ANALISI CRITICA DI UN MODELLO COSTITUTIVO PER LA RISPOSTA CICLICA DEI TERRENI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ANALISI CRITICA DI UN MODELLO COSTITUTIVO PER LA RISPOSTA CICLICA DEI TERRENI"

Transcript

1 ANALISI CRITICA DI UN MODELLO COSTITUTIVO PER LA RISPOSTA CICLICA DEI TERRENI Annamaria di Lernia Politecnico di Bari Angelo Amorosi Politecnico di Bari Daniela Boldini Università di Bologna Sommario Nella presente nota si mostrano i risultati della simulazione numerica di prove di taglio ciclico monodirezionale e multidirezionale eseguite su un elemento di volume adottando per il terreno un modello costitutivo elastoplastico isteretico implementato nella libreria di un codice di calcolo agli elementi finiti. L obiettivo delle analisi è quello di studiare la risposta ciclica del modello costitutivo con riferimento a semplici percorsi di deformazione ciclica monodirezionale (taglio semplice) e a più complessi percorsi multidirezionali, più rappresentativi delle condizioni deformative indotte durante un evento sismico reale. 1. Introduzione Il comportamento ciclico dei terreni è generalmente simulato mediante modelli costitutivi più o meno avanzati, capaci di tener conto della non linearità della risposta costitutiva del terreno sollecitato da azioni cicliche e dinamiche. Una maggiore accuratezza nella previsione della risposta ciclica del terreno corrisponde, in generale, ad una maggiore complessità nella formulazione costitutiva, anche in ragione del maggior numero di parametri che è tipicamente necessario introdurre. Alla luce di ciò, appare utile individuare soluzioni di compromesso, che assicurino realisticità dei risultati a fronte del minore grado di complessità possibile in termini di ipotesi costitutive. In linea con tale esigenza nel seguito si illustrano delle simulazioni numeriche basate su un modello costitutivo di complessità intermedia, l Hardening Soil model with small strain stiffness (HSsmall), recentemente implementato nella libreria del codice di calcolo agli Elementi Finiti PLAXIS, che consente di tener conto della non linearità della risposta del terreno anche alle piccole deformazioni, attraverso alcuni parametri di facile valutazione ingegneristica (Schanz et al., 1999; Benz et al., 29). Il lavoro presentato si colloca in una più ampia trattazione relativa allo studio della risposta sismica locale in condizioni tridimensionali con riferimento al sito di Lotung a Taiwan (Amorosi et al., 214), eseguito adottando per il terreno il suddetto modello costitutivo opportunamente calibrato sulla base dei dati sperimentali disponibili. L obiettivo del presente lavoro è di evidenziare la risposta costitutiva del modello HSsmall per percorsi di sollecitazione ciclica di taglio semplice monodirezionale e multidirezionale, questi ultimi maggiormente rappresentativi della condizione indotta in un deposito di terreno dal propagarsi di un reale evento sismico.

2 Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica IARG Modello costitutivo HSsmall 2.1 Descrizione modello costitutivo Il modello costitutivo HSsmall costituisce un evoluzione del modello Hardening Soil model, sviluppato da Schanz et al. (1999), attraverso l introduzione di una specifica formulazione paraelastica proposta da Benz et al. (29) al fine di tener conto della non linearità del terreno anche alle piccole deformazioni. Il modello, infatti, consente di descrivere il comportamento isteretico del terreno per stati all interno della superficie di snervamento per mezzo di due parametri aggiuntivi rispetto alla versione originale: il modulo di rigidezza a taglio iniziale G e la deformazione di taglio γ.7, in corrispondenza della quale il modulo di rigidezza a taglio secante G s si riduce al 7% del modulo iniziale. Esso inoltre consente di descrivere un andamento variabile con la profondità del modulo di rigidezza a taglio iniziale, attraverso la dipendenza non lineare dallo stato tensionale. L evoluzione della rigidezza e dello smorzamento in funzione del livello deformativo raggiunto è descritta mediante una relazione modificata delle curve di decadimento del modulo e dello smorzamento proposte da Hardin & Drnevich (1972). Esse presentano un troncamento in corrispondenza di un determinato valore della deformazione di taglio denominata γ cut-off (funzione di γ.7 ), in corrispondenza della quale il modulo di rigidezza tangente diviene costante e pari al modulo di rigidezza tangente di scarico-ricarico G ur. La formulazione paraelastica del modello consente di riprodurre il parziale o totale recupero di rigidezza osservato in corrispondenza di parziali o totali inversioni nella direzione di carico e/o deformazione. In particolare, tale aspetto è tenuto in conto attraverso una quantità scalare, γ hist, che descrive la storia deformativa deviatorica recente secondo l espressione: H e hist 3 (1) e nella quale e rappresenta l incremento di deformazione deviatorica lungo le sue tre direzioni principali e H è un tensore che descrive la storia deformativa precedente. Ogni qualvolta che anche una sola delle componenti principali della deformazione deviatorica subisce una inversione ne risulta un aggiornamento del tensore H, e di conseguenza una inizializzazione parziale o totale dello scalare γ hist, dal quale dipende il valore di rigidezza normalizzata G t /G adottato dal modello. La rigidezza tangente così determinata caratterizza istantaneamente le relazioni tra incremento di sforzo e di deformazione in tutte le direzioni di applicazione di quest ultimo. Per la risposta in regime irreversibile, il modello HSsmall appartiene alla classe dei modelli elastoplastici con incrudimento isotropo, in quanto caratterizzato da due superfici di snervamento che delimitano il dominio paraelastico isteretico: una superficie deviatorica, che evolve in funzione delle deformazioni deviatoriche plastiche fino al criterio di rottura di Mohr-Coulomb, ed una superficie volumetrica, la cui dimensione dipende dalle deformazioni volumetriche plastiche accumulate. 2.2 Calibrazione modello A titolo di esempio, lo studio numerico illustrato nella presente nota è stato condotto con riferimento alle caratteristiche dello strato sabbioso presente nella parte sommitale del sito di Lotung. La calibrazione dei parametri del modello adottati nelle analisi è eseguita sulla base dei dati sperimentali disponibili in letteratura per il caso di studio (Elgamal et al., 1995; Zeghal et al., 1995; Borja et al., 2) come illustrato in Fig.1 e descritto in dettaglio in Amorosi et al. (214), cui si rimanda per dettagli. In Tabella 1 sono sintetizzati i parametri del modello adottati nelle simulazioni numeriche.

