Elaborazione flash SINTESI
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- Livio Cipriani
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1 Elaborazione flash Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia 16/02/2017 Tendenze recenti del credito all artigianato e alle MPI lombarde Prestiti all artigianato a settembre 2016 e impieghi vivi a MPI a novembre 2016 ***anteprima riservata*** SINTESI IL TREND DEI PRESTITI ALL ARTIGIANATO. Lo stock dei finanziamenti concessi all artigianato lombardo a settembre 2016 è di 9,4 miliardi, in diminuzione di 484 milioni rispetto allo scorso anno, pari al %. Calo peggiore rispetto a quello registrato nel trimestre precedente (-4,2%) e nello stesso periodo del 2015 (-4,6%). Cali meno accentuati dei finanziamenti all artigianato a settembre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015 a Varese (-2,3%), Milano (-2,8%) e a Sondrio (-3,6%). IL TREND DEI PRESTITI ALLE MPI SOTTO I 20 ADDETTI. A fine novembre 2016 lo stock di finanziamenti concessi alle imprese lombarde ammonta a milioni di euro. La Lombardia fa meglio dell Italia poiché registra una variazione tendenziale dei finanziamenti concessi alle imprese del -0,5% -risultato determinato dall incremento del credito erogato alle imprese sopra i 20 addetti (+0,1%) migliore rispetto alla dinamica ancora particolarmente negativa del -2,7% registrata a livello medio nazionale. Il 13% dei prestiti alle imprese lombarde, pari a milioni di euro, sono emessi a favore di imprese sotto i 20 addetti. Rispetto a novembre 2015 questi risultano in diminuzione del -4,3%, variazione più accentuata rispetto a quella dello stesso periodo del 2015 (- 3,8%) e opposta rispetto a quella registrata per le imprese con oltre 20 addetti (+0,1%). INVESTIMENTI. Se pur persiste una dinamica negativa sul credito alle MPI e all artigianato lombardo ci si chiede se il 2017 sarà l anno del ritorno alla crescita degli investimenti. Il tessuto imprenditoriale della Lombardia, quarta regione italiana per valore pro capite degli investimenti pari a euro, potrà giovare di un contesto in parte favorevole alla crescita degli investimenti: con tassi di interesse contenuti (del % a ottobre 2016, valore più basso registrato da dicembre 2008), con significativi incentivi pubblici resi disponibili nell ultima manovra di bilancio, introdotti anche grazie all azione di Confartigianato, e con un intervento sul Fondo Centrale di Garanzia che dovrebbe favorire l accesso al credito alle piccole imprese. Ciò che non consente di dare risposta del tutto affermativa alla domanda Il 2017 sarà l anno degli investimenti? non sono solo le criticità che persistono sul fronte credito, ma anche le basse aspettative di crescita delle imprese, le poco significative previsioni di crescita della domanda interna, le possibili conseguenze della manovra restrittiva richiesta dalla Commissione Europea e le incertezze che caratterizzano il mercato internazionale, dalla Brexit all inizio dell Era Trump. SOFFERENZE. Sul fronte credito permane inoltre un'altra situazioni di seria difficoltà che riguarda l ammontare dei rapporti per cassa in essere con soggetti in stato di insolvenza o situazioni equiparabili: le sofferenze. In tal caso va sottolineato come in Italia le sofferenze bancarie sopra i euro rappresentano il 70,3% del valore, sono determinate dal 4,7% degli affidati. Nell'arco dell'ultimo triennio (settembre settembre 2016) l'importo delle sofferenze da euro in poi è salito del 45,6%, un ritmo più che triplo rispetto al +13,8% delle sofferenze fino a euro. Nella nostra regione al III trimestre 2016 le sofferenze rappresentano il 13,4% dei prestiti concessi al totale imprese, incidenza inferiore a quella rilevata a livello medio nazionale pari al 17,4%. Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia - Viale Vittorio Veneto, 16/A Milano - Tel
