Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino del BRENTA-CISMON-VANOI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino del BRENTA-CISMON-VANOI"

Transcript

1 Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione Tecnica Il bacino del BRENTA-CISMON-VANOI Ing. Mirko Tovazzi Aprile 2012

2

3 SOMMARIO 5.1. Quadro conoscitivo di base relativo al bacino di primo livello Demografia Uso del suolo DMV, classificazione dei corpi idrici ed IFF Stato dell arte delle concessioni a derivare Distribuzione delle concessioni, tipo di attingimento e quantificazione dei volumi di risorsa concessa Grandi derivazioni a scopo idroelettrico Misure di portata e pluviometria Campagna di misura della portata...51 MANDOLA...52 AONÈ...55 BRENTA...58 BRENTELLA...61 PONTE CERVIA...64 PONTE ZACCON...67 BORGO VALSUGANA...70 PONTE DELLE CARRETTE...73 VILLA AGNEDO...76 GRIGNO PAESE...79 GRIGNO PONTE FILIPPINI...82 FIERA DI PRIMIERO...85 TONADICO...88 CAORIA - VANOI Sezioni con misure puntuali...94 LARGANZA...95 CEGGIO...97 GRIGNO A CINTE TESINO...99 FIERA DI PRIMIERO STAZIONE SEBA TONADICO MONTE CENTRALE CASTELPIETRA VAL NOANA CISMON MONTE CENTRALE ZIVERTAGHE CAORIA - VALSORDA LOZEN Le sezioni di misura: loro significato nel bilancio idrico e considerazioni sulle misure Mandola Centa ad Aonè Brenta Brentella Ponte Cervia Ponte Zaccon Borgo Valsugana Maso a Ponte delle Carrette Chieppena a Villa Agendo Grigno - paese Brenta a ponte Filippini Fiera di Primiero Tonadico Caoria - Vanoi Curve di durata indicizzate Considerazioni sul DMV Pluviometria Sorgenti Bilancio idrico attuale Modello concettuale Bilancio di massa ed aggiornamento dei dati del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche

4 Situazioni critiche conosciute e squilibri all interno del bacino di primo livello Dotazioni idriche e fabbisogni Utilizzo della risorsa: confronto con i dati a livello europeo Obiettivi di qualità delle acque Scenari di bilancio idrico mediante simulazione con il modello matematico Bilancio idrico naturale Bilancio idrico reale ante 1 gennaio Bilancio idrico successivo al 1 gennaio Conclusioni ed indirizzi per il raggiungimento del bilancio idrico Tabella sintetica dei principali descrittori del bilancio idrico sul bacino del Brenta

5 5.1. Quadro conoscitivo di base relativo al bacino di primo livello I bacini di primo livello del Brenta, Cismon e Vanoi (al Senaiga per la sua limitata estensione non si farà esplicito riferimento nei prossimi capitoli) vengono trattati unitamente in questa sede in quanto, pur rappresentando nel contesto della Provincia Autonoma di Trento tre distinte unità idrologiche, nell implementazione del modello matematico sono stati considerati come un corpo unico tarato e chiuso a pochi chilometri dal confine orientale della (regione Veneto). Complessivamente si estendono in territorio regionale per una superficie pari a km 2. Il quadro conoscitivo generale relativo ai bacini, per quanto attiene gli aspetti quantitativi e qualitativi di base, è contenuto nelle due principali pianificazioni di settore: il Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (nel seguito indicato con PGUAP) e il Piano di Tutela delle Acque (nel seguito indicato con PTA). Tali piani rappresentano l attuale strumentazione per il governo delle risorse idriche nella Provincia Autonoma di Trento (nel seguito indicata con PAT) e trattano, a livello provinciale, gli argomenti che, in questa sede, sono approfonditi ed aggiornati ad una scala di maggior dettaglio. Figura 1. I bacini di primo livello del Brenta-Cismon-Vanoi nel contesto regionale. 3

6 Figura 2. Rappresentazione dei bacini di primo livello del Brenta-Cismon-Vanoi: altimetria e principali corpi idrici per le aree di competenza della Provincia Autonoma di Trento. Tabella 1. Caratteristiche dei bacini di primo livello provinciali. km 2 sul territorio della Denominazione Provincia Autonoma di Trento Quota media [m smm] Pendenza media [%] Noce Sarca Adige Avisio Brenta Chiese Vanoi Cismon Fersina Astico

7 Demografia Per quanto attiene gli aspetti demografici, i dati pubblicati per il 2006 dal Servizio Statistica della Provincia di Trento, per i comuni compresi nei bacini di primo livello Brenta, Cismon e Vanoi, indicano una popolazione residente e un numero di presenze fluttuanti che vengono riportati nella seguente tabella. Tabella 2. Residenti e presenze fluttuanti relative all anno 2006 per i bacini di primo livello Brenta, Cismon, Vanoi. Presenze fluttuanti medie Bacino Residenti Presenze fluttuanti annue giornaliere Brenta Cismon Vanoi I Comuni considerati facenti parte dei bacini del Brenta, Cismon e Vanoi, il numero di residenti censiti nel 2006 e le presenze fluttuanti sono rappresentati nei seguenti grafici. 5

8 Figura 3. Residenti per Comune aggregati per bacino di appartenenza, anno

9 Canal San Bovo Vanoi comuni Figura 4. Presenze fluttuanti per Comune aggregate per bacino di appartenenza, anno Figura 5. Distribuzione dei residenti e delle presenze fluttuanti nei tre bacini idrografici per l anno I Comuni con maggior presenza di residenti si concentrano nel fondovalle dell alta e media Valsugana (Levico Terme, Borgo Valsugana). Le presenze fluttuanti, legate alla frequentazione turistica estiva ed invernale, si concentrano nella zona del lago di Caldonazzo e del Primiero. In questi contesti le presenze fluttuanti rappresentano un idroesigenza importante in grado di influenzare, soprattutto per quanto attiene il fabbisogno idrico potabile, la pressione derivatoria. 7

10 Uso del suolo Nell ambito dei bilanci idrici sono utilizzati i dati d uso del suolo introdotti nel PTA. Come evidenziato nella citata pianificazione sussiste la difficoltà di individuare le aree a seminativo, per i dati desunti dalla fotointerpretazione, che in questa sede vengono mediati con i risultati del censimento dell agricoltura. Tabella 3. Suddivisione per coltura agraria della superficie dei bacini di primo livello Brenta, Cismon e Vanoi. Orti familiari o Seminativi Legnose agrarie Pascolo Prati stabili SAU Incolto Fonte eterogenee [ha] [ha] [ha] [ha] [ha] [ha] [ha] Brenta PGUAP Sez. IX cens Uso suolo reale media Cismon PGUAP Sez. IX cens Uso suolo reale media Vanoi PGUAP Sez. IX cens Uso suolo reale media

11 Figura 6. Rappresentazione degli ettari coltivati secondo le tre metodologie del PTA. 9

12 Figura 7. Rappresentazione dell aggregazione dei dati desunti dall uso del suolo reale (2003). 10

13 DMV, classificazione dei corpi idrici ed IFF La cartografia georeferenziata introdotta dal PGUAP rappresenta il riferimento geografico in base al quale determinare il Deflusso Minimo Vitale 1. Le portate di competenza, determinabili quindi su tutta la superficie provinciale, sono volte a garantire lo sviluppo equilibrato degli ecosistemi fluviali. A queste in particolare si adegua il regime concessorio al fine di garantire sufficienti portate in alveo. L attuazione dei rilasci utili al raggiungimento dei valori previsti dalla citata cartografia è determinata nell ambito del PTA e nelle successive deliberazioni provinciali d attuazione. Figura 8. Cartografia dei valori di DMV [l/s/km2] per i corsi d acqua nei bacini del Brenta, Cismon, Vanoi. Per quanto attiene i valori del DMV stagionale, sono previsti contributi unitari che variano da 1,5 l/s/km 2 a 7,7 l/s/km 2. Tali valori sono modulati secondo le regole dei regimi nivale-pluviale, non essendoci alcun bacino che ricada nella modulazione del regime glaciale. La mappa distingue chiaramente la zona del gruppo del Lagorai con valori di DMV più elevati (bacini di testa dei torrenti (Maso, Grigno, Cismon e Vanoi). La classificazione dei corpi idrici significativi per il periodo di interesse dei bilanci idrici è riportata nel seguito. Tali informazioni, assieme alla classificazione dell IFF (Indice di Funzionalità Fluviale) ed all andamento quantitativo dei corpi idrici, rappresenta il complesso del monitoraggio dei corpi idrici per la verifica degli obbiettivi di qualità, come individuati in sede comunitaria e nazionale. La qualità delle acque all interno del bacino è controllata dall Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente (APPA) sui punti di monitoraggio significativi, principali, secondari e a specifica destinazione. Il d.lgs 152/99 (oggi sostituito dal d.lgs 152/06) ha conformato il precedente monitoraggio, effettuato mediante l indice 1 Rif. PGUAP, parte terza, III.6. 11

14 SECA, agli standard nazionali relativi alla qualità delle acque. Tale metodologia prevede la definizione degli stati ecologico ed ambientale dei corpi idrici che rappresentano la sintesi dei parametri chimici, biologici e batteriologici e della presenza delle sostanze pericolose. Attualmente il monitoraggio dei corpi idrici è in fase di ridefinizione per l adeguamento agli indirizzi della normativa europea 2000/60. Tabella 4. Stato ecologico delle sezioni di monitoraggio significative e principali. Sezione Brenta Cismon Vanoi SG FIUME BRENTA - PONTE CERVIA SG PONTE CIMITERO SG PONTE FILIPPINI SD TORRENTE MASO SD TORRENTE MOGGIO SD TORRENTE GRIGNO SD RIO MANDOLA SG TORRENTE CISMON - IMER SG TORRENTE VANOI - CANAL SAN BOVO SD TORRENTE VANOI - CANAL SAN BOVO loc. SERRAI Tabella 5. Stato ecologico dei laghi e bacini artificiali LAGO DI CALDONAZZO LAGO DI LEVICO BACINO DELLO SCHENER n.c. 3 n.c. 3 3 L indice IFF permette la valutazione complessiva dell ambiente fluviale, comprendente quindi fattori biotici ed abiotici dell ecosistema acquatico e terrestre ad esso collegato (vedi figure seguenti)

15 Figura 9. Indice IFF relativo al tratto tra Barco e Ospedaletto. 13

16 Figura 10. Indice IFF relativo al tratto tra Ospedaletto e Tezze. 14

17 5.2. Stato dell arte delle concessioni a derivare Distribuzione delle concessioni, tipo di attingimento e quantificazione dei volumi di risorsa concessa Al 31 dicembre 2009 erano censiti punti di derivazione attivi per un totale di concessioni all interno dei bacini idrografici del Brenta, Cismon e Vanoi, per un volume totale annuo concesso pari a 468 mln di m 3 (42,5 mln emunti da acque sotterranee). In termini di classe d uso si riportano nella seguente tabella i dati relativi ai volumi concessi suddivisi per acque superficiali, sotterranee e laghi. Nell ambito dei bilanci idrici la suddivisione per corpo idrico è stata così definita: da acque superficiali: gli attingimenti che avvengono da corso d acqua, sorgente, roggia, canale, drenaggio, ghiacciaio-nevaio, compluvio, subalveo; da acque sotterranee: gli attingimenti da pozzo e sondaggio; da lago: gli attingimenti direttamente da lago. Per quanto riguarda il calcolo del volume medio mensile concesso, esso è determinato moltiplicando la portata media concessa di ogni punto di derivazione per il periodo di utilizzo. Tabella 6. Distribuzione dei punti di derivazione suddivisi per corpo idrico d attingimento e classe d uso nel bacino del Brenta. BRENTA Acque superficiali Acque sotterranee Lago tot n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento tot Numero di punti di derivazione per classe d'uso Acque superficiali n Acque sotterranee n Lago n 800 n Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento classi d'uso Figura 11. Numero di punti di derivazione per classe d uso (Brenta). 2 Derivazioni inferiori ai kw. 15

18 Volumi medi annui concessi per classe d'uso mc Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento classi d'uso Acque superficiali V medio annuo [mc] Acque sotterranee V medio annuo [mc] Lago V medio annuo [mc] Figura 12. Volume medio annuo concesso per classe d uso (Brenta). Tabella 7. Distribuzione dei punti di derivazione suddivisi per corpo idrico d attingimento e classe d uso nel bacino del Cismon. CISMON Acque superficiali Acque sotterranee Lago tot n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento tot Numero di punti di derivazione per classe d'uso Acque superficiali n Acque sotterranee n Lago n n Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento classi d'uso Figura 13. Numero di punti di derivazione per classe d uso (Cismon). 3 Derivazioni inferiori ai kw 16

19 Volumi medi annui concessi per classe d'uso mc 10,000,000 9,000,000 8,000,000 7,000,000 6,000,000 5,000,000 4,000,000 3,000,000 2,000,000 1,000, , Acque superficiali V medio annuo [mc] Acque sotterranee V medio annuo [mc] Lago V medio annuo [mc] 67, ,937, ,904,644 4,430, , , Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento classi d'uso Figura 14. Volume medio annuo concesso per classe d uso (Cismon). Tabella 8. Distribuzione dei punti di derivazione suddivisi per corpo idrico d attingimento e classe d uso nel bacino del Vanoi. VANOI Acque superficiali Acque sotterranee Lago tot n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento tot Numero di punti di derivazione per classe d'uso Acque superficiali n Acque sotterranee n Lago n n Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento classi d'uso Figura 15. Numero di punti di derivazione per classe d uso (Vanoi). 4 Derivazioni inferiori ai kw 17

20 Volumi medi annui concessi per classe d'uso mc Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento classi d'uso Acque superficiali V medio annuo [mc] Acque sotterranee V medio annuo [mc] Lago V medio annuo [mc] Figura 16. Volume medio annuo concesso per classe d uso (Vanoi). Tabella 9. Distribuzione dei punti di derivazione suddivisi per corpo idrico d attingimento e classe d uso nel bacino del Brenta. SENAIGA Acque superficiali Acque sotterranee Lago tot n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] n Vol. medio annuo [m 3 ] Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento tot Numero di punti di derivazione per classe d'uso Acque superficiali n Acque sotterranee n Lago n n Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento classi d'uso Figura 17. Numero di punti di derivazione per classe d uso (Sanaiga). 5 Derivazioni inferiori ai kw. 18

21 Volumi medi annui concessi per classe d'uso mc 5,000,000 4,500,000 4,000,000 3,500,000 3,000,000 2,500,000 2,000,000 1,500,000 1,000, , , ,730, , , Industriale Agricolo Idroelettrico Civile Ittiogenico Innevamento classi d'uso Acque superficiali V medio annuo [mc] Acque sotterranee V medio annuo [mc] Lago V medio annuo [mc] Figura 18. Volume medio annuo concesso per classe d uso (Senaiga). 19

22 Le derivazioni ad uso idroelettrico ad esclusione delle grandi concessioni. Figura 19. Distribuzione delle concessioni idroelettriche con potenza nominale inferiore a kw. 20

23 Numero derivazioni Volumi medi annui concessi [m 3 ] BRENTA CORSO D'ACQUA; 27 ROGGIA; 4 CORSO D'ACQUA; SORGENTE; 57 SORGENTE; ROGGIA; CORSO D'ACQUA; 6 CORSO D'ACQUA; CISMON SORGENTE; 1 SORGENTE; CORSO D'ACQUA; 8 CORSO D'ACQUA; VANOI SORGENTE; 3 SORGENTE; CORSO D'ACQUA; 1 CORSO D'ACQUA; 4,730,400 SENAIGA Figura 20. Distribuzione del numero di punti di derivazione e dei volumi medi emunti relativamente alle concessioni a scopo idroelettrico con potenza nominale inferiore a kw. Tra le citate derivazioni si segnalano quelle denominate piccole idroelettriche, ovvero con potenza nominale installata compresa tra i 220 ed i kw. Tabella 10. Dettaglio delle concessioni piccole idroelettriche. N_pratica N derivazioni Titolare Corpo idrico Vol. medio annuo [m 3 ] C/ GRUPPO CORDENONS S.p.A. TORRENTE MASO R/ TRENTINO SERVIZI S.p.A. TORRENTE GRIGNO Totale volume concesso annuo Per questa tipologia non si segnalano diversioni di sottobacino. 21

24 Le derivazioni ad uso ittiogenico. Figura 21. Distribuzione delle derivazioni a scopo ittiogenico. 22

25 La presenza di tali derivazioni si sviluppa principalmente lungo l asta del fiume Brenta, con un addensamento nel basso corso del fiume. Sia per numero di derivazioni sia per volume concesso è preponderante l emungimento da corso d acqua. Numero derivazioni Volumi medi annui concessi [m 3 ] DRENAGGIO; 1 POZZO; 9 CORSO D'ACQUA; BRENTA CORSO D'ACQUA; 16 SORGENTE; 9 SORGENTE; POZZO; DRENAGGIO; DRENAGGIO; 2 DRENAGGIO; CISMON CORSO D'ACQUA; 1 OPERE ESISTENTI; 1 CORSO D'ACQUA; OPERE ESISTENTI; OPERE ESISTENTI; 1 OPERE ESISTENTI; VANOI Figura 22. Distribuzione delle derivazioni e dei volumi annui medi concessi a scopo ittiogenico per tipo di attingimento. Le tipologie delle derivazioni a scopo ittiogenico prevedono, nella maggior parte dei casi, la restituzione della risorsa nelle immediate vicinanze della derivazione senza causare importanti diversioni di bacino. 23

