AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA

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1 Regione Piemonte Azienda Sanitaria Locale CN2 Via Vida n ALBA P.IVA certificata: S.O.S. PREVENZIONE E PROTEZIONE Tel. 0173/ Fax 0173/ prevenzione.alba@aslcn2.it Responsabile Struttura Operativa: Ing. Ferruccio Gaudino AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA IL DATORE DI LAVORO (Dott. Francesco MORABITO) IL RESPONSABILE S.O.S. PREVENZIONE E PROTEZIONE (Ing. Ferruccio GAUDINO) Medico Competente Dott.ssa S. Amandola Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza Sig. N. Barovero Sig.ra P. Boero Sig. P. Cannistraro Sig.ra T. De Donno Dott.ssa A. Fiorentini Sig. G. La Motta Sig.ra F. Molinari Sig. G. Sacco Aggiornamento: ottobre 2015

2 DESCRIZIONE DELL ENTE Regione Piemonte Azienda Sanitaria Locale CN2 di Alba-Bra Via Vida n ALBA (CN) CODICE FISCALE / PARTITA IVA: ATTIVITÀ LAVORATIVA: Gestione dei servizi sanitari sul territorio del comprensorio di Alba e di Bra. DATORE DI LAVORO (D.L.): MORABITO Dott. Francesco (Direttore Generale dell A.S.L. CN2 di Alba-Bra ai sensi della D.G.R. n del 6 maggio 2013) RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (R.S.P.P.): GAUDINO Ing. Ferruccio (ai sensi delle Determinazioni Direttoriali n. 862/000/DIG/13/0023 del 5 agosto 2013 e n. 865/000/DIG/13/0028 del 5 agosto 2013) RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (R.L.S.): BAROVERO Sig. Nicolò BOERO Sig.ra Piera CANNISTRARO Sig. Pietro DE DONNO Sig.ra Tiziana FIORENTINI Dott.ssa Angela LA MOTTA Sig. Giovanni MOLINARI Sig.ra Filomena SACCO Sig. Giacomo (ai sensi della Determinazione Direttoriale n. 614/000/DIG/15/0003 del 25 maggio 2015) MEDICO COMPETENTE (M.C.): AMANDOLA Dott.ssa Silvia (ai sensi delle Determinazioni Direttoriali n. 862/000/DIG/13/0023 del 5 agosto 2013 e n. 865/000/DIG/13/0028 del 5 agosto 2013)

3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA Accordo Stato-regioni del 4 aprile 2000, recante «Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi», pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio Provvedimento 13 gennaio 2005 Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministro della salute e le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, avente ad oggetto «Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali». "Raccomandazioni per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle polmoniti da Legionella nelle strutture sanitarie piemontesi pubbliche e private" - Servizio Regionale Epidemiologia Malattie Infettive; Direzione Sanità Settore Igiene e Sanità Pubblica Regione Piemonte - D.D. n 109 del 04 marzo ANAGRAFICA AZIENDA SEDE LEGALE SITO AZIENDA SANITARIA LOCALE CN2 OSPEDALE SAN LAZZARO VIA ALBA BRA - VIA VIDA N.10, PIERINO BELLI ALBA ALBA (CN) DOCUMENTO REDATTO A CURA DI: N.P.C. Srl via Enrico del Carretto MILLESIMO

4 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 1 di 12 INTRODUZIONE Nel presente documento vengono illustrati i metodi e riportati i risultati dello studio effettuato seguendo i principi su cui è basato il sistema HACCP (Analisi dei pericoli e punti critici di controllo). Lo studio è stato effettuato da NPC srl avvalendosi di un gruppo di lavoro a cui ha partecipato il Responsabile Aziendale. METODOLOGIA OBIETTIVI DELLO STUDIO Lo studio si è proposto i seguenti obiettivi: Verificare la presenza e quantificare la concentrazione di Legionella spp all'interno dell'impianto tramite screening iniziale o in base a dati storici acquisiti dall'azienda. Identificare, e dove possibile, quantificare i fattori di rischio presenti nella struttura; Individuare eventuali interventi e/o misure preventive atte a mitigare le conseguenze della situazione di pericolo e/o a ridurne la frequenza di accadimento. Stimare il rischio in base alla gravità e alla probabilità di accadimento delle conseguenze relative alle determinate situazioni di pericolo. Individuare i punti in cui è necessario un controllo per prevenire il verificarsi del rischio legionellosi (punti critici o CCP) Stabilire i parametri da controllare ed i limiti critici di ogni parametro Stabilire i sistemi di monitoraggio Stabilire le azioni correttive Stabilire i criteri per la verifica periodica e i criteri per la manutenzione dell'impianto. GRUPPO DI LAVORO L analisi del rischio è stata condotta da un team di esperti in grado di coprire le aree rilevanti per la valutazione della sicurezza dell'impianto idro-termo-sanitario. Il team è stato coordinato da un team leader, con provata esperienza nelle tecniche di analisi impiegate. Il team, per alcune fasi di esecuzione del lavoro, si è avvalso della collaborazione di esperti in grado di fornire assistenza tecnica e scientifica su argomenti specialistici.

5 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 2 di 12 PREPARAZIONE ED IMPOSTAZIONE DELLO STUDIO Nella fase di preparazione ed impostazione dello studio il team leader ha provveduto a: ottenere i dati di base necessari relativi ai requisiti strutturali ed impiantistici della struttura; pianificare lo studio; preparare la documentazione necessaria includendo diagrammi di flusso, dati relativi a disposizione dei bagni, attrezzature, specifiche di processo, procedure aziendali, etc. DESCRIZIONE DELLO STUDIO Dallo studio scaturisce una valutazione del rischio che consente di stimare oggettivamente la posizione della struttura rispetto ad uno standard ottimale ricavato da documenti ufficiali e linee guida di riferimento. La quantificazione dello scostamento rispetto ad una condizione ideale è una misura direttamente proporzionale della vulnerabilità dell'impianto alla colonizzazione da parte del microrganismo. L'esito della valutazione del rischio restituisce un indice confrontabile nel tempo che consente pertanto di monitorare la salute della struttura e permette di intervenire in maniera tempestiva. La valutazione del rischio infatti tiene conto sia della contaminazione reale riscontrata con analisi diretta per la ricerca di Legionella (da cui origina un indice di rischio biologico che quando è massimo corrisponde ad un punteggio di 60) e della componente strutturale-impiantistica (da cui origina un indice di rischio strutturale che quando è massimo corrisponde ad un punteggio di 40). Fatto 100, pertanto, il rischio totale (o meglio % di scostamento rispetto ad una condizione ideale) si è deciso di dare maggior peso alla componente biologica rispetto a quella strutturale-impiantistica in quanto la prima correla in maniera diretta, purtuttavia senza principio di causa-effetto, ad un evento di legionellosi. L'impianto idro-termo-sanitario viene scomposto nei suoi componenti e questi sono valutati singolarmente si avrà pertanto: 1. una valutazione del rischio sulla centrale termica da cui si otterrà un proprio indice di rischio ponderato e una propria classificazione del rischio; 2. una valutazione del rischio sulla linea periferica da cui si otterrà un proprio indice di rischio ponderato e una propria classificazione del rischio. Il rischio globale della struttura viene quantificato come somma dell'indice di rischio ponderato ottenuto dalla centrale termica e dell'indice di rischio ponderato ottenuto dalla linea periferica dove ciascuno dei due addendi viene normalizzato ad un punteggio massimo di 50 affinchè il rischio globale massimo venga espresso sempre a 100.