2 I prestiti all'artigianato L analisi dei prestiti all'artigianato in Lombardia - resa possibile grazie alla collaborazione con Artigiancassa, che ha messo a disposizione i dati da fonte Banca d'italia - evidenzia a settembre 2016 uno stock, comprensivo delle sofferenze, concesso al comparto di 9,4 miliardi di euro, con una diminuzione in un anno di 484 milioni, pari a %. Il calo dei prestiti all artigianato registrato a settembre 2016 peggiora sia rispetto alla flessione del 4,6% registrata un anno fa che rispetto al calo del 4,2% registrato nel trimestre precedente. Osservando la distribuzione territoriale dei prestiti all'artigianato si osserva che Brescia assorbe il 19,6% dei prestiti concessi all'artigianato lombardo, Milano il 16,8% e Bergamo il 14,3%. Nelle 12 province della Lombardia il peso del credito all'artigianato sull'ammontare dei prestiti erogati al totale delle imprese supera la media regionale (4,1%) ed ha valori maggiori a Sondrio (12,3%), Como (8,3%), Lecco, Lodi e Pavia (tutte con l'8%) e Varese (7,4%). A settembre 2016 in tutte le province lombarde si osserva una discesa dello stock dei prestiti all'artigianato: il calo meno accentuato è quello di Varese con il -2,3%, seguito da Milano con il - 2,8% e da Sondrio con il-3,6%. All'opposto le riduzioni più marcate sono quelle di Como (-6,4%), Lodi (-6,2%), Pavia (%) e Brescia (-5,9%). Prestiti alle imprese e all'artigianato e dinamica nell'ultimo anno nelle province lombarde stock al 30 settembre milioni di euro, inc.% -var.% e ass. su settembre Al lordo delle sofferenze Totale imprese var. % su settembre 2015 ARTIGIANATO % su totale inc.% su totale imprese var.ass. su sett var. % su sett Bergamo , ,3 6, ,6 Brescia , ,6 5, ,9 Como , ,0 8, ,4 Cremona , ,1 6, ,4 Lecco , ,8 8, ,7 Lodi , ,5 8, ,2 Mantova , ,3 6, ,3 Milano , ,8 1, ,8 Monza-Brianza , ,0 5, ,2 Pavia ,7 8,0-28 Sondrio , ,5 12, ,6 Varese , ,4 7, ,3 Lombardia , ,1-484 Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Banca d'italia e Artigiancassa da fonte Banca d'italia Esaminando la dinamica del credito all'artigianato negli ultimi due anni, da settembre 2014 a settembre 2016, si osserva che in 11 province su 12 - Pavia esclusa - la dinamica tendenziale dei prestiti alle imprese del comparto peggiora rispetto a quella rilevata nel trimestre precedente (giugno 2016), in particolare a Lodi la flessione incrementa di 3,2 punti percentuali, a Monza- Brianza di 1,5 punti, a Lecco di 1,2 punti e a Mantova di 1 punto. 2