3 γ (%) D (%) Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica IARG Borja Borja et et al. al. (2)_ Gs/G G s /G G/G HSsmall_Gs/G s HSsmall_Gt/G t /G γ (%) Borja Borja et et al. al. (2)_ (2)_D D HSsmall_D HSsmall_D Fig 1. Calibrazione dei parametri del modello HSsmall: curve di decadimento del modulo di rigidezza e dello smorzamento variabile con la deformazione di taglio. Tabella 1. Parametri del modello HSsmall utilizzati nelle analisi c ' ' K ur.7 G E ur E5 E oed cut off kpa - % MPa MPa MPa MPa % Modello numerico Il modello numerico adottato nelle simulazioni consiste in un elemento di volume cubico di lato.1 m, assoggettato preliminarmente ad un percorso di carico in condizioni triassiali, seguito dalla fase di taglio ciclico monodirezionale o multidirezionale a spostamento controllato. La fase di carico triassiale è costituita a sua volta da un primo percorso di carico e scarico isotropo seguito da una fase di carico e scarico deviatorico (Tabella 2), eseguite allo scopo di espandere il dominio elastico imponendo un allontanamento delle superfici di snervamento. La fase di taglio ciclico prevede l applicazione di due tipi di percorsi di deformazione: un percorso di taglio semplice ed un percorso multidirezionale a farfalla (Fig. 2a). Tabella 2. Dettaglio della fase di carico triassiale simulata prima della fase di taglio ciclico Carico Isotropo Scarico Isotropo Carico Deviatorico Scarico Deviatorico p (kpa) q (kpa) 1.5 γ zy (%) γ zx (%).5 (a) (b) γzx γzy γ zy t (s) Fig 2. Percorso di deformazione a farfalla applicato nelle prove di taglio multidirezionali (a); andamento nel tempo delle singole componenti di deformazione (b). Le condizioni al contorno adottate per simulare la prova ciclica monodirezionale prevedono l applicazione, lungo una sola direzione, di una distribuzione uniforme di spostamenti orizzontali sulla faccia superiore dell elemento cubico ed una linearmente decrescente con la profondità sulle due corrispondenti facce verticali parallele. Le condizioni imposte per simulare la prova di taglio γ zx

4 Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica IARG 214 multidirezionale consistono invece nella applicazione sulla faccia superiore di spostamenti orizzontali uniformi lungo due direzioni perpendicolari, le cui componenti hanno, in genere, diversa intensità, contestualmente alle corrispondenti distribuzioni linearmente decrescenti con la profondità lungo le rispettive facce verticali (Fig. 3). In entrambe le tipologie di analisi il provino è vincolato alla base in tutte le direzioni. Fig 3. Condizioni al contorno imposte nella fase di taglio ciclico multidirezionale Le prove di taglio ciclico monodirezionali sono eseguite imponendo pissate deformazioni di taglio massime (da.1% a.5%) e assegnando allo spostamento un andamento sinusoidale di periodo T pari a 1 s. Le prove di taglio ciclico multidirezionali sono invece eseguite applicando un solo livello di deformazione di taglio massima (γ =.5%) in entrambe le direzioni, attraverso un segnale sinusoidale caratterizzato da un differente periodo di oscillazione lungo le due direzioni orizzontali (il periodo del segnale applicato nelle direzione y è metà di quello nella direzione x, come mostrato in Fig. 2b), allo scopo di ottenere il percorso di deformazione pissato (Fig. 2a). 4. Risultati Per ciascun livello di deformazione massima applicato nelle simulazioni della prova di taglio semplice monodirezionale sono stati valutati il modulo di rigidezza a taglio secante ed il corrispondente valore dello smorzamento. Essi sono confrontati con le curve teoriche del modello in Fig. 4a. Lo smorzamento D è valutato come rapporto, a meno di un coefficiente moltiplicativo, tra l area racchiusa dalla curva tensioni-deformazioni in un ciclo di deformazione e l area del triangolo formato dalla retta secante il medesimo ciclo. Il confronto dei risultati delle analisi numeriche mostra un buon accordo con i valori attesi teoricamente, fino al valore limite della deformazione di taglio γ cut-off, superato il quale si osserva un leggero aumento del rapporto G s /G ed una contestuale riduzione seguita da un rapido incremento del rapporto di smorzamento D. Tale comportamento è ascrivibile alla natura del modello in quanto, al raggiungimento della deformazione limite γ cut-off, esso assume una rigidezza tangente costante (G ur ) che comporta incrementi di energia accumulata maggiori degli incrementi di energia dissipata. Quando lo stato del materiale intercetta poi il dominio di snervamento (in questo caso per un valore della deformazione di poco superiore a.1%), si verifica un accumulo delle deformazioni plastiche che aumentano ulteriormente le capacità dissipative del modello. La rappresentazione della risposta ciclica isteretica del modello è mostrata in Fig. 3b per i cicli di deformazione di taglio massima di ampiezza pari a.2%,.1 % e.2%. La curva tensioni deformazioni assume inizialmente una pendenza pari al modulo di rigidezza a taglio iniziale G, per poi ridursi all aumentare della deformazione secondo la curva di decadimento; all inversione di carico la curva è caratterizzata dalla medesima pendenza iniziale, per poi decrescere fino alla successiva inversione. In questo caso, infatti, il tensore H è completamente reinizializzato in relazione alla

5 D (%) Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica IARG 214 inversione del percorso deformativo monodirezionale imposto, dando luogo al corrispondente azzeramento dello scalare γ hist che, a sua volta, riporta la rigidezza a taglio al suo valore iniziale G. Dalla Fig. 3b si osserva inoltre che il regime deformativo elastico imposto dalle condizioni iniziali (i.e. superfici di snervamento allargate) fa sì che la risposta del materiale sia reversibile (la curva tensioni deformazioni passa infatti dall origine degli assi) per i due livelli deformativi più piccoli, mentre per il ciclo spinto fino a γ =.2 % si osserva un accumulo di deformazione dovuto all aver intercettato la superficie di snervamento deviatorica. La risposta ciclica del modello soggetto al percorso di deformazione multidirezionale è mostrata in Fig. 5, in termini di curve tensioni-deformazioni per le due componenti orizzontali τ zx -γ zx e τ zy -γ zy. Le curve sono confrontate con le corrispondenti curve ottenute dalle prove di taglio ciclico semplice, eseguite applicando singolarmente ciascuna componente dello spostamento. (a) 1 5 (b) τ 4 zx (kpa) G s /G γ zx (%) γ (%) 1 Gs/G G s (Modello Teorico) Gs/G s (Simulazione Numerica) D (Modello Teorico) D (Simulazione Numerica) G ur -2-4 γ =.2 % γ =.1 % γ =.2% Fig 4. Confronto fra curve di decadimento del modulo di rigidezza a taglio normalizzato e dello smorzamento ottenute tramite le espressioni analitiche e per mezzo di analisi numeriche (a); Cicli di isteresi del provino numerico per tre livelli di deformazione di taglio massima: γ=.2%, γ=.1% e γ=.2% (b). La risposta multidirezionale del modello costitutivo presenta delle non trascurabili differenze rispetto a quella monodirezionale (Fig. 5), dovute essenzialmente alla modalità con cui il modello seleziona la rigidezza tangente da associare ad ogni incremento di deformazione. Si osserva, ad esempio, che il ramo di primo carico della curva τ zy -γ zy (Fig. 5b) presenta un andamento più rigido rispetto alla curva τ zx -γ zx (Fig. 5a). Questo andamento è dovuto al fatto che nel generico intervallo di tempo Δt la rigidezza tangente, determinata in funzione di γ hist, è la stessa in entrambe le direzioni x ed y, ma le deformazioni raggiunte in ciascuna direzione sono differenti in virtù del particolare percorso applicato. Per meglio comprendere quanto sopra, ci si può riferire a titolo di esempio all istante t=1.25 s di Fig.2b: si osserva che la componente γ zy ha raggiunto il valore massimo pari a.5%, mentre la γ zx è pari a.35%; ne consegue che il valore di rigidezza a taglio selezionato dal modello non può che sottostimare quello atteso lungo un percorso monodirezionale per γ zx =.35%. Alla prima inversione di carico, che avviene per la componente γ zy appena dopo l istante considerato sopra, il materiale assume un comportamento più rigido, che non influenza solo il ramo di scarico lungo la direzione zy ma caratterizza, sovrastimandola, anche la rigidezza nel tratto di primo carico ancora da compiere lungo la direzione zx. Comportamenti analoghi si osservano anche nelle successive fasi della prova, caratterizzate da una risposta nel complesso meno rigida rispetto a quella prevista per percorsi di taglio monodirezionali, mentre le curve tensioni-deformazioni formano cicli di isteresi piuttosto stretti, che riducono la capacità dissipativa del modello. Il modello costitutivo soggetto a percorsi di deformazione multidirezionali esibisce dunque un comportamento mediamente meno rigido e meno dissipativo, di cui è necessario essere consapevoli

