BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
|
|
- Lorenzo Lanza
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Sezione A La Matematica nella Società e nella Cultura Maria Gabriella Graziano Uniformità di Fréchet-Nikodym su spazi di Vitali Bollettino dell Unione Matematica Italiana, Serie 8, Vol. 3-A La Matematica nella Società e nella Cultura (2000), n.1s, p Unione Matematica Italiana < L utilizzo e la stampa di questo documento digitale è consentito liberamente per motivi di ricerca e studio. Non è consentito l utilizzo dello stesso per motivi commerciali. Tutte le copie di questo documento devono riportare questo avvertimento. Articolo digitalizzato nel quadro del programma bdim (Biblioteca Digitale Italiana di Matematica) SIMAI & UMI
2 Bollettino dell Unione Matematica Italiana, Unione Matematica Italiana, 2000.
3 Bollettino U. M. I. La Matematica nella Società e nella Cultura Serie VIII, Vol. III-A, Supplemento ad Aprile 2000, Uniformità di Fréchet-Nikodym su spazi di Vitali. MARIA GABRIELLA GRAZIANO Il Teorema di decomposizione di Lebesgue stabilisce la possibilità di rappresentare (in maniera univoca) ogni misura finitamente additiva (f.a.) limitata m definita su un algebra Booleana come somma di due misure f.a. limitate l e n, la prima essendo continua rispetto ad una misura f.a. h fissata (ovvero l è nulla dove h è nulla) la seconda essendo singolare con h (i valori non nulli di n sono assunti su un insieme sul quale h è zero). Inoltre l e n sono continue rispetto a m. Il Teorema di decomposizione di Hewitt-Yosida permette invece di scrivere una misura f.a. limitata m in modo unico come somma di due tali, l e n, la prima numerabilmente additiva, la seconda puramente finitamente additiva («disgiunta» cioè da ogni misura numerabilmente additiva). Ancora l e n sono m-continue. Dalle decomposizioni di misure seguono, in alcune situazioni, quelle di funzionali ed operatori. La decomposizione alla Hewitt-Yosida comporta, ad esempio, la possibilità di decomporre ogni funzionale lineare continuo T sullo spazio di Banach L Q come somma di un funzionale integrale generato da una funzione L 1 e di un funzionale che è «disgiunto», in senso opportuno, da ogni altro funzionale integrale. L intima connessione tra decomposizione di misure e di operatori emerge, poi, chiaramente quando si consideri per ogni misura f.a. m da una s-algebra F ad uno spazio di Banach Y, l operatore T m ad essa associato che agisce sullo spazio S(F ) delle funzioni semplici come indicato dalla formula (x) T m g!i a i x Ai h 4!i a i m(a i ). Tramite la (x) è possibile, infatti, costruire una corrispondenza lineare biettiva tra lo spazio B(L Q (F ), Y) degli operatori lineari limitati da L Q (F ) in Y e lo spazio delle misure limitate da F in Y. È facile allora immaginare come le decomposizioni di T m e quelle di m possano essere messe in corrispondenza. I teoremi classici di decomposizione di Lebesgue e di Hewitt-Yosida per misure f.a. a valori reali sono stati generalizzati al caso di misure a valori in spazi di Banach, gruppi topologici, semigruppi uniformi. La decomposizione classica per funzionali e operatori è stata estesa al caso di funzionali e operatori definiti su spazi di Riesz (più generali degli usuali spazi di funzioni). In particolare, il problema di estendere i teoremi di decomposizione al caso di funzioni f.a. non necessariamente numeriche e quello di ottenere gli stessi come corollari di un teorema di decomposizione più generale sono stati affrontati, tra gli altri, da L. Drewnowski, T. Traynor e H. Weber. A partire dai lavori di Drewnowski, nei primi anni settanta, appare chiaro che l ambito più naturale per lo studio delle misure f.a. a valori in spazi astratti è quel-
4 94 MARIA GABRIELLA GRAZIANO lo delle topologie di Fréchet-Nikodym (FN) su anelli Booleani. Le proprietà delle misure diventano proprietà di opportune topologie e come tali vengono investigate. Se m : RK G è una misura sull anello Booleano R a valori nel gruppo topologico G, lo studio dell anello topologico (R, t m ) (dove t m è la topologia di FN associata a m) porta a risultati di grande generalità applicabili a m. In particolare, rispondendo ad un problema posto da Drewnowski, Traynor ottiene in [3] un teorema di decomposizione molto generale in termini di topologie da cui i teoremi di Lebesgue e di Hewitt-Yosida seguono come corollari. La decomposizione avviene rispetto ad una arbitraria topologia di FN: se m : RK G è una misura f.a. esaustiva da R anello Booleano in G gruppo topologico commutativo e di Hausdorff, t è una FN topologia su R, esistono e sono univocamente determinate le misure f.a. esaustive l e n tali che m4l1n con 1) lt-continua (ovvero t l t) 2) nt-singolare (ovvero t n Rt40) l e n continue rispetto a m (ovvero t l, t n t m ). La proprietà di esaustività, che verrà meglio precisata in seguito, è equivalente nel caso di misure reali alla usuale limitatezza. Il teorema di Lebesgue si riottiene per t4t h, quello di Hewitt-Yosida quando la topologia t è l estremo superiore delle topologie di FN continue rispetto all ordine