3 Serie storica della dinamica tendenziale dei prestiti all'artigianato nelle province lombarde negli ultimi due anni settembre settembre Var.% tendenziali. Stock al lordo delle sofferenze. sett.2014 dic.2014 mar.2015 giu.2015 sett.2015 dic-15 mar-16 trend congiunturale Bergamo -4,1-5,6-4,8-5,4-5,2-5,9-5,2-5,6 PEGGIORA Brescia -5,7-5,1-5,3-5,4-5,6-5,4-5,9 PEGGIORA Como -3,8-3,3-5,6-4,2-4,6-4,6-5,6-6,3-6,4 PEGGIORA Cremona -3,9-3,4-6,6-5,8-5,6-4,8-4,7-3,5-4,4 PEGGIORA Lecco -2,7-3,6-3,3-3,1-4,5-5,7 PEGGIORA Lodi -4,2-8,6-8,3-8,9-5,7-6,2 PEGGIORA Mantova -5,4-4,5-5,9-4,7-4,7-4,3-4,3-5,3 PEGGIORA Milano -2,2-1,4-4,2-3,1-3,1-2,3-2,8 PEGGIORA Monza-Brianza -3,2-1,5-6,5-5,4-5,5-5,4-3,7-5,2 PEGGIORA Pavia -1,9-2,9-3,5-3,2-3,7-4,4-7,2-6,1 MIGLIORA Sondrio -3,9-2,6-3,1-0,9-3,3-3,4-3,6 PEGGIORA Varese -3,4-1,3-4,8-4,5-1,5-2,3 PEGGIORA Lombardia -3,9-3,3-5,3-4,6-4,6-4,6-5,2-4,2 PEGGIORA Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Artigiancassa da fonte Banca d'italia Serie storica della dinamica tendenziale dei prestiti all'artigianato nelle province lombarde negli ultimi due anni-1/2 settembre settembre Var.% tendenziali. Stock al lordo delle sofferenze. -5,6-5,9 BERGAMO BRESCI A -6,4-4,4 COMO CREMONA -5,7-1 -6,2 LECCO LODI Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Artigiancassa da fonte Banca d'italia 3
4 Serie storica della dinamica tendenziale dei prestiti all'artigianato nelle province lombarde negli ultimi due anni-2/2 settembre settembre Var.% tendenziali. Stock al lordo delle sofferenze. -5,3-2,8 MANTOVA MI LANO -5,2 MONZA-BRIANZA PAVIA -3,6-2,3 SONDRIO VARESE Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Artigiancassa da fonte Banca d'italia 4
5 Finanziamenti alle micro-piccole imprese con meno di 20 addetti ***anteprima riservata***16/02/2017 I dati Banca d'italia sul credito, relativi al 30 novembre 2016, indicano uno stock di milioni di euro di finanziamenti concessi alle imprese lombarde - società non finanziarie e famiglie produttrici- al netto delle sofferenze. A livello di dimensione d'impresa osserviamo che il 13% dei finanziamenti, pari a milioni di euro, sono erogati a favore di imprese con meno di 20 addetti. Rispetto a novembre 2015 i finanziamenti alle piccole imprese scendono in ottica tendenziale del -4,3%, variazione più accentuata rispetto a quella rilevata a novembre 2015 del - 3,8% e opposta rispetto a quella registrata per le imprese con oltre 20 addetti (+0,1%). Serie storica impieghi vivi * a società non finanziarie e famiglie produttrici con < 20 addetti in Lombardia e in Italia Dal 30/06/2011 al 30/11/2016 variazione % tendenziali Italia Lombardia *Impieghi "vivi"= finanziamenti erogati al settore produttivo al netto delle sofferenze e delle operazioni pronto contro termine Serie storica impieghi vivi * a società non finanziarie e famiglie produttrici per dimensione in Lombardia Dal 30/06/2011 al 30/11/2016 variazione % tendenziali 2, ,0 <20 addetti >20 addetti TOTALE *Impieghi "vivi"= finanziamenti erogati al settore produttivo al netto delle sofferenze e delle operazioni pronto contro termine 5
6 Consistenza e dinamica del credito* alle imprese lombarde 30 novembre valori assoluti in milioni di euro, var.% rispetto stock novembre 2015 Lombardia Italia Impieghi "vivi"* bancari alle imprese** % sul totale Italia 28,2 10 Var.% nov nov.2016 degli impieghi "vivi" alle imprese -0,5-2,7 Impieghi "vivi" bancari alle imprese <20 addetti % su totale credito nel territorio 13,0 18,4 Var.% nov nov ,3-4,8 Impieghi "vivi" bancari alle imprese >20 addetti Var.