il terapeuta (o il genitore) ideale non è affatto quello che non sbaglia mai, bensì è quello che occasionalmente commette errori, purché proporzionati alla capacità del paziente (figlio) di tollerare l imperfezione del terapeuta (genitore) Tullio Tinti 15
16 Riepilogo logico Ipotesi dell emergenza Svolta stocastica Tesi di McCulloch- Pitts Insetti sociali Teoria dei Giochi Tullio Tinti 16
17 Tullio Tinti 17
18 Il modello complesso Veniamo (finalmente!) al modello di psiche proposto dai teorici della complessità Tullio Tinti 18
19 La psiche come società La psiche può essere descritta come una società di agenti subrazionali Tullio Tinti 19
20 La psiche come società Tra gli autori che si sono impegnati in questa descrizione il più importante è sicuramente lo scienziato cognitivo Douglas Hofstadter Tullio Tinti 20
21 La psiche come società Ma èstato Marvin Minsky, guru dell Intelligenza Artificiale, a rendere celeberrimo il modello della mente come società Tullio Tinti 21
22 La psiche come società Un altro autore che si è dedicato alla descrizione della psiche come società di agenti non razionali è il filosofo Daniel Dennett Tullio Tinti 22
23 La psiche come società Anche lo scienziato cognitivo Roger Schank, grande esperto di processi di apprendimento, condivide questa visione della psiche Tullio Tinti 23
24 La psiche come società Nel modello della psiche come società la razionalità emerge dalle interazioni locali non lineari (stocastiche) tra agenti il cui comportamento è non razionale (e contraddittorio) Tullio Tinti 24
25 Razionalità Società di agenti sub-razionali Tullio Tinti 25
26 La psiche come società Se magicamente la psiche si purgasse da tutte le sue apparenti disfunzioni (quelle che André Kukla chiama trappole della mente ), non avremmo una mente ottimizzata, bensì probabilmente - la psiche smetterebbe di funzionare..!!! Tullio Tinti 26
27 La psiche come società E evidente, da quanto detto, la lontananza abissale di questo modello della psiche dai modelli dei primi cognitivisti (modelli del tutto privi di aleatorietà, nei quali ogni componente obbedisce a regole logiche assolutamente coerenti rispetto al fine) Tullio Tinti 27
28 BLACK BOX Modello semplice della psiche Modello complicato della psiche Modello complesso della psiche Tullio Tinti 28
29 La psiche come società Descrivere la psiche come società va decisamente contro tutte le sue rappresentazioni tradizionali Siamo infatti abituati a pensare alla psiche, all Io, al Sé, alla soggettività come a qualcosa di unitario e coeso Tullio Tinti 29
30 La psiche come società Inoltre, secondo l assiologia tradizionale: BENE MALE Io (Sé) Semplicità Unità Complessità Molteplicità Tullio Tinti 30
31 L indemoniato di Gerasa Poi gli domanda: «Qual è il tuo nome?». Quello risponde: «Legione è il mio nome, perché noi siamo in molti» S. Marco 5,9 Tullio Tinti 31
32 La psiche come società Vediamo come si colloca il modello complesso della psiche come società all interno delle categorie individuate dalla Teoria della Complessità NB: Siamo sempre sulla sponda descrittiva e non su quella prescrittiva Tullio Tinti 32
33 Tassonomia della complessità PROBLEMA Complicato o complesso Sistema Funzionamento Struttura Ordinato o disordinato Complicata o complessa Tullio Tinti 33
34 Tassonomia della complessità PROBLEMA Problem solving Sistema Tullio Tinti 34
35 La psiche come società Struttura: dal punto di vista strutturale, la psiche è un sistema multi-agente kleiniano in cui gli agenti sono gli oggetti interni psichici: interagenti, conflittuali Tullio Tinti 35
36 Territori epistemici Caos Mappa epistemica della complessità S. semplici S. c omplica ti S. compless i S. s uper co mplessi Orlo caos Ordine C. banale Tullio Tinti 36
37 Territori epistemici Caos S. semplici S. c omplica ti S. c omp less i S. s uper co mplessi Orlo caos Ordine C. banale Tullio Tinti 37
38 La psiche come società Funzionamento: dal punto di vista funzionale, la psiche può funzionare in modo più o meno ordinato (questo vale per tutti i sistemi maggiormente complessi) Tullio Tinti 38