6 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 3 di 12 Questa modalità consente di avere una visione di insieme senza perdere di vista le componenti centrali e periferiche ed eventualmente intervenire in maniera mirata su quelle che pesano di più nel risultato finale. ESECUZIONE DELLO STUDIO Identificazione dei possibili pericoli Applicando per ogni operazione la check-list predisposta, sono stati identificati i principali pericoli e/o le principali aree di interesse all interno delle quali approfondire l analisi ed eventualmente individuare le situazioni di pericolo mediante tecniche più approfondite utilizzate per l analisi del rischio. Individuazione delle misure preventive Per ogni situazione di pericolo sono state individuati gli eventuali interventi mitigatori delle conseguenze utilizzando le informazioni e i dati ottenibili da: linee guida della conferenza permanente e raccomandazioni regionali; dati di letteratura scientifica; dati derivati da altre esperienze in situazioni simili; risultati di studi appositamente condotti. CATEGORIE DI GRAVITA' Le categorie di gravità, legate alla concentrazione della Legionella nei siti di campionamento periferici dell'impianto, sono le seguenti: 1 - TRASCURABILE CONCENTRAZIONE DI LEGIONELLA < 100 ufc/l* nessun pericolo per la salute dell'utente; 2 - LIEVE 100 ufc/l < CONCENTRAZIONE DI LEGIONELLA < 1000 ufc/l pericolo lieve: si possono verificare casi rari di infezione in individui suscettibili (debilitati, malati, immunodepressi, anziani, etc); 3 MAGGIORE ufc/l < CONCENTRAZIONE DI LEGIONELLA < ufc/l pericolo moderato: si possono verificare casi occasionali di infezione in individui suscettibili (debilitati, malati, immunodepressi, anziani, etc);

7 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 4 di GRAVE - CONCENTRAZIONE DI LEGIONELLA > ufc/l pericolo elevato: si possono verificare casi frequenti in individui suscettibili (debilitati, malati, immunodepressi, anziani, etc) e casi occasionali di infezione in individui sani. *La mandata rappresenta l uscita dell acqua calda dal bollitore prima di qualsiasi miscelazione e di norma dovrebbe essere libera da Legionella pertanto il riscontro di cariche > 100 ufc/l nella mandata determinano la necessità di bonifica (almeno del serbatoio) anche in assenza di concentrazioni periferiche > ufc/l. N.B. Nella valutazione del rischio si considera, per definire il livello di gravità, il valore più alto di concentrazione riscontrato tra i campioni sottoposti ad analisi nella fase iniziale di screening o in base a dati storici in possesso dell'azienda. Le categorie di gravità, legate alla concentrazione della Legionella nei siti di campionamento centrali dell'impianto, sono le seguenti: 1 TRASCURABILE: CONCENTRAZIONE DI LEGIONELLA <=100 ufc/l 2 GRAVE: CONCENTRAZIONE DI LEGIONELLA > 100 ufc/l CATEGORIE DI FREQUENZA Le categorie di frequenza/probabilità sono definite in base ai campioni risultati positivi (indipendentemente dalla concentrazione) tra quelli sottoposti ad analisi nella fase iniziale di screening o in base a dati storici in possesso da parte dell'azienda: 1 BASSA: fino al 17% dei campioni sottoposti ad analisi risulta positivo; 2 MEDIA: i campioni positivi sono compresi tra il 18% e il 32% dei campioni sottoposti ad analisi; 3 ALTA: i campioni positivi sono compresi tra il 33% e il 49% dei campioni sottoposti ad analisi; 4 MOLTO ALTA: i campioni positivi sono più del 50% dei campioni sottoposti ad analisi.

8 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 5 di 12 Dalla intersezione del livello di gravità con le frequenze/probabilità viene definito l'indice di rischio BIOLOGICO: TABELLA 1 MATRICE DELL'INDICE DI RISCHIO SITI PERIFERICI FREQUENZA TRASCURABILE 1 LIEVE 2 GRAVITA' MAGGIORE 3 GRAVE 4 BASSA MEDIA ALTA MOLTO ALTA MATRICE DELL'INDICE DI RISCHIO SITI CENTRALI FREQUENZA TRASCURABILE 1 GRAVITA' GRAVE 2 BASSA MEDIA ALTA MOLTO ALTA MOLTO ALTA 4 4 8

9 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 6 di 12 La valutazione del rischio si completa con lo studio dei fattori di rischio strutturale dell'impianto idrotermosanitario (Tabella 2) da sommare all'indice DI RISCHIO BIOLOGICO ottenuto in Tabella 1. Il punteggio viene attribuito quando si verificano situazioni indesiderabili. Nella valutazione si dà maggior peso al rischio biologico: fatto 100 il rischio massimo ottenibile dalla struttura infatti il rischio strutturale non potrà mai essere > 100 IRB MAX. Tabella 2 RISCONTRO n FATTORE DI RISCHIO SI NO APPLICA BILE DESCRIZIONE E' POSSIBILE ELIMINARE O MINIMIZZARE IL FATTORE DI RISCHIO AD UN LIVELLO ACCETTABILE? COME PUNTEGGIO 1 2 TEMPERAT URA ACQUA FREDDA (dopo 2 minuti di flussaggio) NEI PUNTI PERIFERICI > 20 C IN PIU' DEL 30% DELLE STANZE TEMPERAT URA ACQUA CALDA (dopo 2 minuti di flussaggio) NEI PUNTI PERIFERICI < 50 C IN PIU' DEL 30% DELLE STANZE CONCENTR AZIONE DI CLORO LIBERO < 0,2 PPM SOLIDI SOSPESI > = 2 mg/l