definite su R. Nei lavori di Weber le decomposizioni classiche ed il risultato di Traynor sono conseguenza di una approfondita indagine sulla struttura del reticolo delle topologie di Fréchet-Nikodym. In particolare, si prova che le topologie di FN esaustive su un anello booleano R formano un algebra di Boole, risultato fondamentale che consente di ottenere le decomposizioni di una misura m esaustiva su R a partire da quelle della sua estensione uniformemente continua m A sul completamento di R rispetto alla più fine topologia di FN esaustiva. Questa idea si è rivelata successivamente feconda anche nel caso, affrontato in [1], della decomposizione di operatori definiti su spazi di Riesz (e più in generale su l-gruppi). Nel caso di uno spazio di Riesz L il ruolo delle topologie di FN esaustive è giocato dalle topologie localmente solide e localmente esaustive(o pre-lebesgue). Passando al completamento di L rispetto alla più fine topologia pre-lebesgue, si ottengono le decomposizioni per un omomorfismo T : LK G. Nel caso della decomposizione alla Hewitt-Yosida, spezzando T in una parte che è «ssmooth» ed una ad essa complementare, il «più grande» integrale di Daniell viene, per così dire, estratto da T. Le analogie presenti tra la teoria degli anelli Booleani con una topologia di FN e quella degli l-gruppi topologici localmente solidi costituiscono il punto di partenza di questo lavoro. Chiaramente è desiderabile unificare le due teorie e trattarle in un contesto più generale. Come questo sia possibile emerge ricordando, anche solo sommariamente, le definizioni. Un anello Booleano topologico (o con una topologia di topologia di Fréchet- Nikodym) è un anello Booleano R munito di una topologia t di gruppo su (R,!) (! è l usuale differenza simmetrica) in cui lo zero ha una speciale base di intorni.
5 UNIFORMITÀ DI FRÉCHET-NIKODYM SU SPAZI DI VITALI 95 La proprietà richiesta a tali intorni garantisce che le operazioni S e R siano uniformemente continue. Un l-gruppo topologico localmente solido è un l-gruppo L con una topologia t di gruppo su (G, 1) tale che lo zero abbia una base di intorni solidi. Anche una topologia siffatta rende le operazioni del reticolo uniformemente continue. Guardando alla struttura di reticolo che accomuna gli anelli e gli l-gruppi, in [4] i reticoli uniformi vengono introdotti quale struttura più naturale per trattare in maniera unificata le due teorie. Un reticolo uniforme (E, U) è infatti un reticolo E con una struttura uniforme U tale da rendere le operazioni S e R uniformemente continue. I reticoli uniformi generalizzano gli anelli topologici e gli l- gruppi localmente solidi e sono adatti per trattare molti risultati comuni. La struttura di reticolo è tuttavia insufficiente a garantire che le uniformità esaustive formino un algebra di Boole, risultato che, abbiamo detto, comporta la decomposizione di misure ed operatori. Da qui l esigenza di ricorrere ad una struttura algebrica più ricca dei reticoli, che contenga sia gli anelli Booleani che gli l-gruppi e che possegga quanto più è possibile delle proprietà comuni ad entrambi. Essa dovrà essere, come è ovvio, un reticolo distributivo ma dovrà possedere anche una struttura additiva. In un anello Booleano, infatti, l unione di elementi disgiunti è una operazione, naturalmente solo parzialmente definita, che possiede proprietà di cancellazione e compatibilità con l ordine analoghe a quelle della somma in un l-gruppo. Gli spazi di Vitali (o clan minimali commutativi) introdotti in [2], sembrano essere la risposta più naturale al problema. Uno spazio di Vitali E è, infatti, un reticolo distributivo dotato di una operazione parziale di somma (5) associativa, commutativa, compatibile con l ordine, cancellativa e con una speciale proprietà detta di differenza. Questi semigruppi parzialmente ordinati, oltre a rappresentare, come si mostra nel lavoro, l ambito più naturale per trattare misure e operatori con metodi topologici, sono abbastanza generali da includere altre strutture algebriche di interesse quali MV-algebre, clan di insiemi fuzzy (T Q -tribes), BCK-algebre. Lo studio delle misure su spazi di Vitali con metodi di tipo topologico, che risponde ad un problema aperto posto da K.D. Schmidt, comporta allora risultati per misure definite su ciascuna delle strutture precedenti. Le idee principali possono riassumersi come segue. Una misura m dallo spazio di Vitali E in un gruppo topologico G naturalmente è definita richiedendo che m(x5y) 4m(x)1m(y) quando x5y è definito. Uno spazio di Vitali uniforme (o con una uniformità alla FN) è definito associando ad E una struttura uniforme U tale che le operazioni del reticolo, l operazione parziale di somma e quella di differenza definita a partire da 5 siano uniformemente continue. Denotato con LV(E) l insieme di tutte le uniformità di Fréchet-Nikodym su E, il primo passo consiste nello studio di tale insieme ordinato con la relazione di inclusione. La dimostrazione dei teoremi che sono alla base della teoria non è agevole per il fatto che le operazioni con cui si lavora sono solo parzialmente definite. Di fondamentale importanza è stabilire che il reticolo completo LV(E) è generato da filtri. Se ne può dedurre infatti che il filtro degli intorni dello zero determi-