% nov nov ,1-2,2 *Impieghi "vivi"= finanziamenti erogati al settore produttivo al netto delle sofferenze e delle operazioni pronto contro termine Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Banca d'italia Al 30 novembre 2016, ad esclusione della provincia di Milano che registra un incremento del credito all'impresa del 3,7%, per tutte le altre si rileva una flessione: Monza-Brianza (-0,6%), Lodi (-2,6%), Cremona (-2,9%), Bergamo (-3,2%), Sondrio (-3,5%), Varese (-3,8%), Brescia (%), Como (-4,1%), Lecco (-4,3%), Pavia (-7,8%) e Mantova (-13,6%). Per i prestiti concessi alle MPI sotto i 20 addetti la dinamica risulta negativa per tutti i 12 territori lombardi: Milano (-1,8%), Pavia (-2,5%), Varese (-3,2%), Lodi (-3,8%), Brescia (%), Sondrio (-4,4%), Bergamo (-4,7%), Mantova (-6,1%), Lecco (-6,2%), Como (-6,4%), Cremona (-6,5%) e Monza-Brianza (-6,9%). Dinamica del credito* alle imprese per dimensione d'impresa nelle province lombarde 30 novembre valori in milioni di euro - var.% rispetto stock credito al 30 novembre 2015 % su Var.% nov Impieghi Impieghi "vivi"* % sul totale nov.2016 degli "vivi" bancari bancari alle totale rank credito impieghi "vivi" alle imprese imprese** Lombardia nel alle imprese <20 addetti territorio Var.% nov nov.2016 rank Impieghi "vivi" bancari alle imprese >20 addetti Var.% nov nov.2016 Varese ,1-3, ,3-3, ,9 Como ,3-4, ,8-6, ,5 Lecco ,3-4, ,8-6, ,8 Sondrio ,3-3, ,9-4, Bergamo ,3-3, ,5-4, ,9 Brescia , , Pavia ,1-7, ,8-2, ,4 Lodi ,3-2, ,6-3, Cremona ,0-2, ,4-6, ,9 Mantova ,8-13, ,6-6, ,0 Milano ,6 3, ,5-1, ,0 Monza-Brianza ,5-0, ,6-6, ,6 Lombardia , ,0-4, ,1 *Impieghi "vivi"= finanziamenti erogati al settore produttivo al netto delle sofferenze e delle operazioni pronto contro termine Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Banca d'italia A novembre 2016 in Lombardia la variazione tendenziale dei finanziamenti alle MPI peggiora divenendo più accentuata (-4,3%) rispetto al -3,8% di novembre Tra le 12 province lombarde in 4 si osserva un miglioramento della dinamica del credito alle imprese sotto i 20 addetti (dal più ampio al meno ampio): Lodi (passa da -6,1% di novembre 2015 a -3,8% di novembre 2015), Varese (passa da -4,7% di novembre 2015 a -3,2% di novembre 2016), Milano (passa da -2,6% di novembre 2015 a -1,8% di novembre 2016) e Brescia (passa da -4,2% novembre 2015 a % a novembre 2016). 6
7 Mentre per tutte le altre 8 province si registra un peggioramento (dal meno ampio al più ampio): Pavia (passa da -2,3% di novembre 2015 a -2,5% di novembre 2016), Lecco (passa da -5,8% di novembre 2015 a -6,2% di novembre 2016), Bergamo (passa da -3,7% di novembre 2015 a -4,7% di novembre 2016), Monza-Brianza (passa da -5,7% di novembre 2015 a -6,9% di novembre 2016), Sondrio (passa da -2,6% di novembre 2015 a -4,4% di novembre 2016), Mantova (passa da -3,7% di novembre 2015 a -6,1% di novembre 2016), Cremona (passa da -3,9% di novembre 2015 a -6,5% di novembre 2016) e Como (passa da -3,4% di novembre 2015 a -6,4% di novembre 2016). Serie storica impieghi vivi * concessi alle imprese con meno di 20 addetti nelle province lombarde 30 novembre novembre var.% tendenziali - stock al lordo delle sofferenze Trend ultimo anno Varese -9,1-10,1-6,9-4,7-3,2 MIGLIORA Como -6,3-9,5-5,1-3,4-6,4 PEGGIORA Lecco -7,3-8,5-5,2-5,8-6,2 PEGGIORA Sondrio -1,9-6,8-5,4-2,6-4,4 PEGGIORA Bergamo -7,2-7,8-3,7-4,7 PEGGIORA Brescia -5,8-8,8-5,7-4,2 MIGLIORA Pavia -3,7-6,1-4,5-2,3-2,5 PEGGIORA Lodi 2,6-4,7-7,4-6,1-3,8 MIGLIORA Cremona -1,8-5,5-3,9-6,5 PEGGIORA Mantova -5,9-6,9-5,4-3,7-6,1 PEGGIORA Milano -5,2-6,1-2,6-1,8 MIGLIORA Monza-Brianza -5,8-5,4-5,7-6,9 PEGGIORA Lombardia -5,3-7,5-5,4-3,8-4,3 PEGGIORA *Impieghi "vivi"= finanziamenti erogati al settore produttivo al netto delle sofferenze e delle operazioni pronto contro termine 7
