L UFFICIO TECNICO: COMPOSIZIONE E FUNZIONI Paola Conti

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1 L UFFICIO TECNICO: COMPOSIZIONE E FUNZIONI Paola Conti Definizione e composizione L Ufficio Tecnico è un organismo con compiti di tipo consultivo ed operativo, sia per quanto riguarda gli aspetti didattici generali che per quelli di carattere organizzativo, tradizionalmente costituito presso gli Istituti Tecnici Industriali e gli Istituti Professionali per l industria e l artigianato. La conferma è data dal D.M. n. 39 del relativo alle classi di concorso dei docenti di scuola secondaria - che all art. 2 rimanda all allegata tabella C delle classi di concorso degli insegnanti tecnico pratici. In tale tabella, al codice 1/C corrisponde la qualifica di Addetto all ufficio tecnico ed alle classi di insegnamento tipiche di degli ITIS e degli IPSIA (22/C, 24/C, 26/C, 27/C, 28/C, 29/C, 31/C, 32/C, 34/C) è indicato tra le varie discipline l Ufficio Tecnico e Addetto all Ufficio Tecnico. Ne consegue che gli insegnanti tecnico pratici, titolari in dette classi di concorso, fanno parte, secondo le disposizioni e le modalità organizzative stabilite da ogni singola Istituzione, dell Ufficio Tecnico operante presso i relativi Istituti Tecnici e Professionali. Tale organismo, di norma, è integrato dagli assistenti tecnici delle varie aree laboratoriali ed è coadiuvato dall assistente amministrativo, individuato dal Direttore SGA, che, solitamente, è preposto all ufficio di magazzino o all ufficio acquisti. L Ufficio Tecnico è coordinato da un docente all uopo incaricato dal Dirigente Scolastico. Per tutti gli aspetti amministrativi e organizzativi generali, l Ufficio Tecnico fa capo al Direttore Amministrativo, il quale, ricevute le direttive di massima e gli obiettivi dal Dirigente Scolastico predispone gli interventi e gli strumenti necessari al raggiungimento dei risultati attesi. Per quanto attiene gli aspetti didattici ed organizzativi, l Ufficio Tecnico fa capo al Dirigente Scolastico o a suo collaboratore all uopo individuato. L Ufficio Tecnico, per la parte docente, si compone di due settori: - il settore Manutenzione, al quale è preposto un docente; - il settore Tecnico, al quale sono preposti altri Docenti Tecnico Pratici individuati sulla base della disponibilità oraria annualmente determinabile. Nello svolgimento delle specifiche attività i due settori sono coadiuvati dalle varie professionalità espresse dagli assistenti tecnici presenti nell Istituzione Scolastica. Per quanto riguarda i restanti Istituti di Istruzione Superiore, l Ufficio Tecnico può essere composto da: il Dirigente Scolastico o un suo delegato, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi o un suo delegato, il docente responsabile della sicurezza, dagli assistenti tecnici delle varie aree

2 laboratoriali e, di volta in volta, può essere integrato con i responsabili delle aree disciplinari o dei laboratori e delle aule speciali, secondo le specifiche necessità ravvisate dal Dirigente Scolastico. Allo stato attuale, il funzionamento dell Ufficio Tecnico non è regolato da alcuna norma specifica, stante l entrata a regime dell autonomia scolastica. La normativa di riferimento, dunque, è costituita dal D.P.R. n.275/99, che assegna alle scuole l autonomia di funzioni. Da ciò discende l obbligo per l Istituzione Scolastica di regolare le mansioni in parola per il tramite del Regolamento d Istituto (Scheda A) e secondo necessità. Se il Regolamento d Istituto non prevede tali mansioni, è possibile fare riferimento agli analoghi testi normativi adeguatamente predisposti da altre scuole, anche tramite il relativo recepimento della normativa medesima nel Regolamento di scuola. Principali compiti L'Ufficio Tecnico è l'organismo che si occupa del coordinamento delle funzioni di natura tecnica dell'istituto Scolastico. Il Coordinatore dell'ufficio Tecnico, in collaborazione con gli altri docenti preposti, sovrintende alle varie attività coadiuvato da un assistente amministrativo e dagli assistenti tecnici dei vari reparti. L Ufficio Tecnico può svolgere le seguenti attività: Manutenzione - Coordinamento e gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria dell'edificio, con particolare riguardo agli aspetti legati alla sicurezza; - Segnalazione agli enti competenti degli interventi di manutenzione straordinaria da effettuare e cura dei rapporti con l Ente Locale, proprietario degli immobili; - Coordinamento dei referenti di reparto/laboratorio per la manutenzione programmata delle macchine, gli acquisti e le disposizioni logistiche inerenti, soprattutto, gli aspetti legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro; - Controllo delle licenze d'uso del software e delle garanzie delle nuove apparecchiature; - Cura del buon funzionamento delle reti informatiche e manutenzione Hardware e Software. Supporto tecnico alle attività didattiche Collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione - Partecipazione ai sopralluoghi del servizio di prevenzione in merito alla valutazione dei rischi, intervenendo ove di sua competenza. Approvvigionamento materiali - Collaborazione con il DSGA per la predisposizione dei piani di acquisto relativi ai vari reparti in coordinamento con i responsabili dei laboratori;

