Oligopolio. G. Degli Antoni 26/2/2014 (Economia Applicata/Industriale)
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- Michelina Gilda Raimondi
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1 Oligopolio G. Degli Antoni 26/2/2014 (Economia Applicata/Industriale)
2 Oligopolio In Oligopolio le imprese possono produrre beni sostanzialmente omogenei, oppure differenziati (automobili, bibite, giornali) Due caratteristiche simultaneamente presenti in oligopolio: a) Esistono barriere all entrata di dimensioni variabili, non pari a quelle di monopolio come intensità, legate ad esempio a economia di scala, economie di scopo, esternalità di rete, costi inferiori per una impresa consolidata. b) gli oligopolisti sono legati da un rapporto di interdipendenza
3 Oligopolio le imprese oligopolistiche sono interdipendenti nelle loro scelte in un modo assolutamente inedito per la concorrenza perfetta le azioni del singolo venditore possono avere notevoli conseguenze sul profitto degli altri venditori
4 Molte industrie sono altamente concentrate I quattro principali produttori di cereali negli USA vendono l 80% dei cereali per colazione (con le prime 8 imprese si passa al 92%) [Gli oligopoli sono comuni nei mercati in cui i costi di trasporto e i dazi doganali sono così elevati da non rendere conveniente inviare i prodotti al di fuori di una piccola regione geografica]
5 Per misurare il dominio del mercato da parte di un ristretto gruppo di soggetti, gli economisti guardano al Rapporto di concentrazione: la percentuale del prodotto totale di un settore venduto dalle x maggiori imprese che operano nel mercato
6 In generale le imprese non si trovano né in una situazione perfettamente concorrenziale, né in una situazione di monopolio Nella maggior parte dei casi ci troviamo in situazioni di concorrenza imperfetta L oligopolio è una di queste situazioni
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8 Esempio di interdipendenza strategica Volete aprire un piccolo market vicino a un punto vendita di una grande catena. L idea è che la catena faccia profitti che potrebbero essere condivisi sottraendole clienti (perché ritenete di offrire un servizio migliore, ad esempio dando più attenzione ai clienti o semplicemente abbassando i prezzi) Da cosa dipende il vostro successo?
9 Non dipende solo dalle vostre azioni (capacità effettiva di erogare un servizio migliore), ma anche da come reagirà la catena di distribuzione: 1) potrebbe rispondere abbassando a sua volta i prezzi 2) potrebbe decidere di lasciarvi una quota di mercato (magari pensando che nel piccolo negozio possono andare i clienti più esigenti e quindi più difficili da soddisfare in una grande catena) 3) potrebbe temere che il vostro successo eventuale incoraggi altri concorrenti e dunque iniziare una dura battaglia
10 Gli incentivi degli oligopolisti Gli oligopolisti si trovano di fronte a due incentivi contrastanti: A) l interdipendenza potrebbe indurli a colludere, ad esempio mettendosi d accordo per agire come un monopolista B) sono tentate di competere con i concorrenti per ottenere una quota maggiore di profitti
11 Concentriamoci ora sul caso di oligopoli non cooperativi, formulando le seguenti ipotesi 1. I consumatori accettano il prezzo come dato 2. Prodotti omogenei 3. Numero di imprese costante nel tempo (no possibilità di entrata nell industria) 4. Imprese hanno potere di mercato 5. Ogni impresa decide solo circa prezzo o output (non circa la pubblicità o altre variabili)
12 Estensioni Prodotti eterogenei Entrata altre imprese Altre variabili su cui prendere decisioni *************************************** Modelli uniperiodali e giochi multiperiodali
13 Tre modelli Cournot: le imprese stabiliscono i livelli di output, contemporaneamente Bertrand: le imprese stabiliscono il prezzo, contemporaneamente Von Stackelberg: le imprese stabiliscono i livelli di output, una (leader) lo fa prima delle altre I tre modelli predicono esiti diversi in termini di quantità prodotte, prezzi praticati, profitti dell impresa e dell industria ed esito in termini di surplus del consumatore
14 Modello di Cournot Ciascuna impresa agisce in modo indipendente e massimizza il profitto scegliendo l output Partiamo da un duopolio in cui: - nessuna entrata - omogeneità di prodotto - un solo periodo (irrilevanti strategie complesse che comportano la formazione di una reputazione) - domanda funzione lineare dei prezzi (in questo esempio: Q= p) - costo marginale costante
15 L oligopolio Capitolo 6 Domanda residuale: q 1 =Q(p)-q 2
16 Per ogni quantità che l impresa 1 crede verrà prodotta dall impresa 2, possiamo calcolare la domanda residuale e la scelta ottima dell impresa 1 in termini di quantità da produrre Se l impresa 1 crede che la 2 venderà q2 Il livello di q1 che massimizza i profitti dell impresa 1 è Possiamo rappresentare graficamente questa relazione attraverso la funzione di reazione o funzione di risposta ottimale: q1=r1 (q2)
17 L oligopolio Capitolo 6
18 Equilibrio Il punto di intersezione delle funzioni di risposta ottimale è l equilibrio di Cournot Questo è un equilibrio di Nash ( )
19 Confronto Le quantità prodotte e i prezzi sono a metà strada tra quello che si avrebbe in regime di concorrenza e monopolio Le imprese realizzano profitti inferiori rispetto a quelli che otterrebbero formando un cartello I consumatori godono di un benessere maggiore
20 Perplessità Come in un modello uniperiodale le imprese possono formarsi aspettative immediatamente corrette? (è una critica al modello di Cournot uniperiodale statico)