6 Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica IARG 214 ogni qualvolta lo si intende utilizzare in simulazioni tridimensionali di propagazione di eventi sismici caratterizzati da componenti accelerometriche differenti lungo le due direzioni di applicazione. (a) 3 τ zx (kpa) (b) 3 τ zy (kpa) γ zx (%) -2 Monodirezionale -3 Multidirezionale γ zy (%) Monodirezionale -2 Multidirezionale -3 Fig 5. Curve tensioni deformazioni τ zx - γ zx (a) e τ zy - γ zy (b) relative alle prove di taglio ciclico multidirezionali confrontate con le corrispondenti curve τ- γ ottenute dalle prove di taglio semplice. 5. Conclusioni Oggetto della presente nota è lo studio della risposta ciclica del modello costitutivo elasto-plastico isteretico HSsmall per prove di taglio ciclico mono o multidirezionali e multidirezionale; quest ultima condizione, infatti, è da considerarsi più rappresentativa delle condizioni di carico che subisce il terreno in occasione di reali eventi sismici. In condizioni monodirezionali il modello costitutivo è in grado di riprodurre fedelmente le risposte attese in termini di evoluzione della rigidezza a taglio e del fattore di smorzamento con l ampiezza dei cicli di deformazione imposti. In condizioni multidirezionali il comportamento ciclico previsto è affetto mediamente da una minore capacità dissipativa e da una risposta in genere meno rigida. Questo comportamento è da mettere in relazione alla formulazione costitutiva della parte paraelastica isteretica del modello, basata su equazioni scalari ottenute attraverso il fitting di curve di decadimento ottenute in condizioni monodirezionali. Bibliografia Amorosi A, Boldini D, di Lernia A. (214). Modellazione numerica della risposta sismica locale: il caso di Lotung. Atti del XXV Convegno Nazionale di Geotecnica, Baveno, Benz T, Vermeer PA, Schwab R. (29). A small-strain overlay model, International Journal for Numerical and Analytical Methods in Geomechanics,33, Borja RI, Lin CH, Sama KM, Masada GM. (2). Modeling non-linear ground response of non-liquefiable soils, Earthquake Engineering Structural Dynamic, 29, Brinkgreve RBJ., Kappert MH, Bonnier PG. (27). Hysteretic damping in a small-strain stiffness model. Atti del 1th International Symposium on Numerical Models in Geomechanics (NUMOG X), Rodi, Elgamal A.W., Zeghal M., Tang H.T., Stepp J.C. (1995). Lotung downhole array.i: Evaluation of site dynamic properties, Journal Geotechnical Engineering, 121 (4), Hardin B., Drnevich V. (1972). Shear modulus and damping in soils: design equations and curves, Journal of Soil Mechanics and Foundations Division, 98 (7), Schanz T, Vermeer PA, Bonnier PG. (1999). The hardening soil model: formulation and verification. Plaxis Symposium on Beyond 2 in Computational Geotechnics, Amsterdam 1999; Zeghal M., Elgamal A.W., Tang H.T., Stepp J.C. (1995). Lotung downhole array.ii: Evaluation of soil nonlinear properties, Journal Geotechnical Engineering, 121 (4),

MODELLAZIONE DEI FENOMENI DI RISPOSTA SISMICA LOCALE: IL CASO DI LOTUNG

MODELLAZIONE DEI FENOMENI DI RISPOSTA SISMICA LOCALE: IL CASO DI LOTUNG MODELLAZIONE DEI FENOMENI DI RISPOSTA SISMICA LOCALE: IL CASO DI LOTUNG Angelo Amorosi Dipartimento di Ingegneria delle Acque e Chimica, Politecnico di Bari a.amorosi@poliba.it Daniela Boldini Dipartimento

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E TERRITORIO (Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria

Dettagli

INTERAZIONE DINAMICA TERRENO-STRUTTURA: IL CASO DI LOTUNG

INTERAZIONE DINAMICA TERRENO-STRUTTURA: IL CASO DI LOTUNG INTERAZIONE DINAMICA TERRENO-STRUTTURA: IL CASO DI LOTUNG Annamaria di Lernia Politecnico di Bari annamaria.dilernia@poliba.it Angelo Amorosi Politecnico di Bari angelo.amorosi@poliba.it Daniela Boldini

Dettagli

Curriculum Vitæ. Politecnico di BARI - Via Amendola, 126/B - BARI

Curriculum Vitæ. Politecnico di BARI - Via Amendola, 126/B - BARI Curriculum Vitæ Informazioni personali Nome DI LERNIA Annamaria Indirizzo via Venezia 4B - 76125 - Trani ( BT) E-mail annamaria.dilernia@poliba.it Cittadinanza ITA nascita 25/09/1986 Titoli di studio Titolo

Dettagli

INFLUENZA DELLE CARATTERISTICHE DELL INPUT SISMICO SULLA PRESTAZIONE DI PILE DA PONTE FONDATE SU POZZI

INFLUENZA DELLE CARATTERISTICHE DELL INPUT SISMICO SULLA PRESTAZIONE DI PILE DA PONTE FONDATE SU POZZI INFLUENZA DELLE CARATTERISTICHE DELL INPUT SISMICO SULLA PRESTAZIONE DI PILE DA PONTE FONDATE SU POZZI Domenico Gaudio Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, Sapienza Università di Roma,

Dettagli

INDAGINI GEOFISICHE ED ANALISI GEOTECNICHE NEGLI STUDI DI RISPOSTA SISMICA LOCALE: ESPERIENZE IN PROVINCIA DI TRENTO

INDAGINI GEOFISICHE ED ANALISI GEOTECNICHE NEGLI STUDI DI RISPOSTA SISMICA LOCALE: ESPERIENZE IN PROVINCIA DI TRENTO INDAGINI GEOFISICHE ED ANALISI GEOTECNICHE NEGLI STUDI DI RISPOSTA SISMICA LOCALE: ESPERIENZE IN PROVINCIA DI TRENTO Andrea Franceschini Fabio Fedrizzi Servizio Geologico Provincia Autonoma di Trento RISPOSTA

Dettagli

INDAGINI GEOTECNICHE prove geotecniche di laboratorio

INDAGINI GEOTECNICHE prove geotecniche di laboratorio INDAGINI GEOTECNICHE prove geotecniche di laboratorio CONCLUSA L ANALISI DELLA COMPRESSIBILITÀ EDOMETRICA DELLE TERRE AFFRONTIAMO IL CAPITOLO DEDICATO A DEFORMABILITÀ E RESISTENZA A ROTTURA Con il termine

Dettagli

ANALISI TRIDIMENSIONALE DELLA RISPOSTA SISMICA LOCALE IN CONDIZIONI GEOMORFOLOGICHE E TOPOGRAFICHE COMPLESSE

ANALISI TRIDIMENSIONALE DELLA RISPOSTA SISMICA LOCALE IN CONDIZIONI GEOMORFOLOGICHE E TOPOGRAFICHE COMPLESSE ANALISI TRIDIMENSIONALE DELLA RISPOSTA SISMICA LOCALE IN CONDIZIONI GEOMORFOLOGICHE E TOPOGRAFICHE COMPLESSE G. Falcone Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica,

Dettagli

Introduzione. Caso Studio

Introduzione. Caso Studio Introduzione Per la costruzione dei modelli FEM, sia di palo singolo che di fondazione tipo platea su pali, si utilizzeranno analisi tridimensionali. Il programma utilizzato sarà PLAXIS-3D Foundation.