3 - Gestione inerente all'approvvigionamento dei vari reparti di lavorazione; - Verifica del buon funzionamento del magazzino per la distribuzione del materiale di consumo e didattico; - Predisposizione degli elenchi fornitori; - Predisposizione, nelle operazioni di gara, dei prospetti comparativi dei preventivi pervenuti. Collaudo delle strumentazioni - Effettuazione, in collaborazione con i responsabili di laboratorio, del collaudo delle attrezzature, recuperando i libretti di istruzioni e prevedendo un libretto di manutenzione periodica. Controlli inventariali - Redazione, in collaborazione con il DSGA, del calendario per il controllo inventariale di tutti i reparti e partecipazione allo stesso; - Collaborazione con il DSGA e con i responsabili di laboratorio per l'apertura delle procedure di radiazione di eventuali strumenti obsoleti e per la vendita di materiali fuori uso. Organizzazione del servizio di manutenzione La manutenzione, attività tecnica complessa, è indispensabile ai fini dello sviluppo dell organizzazione e per la gestione in qualità e sicurezza di tutte le apparecchiature ed infrastrutture. La manutenzione è affidata dal Dirigente Scolastico ad uno dei docenti dell Ufficio Tecnico che assume la funzione di responsabile del settore manutentivo. Il servizio di manutenzione è così suddiviso ed articolato : 1. Manutenzione ordinaria di modesta entità eseguibile con il personale tecnico o collaboratore scolastico interno: è attuata secondo le disponibilità di personale qualificato, di mezzi tecnici operativi e di sicurezza disponibili. 2. Manutenzione ordinaria e straordinaria, a carattere specifico, di macchine, apparecchiature, attrezzature e dei software, sia di uso didattico sia di ufficio: è affidata, secondo la natura dell intervento, al personale tecnico interno o a ditte esterne specializzate. 3. Manutenzione degli immobili, degli impianti, degli spazi esterni e degli spazi verdi: è di competenza dei settori tecnici dell Ente Locale preposto, il cui intervento sarà richiesto dal docente responsabile del settore manutentivo. Laddove necessario è previsto l impiego del personale interno per un primo intervento di ripristino. Supporto tecnico alle attività didattiche L Ufficio Tecnico collabora con gli insegnanti preposti allo svolgimento delle esercitazioni pratiche nei vari laboratori allo scopo di determinare le condizioni migliori per lo svolgimento dell attività didattica.

4 A questo scopo è di supporto ai responsabili di laboratorio per individuare, nell ambito di ciascuna specializzazione, le problematiche tecniche attinenti lo sviluppo dell attività didattica. Tiene i rapporti con gli insegnanti per l informazione tecnica relativa a materiali ed apparecchiature da impiegare nelle esercitazioni, con particolare riguardo ai problemi di ordine didattico. Anche per questo partecipa a riunioni con i responsabili dei laboratori per determinare un migliore uso degli stessi. Partecipa attivamente nella promozione e sviluppo delle varie aree di progetto, suggerendo innovazioni tecnologiche e stimolando allievi e colleghi alla ricerca ed alla collaborazione. Nell ambito dell attività di supporto alla didattica l Ufficio Tecnico: Tiene rapporti con i responsabili dei laboratori, in merito all informazione tecnica e commerciale relativa ai materiali e alle attrezzature da impiegare nelle esercitazioni, cercando di analizzare e risolvere problemi di ordine didattico; Coordina la predisposizione dei progetti di sviluppo dei vari dipartimenti didattici; Rende disponibile il materiale per le esercitazioni, adoperandosi per suggerire l omogeneità delle richieste, allo scopo di uniformare i livelli di difficoltà e di preparazione, nonché facilitare l approvvigionamento del materiale stesso; Coadiuva i coordinatori delle aree di progetto in merito alla promozione, allo sviluppo e alla realizzazione degli elaborati tecnici, procedendo al reperimento della documentazione del materiale informativo; Collabora con il Direttore SGA per gli aspetti tecnici connessi alla formulazione dei preventivi e nell acquisto dei materiali necessari; Visita le varie industrie del ramo per aggiornarsi sugli ultimi sviluppi della tecnica che interessano le specializzazioni di competenza; Fissa le note di utensileria, materiali ed attrezzature di supporto e di scorta che il magazzino deve tenere a disposizione degli insegnanti per impieghi temporanei, nonché le note da consegnare quale dotazione permanente di reparto; Effettua il controllo delle licenze d'uso dei software e cura il buon funzionamento delle reti informatiche e la manutenzione Hardware e Software. Su indicazione del Dirigente Scolastico, i docenti e gli assistenti tecnici preposti all Ufficio Tecnico possono fare parte di Gruppi di lavoro e/o Commissioni di carattere organizzativo/operativo. Attività di supporto e collaborazione con il S.P.P. In relazione agli adempimenti previsti dal D.Lgs 81/2008, l Ufficio Tecnico svolge un ruolo importante nell attività di verifica e controllo degli aspetti legati alla sicurezza nei

