DIAGNOSI FUNZIONALE DELL ALUNNO C.

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1 - Scuola secondaria di primo grado - DIAGNOSI FUNZIONALE DELL ALUNNO C. Nota Alla compilazione della seguente Diagnosi funzionale hanno partecipato: i componenti dell equipe multidisciplinare dell ASL (neuropsichiatra e psicologo), l insegnante di sostegno dell alunno, gli insegnanti curriculari, l assistente educatore con la collaborazione della famiglia e dei servizi sociali. CONDIZIONI FISICHE/DI SALUTE quadro sintetico Dati sull alunno C. è un alunno proveniente dall Albania; ha 11 anni e frequenta la classe prima media dove è seguito da una insegnante di sostegno e dall assistente educatore. E in Italia da 1 anno (quinta elementare frequentata in Italia). Storia clinica dell alunno C. proviene dall Albania; nato oltre termine con bassissimo peso alla nascita. Manifesta il suo disagio con frequenti balbuzie, tic e disturbi psicosomatici, che spesso lo costringono a frequenti assenze da scuola. Diagnosi clinica e situazione attuale C. presenta: - un ritardo mentale lieve (QI 70) - disprassia ed evidente impaccio motorio - disturbi d ansia (entra in agitazione di fronte alle richieste di svolgere compiti anche molto semplici) - deficit di attenzione (notevoli difficoltà a concentrarsi) e memorizzazione - varie difficoltà cognitive rilevate anche con test non verbali. L apprendimento della lingua italiana è molto lento; anche nell apprendimento della lingua madre c è stato un lieve ritardo. Effetti riscontrati e/o prevedibili Limitazioni: l impaccio motorio gli impedisce di svolgere con scioltezza atti motori anche semplici. Precauzioni: non si necessita di nessun tipo particolare di precauzione. Farmaci: non assume farmaci. Interventi riabilitativi: nessun intervento riabilitativo in atto o effettuato in passato. Protesi o ausili: non fa uso di protesi o ausili particolari, eccetto occhiali da vista per la miopia. Visite e controlli: l alunno non necessita di visite o controlli particolari, a scadenze prestabilite. Operatori sanitari di riferimento: Dott. D. neuropsichiatra infantile. 1

2 FUNZIONI CORPOREE Funzioni neuro-muscoloscheletriche e correlate al movimento L allievo presenta disprassia e impaccio motorio generalizzato. Funzioni mentali globali. Funzioni intellettive. Ritardo mentale lieve (QI 70); difficoltà cognitive rilevate anche con test non verbali. Funzioni e attitudini intrapersonali. Propositività; si rapporta con iniziative anche personali con adulti e coetanei e manifesta il desiderio di incontrarli anche fuori dall ambiene scolastico. Funzioni mentali specifiche. Funzioni dell attenzione. Si lascia facilmente distrarre da stimoli irrilevanti, non riuscendo quindi a concentrarsi sul compito che gli è stato assegnato. La sua capacità attentiva migliora se viene seguito fianco a fianco da un adulto. La capacità di prestare attenzione nel tempo (durata) è molto limitata. Funzioni della memoria. Memorizza a fatica, in particolare non riesce a memorizzare vocaboli nuovi. Problemi di memoria a breve e a lungo termine (da verificare se problemi legati alle difficoltà con la lingua italiana). La memorizzazione migliora se si fa riferimento ad esperienze fortemente motivanti per l alunno. Funzioni cognitive di base / di livello superiore. Ha difficoltà nella pianificazione di azioni anche molto semplici (planning), come ad esempio nel preparare la cartella; non possiede i concetti di base logici (maggiore/minore), topologici (sopra/sotto, dentro/fuori), temporali (prima/dopo); sono compromesse le capacità di classificare, confrontare e fare insiemi. Funzioni mentali del linguaggio. Apprendimento della lingua italiana molto lento; si segnala un ritardo anche nell apprendimento della lingua madre; si esprime in modo abbastanza chiaro per richieste semplici e comprende semplici messaggi. STRUTTURE CORPOREE Non si segnalano compromissioni a livello di strutture corporee; nessuna menomazione in riferimento a funzioni e strutture del corpo (nessuna deviazione o perdita significativa da segnalare). ATTIVITA PERSONALI Apprendimento e applicazione delle conoscenze Apprendimento di base. Copiare: riesce a copiare dalla lavagna ma spesso senza comprendere. Acquisire il linguaggio: si veda quanto riportato in Funzioni mentali del linguaggio ; va qui in aggiunta segnalato che il linguaggio si è comunque via via arricchito dal punto di vista lessicale e sintattico, anche se spesso usa vocaboli in modo indiscriminato e senza riferimento al contesto. Ripetere: sa ripetere sequenze, ad esempio di numeri, ma solo in modo meccanico. 2