26 Le derivazioni ad uso civile. Figura 23. Distribuzione delle derivazioni ad uso civile. 24

27 Le derivazioni ad uso civile registrano addensamenti nel versante in sinistra Brenta a monte di Borgo e, per quanto riguarda il bacino del Cismon, intorno all abitato principale di Fiera di Primiero, anche se la distribuzione copre tutte le zone abitate. Gli attingimenti da sorgente sono preponderanti. Numero derivazioni Volumi medi annui concessi [m 3 ] SORGENTE; 860 SORGENTE; BRENTA ROGGIA; 2 POZZO; 64 OPERE ESISTENTI; 7 LAGO; 1 CORSO D'ACQUA; 94 DRENAGGIO; 13 CANALE; 2 SUBALVEO; 1 ROGGIA; POZZO; OPERE ESISTENTI; DRENAGGIO; LAGO; CORSO D'ACQUA; SUBALVEO; 32 CANALE; SORGENTE; 171 SORGENTE; CISMON POZZO; 1 CORSO D'ACQUA; 19 POZZO; CORSO D'ACQUA; GHIACCIAIO- NEVAIO; 2 DRENAGGIO; 1 GHIACCIAIO- NEVAIO; DRENAGGIO; 22 SORGENTE; 107 SORGENTE; VANOI OPERE ESISTENTI; 1 POZZO; 1 CORSO D'ACQUA; 35 SUBALVEO; 1 POZZO; OPERE ESISTENTI; CORSO D'ACQUA; SUBALVEO; 273 SORGENTE; 11 SORGENTE; 193,426 SENAIGA DRENAGGIO; 1 DRENAGGIO; 17 Figura 24. Suddivisione del numero di derivazioni e dei volumi medi annui concessi a scopo civile per tipo di attingimento. 25

28 Si distinguono tra le concessioni ad uso civile un numero di derivazioni ad uso idropotabile per un volume medio annuo concesso di m 3. In maggior dettaglio risultano attive 93 derivazioni da corso d acqua superficiale (58 Brenta, 14 Cismon, 21 Vanoi), attingimenti fortemente vulnerabili per quanto riguarda gli aspetti qualitativi. Figura 25. Distribuzione delle concessioni a scopo idropotabile nei tre bacini. Figura 26. Distribuzione delle concessioni a scopo idropotabile da corso d acqua nei tre bacini. 26

29 Le derivazioni ad uso agricolo. Figura 27. Distribuzione delle derivazioni a scopo agricolo. 27

30 Le derivazioni ad uso agricolo sono distribuite nel fondovalle, su tutta la zona che dai laghi di Caldonazzo e Levico arriva fino ad Ospedaletto, quasi assenti invece nel Primiero. Gli attingimenti prevalenti per numero si ripartiscono equamente tra sorgenti, corsi d acqua e pozzi, mentre per volumi emunti prevalgono decisamente quelli da corso d acqua. Numero derivazioni Volumi medi annui concessi [m 3 ] CORSO D'ACQUA; 259 DRENAGGIO; 6 LAGO; 3 OPERE ESISTENTI; 10 POZZO; 193 COMPLUVIO; CANALE; CORSO D'ACQUA; BRENTA COMPLUVIO; 2 CANALE; 10 SORGENTE; 224 ROGGIA; 36 SORGENTE; ROGGIA; POZZO; DRENAGGIO; LAGO; OPERE ESISTENTI; SORGENTE; 5 SORGENTE; CISMON CORSO D'ACQUA; 9 CANALE; VANOI SORGENTE; 8 SORGENTE; SORGENTE; 1 SORGENTE; 9,466 SENAIGA Figura 28. Suddivisione del numero di derivazioni e dei volumi medi annui concessi a scopo agricolo per tipo di attingimento. 28

31 Figura 29. Distribuzione delle concessioni a scopo agricolo da pozzo nei bacini del Brenta, Cismon, Vanoi. 29

32 Le derivazioni ad uso industriale. Figura 30. Distribuzione delle derivazioni a scopo industriale. 30

33 Tale tipologia di derivazione si concentra nel fondovalle, attorno ai maggiori centri urbani; il tipo di attingimento predominante sia in termini numerici che per volumi risulta essere quello da pozzo, anche se resta comunque una realtà piuttosto marginale in questa parte di territorio provinciale. Numero derivazioni Volumi medi annui concessi [m 3 ] POZZO; 31 POZZO; BRENTA OPERE ESISTENTI; 1 DRENAGGIO; 1 CORSO D'ACQUA; 1 SORGENTE; 3 OPERE ESISTENTI; DRENAGGIO; SORGENTE; CORSO D'ACQUA; CORSO D'ACQUA; 1 OPERE ESISTENTI; 1 OPERE ESISTENTI; CISMON POZZO; 1 SORGENTE; 1 CORSO D'ACQUA; POZZO; 0 SORGENTE; CORSO D'ACQUA; 2 CORSO D'ACQUA; VANOI Figura 31. Suddivisione del numero di derivazioni e dei volumi medi annui concessi a scopo industriale per tipo di attingimento. 31

34 Le derivazioni ad uso innevamento sono 11 per un volume medio annuo concesso pari a m 3 e sono maggiormente concentrate nella zona a ridosso di San Martino di Castrozza, località a maggiore afflusso turistico per la stagione invernale. Figura 32. Distribuzione delle derivazioni a scopo innevamento. 32

35 Numero derivazioni Volumi medi annui concessi [m 3 ] BRENTA CORSO D'ACQUA; 1 CORSO D'ACQUA; CORSO D'ACQUA; 4 SORGENTE; CORSO D'ACQUA; CISMON SORGENTE; 4 OPERE ESISTENTI; 1 OPERE ESISTENTI; VANOI CORSO D'ACQUA; 1 CORSO D'ACQUA; SENAIGA OPERE ESISTENTI; 1 OPERE ESISTENTI; 52,187 Figura 33. Suddivisione del numero di derivazioni e dei volumi medi annui concessi ad uso innevamento per tipo di attingimento. 33

36 Grandi derivazioni a scopo idroelettrico Le Grandi Derivazioni Idroelettriche del Brenta, Cismon e Vanoi rappresentano un sistema complesso, caratterizzato da importanti diversioni di bacino, accumuli, funzionamenti in serie e talvolta d impianti che prevedono anche il pompaggio delle acque. Essi collettano le acque provenienti dal gruppo del Lagorai, che si sviluppa dalla Panarotta fino al Passo Rolle, lungo uno spartiacque che costituisce il coronamento settentrionale di tutti i bacini considerati. Nel bacino del Brenta gli impianti sono ubicati nel sottobacino del torrente Maso (Carzano) e nel sottobacino del torrente Grigno (Grigno-Costabrunella ed in serie Grigno). L impianto di Carzano utilizza a scopo idroelettrico le acque del torrente Maso e di cinque suoi immissari (Brentana, Val di Rotegoio, Antergiò, Orna, Ceggio) captati tramite due canali di gronda, che concentrano le acque prima di immetterle nelle due condotte forzate che conducono alle turbine. L impianto, realizzato a partire dal 1939 e terminato nell attuale configurazione nel 1955, è servito anche da un invaso della capacità di m 3 alimentato dalle acque del rio Brentana, del rio Val di Rotegoio e del torrente Maso. La potenza nominale è pari a 6.974,53 kw per una portata massima concessa complessiva di 3,7 m 3 /s ed un salto pari a 426 m. Il torrente Grigno è caratterizzato da tre impianti idroelettrici (due piccoli e uno grande in serie) facenti capo ad un unica concessione. In val Malene sono presenti l impianto di Costa Brunella 1 e 2. Il primo è servito da un invaso posto a m smm caratterizzato da una capacità utile di 5,4 mln di m 3 a valle del quale è posta una piccola vasca per la raccolta delle perdite dell invaso. Il salto utilizzato è pari a 749 m. Il serbatoio, oltre alle acque di competenza del bacino idrografico dello sbarramento, è alimentato da una derivazione sul rio Quarazza e dal pompaggio delle acque presenti nel serbatoio di Malga Sorgazza che avviene a partire dalla centrale ove sono ubicate le turbine. L impianto di Costa Brunella 2, che condivide il medesimo edificio, turbina le acque provenienti dal serbatoio di Malga Sorgazza in alternativa al pompaggio verso il citato invaso di Costa Brunella. Il serbatoio di Malga Sorgazza raccoglie le acque del torrente Grigno. L impianto di Costa Brunella, comprendente il sistema idrico appena illustrato, ha potenza nominale pari a 415,47 kw. Le acque scaricate nel torrente Grigno, dopo aver percorso la Val Malene sono indirizzate nel serbatoio di Pieve Tesino (capacità utile di m 3 ) nel quale si immettono anche le acque del rio Governana mediante opera di presa e breve canalizzazione. Dal serbatoio si diparte una condotta a pelo libero in galleria che, dopo aver raccolto le acque provenienti dal sistema opera di presa su torrente Chieppena - bacino di Pradellano - presa su rio Solcena, conduce alla centrale di Grigno con un salto di 517 m a partire da una vasca di carico sotterranea. La potenza nominale dell impianto è pari a 7.675,66 kw per una portata massima concessa pari a 4,5 m 3 /s. I grandi impianti idroelettrici dei bacini Cismon e Vanoi rappresentano un sistema complesso che comporta importanti diversioni di bacino. In particolare nel Vanoi sono turbinate e quindi restituite le acque provenienti dal sottobacino del Travignolo, compreso nel bacino di primo livello dell Avisio (impianto di Caoria). Il successivo impianto di San Silvestro raccoglie tali acque con l aggiunta di quelle del bacino di competenza e le restituisce nel bacino del Cismon. L impianto di Caoria, trattato in modo specifico nel contesto del bacino dell Avisio, colletta le acque provenienti dal bacino del Travignolo, importante immissario in sinistra idrografica del torrente Avisio. L impianto, realizzato tra il 1939 ed il 1953, è regolato da un invaso della capacità utile di 28 mln di m 3. Il serbatoio è alimentato anche da due canali di gronda in destra e sinistra idrografica del torrente Travignolo alimentati da otto opere di captazione. L alimentazione della centrale, situata nel comune di Canal San Bovo, avviene tramite una condotta che attraversa una parte della catena del Lagorai con una lunghezza di 11,1 km e che raccoglie le acque di un ulteriore gronda che si sviluppa nel bacino del Vanoi alimentata da quattro opere di captazione (rio Valsorda, rio Val Zanca, rio Miesnotta, rio Stuat). La portata massima concessa è pari a 11 m 3 /s, per una potenza nominale pari a ,72 kw. L impianto di San Silvestro raccoglie tramite un opera di presa le acque del Torrente Vanoi in prossimità della Centrale di Caoria e lo scarico della medesima centrale e le conduce, in canale a pelo libero lungo 12,2 km presso una vasca di carico, per poi turbinarle 34

37 presso la centrale di San Silvestro con un salto di 308 m. Lungo il suo tragitto il canale a pelo libero intercetta anche le acque del rio Valsorda, rio Val Boalon, rio Valvignol e rio Lozen. La portata massima concessa è pari a 13,47 m 3 /s e la potenza dell impianto è pari a ,15 kw. Le acque sono scaricate nel serbatoio dello Schener nel bacino del Cismon. Percorrendo da monte a valle il bacino del Cismon il primo impianto che si incontra è quello di Zivertaghe. Si tratta di un impianto a bacino giornaliero che utilizza le acque del torrente Cismon, rio Camoi e rio Val di Roda che sono immesse, con un canale a pelo libero della lunghezza di 3 km, in un bacino a regolazione giornaliera in località Zivertaghe (capacità pari m 3 ). La potenza nominale dell impianto è pari a 3.188,7 kw e la portata massima concessa risulta 2,7 m 3 /s per un salto di 306 m. Lo scarico dell impianto avviene appena a monte dell opera di presa che alimenta la centrale di Val Noana. L impianto di Val Noana sfrutta le acque raccolte nell omonimo invaso della capacità di 10,89 mln di m 3, sfruttando un salto di 450 m per una portata massima concessa pari a 14,00 m 3 /s ed una potenza nominale pari a ,53 kw. L impianto raccoglie le acque scaricate dalla centrale di Zivertaghe in località Valmesta nel Cismon e gli affluenti rio Valmesta e rio Inferno. Successivamente un canale a pelo libero della lunghezza di 18,3 km, che intercetta anche il rio Cogol, il torrente Canali e Cereda (in comune con l impianto di Castelpietra), conduce all invaso principale. Da qui parte la condotta in pressione che, successivamente ad altre immissioni (rio Valstua, rio Vederna) conduce alla centrale il cui scarico avviene nel torrente Cismon appena a monte dell invaso dello Schener. Come accennato l impianto di Val Noana condivide alcune opere di presa con l impianto di Castelpietra. Esso è servito da un bacino dalla capacità di m 3 sito in località Castrona. L alimentazione della centrale è assicurata da opere di presa sul rio Canali, rio Cereda, e da ulteriori piccole opere di presa (10) nel bacino del rio Canali. L impianto è caratterizzato da una potenza nominale di kw con un salto di 252 m ed una portata massima concessa pari a 2,12 m 3 /s. L invaso dello Schener (capacita 8,9 mln m 3 ) alimenta due impianti idroelettrici facenti capo alla stessa concessione: Val Schener (potenza nominale kw) e Moline (potenza nominale kw). Le acque spillate dall invaso sono turbinate nelle immediate vicinanze dello sbarramento nella centrale di Val Schener con un salto di 14,10 m. Lo scarico avviene in un canale a pelo libero che, successivamente all intercettazione del torrente Val Rosna, raggiunge con un tratto di 4,3 km la vasca di carico dalla quale si diparte la condotta forzata che conduce alla centrale di Moline. La portata massima concessa è pari a 16,0 m 3 /s. Ambedue le centrali si trovano nella provincia di Belluno. 35

38 Figura 34. Rappresentazione planimetrica del sistema idroelettrico (potenza nominale > kw) del Brenta, Cismon, Vanoi. 36

39 Tabella 11. Dati di sintesi relativi al sistema idroelettrico di Brenta, Cismon, Vanoi. Bacino Centrale Potenza nominale [kw] Serbatoio di accumulo Capacità serbatoio accumulo [milioni m 3 ] Salto [m] Portata max [m 3 /s] Brenta Carzano 6.974,53 Bacino di Pontarso 0, ,7 Brenta Brenta Brenta Costa Brunella1 Costa Brunella2 Grigno 7676 Invaso di Costa Brunella 5,4 749 Vasca Malga Sorgazza Bacino di Pradellano 0, Avisio-Vanoi Caoria Invaso di Forte Buso 28, ,0 Vanoi- Cismon S. Silvestro ,47 Cismon Zivertaghe Serbatoio di Zivertaghe 0, ,7 Cismon Val Noana Serbatoio di Val Noana 10, ,0 Cismon Castelpietra Bacino di Castrona 0, ,12 Cismon Schener 14,1 Cismon Moline Bacino Val di Schener 8,9 4, ,1 Il sistema idraulico presenta essenzialmente tre laghi di sbarramento a carattere stagionale: Costa Brunella, Forte Buso, Val Noana. I restanti invasi svolgono laminazioni a carattere settimanale o giornaliera. Nel successivo grafico, che illustra il grado di riempimento dei diversi serbatoi in termini volumetrici a scala giornaliera mediati sul periodo , si evidenziano le citate caratteristiche di regolazione degli invasi considerati. 100% Vasca di Ponte Pieve (Grigno) Vasca Pontarso (Carzano) Serbatoio Costa Bunella (Costabrunella 1) 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Figura 35. Andamento annuale medio del grado di riempimento volumetrico dei tre principali serbatoi del bacino del Brenta. I dati sono aggregati a scala giornaliera e mediati sul periodo (serie disponibili). 37

40 Forte Buso (Caoria) Schener (Moline) Val Noana (Val Noana) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Figura 36. Andamento annuale medio del grado di riempimento volumetrico dei tre principali serbatoi dei bacini del Cismon e Vanoi. I dati sono aggregati a scala giornaliera e mediati sul periodo (serie disponibili). Tabella 12. Caratteristiche dei bacini idrografici sottesi dalle principali centrali idroelettriche comprese nei bacini considerati. Superficie bacino sotteso Rapporto superfici Centrale [km 2 Bacino ] sottese/bacino 1 livello Carzano 124,0 Brenta (618 km 2 ) 20 Costa Brunella 14,5 Brenta (618 km 2 ) 2 Grigno 79,6 Brenta (618 km 2 ) 13 Caoria S. Silvestro 127 di cui 79 nell Avisio e 30 Avisio (940 km 2 )-Vanoi (237 nel Vanoi km 2 ) 279 di cui 79 nell Avisio e 152 Avisio (940 km 2 )-Vanoi nel Vanoi (237 km 2 ) 10% Avisio, 13% Vanoi 10% Avisio, 64% Vanoi Zivertaghe 32,6 Cismon (209 km 2 ) 16% Val Noana 149,5 di cui 32,6 cumulati da Zivertaghe e 116,9 di competenza diretta Cismon (209 km 2 ) 72% Castelpietra 39,6 Cismon (209 km 2 ) 19% Schener Moline 484 di cui 79 nell Avisio, 152 nel Vanoi, 206 nel Cismon 484 di cui 79 nell Avisio, 152 nel Vanoi, 206 nel Cismon + 2,4 Rio Val Rosna Avisio (940 km 2 ) - Cismon (209 km 2 )- Vanoi (237 km 2 ) Avisio (940 km 2 ) - Cismon (209 km 2 )- Vanoi (237 km 2 ) 10% Avisio, 64% Vanoi, 98% Cismon 10% Avisio, 64% Vanoi, 98% Cismon Le centrali di competenza del bacino del Brenta (Carzano, Costa Brunella, Grigno) non comportano importanti diversioni di bacino. Le acque sono restituite in ogni caso nel fiume Brenta in prossimità o all interno dell immissario laterale utilizzato a scopo idroelettrico. Diversamente il complesso delle diversioni nei bacini di Cismon e Vanoi mette in comunicazione acque di competenza dell Avisio con il bacino del Cismon, transitando in condotte forzate per il bacino del Vanoi. Tale sistema comporta sostanziali diversioni di bacino le quali non apportano alcun contributo allo scorrimento superficiale dei bacini che ospitano le centrali idroelettriche se non quelli legati al rilascio del DMV. In sostanza, e salvo alcuni brevi tratti, le acque percorrono i bacini e vengono restituite in provincia di Belluno (Veneto). 38

