Corso di Istituzioni politiche
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- Antonio Pellegrini
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1 Corso di Istituzioni politiche Scienza Politica Sociologia Politica Emanuele Polizzi Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia
2 Il corso: temi e modalità didattica Storia della scienza politica e approcci Regimi democratici e processi democratici Politiche e sistemi di governo multilivello Forme e strumenti di partecipazione politica Soggetti dell azione politica: partiti, gruppi, movimenti Forme della rappresentanza Il sistema di governo regionale Il governo locale e la politica urbana Crisi democratica e qualità democratica
3 Il concetto di politica nella storia La Polis e il suo declino Polis greca, Politica di Aristotele Politica come cosa pubblica Scomparsa durante il periodo romano: da polis a civis La riscoperta del politico XIII secolo. Giovanni da Salisbury: il Policraticus S.Tommaso d Aquino e la riscoperta di Aristotele: la politica come arte del bene comune Machiavelli: la politica come tecnologia del dominio Erasmo da Rotterdam, Tommaso Moro Jean Bodin e la Repubblica La scienza politica nasce con lo stato nazionale
4 Il pensiero statalista Radici storiche e filosofiche L Europa divisa dalle guerre di religione e dalla frammentazione politica: il problema della convivenza civile Stato come soggetto autonomo che fonda la società civile (Hobbes, Hegel) Obiettivi: La sussistenza e la potenza dello Stato, per realizzare i suoi sottobiettivi (giustizia, bene comune, felicità, libertà, sicurezza, interesse di classe, difesa etnico-razziale) Conseguenze: Lo Stato è soggetto unitario e razionale Il pubblico è statuale, non c è politica fuori dallo Stato Ogni aggregazione sociale è particolarista e deve essere controllata dallo Stato
5 La nuova scienza politica Seconda metà del XIX secolo Democratizzazione, industrializzazione, nascita di una dimensione politica di massa, non riducibile allo stato Pluralità degli attori politici Conflitti tra gruppi Trasformazioni ed effetti perversi dello Stato Affermazione delle scienze sociali
6 Un punto di vista sociologico Studiare le regolarità dei fatti politici e le loro dinamiche di produzione Differente da altre scienze che studiano la politica: Filosofia politica, morale Diritto pubblico, normativo Storia, descrittivo Complementarietà e intrecci
7 Tre significati di politica Politica come agire politico: Politics Parlare di politica Fare una battaglia politica Buttarla in politica Politica come sfera/sistema politico: Polity Scendere in politica L arena politica regionale, l arena politica europea Il regime politico democratico, autoritario Politica come azione di governo settoriale: Policy La politica economica La politica dell università La politica dell amministrazione americana
8 I paradigmi di studio della politica La politica come azione dello Stato La politica come gioco dei poteri La politica come sistema La politica come azione razionale degli individui La politica come istituzione e come gioco delle identità collettive
9 La sociologia dello Stato La riflessione weberiana e i tipi ideali del potere Potere tradizionale Potere razionale legale Potere carismatico Gli elementi essenziali dello Stato La territorialità del comando L obbligazione politica e il monopolio della forza Sviluppo di una burocrazia pubblica L espansione delle funzioni statali Differenziazione socio-economica ed esigenze di coordinamento Economia monetaria come soggetto di politica economica Espansione bellica Espansione nell intervento sociale: lo stato sociale
10 Le critiche al concetto di Stato Teorie pluraliste e comportamentiste Stato come risultante delle pressioni dei gruppi (Benthley, Truman, Latham) Stato come filtro e arbitro della lotta: modelli neocorporativi Il politico non coincide con lo stato Lo stato può non essere politico Il politico può non essere interno allo stato Il politico non ha più confini precisi Variabilità nel tempo Variabilità nelle situazioni Qualità da verificare empiricamente
11 Gli approcci che studiano il potere E il potere il soggetto della politica Chi sono i soggetti che esercitano il potere e come Potere non solo a livello statale Potere come strumento, ma anche potere come fine Un potere, tanti poteri Elitisti Pluralisti Diverse dimensioni del potere Politico Economico Culturale