3 Applicazione delle conoscenze. Focalizzare l attenzione: difficoltà di focalizzare l attenzione intenzionalmente su stimoli specifici, ignorando quelli irrilevanti e distraenti. Dirigere l attenzione: limitata capacità nel mantenere intenzionalmente l attenzione su compiti/attività per il tempo necessario a un loro adeguato svolgimento. Pensare/ipotizzare: scarsa capacità di fare osservazioni pertinenti. Scrivere: scarse capacità grafiche. Fa disegni molto infantili; la disprassia compromette l impugnatura corretta della penna/matita con evidenti difficoltà quindi nei compiti di scrittura e nel disegno. Calcolare/risoluzione di problemi: per le operazioni logiche si veda anche la voce acquisire i concetti base/complessi). Sa ripetere i numeri ma solo in sequenza e in modo meccanico. Non distingue il maggiore/minore e ha difficoltà ad associare la quantità al simbolo corrispondente. Non riconosce le forme geometriche, nemmeno le più semplici. Compiti e richieste generali Intraprendere un compito singolo/articolato: abbastanza buone le capacità di esecuzione di richieste molto semplici, basilari. Le difficoltà aumentano se i compiti richiesti sono maggiormente articolati; non completa in modo autonomo quelli assegnati a casa. Pur essendo in grado di vestirsi/lavarsi da solo, lo fa in modo piuttosto disordinato, non appropriato in riferimento alla stagione / situazione climatica e non rispettando la sequenzialità corretta (ad esempio indossa prima la maglia della camicia o le scarpe senza calze anche in inverno). Per questo sono sempre necessari suggerimenti e una continua supervisione. Eseguire la routine quotidiana: si muove autonomamente con sicurezza all interno dell edificio scolastico e nella località dove vive. Si reca da solo a scuola (a piedi). Comunicazione Si vedano le voce funzioni mentali del linguaggio e acquisizione del linguaggio. Comunicare ricevere. Comunicare con ricevere messaggi verbali: comprende abbastanza bene semplici messaggi in riferimento a richieste basilari. Comunicare produrre. Parlare: si esprime in modo abbastanza chiaro per richieste semplici. Il linguaggio si sta arricchendo anche dal punto di vista lessicale e sintattico, nonostante le difficoltà di acquisizione già descritte in precedenza. Maggiori difficoltà si evidenziano se viene chiesto a C. di riferire esperienze/racconti più complessi: in questi casi tende a utilizzare i vocaboli in modo indiscriminato e senza riferimento al contesto. Mobilità. Cambiare e mantenere una posizione corporea. Cambiare la posizione corporea di base/mantenere una posizione corporea/trasferirsi: l allievo presenta disprassia ed evidente impaccio motorio generalizzato che gli impedisce di svolgere con scioltezza atti motori anche semplici. Trasportare, sposare e maneggiare oggetti. Uso fine della mano e del braccio: ritaglia e impugna matita/penna in modo approssimativo, compromettendo, come già anticipato, le capacità di scrittura e disegno; per questo cerca di evitare i compiti che implicano l impiego della manualità fine. 3