41 Figura 37. Schema generale del sistema idroelettrico del bacino del Brenta (sottobacini del torrente Maso e Grigno). 39

42 Figura 38. Schema generale del sistema idroelettrico che dall Avisio conduce le acque verso il sistema Vano- Cismon. 40

43 Figura 39. Schema generale del sistema idroelettrico insistente sull asta principale del Cismon nella parte settentrionale. 41

44 Figura 40. Schema generale del sistema idroelettrico insistente sull asta principale del Cismon fino alla chiusura al di fuori dei confini provinciali. Per quanto attiene le portate massime derivabili dalle differenti opere di presa e che potenzialmente possono transitare nelle condotte si rimanda alla seguente figura. I dati sono desunti dagli elaborati progettuali depositati presso gli uffici della PAT. 42

45 Figura 41. Portate massime derivabili dalle opere di presa e portate massime transitabili nelle condotte delle Grandi Derivazioni Idroelettriche dei tre bacini. 43

46 Il seguente grafico rappresenta l andamento delle portate medie mensili turbinate dalle centrali del sistema idroelettrico per i tre bacini. Vasca di Ponte Pieve (Grigno) Vasca di Sorgazza (Costabrunella 2) Vasca Pontarso (Carzano) Serbatoio Costa Bunella (Costabrunella 1) 4 3,5 3 2,5 mc/s 2 1,5 1 0, Figura 42. Andamento delle portate medie mensili turbinate nelle principali centrali idroelettriche del Brenta. Si indicano serbatoio di competenza e centrale. 18 Forte Buso (Caoria) Schener (Moline) Val Noana (Val Noana) S.Silvestro Castelpietra Zivertaghe mc/s Figura 43. Andamento delle portate medie mensili turbinate nelle principali centrali idroelettriche di Cismon e Vanoi. 44

47 Tabella 13. Volumi annui turbinati dai grandi impianti idroelettrici insistenti sul bacino del Brenta [m3] per le serie disponibili. Anno Carzano Costa Brunella 1 Costa Brunella 2 Grigno tot Media annua Vasca di Ponte Pieve (Grigno) Vasca di Sorgazza (Costabrunella 2) Vasca Pontarso (Carzano) Serbatoio Costa Bunella (Costabrunella 1) Figura 44. Volumi annui turbinati per le tre centrali idroelettriche del Brenta per le serie storiche disponibili. Tabella 14. Volumi annui turbinati dai grandi impianti idroelettrici insistenti sui bacini di Cismon Vanoi [m3] per le serie disponibili. Moline Anno Caoria S. Silvestro Castelpietra Zivertaghe Val Noana tot (Schener) Media annua

48 Forte Buso (Caoria) Schener (Moline) Val Noana (Val Noana) S.Silvestro Castelpietra Zivertaghe Figura 45. Volumi annui turbinati per le centrali idroelettriche del Cismon-Vanoi per le serie disponibili. Tabella 15. Volumi mensili turbinati nelle centrali idroelettriche del Brenta [m3]. Carzano mese media min max dev.st Costabrunella 1 mese media min max dev.st Costabrunella 2 mese media min max dev.st Grigno mese media min max dev.st

49 Carzano Costabrunella1 Costabrunella2 Grigno mc mesi Figura 46. Rappresentazione dei volumi medi mensili turbinati per le centrali del Brenta. Tabella 16. Volumi mensili turbinati nelle centrali idroelettriche del Cismon-Vanoi [m3]. Forte Buso (Caoria) mese media min max dev.st Schener (Moline) mese media min max dev.st Val Noana (Val Noana) mese media min max dev.st San Silvestro mese media min max dev.st

50 Castelpietra mese media min max dev.st Zivertaghe mese media min max dev.st Caoria Moline Val Noana S. Silvestro Castelpietra Zivertaghe mc mesi Figura 47. Rappresentazione dei volumi medi mensili turbinati per le centrali del Cismon Vanoi. 48

51 Essendo i bacini soggetti ad importanti diversioni, assumono particolare importanza i rilasci del DMV previsti a partire dal 1 gennaio 2009, sia per gli effetti migliorativi che possono avere sugli ecosistemi fluviali, sia in termini di portata non utilizzata. Tabella 17. Rilasci sperimentali del DMV in vigore sino al 31 dicembre 2008 e a partire dal 1 gennaio 2009 di competenza delle centrali comprese nei tre bacini. Sup Bacino Rilascio sperimentale Rilascio a partire dal 1 gennaio 2009 [l/s] Impianto Carzano Costa Brunella Grigno Caoria (Invaso di Forte Buso) S. Silvestro Zivertaghe Castelpietra Val Noana Schener Corpo idrico interessato dal rilascio Costante [l/s] Volume rilasciato [m 3 ] Brenta percentuale rispetto al turbinato+ DMV dic-mar [l/s] apr-lug [l/s] ago-sett [l/s] ott-nov [l/s] Volume rilasciato [m 3 ] Torrente Maso 90, Torrente Ceggio 19, Rio Brentana 5, % Rio Rotegoio 1, Rii Antergiò dx + sx 1, Torrente Grigno 14, Torrente Grigno 60, Torrente Chieppena Invaso Pradellano 11, , % Rio Governana 0, Rio Solcena 6,5 0 0 Cismon-Vanoi Rio Val Sorda 14, % da Alta sommare a Rio Val Zanca % di competenza Rio Miesnotta 4,5 0 0 Avisio Vanoi +Boalon Rio Val Sorda 40, Bassa 6% Rio Vignol 4, Rio Lozen Torrente Cismon 26, Rio Val di Roda 4, alla progressiva di 250 m del canale di gronda 0, % Rio Camoi 0, Bacino Zivertaghe recupero perdite 0, Torrente Canali 26, Rio Cereda 6, Rio Brentella I , Rio Brentella II Rio Welsperg I 2, % Rio Welsperg II ,24 Rio Palù Grand compluvio Piereni 1, Torrente Cismon 43, Torrente Noana 28, Rio Val Stua 3, Rio Val San 6% 3, Paolo Rio Val Inferno 1, Rio Val Mesta 2, Torrente Cismon Diga di Val Schener , % percentuale rispetto al turbinato+ DMV 35% 32% 29% 6% da sommare a 15% di competenza Avisio Moline Rio Val Rosna 2, % 18% 24% 23% 21% 12% 49

52 Figura 48. Valori massimi derivabili dalle differenti opere di presa al servizio delle principali centrali idroelettriche e valori del rilascio del DMV (attivi a partire dal 1 gennaio 2009). 50

53 5.3. Misure di portata e pluviometria Campagna di misura della portata Le misurazioni di portata rappresentano il necessario mezzo d indagine per la valutazione dello stato quantitativo dei corsi d acqua del bacino. Le misure sono state effettuate sia su sezioni presidiate da sensori idrometrici, per l ottimizzazione della scala delle portate, sia su sezioni sprovviste di misura in continuo per verificare, seppur in modo puntuale, la portata istantanea dei corsi d acqua, utile alla taratura del modello matematico e alla verifica del DMV. Nei tre bacini sono state individuate sezioni di misura quantitativa delle portate (14 Brenta, 6 Cismon, 3 - Vanoi), 14 delle quali coincidono con idrometri in continuo gestiti dalla Provincia Autonoma di Trento. Le rilevazioni sono state eseguite a partire da maggio 2009 per un totale di 150 misurazioni di portata, corrispondenti a 76 determinazioni di portata. Figura 49. Stazioni idrometriche e sezioni di monitoraggio delle portate utili alla stesura dei bilanci idrici. Si riporta nel seguito la caratterizzazione delle sezioni in oggetto, la loro ubicazione e le misurazioni effettuate. Le tabelle-dati relative contengono il dettaglio delle singole determinazioni di portata con indicazione della lettura eseguita sull asta idrometrica o il dato registrato dal rilevatore CAE. Si determinano inoltre i valori di DMV come desumibili dalla cartografia georeferenziata del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche ed il confronto con i valori misurati. In rosso si evidenziano i valori di portata inferiori al DMV atteso. 51

54 MANDOLA CARATTERISTICHE GENERALI SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 19,6 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Calceranica Fiume Brenta Naturale Rinforzata/Cedevole Mobile 3,6 m Rilevatore piezoresistivo e asta idrometrica Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 462 Figura 50. Localizzazione della sezione Mandola su CTP. 52

55 Idrometro e sezione di misura sul Mandola. A monte della sezione Mandola non sono presenti grandi derivazioni idroelettriche. Figura 51. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Mandola. 53

56 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 52. DMV e bacino sotteso dalla sezione Mandola. Tabella 18. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 3,0 3,0 4,2 3,6 4,2 [m 3 /s] 0,06 0,06 0,08 0,07 0,08 DATI RACCOLTI Tabella 19. Sintesi dei dati elaborati. DATA ASTA [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 08/05/ ,61 0, /06/ ,14 0, /08/ ,07 0, /06/ ,22 0,08 PORTATA MIN 0,07 PORTATA MAX 0,22 Durante i sopralluoghi si è rilevato il progressivo innalzamento del fondo con conseguente insabbiamento dell asta idrometrica. Venendo quindi a mancare una correlazione univoca tra altezza sull asta e portata transitante, non si è proceduto ad una ridefinizione della scala delle portate, in quanto la sezione necessita di interveti per la sistemazione del fondo. 54

57 AONÈ CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 21,7 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Caldonazzo Torrente Centa Naturale Cedevoli Mobile 4,9 m Rilevatore ad ultrasuoni Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 522 Figura 53. Localizzazione della sezione Aonè su CTP. 55

58 Idrometro e sezione di misura sul Centa ad Aonè. A monte della sezione Aonè non sono presenti grandi derivazioni idroelettriche. Figura 54. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Aonè. 56

59 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 55. DMV e bacino sotteso dalla sezione Aonè. Tabella 20. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 4,0 4,0 5,6 4,8 5,6 [m 3 /s] 0,09 0,09 0,12 0,10 0,12 DATI RACCOLTI Tabella 21. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 08/05/2009 0,12 0,84 0, /06/2009 0,00 0,06 0, /08/2009-0,05 0, ,10 6 Portata stimata senza rilevazione strumentale. 57

60 BRENTA CARATTERISTICHE GENERALI SEZIONE DI INDAGINE STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 54,9 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO Comune di Caldonazzo Fiume Brenta GEOMETRIA SEZIONE Naturale Rettangolare CONDIZIONE SPONDE Cedevoli Rinforzate CONDIZIONE FONDO Mobile Fisso LARGHEZZA MEDIA SEZIONE 5,5 m -- STRUMENTAZIONE FISSA -- FINALITÀ DELL INDAGINE Aggiornamento della scala delle portate Rilevatore ad ultrasuoni e asta idrometrica COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 449 Figura 56. Localizzazione della sezione Brenta su CTP. 58

61 Idrometro e sezione di misura a Brenta. A monte della sezione Brenta non sono presenti grandi derivazioni idroelettriche. Figura 57. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Brenta. 59

62 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 58. DMV e bacino sotteso dalla sezione Brenta. Tabella 22. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 2,0 2,0 2,8 2,4 2,8 [m 3 /s] 0,11 0,11 0,15 0,13 0,15 DATI RACCOLTI Tabella 23. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 14/05/2009 0,24 2,00 0, /07/2009 0,11 0,97 0, /08/2009 0,08 0,48 0,13 60

63 BRENTELLA CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 23,0 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Levico Rio Brentella Trapezoidale Rinforzate Fisso 3,1 m Rilevatore ad ultrasuoni e asta idrometrica Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 439 Figura 59. Localizzazione della sezione Brentella su CTP. 61

64 Idrometro e sezione di misura sul rio Brentella. A monte della sezione sul Brentella non sono presenti grandi derivazioni idroelettriche. Figura 60. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Brentella. 62

65 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 61. DMV e bacino sotteso dalla sezione Brentella. Tabella 24. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 2,0 2,0 2,8 2,4 2,8 [m 3 /s] 0,05 0,05 0,06 0,06 0,06 DATI RACCOLTI Tabella 25. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 14/05/2009 0,21 0,58 0, /07/2009 0,19 0,51 0, /08/2009 0,06 0,06 0,06 63

66 PONTE CERVIA CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 122,0 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Levico Fiume Brenta Trapezoidale Rinforzate Fisso 9,4 m Rilevatore ad ultrasuoni e asta idrometrica Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 436 Figura 62. Localizzazione della sezione di Ponte Cervia su CTP. 64

67 Idrometro e sezione di misura a Ponte Cervia. A monte della sezione di Ponte Cervia non sono presenti grandi derivazioni idroelettriche. Figura 63. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Ponte Cervia. 65

68 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 64. DMV e bacino sotteso dalla sezione Ponte Cervia. Tabella 26. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 2,5 2,5 3,5 3,0 3,5 [m 3 /s] 0,30 0,30 0,43 0,37 0,43 DATI RACCOLTI Tabella 27. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 14/05/2009 0,62 3,87 0, /06/2009 0,49 1,76 0, /08/2009 0,42 1,03 0, /10/2009 0,39 0,80 0,43 PORTATA MIN 0,80 PORTATA MAX 3,87 Dai sopralluoghi effettuati si è rilevato, per le rilevazioni successive al 31/07/2009, il parziale insabbiamento del fondo, dovuto probabilmente alla morfologia dell alveo a monte della sezione. I dati utilizzati per la ridefinizione della scala delle portate sono quindi limitati a questa data. 66

69 PONTE ZACCON CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 171,9 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Roncegno Fiume Brenta Rettangolare Rinforzate Mobile 10,1 m Rilevatore ad ultrasuoni Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 410 Figura 65. Localizzazione della sezione di Ponte Zaccon su CTP. 67

70 Idrometro e sezione di misura a Ponte Zaccon. A monte della sezione di Ponte Zaccon non sono presenti grandi derivazioni idroelettriche. Figura 66. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Ponte Zaccon. 68

71 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 67. DMV e bacino sotteso dalla sezione Ponte Zaccon. Tabella 28. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 2,5 2,5 3,5 3,0 3,5 [m 3 /s] 0,43 0,43 0,60 0,52 0,60 DATI RACCOLTI Tabella 29. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 17/06/2009 0,47 2,56 0, /08/2009 0,39 1,48 0, /02/2010 0,45 2,19 0,43 69

72 BORGO VALSUGANA CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 214,8 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Borgo Valsugana Fiume Brenta Rettangolare Rinforzate Fisso 11,9 m Rilevatore ad ultrasuoni e asta idrometrica Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 378 Figura 68. Localizzazione della sezione di Borgo Valsugana su CTP. 70

73 Idrometro e sezione di misura a Borgo Valsugana. A monte della sezione di Borgo Valsugana non sono presenti grandi derivazioni idroelettriche. Figura 69. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Borgo Valsugana. 71

74 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 70. DMV e bacino sotteso dalla sezione Borgo Valsugana. Tabella 30. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 4,0 4,0 5,6 4,8 5,6 [m 3 /s] 0,86 0,86 1,20 1,03 1,20 DATI RACCOLTI Tabella 31. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 22/05/2009 0,39 7, /08/2009 0,22 2,

75 PONTE DELLE CARRETTE CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 114,1 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comuni di Castelnuovo e Scurelle Torrente Maso Naturale Cedevoli Mobile 20,3 m Rilevatore ad ultrasuoni Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 351 Figura 71. Localizzazione della sezione di Ponte delle Carrette su CTP. 73

76 Idrometro e sezione di misura a Ponte delle Carrette. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMPIANTO DI CARZANO: diversione di bacino dal torrente Ceggio. Figura 72. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Ponte delle Carrette. 74

77 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 73. DMV e bacino sotteso dalla sezione Ponte delle Carrette. Tabella 32. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 4,5 4,5 6,3 5,4 6,3 [m 3 /s] 0,51 0,51 0,72 0,62 0,72 DATI RACCOLTI Tabella 33. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 10/07/2009 0,80 4,63 0, /08/2009 0,59 1,49 0, /04/2010 0,72 3,06 0,72 75

78 VILLA AGNEDO CARATTERISTICHE GENERALI SEZIONE DI INDAGINE STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 27,8 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO Comuni di Villa Agnedo e Ivano Fracena Torrente Chieppena GEOMETRIA SEZIONE Naturale Naturale CONDIZIONE SPONDE Cedevoli Cedevoli CONDIZIONE FONDO Mobile Mobile LARGHEZZA MEDIA SEZIONE 4,1 m -- STRUMENTAZIONE FISSA -- Rilevatore ad ultrasuoni FINALITÀ DELL INDAGINE Aggiornamento della scala delle portate. Verifica rilasci DMV. COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 391 Figura 74. Localizzazione della sezione di Villa Agnedo su CTP. 76

79 Idrometro e sezione di misura a Villa Agnedo. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMPIANTO DI GRIGNO COSTABRUNELLA: diversione verso il bacino del torrente Grigno. Figura 75. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Villa Agnedo. 77

80 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 76. DMV e bacino sotteso dalla sezione Villa Agnedo. Tabella 34. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 4,0 4,0 5,6 4,8 5,6 [m 3 /s] 0,11 0,11 0,16 0,13 0,16 DATI RACCOLTI Tabella 35. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 22/05/2009 0,37 1,36 0, /07/2009 0,23 0,46 0, /10/2009 0,11 0,14 0, /02/2010 0,20 0,35 0, /04/2010 0,17 0,22 0, /04/2010 0,23 0,41 0, /06/2010 0,19 0,31 0,16 PORTATA MIN 0,14 PORTATA MAX 1,36 78

