LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI
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- Fabiana Natale
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1 CONGRESSO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC-CGIL Ottobre Firenze LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI IL PORTFOLIO DEL DIRIGENTE Spunti critici e proposte di miglioramento.
2 PORTFOLIO UNO STRUMENTO A SUPPORTO DELL AUTOVALUTAZIONE E DELLA VALUTAZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO ANAGRAFE PROFESSIONALE AUTOVALUTAZIONE E BILANCIO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI E AZIONI PROFESSIONALI NUCLEO VALUTAZIONE + DIRETTORE DOCUMENTAZIONE DELLA VALUTAZIONE
3 IL PORTFOLIO DEL DS È CONGRUO AL PROFILO DEL DS PRESENTE NELLA LEGGE E NEL CONTRATTO? Direttiva n. 36 del 18/08/2016 il processo di valutazione è finalizzato alla valorizzazione e al miglioramento professionale dei Dirigenti nella prospettiva del progressivo incremento della qualità del servizio scolastico.
4 IL PORTFOLIO È PENSATO SPECIFICATAMENTE RISPETTO ALLE FUNZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO? - 1 Nel Portfolio c'è una costante correlazione tra lo sviluppo professionale del Dirigente e le sue funzioni e il RAV nonché il PdM. FUNZIONI 1. ASSICURA la gestione unitaria 2. È RESPONSABILE della gestione risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. 3.HA autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. 4.ORGANIZZA l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative 6.È TITOLARE delle relazioni sindacali. 7.PROMUOVE gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio [...] 8.PRESENTA periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa RESPONSABILITA SUI RISULTATI DIRIGENTE SCOLASTICO FUNZIONI PER SOSTENERE IL CAMBIAMENTO (RAV/PdM) - Facilitatore: promuove l elaborazione collegiale nei gruppi professionali, gestisce le resistenze professionali; -Catalizzatore: valorizza le risorse interne ed esterne potenzialmente disponibili al cambiamento, con particolare riguardo alla legittimazione del processo innovativo e alla sua integrazione nel sistema scuola; -Consigliere tecnico: mette a disposizione una competenza su specifici temi che caratterizzano il progetto di cambiamento, alimenta la riflessione e la progettazione attraverso approcci teorici, proposte operative e altre esperienze RESPONSABILITA SUI RISULTATI DEL PdM DS - COMUNITA PROFESSIONALE
5 synthesis of over 500,000 studies of the effects of these above influences on student achievement 30% 50% 5-10% 5-10% 5-10% finanze, dimensione della scuola, la dimensione di classe, edifici creano un clima di discussione sull apprendimento J. Hattie,Teachers Make a Difference.What is the research evidence? University of Auckland, Australian Council for Educational Research, October 2003
6 IL PORTFOLIO È PENSATO SPECIFICATAMENTE RISPETTO ALLE FUNZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO? - 2 L'ANAGRAFE SERVE PER COMPRENDERE ALCUNI ASPETTI DELLA PROFESSIONALITA DEL DS. Nel 2002 la Comunità europea ha lanciato un modello standard di C.V. L ANAGRAFE è in parte una ripetizione del C.V. Si poteva evitare? SERVE per creare una banca dati per il Ministero. Allora perché restringere l'anagrafe agli ultimi 3 anni? Il format assomiglia a un curriculum di un dirigente tecnico o di altra amministrazione Non è chiaro se il DS in distacco costituisca di per sé un valore aggiunto L ANAGRAFE sostituisce il C.V. per alcune voci è necessario lasciare un campo aperto Es. nelle sezioni INCARICHI, SPERIMENTAZIONI, PUBBLICAZIONI.
7 IL PORTFOLIO È PENSATO SPECIFICATAMENTE RISPETTO ALLE FUNZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO? - 2 L'ANAGRAFE IL DIRIGENTE DEVE SOLO FORMARE? Formazione Nel nuovo Piano della formazione dei docenti, obbligatoria e strutturale, si parla di Portfolio dei docenti per la formazione. NELL ANAGRAFE il DS PUO INDICARE SOLO LE ESPERIENZE QUALE FORMATORE Se il Portfolio è finalizzato al miglioramento professionale del DS non è IMPORTANTE conoscere a quali corsi di formazione il DS partecipa come discente?
8 IL PORTFOLIO È PENSATO SPECIFICATAMENTE RISPETTO ALLE FUNZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO? - 2 L'ANAGRAFE ESCLUSO il C.V. e /o aggiunto quale integrazione ("modello unico di riferimento ), viene inserita l'anagrafe evidente appesantimento del lavoro del Dirigente.