Dettagli

INTERAZIONE CINEMATICA DI PALI DI FONDAZIONE IN TERRENI A COMPORTAMENTO NON LINEARE

INTERAZIONE CINEMATICA DI PALI DI FONDAZIONE IN TERRENI A COMPORTAMENTO NON LINEARE INTERAZIONE CINEMATICA DI PALI DI FONDAZIONE IN TERRENI A COMPORTAMENTO NON LINEARE M. Mucciacciaro Università degli Studi del Sannio mucciacciaro@unisannio.it S. Sica Università degli Studi del Sannio

Dettagli

MODELLAZIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DI TERRENI A GRANA FINE PER L ANALISI DI PROBLEMI DI SCAVO

MODELLAZIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DI TERRENI A GRANA FINE PER L ANALISI DI PROBLEMI DI SCAVO MODELLAZIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DI TERRENI A GRANA FINE PER L ANALISI DI PROBLEMI DI SCAVO Fabiano Bertoldo Sapienza Università di Roma fabiano.bertoldo@uniroma1.it Luigi Callisto Sapienza Università

Dettagli

Fatica oligociclica (LCF) Lecture 6 Strain controlled fatigue

Fatica oligociclica (LCF) Lecture 6 Strain controlled fatigue Fatica oligociclica (LCF) Lecture 6 Strain controlled fatigue Introduzione La retta di Basquin descrive la relazione tra durata e ampiezza della sollecitazione. A sforzi elevati (basse durate) la retta

Dettagli

DINAMICA DEI TERRENI Lezione n. 5 DINAMICA DEI TERRENI. Giacomo Simoni

DINAMICA DEI TERRENI Lezione n. 5 DINAMICA DEI TERRENI. Giacomo Simoni Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Civile A.A. 2009 2010 DINAMICA DEI TERRENI Lezione n. 5 iacomo Simoni Via Santa Marta 3, 50139 Firenze Tel +39 055 4796434 Fax +39 055 494333 gsimoni@dicea.unifi.it

Dettagli

Capitolo 1 TABELLE E FIGURE CAPITOLO 1

Capitolo 1 TABELLE E FIGURE CAPITOLO 1 TABELLE E FIGURE CAPITOLO 1 1 21 Tabella 1.1. Relazioni tra le principali costanti elastiche. Tabella 1.2. Velocità sismiche e moduli elastici in terreni e rocce. I valori tra parentesi si riferiscono

Dettagli

EFFETTO DELL ATTRITO LATERALE NELLA PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA

EFFETTO DELL ATTRITO LATERALE NELLA PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA EFFETTO DELL ATTRITO LATERALE NELLA PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA luigi.mongiovi.ing@gmail.com Sommario Nella prova di compressione edometrica la principale causa di errore sperimentale è l attrito

Dettagli

sulla MECCANICA DEI TERRENI

sulla MECCANICA DEI TERRENI Assimilando il mezzo polifase a un continuo, in ciascun punto del mezzo è possibile definire uno stato tensionale individuato dal tensore degli sforzi s ij e uno stato di deformazione definito dal tensore

Dettagli

Problema. caso uniassiale prova di trazione. caso multiassiale (carico generico)

Problema. caso uniassiale prova di trazione. caso multiassiale (carico generico) Criteri di Rottura Problema caso uniassiale prova di trazione caso multiassiale (carico generico)? criterio di rottura 1 Criteri di Rottura ASSUNZIONE BASE: Il collasso di un componente avviene quando

Dettagli

Legame costitutivo: danno - plasticità. Corso di Meccanica delle Strutture Prof. Elio Sacco

Legame costitutivo: danno - plasticità. Corso di Meccanica delle Strutture Prof. Elio Sacco Legame costitutivo: danno - plasticità Corso di Meccanica delle Strutture Prof. Elio Sacco Danneggiamento Alcuni materiali soggetti a cicli di carico-scarico mostrano una progressiva riduzione di rigidezza

Dettagli

INDAGINI GEOTECNICHE prove geotecniche di laboratorio

INDAGINI GEOTECNICHE prove geotecniche di laboratorio INDAGINI GEOTECNICHE prove geotecniche di laboratorio CONCLUSA L ANALISI DELLA COMPRESSIBILITÀ EDOMETRICA DELLE TERRE AFFRONTIAMO IL CAPITOLO DEDICATO A DEFORMABILITÀ E RESISTENZA A ROTTURA Con il termine

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

Università degli Studi di Napoli Federico II. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il

Dettagli

FORMULAZIONE E VALIDAZIONE DI UN NUOVO MODELLO COSTITUTIVO PER ROCCE TENERE

FORMULAZIONE E VALIDAZIONE DI UN NUOVO MODELLO COSTITUTIVO PER ROCCE TENERE FORMULAZIONE E VALIAZIONE I UN NUOVO MOELLO OSTITUTIVO PER ROE TENERE Angelo Amorosi ipartimento di Ingegneria ivile, Ambientale, del Territorio, Edile e di himica, Politecnico di Bari angelo.amorosi@poliba.it

Dettagli

COMPORTAMENTO DINAMICO DI OPERE DI SOSTEGNO IN GABBIONI

COMPORTAMENTO DINAMICO DI OPERE DI SOSTEGNO IN GABBIONI Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2017- IARG 2017 Matera, 5-7 luglio 2017 COMPORTAMENTO DINAMICO DI OPERE DI SOSTEGNO IN GABBIONI P. P. Capilleri pcapilleri@dica.unict.it E. Motta emotta@dica.unict.it

Dettagli

Formulazione dell equazione del moto. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Formulazione dell equazione del moto. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Formulazione dell equazione del moto Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Sistema a un grado di libertà In alcuni sistemi strutturali la massa, lo smorzamento e la rigidezza sono concentrati

Dettagli

Fondamenti di meccanica delle terre

Fondamenti di meccanica delle terre Roberto Nova Fondamenti di meccanica delle terre McGraw-Hill Milano New York St. Louis San Francisco Auckland Bogota Caracas Lisboa London Madrid Mexico City Montreat New Delhi San Juan Singapore Sydney

Dettagli

ANALISI DI UN PROBLEMA DI INTERAZIONE TRA STRUTTURA DI SOSTEGNO E TERRENO

ANALISI DI UN PROBLEMA DI INTERAZIONE TRA STRUTTURA DI SOSTEGNO E TERRENO ANALISI DI UN PROBLEMA DI INTERAZIONE TRA STRUTTURA DI SOSTEGNO E TERRENO Alex Sanzeni, Francesco Colleselli, Moira Mino Università di Brescia, DICATA alex.sanzeni@ing.unibs.it Sommario In questa nota