81 GRIGNO PAESE CARATTERISTICHE GENERALI SEZIONE DI INDAGINE STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 90,5 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO Comune di Grigno Torrente Grigno GEOMETRIA SEZIONE Trapezoidale Naturale CONDIZIONE SPONDE Rinforzate Rinforzate CONDIZIONE FONDO Fisso Mobile LARGHEZZA MEDIA SEZIONE 9,4 m -- STRUMENTAZIONE FISSA -- Rilevatore ad ultrasuoni FINALITÀ DELL INDAGINE Aggiornamento della scala delle portate. Verifica rilasci DMV. COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 267 Figura 77. Localizzazione della sezione di Grigno-Paese su CTP. 79

82 Sezione di misura a Grigno-Paese. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMPIANTO DI GRIGNO COSTABRUNELLA: sezione sottesa. Figura 78. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Grigno-Paese. 80

83 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 79. DMV e bacino sotteso dalla sezione Grigno-Paese. Tabella 36. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 4,5 4,5 6,3 5,4 6,3 [m 3 /s] 0,41 0,41 0,57 0,49 0,57 DATI RACCOLTI Tabella 37. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 22/05/2009 0,39 3,86 0, /08/2009 0,32 1,09 0, /10/2009 0,28 0,60 0, /11/2009 0,24 0,72 0, /02/2010 0,28 0,77 0,41 PORTATA MIN 0,60 PORTATA MAX 3,86 81

84 GRIGNO PONTE FILIPPINI CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 599,6 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Grigno Fiume Brenta Naturale Rinforzata/Cedevole Mobile 35,4 m Rilevatore ad ultrasuoni e asta idrometrica Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 240 Figura 80. Localizzazione della sezione di Ponte Filippini su CTP. 82

85 Idrometro e sezione di misura a Ponte Filippini. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMPIANTO DI CARZANO. IMP. DI GRIGNO COSTABRUNELLA. Figura 81. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Grigno-Ponte Filippini. 83

86 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 82. DMV e bacino sotteso dalla sezione Grigno-Ponte Filippini. Tabella 38. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 4,0 4,0 5,6 4,8 5,6 [m 3 /s] 2,40 2,40 3,36 2,88 3,36 DATI RACCOLTI Tabella 39. Sintesi dei dati elaborati. DATA ASTA [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 28/09/2009 0,34 9,52 2, /10/2009 0,28 6,65 3, /11/2009 0,32 8,35 3, /02/2010 0,36 10,03 2,40 PORTATA MIN 6,65 PORTATA MAX 10,03 84

87 FIERA DI PRIMIERO CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Cismon SUPERFICIE BACINO 112,3 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE STRUMENTAZIONE FISSA FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Fiera di Primiero - Transacqua Torrente Cismon Naturale Rinforzata Mobile 8,15 m Rilevatore ad ultrasuoni e asta idrometrica Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 704 Figura 83. Localizzazione della sezione di Fiera di Primiero su CTP. 85

88 Idrometro e sezione di misura a Fiera di Primiero. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI ZIVERTAGHE IMP. DI VALNOANA: sezione sottesa. IMP. DI CASTELPIETRA. Figura 84. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Fiera di Primiero. 86

89 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 85. DMV e bacino sotteso dalla sezione Fiera di Primiero. Tabella 40. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 4,5 4,5 6,3 5,4 6,3 [m 3 /s] 0,51 0,51 0,71 0,61 0,71 DATI RACCOLTI Tabella 41. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 24/09/2009 0,615 2,74 0, /10/2009 0,590 2,45 0, /10/2009 0,553 1,62 0, /03/2010 0,438 1,01 0, /04/2010 0,600 2,71,071 PORTATA MIN 1,01 PORTATA MAX 2,74 87

90 TONADICO CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Cismon SUPERFICIE BACINO 42,0 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Tonadico Torrente Canali Rettangolare Rinforzate Mobile 13,0 m Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 753 Figura 86. Localizzazione della sezione Tonadico su CTP. 88

91 Sezione di misura Tonadico: idrometro prima e dopo il marzo 2010 e sezione di misure puntuali. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI CASTELPIETRA. Figura 87. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Tonadico. 89

92 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 88. DMV e bacino sotteso dalla sezione Tonadico. Tabella 42. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 5,5 5,5 7,7 6,6 7,7 [m 3 /s] 0,23 0,23 0,32 0,28 0,32 DATI RACCOLTI E DMV Tabella 43. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 24/09/2009 0,42 2,61 0, /10/2009 0,38 1,86 0, /10/2009 0,44 2,41 0, /03/2010 0,43 0,60 0, /04/2010 0,46 0,63 0,32 PORTATA MIN 0,60 PORTATA MAX 2,61 90

93 CAORIA - VANOI CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE E STAZIONE IDROMETRICA SEZIONE DI INDAGINE STAZIONE IDROMETRICA BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Vanoi SUPERFICIE BACINO 82,1 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO Comune di Canal S. Bovo Torrente Vanoi GEOMETRIA SEZIONE Naturale Trapezoidale CONDIZIONE SPONDE Cedevoli Rinforzate CONDIZIONE FONDO Mobile Mobile LARGHEZZA MEDIA SEZIONE 7,7 m -- STRUMENTAZIONE FISSA -- Rilevatore ad ultrasuoni FINALITÀ DELL INDAGINE Aggiornamento della scala delle portate. Verifica rilasci DMV. COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 851 Figura 89. Localizzazione della sezione di Caoria-Vanoi su CTP. 91

94 Idrometro e sezione di misura Caoria-Vanoi. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI CAORIA IMP. DI S. SILVESTRO: sezione sottesa. Figura 90. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Caoria-Vanoi. 92

95 DEFLUSSO MINIMO VITALE STAGIONALE Figura 91. DMV e bacino sotteso dalla sezione Caoria-Vanoi. Tabella 44. DMV modulato per la sezione in esame. U. M. DMV base Dic-Mar Apr-Lug Ago-Set Ott-Nov [l/(s*km 2 )] 5,0 5,0 7,0 6,0 7,0 [m 3 /s] 0,41 0,41 0,57 0,49 0,57 DATI RACCOLTI Tabella 45. Sintesi dei dati elaborati. DATA SENSORE [m] PORTATA MEDIA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 24/09/2009 0,32 0,47 0, /10/2009 0,34 0,60 0, /02/2010 0,31 0,29 0, /03/2010 0,31 0,36 0, /04/2010 0,36 0,62 0, /08/2010 0,69 1,40 0,49 PORTATA MIN 0,29 PORTATA MAX 1,40 93

96 Sezioni con misure puntuali Si è scelto di effettuare delle rilevazioni di portata su alcune sezioni di interesse pur se sprovviste di misuratori di livello in continuo; in questi casi quindi non è stata determinata una scala delle portate, ma si è compiuta una verifica puntuale del rispetto dei valori di DMV. I dati vengono sinteticamente riportati in tabelle accompagnate da foto e mappe che meglio identificano e localizzano le sezioni. 94

97 LARGANZA CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 18,35 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE Comune di Roncegno Torrente Larganza Naturale Cedevoli Mobile 5,5 m FINALITÀ DELL INDAGINE -- COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 409 Figura 92. Localizzazione della sezione Larganza su CTP. 95

98 Sezione di misura Larganza. A monte della sezione Larganza non sono presenti grandi derivazioni idroelettriche. Figura 93. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Larganza. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 46. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 14/05/2009 2,04 0, /07/2009 0,74 0,10 96

99 CEGGIO CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 28,24 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Telve Telve di Sopra Torrente Ceggio Naturale Cedevoli Mobile 6,4 m Verifica DMV COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 625 Figura 94. Localizzazione della sezione Ceggio su CTP. 97

100 Sezione di misura Ceggio. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMPIANTO DI CARZANO: diversione di bacino verso il torrente Maso. Figura 95. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Ceggio. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 47. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 27/04/2010 1,15 0, /08/2010 0,07 0,14 98

101 GRIGNO A CINTE TESINO CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Brenta SUPERFICIE BACINO 73,0 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Cinte Tesino Castello Tesino Torrente Grigno Naturale Cedevoli Mobile 4,2 m Verifica DMV COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 674 Figura 96. Localizzazione della sezione Grigno a Cinte Tesino su CTP. 99

102 Sezione di misura Grigno a Cinte Tesino. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMPIANTO DI GRIGNO: sezione sottesa. Figura 97. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Grigno-Cinte Tesino. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 48. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 27/04/2010 0,87 0, /08/2010 0,49 0,39 100

103 FIERA DI PRIMIERO STAZIONE SEBA CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Cismon SUPERFICIE BACINO 66,2 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Fiera di Primiero Tonadico Torrente Cismon Rettangolare Rinforzate Fisso 2,0 m Verifica DMV COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 716 Figura 98. Localizzazione della sezione Fiera di Primiero-SEBA su CTP. 101

104 Sezione di misura Fiera di Primiero-SEBA. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI ZIVERTAGHE IMP. DI VALNOANA: sezione sottesa. Figura 99. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Fiera di Primiero-SEBA. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 49. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 24/09/2009 0,47 0, /10/2009 0,54 0,51 102

105 TONADICO MONTE CENTRALE CASTELPIETRA CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Cismon SUPERFICIE BACINO 41,5 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Tonadico Torrente Canali Rettangolare Rinforzate Mobile 4,8 m Verifica DMV COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 778 Figura 100. Localizzazione della sezione Tonadico-monte su CTP. 103

106 Sezione di misura Tonadico-monte. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI CASTELPIETRA: sezione sottesa. Figura 101. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Tonadico-monte. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 50. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 17/04/2010 0,37 0, /08/2010 0,42 0,27 104

107 VAL NOANA CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Cismon SUPERFICIE BACINO 45,5 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Imer Torrente Noana Naturale Cedevoli Mobile 4,9 m Verifica DMV COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 660 Figura 102. Localizzazione della sezione Val Noana su CTP. 105

108 Sezione di misura Val Noana. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI VAL NOANA: sezione sottesa. Figura 103. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Val Noana. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 51. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 16/04/2010 0,92 0, /08/2010 1,01 0,22 106

109 CISMON MONTE CENTRALE ZIVERTAGHE CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Cismon SUPERFICIE BACINO 34,7 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Siror Torrente Cismon Naturale Cedevoli Mobile 2,8 m Verifica DMV COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 1190 Figura 104. Localizzazione della sezione Cismon su CTP. 107

110 Sezione di misura Cismon. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI ZIVERTAGHE: sezione sottesa. Figura 105. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Cismon. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 52. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 17/04/2010 0,27 0, /08/2010 0,26 0,23 108

111 CAORIA - VALSORDA CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Vanoi SUPERFICIE BACINO 49,3 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Canal S. Bovo Rio Valsorda Naturale Cedevoli Mobile 3,3 m Aggiornamento della scala delle portate COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 852 Figura 106. Localizzazione della sezione Caoria-Valsorda su CTP. 109

112 Sezione di misura Caoria-Valsorda. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI CAORIA IMP. DI S. SILVESTRO: sezione sottesa. Figura 107. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Caoria-Valsorda. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 53. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 16/04/2010 0,20 0,34 110

113 LOZEN CARATTERISTICHE GENERALI - SEZIONE DI INDAGINE BACINO IDRICO DI 1 LIVELLO Cismon SUPERFICIE BACINO 34,7 km 2 LOCALITÀ CORPO IDRICO GEOMETRIA SEZIONE CONDIZIONE SPONDE CONDIZIONE FONDO LARGHEZZA MEDIA SEZIONE FINALITÀ DELL INDAGINE Comune di Siror Torrente Cismon Naturale Cedevoli Mobile 2,8 m Verifica DMV COORDINATE UTM WGS84 X [m] Y [m] Quota [m] 632 Figura 108. Localizzazione della sezione Lozen su CTP. 111

114 Sezione di misura Lozen. GRANDI DERIVAZIONI NEL BACINO: IMP. DI S. SILVESTRO: sezione sottesa. Figura 109. Derivazioni idroelettriche a monte della sezione Lozen. DATI RACCOLTI E DMV Tabella 54. Sintesi dei dati elaborati. DATA PORTATA [m 3 /s] DMV atteso [m 3 /s] 1 16/04/2010 0,25 0, /08/2010 0,34 0,16 112

115 Le sezioni di misura: loro significato nel bilancio idrico e considerazioni sulle misure Le sezioni dotate di idrometro gestite dalla Provincia Autonoma di Trento permettono una valutazione delle portate transitate nei corsi d acqua del bacino. Nella seguente tabella sono rappresentate le sezioni attrezzate ad idrometro nei bacini del Brenta, Cismon e Vanoi, con un giudizio d affidabilità sulle scale di deflusso durante i periodi di magra basate sulle serie storiche a disposizione e sulle misurazioni effettuate in alveo. Tabella 55. Caratteristiche degli idrometri e valutazione qualitativa dei dati nell ambito del loro utilizzo nella sperimentazione dei bilanci idrici. Affidabilità Corpo Serie Denominazione Tipo sensore X_UTM Y_UTM scala di idrico disponibile deflusso Centa Aonè Ultrasuoni Media Brenta Borgo Valsugana Ultrasuoni Alta Brenta Brenta Ultrasuoni Alta Brentella di Levico Brentella Ultrasuoni Alta Brenta Grigno - Ponte Filippini Ultrasuoni Alta Grigno Grigno Paese Ultrasuoni Non affidabile per regimi di magra Brenta Levico - Ponte Cervia Ultrasuoni Media Brenta Ospedaletto Ultrasuoni Bassa Maso Ponte delle Carrette Ultrasuoni Bassa Brenta Ponte Zaccon Ultrasuoni Alta Larganza Roncegno Ultrasuoni Indeterminata Chieppena Villa Agnedo Ultrasuoni Media Cismon Fiera di Primiero Ultrasuoni Alta Canali Pradidali Ultrasuoni Non affidabile per regimi di magra Cismon Fiera di Primiero Piezoresistivo Indeterminata Cismon San Martino di Castrozza Ultrasuoni Canali Tonadico Ultrasuoni Valsorda Caoria Valsorda Ultrasuoni Vanoi Caoria Vanoi Ultrasuoni Non affidabile per regimi di magra Non affidabile per regimi di magra Non affidabile per regimi di magra Non affidabile per regimi di magra 113

116 Le misure di portata effettuate nell ambito della sperimentazione dei bilanci idrici hanno contribuito alla determinazione di scale delle portate maggiormente affidabili per i regimi di magra-morbida, pur nei limiti della geometria delle sezioni. Nei casi dubbi, l utilizzo del modello matematico Geotransf ed i dati forniti dai gestori dei grandi impianti idroelettrici hanno permesso la verifica dei dati di portata determinati per mezzo della scala delle portate. Per alcune sezioni non è stato comunque possibile ottenere un dato affidabile. Nel seguito sono riportate le rappresentazioni delle curve di durata ricavate dai dati in continuo degli idrometri ed il confronto con il valore di DMV base previsto per la sezione monitorata. Sono inoltre contabilizzati i volumi transitati. Mandola Il torrente Mandola nasce dall impluvio tra la cima Marzola e il gruppo della Vigolana, per immettersi, dopo pochi chilometri a valle, nel lago di Caldonazzo all altezza dell abitato di Calceranica. Come anticipato nel capitolo le rilevazioni idrometriche del misuratore in continuo della Provincia risultano inficiate a partire dal 2009 a causa di un cambiamento della geometria del fondo dovuto sia a trasporto solido naturale sia a movimentazione di materiale per lavori in alveo. La precedente serie storica risulta ridotta ed eccessivamente frammentata ai fini di un analisi statistica. A titolo esemplificativo si riporta comunque la curva di durata dell anno medio per i dati disponibili. anno medio DMV base 2,50 2,00 1,50 mc/s 1,00 0,50 0,00 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 0,26 5,82 0,07 0,52 giornaliera Figura 110. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione Mandola (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 114

117 Centa ad Aonè La sezione monitorata è localizzata alle pendici orientali del gruppo della Vigolana in corrispondenza del cambio di pendenza del torrente Centa a monte della conoide di Caldonazzo. Nonostante la serie storica di dati idrometrici sia poco consistente, riesce comunque a caratterizzare la sezione da un punto di vista idrologico: l andamento della curva di durata è tipico dei regimi nivali naturali, non essendoci infatti derivazioni rilevanti all interno del bacino imbrifero. Nonostante questo le portate rilevate risultano talvolta inferiori al DMV richiesto specificatamente nel periodo estivo; questo fatto trova conferma sia nelle registrazioni in continuo del livello idrometrico, sia dalla misura di portata puntuale effettuata a fine agosto 2009 (vedi cap Sezione di misura Aonè ). anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 0,34 10,93 0,00 0,58 giornaliera Figura 111. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione Aonè (elaborazione serie storica) Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 3,000,000 mc 2,500,000 2,000,000 1,500,000 1,000, ,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 112. Volumi medi mensili transitati nella sezione sul Centa ad Aonè (serie storica). 115

118 Brenta La sezione Brenta è situata sul fiume omonimo, a poca distanza dallo sfioro del lago di Caldonazzo. In particolare l idrometro è posizionato su una platea a pendenza piuttosto accentuata che crea una lama d acqua sottile in corrente supercritica. La serie storica di dati è limitata agli anni 2006 ottobre 2009 ed evidenzia l effetto di laminazione del lago, con una curva dei deflussi fortemente sostenuta. Per una migliore interpretazione dei dati si riporta anche il grafico del deflusso dell anno medio in cui si evidenziano la mancanza di picchi pronunciati di precipitazione e una discontinuità da 1,60 a 2,20 m 3 /s dovuto alla regolazione del lago. anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% anno medio DMV modulato mc/s Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 0,57 5,53 0,00 0,88 giornaliera Figura 113. Curva di durata, curva dei deflussi dell anno medio e valori del DMV previsto per la sezione Brenta (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 116