12 Definizioni di Potere Weber: Per potere si deve intendere la possibilità di trovare obbedienza, presso certe persone, a un comando che abbia un determinato contenuto Approccio oggettivistico Si ha potere se si dispone di un bene materiale o immateriale Importanza del bene o della posizione che si ricopre Approccio soggettivistico Si ha potere se si è capaci di raggiungere gli obiettivi desiderati Importanza delle capacità personali Approccio relazionale Si ha potere se si è in un rapporto di sovraordinazione Importanza dell asimmetria di potere
13 La forza: la capacità di incutere paura fisica I beni: la disponibilità di risorse materiali e mezzi di produzione Le idee: capacità di soddisfare il bisogno di comprendere e dare senso Potere politico: basato sulla forza o sul consenso Potere economico: basato su risorse economiche e produttive Potere ideologico: basato sulla capacità di diffondere idee e opinioni I tre tipi di potere possono avere livelli diversi di convergenza o conflittualità L esistenza di asimmetrie può essere fonte di stabilità ma anche di conflitto Risorse e tipi di potere
14 Scuola elitista Potere con una èlite dominante e convergente Conflitto possibile ma limitato e con cristallizzazioni stabili Charles Wright Mills: Le èlite del potere (1956) Floyd Hunter: Community power structures (1953) Precursori: Robert e Helen Lynd: Middletown (1929) Immagine del potere: Piramide con al vertice le èlite dominanti, dei gruppi di sostegno a metà e alla base una massa disorganizzata e manipolata Potere: opaco, impermeabile, permanente Metodo di analisi: posizionale e reputazionale
15 Scuola pluralista Concorrenza attorno a diversi poteri e molte élite (istituzionali e non) Il potere è relazionale: basato sulla capacità degli attori di usare le proprie risorse nell interazione con gli altri Conflitto potenzialmente continuo ma mediato dagli attori istituzionali Risorsa della mobilitazione del consenso: potere dal basso David Riesman e la piramide tronca: La folla solitaria (1950) Robert Dahl e il governo policentrico: Who governs? Democracy and power in an American city (1961) Potere: osservabile,permeabile, responsabile, provvisorio Metodo di analisi: chi prende le decisioni
16 Critiche e controcritiche alle due scuole Critica dei pluralisti: fumosità delle analisi elitiste sul potere Risposta alla critica: Bachrach e Baratz: Two faces of power (1962) Esiste un doppio livello di potere, di cui uno solo è visibile Pluralismo nelle decisioni, elitismo nelle nondecisioni Le decisioni più importanti vengono tenute fuori, dall èlite, dall agenda esplicita delle decisioni e dunque non vi è possibilità di concorrere alla scelta La politics non è riducibile alle policies, cioè al decision-making ufficiale
17 La politica come sistema David Easton: The political system (1953) Comportamentista e funzionalista, influenzato dalla cibernetica Il sistema esiste in un ambiente e ne è distinto da confini (distinti solo analiticamente) Ogni sistema, come un organismo, tende alla stabilità e all equilibrio, quindi si autoregola Gli stimoli che arrivano dall ambiente provocano delle modifiche ma il sistema tende a mantenere le sue funzioni, tramite i feedback, cioè le retroazioni che ogni modifica di una parte ha sull insieme del sistema (principio di interdipendenza)
18 Il sistema politico I sistemi sono caratterizzati da legami e dalle rispettive forme di distribuzione : sfera culturale/vita privata (consuetudine), sfera economica/mercato(scambio), sfera politica/burocrazia (comando) Easton: attraverso il sistema politico si realizza l assegnazione autoritativa di valori scarsi in una data società. Il sistema politico serve quindi per regolare i possibili conflitti sull allocazione dei valori Tende all equilibrio tramite proprietà derivanti dalla capacità di mutamento adattivo e di apprendimento
19 Gli elementi del sistema Input: Domande che si articolano in issues tramite un processo Si aggregano in domande più complessive: interessi, movimenti Gatekeepers Possono aggregare le domande Possono essere di tipo strutturale e di tipo culturale Servono per evitare il sovraccarico del sistema Sostegno in azioni o atteggiamenti A comunità o regime: sostegno diffuso, stabile All autorità: sostegno specifico, mutevole Scatola nera Elabora le decisioni Implementa le decisioni Output Politiche pubbliche (outputs) ed esiti (outcomes)
20 Il modello del sistema politico di Easton supporto scatola nera INPUT domande gatekeepers OUTPUT Politiche pubbliche OUTCOME Esiti FEEDBACK