8 Serie storica impieghi vivi a società non finanziarie e famiglie produttrici per dimensione nelle province lombarde-1/2 Dal 30/06/2011 al 30/11/2016 variazione % tendenziali VARESE COMO > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI LECCO > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI BERGAMO 3,0 > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI SONDRIO > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI BRESCIA 3,0 3,0 > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI 8
9 ***anteprima riservata***16/02/2017 Serie storica impieghi vivi a società non finanziarie e famiglie produttrici per dimensione nelle province lombarde-2/2 Dal 30/06/2011 al 30/11/2016 variazione % tendenziali PAVIA LODI 3,0 > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI CREMONA > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI MANTOVA > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI MILANO MONZA-BRIANZA > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI > 20 ADDE TTI < 20 ADDE TTI 9
10 Dinamica impieghi vivi a società non finanziarie e famiglie produttrici per dimensione nelle province lombarde-1/2 variazione % tendenziali novembre 2015-novembre 2016 VARESE COMO -3,9-3,8-3,2-3,5-4,1-6,4 LECCO SONDRIO -3,8-4,3-6,2-3,5-4,4 BERGAMO BRESCIA -2,9-3,2-4,7 PAVIA LODI -10,4-7,8-2,5-2,6-3,8 10
11 Dinamica impieghi vivi a società non finanziarie e famiglie produttrici per dimensione nelle province lombarde-2/2 variazione % tendenziali novembre 2015-novembre 2016 CREMONA MANTOVA -0,9-2,9-6, ,0-13,6-6,1-1 MILANO 4,0 3,7-1,8 3,0 MONZA-BRIANZA 0,6-0,6-6,9 11
12 ***anteprima riservata***16/02/2017 A seguire l analisi a livello regionale e dove presente il dato a livello provinciale sulle sofferenze, sui tassi attivi effettivi sui finanziamenti per cassa a imprese non finanziarie e sull ammontare degli investimenti. Alcune evidenze sulle sofferenze Considerando i prestiti al totale delle imprese, in Lombardia al III trimestre 2016 l incidenza delle sofferenze è pari al 13,4%; inferiore al 17,4% rilevato a livello medio nazionale. A livello provinciale il peso delle sofferenze è più elevato e maggiore di quello medio regionale a Pavia (20,7%), Lecco (16,4%), Bergamo (15,7%), Mantova (15,4%), Como (15,3%), Varese (14,8%), Monza-Brianza (14,2%), Brescia (14,1%) e Cremona (13,8%). Impieghi e sofferenze delle imprese* in Lombardia III trimestre mln di euro, inc. % e rango naz. soff. nette e impieghi lordi- Ateco 2007 al netto della sez. U Società non finanziarie Famiglie produttrici (fino a 5 addetti) TOTALE IMPRESE Lombardia Italia sofferenze impieghi % sofferenze su impieghi 13,4 17,5 sofferenze impieghi % sofferenze su impieghi 13,4 16,4 sofferenze impieghi % sofferenze su impieghi 13,4 17,4 *società non finanziarie e famiglie produttive Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Banca d'italia Serie storica Incidenza delle sofferenze sugli impieghi delle imprese* in Lombardia Dal al Valori %. Società non finanziarie e fam. produttrici 2 18,0 16,0 14,0 12,0 1 8,0 6,0 4,0 2,0 7,3 5,1 17,1 13,4 Italia Lombardia 12