5 luoghi di lavoro, collaborando con il Responsabile SPP e con il Servizio di Protezione e Prevenzione. In particolare: Cura la manutenzione e la messa in sicurezza delle attrezzature e delle macchine presenti nei reparti, secondo le indicazioni pervenute dai docenti, in collaborazione con il SPP dell Istituto; Verifica che le macchine acquistate presentino tutte le caratteristiche di sicurezza indicate dalla vigente normativa; Esegue sopralluoghi periodici insieme al personale del SPP nei vari ambienti dell Istituto, allo scopo di fornire informazioni necessarie a redigere il Piano di Sicurezza del documento di valutazione dei rischi; Collabora con il S.P.P. per la gestione delle sostanze pericolose e raccoglie le schede di sicurezza dei prodotti (Scheda B); Si occupa dell applicazione dell Art. 26 del D.Lgs 81/2008, (Cooperazione e coordinamento tra datori di lavoro committenti ed appaltatori) secondo le procedure concordate con il SPP (Scheda C); Si accerta, in collaborazione con il SPP, che il personale dell Istituto e gli allievi siano dotati dei necessari dispositivi di protezione individuale, laddove necessari; Collabora con il Servizio di Prevenzione per lo smaltimento dei rifiuti prodotti all interno dei laboratori dell Istituto (Scheda D). Approvvigionamento materiali Tra i compiti dell Ufficio Tecnico assume particolare rilevanza l attività di supporto allo svolgimento delle procedure per gli acquisti da effettuarsi in base alla disciplina di cui al D.I. 44/2001. Nell ambito di tali processi l Ufficio Tecnico: Predispone, congiuntamente al DSGA, il piano acquisti e il piano di approvvigionamento del materiale di consumo dei laboratori; Predispone gli elenchi dei fornitori; Esprime pareri in merito ai requisiti tecnici dei beni da acquistare; Interviene sulla valutazione dei requisite tecnici del materiale offerto dalle varie aziende in relazione ai diversi acquisti da effettuarsi. Attenzione particolare deve essere posta dalle Istituzioni Scolastiche nella fase istruttoria delle attività negoziali preparatorie alla determinazione con la quale "il dirigente procede alla scelta del contraente, previa comparazione delle offerte di non meno di tre ditte direttamente interpellate" (art. 34, comma 1, D.I. 44/2001). Analoga attenzione deve essere data in relazione all invito a presentare l offerta che deve contenere, oltre ai criteri di aggiudicazione, l esatta indicazione delle prestazioni contrattuali, nonché i termini e le modalità di esecuzione e di pagamento" (art. 34, comma 2, D.I. 44/2001). In tale fase l Ufficio Tecnico è consultato per fornire, sulla base delle peculiari competenze, tutti gli elementi utili a

6 qualificare e specificare le caratteristiche tecniche dei prodotti da comperare. Acquisite le offerte, l Istituzione scolastica deve quindi provvedere alla compilazione di un prospetto comparativo che riporti fedelmente le proposte delle ditte interpellate (prezzo, caratteristiche tecniche del prodotto, l eventuale garanzia, eventuali sconti applicati, ecc.) al fine di determinare il migliore offerente. Di norma, qualora la procedura riguardi l acquisto di materiali o attrezzature particolarmente complesse e specialistiche, è previsto il supporto tecnico di una commissione che il Regolamento di Contabilità identifica con quella prevista per i collaudi (art. 36, D.I. n. 44/2001). L Ufficio Tecnico, pertanto, interviene fornendo il necessario ausilio per la valutazione delle offerte relative ai beni oggetto di acquisizione. Preme, infine, evidenziare, che tale valutazione non deve essere rapportata a criteri esclusivamente economici, ma deve, altresì, tenere conto della qualità del materiale offerto, delle condizioni complessive della proposta e dall affidabilità della ditta. Collaudo delle strumentazioni Nell ambito dell attività negoziale svolta dalle Istituzioni Scolastiche ai sensi del D.I. 44/2001, l Ufficio Tecnico collabora effettuando, assieme ai responsabili di laboratorio, i collaudi delle apparecchiature acquistate, verificandone la rispondenza alle necessità didattiche, nonché alla normativa vigente in materia di sicurezza. Delle attrezzature collaudate l Ufficio Tecnico raccoglie i certificati di garanzia ed i libretti di istruzione e predispone un libretto di manutenzione periodica delle stesse. I lavori, le forniture e i servizi che l istituzione scolastica acquisisce sono soggetti ad un collaudo finale che viene eseguito entro 60 giorni dalla loro ultimazione, consegna o esecuzione, a cura del personale della scuola munito di adeguata competenza tecnica. A tal fine, il dirigente scolastico nomina un collaudatore singolo o apposita commissione interna. Del collaudo viene redatto apposito verbale ex art. 36 D.I. 44/2001. Tenuto conto delle competenze specifiche presenti all interno dell Ufficio Tecnico, ne consegue che la pluralità e peculiarità di tali professionalità risulta funzionale all espletamento delle procedure di collaudo dei beni e delle strumentazioni. Le operazioni inerenti il collaudo si concludono con la verifica delle qualità/quantità del bene prima che sia inventariato o destinato all uso (nel caso di materiale di facile consumo) anche se si evidenzia la necessità di sottoporre i beni dei laboratori e delle officine a forme di accertamento funzionale anche in tempi successivi. Preme evidenziare che quest ultima attività non è prevista dall art. 36 del D.I. 44/2001, ma rientra tra gli adempimenti periodici dell Ufficio Tecnico. Le attrezzature e le strumentazioni, infatti, vengono utilizzate da soggetti (gli studenti) che non possiedono le necessarie capacità per verificare eventuali anomalie di funzionamento dello strumento/attrezzatura che viene utilizzato durante