21 Il sostegno e le culture politiche Il sostegno non è legato solo alla soddisfazione dei bisogni e può mantenersi anche in condizioni molto negative se è ancorato a delle culture politiche Cultura politica come insieme di atteggiamenti, credenze e orientamenti nei confronti della politica caratteristici di un sistema politico in un dato periodo (Almond e Powell, 1988) Tre componenti intrecciate: Componente cognitiva: conoscenze e informazioni ordinate in mappe mentali con cui viene interpretata la realtà politica Componente normativa: credenze e valori che definiscono un ordine morale con cui si valuta la realtà politica Componente affettiva: sentimenti di fiducia e simpatia (o sfiducia e odio) con cui si guarda agli attori politici Tipi di cultura politica (Almond e Verba 1963): Cittadini: particolaristica, passiva, partecipante (civica) Ceti dirigenti: pragmatica, ideologica
22 L analisi delle politiche pubbliche Le fasi delle politiche pubbliche Formulazione delle politiche (policy making) Messa in opera/implementazione (Policy implementation) Emissioni (policy outputs) Esiti (policy outcomes) Effetti di ritorno (feedback) Una molteplicità di attori in ogni fasi in maniera più o meno visibile Un processo non lineare e non discendente: a volte le politiche determinano la politica
23 Critiche e sviluppi del paradigma sistemico Più utile per le classificazioni che per le spiegazioni Scarso grado di libertà assegnato agli attori Non bastano le funzioni a tenere in vita i sistemi, che possono anche essere soppressi o rimanere in vita anche senza le funzioni per cui erano nati Culture politiche fisse, come variabili indipendenti. Le culture possono essere a loro volta influenzate da fattori sociali e politici Previsioni sbagliate su una crescente razionalizzazione del sistema politica, in termini di secolarizzazione culturale e differenziazione strutturale Sviluppi del paradigma Molto accurata la descrizione sul processo di formazione degli input e sul ruolo dei gatekeepers Crescente attenzioni agli outputs cioè alle politiche pubbliche
24 Approccio della scelta razionale Origini e obiettivi: Teorie dell economia neoclassica Teorie utilitariste della scelta razionale (microeconomia) Schumpeter 1942: Capitalismo, socialismo, democrazia. Ambizione ricostruire le scienze sociali alla luce di questa teoria Un approccio economico alla politica Il nodo fondamentale del comportamento politico è lo scambio. Anche se la politica è il dominio dell autorità, nella formazione delle scelte gli attori agiscono in ottica di scambio: dare qualcosa per avere qualcosa Lo scambio è un comportamento orientato allo scopo, con disponibilità di risorse scarse Metodologia e assunti Contano le motivazioni dei singoli. I gruppi e le collettività non sono che aggregati di individui. Gli individui sono soggetti interessati a massimizzare la propria utilità Anche l attività pubblica è mossa da finalità private dei singoli Concetti di costo, domanda, offerta, incentivi, preferenze, ecc
25 Instaurazione del governo Razionalismo costruttivista hobbesiano (Axelrod) I giochi reiterati permettono agli attori di attendere dagli altri attori comportamenti più cooperativi Debolezza: lo stato non è un gioco reiterato e i rischi sono comunque troppi perché ne va della vita delle persone Evoluzionismo sociale humiano (Hayek) Le istituzioni di governo nascono dalla evoluzione, come ordine spontaneo La società e il suo ordine normativo non sono una costruzione politica. In caso contrario si creano fallimenti. Il governo è un mezzo sussidiario di manutenzione al margine, che si deve limitare a mantenere l ordine spontaneo Ordine artificiale (Taxis) vs Ordine spontaneo (Cosmos)
26 L apporto della teoria dei giochi Lo scambio implica un calcolo e il calcolo richiede informazioni precise Problema dell incertezza delle informazioni Incertezza parametrica Incertezza strategica Teoria dei giochi Formalizzazione raffinata Modello matematico Funzione esplicativa dei fallimenti sulle politiche che non tengono conto degli incentivi Effetti perversi della razionalità individuale Dilemma del prigioniero e intervento del governo per evitare un equilibrio non ottimale Il free riding di Olson e la tragedia dei beni pubblici