Dettagli

Costruzioni in zona sismica A.A SDOF systems: the design spectrum

Costruzioni in zona sismica A.A SDOF systems: the design spectrum Costruzioni in zona sismica A.A. 2017-18 SDOF systems: the design spectrum Da: Braga, 2011 Da: Braga, 2011 Duttilità: domanda vs. capacità Dal punto di vista ingegneristico è bene distinguere tra: - La

Dettagli

Strutture in muratura soggette ad azioni sismiche Analisi della sicurezza

Strutture in muratura soggette ad azioni sismiche Analisi della sicurezza Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 2018 2019 Strutture in muratura soggette ad azioni sismiche Analisi della sicurezza Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria - Università di Basilicata marco.vona@unibas.it

Dettagli

DISSIPAZIONE PASSIVA. 3. Smorzatori visco-elastici

DISSIPAZIONE PASSIVA. 3. Smorzatori visco-elastici DISSIPAZIONE PASSIVA 3. Smorzatori visco-elastici Gli smorzatori visco-elastici si avvalgono di materiali polimerici o vetrosi che dissipano energia per effetto delle deformazioni tangenziali. La Figura

Dettagli

Comportamento meccanico dei terreni

Comportamento meccanico dei terreni Comportamento meccanico dei terreni Terreni non coesivi Metodi di analisi Non è possibile raccogliere campioni indisturbati di terreni non coesivi Si ricorre a prove in sito per la determinazione delle

Dettagli

Legame costitutivo. elastico lineare isotropo e anisotropo elastoplastico

Legame costitutivo. elastico lineare isotropo e anisotropo elastoplastico Analisi e progettazione strutturale via FEM Prof. Elio Sacco Legame costitutivo elastico lineare isotropo e anisotropo elastoplastico Lezioni tratte da: Leone Corradi dell Acqua Meccanica delle Strutture,

Dettagli

Prove cicliche e dinamiche di laboratorio

Prove cicliche e dinamiche di laboratorio Prove cicliche e dinamiche di laboratorio Raffaele Carbone Nell ambito della progettazione geotecnica in zona sismica, le indagini di tipo geofisico permettono di valutare le caratteristiche di rigidezza

Dettagli

RISULTATI SPERIMENTALI E MODELLAZIONE NUMERICA DEL COMPORTAMENTO MONODIMENSIONALE DI ARGILLE ORGANICHE

RISULTATI SPERIMENTALI E MODELLAZIONE NUMERICA DEL COMPORTAMENTO MONODIMENSIONALE DI ARGILLE ORGANICHE RISULTATI SPERIMENTALI E MODELLAZIONE NUMERICA DEL COMPORTAMENTO MONODIMENSIONALE DI ARGILLE ORGANICHE Aldo Madaschi Università degli Studi di Trento aldo.madaschi@unitn.it Alessandro Gajo Università degli

Dettagli

FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI Elementi ostruttivi delle Macchine 1

FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI Elementi ostruttivi delle Macchine 1 FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI 2016-2017 Elementi ostruttivi delle Macchine 1 RICHIAMI La fatica è il complesso dei fenomeni per cui un elemento strutturale, soggetto a sollecitazioni cicliche,

Dettagli

Ing. Piergiorgio Vianello. murature. Premessa. Le pareti realizzate mediante getto di calcestruzzo. all interno dei blocchi cassero.

Ing. Piergiorgio Vianello. murature. Premessa. Le pareti realizzate mediante getto di calcestruzzo. all interno dei blocchi cassero. Ing. Piergiorgio Vianello murature Premessa Modellazione numerica di pareti realizzate con casseri in legno mineralizzato Le pareti realizzate mediante getto di calcestruzzo all interno di blocchi a cassero

Dettagli

Prove meccaniche accelerate di distacco dell intonaco dalla muratura

Prove meccaniche accelerate di distacco dell intonaco dalla muratura Prove meccaniche accelerate di distacco dell intonaco dalla muratura P. Bocca S. Valente Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, Politecnico di Torino Riunione di coordinamento del progetto

Dettagli

RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN

RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN Il comportamento dei materiali varia in funzione del tipo di materiale, delle sue caratteristiche e delle condizioni esistenti al momento della deformazione. I materiali possono

Dettagli

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura AUTORI: Antonio Formisano, Ricercatore Università di Napoli Federico II Francesco Fabbrocino, Ricercatore Università

Dettagli

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Antonio Formisano, Ricercatore Università di Napoli Federico II Francesco Fabbrocino, Ricercatore Università Telematica

Dettagli

Tecnica delle Costruzioni

Tecnica delle Costruzioni Laurea in Scienze dell Architettura (8CFU) Roma, a.a. 2016-2017 Tecnica delle Costruzioni Silvia Santini Dipartimento di Architettura Università di Roma TRE Requisiti di una struttura antisismica. n n

Dettagli

Dinamica delle Strutture

Dinamica delle Strutture Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio Dinamica delle Strutture Prof. Adolfo SANTINI Ing. Francesco NUCERA Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Dinamica

Dettagli

Grandezze: Statiche Cinematiche Idrauliche

Grandezze: Statiche Cinematiche Idrauliche 1 Approccio Rigoroso Meccanica mezzi discontinui Solido particellare + Fluido continuo Approccio Ingegneristico Meccanica continuo Solido & Fluido = continui sovrapposti Grandezze: Forze interparticellari

Dettagli

ESEMPIO DI ANALISI DINAMICA NON LINEARE DELLA CAMERA A VUOTO IGNITOR

ESEMPIO DI ANALISI DINAMICA NON LINEARE DELLA CAMERA A VUOTO IGNITOR ESEMPIO DI ANALISI DINAMICA NON LINEARE DELLA CAMERA A VUOTO IGNITOR Nel presente esposizione i si descrive come è stata t eseguita un analisi i dinamicai elastoplastica l ti della camera a vuoto di Ignitor

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI Il comportamento meccanico di un materiale rappresenta la risposta ad una forza o ad un carico applicato 1. Comportamento elastico 2. Comportamento plastico 3. Comportamento

Dettagli

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi La nozione di corpo rigido deriva dal fatto che i corpi solidi sono caratterizzati dall avere una forma ed un volume non facilmente modificabili. Nella realtà

Dettagli

SEISMIC ANALYSIS OF COMPOSITE FRAMES WITH VISCOELASTIC DISSIPATIVE BRACINGS. C. Amadio, M. Bella, I. Clemente, L. Macorini

SEISMIC ANALYSIS OF COMPOSITE FRAMES WITH VISCOELASTIC DISSIPATIVE BRACINGS. C. Amadio, M. Bella, I. Clemente, L. Macorini Materiali ed Approcci Innovativi per il Progetto in Zona Sismica e la Mitigazione della Vulnerabilità delle Strutture Università degli Studi di Salerno Consorzio ReLUIS, 12-13 Febbraio 2007 SEISMIC ANALYSIS

Dettagli

Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine

Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine Lezione 3 Prova di trazione a cura del prof. ing. Vito Dattoma e dell ing. Riccardo Nobile 1 Prove di caratterizzazione meccanica Prova