4 Camminare/spostarsi. L impaccio motorio è evidente e generalizzato. Difficoltà notevoli nella coordinazione motoria, anche se partecipa comunque volentieri alle attività fisiche che gli vengono proposte. C. scende le scale appaiando i piedi e non in modo alternato. Si muove comunque autonomamente e con sicurezza all interno dell edificio scolastico e nella località dove abita, recandosi a scuola a piedi e in completa autonomia. Interazioni e relazioni personali. Buone le capacità di interazione sia con adulti che con i coetanei. A scuola cerca, in particolare, l amicizia di un suo compagno (P.) anche lui straniero; in generale rispetta le principali regole della classe. Gli insegnanti sono per C. un punto di riferimento, soprattutto la docente di sostegno che ha un ruolo importante per il ragazzo e la sua famiglia anche al di fuori della scuola. Durante i giochi di gruppo cerca però continuamente l attenzione delle figure adulte e dei compagni con atteggiamenti spesso esibizionistici. Nell attività scolastica la presenza di una persona al suo fianco è sempre necessaria per: - aiutarlo nell organizzazione del materiale scolastico (quaderni, astuccio, cartella) - stimolare l attenzione e la concentrazione - filtrare le consegne date dagli insegnanti e adattarle alle sue esigenze individuali (adattare le richieste in relazione alle sue reali capacità) Cura della propria persona. E autonomo nella cura della persona. Vestirsi/scegliere l abbigliamento appropriato. Come già anticipato, si veste e si sveste da solo anche se sempre in maniera confusa e disordinata (non rispetta la sequenzialità nell indossare gli indumenti - es. indossa prima la maglia della camicia o le scarpe senza calze anche in inverno); per questo è sempre necessaria una supervisione e suggerimenti continui. Vita sociale, civile e di comunità Si rapporta, con iniziative anche personali, con molti compagni del gruppo classe e manifesta il desiderio di incontrarli anche fuori dall ambiente scolastico. PARTECIPAZIONE SOCIALE. Istruzione. C. è un alunno di 11 anni proveniente dall Albania; attualmente frequenta la classe prima della scuola secondaria di primo grado, dove è seguito da una docente di sostegno. E in Italia da un anno; ha frequentato la classe quinta della scuola primaria in Italia. Coinvolgimento nel gioco. Partecipa molto volentieri ai giochi di gruppo (nonostante l impaccio motorio) e alle attività ludiche che vengono proposte. Dimostra interesse per i giochi con la palla. Apprezza le attività che si svolgono negli spazi aperti e/o ampi (cortile, ma anche palestra). Come già evidenziato, nei giochi di gruppo tende ad attirare l attenzione con atteggiamenti esibizionistici. Vita sociale, civile e di comunità. Non sono disponibili informazioni specifiche sulle attività extra-scolastiche e del tempo libero. Il piccolo paese montano dove la famiglia risiede non offre molte opportunità o strutture per lo svago / 4

5 sport. Inoltre la partecipazione alla vita di comunità è fortemente influenzata negativamente dai pregiudizi da parte degli abitanti nei confronti degli immigrati come C. e la sua famiglia. FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI Relazioni e sostegno sociale Famiglia ristretta. L alunno presenta una situazione familiare piuttosto complessa. C si è trasferito con la madre dall Albania all età di 10 anni; il padre è rimasto in Albania e ha raggiunto la famiglia solo da pochi mesi. Questa lontananza ha creato notevoli problemi di tipo affettivo ed emotivo alla madre e una stabilità molto precaria della famiglia. In famiglia è presente anche un fratello di 15 anni che frequenta la prima superiore (Formazione professionale meccanico). Amici: C. ha amici all interno del contesto scolastico. Persone in posizione di autorità: come già evidenziato, una figura di riferimento molto importante, anche esternamente alla scuola, è l insegnante di sostegno. Persone che forniscono aiuto o assistenza. La famiglia ha trovato grande aiuto e una risorsa preziosa nelle locali associazioni di volontariato. Operatori sanitari: C. è seguito da un neuropsichiatria infantile (Dott. D) Situazione socioeconomica La situazione economica della famiglia di C. è molto precaria, in quanto la madre ha svolto brevi lavori saltuari al suo arrivo in Italia, senza però ricevere aiuti economici dal marito rimasto in Albania. Anche ora che il padre di C. si trova in Italia, la situazione economica non è migliorata, in quanto nessun membro della famiglia può contare su un lavoro fisso e continuativo. FATTORI CONTESTUALI PERSONALI. Stili di attribuzione. C. spesso tende a negare l evidenza dei fatti anche quando questi dipendono o sono compiuti direttamente da lui, facendo invece ricadere la colpa su altri compagni. Riferisce che alcuni compagni lo prendono in giro e si lamenta che i professori non lo capiscono e non intervengono per difenderlo. Emotività. La diagnosi clinica ha evidenziato disturbi d ansia. In effetti il ragazzo entra spesso in agitazione quando gli viene richiesto di svolgere compiti anche molto semplici. Di fronte a determinati compiti / richieste dice di non essere capace, a volte piange e si disorienta, ricercando quasi sempre l appoggio, l approvazione e l attenzione dell insegnante. Il cambiamento di ambiente, così come la lontananza dal padre, hanno provocato stress emotivo nell alunno. Egli manifesta il suo disagio con disturbi psicosomatici, che lo costringono a frequenti assenze da scuola. Motivazione. C. va volentieri a scuola. Partecipa volentieri alle attività di gruppo. Comportamenti problema. Come già detto, durante i giochi di gruppo cerca di attirare l attenzione con atteggiamenti e comportamenti esibizionistici. 5

6 Di fronte ai rimproveri tende a chiudersi in se stesso e ad isolarsi. Evita le situazioni che possono metterlo in difficoltà. 6

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