119 6,000,000 mc 5,000,000 4,000,000 3,000,000 2,000,000 1,000,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 114. Volumi medi mensili transitati nella sezione Brenta (serie storica). 117

120 Brentella La sezione Brentella è localizzata sull emissario del lago di Levico. Anche in questo caso i dati a disposizione evidenziano l effetto di laminazione del lago, con una curva dei deflussi fortemente sostenuta sulle morbide. anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 0,11 0,86 0,00 0,08 giornaliera Figura 115. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione Aonè (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 700,000 mc 600, , , , , ,000 Media Mese [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 116. Volumi medi mensili transitati nella sezione sul Centa ad Aonè (serie storica). 118

121 Ponte Cervia La sezione sul fiume Brenta si trova in corrispondenza del depuratore di Levico, a valle della confluenza tra le acque provenienti dal torrente Centa e i laghi di Caldonazzo e Levico. La serie di dati storici, che comprende gli anni dal 1995 al 2008, permette un analisi statistica più consistente delle precedenti. Le curve di durata dell anno medio e tipico risultano molto simili, se si escludono i picchi di massima che, rilevati dall anno tipico, vengono invece assorbiti nel caso della media; il risultato grafico che ne deriva consiste in una curva di portata cumulata più continua. Considerando l andamento per valori inferiori a 4 m 3 /s la pendenza costante indica un deflusso sostenuto nelle morbide per la laminazione dei laghi, a cui va poi a sovrapporsi il contributo delle piene del torrente Centa. anno tipico 2007 anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 1,79 33,61 0,11 2,06 giornaliera Figura 117. Curve di durata e valore del DMV base previsto per la sezione a Ponte Cervia (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 12,000,000 mc 10,000,000 8,000,000 6,000,000 4,000,000 2,000,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 118. Volumi medi mensili transitati nella sezione a Ponte Cervia (serie storica). 119

122 Ponte Zaccon La sezione di misura si trova nei pressi di Roncegno a presidio del Brenta prima della confluenza del torrente Larganza; al contributo della sezione di Levico si sono nel frattempo aggiunti numerosi piccoli immissari in destra e sinistra idrografica tra cui il maggiore è il rio Sella (omonimo ma non coincidente con la valle di Sella) oltre alla fascia delle risorgive in destra idrografica. Ad un contributo positivo dovuto al bacino imbrifero che gradualmente si ingrandisce, si sovrappone un contributo negativo di risorsa sottratta dalle numerose piccole derivazioni sia da acque superficiali che sotterranee, che insistono sull asta principale e sul fondovalle della Valsugana. anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 1,79 33,61 0,11 2,27 giornaliera Figura 119. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione a Ponte Zaccon (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 12,000,000 mc 10,000,000 8,000,000 6,000,000 4,000,000 2,000,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 120. Volumi medi mensili transitati nella sezione a Ponte Zaccon (serie storica). 120

123 Borgo Valsugana Sezione storica nel centro abitato di Borgo Valsugana, divide sostanzialmente a metà il corso del fiume Brenta in territorio trentino. Anche in questo caso la serie storica è piuttosto ampia comprendendo gli anni dal 1995 al Le due curve di durata, indicative di un deflusso sostanzialmente naturale, si discostano laddove nell anno tipico rientrano eventi di piena più consistenti, altrimenti assorbiti nel calcolo della media. La discontinuità intorno al valore di 3 mc/s per l anno medio è il valore limite sotto al quale non si verificano eventi di magra invernale ma solo estiva. anno tipico 2006 anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 3,84 77,04 1,09 3,44 giornaliera Figura 121. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione a Borgo Valsugana (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 18,000,000 16,000,000 mc 14,000,000 12,000,000 10,000,000 8,000,000 6,000,000 4,000,000 2,000,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 122. Volumi medi mensili transitati nella sezione a Borgo Valsugana (serie storica). 121

124 Maso a Ponte delle Carrette Il torrente Maso, affluente di sinistra del fiume Brenta, raccoglie le acque di uno dei più ampi bacini imbriferi secondari; alla sezione di misura in esame cumula un bacino di 114 km 2 riunendo i contributi idrici della Val di Calamento e della Val Campelle, che hanno i loro spartiacque sul crinale del medio Lagorai. Il Maso risulta derivato dall impianto di Carzano, che apporta un contributo positivo al bilancio idrologico, con la diversione di acque dei torrenti Ceggio e Savaro; il piccolo bacino di Pontarso non riesce ad alterare tramite la sua regolazione la curva di durata della portata media, che è pertanto ascrivibile ad un deflusso naturale. La serie storica di dati idrometrici limitata sostanzialmente a due soli anni completi, unita alla natura di un alveo dal fondo discontinuo per la presenza di grossi massi, inficiano pesantemente la qualità dell analisi effettuata. anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 2,71 19,07 0,71 2,07 giornaliera Figura 123. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione a Ponte delle Carrette (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 20,000,000 18,000,000 mc 16,000,000 14,000,000 12,000,000 10,000,000 8,000,000 6,000,000 4,000,000 2,000,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 124. Volumi medi mensili transitati nella sezione a Ponte delle Carrette (serie storica). 122

125 Chieppena a Villa Agendo A quota m smm le acque del Chieppena subiscono una diversione nel bacino del torrente Grigno ad opera dell omonimo impianto idroelettrico. La stazione idrometrica non appare adeguata per la misura delle magre e delle morbide, a causa del fondo che presenta evidenti discontinuità e per la formazione di varie isole che provocano un continuo frazionamento del deflusso in canalizzazioni; nonostante ciò è stato possibile definire una scala delle portate (risultata piuttosto coerente nell implementazione del modello matematico) per la conversione dei dati idrometrici la cui serie comunque si estende solamente dal 2006 al I dati di seguito riportati evidenziano un andamento naturale. anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 0,32 4,05 0,06 0,34 giornaliera Figura 125. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione sul Chieppena (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 1,800,000 1,600,000 mc 1,400,000 1,200,000 1,000, , , , ,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 126. Volumi medi mensili transitati nella sezione sul Chieppena (serie storica). 123

126 Grigno - paese Il torrente Grigno trae origine dalle pendici meridionali di cima d Asta, da cui si diramano la Val Malene e la Val Tolvà, sviluppando, al pari del torrente Maso, uno dei maggiori bacini tra gli affluenti del Brenta (ca. 90 km 2 ). Le acque del Grigno sono derivate una prima volta dal piccolo impianto di Costabrunella, quindi una seconda in corrispondenza dell abitato di Castello Tesino dal grande impianto idroelettrico di Grigno con restituzione direttamente nel fiume Brenta; inoltre parte delle acque del torrente Chieppena subisce una diversione di bacino venendo convogliate nel medesimo impianto. La sezione in esame risulta pertanto sottesa, trovandosi all estremità nord del paese di Grigno, allo sbocco della forra che degrada dalla Conca del Tesino. La geometria della sezione risulta cambiata da aprile 2008, per cui la nuova scala delle portate che si è determinata, non è applicabile alla serie storica di dati idrometrici antecedente la suddetta data. Per questo motivo non si riportano dati o grafici. 124

127 Brenta a ponte Filippini La stazione idrometrica di ponte Filippini è il più importante presidio del bacino del Brenta, in quanto ne sottende la quasi totalità dell estensione. La sezione è rettangolare larga, con un deflusso influenzato dalla pila del ponte che dà il nome alla sezione stessa. anno tipico 2006 anno medio DMV base mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 12,50 162,27 3,14 11,14 giornaliera Figura 127. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione sul Chieppena (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 70,000,000 mc 60,000,000 50,000,000 40,000,000 30,000,000 20,000,000 10,000,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 128. Volumi medi mensili transitati nella sezione sul Chieppena (serie storica). 125

128 Fiera di Primiero La sezione a Fiera di Primiero risulta sottesa dalla grande derivazione idroelettrica di Val Noana. A fronte di un bacino imbrifero di 112 km 2, il deflusso idrico effettivo è limitato al turbinato della centrale di Castelpietra e ai rilasci dalle opere di derivazione a monte. Al momento è l unica sezione con idrometro in grado di dare misure affidabili all interno del bacino di primo livello del Cismon. anno tipico anno medio mc/s % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Serie storica [m 3 /s] Media Max Min Dev. St Aggregazione 1,69 20,00 0,00 0,82 giornaliera Figura 129. Curva di durata e valore del DMV base previsto per la sezione a Fiera di Primiero (elaborazione serie storica). Dati sintetici relativi alle misure in continuo della portata. 7,000,000 mc 6,000,000 5,000,000 4,000,000 3,000,000 2,000,000 1,000,000 Mese Media [m 3 ] tot gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 130. Volumi medi mensili transitati nella sezione a Fiera di Primiero (serie storica). 126

129 Tonadico La sezione è stata oggetto di monitoraggio con rilevazioni puntuali di portata al fine di ricavare la relativa scala delle portate. Non è stato tuttavia possibile definire una correlazione con i dati idrometrici, poiché la presenza fino a marzo 2010 di un isola detritica al di sotto del sensore ad ultrasuoni (vedi cap Figura 121 Sezione di misura Tonadico: idrometro prima e dopo il marzo 2010 e sezione di misure puntuali.), ha modificato la geometria della sezione invalidandone l idrometria. Attualmente, a seguito di lavori di sistemazione da parte del Servizio Bacini Montani, l alveo in corrispondenza della sezione è stato modificato con un fondo fisso e la briglia di valle, che regola il livello idrometrico, è stata riconfigurata con una gaveta di magra centrale, al fine di favorire la pulizia da sedimenti e la regolarizzazione del deflusso. Caoria - Vanoi Come nel caso precedente si è proceduto alla campagna di rilevazioni puntuali di portata in corrispondenza dell idrometro ad ultrasuoni. L alveo caratterizzato da un rilevante trasporto solido, anche di massi di grosse dimensioni, ha reso inutilizzabili i dati al fine della determinazione della scala delle portate. All interno del bacino di primo livello del Vanoi vengono quindi a mancare adeguate sezioni di monitoraggio in continuo. 127

130 Curve di durata indicizzate Si riporta nel seguito un confronto, relativo all anno medio, tra le curve di durata indicizzate. Tabella 56. Sintesi dei coefficienti di deflusso per le differenti sezioni di misura nel bacino del Brenta. Centa a Aonè serie (21,68 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 15,7 504,0 0,0 26,6 Brenta a Brenta serie (54,87 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 10,3 100,8 0,0 16,0 Brentella a Brenta serie (23,02 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 4,7 37,4 0,0 3,6 Brenta a Ponte Cervia serie (121,96 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 14,7 275,6 0,9 16,9 Brenta a Ponte Zaccon serie (171,93 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 12,4 276,4 3,7 13,2 Brenta a Borgo Valsugana serie (214,83 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 17,9 358,6 5,1 16,0 Maso a Ponte delle Carrette serie (114,07 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 23,8 167,2 6,2 18,2 Chieppena a Villa Agnedo serie (27,78 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 11,4 145,9 2,1 12,4 Brenta a Ponte Filippini serie (599,60 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 20,8 270,6 5,2 18,6 Cismon a Fiera di Primiero serie (112,25 km 2 ) [l/s km 2 ] Media Max Min Dev. St. Aggregazione giornaliera 15,1 178,2 0,0 7,3 128

131 140,00 l/s/kmq 120,00 100,00 80,00 60,00 aoné borgo brenta brentella ponte cervia ponte zaccon 40,00 20,00 0,00 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% P 140,00 120,00 ponte filippini ponte zaccon 100,00 villa_agnedo l/s/kmq 80,00 60,00 ponte carrette fiera di primiero 40,00 20,00 0,00 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% P Figura 131. Curve di durata indicizzate per l anno medio determinate con il dato medio giornaliero. Le curve di durata indicizzate evidenziano la laminazione che i laghi di Caldonazzo e Levico comportano presso le sezioni di monitoraggio dei corsi d acqua loro emissari, Brentella di Levico e Brenta a Brenta. Le curve relative al fiume Brenta da monte a valle mostrano comportamenti analoghi, sintomo di un bacino che, successivamente all emissione dai citati laghi, subisce in modo del tutto marginale gli effetti delle Grandi Derivazioni Idroelettriche sul Maso e Grigno. Il coefficiente di deflusso cresce gradualmente passando dalla sezione di Brenta a Ponte Zaccon fino a Ponte Filippini. Il regime del corso d acqua è influenzato dagli apporti provenienti dal gruppo del Lagorai in sinistra idrografica mentre in 129

132 destra gli apporti, seppur non così evidenti, si manifestano nelle emergenze di origine carsica tra cui La Vena, la sorgente Bionda fino al confine veneto, al di là del quale tali apporti risultano più evidenti (Grotte di Oliero). La sezione idrometrica a comportamento maggiormente torrentizio è quella di Aonè sul torrente Centa, caratterizzato da piene importanti in grado di condizionare in modo importante il regime del fiume Brenta nella parte alte del bacino. Le sezioni sul torrente Chieppena e Maso mostrano, nonostante lo sfruttamento a scopo idroelettrico, la poca regimazione che tali corsi d acqua subiscono per quanto riguarda i regimi di morbida-piena. Diversamente la curva di durata del torrente Cismon a Fiera di Primiero risulta particolarmente appiattita sintomo di una forte regimazione dovuta alla capacità degli invasi alimentati dal torrente medesimo. 130

133 Considerazioni sul DMV Il bilancio idrico dei bacini di primo livello Brenta, Cismon e Vanoi copre una finestra temporale in cui s interpongono l applicazione del rilascio sperimentale del DMV (come concordato in sede di Gruppo Rilasci incardinato dal Dipartimento Urbanistica ed Ambiente) ed il rilascio secondo le modalità delle Norme di attuazione del PTA che prevede, per le Grandi Derivazioni Idroelettriche, il rilascio dei quantitativi previsti nell ambito del PGUAP. Tale sovrapposizione permette una prima verifica degli effetti dei rilasci del DMV sia analizzando i dati degli idrometri di cui si dispongono le scale di deflusso sia confrontando le misure di portata istantanea con i valori del DMV di mappa. Tale confronto consente di valutare l effetto dei rilasci su sezioni poste a valle, a prescindere da ulteriori sottrazioni o immissioni di risorsa nel bacino sotteso. Si riportano nel seguito gli idrogrammi per gli idrometri con scala di deflusso affidabile (già caratterizzati nei paragrafi precedenti) per i regimi di magra e l andamento del DMV stagionale per le medesime sezioni. 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 Centa ad Aonè serie (21,68 km 2 ) Q DMV m 3 /s 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 01/09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/2009 periodo misura Brenta a Brenta serie (54,87 km 2 ) Q DMV m 3 /s /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/2009 periodo misura 131

134 Brentella a Brenta serie (23,02 km 2 ) Q DMV 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 m 3 /s 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 01/08/ /10/ /12/ /02/ /04/ /06/ /08/ /10/ /12/ /02/ /04/ /06/ /08/ /10/ /12/ /02/ /04/ /06/ /08/ /10/ /12/ /02/ /04/ /06/ /08/ /10/ /12/2009 periodo misura Brenta a Ponte Cervia serie (121,96 km 2 ) Q DMV m 3 /s /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/2009 periodo misura 132

135 Brenta a Ponte Zaccon serie (171,93 km 2 ) Q DMV 3,00 2,50 2,00 m 3 /s 1,50 1,00 0,50 0,00 01/10/ /12/ /02/ /04/ /06/ /08/ /10/ /12/ /02/ /04/ /06/ /08/ /10/ /12/ /02/ /04/ /06/ /08/ /10/ /12/ /02/ /04/ /06/ /08/ /10/2009 periodo misura Brenta a Borgo Valsugana serie (214,83 km 2 ) Q DMV 3,00 2,50 2,00 m 3 /s 1,50 1,00 0,50 0,00 01/07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/ /01/ /07/2009 periodo misura 133

136 Maso a Ponte delle Carrette serie (114,07 km 2 ) Q DMV 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 01/01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/2009 m 3 /s periodo misura Chieppena a Villa Agnedo serie (27,78 km 2 ) Q DMV 1,000 0,900 0,800 0,700 0,600 m 3 /s 0,500 0,400 0,300 0,200 0,100 0,000 27/07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/ /11/ /01/ /03/ /05/ /07/ /09/2009 periodo misura 134

137 Brenta a Ponte Filippini serie (599,60 km 2 ) Q DMV 20,00 18,00 16,00 14,00 12,00 m 3 /s 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 01/01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/2009 periodo misura Cismon a Fiera di Primiero serie (112,25 km 2 ) Q DMV 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 m 3 /s 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 01/01/ /04/ /07/ /10/ /01/ /04/ /07/ /10/ /01/ /04/ /07/ /10/ /01/ /04/ /07/ /10/ /01/ /04/ /07/ /10/ /01/ /04/ /07/ /10/ /01/ /04/ /07/ /10/2009 periodo misura Figura 132. Idrogrammi e DMV stagionali per le sezioni con scala di deflusso. Gli idrometri in continuo presenti a monte della sezione sul Brenta a Ponte Zaccon mostrano periodi con mancato raggiungimento dei deflussi richiesti per soddisfare la mappa del DMV del PGUAP. Tali situazioni, evidenti soprattutto sul torrente Centa, si verificano stagionalmente nei periodi estivi; si consideri che su tali sezioni non hanno effetto i rilasci delle grandi concessioni a scopo idroelettrico. L idrogramma relativo alla sezione sul Cismon a Fiera di Primiero, sotteso dal sistema delle grandi idroelettriche a monte, mostra in ogni periodo il rispetto dei valori di DMV previsti per la sezione (durante il 2008 si sono verificate misurazioni anomale durante lavori in alveo presso la sezione). 135