7 l attività di laboratorio. Diventa, pertanto, essenziale compiere un attenta attività di verifica dei beni. Questi dovranno mantenere nel tempo le loro prerogative quali, ad esempio, taratura, precisione, sensibilità, non solo sotto il profilo tecnico/operativo, ma anche in termini di sicurezza: l integrità dello strumento, l alimentazione elettrica, le problematiche inerenti i fumi, le polveri e gli scarti prodotti durante gli esperimenti o le lavorazioni. Appare evidente che l Ufficio Tecnico sottoporrà gli strumenti alla verifica di funzionamento sia in occasione della predisposizione delle attrezzature necessarie per le esercitazioni didattiche sia durante le operazioni di manutenzione programmata. L Ufficio Tecnico provvederà, altresì, a controllare che anche le nuove macchine acquistate presentino tutte le caratteristiche di sicurezza indicate dalla vigente normativa. Adempimenti collegati ai controlli inventariali Ulteriori adempimenti possono essere previsti per l Ufficio Tecnico in relazione alla gestione patrimoniale dei beni di proprietà delle Istituzioni Scolastiche. Tali incombenze si sostanziano nella: - Redazione, in collaborazione con il DSGA, del calendario per il controllo inventariale di tutti i reparti e partecipazione allo stesso; - Collaborazione con i responsabili di laboratorio e con il DSGA per l'apertura delle procedure di radiazione di eventuali strumenti obsoleti e per la vendita di materiali fuori uso. La ricognizione inventariale e la vendita dei beni fuori uso Come previsto dall art. 24 del D.I. 44/2001, l inventario è tenuto e curato dal DSGA che assume la funzione di consegnatario con le connesse responsabilità. Le attrezzature e gli arredi dei laboratori sono affidati in sub consegna dal DSGA al docente responsabile di laboratorio, individuato dal Dirigente Scolastico. I beni e le attrezzature di uso comune vengono gestiti dal Direttore che, sulla base delle varie richieste, provvede alla consegna dei beni inventariati mediante apposita nota di autorizzazione e presa in carico da parte del docente richiedente. Almeno ogni cinque anni si provvede alla ricognizione dei beni ed ogni dieci anni al rinnovo degli inventari ed alla rivalutazione dei beni. Tali adempimenti possono essere curati dall Ufficio Tecnico allo scopo di valutare lo stato di conservazione dei beni, l eventuale nuovo valore da attribuire o la necessità di effettuare i necessari discarichi inventariali. Il materiale reso inservibile all uso è eliminato dall inventario. Al provvedimento di eliminazione è allegato apposito verbale,

8 predisposto dall Ufficio Tecnico, contenente la valutazione dei singoli beni fuori uso,. Parimenti, come disposto dall art. 52 del D.I. 44/2001, il materiale di risulta, i beni fuori uso e quelli obsoleti non più utilizzabili, che possono essere venduti dall Istituto, devono essere oggetto di stima da effettuarsi sulla base del valore di inventario - dedotti gli ammortamenti - ovvero sulla base del valore dell usato per beni simili. Anche in tale procedura può essere richiesto l intervento dell Ufficio Tecnico per la determinazione del valore dei beni che saranno oggetto di cessione. Di detta operazione l Ufficio deve dare evidenza mediante predisposizione di apposito verbale. Può essere, infine, prevista la partecipazione dell Ufficio Tecnico in sede di asta di aggiudicazione al fine di verificare la congruità delle offerte con il valore e le caratteristiche dei beni ceduti. Il discarico inventariale Il Regolamento di Contabilità prevede che un bene possa essere alienato dal patrimonio dell istituto e pertanto cancellato dalle scritture inventariali. La dismissione del bene costituisce un decremento del patrimonio dell istituzione scolastica e dovrà essere espletata una specifica procedura che coinvolgerà una serie di soggetti tra cui l Ufficio Tecnico. La procedura per la dismissione è prevista dall art. 26 del D.I. 44/2001 che indica le cause ammissibili per tale operazione: mancanza per furto; per causa di forza maggiore; reso inservibile dall uso. Per attivare la procedura di dismissione è necessario che vi sia un atto dal quale si evinca la motivazione presentata dal DSGA per richiedere al dirigente l autorizzazione all eliminazione del bene dall inventario. Tale evento può essere la denuncia di furto/smarrimento o la relazione tecnica che indica lo stato di conservazione del bene ovvero la sua inadeguatezza od obsolescenza ai compiti per i quali è destinato. In ognuna di queste fasi l Ufficio Tecnico può essere chiamato a conferire la propria professionalità. Per quanto attiene la dismissione del bene poiché inservibile all uso, l Ufficio Tecnico proporrà, in accordo con i docenti responsabili di laboratorio, la dismissione di quei beni che non presentano più le caratteristiche ritenute idonee al loro uso. La proposta, opportunamente motivata, dovrà essere presentata per iscritto. Risorse normative Legge 11 gennaio 1996, n. 23, D.M. n. 39 del , D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, D.I. 1 febbraio 2001, n. 44, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81.