27 Il mercato politico Downs e l analisi economica della democrazia Voto come contrattazione strategica tra elettori (policy oriented) ed eletti (office oriented) tutti autointeressati Mediazione dei partiti e dei gruppi di interesse Ideologia come riduttore delle informazione e dell incertezza per gli elettori e per gli eletti I partiti convergono sulle posizioni dove si colloca il maggior numero di elettori Le politiche e i soggetti coinvolti Anche le politiche sono una contrattazione tra i soggetti: Politici che vogliono essere rieletti Burocrati che non vogliono perdere prerogative I gruppi di interesse che fanno lobbying I gruppi free riders e il problema delle grandi mobilitazioni collettive
28 Limiti dell approccio razionale Elementi di forza dell approccio Eleganza analitica Realismo ed effettiva capacità predittiva in alcuni contesti Elementi di debolezza Paradosso del voto: il voto è irrazionale eppure votano in tanti La partecipazione come scopo: il voto gratifica in sé Il ruolo della lealtà e delle istituzioni nei comportamenti Lealtà come valore non razionale ma morale La lealtà aumenta i costi dell uscita e diminuisce quelli di protesta
29 L approccio neo-istituzionalista Al centro dell attenzione vi è la dimensione istituzionale: non solo le istituzioni statali ma tutte le forme della vita sociale regolate da norme legali e morali e vincoli cognitivi Critica l approccio razionale per l eccessiva importanza che vi si dà all individuo e al suo comportamento razionale Le istituzioni non come artifici strumentali o prodotti spontanei, ma come complesso di norme e valori pre-esistenti all individuo e capaci di formare identità collettive L individuo segue le norme, non (o non solo) l interesse individuale. Principio di appropriatezza L individuo è disposto a sacrificare in parte i suoi interessi individuali. Principio di altruismo comunitario Il far parte di un gruppo è innanzitutto un sentirsi parte. Principio di riflessività e di identificazione
30 L attore delle teorie neo-istituzionaliste Assunto: l uomo sociologico, cioè immerso in contesti che li orientano cognitivamente e normativamente Desideri, preferenze e quindi anche le scelte, sono influenzate da come il contesto le etichetta (labelling) e le classifica: rilevanza della dimensione simbolica e culturale Non esistono delle caratteristiche assolute degli attori, ma esse variano in relazione al variare temporale e spaziale dei contesti di cui essi fanno parte Vi sono situazioni dove prevale la dimensione sociale e altri in cui prevale quella individuale utilitarista. Nella maggior parte delle situazioni le due dimensioni coesistono e sono mischiate
31 Identità e conflitto Ruolo identitario del conflitto: la lotta come dimensione politica fondamentale. La lotta non è innanzitutto quantitativa, come nelle teorie razionaliste, ma qualitativa La dimensione politica è ciò che è caratterizzato dalla relazione amico-nemico (Schmitt), non tra individui ma tra gruppi Storicamente le identità più forti sono quelle nazionali, religiose e di classe Ruolo rafforzativo delle ideologie politiche, che generano solidarietà e contrapposizioni L azione collettiva di solidarietà assume per l individuo un significato sociale. I costi dell azione sono trasformati in benefici A.Pizzorno: L identità collettiva fornisce i criteri per il calcolo delle utilità individuali e per la definizione degli interessi
32 Dinamiche delle identità Le identità si generano e mutano nella lunga durata ma anche attraverso gli stati d eccezione (Schmitt) cioè momenti critici, rivoluzionari o traumatici Alcuni eventi forgiano le identità collettive. Le più tipiche sono le guerre Elemento decisivo è la presenza di leadership capaci di catalizzare le masse nei momenti di crisi Grandi fratture (cleavage), che si creano durante i periodi di crisi e che si stabilizzano nel tempo Dimensione culturale-territoriale: centro-periferie, stato-chiesa Dimensione economico funzionale: città-campagna, capitale/lavoro Identità che si istituzionalizzano: da movimenti a istituzioni
33 Fonti e logiche dell azione politica Le passioni e gli interessi (Hirschman 1977) Dalla contrapposizione ragione-passioni a quella interessi-passioni La mano invisibile: vizi privati, pubbliche virtù Gli interessi Teorie della scelta razionale (mercato politico, public choice) Logica razionalista e consequenzialista Le passioni identitarie Le teorie del conflitto identitario Logica del riconoscimento La volontà di potenza Teorie del potere Logica dell appropriazione Routine Teorie neo-istituzionaliste Logiche dell appropriatezza Intrecci, continuità, complementarietà
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