10 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 7 di 12 Rilevazioni fisico-chimiche N Stanza Piano T ( C) acqua calda (PRIMO GETTO) T ( C) acqua calda (POST FLUSHIN G) T ( C) acqua fredda (PRIMO GETTO) T ( C) acqua fredda (POST FLUSHING) Durezza (gradi francesi) Cloro residuo libero Ferro totale. Solidi sospesi totali STIMA DEL RISCHIO LEGIONELLOSI DELL'IMPIANTO CENTRALE E PERIFERICO La somma (approssimata all'unità) tra l'indice DI RISCHIO BIOLOGICO (IRB) e l'indice DI RISCHIO STRUTTURALE (IRS) restituisce una stima oggettiva del rischio legionellosi associato all'impianto idro-termo-sanitario in quanto tiene conto di tutte le componenti (concentrazione di legionella circolante e caratteristiche strutturali dell'impianto e dell'edificio, caratteristiche chimico-fisiche, dell'acqua, utenza, temperature di esercizio, etc) che costituiscono fattori predisponenti e/o concomitanti allo sviluppo del microrganismo stesso. Pertanto avremo: INDICE DI RISCHIO BIOLOGICO OTTENUTO SULLA CENTRALE TERMICA A /60 INDICE DI RISCHIO STRUTTURALE OTTENUTO SULLA CENTRALE TERMICA B /40 INDICE DI RISCHIO PONDERATO SULLA CENTRALE TERMICA A+B /100 INDICE DI RISCHIO BIOLOGICO OTTENUTO SULLA LINEA PERIFERICA C /60 INDICE DI RISCHIO STRUTTURALE OTTENUTO SULLA LINEA PERIFERICA D /40 INDICE DI RISCHIO PONDERATO SULLA LINEA PERIFERICA C+D /100 INDICE DI RISCHIO PONDERATO SULLA CENTRALE TERMICA A+B /50 INDICE DI RISCHIO PONDERATO SULLE LINEE PERIFERICHE C+D /50 INDICE DI RISCHIO GLOBALE DELLA STRUTTURA A+B+C+D /100

11 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 8 di 12 CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO RISCHIO PONDERATO LEGIONELLOSI SULLA CENTRALE TERMICA PUNTEGGIO PONDERATO OTTENUTO RISCHIO DELLA CENTRALE TERMICA < 20 BASSO DA 21 A 48 MEDIO 48 ALTO BASSO - Il rischio è accettabile tramite una gestione oculata dei fattori di rischio concomitanti e un monitoraggio minimo: campionamento trimestrale sulla mandata con accettabilità <100 UFC/l sulle mandate e sugli spurghi dei serbatoi di accumulo dell'acqua calda con modalità post-flushing. In caso di positività > 100 ufc/l procedere come per il rischio ALTO. MODERATO - Il rischio è accettabile solo se controllato tramite una gestione oculata dei fattori di rischio concomitanti e un monitoraggio più frequente rispetto al livello BASSO almeno 1 campionamento ogni 2 mesi sulla mandata con accettabilità <100 UFC/l sulle mandate e sugli spurghi dei serbatoi di accumulo dell'acqua calda con modalità post-flushing. In caso di positività > 100 ufc/l procedere come per il rischio ALTO. ALTO - Il rischio non è accettabile: devono essere messe in atto immediatamente almeno misure di contenimento del rischio stesso a livello impiantistico o strutturale sulla centrale termica. se il rischio è associato ad una concentrazione di Legionella sulle mandate e gli spurghi > 1000 ufc/l occorre mettere in atto immediatamente misure di bonifica; Successiva verifica risultati 7 gg dopo la bonifica; se il risultato è negativo, dopo 15 giorni; se negativo, dopo tre mesi; se negativo, mantenere la frequenza trimestrale. se il rischio è associato ad una concentrazione di Legionella sulle mandate e gli spurghi > 100 ufc/l ma < 1000 ufc/l occorre mettere in atto immediatamente almeno misure di contenimento del rischio stesso a livello impiantistico o strutturale sulla centrale termica. Successivamente verificare risultati 7 gg dopo l'intervento tecnico; se il risultato è negativo, dopo 30 giorni; se negativo, dopo tre mesi; se negativo, mantenere la frequenza trimestrale.

12 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 9 di 12 RISCHIO PONDERATO LEGIONELLOSI SULLE LINEE PERIFERICHE PUNTEGGIO PONDERATO OTTENUTO RISCHIO DELLE LINEE PERIFERICHE < 20 BASSO DA 21 A 65 MODERATO 65 ALTO BASSO - Il rischio è accettabile tramite una gestione oculata dei fattori di rischio concomitanti e un monitoraggio minimo; monitorare la concentrazione di Legionella nell'impianto almeno 2 volte l'anno un numero di siti periferici che sia rappresentativo di tutto l'impianto idrico (1 ogni 50 punti di approvvigionamento idrico e in strutture con più di 500 punti di approvvigionamento idrico 2 siti di campionamento in più ogni 100) oltre ai siti di campionamento tecnici individuati nella centrale termica. MODERATO - Il rischio è accettabile solo se controllato tramite una gestione oculata dei fattori di rischio concomitanti e un monitoraggio più frequente rispetto al livello BASSO almeno 4 volte l'anno secondo le stesse modalità di scelta dei punti: campionare un numero di siti periferici che sia rappresentativo di tutto l'impianto idrico (1 ogni 50 punti di approvvigionamento idrico e in strutture con più di 500 punti di approvvigionamento idrico 2 siti di campionamento in più ogni 100) oltre ai siti di campionamento tecnici individuati nella centrale termica. ALTO - Il rischio non è accettabile: mettere in atto immediatamente misure di bonifica o strategie di contenimento del rischio stesso a livello impiantistico, strutturale, gestionale. Successiva verifica risultati 7 gg dopo la bonifica; se il risultato è negativo, dopo giorni; se negativo, dopo tre mesi; se negativo, periodicamente almeno secondo la frequenza stabilita dal livello MODERATO.

13 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 10 di 12 RISCHIO GLOBALE LEGIONELLOSI PUNTEGGIO PONDERATO OTTENUTO RISCHIO GLOBALE DELLA STRUTTURA < 20 BASSO DA 20 A 65 MODERATO 65 ALTO BASSO - Il rischio è accettabile tramite una gestione oculata dei fattori di rischio concomitanti e un monitoraggio minimo; monitorare la concentrazione di Legionella nell'impianto almeno 2 volte l'anno un numero di siti periferici che sia rappresentativo di tutto l'impianto idrico (1 ogni 50 punti di approvvigionamento idrico e in strutture con più di 500 punti di approvvigionamento idrico 2 siti di campionamento in più ogni 100) oltre ai siti di campionamento tecnici individuati nella centrale termica comunque non inferiore ai sei punti seguenti: rete dell'acqua fredda (qualora presenti una temperatura superiore a 20 C al postflushing dopo circa 2 minuti di flussaggio) serbatoio dell'acqua (possibilmente dalla base); il punto piu' distale dal serbatoio; rete dell'acqua calda: la base del serbatoio dell'acqua calda (anche scaldabagni elettrici) vicino alle valvole di scarico o a seconda del tipo di impianto il di uscita dell acqua calda sanitaria dal serbatoio o dal bollitore (collettore normalmente indicato con il termine mandata ). Il prelievo sulla mandata deve essere effettuato prima di ogni eventuale miscelazione; ricircolo dell'acqua calda; almeno 2 (4 se temperatura acqua fredda < 20 C al postflushing) siti di erogazione lontani dal serbatoio dell'acqua calda scelti tra: tratti particolari delle tubazioni secondarie poco utilizzate o tratti terminali non connessi a sistemi di ricircolo (detti rami morti), punti di erogazione più vicini e più distali rispetto al sistema di produzione dell acqua calda sanitaria: soffioni delle docce e/o doccette di vasche da bagno ovvero da rubinetti di lavabo, sistemi rompigetto, tubi in gomma docce, aeratori, ugelli. MODERATO - Il rischio è accettabile solo se controllato tramite una gestione oculata dei fattori di rischio concomitanti e un monitoraggio più frequente rispetto al livello BASSO almeno 4 volte l'anno e secondo le stesse modalità di scelta dei punti. Tuttavia se il rischio moderato è associato ad una concentrazione di Legionella > ufc/l in atto immediatamente misure di bonifica. Campionare un numero di siti periferici che sia rappresentativo di tutto l'impianto idrico (1 ogni 50 punti di approvvigionamento idrico e in strutture con più di 500 punti di approvvigionamento idrico 2 siti di campionamento in