9 Scheda A Esempio di Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento dell Ufficio Tecnico L'Ufficio Tecnico è l'organismo che si occupa del coordinamento delle funzioni di natura tecnica dell'istituto Scolastico. L Ufficio ha compiti di tipo consultivo ed operativo, sia per quanto riguarda gli aspetti didattici generali che per quelli di carattere organizzativo Per tutti gli aspetti organizzativi/amministrativi generali, l Ufficio Tecnico fa capo al Direttore Amministrativo, il quale, ricevute le direttive di massima e gli obiettivi dal Dirigente Scolastico predispone gli interventi e gli strumenti necessari al raggiungimento dei risultati attesi. Per quanto attiene gli aspetti didattici ed organizzativi correlati, l Ufficio Tecnico fa capo al Dirigente Scolastico o al collaboratore all uopo individuato. L ufficio Tecnico è composto da n. 3 docenti tecnico pratici e da n. 3 assistenti tecnici. L Ufficio Tecnico è coordinato da un docente all uopo incaricato dal Dirigente Scolastico. L Ufficio Tecnico si compone di due settori: - il settore Manutenzione, affidato dal Dirigente Scolastico ad uno dei docenti dell Ufficio Tecnico che assume la funzione di responsabile del settore manutentivo ed è coadiuvato dal personale assistente tecnico dei laboratori; - il settore Tecnico, al quale sono preposti i docenti, individuati sulla base della disponibilità oraria annualmente determinabile, e gli assistenti tecnici delle diverse aree laboratoriali. SETTORE MANUTENTIVO Il servizio di manutenzione, per ogni plesso dell Istituto, è così suddiviso ed articolato: a) Manutenzione ordinaria e straordinaria eseguibile con il personale tecnico interno : è attuata secondo le disponibilità di personale qualificato, di mezzi tecnici operativi e di sicurezza disponibili. b) Manutenzione ordinaria e straordinaria a carattere specifico, di macchine, apparecchiature, attrezzature, sia di uso didattico sia di ufficio: sarà affidata, secondo la natura dell intervento al personale tecnico interno o a ditte esterne specializzate. c) Manutenzione degli immobili, degli impianti, della viabilità interna e degli spazi verdi : è di competenza dei settori tecnici dell amministrazione di competenza, il cui intervento sarà richiesto come più avanti specificato; laddove necessario è previsto l impiego del personale interno per un primo intervento di ripristino. Modalità di attuazione degli interventi : a) I lavori da eseguire con il personale tecnico interno sono assegnati, tramite ordine di servizio, del docente preposto direttamente all operatore. Il prelievo dei materiali occorrenti è eseguito dall operatore stesso direttamente presso il magazzino che redige nota di quanto consegnato (annotandolo su apposita cedola). A lavoro ultimato l operatore restituisce al magazzino il materiale non utilizzato e quello di risulta degli interventi. b) Il docente preposto segue il lavoro in tutte le sue fasi, definendone le caratteristiche tecniche in collaborazione con il personale tecnico, ratifica l ordine di

10 servizio e ne stabilisce la positiva conclusione in base alla richiesta originaria ed alle valutazioni tecniche successive. Ne controlla i tempi di esecuzione. c) La manutenzione delle macchine, delle apparecchiature e delle attrezzature, sia di impiego didattico sia d ufficio, è richiesta per iscritto al settore manutentivo dai responsabili di laboratorio e dai referenti dei vari uffici. La manutenzione di strutture ed arredi è richiesta per iscritto dai responsabili di plesso, dai referenti delle segreterie, dal personale di custodia. Nelle richieste devono figurare i riferimenti necessari all identificazione del luogo e della natura del guasto. d) Il docente incaricato si avvale delle competenze tecniche specifiche dei colleghi del settore Tecnico. e) Laddove siano presenti, tra le varie richieste, anche interventi sulle macchine degli uffici, le priorità di intervento saranno quotidianamente concordate con il DSGA. f) E prevista una manutenzione preventiva con controlli periodici semestrali eseguiti dal personale tecnico ed organizzati dal docente preposto allo specifico settore tecnico. g) Laddove il settore manutentivo non ritenesse di essere in grado di svolgere l intervento di ripristino o fosse necessaria la sostituzione in garanzia di parti o pezzi di ricambio, l Istituto si rivolgerà a ditte esterne. Tale impossibilità dovrà essere manifestata entro 3 giorni dalla richiesta. h) Gli interventi di pertinenza dei settori tecnici dell Ente Locale di riferimento - ed effettuati da ditte esterne - sono richiesti dal docente collaboratore individuato entro 3 giorni dalla comunicazione del docente del settore manutentivo. Tali lavori vengono seguiti dal docente incaricato della manutenzione nell ambito dell Ufficio Tecnico. SETTORE TECNICO L Ufficio Tecnico collabora con gli insegnanti preposti allo svolgimento delle esercitazioni pratiche nei vari laboratori, allo scopo di determinare le condizioni migliori per lo svolgimento in essi dell attività didattica. A tale scopo è di supporto ai responsabili di laboratorio per individuare, in ciascuna specializzazione, le problematiche tecniche attinenti lo sviluppo dell attività didattica. Tiene i rapporti con gli insegnanti per l informazione tecnica relativa a materiali ed apparecchiature da impiegare nelle esercitazioni, con particolare riguardo ai problemi di ordine didattico. Promuove le riunioni con gli insegnanti addetti ai laboratori per determinare un migliore uso degli stessi. Favorisce lo sviluppo delle aree tecniche, suggerendo innovazioni tecnologiche e stimolando allievi e colleghi alla ricerca ed alla collaborazione. In particolare: a) Fissa le note di utensileria, materiali ed attrezzature di supporto e di scorta che il magazzino deve tenere a disposizione degli insegnanti per impieghi temporanei, nonché le note da consegnare quale dotazione permanente di reparto. b) Coadiuva il DSGA nella predisposizione del piano acquisti e del piano di approvvigionamento del materiale di consumo dei laboratori, c) Cura la manutenzione e la messa in sicurezza delle attrezzature e delle macchine presenti nei reparti, secondo le indicazioni pervenute dai docenti, in collaborazione con il S.P.P. dell Istituto. d) Esegue sopralluoghi periodici, unitamente al personale del S.P.P., nei vari ambienti dell Istituto, allo scopo di fornire informazioni necessarie a redigere il Piano di Sicurezza del documento di valutazione dei rischi.