6 96 MARIA GABRIELLA GRAZIANO na univocamente una uniformità U di LV(E): questo risultato, a prima vista molto prevedibile, non è immediato nelle strutture più povere di anelli ed l-gruppi e non vale, in generale, per i reticoli uniformi. Una volta studiate le proprietà delle uniformità di FN sullo spazio di Vitali, si associa ad ogni misura m una uniformità: essa è definita come la meno fine tra quelle di LV(E) che rendono m uniformemente continua. Le decomposizioni sono ottenute, come nel teorema di Traynor, per le misure esaustive. Una misura m è detta esaustiva se l uniformità ad essa associata è tale che le successioni monotone siano di Cauchy. La proprietà di esaustività è quella che consente di decomporre una misura passando al completamento. Detto W s il superiore delle uniformità esaustive di LV(E), si considera il completamento topologico di E rispetto a W s. Se (E A, W A s) è lo spazio completo associato, E A è un reticolo limitato il cui centro (definito come per le algebre di Boole) è un algebra Booleana isomorfa al reticolo di tutte le uniformità esaustive. L uniformità U rispetto alla quale avviene la decomposizione è arbitraria ma può supporsi all inizio, senza per questo ledere la generalità, esaustiva. Ad essa corrisponde allora un elemento c del centro di E A. Poiché la misura m da decomporre è continua rispetto a W s (perché esaustiva), se ne può considerare l estensione uniformemente continua su E A, m A, che risulta completamente additiva. Il passaggio al completamento consente, allora, di lavorare con uno spazio più ricco e con una misura che ha maggiori proprietà di quella iniziale. Spezzando m A su c e sul suo complemento c 8 come nei teoremi tradizionali, si ottiene la decomposizione di m A da cui si ricava quella di m. È chiaro poi come dalla decomposizione generale si riottengano, per opportune scelte dell uniformità U, quelle classiche. Per gli l-gruppi risultati significativi che abbraccino quelli presenti in [1] seguono dall analisi del caso localmente esaustivo. B I B L I O G R A F I A [1] BASILE A., TRAYNOR T., Monotonely Cauchy locally solid topologies, Order, 7 (1991), [2] SCHMIDT K. D., Jordan decomposition of generalized vector measures, Pitman Research Notes in Mathematics Series, Longman Scientific and Technical, 1989, 214 (1989). [3] TRAYNOR T., The Lebesgue decomposition for group valued set-functions, Trans. Amer. Math. Soc., 220 (1976), [4] WEBER H., Uniform Lattice I: A generalization of topological Riesz spaces and topological Boolean rings; Uniform Lattice II: Order continuity and exhaustivity, Ann. Mat. Pura Appl., 160, 165 (1991, 1993), , Dipartimento di matematica «R. Caccioppoli», Università di Napoli Federico II grazianhmatna3.dma.unina.it Dottorato in Matematica (sede amministrativa: Napoli) - Ciclo X Direttore di ricerca: Prof. Paolo de Lucia, Università di Napoli «Federico II»
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Sezione A La Matematica nella Società e nella Cultura Francesco Tschinke *-Algebre parziali di distribuzioni Bollettino dell Unione Matematica Italiana, Serie 8, Vol.
3. Successioni di insiemi.
3. Successioni di insiemi. Per evitare incongruenze supponiamo, in questo capitolo, che tutti gli insiemi considerati siano sottoinsiemi di un dato insieme S (l insieme ambiente ). Quando occorrerà considerare
A.A. 2016/17. ISTITUZIONI DI ANALISI SUPERIORE 12 crediti, I semestre. Docenti: Prof. Luigi Muglia per i primi 6 crediti, io per gli ultimi 6 crediti.
A.A. 2016/17 ISTITUZIONI DI ANALISI SUPERIORE 12 crediti, I semestre Docenti: Prof. Luigi Muglia per i primi 6 crediti, io per gli ultimi 6 crediti. COMMISSIONE D ESAME: Presidente: Giuseppe Marino, Membri:
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Sezione A La Matematica nella Società e nella Cultura Vincenzo De Filippis Derivazioni in anelli primi Bollettino dell Unione Matematica Italiana, Serie 8, Vol. 3-A
8. Completamento di uno spazio di misura.
8. Completamento di uno spazio di misura. 8.1. Spazi di misura. Spazi di misura completi. Definizione 8.1.1. (Spazio misurabile). Si chiama spazio misurabile ogni coppia ordinata (Ω, A), dove Ω è un insieme
Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica ALGEBRA BOOLEANA
Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica ALGEBRA BOOLEANA Introduzione George Boole (1815-1864) nel 1854 elaborò una algebra basata su predicati logici. Valori
Esercizi di Algebra commutativa e omologica
Esercizi di Algebra commutativa e omologica Esercizio 1. Sia A un anello non nullo. Dimostrare che A è un campo se e solo se ogni omomorfismo di A in un anello non nullo B è iniettivo. Esercizio 2. Sia
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Sezione A La Matematica nella Società e nella Cultura Maria Alessandra Vaccaro L azione del gruppo simplettico associata ad un estensione quadratica di campi Bollettino
ALGEBRE DI BOOLE. (d) x, y X x y oppure y x.