Dettagli

ANALISI SPERIMENTALE DELL EFFETTO DELLA VELOCITÀ SULLA RESISTENZA A TAGLIO

ANALISI SPERIMENTALE DELL EFFETTO DELLA VELOCITÀ SULLA RESISTENZA A TAGLIO ANALISI SPERIMENTALE DELL EFFETTO DELLA VELOCITÀ SULLA RESISTENZA A TAGLIO Luigi Mongiovì Università degli Studi di Trento luigi.mongiovi@ing.unitn.it Anna Pasquato Università degli Studi di Trento pasquanna86@libero.it

Dettagli

PROVE SISMICHE SU TAVOLA VIBRANTE DEL SISTEMA EMMEDUE

PROVE SISMICHE SU TAVOLA VIBRANTE DEL SISTEMA EMMEDUE UN SISTEMA INDUSTRIALIZZATO PER LE COSTRUZIONI: PROVE SISMICHE SU TAVOLA VIBRANTE DEL SISTEMA EMMEDUE ENEA C. R. Casaccia, 27 novembre 2008 Comportamento monotono e ciclico di solai e pareti EMMEDUE prof.

Dettagli

Progetto di Ricerca N.6. Linea 6.3 Stabilità dei Pendii

Progetto di Ricerca N.6. Linea 6.3 Stabilità dei Pendii Progetto di Ricerca N.6 Metodi Innovativi per la Progettazione di Opere di Sostegno e la Valutazione della Stabilità dei Pendii Linea 6.3 Stabilità dei Pendii Sebastiano Rampello Unità di ricerca partecipanti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II ANALISI ELASTO-PLASTICA TRIDIMENSIONALE DI OPERE DI STABILIZZAZIONE DI FRANE PROFONDE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II ANALISI ELASTO-PLASTICA TRIDIMENSIONALE DI OPERE DI STABILIZZAZIONE DI FRANE PROFONDE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA DELLE SCIENZE DI BASE COLLEGIO DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA ANALISI ELASTO-PLASTICA TRIDIMENSIONALE

Dettagli

INQUADRAMENTO NORMATIVO

INQUADRAMENTO NORMATIVO DISSIPATORI SISMICI Modellazione con PRO_SAP C11.9.1 TIPOLOGIE DI DISPOSITIVI In questo capitolo i dispositivi sono classificati in relazione alla funzione strutturale che devono svolgere e alle loro modalità

Dettagli

SISTEMI DI PRODUZIONE

SISTEMI DI PRODUZIONE 0/0/05 SISTEMI DI PRODUZIONE Dario Antonelli Lezione A7 Introduzione alla lezione Elementi base di meccanica del continuo Legge elastica Legge plastica Casi particolari 0/0/05 Moduli del corso A: I materiali

Dettagli

LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA

LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA La resistenza di un materiale e definita dallo stato tensionale ultimo che esso puo sopportare prima della rottura. Un CRITERIO DI RESISTENZA (o di ROTTURA) e una relazione

Dettagli

Chiara Servetto Istituto Italiano della Saldatura

Chiara Servetto Istituto Italiano della Saldatura Valutazione della vita residua di componenti eserciti in regime di creep secondo il metodo Omega (API 579-1 / ASME FFS-1): esempi applicativi e confronto con i metodi di calcolo tradizionali Chiara Servetto

Dettagli

COMPORTAMENTO MECCANICO DI GEOGRIGLIE ESTRUSE IN HDPE SOGGETTE A CARICHI DI TRAZIONE CICLICI

COMPORTAMENTO MECCANICO DI GEOGRIGLIE ESTRUSE IN HDPE SOGGETTE A CARICHI DI TRAZIONE CICLICI Matera, 5-7 luglio 2017 COMPORTAMENTO MECCANICO DI GEOGRIGLIE ESTRUSE IN HDPE SOGGETTE A CARICHI DI TRAZIONE CICLICI Marilene Pisano, Giuseppe Cardile, Nicola Moraci Dipartimento di Ingegneria Civile,

Dettagli

Acqua di menisco. Aria

Acqua di menisco. Aria Acqua di menisco Aria Acqua di volume Figura I.1: Rappresentazione schematica dell acqua di menisco e di volume (da Wheeler e Karube, 1995). Particella di argilla Aggregato di particelle Insieme di aggregati

Dettagli

MODELLAZIONE DEGLI EFFETTI INDOTTI DALLO SCAVO DI GALLERIE SUPERFICIALI SU STRUTTURE IN MURATURA

MODELLAZIONE DEGLI EFFETTI INDOTTI DALLO SCAVO DI GALLERIE SUPERFICIALI SU STRUTTURE IN MURATURA Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 211 - IARG 211 Torino, 4-6 Luglio 211 MODELLAZIONE DEGLI EFFETTI INDOTTI DALLO SCAVO DI GALLERIE SUPERFICIALI SU STRUTTURE IN MURATURA Angelo Amorosi Dipartimento

Dettagli

EQUAZIONI COSTITUTIVE

EQUAZIONI COSTITUTIVE QUAZIONI COSTITUTIV Macchina per Prova di trazione P P quazioni costitutive Prova di trazione di una barra di acciaio dolce, normalmente utiliato nelle costruzioni civili. Registriamo i valori simultanei

Dettagli

Lezione Il calcestruzzo armato I

Lezione Il calcestruzzo armato I Lezione Il calcestruzzo armato I Sommario Il calcestruzzo armato Il comportamento a compressione Il comportamento a trazione Il calcestruzzo armato Il cemento armato Il calcestruzzo armato Il calcestruzzo

Dettagli

SIMULAZIONE NUMERICA ED ANALISI DEL COMPORTAMENTO DI PALI GEOTERMICI

SIMULAZIONE NUMERICA ED ANALISI DEL COMPORTAMENTO DI PALI GEOTERMICI SIMULAZIONE NUMERICA ED ANALISI DEL COMPORTAMENTO DI PALI GEOTERMICI Gianpiero Russo Università degli Studi di Napoli Federico II pierusso@unina.it Rosa Maria Stefania Maiorano Università degli Studi di

Dettagli

MODELLAZIONE COSTITUTIVA DI UN TERRENO PIROCLASTICO

MODELLAZIONE COSTITUTIVA DI UN TERRENO PIROCLASTICO MODELLAZIONE COSTITUTIVA DI UN TERRENO PIROCLASTICO Sabatino Cuomo, Mariagiovanna Moscariello, Vito Foresta Università degli Studi di Salerno scuomo@unisa.it, mamoscariello@unisa.it, vforesta@unisa.it

Dettagli

ANALISI DELL INTERAZIONE TRA LO SCAVO DI UNA GALLERIA METROPOLITANA ED UN EDIFICIO IN CEMENTO ARMATO

ANALISI DELL INTERAZIONE TRA LO SCAVO DI UNA GALLERIA METROPOLITANA ED UN EDIFICIO IN CEMENTO ARMATO ANALISI DELL INTERAZIONE TRA LO SCAVO DI UNA GALLERIA METROPOLITANA ED UN EDIFICIO IN CEMENTO ARMATO Valentina Fargnoli, Carmine G. Gragnano, Daniela Boldini Università di Bologna valentina.fargnoli2@unibo.it;

Dettagli

EDIFICI ESISTENTI Capacità rotazionali di elementi in c.a.