11 e) Effettua, entro 60 giorni dalla consegna, i collaudi delle apparecchiature e delle macchine acquistate, insieme al responsabile di laboratorio, fatto salvo diversa disposizione del Dirigente Scolastico (vedi art. 36 comma 1 del D.I. 44/2001). f) Visita le varie industrie del ramo per aggiornarsi sugli ultimi sviluppi della tecnica che interessano le specializzazioni di competenza. g) Si occupa dell applicazione dell Art. 26 del D.Lgs 81/2008, secondo le procedure concordate con il S.P.P. h) Su indicazione del Dirigente Scolastico i componenti del Settore Tecnico fanno parte di Gruppi di lavoro e/o Commissioni di carattere organizzativo/operativo. i) Si accerta, in collaborazione con il S.P.P., che il personale dell Istituto e gli allievi siano dotati dei necessari dispositivi di protezione individuale, laddove necessari. j) Effettua il collaudo delle attrezzature, recuperando i libretti di istruzione e prevedendo un libretto di manutenzione periodica delle stesse. Ha attribuzioni propositive e/o consultive in merito: a) alle caratteristiche tecniche dei materiali e delle attrezzature d acquistare. b) ad interventi di vario genere per assicurare la funzionalità dei macchinari, dei laboratori, delle officine; Esprime pareri in merito ai requisiti tecnici dei beni da acquistare. Interviene sulla valutazione dei requisite tecnici del materiale offerto dalle varie aziende in relazione ai diversi acquisti da effettuarsi. Dei prodotti acquistati raccoglie le schede di sicurezza, ne distribuisce copia nei laboratori, conservandone gli originali, e verificando la possibilità di sostituire eventuali prodotti pericolosi con altre tipologie che presentino pericolosità inferiore. In seguito a ciò, collabora con il Servizio di Prevenzione, con l ufficio amministrativo, con il magazzino per la gestione dello smaltimento dei rifiuti prodotti all interno dei laboratori dell Istituto. Si preoccupa che le macchine acquistate presentino tutte le caratteristiche di sicurezza indicate dalla vigente normativa. ADEMPIMENTI INVENTARIALI L inventario è tenuto e curato dal DSGA che ricopre anche la funzione di consegnatario con le connesse responsabilità. Le attrezzature e gli arredi dei laboratori sono affidati in subconsegna dal DSGA al docente responsabile di laboratorio, individuato dal Dirigente Scolastico. I beni e le attrezzature di uso comune vengono gestiti dal Direttore che, sulla base delle varie richieste, provvede alla consegna dei beni inventariati mediante apposita nota di autorizzazione e presa in carico da parte del docente richiedente. Ogni 5 anni si provvede alla ricognizione dei beni ed ogni dieci anni al rinnovo degli inventari ed alla rivalutazione dei beni. Tali adempimenti sono condotti dall Ufficio Tecnico per valutare lo stato di conservazione di tali beni, l eventuale valore di stima da riattribuire o la necessità di effettuare i necessari discarichi inventariali. Il materiale reso inservibile all uso è eliminato dall inventario. Al provvedimento di eliminazione è allegato apposito verbale, contenente la valutazione dei singoli beni fuori uso, predisposto dall Ufficio Tecnico. Parimenti, il materiale di risulta, i beni fuori uso e quelli obsoleti non più utilizzabili che possono essere venduti dall Istituto, devono essere oggetto di stima del loro valore da