ALGEBRE DI BOOLE Un insieme parzialmente ordinato è una coppia ordinata (X, ) dove X è un insieme non vuoto e " " è una relazione binaria definita su X tale che (a) x X x x (riflessività) (b) x, y, X se
ALGEBRA I: ASSIOMI DI PEANO E PROPRIETÀ DEI NUMERI NATURALI
ALGEBRA I: ASSIOMI DI PEANO E PROPRIETÀ DEI NUMERI NATURALI 1. GLI ASSIOMI DI PEANO Come puro esercizio di stile voglio offrire una derivazione delle proprietà elementari dei numeri naturali e delle operazioni
Algebra e topologia. Appendice A. 1. Algebra
Appendice A Algebra e topologia In questa appendice richiamiamo alcuni concetti di algebra e di topologia che dovrebbero essere familiari a tutti. Questa è solo una breve lista di definizioni per una trattazione
I Grandi Matematici Italiani online. Salvatore Pincherle Struttura di uno spazio invariante nella teoria delle operazioni lineari
I Grandi Matematici Italiani online SALVATORE PINCHERLE Salvatore Pincherle Struttura di uno spazio invariante nella teoria delle operazioni lineari Rendiconto della R. Accademia delle Scienze dell Istituto
RENDICONTI LINCEI MATEMATICA E APPLICAZIONI
ATTI ACCADEMIA NAZIONALE LINCEI CLASSE SCIENZE FISICHE MATEMATICHE NATURALI RENDICONTI LINCEI MATEMATICA E APPLICAZIONI Guido Zappa Sulle S-partizioni strette nei gruppi localmente finiti Atti della Accademia
Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore
Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2012-2013 Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica
2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale
. I numeri reali e le funzioni di variabile reale Introduzione Il metodo comunemente usato in Matematica consiste nel precisare senza ambiguità i presupposti, da non cambiare durante l elaborazione dei
Corso di Elementi di Analisi Funzionale e Trasformate A.A. 2016/2017 Domande-tipo di teoria sulla prima metà del corso
Corso di Elementi di Analisi Funzionale e Trasformate A.A. 2016/2017 Domande-tipo di teoria sulla prima metà del corso Marco Bramanti Politecnico di Milano April 20, 2017 Cap. 1. Elementi di analisi funzionale
Serie e Trasformata di Fourier
Serie e Trasformata di Fourier Corso di Analisi Funzionale Prof. Paolo Nistri Cancelli, D Angelo, Giannetti Polinomio di Fourier Si consideri la successione costituita dalle restrizioni delle funzioni
M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA STRUTTURE ALGEBRICHE
M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA STRUTTURE ALGEBRICHE Operazioni in un insieme Sia A un insieme non vuoto; una funzione f : A A A si dice operazione binaria (o semplicemente
Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari
Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari Antonio Lanteri e Cristina Turrini UNIMI - 2016/2017 Antonio Lanteri e Cristina Turrini (UNIMI - 2016/2017 Elementi di Algebra Lineare
Esercizi sugli A-moduli liberi, sui gruppi abeliani finitamente generati e sulle forme canoniche degli endomorfismi degli spazi vettoriali
Esercizi sugli A-moduli liberi, sui gruppi abeliani finitamente generati e sulle forme canoniche degli endomorfismi degli spazi vettoriali.) Siano A un anello commutativo con unità e L un A-modulo libero
SCHEMA DI COLLOCAZIONE delle monografie disposte a scaffale aperto
SCHEMA DI COLLOCAZIONE delle monografie disposte a scaffale aperto 00 OPERE DI CARATTERE GENERALE 00A Matematiche generali 00B Atti di convegni internazionali - Proceedings di interesse generale 00C Dizionari
A.A. 2015/2016 Corso di Analisi Matematica 2
A.A. 2015/2016 Corso di Analisi Matematica 2 Stampato integrale delle lezioni (Appendice di Teoria della Misura) Massimo Gobbino Indice Lezione 131. Introduzione alla teoria della misura: motivazioni.
Capitolo IV SPAZI VETTORIALI EUCLIDEI
Capitolo IV SPAZI VETTORIALI EUCLIDEI È ben noto che in VO 3 si possono considerare strutture più ricche di quella di spazio vettoriale; si pensi in particolare all operazioni di prodotto scalare di vettori.
SPAZI TOPOLOGICI. La nozione di spazio topologico è più generale di quella di spazio metrizzabile.