14 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 11 di 12 più ogni 100) oltre ai siti di campionamento tecnici individuati nella centrale termica comunque non inferiore ai sei punti seguenti: rete dell'acqua fredda (qualora presenti una temperatura superiore a 20 C al postflushing dopo circa 2 minuti di flussaggio) serbatoio dell'acqua (possibilmente dalla base); il punto piu' distale dal serbatoio; rete dell'acqua calda: la base del serbatoio dell'acqua calda (anche scaldabagni elettrici) vicino alle valvole di scarico o a seconda del tipo di impianto il di uscita dell acqua calda sanitaria dal serbatoio o dal bollitore (collettore normalmente indicato con il termine mandata ). Il prelievo sulla mandata deve essere effettuato prima di ogni eventuale miscelazione; ricircolo dell'acqua calda; almeno 2 (4 se temperatura acqua fredda < 20 C al postflushing) siti di erogazione lontani dal serbatoio dell'acqua calda scelti tra: tratti particolari delle tubazioni secondarie poco utilizzate o tratti terminali non connessi a sistemi di ricircolo (detti rami morti), punti di erogazione più vicini e più distali rispetto al sistema di produzione dell acqua calda sanitaria: soffioni delle docce e/o doccette di vasche da bagno ovvero da rubinetti di lavabo, sistemi rompigetto, tubi in gomma docce, aeratori, ugelli. ALTO - Il rischio non è accettabile: se il rischio è associato ad una concentrazione di Legionella > ufc/l mettere in atto immediatamente misure di bonifica o strategie di contenimento del rischio stesso a livello impiantistico, strutturale, gestionale. Successiva verifica risultati 7 gg dopo la bonifica; se il risultato è negativo, dopo giorni; se negativo, dopo tre mesi; se negativo, periodicamente ogni sei mesi per verificare l'efficacia delle misure adottate. se il rischio è associato ad una concentrazione di Legionella < ufc/l mettere in atto immediatamente misure di bonifica o strategie di contenimento del rischio stesso a livello impiantistico, strutturale, gestionale e un monitoraggio più frequente rispetto al livello MEDIO almeno 3 volte l'anno (valutare eventualmente una frequenza di 2 mesi almeno per la mandata e il ricircolo) e secondo le stesse modalità di scelta dei punti. Campionare un numero di siti periferici che sia rappresentativo di tutto l'impianto idrico (1 ogni 50 punti di approvvigionamento idricoe in strutture con più di 500 punti di approvvigionamento idrico 2 siti di campionamento in più ogni 100) oltre ai siti di campionamento tecnici individuati nella centrale termica comunque non inferiore ai sei punti seguenti: rete dell'acqua fredda (qualora presenti una temperatura superiore a 20 C al postflushing dopo circa 2 minuti di flussaggio) serbatoio dell'acqua (possibilmente dalla base); il punto piu' distale dal serbatoio; rete dell'acqua calda: la base del serbatoio dell'acqua calda (anche scaldabagni elettrici) vicino alle valvole di scarico o a seconda del tipo di impianto il di uscita dell acqua calda sanitaria dal

15 CRITERI DELL'ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA Revisione del 04/11/ Pagina 12 di 12 serbatoio o dal bollitore (collettore normalmente indicato con il termine mandata ). Il prelievo sulla mandata deve essere effettuato prima di ogni eventuale miscelazione; ricircolo dell'acqua calda; almeno 2 (4 se temperatura acqua fredda < 20 C al postflushing) siti di erogazione lontani dal serbatoio dell'acqua calda scelti tra: tratti particolari delle tubazioni secondarie poco utilizzate o tratti terminali non connessi a sistemi di ricircolo (detti rami morti), punti di erogazione più vicini e più distali rispetto al sistema di produzione dell acqua calda sanitaria: soffioni delle docce e/o doccette di vasche da bagno ovvero da rubinetti di lavabo, sistemi rompigetto, tubi in gomma docce, aeratori, ugelli.