13 Incidenza delle sofferenze sugli impieghi delle imprese* per province lombarde III trimestre 2016-incidenze %. Totale Ateco 2007 al netto della sezione U. Sofferenze nette, impieghi lordi ,4 20,7 15,4 16,4 1 15,7 12,4 15,4 13,0 15,3 13,8 14,8 13,6 14,2 13,8 14,1 13,0 13,8 12,2 11,8 9,6 1 7,2 8,5 13,0 13,4 PAVIA LECCO BERGAMO MANTOVA COMO VARESE MONZA-BRIANZA BRESCIA CREMONA MILANO LODI SONDRIO Primo 0,5 % degli affidati Primo 1 % degli affidati Primo 5 % degli affidati Primo 10 % degli affidati Una ulteriore evidenza statistica indica come in Lombardia le sofferenze siano fortemente concentrate: il 3% delle sofferenze nette si riferisce al primo 0,5% degli affidati, il 45,4% si riferisce al primo 1% degli affidati, il 70,7% si riferisce al primo 5% degli affidati e il 79,3% si riferisce al primo 10% degli affidati. Sofferenze per classe di grandezza del numero degli affidati in Lombardia 30 settembre % sul totale - sofferenze nette, utilizzato ,1 3 47,1 45,4 68,7 70,7 78,8 79,3 Italia Lombardia 13
14 Il grado di concentrazione è salito nel tempo: negli ultimi cinque anni in Lombardia la quota di sofferenze del primo 10% degli affidati sale dal 76,0% di settembre 2011 al 79,3% di settembre Trend ultimi cinque anni della quota di sofferenze sul primo 10% di affidati in Lombardia % sul totale - sofferenze nette, utilizzato 82, ,0 78,0 77,0 76,0 7 74,0 73,0 72, ,0 75,8 75,2 75,4 75,4 75,4 75,9 76,6 77,0 77,6 78,1 78,4 78,4 79,4 79,4 79,3 79,5 79,4 79,3 79,1 79, Italia Lombardia Elaborazione Confartigianato su dati Banca d'italia Sulla base dei dati per classe di grandezza della sofferenza del Bollettino statistico di Banca d Italia si osserva che al III trimestre 2016 il 70,3% delle sofferenze nette - al lordo delle svalutazioni e al netto dei passaggi a perdita eventualmente effettuati - si concentra sopra i euro, e si riferisce al 4,7% degli affidati, con un valore medio di 2,7 milioni di euro, maggiormente compatibile con il taglio del finanziamento di medie e grandi imprese. Sotto tale soglia troviamo il 95,3% degli affidati in sofferenza che rappresentano solo il 29,7% dell'importo, con un valore medio di 59 mila euro. 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Sofferenze bancarie nette* e soggetti in sofferenza per classe di grandezza in Italia III trim % sul totale. Residenti al netto di ist. finanz. monetarie 70,3 29,7 Sofferenze nette: utilizzato 4,7 95,3 Sofferenze: numero di affidati sotto i euro euro e oltre * Prescindono dalle garanzie che assistono i rapporti per cassa in essere. Sono al lordo delle svalutazioni e al netto dei passaggi a perdita eventualmente effettuati Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Banca d'italia 14
15 ***anteprima riservata***16/02/2017 Nell'arco dell'ultimo triennio (settembre settembre 2016) l'importo delle sofferenze da euro in poi è salito del 45,6%, un ritmo più che triplo rispetto al +13,8% delle sofferenze fino a euro; su quest' ultima classe nel dettaglio non crescono (+0,1%) le sofferenze sotto a euro mentre salgono del 24,3% quelle tra e euro. Sofferenze bancarie nette e soggetti in sofferenza per classe di grandezza: composizione e trend ultimo triennio in Italia 30 settembre 2016 e 30 settembre consistenze milioni di euro settembre 2016 settembre 2013 var. ass var. % Classe di grandezza della sofferenza sofferenze nette % affidati % dimensione media (euro) sofferenze