9 CORRELAZIONE TRA LA PARTE 2.A E LA 3.A BILANCIO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI E AZIONI PROFESSIONALI Ci saremmo aspettati di trovare nella terza parte gli stessi item della parte Autovalutazione che, in nella 3.a sezione, sarebbero stati corredati dai documenti. Una sorta di riscontro tra quanto dichiarato e quanto effettivamente svolto.
10 RUBRICHE DI VALUTAZIONE - 1 Il format utilizzato per il BILANCIO DELLE COMPETENZE è noto ma inefficace. L'approccio dialettico (Non ho effettuato l'analisi del contesto, Non ho definito ruoli e competenze, Non ho pianificato l utilizzo delle risorse strumentali e finanziarie...) E ANALOGO A QUELLO UTILIZZATO NELLE PROCEDURE DISCIPLINARI Dall ITEM 1 al 4 vengono aggiunte variabili quantitative e qualitative. Il singolo enunciato viene modificato con avverbi (interamente, chiaramente, diffusamente) che non hanno alcun riscontro misurabile.
11 RUBRICHE DI VALUTAZIONE - 2 Nella rubrica di valutazione. Ogni ITEM comprende AZIONI che diventano in progressione numericamente maggiori nei quattro livelli. Si parte dal livello 1 con meno azioni e si arriva al livello 4 con molte più azioni. DISAGGREGARE LE AZIONI ELABORARE SINGOLI ITEM a cui si attribuisce il punteggio da 1 a 4 (aspetto critico vs aspetto eccellente) Gli ITEM vengono ricavati dall'enunciato/indicatore che presenta il maggior numero di variabili.
12 ESEMPIO POSSIBILE DI RUBRICA DI VALUTAZIONE (ORIENTAMENTO STRATEGICO) RUBRICA DI VALUTAZIONE Ho condiviso con le parti interessate (EE.LL., associazioni, famiglie..) un'analisi del contesto (esigenze e aspettative della comunità educativa) Ho definito e condiviso con la comunità scolastica la missione della scuola e le priorità strategiche per il raggiungimento degli obiettivi programmati supportando le parti interessate a riflettere sui valori e gli obiettivi dell'i.s. Autovalutazione/punteggio Ho concordato obiettivi di medio e lungo periodo con gli attori principali del contesto sociale in cui opera la scuola Ho attuato un monitoraggio sistematico Motivazioni del punteggio attribuito per ciascun item (campo facoltativo, max 1000 battute)
13 PARTE 3.A OBIETTIVI E AZIONI PROFESSIONALI Un'attenzione particolare deve essere prestata nell'utilizzo delle forme verbali, non come mero fatto linguistico, ma come sconfinamento in "funzioni" che non sono attribuibili al Dirigente: "cura la manutenzione" non equivale a "favorisce la cura" oppure a "promuove con l'ente proprietario la manutenzione e cura... Ciò è tanto più importante se si considera che la Direttiva attribuisce il maggior peso (60%) a: direzione unitaria, competenze gestionali indagate attraverso il RAV, la distribuzione del FIS e i documenti di indirizzo della scuola...
14 IL PORTFOLIO E PENSATO SPECIFICAMENTE RISPETTO ALLE FUNZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO? - 3? Obiettivi triennali Valutazione annuale RESPONSABILITA CONDIVISA DIRIGENTE SCOLASTICO QUESTIONI APERTE Come viene valutato, e tradotto in termini economici, il raggiungimento parziale degli obiettivi il 1.o, 2.o e 3.o anno? E previsto un monitoraggio in itinere che miri a individuare le cause più probabili dello scostamento rispetto agli obiettivi e a decidere eventuali azioni correttive?
15 IL PORTFOLIO E PENSATO SPECIFICAMENTE RISPETTO ALLE FUNZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO? - Rispetto a quanto detto sembra di no SI E DIMENTICATO IN QUESTO MODELLO DI VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE CHE NELL APPRENDIMENTO (ESITI) UN RUOLO FONDAMENTALE E GIOCATO DAI DOCENTI E QUANTO SIA IMPORTANTE IL BACKGROUND SOCIO FAMILIARE: SCORRIAMO LE PRIME RIGHE DELLE INDICAZIONI NAZIONALI E UNA PAGINA DELL INDIRE: La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la condizione decisiva per il miglioramento delle scuole e del sistema di istruzione, poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole. ESITI/OBIETTIVI: Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. SI È VISTO NELLE RICERCHE INTERNAZIONALI QUANTO IL BACKGROUND FAMILIARE E LO STATUS SOCIO-ECONOMICO DEI GENITORI SIANO ALCUNI DEI FATTORI CHE PIÙ INCIDONO SUI RISULTATI DEGLI STUDENTI.
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