16 PUNTI DI PRELIEVO OSPEDALE SAN LAZZARO (ALBA) COLLETTORE DI DESCRIZIONE DI MANDATA RICIRCOLO TIPOLOGIA DI ID PIANO REPARTO AMBITO / SEZIONE STANZA RITORNO ALIMENTAZIONE LINEA NOTE DETTAGLIO (RIF. CT) TERMINALE DERIVATO A001-1 CENTRALE TERMICA BOLLITORE 1 SPURGO VALVOLA FONDO BOLLITORE CALDA SE CAMPIONABILE PUNTI CENTRALI A002-1 CENTRALE TERMICA BOLLITORE 2 SPURGO VALVOLA FONDO BOLLITORE CALDA SE CAMPIONABILE PUNTI CENTRALI A003-1 CENTRALE TERMICA MANDATA DI ALIMENTAZIONE UNICA MISCELATA RUBINETTO CALDA PUNTI CENTRALI A004-1 CENTRALE TERMICA RITORNO RICIRCOLO VIA PIERINO BELLI RUBINETTO CALDA PUNTI CENTRALI A005-1 CENTRALE TERMICA RITORNO RICIRCOLO BLOCCO CENTRALE VIA MATTEOTTI RUBINETTO CALDA PUNTI CENTRALI A006-1 CENTRALE TERMICA RITORNO RICIRCOLO SENZA NOME RUBINETTO CALDA SE CAMPIONABILE PUNTI CENTRALI A007-1 CENTRALE TERMICA RITORNO RICIRCOLO SALE OPERATORIE RUBINETTO CALDA SE CAMPIONABILE PUNTI CENTRALI A008 0 RIANIMAZIONE CAMERA 1 SENZA NOME D 2 RUBINETTO TOGLIERE FILTRO UTENZA AD ELEVATA CALDA LAVELLO ANTILEGIONELLA SUSCETTIBILITÀ A009 0 AMBULATORI BRONCOSCOPIA SALA 4 BLOCCO CENTRALE RUBINETTO PUNTI DISTALI DI LINEA B 1 CALDA VIA MATTEOTTI LAVELLO CALDA A010 0 DIALISI PERITONEALE BAGNO PAZIENTI BLOCCO CENTRALE RUBINETTO TOGLIERE FILTRO UTENZA AD ELEVATA B 1 CALDA VIA MATTEOTTI LAVELLO ANTILEGIONELLA SUSCETTIBILITÀ BLOCCO CENTRALE RUBINETTO A011 0 EX CED SERVIZI IGIENICI LINEA DIRETTA FREDDA VIA MATTEOTTI LAVELLO RUBINETTO A012 0 PRONTO SOCCORSO SALA VISITE N 4 SENZA NOME D 1 CALDA LAVELLO BLOCCO VIA RUBINETTO A013 0 RADIOLOGIA SERVIZI IGIENICI OSPEDALE E PIERINO A 3 FREDDA LAVELLO BELLI BLOCCO VIA RUBINETTO A014 1 FISIOTERAPIA OSPEDALE E PIERINO A 1 CALDA LAVELLO BELLI BLOCCO CENTRALE RUBINETTO A015 1 NEUROPSICHIATRIA AMBULATORI LINEA DIRETTA FREDDA VIA MATTEOTTI LAVELLO BLOCCO VIA RUBINETTO A016 1 PEDIATRIA OSPEDALE E PIERINO A 3 CALDA LAVELLO BELLI TIPOLOGIA DI PUNTO DI PRELIEVO TEMPERATURE CRITICHE LINEA FREDDA PUNTI DISTALI DI LINEA CALDA TEMPERATURE CRITICHE LINEA FREDDA TEMPERATURE CRITICHE LINEA CALDA TEMPERATURE CRITICHE LINEA FREDDA TEMPERATURE CRITICHE LINEA CALDA A017 1 UROLOGIA BLOCCO CENTRALE RUBINETTO B 1 VIA MATTEOTTI LAVELLO CALDA A018 2 CAPPELLA SERVIZI IGIENICI BLOCCO VIA DX INGRESSO RUBINETTO OSPEDALE E PIERINO A 1 CAPPELLA LAVELLO BELLI CALDA A019 2 MEDICINA II DAY HOSPITAL WC SALA BLOCCO CENTRALE RUBINETTO PRELIEVI CAMERA B 1 VIA MATTEOTTI LAVELLO 13 CALDA A020 2 NEUROLOGIA CAMERA 5 SENZA NOME D 2 DOCCIA CALDA A021 2 ORTOPEDIA CAMERA 9 BLOCCO VIA RUBINETTO OSPEDALE E PIERINO A 1 LAVELLO BELLI FREDDA A022 2 OSTETRICIA NIDO NEONATALE 1 NIDO FISIOLOGICO BLOCCO VIA BAGNETTO RUBINETTO OSPEDALE E PIERINO A 3 TERMOSTATATO LAVELLO BELLI CALDA A023 3 BLOCCO VIA CARDIOLOGIA SERVIZI IGIENICI RUBINETTO DISABILI OSPEDALE E PIERINO LINEA DIRETTA AMBULATORI AL PUBBLICO LAVELLO BELLI CALDA A024 3 CHIRURGIA UOMINI SERVIZI IGIENICI DISABILI BLOCCO CENTRALE RUBINETTO B 1 VIA MATTEOTTI LAVELLO CALDA A025 3 DIREZIONE SANITARIA SERVIZI IGIENICI ANTIBAGNO DI BLOCCO VIA RUBINETTO FRONTE UFFICIO OSPEDALE E PIERINO A 1 LAVELLO DIRETTORE BELLI CALDA A026 3 ONCOLOGIA DAY HOSPITAL BLOCCO VIA SALA LAVELLO TRA I DUE RUBINETTO OSPEDALE E PIERINO LINEA DIRETTA TRATTAMENTI SERVIZI LAVELLO BELLI CALDA RUBINETTO A027 3 SALE OPERATORIE SERVIZI IGIENICI CAPO SALA SALE OPERATORIE C CALDA LAVELLO TOGLIERE FILTRO ANTILEGIONELLA TOGLIERE FILTRO ANTILEGIONELLA TOGLIERE FILTRO ANTILEGIONELLA TEMPERATURE CRITICHE LINEA CALDA TEMPERATURE CRITICHE LINEA CALDA UTENZA AD ELEVATA SUSCETTIBILITÀ PUNTI DISTALI DI LINEA CALDA TEMPERATURE CRITICHE LINEA FREDDA UTENZA AD ELEVATA SUSCETTIBILITÀ PUNTI DISTALI DI LINEA CALDA PUNTI DISTALI DI LINEA CALDA PUNTI DISTALI DI LINEA CALDA UTENZA AD ELEVATA SUSCETTIBILITÀ PUNTI DISTALI DI LINEA CALDA Revisione: 04/08/

17 Foglio1 CODICECAMPIONE PROVA METODO UM RISULTATO 14IM01759 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM01759 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01759 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01759 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01760 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM01760 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01760 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01760 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01761 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM01761 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01761 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01761 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01762 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM01762 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01762 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01762 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01763 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM01763 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01763 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01763 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01764 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM01764 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01764 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01764 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01765 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < IM01765 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM01765 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM01765 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01765 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneuomophila sierogruppo 1 14IM01766 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l IM01766 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml 31 14IM01766 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01766 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01766 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneuomophila sierogruppo 1 14IM01767 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM01767 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml 39 14IM01767 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01767 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01768 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l IM01768 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml 36 14IM01768 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM01768 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM01768 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneuomophila sierogruppo 1 14IM03721 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03721 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM03721 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM03721 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03722 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03722 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM03722 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM03722 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03723 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < IM03723 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml 85 14IM03723 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml 11 14IM03723 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03723 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneumophila sierogruppo IM03724 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03724 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03724 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml 89 14IM03724 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03725 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < IM03725 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml 18 14IM03725 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03725 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03725 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneumophila sierogruppo IM03726 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03726 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml 1900 Pagina 1

18 Foglio1 CODICECAMPIONE PROVA METODO UM RISULTATO 14IM03726 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03726 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03727 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l IM03727 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03727 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03727 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03727 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneumophila sierogruppo IM03728 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l IM03728 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03728 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03728 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03728 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneumophila sierogruppo IM03729 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < IM03729 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml 48 14IM03729 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml 17 14IM03729 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 60 14IM03729 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneumophila sierogruppo IM03730 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03730 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03730 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03730 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03731 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03731 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03731 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03731 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03732 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03732 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml 14 14IM03732 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml 12 14IM03732 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03733 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03733 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03733 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml IM03733 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03734 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03734 Microrganismi coltivabili a 22 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM03734 Microrganismi coltivabili a 36 C ISO 6222:1999 ufc/ml < 1 14IM03734 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 0 14IM03735 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM03736 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM05751 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM05751 Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 ufc/100 ml 62 14IM05752 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM05753 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l IM05753 Identificazione Legionella ISO 11731:1998 L. pneumophila sierogruppo IM05754 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 14IM05755 Legionella ISO 11731:1998 ufc/l < 50 Pagina 2