138 In tutti gli altri casi in cui non è stato possibile ricostruire una scala dei deflussi affidabile per mancanza di idrometro o scarsa affidabilità dei dati idrometrici, le considerazioni in merito al rispetto dei valori del DMV vengono fatte sulla base delle rilevazioni di portata istantanea i cui dati sono riportati nelle schede monografiche (cap. Campagna di misure della portata). Si ricorda infatti che per definizione il DMV deve sempre essere presente in alveo. Le misurazioni di portata per questi casi indicano generalmente il rispetto dei valori di DMV pur essendo localizzate a valle di opere di presa di Grandi Derivazioni Idroelettriche, confermando in generale l effetto positivo dei rilasci sui corpi idrici monitorati. Uniche eccezioni negative sono rappresentate dalle sezioni Ceggio, Caoria-Vanoi e Caoria-Valsorda, tutte sottese da derivazioni, per la prima delle quali il non rispetto di DMV è confermato in più occasioni. 136

139 Pluviometria In mappa si rappresenta l ubicazione delle stazioni termopluviometriche da cui si sono ricavati i dati pluviometrici per il bacino. Figura 133. Ubicazione delle stazioni termopluviometriche utilizzate nell ambito del bacino dell Avisio. Nel determinare quindi gli afflussi al bacino, si riportano nel seguito i risultati elaborati mediante il modello Geotransf sviluppato dal Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell Università degli Studi di Trento in fase di elaborazione dei bilanci idrici. Il modello è in grado di restituire, per ogni unità morfologica d indagine, l afflusso meteorico annuo e l evapotraspirazione reale a partire dai dati termopluviometrici puntuali. Tali informazioni sono state elaborate nell ambito del modello mediante kriging, con l introduzione di gradienti di pioggia altimetrici, per supplire alla carenza di stazioni meteorologiche in quota. I dati di pioggia e di evapotraspirazione reale sono stati successivamente associati ad ogni unità morfologica di indagine. Si riportano nel seguito le piogge medie annue per il bacino. 137

140 Tabella 57 Bilancio annuale relativo a piogge cumulate ed evapotraspirazione per il bacino del Brenta media Pioggia cumulata annua [mm] 1.128, , , , , , , , ,7 Quantità evapotraspirata annua [mm] 382,6 369,4 413,4 370,8 339,2 404,8 330,7 339,7 368,8 Volume precipitato annuo [m 3 ] Volume evapotraspirato annuo [m 3 ] Volume utile annuo [m 3 ] Tabella 58 Bilancio annuale relativo a piogge cumulate ed evapotraspirazione per il bacino del Cismon media Pioggia cumulata annua [mm] 1354,2 2149,3 1222,1 1318,3 1168,8 1145,9 1206,9 1891,6 1432,1 Quantità evapotraspirata annua [mm] 304,3 271,8 321,5 215,2 250,1 317,0 263,7 308,5 281,5 Volume precipitato annuo [m 3 ] Volume evapotraspirato annuo [m 3 ] Volume utile annuo [m 3 ] Tabella 59 Bilancio annuale relativo a piogge cumulate ed evapotraspirazione per il bacino del Vanoi media Pioggia cumulata annua [mm] 1257,5 2062,5 1195,9 1385,5 1103,4 1100,7 1182,7 1867,8 1394,5 Quantità evapotraspirata annua [mm] 354,2 298,2 382,4 242,1 289,5 279,0 268,6 339,7 306,7 Volume precipitato annuo [m 3 ] Volume evapotraspirato annuo [m 3 ] Volume utile annuo [m 3 ]

141 Pioggia cumulata Brenta Evatrotaspirazione reale Brenta Pioggia media cumulata PGUAP Brenta Evapotraspirazione media PGUAP Brenta mm Figura 134. Andamento degli afflussi meteorici annui e dell evapotraspirazione media annua per il bacino del Brenta e confronto con i dati del PGUAP. Pioggia cumulata Cismon Evatrotaspirazione reale Cismon Pioggia media cumulata PGUAP Cismon Evapotraspirazione media PGUAP Cismon mm Figura 135. Andamento degli afflussi meteorici annui e dell evapotraspirazione media annua per il bacino del Cismon e confronto con i dati del PGUAP. 139

142 Pioggia cumulata Vanoi Evatrotaspirazione reale Vanoi Pioggia media cumulata PGUAP Vanoi Evapotraspirazione media PGUAP Vanoi mm Figura 136. Andamento degli afflussi meteorici annui e dell evapotraspirazione media annua per il bacino del Vanoi e confronto con i dati del PGUAP. I dati confermano la maggiore piovosità del 2002 e del 2008, con valori di pioggia cumulata che differiscono in modo sostanziale dal valore medio indicato nell ambito del PGUAP. Gli anni dal 2003 al 2007 si mantengono in linea con la piovosità media del bacino. 140

143 Si riportano nel seguito le elaborazioni dei dati relativi alla pioggia cumulata ed all evapotraspirazione media per sottobacino idrografico relativamente al periodo Figura 137. Piogge cumulate medie annue ( ) per i bacini del Trentino orientale. 141

144 Figura 138. Evapotraspirazione media annua ( ) per i bacini del Trentino orientale. 142

145 Sorgenti Le sorgenti rappresentano l approvvigionamento principale per quanto attiene la fornitura d acqua di qualità destinata al consumo umano. Presso il Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento è conservato il catasto delle sorgenti provinciali. Un analisi dei dati in esso contenuti rivela che le sorgenti censite nei bacini di Brenta, Cismon, Vanoi risultano rispettivamente di 1.209, 653 e 735. Gli aspetti quantitativi sono ad oggi monitorati per mezzo di misurazioni istantanee. Con i dati disponibili risulta che la somma delle medie delle portate per ogni sorgente fornisce una portata complessiva l/s per il Brenta (si consideri che per 120 sorgenti censite non è disponibile il dato di portata), l/s per il Cismon (si consideri che per 101 sorgenti censite non è disponibile il dato di portata), 576 l/s per il Vanoi (si consideri che per 124 sorgenti censite non è disponibile il dato di portata). Per quanto attiene la suddivisione per portata media delle sorgenti si rimanda al successivo grafico. BRENTA 0-1 l/s 58% 1-10 l/s 29% l/s 3% no data 10% l/s 0% 143

146 CISMON 0-1 l/s 69% 1-10 l/s 14% l/s 2% no data 15% l/s 0% VANOI 0-1 l/s 63% 1-10 l/s 20% l/s 0% no data 17% l/s 0% Figura 139. Distribuzione del numero di sorgenti del bacino per portata media misurata. Si riporta inoltre il dato relativo alle derivazioni da sorgente che al 2009 consisteva per i tre bacini in esame in: punti di derivazione per un volume medio concesso annuo di m 3 equivalenti ad una portata media annua di l/s per il Brenta. 182 punti di derivazione per un volume medio concesso annuo di m 3 equivalenti ad una portata media annua di 273 l/s per il Cismon. 118 punti di derivazione per un volume medio concesso annuo di m 3 equivalenti ad una portata media annua di 75 l/s per il Vanoi. 144

147 5.4. Bilancio idrico attuale Modello concettuale Il bacino del Brenta-Cismon-Vanoi Il modello concettuale rappresenta l approccio metodologico per l aggregazione e l analisi dei dati relativi al bacino; esso deve permettere, senza semplificare eccessivamente le informazioni disponibili, la simulazione delle principali componenti del bilancio idrico. I bacini del Brenta, Cismon e Vanoi sono caratterizzati da importanti diversioni di acque dovuti all utilizzo idroelettrico in ingresso da altri bacini (Avisio), nonché da spostamenti tra i bacini Vanoi e Cismon, con importanti alterazioni del ciclo idrico. Capita infatti che le acque del Travignolo, compreso nel bacino dell Avisio, possano transitare nel sistema idroelettrico del Vanoi-Cismon, venendo direttamente scaricate in Veneto dopo aver alimentato in cascata differenti centrali idroelettriche. In tali bacini risultano di fondamentale importanza i rilasci dei deflussi minimi vitali al fine di assicurare l equilibrio degli ecosistemi acquatici. Gli impianti presenti invece sui torrenti Maso e Grigno non comportano diversioni di bacino in quanto le acque sono restituite o all interno del bacino stesso appena prima della confluenza in Brenta (Carzano), o direttamente in Brenta in prossimità del recettore naturale (Grigno). Il fiume Brenta in territorio trentino risulta alterato in maniera marginale dagli impianti idroelettrici in sinistra idrografica, per la loro minima capacità di regolazione. Il corso d acqua presenta quindi un regime molto simile al naturale, con l effetto di laminazione dovuto ai due laghi che lo originano (Caldonazzo e Levico) ed un importante bacino di testa che altera il regime quasi esclusivamente durante i regimi di piena. Il fiume si trova a percorrere la Valsugana che rappresenta una frattura geologica di separazione della piattaforma porfirica atesina dalla zona a litologia prevalentemente calcareo-dolomitica delle prealpi. Tale discontinuità è evidente anche nelle caratteristiche dei bacini in sinistra e destra idrografica del corso d acqua principale: in sinistra i corsi d acqua sono caratterizzati da un deflusso nivale con abbondanza idrica provenienti dal gruppo del Lagorai, che lambisce l intero bacino da Levico Terme fino al Passo Rolle; in destra domina invece il fenomeno del carsismo con uno scarso scorrimento superficiale, la presenza di alcune risorgive nel fondovalle con apporti continui e l attivazione di percorsi carsici durante gli eventi di piena. La zona in destra idrografica, presenta inoltra alcune sorgenti a metà versante, con deflusso costante per tutto l anno le cui acque sembrano provenire da bacini imbriferi più ampi del bacino idrografico (si cita ad esempio la sorgente Acquetta nella valle del Centa le cui acque è dimostrato provengono dal lago di Lavarone). La complessità delle informazioni disponibili (afflussi, deflussi, derivazioni) ha costretto alla loro schematizzazione tramite il modello matematico Geotransf, che ha permesso la distribuzione dei dati sul territorio (a scala di sottobacino) sotto forma di coefficienti udometrici e curve di durata (i cui risultati di dettaglio sono presentati nelle schede tecniche allegate alla presente relazione) e la determinazione di scenari in grado di far comprendere i cambiamenti del ciclo idrico in funzione di mutate condizioni al contorno (come ad esempio il rilascio del DMV da parte dei grandi concessionari idroelettrici a partire dal 1 gennaio 2009) Bilancio di massa ed aggiornamento dei dati del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche Nell ambito del bilancio idrico dei bacini di primo livello Brenta, Cismon, Vanoi si rileva una sostanziale carenza informativa, relativamente alle misure di portata desunte dagli idrometri in continuo, per i bacini di Vanoi e Cismon dove l unica sezione in grado di fornire misure significative per i regimi di magra-morbida risulta quella sul Cismon a Fiera di Primiero. La serie disponibile per tale sezione (dal 2003 al 2009) fornisce una portata media del corso d acqua pari a 1,7 m 3 /s che equivale ad un coefficiente di deflusso medio pari a 15,1 l/s/km 2 per un volume annuo transitato pari a m 3. Tale situazione obbliga ad una taratura del modello matematico quasi interamente affidata ai dati forniti dai gestori delle grandi derivazioni a scopo idroelettrico; nel bacino del Vanoi, in assenza di idrometri adeguati al rilievo di eventi di magra-morbida, si rendono inaffidabili anche i dati calcolati con il modello numerico. 145

148 Per quanto attiene invece il bacino del Brenta è possibile effettuare un bilancio di massa annuale in grado di caratterizzare il bacino nell ambito della presente relazione. Tabella 60. Volumi annui [m3] transitati attraverso i principali idrometri ed impianti a confronto con la chiusura del bacino presidiata dalla sezione sul Brenta presso Ponte Filippini. Sezione Brenta Ponte Filippini Turbinato centrale di Grigno Turbinato centrale di Carzano Sezione Chieppena a Villa Agnedo Sezione sul Maso Ponte delle Carrette Sezione Brenta a Borgo Sezione Brenta Ponte Zaccon Sezione Brentella di Levico Sezione Brenta a Brenta Sezione Aonè sul Centa Media (si riferisce alla somma dei mesi medi anche facenti parte di una serie annuale incompleta) Q media [m 3 /s] 0,4 0,9 0,2 2,5 3,9 2,8 0,4 1,6 1,2 12,8 I dati non permettono l effettuazione di un bilancio di massa in quanto le serie disponibili non si presentano sincrone e complete. Si possono comunque comprendere le dinamiche del bacino. Il bilancio effettuato sul Brenta a Ponte Zaccon è teoricamente riconducibile alla somma dei volumi transitati presso le sezioni sul Centa, Brenta a Brenta e Brentella di Levico. Al totale vanno aggiunti i contributi dell interbacino tra le sezioni in esame che ammonterebbero, in prima approssimazione, ad una portata media annua pari a circa 1 m 3 /s dovuto allo scorrimento superficiale ed all importante contributo delle risorgive presenti in destra idrografica. Scendendo verso valle si osserva un consistente aumento della portata media annua, che passa dai 2,5 m 3 /s della sezione sul Brenta di Ponte Zaccon ai 3,9 m 3 /s di Borgo, dovuti anche all ampliamento del bacino verso nord (rio Larganza), fino a raggiungere i valori di 12,8 m 3 /s della sezione di chiusura presso Ponte Filippini, a monte della quale si aggiungono i torrenti Maso e Grigno in sinistra idrografica, ma anche il continuo contributo in destra idrografica delle risorgive. In tale bilancio le portate turbinate presso le centrali idroelettriche di Carzano e Grigno incidono per valori prossimi al 22% senza causare inoltre importanti alterazioni al deflusso naturale. La somma dei valori medi della sezione di Borgo con le misurazioni, seppur caratterizzate da una serie storica molto breve, del Maso a Ponte delle Carrette, del Chieppena a Villa Agnedo e dei valori turbinati medi dei due citati impianti idroelettrici fornisce una portata media annua pari 9,9 m 3 /s. Si consideri che tale bilancio non contabilizza i volumi transitati nel torrente Grigno ed il contributo dell interbacino, soggetto anche ad immissioni di tipo carsico. 146

149 Si rappresenta nei seguenti grafici l ordine di grandezza dei contributi al deflusso medio annuo del fiume Brenta chiuso presso le sezioni di Borgo Valsugana e Ponte Filippini. Sezione sul Brenta a Brenta 25% Sezione sul Brenta a Ponte Zaccon 71% Sezione sulla Brentella di Levico 4% Turbinato centrale di Grigno 12% Turbinato centrale di Carzano 16% Sezione sul Brenta a Borgo 40% Sezione sul Chieppena a Villa Agnedo 4% Sezione sul Maso a Ponte delle Carrette 28% Figura 140. Bilancio di massa annuale chiuso alla sezione sul Brenta di Borgo (in alto) e Ponte Filippini (in basso). 147

150 Sezione sul Brenta a Brenta Sezione sul Brenta a Ponte Zaccon Sezione sulla Brentella di Levico Sezione sul Centa Aonè m mesi Sezione sul Maso a Ponte delle Carrette Turbinato centrale di Carzano Sezione sul Brenta a Ponte Filippini Sezione sul Chieppena a Villa Agnedo Turbinato centrale di Grigno m mesi Figura 141. Andamento medio mensile dei volumi misurati sulle sezioni e gli impianti idroelettrici a monte della sezione di Borgo (in alto) e Ponte Filippini sul fiume Brenta (in basso). Per quanto attiene i dati relativi alle concessioni a derivare nelle macroregioni si riportano nel seguito i dati concessori archiviati presso il SUAP (Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche) aggiornati al 2009 e sintetizzati mediante l indice di utilizzazione in coerenza con quanto espresso nell ambito del PGUAP al paragrafo II.1.3. Relativamente alle grandi derivazioni a scopo idroelettrico ed al volume utile, il dato riportato è relativo alla media annua del periodo ove disponibile. 148

151 Tabella 61. Utilizzo annuo delle risorse idriche nel bacino di Brenta, Cismon, Vanoi (dato relativo al periodo ). Per le grandi derivazioni a scopo idroelettrico sono utilizzati i dati medi derivati a scala giornaliera per le serie disponibili nell ambito dei bilanci idrici. Brenta Volume Utile Utilizzato senza idroelettriche Utilizzato con idroelettrico Volumi [10 6 m 3 ] Portate medie [m 3 /s] Volumi [10 6 m 3 ] Indice [%] Portate medie [m 3 /s] Volumi [10 6 m 3 ] Indice [%] PGUAP , ,4 18, ,2 Bilancio idrico 588 7, ,7 17,0 228 da concessioni +211 da piccole concessioni idroelettriche +98 volumi turbinati grandi idroelettriche = 537 Cismon Volume Utile Utilizzato senza idroelettriche Utilizzato con idroelettrico Volumi [10 6 m 3 ] Portate medie [m 3 /s] Volumi [10 6 m 3 ] Indice [%] Portate medie [m 3 /s] Volumi [10 6 m 3 ] Indice [%] PGUAP 417 0,4 12 2,8 33, ,5 14 da concessioni +3 da piccole concessioni Bilancio 240 0,5 14 5,8 13,6 idroelettriche idrico volumi turbinati 179,2 grandi idroelettriche = 430 Vanoi Volume Utile Utilizzato senza idroelettriche Utilizzato con idroelettrico Volumi [10 6 m 3 ] Portate medie [m 3 /s] Volumi [10 6 m 3 ] Indice [%] Portate medie [m 3 /s] Volumi [10 6 m 3 ] Indice [%] PGUAP 347 0,2 5 1,4 9, ,7 Bilancio idrico 258 0,1 4 1,5 1,9 4 da concessioni +3 da piccole concessioni idroelettriche volumi turbinati grandi idroelettriche = 59 L aggregazione dei dati relativi alle concessioni a derivare da acqua pubblica per unità morfologica d indagine permette di caratterizzare ulteriormente il bacino (si vedano a riguardo le successive tabelle e figure). Le derivazioni da corpo idrico superficiale, comprendenti anche l attingimento da sorgente, risultano diffuse su tutti i tre bacini, con particolare pressione sul medio-basso Brenta. Gli utilizzi maggiormente idroesigenti sono sicuramente rappresentati dall idroelettrico e dall ittiogenico, ben visibili in mappa. Per quanto attiene le acque sotterranee, lo sfruttamento di risorsa si limita al fondovalle lungo l asta principale del fiume Brenta. 91,3 22,8 7 Gli impianti di Schener e Moline sono considerati una sola volta nel bilancio nonostante si possano ritenere in serie e potenzialmente essere contabilizzati due volte. 8 Sono considerate a carico del Vanoi le sole acque turbinate presso la centrale di San Silvestro a cui sono sottratte le acque turbinate dall impianto di Caoria. 149