12 effettuarsi sulla base del valore di inventario dedotti gli ammortamenti, ovvero sulla base del valore dell usato per beni simili. Di tale adempimento l Ufficio Tecnico predispone apposito verbale. Il Dirigente scolastico Scheda B - Schede di sicurezza ed etichettature Ogni materia prima pericolosa deve essere commercializzata completa di un etichettatura standard, di contrassegni relativi alla classe di pericolosità, di una scheda dei dati di sicurezza (SDS) in lingua italiana, articolata in 16 punti, con contenuti minimi ben definiti: 1. identificazione preparato / produttore; 2. composizione / informazione sui componenti; 3. identificazione dei pericoli; 4. misure di primo soccorso; 5. misure antincendio; 6. misure per fuoriuscite accidentali; 7. manipolazione e stoccaggio; 8. controllo esposizione / protezione individuale; 9. proprietà fisiche chimiche; 10. stabilità e reattività; 11. informazioni tossicologiche; 12. informazioni ecologiche; 13. considerazioni sullo smaltimento; 14. informazioni sul trasporto; 15. informazioni sulla regolamentazione; 16. altre informazioni. Inoltre ogni confezione deve essere accompagnata da un etichetta indicante: nome della sostanza o del preparato; nome e indirizzo della ditta produttrice; simboli e indicazioni dei pericoli insiti nell utilizzazione; frasi o simboli di rischio riguardanti l utilizzazione; consigli o simboli di prudenza riguardanti l utilizzazione.

13 Scheda C Gestione della sicurezza nei rapporti con le imprese appaltatrici e/o lavoratori autonomi L intervento delle imprese esterne presenta delle caratteristiche particolari in materia di rischi professionali, legati in particolare: alla non conoscenza dei locali, dell ambiente e delle attività; all interferenza di attività, materiali, impianti; alla mancanza di preparazione, a causa dei tempi di intervento molto ravvicinati. Le informazioni che la ditta appaltatrice deve fornire ai committenti sono: i dati generali della ditta (denominazione, sede legale, ecc.); il nominativo del responsabile del SPP; il nominativo del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; il nominativo del capo commessa; il nominativo degli addetti alle emergenze e al pronto soccorso; requisiti tecnico-professionali richiesti da legislazioni specifiche; mezzi/attrezzature antinfortunistiche inerenti la tipologia dei lavori da eseguire; formazione professionale, documentata, dei lavoratori impegnati nell'esecuzione dei lavori; formazione professionale, documentata, dei lavoratori che eseguono lavori in aree con impianti in esercizio; mezzi/attrezzature disponibili e/o previsti per l'esecuzione dei lavori; dotazione di dispositivi di protezione individuale; numero e presenza media giornaliera degli operatori previsti per l'esecuzione dei lavori; numero e tipologia degli infortuni occorsi negli ultimi tre anni; altre informazioni che l'appaltatore ritiene utile fornire in merito al suo Servizio di prevenzione e protezione. L acquisizione di queste informazioni è necessaria per la realizzazione del coordinamento degli interventi di prevenzione e protezione che il committente deve eventualmente attuare. Le informazioni che il committente deve fornire all appaltatore devono permettergli di valutare i rischi presenti nell ambiente di lavoro e di integrarli con quelli specifici della propria attività. Le figure coinvolte in questa fase, oltre al committente, sono: il coordinatore per la progettazione, il datore di lavoro delle imprese esecutrici. Gli strumenti previsti sono: la valutazione dei rischi a cura dell azienda ospite, il PSC (Piano di sicurezza e di coordinamento) a cura del coordinatore per la progettazione, il POS (Piano operativo di sicurezza) dell impresa esecutrice e il Piano di lavoro, nel caso si tratti di amianto, a cura dell impresa che effettua lavori di demolizione o rimozione di manufatti in amianto. Le informazioni contenute nella valutazione dei rischi che devono essere comunicate alle imprese appaltanti riguardano in sintesi: rischi specifici presenti nell ambiente di lavoro, in particolare caratteristiche delle macchine/impianti, sostanze pericolose e lavorazioni incompatibili con i lavori da effettuare; la presenza o assenza di attività lavorative durante l esecuzione dei lavori, in caso di presenza concomitante; informazioni relative all utilizzo di attrezzature del committente per l esecuzione dei lavori. E preferibile che sia consegnato un documento predisposto per fornire in modo organico e puntuale le informazioni, che possono far parte del capitolato d appalto.