19 Foglio2 CODICECAMPIONE DataInizioAnalisi PrelievoData PrelievoLuogo IntestatarioRDP DESCRIZIONE 14IM /04/ /04/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Bollitore 1 - linea calda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Bollitore 2 - linea calda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Mandata miscelata - linea calda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Centrale termica via Pierino Belli IM_ Ospedale San Lazzaro Ritorno ricircolo - linea calda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Centrale termica blocco centrale IM_ Ospedale San Lazzaro Ricircolo - linea calda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Ingresso boiler - linea fredda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Reparto rianimazione IM_ Ospedale San Lazzaro Lavaggio ferri - linea calda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Dialisi IM_ Ospedale San Lazzaro Bagno pazienti lato peritoneale - linea calda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Oncologia IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello studio infermieri - linea calda POST FLUSHING 14IM /04/ /04/2014 Nido IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello preparazione latte - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Rubinetto boiler 1 - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Rubinetto boiler 2 - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Ritorno corso Matteotti - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Ritorno via Ospedale + P. Belli - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Rubinetto lavabo - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Collettore acqua addolcita - linea fredda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Rianimazione IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello camera 1 - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 MED II Day Hospital IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello wc sala prelievi camera 13 - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Nido neonatale 1 IM_ Ospedale San Lazzaro Lavabo nido fisiologico - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Oncologia day hospital IM_ Ospedale San Lazzaro Lavabo tra i due servizi - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Dialisi peritoneale IM_ Ospedale San Lazzaro Lavabo bagno pazienti - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Nido neonatale 1 IM_ Ospedale San Lazzaro Lavabo nido fisiologico post filtrazione - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Rianimazione IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello camera 1 post filtrazione - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Dialisi peritoneale IM_ Ospedale San Lazzaro Lavabo bagno pazienti post filtrazione - linea calda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Nido neonatale 1 IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello preparazione latte - linea fredda POST FLUSHING 14IM /07/ /07/2014 Dx Cappella IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello wc c/o sala parto - linea fredda POST FLUSHING 14IM /11/ /11/2014 Nido neonatale 1 IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello nido fisiologico - linea calda POST FLUSHING (filtro rimosso) 14IM /11/ /11/2014 Rianimazione IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello camera n 1 - linea calda POST FLUSHING (filtro rimosso) 14IM /11/ /11/2014 MED II Day Hospital IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello WC sala prelievi camera n 13 - linea calda POST FLUSHING (filtro rimosso) 14IM /11/ /11/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Ritorno corso Matteotti - linea calda POST FLUSHING 14IM /11/ /11/2014 Centrale termica IM_ Ospedale San Lazzaro Lavello - linea calda POST FLUSHING Pagina 3

20 CAMPIONAMENTI DEL 06/06/2014

21 VDR CENTRALE TERMICA_ALBA_OSP. SAN LAZZARO_ ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA - A.R. FATTORI CHIMICO-FISICI N FATTORE DI RISCHIO VERO / FALSO / RISCONTRO DESCRIZIONE È POSSIBILE ELIMINARE O MINIMIZZARE IL FATTORE DI RISCHIO AD UN LIVELLO ACCETTABILE? VERO / FALSO / COME PESO DEL FATTORE DI RISCHIO PUNTEGGIO 1 DUREZZA DELL'ACQUA >= 15 F OPPURE <=5 F FALSO 1 0,00 2 CONCENTRAZIONE DI CLORO LIBERO < 0,2 PPM VERO 1 1,03 3 PRESENZA DI RAME > = 0,2 PPM FALSO 1 0,00 4 ACQUA FREDDA DI ALIMENTAZIONE CON VERO TEMPERATURA > 20 C (ALL'APERTURA) 1 1,03 ACQUA FREDDA DI ALIMENTAZIONE DOPO 2 MINUTI DI 5 FALSO 2 0,00 FLUSSAGGIO > 20 C PRESENZA DI MANDATE CON TEMPERATURA ACQUA 6 FALSO 2 0,00 CALDA (DOPO 2 MINUTI DI FLUSSAGGIO) < 52 C 7 PRESENZA DI TEMPERATURE DI ESERCIZIO NEI FALSO SERBATOI ACQUA CALDA < 60 C 2 0,00 8 PRESENZA DI TEMPERATURA RITORNI RICIRCOLO < VERO 51 C 2 1,03 9 PRESENZA DI FERRO > 0,2 PPM FALSO 2 0,00 10 PRESENZA DI ZINCO > 0,2 PPM VERO 2 1,03 10 PRESENZA DI SOLIDI SOSPESI > 2 PPM? FALSO 2 1,03 % DI INCIDENZA DEI MAGGIORI SULLO SCOSTAMENTO % DI INCIDENZA DEI MINORI SULLO SCOSTAMENTO 60,0% MAGGIORI (2) 7 IRS OTTENUTO 3,08 40,0% MINORI (1) 4 IRS MAX 11,28 NUMERO TOTALE SCOSTAMENTO % DALLO NUMERO DI RILEVATI ,27% DI FATTORI STANDARD Documento redatto da: N.P.C. srl in revisione corrente del Revisione del 06/06/2014

22 ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA - A.R. FATTORI IMPIANTISTICI VDR CENTRALE TERMICA_ALBA_OSP. SAN LAZZARO_ N FATTORE DI RISCHIO VERO / FALSO / RISCONTRO DESCRIZIONE È POSSIBILE ELIMINARE O MINIMIZZARE IL FATTORE DI RISCHIO AD UN LIVELLO ACCETTABILE? VERO / FALSO / COME PESO DEL FATTORE DI RISCHIO PUNTEGGIO 1 PRESENZA DI SERBATOI DI ACCUMULO ACQUA FREDDA 1 0,00 I SERBATOI DI ACQUA FREDDA SE PRESENTI SONO 2 1 0,00 ISPEZIONATI E PULITI PERIODICAMENTE? PRESENZA DI SISTEMI DI TRATTAMENTO E ADDOLCITORE + dosatore 3 VERO 1 0,00 DEPURAZIONE DELL'ACQUA di cloro 4 PRESENZA DI PANNELLI SOLARI 1 0,00 5 PRESENZA DI SERBATOI DI ACCUMULO ACQUA CALDA VERO 2 2 1,03 SE PRESENTI I SERBATOI DI ACCUMULO ACQUA CALDA 6 VERO 2 1,03 SONO IN MATERIALE FERROSO? ASSENZA DI MISCELATORE TERMOSTATICO CHE 7 PERMETTE IL CONTROLLO DELLA TEMPERATURA FALSO 2 0,00 DELL'ACQUA CALDA CIRCOLANTE NELL'IMPIANTO ASSENZA DI SISTEMA AUTOMATIZZATO (TIMER + 8 VERO 2 1,03 POMPA DI RICIRCOLO) PER IL RICIRCOLO DELL'ACQUA 9 PRESENZA DI SISTEMI FILTRANTI VERO 2 1,03 IN PRESENZA DI SISTEMI FILTRANTI QUESTI SONO 10 VERO AUTOPULENTE 2 0,00 PULITI E DISINFETTATI ALMENO 2 VOLTE OGNI 3 MESI? UTILIZZO DI GOMMA E FIBRE NATURALI PER 11 VERO 2 1,03 GUARNIZIONI E DISPOSITIVI DI TENUTA PRESENZA DI BRACCI MORTI E TRATTI TERMINALI 12 FALSO 2 0,00 CIECHI NEL DISEGNO DELL'IMPIANTO LINEA CALDA? 13 SONO PRESENTI TUBATURE CON FLUSSO D'ACQUA CALDA ASSENTE O INTERMITTENTE? FALSO 2 0,00 14 SONO PRESENTI RUBINETTI DI SPURGO O PRELIEVO? VERO 2 1,03 15 SONO PRESENTI VALVOLE DI SOVRAPRESSIONE? VERO 2 1,03 16 SONO PRESENTI RUBINETTI DI BY-PASS? VERO 2 1,03 17 TUBATURE IN MATERIALE FERROSO VERO 2 1,03 18 TUBATURE IN ACCIAIO ZINCATO VERO 2 1,03 19 TUBATURE LINEA CALDA IN POLIETILENE FALSO 2 0,00 % DI INCIDENZA DEI 100,0% MAGGIORI SULLO SCOSTAMENTO MAGGIORI (2) 15 IRS OTTENUTO 10,26 % DI INCIDENZA DEI MINORI SULLO SCOSTAMENTO 0,0% MINORI (1) 1 IRS MAX 16,41 NUMERO TOTALE DI SCOSTAMENTO % DALLO NUMERO DI APPLICABILI ,50% APPLICABILI STANDARD Documento redatto da: N.P.C. srl in revisione corrente del Revisione del 06/06/2014