152 Figura 142. Volumi medi annui concessi da corpo idrico superficiale (comprensivo delle sorgenti) per l anno Tabella 62. Dettaglio dei volumi medi annui concessi da corpo idrico superficiale per unità morfologica d indagine e suddivisi per classe d uso. BRENTA Classe d uso Agricolo Civile Idroelettrico Industriale Innevamento Ittiogenico Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Area [km 2 ] Unità morfologiche 1 9, , , , , , , , , , , , , , , ,

153 18 1, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , tot 646, CISMON Classe d uso Agricolo Civile Idroelettrico Industriale Innevamento Ittiogenico Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Area [km 2 ] Unità morfologiche , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

154 82 14, , , , , , tot 198, VANOI Classe d uso Agricolo Civile Idroelettrico Industriale Innevamento Ittiogenico Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Area [km 2 ] Unità morfologiche 40 13, , , , , , , , , , , tot 225,

155 Figura 143. Volumi medi annui concessi da corpo idrico sotterraneo per l anno Tabella 63. Dettaglio dei volumi medi annui concessi da corpo idrico sotterraneo per unità morfologica d indagine e suddivisi per classe d uso. BRENTA Classe d uso Agricolo Civile Idroelettrico Industriale Innevamento Ittiogenico Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Area [km 2 ] Unità morfologiche 1 9, , , , , , , , , , , , , , , ,

156 24 32, , , , , , tot 414, CISMON Classe d uso Agricolo Civile Idroelettrico Industriale Innevamento Ittiogenico Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Area [km 2 ] Unità morfologiche 60 11, , tot 23, VANOI Classe d uso Agricolo Civile Idroelettrico Industriale Innevamento Ittiogenico Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Area [km 2 ] Unità morfologiche 45 77, tot 77,

157 Figura 144. Volumi medi annui concessi da lago per l anno Tabella 64. Dettaglio dei volumi medi annui concessi da lago per unità morfologica d indagine e suddivisi per classe d uso. BRENTA Classe d uso Agricolo Civile Idroelettrico Industriale Innevamento Ittiogenico Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Volume medio annuo [m 3 ] N der Area [km 2 ] Unità morfologiche 3 23, , tot 37, Nei bacini Cismon e Vanoi non sono presenti derivazioni da lago. 155

158 Situazioni critiche conosciute e squilibri all interno del bacino di primo livello L analisi delle informazioni conservate presso il Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche evidenzia il verificarsi di situazioni di crisi idrica nel periodo identificate, in questo caso, come necessità di ricorrere ad approvvigionamenti alternativi per i fabbisogni civili (come ad esempio l utilizzo di autobotti). Tabella 65. Situazioni di crisi idrica segnalate nei bacini di Brenta, Cismon, Vanoi. Bacino Comune Periodo Località Durata in giorni BOSENTINO 27/12/2001 BOSENTINO 1 BOSENTINO 07/08/2003 BOSENTINO 1 CASTELLO TESINO 12/08/2003 CASTELLO TESINO 1 CASTELNUOVO 19/12/2001 CASTELNUOVO 3 CINTE TESINO 26/07/2006 CINTE TESINO 1 GRIGNO 13/01/2002 GRIGNO 1 GRIGNO 18/08/2003 GRIGNO 1 IVANO-FRACENA 07/08/2003 MONTE LEFRE, IVANO-FRACENA 6 BRENTA CISMON LEVICO TERME 27/12/2001 BARCO 1 LEVICO TERME 10/08/2003 VETRIOLO 5 NOVALEDO 03/02/2002 VALLE 1 PERGINE VALSUGANA 11/01/2002 PERGINE 1 PERGINE VALSUGANA 08/08/2003 VALCANOVER, VIARAGO 4 RONCEGNO 21/01/2002 RONCEGNO 1 TELVE 05/08/2003 TELVE 2 TELVE DI SOPRA 30/07/2003 MUSIERA 1 VIGOLO VATTARO 21/12/2001 VIGOLO VATTARO 2 VIGOLO VATTARO 05/08/2003 VIGOLOVATTARO 1 SIROR 14/08/2003 S. MARTINO DI C. 1 TRANSACQUA 13/07/2003 PASSO CEREDA 1 Le crisi idropotabili sono distribuite nella maggior parte dei casi nel bacino del Brenta. Le verifiche della presenza del DMV a valle delle captazioni a servizio delle grandi derivazioni a scopo idroelettrico hanno evidenziato (ad eccezione della sezione di Caoria Vanoi indagata con sole misure puntuali) il rispetto dei valori di DMV come fissati sulla mappa del PGUAP. Sussistono invece situazioni critiche relativamente a bacini non soggetti a tale tipo di derivazioni. 156

159 Dotazioni idriche e fabbisogni Il Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche ha definito nelle Norme di Attuazione i Criteri per l utilizzazione delle acque pubbliche ove vengono descritti i quantitativi di riferimento distinti per classe d uso relativamente alle concessioni ed autorizzazioni a derivare. Sono nel seguito riportate le attuali dotazioni idriche relativamente al bacino dell Avisio in base ai volumi concessi. Tabella 66. Dotazioni idriche per i tre bacini di Brenta, Cismon, Vanoi. Uso Potabile Irriguo Ittiogenico Zootecnico Bacino Brenta Cismon 150 Vanoi 87 Brenta 695 Punti di derivazione Volume medio annuo concesso 9 [m 3 ] Cismon Vanoi di cui in catasto Utenza Dotazione idrica Fabbisogno PGUAP litri/giorno utente litri/giorno utente litri/giorno utente ha a 1,34 l/s/ha seminativo, ipotizzando il ha a legnose volume agrarie, 353 ha a concentrato nei 6 orti e varie, mesi del periodo (escludo pascoli e prati stabili) 11 agricolo 1 ha a seminativo, 1 ha a legnose agrarie, 2 ha a orti e varie, (escludo pascoli e prati stabili) 11 2 ha a seminativo, 0 ha a legnose agrarie, 0 ha a orti e varie, (escludo pascoli e prati stabili) m 3 vasche 12 0,28 l/s/ha ipotizzando il volume concentrato nei 6 mesi della periodo agricolo 16,7 l/s/ha ipotizzando il volume concentrato nei 6 mesi della periodo agricolo 6,4 ricambi giornalieri medi 250 litri/giorno utente 0,5 l/s/ha Volume annuo come da fabbisogno [m 3 ] Brenta ricambi Cismon giornalieri -- Vanoi Brenta Cismon Vanoi capi bovini caprini ed ovini 197 suini capi bovini caprini ed ovini 65 Suini capi bovini caprini ed ovini 3 Suini Massimo 100 litri/giorno per bovini da latte. 50 litri/giorno per altri bovini ed equini litri/giorno Ovini, suini e caprini. 0,5 l/giorno avicunicoli Dato desunto dalla base dati del Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche della Provincia Autonoma di Trento (2009). 10 In prima approssimazione il dato dell utenza è determinato sommando i residenti con le presenze fluttuanti divise per i giorni di presenza turistica (6 mesi). 11 Dato desunto dal Piano di tutela delle acque. 12 Dato parziale elaborato in base al catasto degli scarichi conservato presso l UO Tutela dell acqua presso l Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente. 13 Allevamenti e capi allevati come censito dall Azienda Provinciale per i Sevizi Sanitari per l anno 2006 ed aggregato per bacino in base all ubicazione dell allevamento. 14 I dati di ovini, caprini e suini come stimati dall Azienda provinciale per i Servizi Sanitari sono aggiornati al 2008 ed aggregati per bacino in base all ubicazione dell allevamento. 157

160 Per quanto attiene l uso potabile, la dotazione idrica attuale nel complesso è stimata notevolmente superiore al valore di fabbisogno idrico indicato dal PGUAP. Un valore così elevato è certamente legato alla dispersione degli attingimenti sul territorio. Il dato concessorio comprende, oltre alle derivazioni che servono gli acquedotti comunali, gli altri usi privati o assimilabili (compresi in questi ultimi anche gli usi "pubblici" a servizio di malghe, rifugi, colonie o micro acquedotti "rurali"). Il dato è sintomatico di un comparto affetto da differenti problematiche relativamente al fabbisogno. La dotazione idrica così stimata rivela in parte la sovrastima dei volumi concessi rispetto ai volumi utilizzati, ma anche la difficoltà di un settore che, per fronteggiare perdite relative sia alla rete di adduzione sia di distribuzione, è stato costretto a prelevare un quantitativo di risorsa superiore all effettivo fabbisogno. Le principali problematiche sono da ricercarsi in; presenza di perdite nelle reti di adduzione e distribuzione della risorsa; mancanza di distrettualizzazione delle reti legata anche alla scarsa connessione tra i diversi ramali di un medesimo acquedotto. La disponibilità di una rete idrica spesso non coincide con le necessità idriche della zona servita e l assenza di una connessione tra le reti causa una dispersione della risorsa già collettata; insufficienza di volumi di accumulo per affrontare le fluttuazioni della richiesta idrica giornaliera soprattutto durante i periodi di frequentazione turistica. 158

161 Utilizzo della risorsa: confronto con i dati a livello europeo Nel presente paragrafo sono confrontati i dati relativi alla disponibilità idrica ed al suo utilizzo nei bacini del Brenta, Cismon e Vanoi con i dati europei come elaborati da EUROSTAT. Il volume pro capite rappresenta il rapporto tra la risorsa annua disponibile, ovvero il volume utile sommato a quello immagazzinabile nei corpi idrici del bacino, suddiviso per il numero di residenti. Nel bacino del Brenta la risorsa media annua disponibile è stimabile in 588 mln di metri cubi di volume utile a cui vanno aggiunte le capacità d invaso dei maggiori bacini artificiali presenti valutabile in circa 5,4 mln di metri cubi (considerando il solo invaso di Costa Brunella) per un totale di circa 593 mln di metri cubi. Essendo la popolazione residente e fluttuante pari a unità (residenti relativi al 2006 sommati alle presenze fluttuanti per lo stesso anno suddivise per 365 giorni), si ottiene una disponibilità idrica pari a circa m 3 /abitante/anno che pongono il bacino idrografico in linea con i paesi europei a disponibilità idrica più elevata (vedi grafico successivo). Analogamente nel bacino del Cismon la risorsa media annua disponibile è stimabile in 240 mln di metri cubi di volume utile a cui vanno aggiunte le capacità d invaso dei maggiori bacini artificiali presenti valutabile in circa 19,8 mln di metri cubi (considerando i soli invasi di Val Noana e dello Schener) per un totale di circa 259,8 mln di metri cubi. Essendo la popolazione residente e fluttuante pari a unità (residenti relativi al 2006 sommati alle presenze fluttuanti per lo stesso anno suddivise per 365 giorni), si ottiene una disponibilità idrica pari a circa m 3 /abitante/anno che pongono il bacino idrografico in testa ai paesi europei con la disponibilità idrica più elevata (vedi grafico successivo). Il medesimo conteggio eseguito per il bacino del Vanoi pur senza la disponibilità di invasi di accumulo significativi pone il bacino a livelli estremamente elevati addirittura fuori scala con una disponibilità idrica pari a circa m 3 /abitante/anno. Nel bacino del Vanoi, infatti, la risorsa media annua disponibile è stimabile in 258 mln di metri cubi di volume utile e la popolazione residente e fluttuante e stimabile pari a unità. Figura 145 Disponibilità di risorsa idrica pro capite per gli stati dell unione europea aggiornati al 2006 (EUROSTAT, Environmental Statistical Accounts in Europe, 2010 Edition). 159

162 Obiettivi di qualità delle acque L analisi dello stato ecologico relativo ai corsi d acqua significativi, principali e secondari rivela una situazione mediamente buona. Le sezioni classificate a sufficiente (stato ecologico 3) risultano quelle sul Brenta a Ponte Cervia e Ponte Cimitero. Si sottolinea che tali sezioni non possono risentire in modo significativo dei rilasci del DMV da parte delle Grandi Derivazioni Idroelettriche, che quindi non potranno influire sulla classificazione ambientali del corso d acqua. La classificazione dei laghi significativi, che prevede il monitoraggio dei laghi di Caldonazzo, Levico e dell invaso dello Schener, evidenzia una situazione ambientale classificabile come sufficiente. Le problematiche relative ai laghi in questione sono l effetto di un errata gestione delle attività nei relativi bacini idrografici ereditata dagli anni settanta - ottanta. Il loro stato qualitativo è strettamente monitorato da parte della Provincia ed è in costante miglioramento a seguito di interventi che coinvolgono direttamente i corpi idrici e le attività antropiche che si svolgono nei bacini sottesi. Le acque sotterranee presentano uno stato qualitativo mediamente buono o ottimo. 160

163 5.5. Scenari di bilancio idrico mediante simulazione con il modello matematico Definito il modello concettuale dei bacini del Brenta, Cismon e Vanoi e tarato il codice di calcolo Geotransf, risulta utile modificare alcuni aspetti relativi all attuale assetto del bacino e verificare l effetto che tali ipotetici cambiamenti possono avere sul bilancio idrico, per definire l esito di azioni di governo del territorio sui corpi idrici. Gli scenari ipotizzati nel seguito sono stati determinati in funzione delle esigenze conoscitive alimentate dalle recenti pianificazioni a carattere provinciale (PGUAP, PTA). La realizzazione degli scenari è supportata anche dall implementazione dei dati relativi ai tre bacin nel codice di calcolo Geotransf sviluppato dal Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell Università degli Studi di Trento. Tali simulazioni permettono, cambiando alcune condizioni al contorno relative alle caratteristiche del bacino, la valutazione degli aspetti di interesse in maniera puntuale e diffusa sul territorio. Si riportano nel seguito gli scenari maggiormente significativi. Si tenga in considerazione che i risultati del modello matematico sono disponibili a scala mensile a parità delle curve di durata. Si segnala l impossibilità di tarare il modello matematico per il bacino del Vanoi, per il quale i coefficienti di deflusso simulati non sono da ritenersi validi. L inefficienza del modello matematico per tale bacino è legata all assenza di una stazione idrometrica valida per regimi di magra-morbida essenziale per la taratura del modello afflussi-deflussi. 161

164 Bilancio idrico naturale Lo scenario relativo al bilancio idrologico naturale permette la valutazione delle caratteristiche del bacino in assenza delle utilizzazioni delle acque. Come descritto nel modello concettuale, i bacini del Brenta, Cismon e Vanoi subiscono importanti diversioni di portate ad opera del sistema delle Grandi Derivazioni Idroelettriche, in grado di modificare sensibilmente il ciclo idrologico naturale. In tale contesto sono determinati, sulla base dell andamento meteorologico di riferimento ( ), i coefficienti udometrici dei singoli bacini d indagine utilizzati dal modello in assenza di ogni alterazione diretta di origine antropica. Il risultato di tale simulazione è di tipo distribuito e permette una valutazione, ovviamente nell ambito dei limiti della modellazione matematica del codice Geotransf, del volume idrico disponibile e della sua localizzazione nel bacino. Il coefficiente udometrico si riferisce alla sezione di chiusura sul corso d acqua ed è relativo al bacino cumulato a monte. Figura 146. Rappresentazione dei coefficienti udometrici medi annui per i tre bacini nello scenario naturale. La mappa mostra coefficienti udometrici elevati per la parte di bacino attestata sul gruppo del Lagorai. Si evidenziano i valori evidentemente errati relativi al bacino del Vanoi a monte del sistema di captazione della centrale di S. Silvestro. 162

165 Bilancio idrico reale ante 1 gennaio 2009 Tale simulazione si riferisce alla disponibilità idrica reale, ovvero comprensiva delle derivazioni di acqua pubblica, come avveniva precedentemente al rilascio del DMV da parte dei grandi concessionari idroelettrici coerentemente con le norme di attuazione del Piano di Tutela delle Acque. Figura 147. Rappresentazione dei coefficienti udometrici medi annui per i tre bacini nello scenario reale (ante rilascio DMV 1 gennaio 2009). Rispetto alla mappa del precedente paragrafo sono evidenti le sottrazioni idriche a valle dei principali impianti idroelettrici. Si riporta nel seguito una mappa determinata tramite la sottrazione dai coefficienti udometrici dello scenario naturale di quelli reali prima del rilascio DMV del 1 gennaio La mappa evidenzia quali zone subiscono sottrazione di risorsa idrica (arancio). 163

166 Figura 148. Rappresentazione dei sottobacini caratterizzati da alterazioni idriche per i tre bacini rispetto allo scenario naturale (ante rilascio DMV 1 gennaio 2009). L alterazione dei deflussi, oltre ad essere dovuta a derivazioni di carattere locale, è evidente lungo tutte le aste dei principali corsi d acqua sottesi alle grandi derivazioni a scopo idroelettrico. Oltre a queste si evidenzia come il fiume Brenta benefici dei rilasci (in modo particolare a partire dal bacino dello Schener) e delle diversioni di bacino (in particolare delle acque provenienti dall Avisio) nei tratti simulati al di là del confine provinciale con la regione Veneto. 164

167 Bilancio idrico successivo al 1 gennaio 2009 La simulazione del bilancio idrico successivo al 1 gennaio 2009 differisce rispetto a quella reale per il rilascio del DMV da parte dei grandi concessionari idroelettrici come concordato, in base a quanto previsto dal PGUAP, con il Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche della Provincia Autonoma di Trento. Si riporta nel seguito una mappa originata dalla differenza tra la mappa dei coefficienti udometrici simulati dal presente scenario e quella determinata nello scenario reale ante La cartografia evidenzia le zone che hanno beneficiato dei rilasci del DMV. Figura 149. Rappresentazione dei sottobacini che hanno beneficiato dei rilasci del DMV dal 1 gennaio I benefici del rilascio del DMV da parte dei grandi concessionari idroelettrici si concentrano non solo sulle aste principali dei torrenti captati, ma spesso anche in modo significativo su sottobacini con effetti piuttosto diffusi sul territorio rispetto a situazioni analoghe di altri bacini di primo livello (si veda ad esempio il caso dell impianto di Carzano). Anche questa mappa evidenzia come il rilascio dall invaso dello Schener avvantaggi esclusivamente le derivazioni extraprovinciali sottese all impianto di Moline. 165

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione Tecnica I bacini di primo livello secondari - ILLASI - ISARCO - Ing. Mirko

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino dell AVISIO

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino dell AVISIO Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione Tecnica Il bacino dell AVISIO Ing. Mirko Tovazzi Aprile 2012 SOMMARIO

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino dell ADIGE

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino dell ADIGE Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione Tecnica Il bacino dell ADIGE Ing. Mirko Tovazzi Aprile 2012 SOMMARIO 6.1.