SPAZI TOPOLOGICI La nozione di spazio topologico è più generale di quella di spazio metrizzabile. Definizione 1 Uno spazio topologico (X, τ) è una coppia costituita da un insieme X e da una famiglia τ
Complessi di Catene e Gruppi di Omologia. 28 febbraio 2007
Complessi di Catene e Gruppi di Omologia 28 febbraio 2007 Complessi di Catene Definizione Un complesso di catene è una successione C di gruppi abeliani con i loro omomorfismi n+1 C n+1 n Cn Cn 1 infinita
X Settimana = 0 R. = 0 R x, x R. + (x 0 R. ) x 0 R = = x 0 R
X Settimana 1 Elementi basilari della teoria degli anelli (I parte) Un anello (R, +, ) è un insieme non vuoto R dotato di due operazioni (binarie), denotate per semplicità con i simboli + e + : R R R,
Algebra Lineare ed Elementi di Geometria Corso di Laurea in Matematica Applicata MODULO 1
Algebra Lineare ed Elementi di Geometria Corso di Laurea in Matematica Applicata MODULO 1 Prof. Lidia Angeleri Anno accademico 2015-2016 1 1 appunti aggiornati in data 14 gennaio 2016 Indice I Gruppi 3
Metodi Matematici per l Ingegneria Politecnico di Milano A.A. 2011/2012. Prof. M. Bramanti Esempi di domande teoriche da esame
Metodi Matematici per l Ingegneria Politecnico di Milano A.A. 2011/2012. Prof. M. Bramanti Esempi di domande teoriche da esame Le seguenti domande teoriche sono domande-tipo da esame. L elenco di domande
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Appunti del corso di Matematica
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 02 - I Numeri Reali Anno Accademico 2013/2014 D. Provenzano, M.
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Sezione A La Matematica nella Società e nella Cultura Marta Rampichini Link fibrati scambiabili Bollettino dell Unione Matematica Italiana, Serie 8, Vol. 2-A La Matematica
Sperimentazioni di Fisica I mod. A Lezione 4
Sperimentazioni di Fisica I mod. A Lezione 4 Alberto Garfagnini Marco Mazzocco Dipartimento di Fisica G. Galilei, Università di Padova 14-15 ottobre 2013 Algebra Booleana Lezione IV: Algebra Booleana 1.
Corso di Calcolatori Elettronici I A.A Algebra di Boole Lezione 4
Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2010-2011 Algebra di Boole Lezione 4 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Segnali in circuiti elettronici digitali da: G. Bucci. Calcolatori
(2) se A A, allora A c A; (3) se {A n } A, allora +
1. Spazi di misura In questo paragrafo accenneremo alla nozione di spazio di misura. Definizione 1. Sia X un insieme non vuoto. Una famiglia A di sottoinsiemi di X è una σ-algebra se : (1) A; (2) se A
Punti di massimo o di minimo per funzioni di n variabili reali
Punti di massimo o di minimo per funzioni di n variabili reali Dati f : A R n R ed X 0 A, X 0 si dice : punto di minimo assoluto se X A, f ( x ) f ( X 0 ) punto di massimo assoluto se X A, f ( x ) f (
11. Misure con segno.
11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante
Teoria di Lebesgue. P n E = n=1
Teoria di Lebesgue 1. La misura di Peano-Jordan La misura di Peano Jordan di un insieme é quasi sempre proposta per sottoinsiemi limitati E R 2 : si tratta di quanto suggerito dalla carta quadrettata,
Programma del Corso di Matematica Discreta (Elementi) lettere P-Z anno accademico 2004/2005
Programma del Corso di Matematica Discreta (Elementi) lettere P-Z anno accademico 2004/2005 27 gennaio 2005 1. Logica 2. Insiemi e Funzioni 3. Numeri naturali 4. Numeri interi 5. Relazioni 6. Classi di
AL220 - Gruppi, Anelli e Campi
AL220 - Gruppi, Anelli e Campi Prof. Stefania Gabelli - a.a. 2013-2014 Settimana 1 - Traccia delle Lezioni Funzioni tra insiemi Ricordiamo che una funzione o applicazione di insiemi f : A B è una corrispondenza
Esame di Analisi Funzionale e Trasformate Prima prova in itinere. Maggio 2017 A.A. 2016/2017. Prof. M. Bramanti Tema A
Esame di Analisi Funzionale e Trasformate Prima prova in itinere. Maggio 7 A.A. 6/7. Prof. M. Bramanti Tema A Cognome: Nome N matr. o cod. persona: Dom Dom Dom 3 Es Es Es 3 Tot. Punti Domande di teoria
Programma di Analisi Matematica 2
Programma di Analisi Matematica 2 Corso di Laurea in Matematica A.A. 2015/16 1. Integrali impropri del primo tipo 2. Integrali impropri del secondo tipo 3. Teorema del confronto per gli integrali impropri
4 0 = 4 2 = 4 4 = 4 6 = 0.