39 La psiche come società Caos Orlo caos Ordine PSICHE C. banale Tullio Tinti 39
40 La psiche come società Caos Pensiero disorganizzato Orlo caos Ordine C. banale Tullio Tinti 40
41 La psiche come società Pensiero disorganizzato/caotico: modo di funzionare altamente disordinato, deragliante, totalmente disfunzionale Esempi: stato onirico e altri stati alterati della coscienza, scompenso psichico Tullio Tinti 41
42 La psiche come società Caos Pensiero disorganizzato Orlo caos Ordine C. banale Pensiero dicotomico Tullio Tinti 42
43 La psiche come società Pensiero dicotomico/banale: la psiche affronta il mondo attraverso l uso di categorie rigide e ipersemplificate (stereotipi, pregiudizi), inadatte a cogliere le sfumature e le ambivalenze del reale Esempi: fanatismo, estremismo, povertà culturale, deficit mentali, fissità cognitiva, scissione (borderline) Tullio Tinti 43
44 La psiche come società Caos Pensiero disorganizzato Orlo caos Ordine Sistema 2 C. banale Pensiero dicotomico Tullio Tinti 44
45 La psiche come società Sistema 2: logico-monotòno, deduttivo, esplicito o esplicitabile, lento, preciso Esempi: pensiero analitico, applicazione sequenziale di regole, comunicazione verbale, pensiero convergente Tullio Tinti 45
46 La psiche come società Caos Pensiero disorganizzato Orlo caos Sistema 1 Ordine Sistema 2 C. banale Pensiero dicotomico Tullio Tinti 46
47 La psiche come società Sistema 1: associativo, induttivo, non monotòno, abduttivo, implicito, veloce, sub-ottimale Esempi: ragionevolezza, intuizione, capacità analogica, comunicazione non verbale, pensiero divergente Tullio Tinti 47
48 La psiche come società In pratica: la Psicologia della Complessità generalizza alle (quattro) Classi di Wolfram le cosiddette teorie duali (Neisser, Guilford, de Bono, Stanovich, Evans) Tullio Tinti 48
49 La psiche come società Problem solving: dal punto di vista del problem solving, troppo ordine cristallizza il sistema, troppo disordine lo rende disfunzionale Tullio Tinti 49
50 La psiche come società Un sistema troppo ordinato si cristallizza, diventa rigido e fragile Tullio Tinti 50
51 La psiche come società Un sistema troppo caotico non riesce a coordinare le forze per affrontare i problemi ambientali Tullio Tinti 51
52 La psiche come società Ma un sistema con un certo grado di disordine è creativo, adattivo, flessibile, resiliente, capace di improvvisazione (risonanza stocastica) Tullio Tinti 52
53 La psiche come società Nel caso della psiche, l ordine mentale è necessario per affrontare i problemi (complicati) che necessitano di rigore e logica, ma può essere controproducente per problemi (complessi) che richiedono improvvisazione e creatività Tullio Tinti 53
54 Problemi semplici Problemi complicati Problemi complessi Pensiero disorganizzato Sistema 1 Sistema 2 Pensiero dicotomico Tullio Tinti 54
55 Osservazioni Il modello complesso della psiche come società comprende tutti gli altri modelli: Strutturalmente coincide con il modello psicodinamico-conflittuale Il funzionamento ordinato coincide con il modello razionalista logico-lineare Il funzionamento al limite del caos coincide con il modello associazionista-connessionista Tullio Tinti 55
56 Osservazioni Tullio Tinti 56
57 Osservazioni La ragionevolezza e l intuizione, espressioni del pensiero di tipo analogico e associativo, sono spesso screditate dal razionalismo Si noti però che sono non razionali ma non irrazionali, ovvero sono qualcosa di diverso ma non opposto alla razionalità Tullio Tinti 57
58 Osservazioni Infatti, in un certo senso, solo il pensiero disorganizzato può essere considerato irrazionale in senso stretto Pensiero disorganizzato: irrazionale Razionalità e ragionevolezza: diverse ma complementari, non in opposizione Pensiero dicotomico: irragionevole Tullio Tinti 58