23 ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA - A.R. FATTORI GESTIONALI VDR CENTRALE TERMICA_ALBA_OSP. SAN LAZZARO_ N FATTORE DI RISCHIO RISCONTRO VERO / FALSO / DESCRIZIONE È POSSIBILE ELIMINARE O MINIMIZZARE IL FATTORE DI RISCHIO AD UN LIVELLO ACCETTABILE? VERO / FALSO / COME PESO DEL FATTORE DI RISCHIO PUNTEGGIO 1 STATO EVIDENTE DI USURA DELL'IMPIANTO FALSO 1 0,00 IL CIRCUITO DELL'ACQUA CALDA PUÒ ESSERE DISINFETTATO CON CLORO AD ELEVATA CONCENTRAZIONE (CLORO RESIDUO LIBERO 2 PARI A 50 PPM PER UN'ORA O 20 PPM PER DUE ORE) O CON ALTRI VERO 1 0,00 METODI DI COMPROVATA EFFICACIA DOPO INTERVENTI SUGLI SCAMBIATORI DI CALORE? 3 SCARSA MANUTENZIONE GENERALE DELL'IMPIANTO FALSO 2 0,00 4 PARTI DI IMPIANTO O LINEE UTILIZZATE SALTUARIAMENTE FALSO 2 0,00 PRESENZA DI INCROSTAZIONI NELLE TUBATURE SOSTITUITE NELLE 5 VERO 2 1,03 NORMALI OPERAZIONI DI MANUTENZIONE I SERBATOI DI ACCUMULO DELL'ACQUA CALDA (COMPRESI GLI 6 SCALDA ACQUA ELETTRICI) POSSONO ESSERE SVUOTATI, FALSO 2 1,03 DISINCROSTATI E DISINFETTATI? IL CIRCUITO DELL'ACQUA CALDA È DISINFETTATO CON CLORO AD 7 ELEVATA CONCENTRAZIONE (CLORO RESIDUO LIBERO PARI A 50 PPM PER UN'ORA O 20 PPM PER DUE ORE) O CON ALTRI METODI DI COMPROVATA EFFICACIA ALLA RIPRESA DOPO UN PERIODO DI 2 0,00 CHIUSURA? I SERBATOI DI ACCUMULO DI ACQUA CALDA SONO SPURGATI 8 FALSO 2 1,03 PERIODICAMENTE? I SERBATOI D'ACQUA FREDDA SE PRESENTI SONO DISINFETTATI 9 2 0,00 ALMENO UNA VOLTA L'ANNO CON 50 MG/L DI CLORO PER UN'ORA. NEL CASO CI SIANO DEPOSITI O SPORCIZIA NEI SERBATOI SI 10 VERO 2 0,00 PROVVEDE ALLA PULIZIA PRIMA DELLA DISINFEZIONE? LA STESSA OPERAZIONE SUI SERBATOI VIENE EFFETTUATA A FRONTE DI LAVORI CHE POSSONO AVER DATO LUOGO A ,00 CONTAMINAZIONI O A UN POSSIBILE INGRESSO DI ACQUA POTABILE? VIENE EFFETTUATA PERIODICAMENTE UN'ANALISI DEL RISCHIO PER VERRÀ PIANIFICATA UNA 12 FALSO VERO 2 0,00 LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI? VALUTAZIONE PERIODICA VENGONO EFFETTUATI ATTUALMENTE CAMPIONAMENTI PERIODICI 13 VERO 2 0,00 PER LA RICERCA DI LEGIONELLA? % DI INCIDENZA DEI MAGGIORI SULLO SCOSTAMENTO % DI INCIDENZA DEI MINORI SULLO SCOSTAMENTO 100,0% MAGGIORI (2) 8 IRS OTTENUTO 3,08 0,0% MINORI (1) 2 IRS MAX 10,26 NUMERO TOTALE DI SCOSTAMENTO % DALLO NUMERO DI APPLICABILI ,00% APPLICABILI STANDARD Documento redatto da: N.P.C. srl in revisione corrente del Revisione del 06/06/2014

24 ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA - A.R. FATTORI SECONDARI VDR CENTRALE TERMICA_ALBA_OSP. SAN LAZZARO_ N FATTORE DI RISCHIO VERO / FALSO / RISCONTRO DESCRIZIONE È POSSIBILE ELIMINARE O MINIMIZZARE IL FATTORE DI RISCHIO AD UN LIVELLO ACCETTABILE? VERO / FALSO / COME PESO DEL FATTORE DI RISCHIO PUNTEGGIO 8 UTILIZZO DI ACQUA DI POZZO 1 0,00 9 UTILIZZO DI ACQUA DA CORPO IDRICO SUPERFICIALE 2 0,00 12 ETA' DELL'IMPIANTO>= 20 ANNI VERO 2 1,03 LINEA ANTINCENDIO SPROVVISTA DI VALVOLA DI 21 FALSO 2 0,00 RITORNO? % DI INCIDENZA DEI MAGGIORI SULLO SCOSTAMENTO % DI INCIDENZA DEI MINORI SULLO SCOSTAMENTO 100,0% MAGGIORI (2) 2 IRS OTTENUTO 1,03 0,0% MINORI (1) 0 IRS MAX 2,05 NUMERO TOTALE DI SCOSTAMENTO % DALLO NUMERO DI APPLICABILI ,00% APPLICABILI STANDARD Documento redatto da: N.P.C. srl in revisione corrente del Revisione del 06/06/2014