EDIFICI ESISTENTI Capacità rotazionali di elementi in c.a. Corso sulle Norme Tecniche per le costruzioni in zona sismica (Ordinanza PCM 3274/2003. DGR Basilicata 2000/2003) POTENZA. 2004 EDIFICI ESISTENTI Capacità rotazionali di elementi in c.a. Dott. Ing. Marco

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale Tesi di laurea

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, GEOTECNICA E AMBIENTALE ABSTRACT tesi

Dettagli

Analisi del comportamento di una paratia in diaframmi in area impiantistica

Analisi del comportamento di una paratia in diaframmi in area impiantistica Analisi del comportamento di una paratia in diaframmi in area impiantistica La paratia in diaframmi di interesse rientra nell ambito delle opere di preparazione di un sito destinato ad accogliere un area

Dettagli

Figura Descrizione sintetica della risposta strutturale.

Figura Descrizione sintetica della risposta strutturale. 6 Conclusioni Nell ambito della progettazione del PARCO EOLICO, sito nel territorio comunale di Rocchetta Sant Antonio (FG), è stato approfondito lo studio di interazione dinamica terrenostruttura nel

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa. Anno accademico 2005 / 2006 GEOTECNICA. Tensioni indotte. Prof. Lo Presti

Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa. Anno accademico 2005 / 2006 GEOTECNICA. Tensioni indotte. Prof. Lo Presti Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa Anno accademico 2005 / 2006 Tensioni indotte Prof. Lo Presti 1 DISTRIBUZIONE DELLE TENSIONI INDOTTE DA CARICHI APPLICATI AL TERRENO Incrementi delle

Dettagli

ANALISI FEM DI PALI CARICATI ORIZZONTALMENTE

ANALISI FEM DI PALI CARICATI ORIZZONTALMENTE ANALISI FEM DI PALI CARICATI ORIZZONTALMENTE Enrico Conte Dipartimento di difesa del suolo,università della Calabria e-mail: conte@dds.unical.it Antonello Troncone Dipartimento di difesa del suolo,università

Dettagli

UN MODELLO SEMPLIFICATO PER LA PREVISIONE DELL INCREMENTO DI PRESSIONE INTERSTIZIALE INDOTTO DA CARICHI CICLICI

UN MODELLO SEMPLIFICATO PER LA PREVISIONE DELL INCREMENTO DI PRESSIONE INTERSTIZIALE INDOTTO DA CARICHI CICLICI UN MODELLO SEMPLIFICATO PER LA PREVISIONE DELL INCREMENTO DI PRESSIONE INTERSTIZIALE INDOTTO DA CARICHI CICLICI Anna Chiaradonna, Anna d Onofrio, Valeria Licata Università degli studi di Napoli Federico

Dettagli

Premessa 1. Notazione e simbologia Notazione matriciale Notazione tensoriale Operazioni tensoriali in notazione matriciale 7

Premessa 1. Notazione e simbologia Notazione matriciale Notazione tensoriale Operazioni tensoriali in notazione matriciale 7 Premessa 1 Notazione e simbologia 3 0.1 Notazione matriciale 3 0.2 Notazione tensoriale 4 0.3 Operazioni tensoriali in notazione matriciale 7 Capitolo 7 La teoria delle travi 9 7.1 Le teorie strutturali

Dettagli

MODELLI PER IL CALCOLO E LA SPERIMENTAZIONE DELLE STRUTTURE MURARIE

MODELLI PER IL CALCOLO E LA SPERIMENTAZIONE DELLE STRUTTURE MURARIE MODELLI PER IL CALCOLO E LA SPERIMENTAZIONE DELLE STRUTTURE MURARIE L importanza della muratura nel patrimonio edilizio-architettonico del nostro paese e la sostenibilità come materiale per nuove costruzioni

Dettagli

Corso di Costruzioni in Zona Sismica

Corso di Costruzioni in Zona Sismica Corso di Costruzioni in Zona Sismica Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Ernesto Grande e.grande@unicas.it +39.0776.299.3478 Earthquake Engineering Lecture 5 Sistema a un GdL: vibrazioni

Dettagli

Utilizzo del software Flac7 per la realizzazione di un modello numerico rappresentativo di una galleria profonda

Utilizzo del software Flac7 per la realizzazione di un modello numerico rappresentativo di una galleria profonda Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la protezione dai rischi naturali Curriculum Strutture Relazione di fine tirocinio A.A. 2015-2016 Utilizzo del software Flac7 per la realizzazione di

Dettagli

RICHIESTA DI ASSEGNO DI RICERCA PROGETTO DI RICERCA:

RICHIESTA DI ASSEGNO DI RICERCA PROGETTO DI RICERCA: RICHIESTA DI ASSEGNO DI RICERCA PROGETTO DI RICERCA: SISTEMI COSTRUTTIVI IN LEGNO: DETERMINAZIONE DELLE PROPRIETÀ MECCANICHE DEGLI ELEMENTI DI CONNESSIONE E SVILUPPO DI MODELLI ANALITICI PER L ANALISI

Dettagli

Prof. Ing. Claudia Madiai

Prof. Ing. Claudia Madiai UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE e AMBIENTALE Sezione Geotecnica Dinamica dei Terreni Comportamento dei terreni ad alti livelli deformativi e a rottura 0.2 (%) τd/ σ'

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO Ing. Emanuele De Angelis SOMMARIO: Scopi dell analisi Criteri di calcolo Livelli prestazionali Curve Push-over e curve di capacità L analisi del rischio sismico di un ponte esistente ha lo scopo di valutare

Dettagli

R E L A Z I O N E D I S I N T E S I

R E L A Z I O N E D I S I N T E S I CONVENZIONE FRA IL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE E IL DIPARTIMENTO DI INGE GNERIA STRUTTURALE DEL POLITECNICO DI MILANO PER UNA RICERCA DAL TITOLO CARATTERIZZAZIONE

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI Informazioni necessarie per la progettazione di componenti in materiale polimerico: MODULO DI YOUNG (RIGIDEZZA) RESISTENZA ULTIMA DUTTILITÀ / FRAGILITÀ Ricavate da curve

Dettagli

Cap. 7 Comportamento a medie deformazioni

Cap. 7 Comportamento a medie deformazioni 7. 7-0 CAPITOLO VII COMPORTAMENTO A MEDIE DEFORMAZIONI 7.1 INTRODUZIONE In questa sezione sarà analizzato il comportamento della sabbia limosa ed argillosa del Metramo, nel campo delle medie deformazioni.

Dettagli

ALCUNI ASPETTI DEL COMPORTAMENTO SISMICO DI GRANDI DIGHE IN TERRA OMOGENEE

ALCUNI ASPETTI DEL COMPORTAMENTO SISMICO DI GRANDI DIGHE IN TERRA OMOGENEE ALCUNI ASPETTI DEL COMPORTAMENTO SISMICO DI GRANDI DIGHE IN TERRA OMOGENEE Luca Masini, Ilaria Del Brocco Sapienza Università di Roma luca.masini@uniroma1.it Sommario In questa nota si mostrano alcuni

Dettagli

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa

Dettagli

RELAZIONE GEOTECNICA INTEGRATIVA

RELAZIONE GEOTECNICA INTEGRATIVA APPALTO PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA DEL SECONDO STRALCIO E PER L ESECUZIONE DEI LAVORI DEL PRIMO STRALCIO E DEL SECONDO STRALCIO DELLA TERZA FASE DEL PORTO COMMERCIALE DI AUGUSTA - BANCHINE CONTAINERS

Dettagli

dinamica del sottosuolo Rocher Ingenieria S.A. de C.V.,

dinamica del sottosuolo Rocher Ingenieria S.A. de C.V., di Ing. Pier Luigi Raviolo Colonna Risonante Allestimento del provino all interno della cella La caratterizzazione Un seminario sulle indagini sperimentali per la caratterizzazione dinamica del sottosuolo

Dettagli

DUTTILITA STRUTTURALE RIFLESSIONE!