59 Osservazioni Dal punto di vista della complessità, tanto la razionalità quanto la ragionevolezza non razionale hanno grande importanza per il problem solving Ciascuna è infatti specializzata per affrontare una certa classe di problemi ambientali (Legge di Cesare) Tullio Tinti 59
60 Osservazioni Più precisamente: evolvendosi, la psiche sembra aver trovato una soluzione razionale al seguente meta-problema: Funzionare in modo tale da poter affrontare nel modo migliore i problemi presenti nell ambiente umano (quasi tutti complessi e imprevedibili, ma alcuni complicati e prevedibili) Tullio Tinti 60
61 Osservazioni In questo senso è corretto parlare di una razionalità della psiche che in qualche modo si pone in un ordine superiore a quello della razionalità in senso stretto Tullio Tinti 61
62 Osservazioni Ilya Prigogine, padre della Teoria della Complessità, chiama allargata questa razionalità di ordine superiore alla razionalità pura Tullio Tinti 62
63 Osservazioni Vernon Lomax Smith, premio Nobel 2002 per l economia, preferisce l espressione razionalità ecologica Tullio Tinti 63
64 Razionalità ecologica Metaproblema: Affrontare nel modo migliore (tutti) i vari problemi presenti nell ambiente umano Metasoluzione: Razionalità ecologica Sistema 1 (ragionevolezza non razionale) Sistema 2 (razionalità in senso stretto) Risolve problemi complessi Risolve problemi complicati Tullio Tinti 64
65 Osservazioni Perché razionalità ecologica? La razionalità pura è adatta a problemi artificiali, da laboratorio: ha poca validità ecologica in senso stretto La ragionevolezza funziona bene nel mondo reale, con i problemi reali: è ecologicamente valida in senso stretto Tullio Tinti 65
66 Osservazioni La razionalità allargata, che comprende come casi particolari la razionalità pura e la ragionevolezza, va considerata ecologicamente valida in senso lato, tenendo conto del fatto che l ambiente umano include problemi artificiali Tullio Tinti 66
67 Razionalità ecologica Metaproblema: Affrontare nel modo migliore (tutti) i vari problemi presenti nell ambiente umano Metasoluzione: Razionalità ecologica Ragionevolezza (ecologicamente valida) Razionalità pura (senza validità ecologica) Risolve problemi naturali Risolve problemi artificiali Tullio Tinti 67
68 Osservazioni L accusa di essere modelli irrazionalisti, mossa dai detrattori della Psicologia della Complessità ai modelli complessi della psiche, è del tutto infondata Anzi, sono modelli ecologicamente razionalisti! Tullio Tinti 68
69 Osservazioni Si noti infine che i vari modi di funzionare della psiche (dal più ordinato al più disordinato) potrebbero anche essere considerati strategie pure che, nelle giuste proporzioni, costituiscono la strategia mista ottimale (quindi la strategia più razionale) per affrontare i problemi dell ambiente umano Tullio Tinti 69
70 Osservazioni In altre parole: forse tutti i modi di funzionare della mente, compresi il pensiero disorganizzato (irrazionale) e quello dicotomico (irragionevole), devono essere possibili affinché la psiche possa risolvere in modo ottimale l incredibile varietà di problemi del suo ambiente! Tullio Tinti 70
71 Osservazioni «Forse, affinché la razionalità ecologica sia possibile, devono esserci sia una certa probabilità di caos, sia una certa probabilità di cristallizzazione» Tullio Tinti Tullio Tinti 71
72 Osservazioni Metasoluzione: Metaproblema: Affrontare in modo ottimale tutti i vari problemi presenti nell ambiente umano Strategia mista ottimale: - Strategia pura: pensiero caotico - Strategia pura: ragionevolezza - Strategia pura: razionalità - Strategia pura: pensiero dicotomico Tullio Tinti 72
73 Osservazioni Se il modello complesso della psiche è una buona descrizione, quali prescrizioni possono derivare da essa? (Come sappiamo, ci serve qualche ipotesi aggiuntiva) Tullio Tinti 73
74 Osservazioni Descrizione: psiche come società Ipotesi aggiuntiva: vogliamo comprendere la capacità di problem solving della psiche Prescrizione: STUDIARE TUTTI I VARI REGIMI FUNZIONALI DELLA PSICHE (INTESI COME STRATEGIE PURE) Tullio Tinti 74