nette Da 250 a < euro , , ,8 Da a < euro , , Da a < euro , , ,8 Da a < euro , , ,4 Da a < euro , , ,3 Da a < euro , , ,3 Da a < euro , , ,2 Da a < euro , , ,7 Da a < euro , , ,4 >= euro , ,2 Totale >=250 euro ,4 fino a euro , , ,1 Da a euro , , ,3 sopra euro , , ,6 Elaborazione Confartigianato su dati Banca d'italia I tassi di interesse I dati a ottobre 2016 sui tassi attivi effettivi sui finanziamenti per cassa a imprese non finanziarie, riferiti ad operazioni in essere e a rischi autoliquidanti e a revoca, indicano che un impresa lombarda paga mediamente un tasso del %, 42 punti base più basso rispetto al valore di un anno prima. Serie storica dei tassi attivi effettivi* su finanziamenti per cassa a breve e in essere a imprese non finanziarie Lombardia-Italia 31 dicembre ottobre 2016-tassi %. Rischi autoliquidanti e a revoca su operazioni in essere 8,00 7,50 7,00 6,50 6,00 5,50 0 4,50 4,00 3,50 3,00 4,71 Italia Lombardia * Media ponderata dei tassi effettivi applicati alla clientela (società non finanziarie e famiglie produttrici) escludendo le operazioni a tasso agevolato NB: indagine basata sui dati che gli intermediari devono inviare per ciascun cliente che alla fine del trimestre di riferimento, abbia segnalato alla Centrale dei rischi una somma dell'accordato o dell'utilizzato dei finanziamenti oggetto di analisi pari o superiore a euro 15
16 ***anteprima riservata***16/02/2017 Il tasso di interesse pagato dalle imprese lombarde è di 48 punti base più basso rispetto a quello pagato mediamente in Italia (4,71%); e il più basso registrato da dicembre Serie storica dei tassi attivi effettivi* su finanziamenti per cassa a breve e in essere a imprese non finanziarie nelle province lombarde-1/2 31 dicembre ottobre 2016-tassi %. Rischi autoliquidanti e a revoca su operazioni in essere VARESE COMO 4,70 4,59 VARESE COMO LECCO SONDRIO 4,00 4,80 LECCO SONDRIO BERGAMO BRESCIA , ,00 BERGAMO BRESCI A PAVIA LODI 5,15 4,95 PAVIA LODI 16
17 * Media ponderata dei tassi effettivi applicati alla clientela (società non finanziarie e famiglie produttrici) escludendo le operazioni a tasso agevolato Serie storica dei tassi attivi effettivi* su finanziamenti per cassa a breve e in essere a imprese non finanziarie nelle province lombarde -2/2 31 dicembre ottobre 2016-tassi %. Rischi autoliquidanti e a revoca su operazioni in essere CREMONA MANTOVA , ,22 CREMONA MANTOVA MILANO ,04 MONZA-BRIANZA 4,62 MI LANO MONZA-BRIANZA * Media ponderata dei tassi effettivi applicati alla clientela (società non finanziarie e famiglie produttrici) escludendo le operazioni a tasso agevolato 17
18 ***anteprima riservata***16/02/2017 Investimenti Il 2017 dovrebbe essere l anno degli investimenti che, secondo le ultime previsioni della Commissione europea, segnano un aumento del 2,6% rafforzando di mezzo punto l aumento del 2,1% del Più accentuata la crescita prevista per Macchinari e attrezzature, in salita del 4,5% mentre gli investimenti in Costruzioni si fermano al +1,3%. La ripresa della crescita degli investimenti dovrebbe avvenire nel corso dell anno grazie a tassi di interesse molto contenuti (dal % a ottobre 2016, valore più basso registrato da dicembre 2008) e ai significativi incentivi pubblici resi disponibili nell ultima manovra di bilancio, anche grazie all azione di Confartigianato: nel dettaglio si tratta della maggiorazione degli