DUTTILITA STRUTTURALE RIFLESSIONE! DUTTILITA STRUTTURALE RIFLESSIONE! Sotto l azione di terremoti violenti, le strutture escono sensibilmente dal regime elastico, manifestando elevati impegni in campo plastico tuttavia nelle pratiche applicazioni

Dettagli

STATO TENSIONALE (Cubetto di trave)

STATO TENSIONALE (Cubetto di trave) ver. 1 Progettazione del Telaio, A.A. 2016-2017 lez. 3, p. 1/9 STATO TENSIONALE (Cubetto di trave) Nell analisi non tratteremo le 3 facce nascoste ed, inoltre, considereremo le forze sull area normale

Dettagli

Ing. Nicolantonio Di Turi DTP VE. Padova, Piazza Salvemini 2 Ordine degli Ingegneri di Padova

Ing. Nicolantonio Di Turi DTP VE. Padova, Piazza Salvemini 2 Ordine degli Ingegneri di Padova Ing. Nicolantonio Di Turi DTP VE Padova, Piazza Salvemini 2 Ordine degli Ingegneri di Padova ALL INIZIO DEGLI ANNI 2000 FU DECISO DI AUMENTARE LA VELOCITA DELLA LINEA BOLOGNA PADOVA PORTANDOLA (PER QUANTO

Dettagli

ASPETTI LEGATI ALLA RESISTENZA IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE. R.Berardi-Progettazione Geotecnica nella Difesa del S uolo

ASPETTI LEGATI ALLA RESISTENZA IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE. R.Berardi-Progettazione Geotecnica nella Difesa del S uolo ASPETTI LEGATI ALLA RESISTENZA IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE 1 Parametri geotecnici da NTC 2008 Nei terreni saturisi assumono generalmente condizioni di drenaggio impedito. In tal caso, nelle analisi

Dettagli

MODELLAZIONE COSTITUTIVA DEL COMPORTAMENTO VISCOSO DI ARGILLE ORGANICHE: UN CASO DI STUDIO

MODELLAZIONE COSTITUTIVA DEL COMPORTAMENTO VISCOSO DI ARGILLE ORGANICHE: UN CASO DI STUDIO MODELLAZIONE COSTITUTIVA DEL COMPORTAMENTO VISCOSO DI ARGILLE ORGANICHE: UN CASO DI STUDIO Aldo Madaschi DICAM - Università degli Studi di Trento aldo.madaschi@unitn.it Alessandro Gajo DICAM - Università

Dettagli

ANALISI DINAMICHE IN TENSIONI EFFICACI CON IL CODICE SCOSSA

ANALISI DINAMICHE IN TENSIONI EFFICACI CON IL CODICE SCOSSA ANALISI DINAMIHE IN TENSIONI EFFIAI ON IL ODIE SOSSA Anna hiaradonna Università degli Studi di Napoli Federico II anna.chiaradonna@unina.it Giuseppe Tropeano Università degli Studi di agliari giuseppe.tropeano@unica.it

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L' AMBIENTE E IL TERRITORIO INDIRIZZO MAGISTRALE: DIFESA DEL SUOLO Dipartimento

Dettagli

ANALISI NUMERICA DELL EFFICACIA DEI MURI SACRIFICALI PER LA RIDUZIONE DEGLI SPOSTAMENTI INDOTTI DA SCAVI PROFONDI.

ANALISI NUMERICA DELL EFFICACIA DEI MURI SACRIFICALI PER LA RIDUZIONE DEGLI SPOSTAMENTI INDOTTI DA SCAVI PROFONDI. ANALISI NUMERICA DELL EFFICACIA DEI MURI SACRIFICALI PER LA RIDUZIONE DEGLI SPOSTAMENTI INDOTTI DA SCAVI PROFONDI. F. Pintus (1), G. Tropeano (2), E. Erbì (3), F.M. Soccodato (4) Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

GEOTECNICA E RISPOSTA SISMICA LOCALE

GEOTECNICA E RISPOSTA SISMICA LOCALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI GEORISORSE E TERRITORIO CENTRO STUDI E RICERCHE SPRINT GEOTECNICA E RISPOSTA SISMICA LOCALE SERM-ACTION Corso universitario Teresa

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTÀ DI INGEGNERIA RISPOSTA TENSO-DEFORMATIVA DI UNA SABBIA COMPATTATA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTÀ DI INGEGNERIA RISPOSTA TENSO-DEFORMATIVA DI UNA SABBIA COMPATTATA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Civile TESI DI LAUREA RISPOSTA TENSO-DEFORMATIVA DI UNA SABBIA COMPATTATA RELATORE Prof. Ing. Giuseppe

Dettagli

Il dimensionamento di una struttura e, conseguentemente, i costi ed i rischi connessi alla sua realizzazione, dipendono dalla MISURA DELLA SICUREZZA

Il dimensionamento di una struttura e, conseguentemente, i costi ed i rischi connessi alla sua realizzazione, dipendono dalla MISURA DELLA SICUREZZA LEZIONE 9 LE VERIFICHE DI SICUREZZ Il dimensionamento di una struttura e, conseguentemente, i costi ed i rischi connessi alla sua realizzazione, dipendono dalla MISUR DELL SICUREZZ Un aspetto importante

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE ABSTRACT RESISTENZA DI TERRENI PIROCLASTICI IN CONDIZIONI

Dettagli

COMPORTAMENTO PLASTICO DEI MATERIALI METALLICI

COMPORTAMENTO PLASTICO DEI MATERIALI METALLICI COMPORTMENTO PLSTICO DEI MTERILI METLLICI 1 1. Prove sperimentali per la caratterizzazione del comportamento plastico dei materiali metallici 2. Modelli reologici 3. Effetto Bauschinger 4. Condizioni di

Dettagli

CAPITOLO 6 L ATTRITO INTRODUZIONE 6.1 L ATTRITO TRA DUE CORPI

CAPITOLO 6 L ATTRITO INTRODUZIONE 6.1 L ATTRITO TRA DUE CORPI 62 CAPITOLO 6 L ATTRITO INTRODUZIONE In questo capitolo viene data una descrizione del fenomeno fisico dell attrito a livello macroscopico e microscopico e sono illustrati diversi comportamenti che tengono

Dettagli

Carattestiche Statiche e Dinamiche dei Sensori

Carattestiche Statiche e Dinamiche dei Sensori L Evoluzione Normativa e la Strumentazione per lo Studio della Qualità dell Aria ARPA Lazio 17/05/2018 Carattestiche Statiche e Dinamiche dei Sensori ing. Roberto Sozzi LA MISURA DELLE VARIABILI DEL PBL

Dettagli