Elementi di Algebra e Logica 2008. Esercizi 4. Gruppi, anelli e campi. 1. Determinare la tabella additiva e la tabella moltiplicativa di Z 6. (a) Verificare dalla tabella moltiplicativa di Z 6 che esistono
Prova di ammissione al Dottorato di Ricerca in Matematica XXVIII ciclo. Universitá del Salento, 9 Aprile 2013
Prova di ammissione al Dottorato di Ricerca in Matematica XXVIII ciclo Universitá del Salento, 9 Aprile 2013 1 1 TEMA I Il candidato svolga una ed una sola delle dissertazioni proposte, illustrando sinteticamente
Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore
Corso di Calcolatori Elettronici I Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle
Insiemi numerici. Teoria in sintesi NUMERI NATURALI
Insiemi numerici Teoria in sintesi NUMERI NATURALI Una delle prime attività matematiche che viene esercitata è il contare gli elementi di un dato insieme. I numeri con cui si conta 0,,,. sono i numeri
Corso di Matematica e Statistica 3 Algebra delle matrici. Una tabella rettangolare: la matrice. Una tabella rettangolare: la matrice
Pordenone Corso di Matematica e Statistica 3 Algebra delle UNIVERSITAS STUDIORUM UTINENSIS Giorgio T. Bagni Facoltà di Scienze della Formazione Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Udine
Istituzioni di Analisi Superiore
Istituzioni di Analisi Superiore 20 aprile 2001 2 Indice 1 Teoria della misura 7 1.1 Famiglie di insiemi.......................... 7 1.2 Misura degli insiemi piani...................... 13 1.3 Misura di
ANALISI MATEMATICA 3. esercizi assegnati per la prova scritta del 31 gennaio 2011
esercizi assegnati per la prova scritta del 31 gennaio 2011 Esercizio 1. Per x > 0 e n N si ponga f n (x) = ln ( n 5 x ) a) Provare l integrabilità delle funzioni f n in (0, + ). 3 + n 4 x 2. b) Studiare
ALGEBRA 1 Secondo esonero 15 Giugno 2011 soluzioni
ALGEBRA 1 Secondo esonero 15 Giugno 2011 soluzioni (1) Verificare che l anello quoziente Z 5 [x]/(x 3 2) possiede divisori dello zero, e determinare tutti i suoi ideali non banali. Soluzione: Il polinomio
SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI
SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI Appunti presi dalle lezioni del prof. Nedo Checcaglini Liceo Scientifico di Castiglion Fiorentino (Classe 4B) January 17, 005 1 SISTEMI LINEARI Se a ik, b i R,
Introduzione alla TEORIA DEI NUMERI
Renato Migliorato Introduzione alla teoria dei numeri Introduzione alla TEORIA DEI NUMERI Avvertenza: questo è l inizio di un testo pensato come supporto al corso di Matematiche Complementari I ed ancora
TEORIA DEI SISTEMI SISTEMI LINEARI
TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI SISTEMI LINEARI Ing. Cristian Secchi Tel.
Il teorema di Stone Weierstrass
APPENDICE B Il teorema di Stone Weierstrass Definizione B.1. Siano X un insieme non vuoto e A un sottospazio vettoriale dello spazio delle funzioni a valori reali (risp. complessi) su X. Si dice che A
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Tino Zeuli Sul moto di una particella elettrizzata, di energia relativistica,in un campo elettromagnetico che si propaga per onde piane. Bollettino dell Unione Matematica
Corso di Analisi Matematica Funzioni di una variabile
Corso di Analisi Matematica Funzioni di una variabile Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 24 1 Generalità 2 Funzioni reali
Matematica per le scienze sociali Elementi di base. Francesco Lagona
Matematica per le scienze sociali Elementi di base Francesco Lagona University of Roma Tre F. Lagona (francesco.lagona@uniroma3.it) 1 / 24 Outline 1 Struttura del corso 2 Algebra booleana 3 Algebra degli
Leggi 0-1, successioni di v.a. stazionarie in senso stretto ed introduzione alla teoria ergodica
Leggi 0-, successioni di v.a. stazionarie in senso stretto ed introduzione alla teoria ergodica Michele Gianfelice a.a. 202-203 Misura sullo spazio delle successioni a valori reali Sia R N l insieme delle
Programma del corso di Analisi Matematica 1 Corso di Laurea in Matematica Prof. A. Garroni - Canale Dl-Pa
Programma del corso di Analisi Matematica 1 Corso di Laurea in Matematica Prof. A. Garroni - Canale Dl-Pa 1. Elementi di spazi metrici e di topologia 1.1 Completezza di R. Richiami: Estremo superiore,
COMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA DI BASE. Prova scritta del 26 gennaio 2005
Prova scritta del 26 gennaio 2005 Esercizio 1. Posto B = x R 2 : x 2 2}, sia f n } una successione di funzioni (misurabili e) integrabili in B tali che f n f q.o. in B e, per ogni n N, f n (x) 2 x 3 per
Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n
Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n Cristina Turrini UNIMI - 2016/2017 Cristina Turrini (UNIMI - 2016/2017) Elementi di Algebra e di Matematica
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Sezione A La Matematica nella Società e nella Cultura Francesca Scozzari Teoria dei domini nell interpretazione astratta: equazioni, completezza e logica Bollettino
A.A. 2015/16 REGISTRO ELETTRONICO DELLE LEZIONI
A.A. 2015/16 ISTITUZIONI DI ANALISI SUPERIORE 12 crediti, I semestre Docenti: Prof. Gennaro Infante per i primi 6 crediti ed io per i rimanenti 6 crediti. REGISTRO ELETTRONICO DELLE LEZIONI IMPORTANTE:
LIBRO ADOTTATO. G.M. PIACENTINI CATTANEO: MATEMATICA DISCRETA, ed. ZANICHELLI LIBRI CONSIGLIATI
LIBRO ADOTTATO G.M. PIACENTINI CATTANEO: MATEMATICA DISCRETA, ed. ZANICHELLI LIBRI CONSIGLIATI A. FACCHINI: ALGEBRA E MATEMATICA DISCRETA, ed. ZANICHELLI M.G. BIANCHI, A. GILLIO: INTRODUZIONE ALLA MA-
1. Funzioni implicite
1. Funzioni implicite 1.1 Il caso scalare Sia X R 2 e sia f : X R. Una funzione y : (a, b) R si dice definita implicitamente dall equazione f(x, y) = 0 in (a, b) quando: 1. (x, y(x)) X x (a, b); 2. f(x,
non solo otteniamo il valore cercato per la validità della (1.4), ma anche che tale valore non dipende da
NOTE INTEGRATIVE PER IL CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 ANNO ACCADEMICO 2012/13 NOTE SULLA CONTINUITÀ UNIFORME D.BARTOLUCCI, D.GUIDO Sia f(x) = x 3, x [ 1, 1]. Si ha 1. La continuità uniforme x 3 y 3 = x
ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari
ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari Sommario Proprietà dell estremo superiore per R... 2 Definitivamente... 2 Successioni convergenti... 2 Successioni monotone... 2 Teorema di esistenza del limite
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Franca Graiff Sulla possibilità di costruire parallelogrammi chiusi in alcune varietà a torsione. Bollettino dell Unione Matematica Italiana, Serie 3, Vol. 7 (1952),
Esercizi per il corso di Analisi 6.