ammortamenti per l acquisto di nuovi beni strumentali e iperammortamenti dei beni strumentali ad alto contenuto tecnologico per la strategia Industria 4.0 che sul sistema delle micro e piccole imprese fino a 50 addetti vale 301 milioni di euro annui, del Credito imposta ricerca e sviluppo per 87 milioni di euro e la proroga della Legge Sabatini per 46 milioni di euro; un ulteriore sostegno agli investimenti delle piccole imprese proviene 634 milioni di euro relativi all intervento sul Fondo centrale garanzia che dovrebbe favorire l accesso al credito delle piccole imprese. Gli investimenti delle imprese potrebbero però crescere meno del previso, influenzando negativamente sia l intero processo di crescita che la propensione ad innovare delle imprese, poiché persistono delle criticità, non solo legate alla flessione del credito, ma anche alle basse aspettative di crescita delle imprese, le poco significative previsioni di aumento della domanda interna, le possibili conseguenze della manovra restrittiva richiesta dalla Commissione Europea e le incertezze che caratterizzano il mercato internazionale, dalla Brexit all inizio dell era Trump. Nella nostra regione. secondo gli ultimi conti territoriali, riferiti all anno 2014, gli investimenti fissi lordi ammontano a milioni di euro, il 16% del PIL della regione; sotto di milioni di euro rispetto al valore massimo raggiunto nel Nella classifica regionale la Lombardia si posiziona quarta - prima tra le sole regioni a statuto ordinario- con investimenti pari a euro per abitante, preceduta da Bolzano con euro per abitante, Trento con euro e Valle d'aosta con euro. Serie storica Investimenti fissi lordi in Lombardia Anni prezzi correnti indice (2007=100) ,9 77,6 ITALIA Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Istat 18
19 P.A. Bolzano Valle d'aosta P.A. Trento Basilicata Molise Abruzzo Piemonte Sardegna Friuli-Venezia Giulia Calabria Veneto Umbria Emilia-Romagna Liguria Lombardia Puglia Marche Toscana Lazio Sicilia Campania Nord-est Nord-ovest Mezzogiorno Centro Italia 19,5 17,9 17,8 17,8 16,6 16,5 16,4 16,1 16,0 16,0 15,7 15,5 15,3 14,5 14,1 17,6 16,9 16,3 15,5 16,6 26,2 24,4 24,2 23,0 22,5 22,1 ***anteprima riservata***16/02/2017 Investimenti fissi lordi, quota sul Pil e valori pro capite per regione anno prezzi correnti Investimenti in milioni di euro, valori pro capite in euro per abitante Investimenti regione/p.a. Investimenti/PIL rank (mln ) Investimenti/abitante ( per ab.) P.A. Bolzano , Valle d'aosta , P.A. Trento , Basilicata , Molise , Abruzzo , Piemonte , Sardegna , Friuli-Venezia Giulia , Calabria , Veneto , Umbria , Emilia-Romagna , Liguria , Lombardia , Puglia , Marche , Toscana , Lazio , Sicilia , Campania , Italia , Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Istat rank Investimenti fissi lordi su PIL per regione Ann 2014 valori correnti Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Istat 19
20 Investimenti fissi lordi per abitante per regione Ann 2014 valori correnti P.A. Bolzano P.A. Trento Valle d'aosta Lombardia Emilia-Romagna Piemonte Friuli-Venezia Giulia Veneto Abruzzo Liguria Lazio Toscana Molise Basilicata Marche Umbria Sardegna Calabria Puglia Campania Sicilia Nord-est Nord-ovest Mezzogiorno Centro Italia Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Istat 20
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