25 ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA - MATRICE INDICE DI RISCHIO VDR CENTRALE TERMICA_ALBA_OSP. SAN LAZZARO_ FREQUENZA BASSA: fino al 17% dei campioni sottoposti ad analisi risulta positivo TRASCURABILE: CONCENTRAZIONE DI LEGIONELLA <=100 ufc/l GRAVITA' GRAVE: CONCENTRAZIONE DI LEGIONELLA > 100 ufc/l concentrazione considerata critica a livello centrale >=100 RIPARTIZIONE % IRS IRS MAX FATTORI CHIMICO- 1 2 FISICI 28% 11, ,08 27% 60,0% 40,0% FATTORI IMPIANTISTICI % 16, ,26 63% 100,0% 0,0% NUMERO DI FATTORI DI RISCHIO IRTS OTTENUTO SCOSTAMENTO DALLO STANDARD % INCIDENZA % DEI FATTORI DI RISCHIO SULLO SCOSTAMENTO FATTORI DI RISCHIO MAGGIORE FATTORI DI RISCHIO MINORE MEDIA: i campioni positivi sono compresi tra il 18% e il 32 % dei campioni sottoposti ad analisi ALTA: i campioni positivi sono compresi tra il 33% e il 49 % dei campioni sottoposti ad analisi MOLTO ALTA: i campioni positivi sono il 50% o più dei campioni sottoposti ad analisi FATTORI GESTIONALI 26% 10, ,08 30% 100,0% 0,0% FATTORI SECONDARI 5% 2,05 2 1,03 50% 100,0% 0,0% TOT 100% ,44 44% Indice di Rischio Strutturale max (IRS)= 40 Indice di Rischio Biologico max (IRB)= 60 ESITO RAPPORTI DI PROVA RISULTATO data Indice di Rischio Strutturale unitario = 1,03 BOLLITORE 1 - LINEA CALDA POST FLUSHING BOLLITORE 2 - LINEA CALDA POST FLUSHING INGRESSO BOILER - LINEA FREDDA POST FLUSHING MANDATA MISCELATA - LINEA CALDA POST FLUSHING /04/ /04/14 INDICE DI DI RISCHIO PONDERATO /04/ /04/ % campioni positivi fuori standard Concentrazione massima riscontrata ufc/1000 ml opzioni di frequenza Frequenza 16 1 riscontrata 17 opzioni di gravità Gravità riscontrata % 0 Rapporto di riferimento VEDI RAPPORTI DI PROVA ALLEGATI Indice di Rischio Biologico (IR)= 7,50 Documento redatto da: N.P.C. srl in revisione corrente del Revisione del 06/06/2014

26 ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA - RILIEVI VDR CENTRALE TERMICA_ALBA_OSP. SAN LAZZARO_ N PUNTO DI MISURA DESCRIZIONE T ( C) ACQUA CALDA (PRIMO GETTO) T ( C) ACQUA CALDA (POST FLUSHING 2 MINUTI) T ( C) ACQUA FREDDA (PRIMO GETTO) T ( C) ACQUA FREDDA (POST-FLUSHING 2 MINUTI) DUREZZA (GRADI FRANCESI) CLORO RESIDUO LIBERO (MG/L) FERRO TOTALE (MG/L) ZINCO (MG/L) SOLIDI SOSPESI TOTALI (MG/L) RAME (MG/L) COLLETTORE DI ALIMENTAZIONE 1 ACQUA FREDDA 21,6 19,8 6,80 0,020 2 COLLETTORE DI MANDATA ACQUA CALDA 51,6 52,8 7,20 0,030 3 RITORNO RICIRCOLO VIA PIERINO BELLI 0,030 4 RITORNO RICIRCOLO 0,030 5 BOLLITORE 1 0,050 0,074 0,217 0,200 0,010 6 BOLLITORE 2 0,040 0,042 0,196 0,200 0, QUANDO RILEVATO INDICARE LA LETTERA N VALORI MEDI 7,00 0,033 0,058 0,207 0,200 0,011 T (C ) T (C ) T (C ) T (C ) T (C ) T (C ) 1 2 A BOLLITORI 65,8 66,1 65,80 B RITORNI RICIRCOLO 41,3 47,9 41,30 IDENTIFICAZIONE PUNTO DI MISURA BLOCCO CENTRALE VIA MATTEOTTI BLOCCO CENTRALE VIA PIERINO BELLI SENZA NOME SALE OPERATORIE LAVANDERIA VIA MATTEOTTI QUANDO RILEVATO INDICARE LA LETTERA N ACQUA FREDDA DI ALIMENTAZIONE (DOPO 2 MINUTI DI FLUSSAGGIO) ( C) > 20 = 0 NUMERO DI MANDATE CON TEMPERATURA ACQUA CALDA (DOPO 2 MINUTI DI FLUSSAGGIO) ( C) < 52 = 0 ACQUA FREDDA DI ALIMENTAZIONE (PRIMO GETTO) ( C) > 20 = 1 Documento redatto da: N.P.C. srl in revisione corrente del Revisione del 06/06/2014

27 ANALISI DEL RISCHIO LEGIONELLA - A.R. FATTORI CHIMICO-FISICI VDR LINEE PERIFERICHE_ALBA_OSP. SAN LAZZARO_ N FATTORE DI RISCHIO VERO / FALSO / RISCONTRO DESCRIZIONE È POSSIBILE ELIMINARE O MINIMIZZARE IL FATTORE DI RISCHIO AD UN LIVELLO ACCETTABILE? VERO / FALSO / COME PESO DEL FATTORE DI RISCHIO PUNTEGGIO 1 CONCENTRAZIONE DI CLORO LIBERO < 0,2 PPM VERO 1 1,25 TEMPERATURA ACQUA FREDDA (DOPO 2 MINUTI DI 2 FLUSSAGGIO) NEI PUNTI PERIFERICI > 20 C IN PIU' DEL VERO 2 1,25 30% DELLE STANZE 3 TEMPERATURA ACQUA CALDA (DOPO 2 MINUTI DI FLUSSAGGIO) NEI PUNTI PERIFERICI < 51 C IN PIU' DEL VERO 30% DELLE STANZE 2 1,25 4 PRESENZA DI TEMPERATURA RITORNO RICIRCOLO < 51 C VERO 2 1,25 5 PRESENZA DI SOLIDI SOSPESI > 2 PPM? FALSO 2 0,00 6 PRESENZA DI RAME > = 0,2 PPM FALSO 2 0,00 7 PRESENZA DI ZINCO > 0,2 PPM FALSO 2 0,00 8 PRESENZA DI FERRO > 0,2 PPM FALSO 2 0,00 % DI INCIDENZA DEI MAGGIORI SULLO SCOSTAMENTO % DI INCIDENZA DEI MINORI SULLO SCOSTAMENTO 75,0% MAGGIORI (2) 7 IRS OTTENUTO 5,00 25,0% MINORI (1) 1 IRS MAX 10,00 NUMERO TOTALE SCOSTAMENTO % DALLO NUMERO DI RILEVATI ,00% DI FATTORI STANDARD Documento redatto da N.P.C. srl in revisione corrente del Revisione del 06/06/2014

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