14 Scheda D - Esempio di procedura operativa per la gestione dello smaltimento e stoccaggio dei rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti nei laboratori e nelle officine Scopo La presente procedura definisce in dettaglio le modalità gestionali per quanto concerne lo smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti prodotti dalle varie attività che si svolgono presso i laboratori e le officine dell istituto. Campo di applicazione La presente procedura operativa viene applicata a tutti i rifiuti che vengono prodotti durante le normali attività che si svolgono nei laboratori e nelle officine, nonché ai prodotti per i quali risulti scaduto il periodo previsto per la loro conservazione. La presente procedura non si applica ai rifiuti urbani, né a quelli di origine biologica. Riferimenti normativi D.Lgs 22/97 D.Lgs 81/2008 Procedura operativa I rifiuti che devono essere smaltiti in ciascun laboratorio/officina saranno raccolti e stoccati provvisoriamente in modo separato, secondo le diverse tipologie dei rifiuti stessi, in appositi contenitori, quali bottiglie in vetro o in plastica o, in caso di rifiuti solidi, in barattoli idonei. I vari contenitori dovranno avere le seguenti caratteristiche strutturali: essere compatibili con la natura del materiale con cui vengono in contatto; avere una capacità proporzionale alle quantità di rifiuti prodotti; avere chiusure tali da non permettere nessun tipo di perdita; avere una forma tale da rendere agevole la manipolazione. I vari contenitori di raccolta dovranno: essere etichettati secondo il modello di etichettatura previsto; essere stoccati all interno di ogni laboratorio/officina in luogo che ne garantisca la corretta conservazione e in modo da non creare intralcio alle normali attività. In ogni laboratorio sarà presente una cartella di smaltimento rifiuti contenente le schede relative ad ogni tipologia di rifiuto presente nel laboratorio stesso. I responsabili di laboratorio avranno il compito di provvedere, ogni qualvolta risulti riempito un contenitore di rifiuti, al suo trasferimento presso il magazzino di stoccaggio definitivo prima dello smaltimento effettuato da ditta specializzata. Tale operazione deve essere effettuata ogni volta che si renda necessaria, e comunque almeno tre volte l anno: entro e non oltre il 30 ottobre, il 28 febbraio ed il 30 giugno, in modo tale da evitare il superamento del semestre di stoccaggio, periodo massimo consentito dal D.Lgs 22/97. Ciascun operatore che smaltisca all interno di uno stesso laboratorio/officina qualsiasi quantità di rifiuto deve annotare tale operazione nell apposita Scheda di smaltimento rifiuto contenuta nella cartella di smaltimento rifiuti: ogni operatore infatti, qualsiasi tipo di incarico svolga, è responsabile della corretta gestione dei rifiuti del laboratorio/officina presso cui svolge la propria attività. Sarà compito del responsabile di ciascun laboratorio/officina adoperarsi affinché tutto il personale del laboratorio/officina (colleghi, operatori tecnici, studenti, ecc.) adegui i propri comportamenti alla presente procedura. Ogni contenitore di rifiuto conferito, ad opera del responsabile di laboratorio, al magazzino dovrà rigorosamente essere accompagnato da un documento di identificazione.

15 I rifiuti che provengono dai vari laboratori/officine devono essere consegnati al magazzino se e solo se rientrano nell elenco di sostanze e prodotti utilizzati che ciascun docente ha comunicato al SPP, per l esatta attribuzione dei codici CER. Durante la fase di raccolta dei rifiuti devono essere rispettate le seguenti norme comportamentali: evitare il contatto con la pelle usare guanti; non inalare i vapori operare sotto cappa; non lavorare in presenza di fiamme. Consegna dei rifiuti al magazzino e loro registrazione Il responsabile di laboratorio compila la scheda di smaltimento relativa al rifiuto da smaltire e il documento di identificazione. Dopodiché provvede al trasferimento del rifiuto in magazzino. Durante la fase di trasporto dei rifiuti devono essere rispettate le seguenti regole: verificare la corretta tenuta dei contenitori; non lavorare in presenza di fiamme; utilizzare indumenti protettivi; non assumere cibi o bevande. Al momento del ricevimento, gli addetti al magazzino avranno cura di: verificare che i rifiuti siano stati etichettati correttamente, stoccati nei contenitori forniti dal magazzino stesso, ed accompagnati dal documento di identificazione, nonché dalla scheda di smaltimento; registrare i rifiuti annotando sull apposito Registro di carico-scarico quanto è riportato sul documento di accompagnamento; firmare per accettazione la scheda di smaltimento che viene riportata in laboratorio e conservata nell apposita cartella; firmare e consegnare al responsabile di laboratorio la scheda di smaltimento, un contenitore vuoto dove il responsabile stesso apporrà un etichetta di identificazione rifiuto uguale alla precedente; inserire i documenti di accompagnamento dei rifiuti in ingresso in apposita cartella ubicata presso il magazzino stesso, per la conservazione. Le operazioni di smaltimento deve essere effettuata almeno tre volte l anno: entro e non oltre il 30 ottobre, il 28 febbraio ed il 30 giugno. Sarà compito dei magazzinieri avvisare, qualche giorno prima delle suddette date, la ditta autorizzata che procederà alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti stoccati. Nell eventualità non risultino presenti, al momento delle scadenze, rifiuti stoccati, verrà compilato da parte degli addetti al magazzino l apposito documento in cui verrà comunicato al dirigente scolastico il mancato smaltimento alla scadenza prevista. Destinatari e modalità di trasmissione La presente procedura viene trasmessa al personale del magazzino ed ai responsabili dei vari laboratori all inizio di ogni anno scolastico, che firmeranno per ricevuta un apposito modulo di consegna. Entrata in vigore La presente procedura entrerà in vigore a partire dal La presente procedura operativa potrà essere sottoposta a revisioni che ne potranno modificare i contenuti. N. di revisione.. Motivo della revisione. Data di entrata in vigore.. Il Dirigente scolastico

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