75 Osservazioni Descrizione: psiche come società Ipotesi aggiuntiva: vogliamo massimizzare la capacità di problem solving della psiche Prescrizione: POTENZIARE LA RAZIONALITA ECOLOGICA Tullio Tinti 75
76 Osservazioni Queste prescrizioni sono valide in molti contesti: Nella ricerca Nel quotidiano, nelle relazioni interpersonali Nell educazione (a scuola, in famiglia) Nella formazione In terapia Tullio Tinti 76
77 Osservazioni Potenziare la razionalità ecologica significa: Combattere il pensiero dicotomico Evitare il pensiero disorganizzato Coltivare la razionalità Coltivare il pensiero al limite del caos Integrare razionalità e pensiero al limite del caos Tullio Tinti 77
78 Osservazioni DESCRIZIONE: Caos Orlo caos Ordine PSICHE C. banale Tullio Tinti 78
79 Osservazioni PRESCRIZIONE: Caos Orlo caos Ordine PSICHE C. banale Tullio Tinti 79
80 Osservazioni Combattere il pensiero dicotomico: Promuovere la cultura (in generale) Promuovere la cultura della complessità (in particolare) Lottare in ogni circostanza contro i fanatismi, contro le facili banalizzazioni, contro la pseudo-cultura degli slogan e dei format, contro la tv-spazzatura, ecc. Tullio Tinti 80
81 Osservazioni In psicoterapia: Terapia dialettica (Linehan) Tullio Tinti 81
82 Osservazioni Evitare il pensiero disorganizzatocaotico: Mettere ordine nei pensieri Contenimento Rispettare e non forzare gli equilibri Terapie cognitivo-comportamentali SPDC come ambiente semplificato (???) Farmaci (???) Tullio Tinti 82
83 Osservazioni Coltivare la razionalità: Promuovere la mentalità scientifica Evitare l irrazionalismo metodologico Riconoscere i problemi semplici e affrontarli come tali Riconoscere i problemi complicati e affrontarli con metodo Tullio Tinti 83
84 Osservazioni Coltivare il pensiero al limite del caos: Regola aurea Principio dell empowerment Pensiero laterale Ecologia dell azione Cultura dell et-et Realismo complesso Pensiero reticolare Tullio Tinti 84
85 Osservazioni Pensiero multidimensionale Pensiero negativo Pensiero marziano (vedi Appendice) Tullio Tinti 85
86 Osservazioni Integrare razionalità e pensiero al limite del caos: Triage dei problemi (distinguere la tipologia: semplici, complicati, complessi) Allenare se stessi e/o gli altri a passare dalla razionalità alla ragionevolezza (e viceversa) a seconda dei problemi da affrontare (???) Tullio Tinti 86
87 Appendice Decalogo al limite del caos
88 Regola aurea «Ogni cosa deve essere resa quanto più semplice possibile, ma non ancora più semplice» (Einstein) Tullio Tinti 88
89 Empowerment Imperativo etico: «Agisci sempre in modo tale da aumentare il numero delle possibilità» Heinz von Foerster Tullio Tinti 89
90 Pensiero laterale I punti di vista inusuali moltiplicano i legami deboli (Granovetter), aumentando così la flessibilità della psiche Tullio Tinti 90
91 Ecologia dell azione La strategia è più importante del progetto Gli imprevisti possono essere opportunità (serendipity) Tullio Tinti 91
92 Cultura dell et et-et «Ci facciamo violenza nel timore di perderci nelle contraddizioni. Questa coercizione interiore è la tirannìa della logicità» Hannah Arendt Tullio Tinti 92
93 Cultura dell et et-et «Mi contraddico? Ebbene sì, mi contraddico (Sono vasto, contengo moltitudini)» Walt Whitman Tullio Tinti 93
94 Realismo complesso Non basta considerare il contesto Bisogna ricordare che il contesto evolve in modi spesso imprevedibili Tullio Tinti 94
95 Pensiero reticolare Le informazioni sono nelle connessioni Le relazioni sono più importanti dei nodi Tullio Tinti 95
96 Pensiero multidimensionale «Si tratta di sostituire un pensiero che separa e che riduce con un pensiero che distingue e che collega» Edgar Morin Tullio Tinti 96
97 Pensiero negativo Cogliere le assenze, le ombre, i non Tullio Tinti 97
98 Pensiero marziano Prendere sul serio, finalmente, la comunicazione non verbale Tullio Tinti 98
99 Riferimenti bibliografici Bibliografie personalizzate (via mail): Tullio Tinti 99
100 Parte V: Tullio Tinti 100
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