Esercizi per il corso di Analisi 6. 1. Si verifichi che uno spazio normato (X, ) è uno spazio vettoriale topologico con la topologia indotta dalla norma. Si verifichi poi che la norma è una funzione continua
Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Esercizi di preparazione allo scritto a.a Topologia
Corso di Laurea in Matematica Geometria 2 Esercizi di preparazione allo scritto a.a. 2015-16 Esercizio 1. Dimostrare che Topologia 1. d(x, y) = max 1 i n x i y i definisce una distanza su R n. 2. d(x,
PORTE LOGICHE. Si effettua su due o più variabili, l uscita assume lo stato logico 1 se almeno una variabile di ingresso è allo stato logico 1.
PORTE LOGICHE Premessa Le principali parti elettroniche dei computer sono costituite da circuiti digitali che, come è noto, elaborano segnali logici basati sullo 0 e sull 1. I mattoni fondamentali dei
DISPENSE SU TEORIA DEGLI INSIEMI E NUMERI
FACOLTA' DI ECONOMIA UNIVERSITA DELLA CALABRIA Corso di Modelli Matematici per l Azienda a.a. 2011-2012 DISPENSE SU TEORIA DEGLI INSIEMI E NUMERI Prof. Fabio Lamantia INSIEMI INSIEME= gruppo di oggetti
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Francesco Kárteszi Due piccoli contributi alla geometria elementare. Bollettino dell Unione Matematica Italiana, Serie 3, Vol. 15 (1960), n.1, p. 54 58. Zanichelli
Proprietà commutativa e associativa per le serie
Analisi Matematica 1 Trentaseiesima Trentasettesimalezione Proprietà commutativa e associativa per le serie Prodotto Serie di alla potenze Cauchy prof. Claudio Saccon Dipartimento di Matematica Applicata,
Successioni, massimo e minimo limite e compattezza in R
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per i Media Successioni, massimo e minimo limite e compattezza in R Massimo A. Picardello BOZZA 10.11.2011 21:24 i CAPITOLO 1 Successioni
Corso di Calcolatori Elettronici I
Corso di Calcolatori Elettronici I Algebra di Boole: definizione e proprietà Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II A.A. 2016-2017 Roberto Canonico Corso di Calcolatori Elettronici
MATRICI E VETTORI APPROFONDIMENTO PER IL CORSO DI LABORATORIO DI INFORMATICA SARA POLTRONIERI
MATRICI E VETTORI APPROFONDIMENTO PER IL CORSO DI LABORATORIO DI INFORMATICA SARA POLTRONIERI LE MATRICI DEFINIZIONE: Una matrice è un insieme di numeri disposti su righe e colonne. 1 3 7 M = 2 5 1 M è
Precorsi di matematica
Precorsi di matematica Francesco Dinuzzo 12 settembre 2005 1 Insiemi Il concetto di base nella matematica moderna è l insieme. Un insieme è una collezione di elementi. Gli elementi di un insieme vengono
Algebra di Boole X Y Z V. Algebra di Boole
L algebra dei calcolatori L algebra booleana è un particolare tipo di algebra in cui le variabili e le funzioni possono solo avere valori 0 e 1. Deriva il suo nome dal matematico inglese George Boole che
Indice. Parte I Elementi di teoria degli operatori lineari
1 Introduzione................................................... 1 1.1 Sul libro.................................................. 1 1.1.1 Scopi e struttura del libro.............................. 1 1.1.2
Pagine di Algebra lineare. di premessa al testo Pagine di Geometria di Sara Dragotti. Parte terza: SISTEMI LINEARI
Pagine di Algebra lineare di premessa al testo Pagine di Geometria di Sara Dragotti Parte terza: SISTEMI LINEARI 1. Definizioni Dato un campo K ed m 1 polinomi su K in n indeterminate di grado non superiore
Vettori e matrici. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara
Vettori e matrici Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utentiunifeit/lorenzopareschi/ lorenzopareschi@unifeit Lorenzo Pareschi Univ Ferrara
Elementi di Algebra Lineare Spazi Vettoriali
Elementi di Algebra Lineare Spazi Vettoriali Antonio Lanteri e Cristina Turrini UNIMI - 2015/2016 Antonio Lanteri e Cristina Turrini (UNIMI - 2015/2016) Elementi di Algebra Lineare 1 / 37 index Spazi vettoriali
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Sezione A La Matematica nella Società e nella Cultura Benedetto Scimemi ARITMETICA SUPERIORE di Harold Davenport Bollettino dell Unione Matematica Italiana, Serie
Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti
Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Docente: Anna Valeria Germinario Università di Bari A.V.Germinario (Università di
= elemento che compare nella seconda riga e quinta colonna = -4 In generale una matrice A di m righe e n colonne si denota con
Definizione di matrice Una matrice (di numeri reali) è una tabella di m x n numeri disposti su m righe e n colonne. I numeri che compaiono nella tabella si dicono elementi della matrice. La loro individuazione
SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI
SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI Materiale propedeutico alle lezioni di Analisi Matematica per i corsi di Laurea in Ingegneria Energetica e Meccanica N-Z dell Università di Bologna. Anno Accademico 2003/2004.