21 Se aumentiamo il numero di imprese E rilevante notare che il modello di Cournot mostra come, al crescere del numero di imprese, diminuisce l output per ogni singola impresa, ma aumenta l output totale dell industria e scende il prezzo. Se il numero di imprese è estremamente grande, l output per impresa, il prezzo e l output dell industria si avvicinano ai livelli socialmente ottimi
22 Il modello di Bertrand Le imprese fissano i prezzi e NON le quantità Se i consumatori hanno informazioni complete e i prodotti sono omogenei, acquisteranno dall impresa che fissa il prezzo più basso In equilibrio le imprese ottengono profitti pari a zero e nessuna può incrementarli aumentando o diminuendo il prezzo. Il prezzo di equilibrio è quindi pari a quello dell ottimo sociale (equilibrio concorrenziale)
23 L oligopolio Capitolo 6
24 L equilibrio di Bertrand (o equilibrio di Nash nei prezzi) è P=mc
25 Confronto tra Bertrand e Cournot Quale dei due modelli spiega meglio la realtà? Vedremo che dal punto di vista sperimentale, entrambi trovano alcune conferme. In genere le curve di domanda delle singole imprese sembrano essere continue (come quelle nel modello di Cournot) e di rado si osservano improvvise variazioni nelle vendite come quelle che sarebbero previste in alcune situazioni dal modello di Bertand Inoltre il modello di Bertrand prevede che due imprese siano sufficienti per spingere il prezzo a un livello pari al costo marginale, TUTTAVIA quest ultimo risultato dipende in particolare da un certo numero di ipotesi forti che stiamo facendo, ad esempio che l output delle imprese sia perfettamente sostituibile e che ogni impresa possa produrre quanto vuole quando il prezzo è uguale al costo marginale
26 Il modello leader follower di Von Stackelberg L impresa leader fissa il proprio livello di produzione, le altre decidono quanto produrre dato l output deciso dal leader L idea è che l impresa leader scelga il suo livello di output sapendo che, una volta scelto quello, l impresa follower fisserà la sua produzione sulla base della sua funzione di reazione (conosciuta dal leader dato che i costi sono assunti essere identici)
27 Quindi il leader sa quanto produrrà il follower in corrispondenza dei suoi livelli di produzione. Sceglierà quindi quel livello di prodotto che massimizza il suo profitto dato che può calcolare il livello di output totale dell industria. Sottrarrà alla domanda totale la produzione del follower ottenendo cosi la sua domanda residuale e calcolando l output da produrre.
28 L oligopolio Capitolo 6
29 Confronto L output totale con Von Stackelberg è maggiore che in Cournot e minore che in Bertrand e nell ottimo sociale. Il leader produce più di quanto produce un duopolista in Cournot e il follower meno. Il prezzo in Von Stackelberg è maggiore di quello in concorrenza perfetta e minore di quello in Cournot. Il surplus del consumatore è una via di mezzo fra Cournot e concorrenza perfetta. L impresa leader fa più profitti e l impresa follower meno di quanti ne facciano le imprese nel modello di Cournot
30 L oligopolio Capitolo 6
31 Conflitto tra cooperazione e interesse proprio E un elemento determinante dell oligopolio Infatti le imprese potrebbero avere convenienza a cooperare agendo come se fossero in monopolio, ma ciascuna ha incentivo a comportarsi opportunisticamente infrangendo eventuali accordi
32 Collusione Accordo tra imprese che operano nel medesimo mercato volto a determinare la quantità prodotta e/o il prezzo da applicare In un duopolio potrebbe essere opportuno (per i produttori) accordarsi e produrre una quantità di bene pari a quello che si produrrebbe in monopolio dividendosi la quantità venduta da ciascuno
33 Giochi multiperiodali Fin ora abbiamo ipotizzato che le imprese interagissero in contesti uniperiodali Tuttavia, spesso le imprese hanno interazioni ripetute in contesti di oligopolio. In questi casi, per esempio, un impresa può segnalare a un altra che vuole evitare una forte concorrenza, ad esempio riducendo l output per un certo periodo
34 Quando consideriamo i contesti multiperiodali, cioè, dobbiamo considerare che entrano in campo due elementi chiave: la possibilità di sanzionare la possibilità di sviluppare una reputazione
35 La Teoria dei Giochi I 3 elementi fondamentali di un gioco I giocatori Le strategie disponibili per ciascun giocatore I payoff che ciascun giocatore ottiene per ogni combinazione di strategie
36 Strategia Dominante Teoria dei Giochi Una strategia ottimale per un giocatore, qualunque sia la strategia adottata dagli altri giocatori Equilibrio di Nash Qualsiasi combinazione di strategie tale per cui la scelta di ciascun giocatore è la sua miglior scelta, date le strategie degli altri
37 L oligopolio Capitolo 6 I concetti di equilibrio di Nash e strategia dominante
38 Se il gioco uniperiodale del dilemma del prigioniero viene ripetuto all infinito (o per un numero finito ma non conosciuto in anticipo) di periodi, aumenta la probabilità che il prezzo in un dato periodo sia maggiore di quello di un gioco uniperiodale
39 Verifiche sperimentali Nei vari contesti, sembra che sia l equilibrio concorrenziale, sia quello di Corunot sia quello di monopolio (massimizzazione congiunta), possano funzionare quando siamo in contesto di poche imprese La ripetizione del gioco sembra favorire la soluzione di cartello La possibilità di scambiarsi informazioni favorisce il cartello In generale, il modello di Cournot spesso efficace nel prevedere in contesti uniperiodali; nei giochi con 3 o più venditori e multiperiodali, i risultati sono più vicini all esito concorrenziale rispetto a quanto si prevede in Cournot e la concorrenza si avvicina al crescere del numero di soggetti
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