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Ernest Stipanić Due teoremi sulle serie a termini positivi. Bollettino dell Unione Matematica Italiana, rie 3, Vol. 12 (1957), n.1, p. 50 56. Zanichelli
Matematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
Matematica Funzioni Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica Le Funzioni e loro caratteristiche Introduzione L analisi di diversi fenomeni della natura o la risoluzione di problemi
LEZIONE 3. a + b + 2c + e = 1 b + d + g = 0 3b + f + 3g = 2. a b c d e f g
LEZIONE 3 3.. Matrici fortemente ridotte per righe. Nella precedente lezione abbiamo introdotto la nozione di soluzione di un sistema di equazioni lineari. In questa lezione ci poniamo il problema di descrivere
1 Successioni di funzioni
Analisi Matematica 2 Successioni di funzioni CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 6 SERIE DI POTENZE Supponiamo di associare ad ogni n N (rispettivamente ad ogni n p, per qualche
Operatori di relazione
Condizioni Negli algoritmi compaiono passi decisionali che contengono una proposizione (o predicato) dal cui valore di verità dipende la sequenza dinamica Chiamiamo condizioni tali proposizioni Nei casi
NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n
NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2- MM 9 NOVEMBRE 2 Combinazioni lineari e generatori Sia K un campo e V uno spazio vettoriale su K Siano v,, v n vettori in V Definizione Un vettore v V si dice combinazione lineare
Introduzione soft alla matematica per l economia e la finanza. Marta Cardin, Paola Ferretti, Stefania Funari
Introduzione soft alla matematica per l economia e la finanza Marta Cardin, Paola Ferretti, Stefania Funari Capitolo Sistemi di equazioni lineari.8 Il Teorema di Cramer Si consideri un generico sistema
Marta Capiluppi Dipartimento di Informatica Università di Verona
Marta Capiluppi marta.capiluppi@univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona Algebra di Boole Opera con i soli valori di verità 0 o 1 (variabili booleane o logiche) L'algebra booleana risulta
Ricorrendo alle definizioni di limite, si dimostrano importanti risultati. Vedremo: che, se esiste, il limite lim
Teoremi sui limiti Ricorrendo alle definizioni di limite, si dimostrano importanti risultati. Vedremo: che, se esiste, il limite lim f () può dare informazioni locali (= che valgono nell intorno di c)
La derivata di Gateaux
La derivata di Gateaux A. Siconolfi Università di Roma La Sapienza Roma, Ottobre 2014 Data una funzione F : X Y, con X, Y spazi di Banach, e x X si considerano i rapporti incrementali direzionali F (x
SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI
SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI Materiale propedeutico alle lezioni di Complementi di Analisi Matematica ed Elementi di Calcolo delle probabilità per il corso di Laurea in Ingegneria per la parte di Elementi
Programma del Corso di Matematica Discreta (Elementi) anno accademico 2005/2006
Programma del Corso di Matematica Discreta (Elementi) lettere M-Z anno accademico 2005/2006 2 febbraio 2006 1. Logica 2. Insiemi e Funzioni 3. Numeri naturali 4. Numeri interi 5. Relazioni 6. Classi di
Lezione 2. Gruppi e sottogruppi
Lezione 2 Prerequisiti: Insiemi numerici. Lezione 1. Gruppi e sottogruppi In questa lezione diamo il primo esempio di struttura algebrica astratta: un insieme (non necessariamente numerico) dotato di operazioni
ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE
ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE 1 prof. Claudio Saccon, Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it web: http://www2.ing.unipi.it/ d6081/index.html Ricevimento:
La convergenza uniforme
La convergenza uniforme 1. Il tubo Sia {f n (x)} una successione convergente a f(x) per x E: disegniamo il grafico della funzione limite f(x) assegnato ε > 0 disegniamo la striscia - il tubo - intorno