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino del FERSINA

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino del FERSINA Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione Tecnica Il bacino del FERSINA Ing. Mirko Tovazzi Aprile 2012 SOMMARIO

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino del CHIESE

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino del CHIESE Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione Tecnica Il bacino del CHIESE Ing. Mirko Tovazzi Aprile 2012 SOMMARIO 2.1

Dettagli

OSSERVATORIO IDROLOGICO PROVINCIALE RAPPORTO SULLA SITUAZIONE IDROLOGICA IN PROVINCIA DI TRENTO 01/ aprile 2007

OSSERVATORIO IDROLOGICO PROVINCIALE RAPPORTO SULLA SITUAZIONE IDROLOGICA IN PROVINCIA DI TRENTO 01/ aprile 2007 OSSERVATORIO IDROLOGICO PROVINCIALE PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Protezione civile e tutela del territorio Incarico speciale Sicurezza del sistema idraulico Ufficio Dighe RAPPORTO SULLA SITUAZIONE

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino del NOCE

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Il bacino del NOCE Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione Tecnica Il bacino del NOCE Ing. Mirko Tovazzi Aprile 2012 SOMMARIO Il

Dettagli

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO Valido per il CRITERIO n. 1 e 2 (da consegnare entro il 7 agosto 2006) 1. DESCRIZIONE DELLA DERIVAZIONE IN ATTO 1.1 Inquadramento geografico della derivazione in

Dettagli

I confini del bacino imbrifero Il bacino del fiume Chiese si estende per 409,94 km 2 di cui 408,63 km 2 compresi nella provincia di Trento.

I confini del bacino imbrifero Il bacino del fiume Chiese si estende per 409,94 km 2 di cui 408,63 km 2 compresi nella provincia di Trento. I.6.2.4 Chiese I confini del bacino imbrifero Il bacino del fiume Chiese si estende per 409,94 km 2 di cui 408,63 km 2 compresi nella provincia di Trento. Figura I.6.51: Bacino del fiume Chiese: in verde

Dettagli

IMPIANTO IDROELETTRICO PONT VENTOUX-SUSA

IMPIANTO IDROELETTRICO PONT VENTOUX-SUSA IMPIANTO IDROELETTRICO PONT VENTOUX-SUSA Iren Energia è la società del Gruppo Iren che opera nei settori della produzione e distribuzione di energia elettrica, nella produzione e distribuzione di energia

Dettagli

INDICE GENERALE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA TOMBINI IDRAULICI... 9

INDICE GENERALE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA TOMBINI IDRAULICI... 9 INDICE GENERALE 1. PREMESSA... 2 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA... 2 2.1. Bacino idrografico fiume Ofanto... 3 2.2. Pluviometria... 4 3. TOMBINI IDRAULICI... 9 1 1. PREMESSA Nella presente

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2495 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Art. 1 bis 1 della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 e s.m.. Individuazione delle

Dettagli

PROGETTO PRELIMINARE. Verrayes. Impianto idroelettrico Champagne con utilizzo di acque irrigue C.M.F. Ru de Joux

PROGETTO PRELIMINARE. Verrayes. Impianto idroelettrico Champagne con utilizzo di acque irrigue C.M.F. Ru de Joux Comune: Verrayes Committente: Joux Energie Verrayes S.r.l. PROGETTO PRELIMINARE Impianto idroelettrico Champagne con utilizzo di acque irrigue C.M.F. Ru de Joux RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA INTEGRAZIONI

Dettagli

I LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI

I LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO GARDA NEGLI ANNI 2009-10 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Servizio Idrologico Regionale Giacomo Renzo

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Relazione di sintesi

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche. Relazione di sintesi Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione di sintesi - REVISIONE n. 1 Ing. Mirko Tovazzi Marzo 2013 11.1. Prefazione

Dettagli

Lo stato quantitativo e qualitativo delle acque in Trentino

Lo stato quantitativo e qualitativo delle acque in Trentino Convegno: Acqua, energia, ambiente Lo stato quantitativo e qualitativo delle acque in Trentino Sanzeno (TN) Casa De Gentili, 25 ottobre 2014 Fabio Berlanda - Agenzia provinciale per le risorse idriche

Dettagli

La gestione e monitoraggio del fiume Adige nella prospettiva dei cambiamenti climatici

La gestione e monitoraggio del fiume Adige nella prospettiva dei cambiamenti climatici Autorità di Bacino dell Adige La gestione e monitoraggio del fiume Adige nella prospettiva dei cambiamenti climatici Segretario Generale Dott. Nicola Dell Acqua Verona, 23 ottobre 2007 Informazioni generali

Dettagli

Allegato A 9. - Scheda del catasto delle derivazioni idriche Pinerolo, settembre 2013

Allegato A 9. - Scheda del catasto delle derivazioni idriche Pinerolo, settembre 2013 REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ONCINO PROVINCIA DI CUNEO PROGETTO di DERIVAZIONE d ACQUA ad uso IDROELETTRICO dal RIO GIULIAN AUTORIZZAZIONE UNICA ALLA COSTRUZIONE E ALL ESERCIZIO DI UN IMPIANTO ALIMENTATO

Dettagli

Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche Nel bacino sono presenti ghiacciai che occupano una superficie pari a 25,48 km 2 e sono concentrati per lo più attorno al gruppo del monte Cevedale e della Presanella. I.6.2.8 Sarca I confini del bacino

Dettagli

Naturno La centrale idroelettrica

Naturno La centrale idroelettrica Naturno La centrale idroelettrica Dai ghiacciai della Val Senales energia pulita per l Alto Adige. La centrale idroelettrica di Naturno si trova sul territorio dell omonimo comune, ai piedi del Monte Sole.

Dettagli

MICRO E MINI IDRO: TECNOLOGIE PER LE PICCOLE PORTATE E I PICCOLI SALTI. Porretta Terme, venerdì 28 settembre 2007

MICRO E MINI IDRO: TECNOLOGIE PER LE PICCOLE PORTATE E I PICCOLI SALTI. Porretta Terme, venerdì 28 settembre 2007 MICRO E MINI IDRO: TECNOLOGIE PER LE PICCOLE PORTATE E I PICCOLI SALTI Porretta Terme, venerdì 28 settembre 2007 Potenza efficiente lorda degli impianti da fonte rinnovabile in Italia al 31 dicembre Schema

Dettagli

IMPATTI INDOTTI SU UN CORSO D ACQUA

IMPATTI INDOTTI SU UN CORSO D ACQUA servizio idraulica DERIVAZIONI IDROELETTRICHE: IMPATTI INDOTTI SU UN CORSO D ACQUA Ing. Federica Lippi Malnisio,, 16 giugno 2011 Le filiere dell energia Energia idroelettrica PREMESSA L acqua rappresenta

Dettagli

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore

Dettagli

I LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI

I LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO GARDA NEGLI ANNI 2007-08 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Progetto e realizzazione Italo Saccardo Gianmario

Dettagli

Situazioni ambientali critiche per prelievi e sbalzi di portata

Situazioni ambientali critiche per prelievi e sbalzi di portata 9 Situazioni ambientali critiche per prelievi e sbalzi di portata L Unione dei Pescatori del Trentino ha inviato alla Provincia di Trento, sulle più critiche situazioni di degrado d acqua della provincia

Dettagli

REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE

REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE COMUNE DI PREDAZZO PROVINCIA DI TRENTO REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE PREMESSA NELL ULTIMO

Dettagli

Pericolosità idraulica a valle delle dighe

Pericolosità idraulica a valle delle dighe Convegno nazionale Longarone (BL) 13 settembre 2013 Pericolosità idraulica a valle delle dighe L utilizzo delle dighe per la laminazione delle piene in Provincia di Trento ing. Roberto Bertoldi Dirigente

Dettagli

I Bilanci Idrologici a lungo termine! P. Claps -Idrologia!

I Bilanci Idrologici a lungo termine! P. Claps -Idrologia! I Bilanci Idrologici a lungo termine! P. Claps -Idrologia! Obiettivi! in sintesi:! ISTITUIRE UN CONFRONTO TRA DISPONIBILITA IDRICA SUPERFICIALE E FABBISOGNO.! Definire la risorsa idrica superficiale e

Dettagli

Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche

Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 2006 Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche PARTE TERZA

Dettagli

Il cambiamento climatico e le risorse idriche nel bacino del Po

Il cambiamento climatico e le risorse idriche nel bacino del Po Il cambiamento climatico e le risorse idriche nel bacino del Po Parma, 16 luglio 27 Camera di Commercio - Sala Aurea IN COLLABORAZIONE CON IL SISTEMA DELLE AGENZIE AMBIENTALI AGENDA Elementi di stato Obiettivo

Dettagli

D.1.6. IDROENERGIA S.r.l. Comune di Cavallermaggiore Provincia di Cuneo ALLEGATI TECNICI D.P.G.R. 10/R E S.M.I. SCHEDA DEL CATASTO DERIVAZIONI IDRICHE

D.1.6. IDROENERGIA S.r.l. Comune di Cavallermaggiore Provincia di Cuneo ALLEGATI TECNICI D.P.G.R. 10/R E S.M.I. SCHEDA DEL CATASTO DERIVAZIONI IDRICHE Comune di Cavallermaggiore Provincia di Cuneo Regione Piemonte IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE MELLEA IN CORRISPONDENZA DELLA TRAVERSA DI DERIVAZIONE DELLA BEALERA DEI MOLINI IN COMUNE DI CAVALLERMAGGIORE

Dettagli

Acquedotti Acque Nere e Valcigolera

Acquedotti Acque Nere e Valcigolera Comune diimer Comune dimezzano Comune di CanalSa nbovo Novembre 2007 Comune di Castel Tesino Comune difiera di Primiero CENTRALINE IDROELETTRICHE Comune di Cinte Tesino Comune dipievetesino Comune disiror

Dettagli

LE GRANDI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE. 20 concessioni (di cui 3 a scavalco) 27 centrali

LE GRANDI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE. 20 concessioni (di cui 3 a scavalco) 27 centrali Il settore idroelettrico nella Provincia autonoma di Trento Contesto e procedure per l utilizzo dell acqua a scopi idroelettrici Provincia Autonoma di Trento Diga di Malga Boazzo Agenzia provinciale per

Dettagli

DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA

DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA PRESIDENZA DIREZIONE GENERALE AGENZIA REGIONALE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA CLIMB - General Assembly Climate Change Impacts on Water and Security (in Southern

Dettagli

Piano di Gestione del fiume Po: riesame e aggiornamento

Piano di Gestione del fiume Po: riesame e aggiornamento 2 ciclo di pianificazione 2015-2021 Piano di Gestione del fiume Po: riesame e aggiornamento Usi industriali e idroelettrici Pressioni, misure e prospettive sulla qualità delle acque nel bacino del Po Parma,

Dettagli

DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia TOLMEZZO 5 maggio 2015 Linee di indirizzo Corsi d acqua/tratti

Dettagli

RELAZIONE DI INQUADRAMENTO URBANISTICO

RELAZIONE DI INQUADRAMENTO URBANISTICO COMUNITA DI PRIMIERO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO via Roma, 19 38054 Primiero San Martino di Castrozza (TN) STUDIO TECNICO, AMBIENTALE E TERRITORIALE SULLA MOBILITÀ COMPLESSIVA TRA SAN MARTINO DI CASTROZZA

Dettagli

PIANO DI BILANCIO IDRICO

PIANO DI BILANCIO IDRICO PROVINCIA DI LECCO PIANO DI BILANCIO IDRICO DEI BACINI IDROGRAFICI DEI CORSI D ACQUA DELLA PROVINCIA DI LECCO AFFERENTI I TERRITORI DELLA VALVARRONE, VALSASSINA, VAL D ESINO, VALLE SAN MARTINO, DELLA SPONDA

Dettagli

D.1.5. IDROENERGIA S.r.l. Comune di Racconigi Provincia di Cuneo

D.1.5. IDROENERGIA S.r.l. Comune di Racconigi Provincia di Cuneo Comune di Racconigi Provincia di Cuneo Regione Piemonte IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE MAIRA IN LOCALITA' BERRONI NEI COMUNI DI RACCONIGI E CASALGRASSO PROGETTO DEFINITIVO Diritti riservati ex art

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Protezione Civile - Sistema Informativo Ambiente Territorio Indirizzo Via Roma, 50-38122 Trento Telefono/Fax 0461 495260 / 0461 981231 E-Mail segreteria.siat@provincia.tn.it

Dettagli

1. COMPUTO D.M.V. G.E.CO. S.r.l. Geologo Specialista ORDINE DEI GEOLOGI DELLE MARCHE. APIRO - agosto 2013

1. COMPUTO D.M.V. G.E.CO. S.r.l. Geologo Specialista ORDINE DEI GEOLOGI DELLE MARCHE. APIRO - agosto 2013 Comune di APIRO Provincia di Macerata PROGETTO DI REALIZZAZIONE IMPIANTO MINI- IDROELETTRICO SUL TORRENTE ESINANTE IN STRADA PROVINCIALE N. 117 DI SANT URBANO 1. COMPUTO D.M.V. [ D. G.R. n. 1875 del 22.12.2008

Dettagli

B.I.M. BRENTA SPECIALE CENTRALI IDROELETTRICHE

B.I.M. BRENTA SPECIALE CENTRALI IDROELETTRICHE B.I.M. BRENTA SPECIALE CENTRALI IDROELETTRICHE Semestrale del Consorzio dei Comuni della provincia di Trento compresi nel Bacino Imbrifero Montano del fiume Brenta Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in

Dettagli

Università di Trento - Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica. Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente

Università di Trento - Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica. Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI DEI PIANI DI MONITORAGGIO RELATIVI ALLA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE DERIVAZIONI IDRICHE SULLO STATO DI QUALITA DEI CORPI IDRICI Università di Trento

Dettagli

ing. Nicola Fergnani

ing. Nicola Fergnani Energia da fonte idroelettrica 21.01.2014 Energia idroelettrica: dati statistici 2 2013: In Italia sono operativi circa 3000 impianti (di cui 300 > 10MW) per una potenza installata complessiva di 18 GW.

Dettagli

PROGETTO RELATIVO A "IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE POJA - ADAMÈ IN COMUNE DI SAVIORE DELL'ADAMELLO (BS).PROPONENTE: COMUNE DI SAVIORE

PROGETTO RELATIVO A IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE POJA - ADAMÈ IN COMUNE DI SAVIORE DELL'ADAMELLO (BS).PROPONENTE: COMUNE DI SAVIORE PROGETTO RELATIVO A "IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE POJA - ADAMÈ IN COMUNE DI SAVIORE DELL'ADAMELLO (BS).PROPONENTE: COMUNE DI SAVIORE DELL'ADAMELLO (BS)VERIFICA AI SENSI DELL'ART. 1, COMMA 6, E DELL'ART.

Dettagli

Seminario «Energie Rinnovabili e Ambiente Montano» Realizzazione di impianti mini idro

Seminario «Energie Rinnovabili e Ambiente Montano» Realizzazione di impianti mini idro Seminario «Energie Rinnovabili e Ambiente Montano» Realizzazione di impianti mini idro ing. Alessandro Calvi, ENEL Produzione S.p.A, Supporto Tecnico Civile alessandro.calvi@enel.com Omegna, 07 Ottobre

Dettagli

AUTORITA DI BACINO INTERREGIONALE FIUME FIORA

AUTORITA DI BACINO INTERREGIONALE FIUME FIORA AUTORITA DI BACINO INTERREGIONALE FIUME FIORA PROGETTO DI PIANO STRALCIO ai sensi dell art. 17 della L. 18 maggio 1989 n. 183 TUTELA DELLE RISORSE IDRICHE SUPERFICIALI SOGGETTE A DERIVAZIONI NORME DI ATTUAZIONE

Dettagli

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME ADIGE A BOARA PISANI NELL ANNO 2010

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME ADIGE A BOARA PISANI NELL ANNO 2010 DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO PISANI NELL ANNO 21 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel Progetto e realizzazione Italo

Dettagli

CORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI. II Forum di informazione pubblica Milano, 17 settembre 2009

CORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI. II Forum di informazione pubblica Milano, 17 settembre 2009 Progetto di Piano Elaborato ai sensi dell art. 13 della Direttiva 2000/60 CE e dell art. 117 del D.Lgs. 152/06 e dell art. 1, comma 3 bis della L.13/09 CORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI II Forum di informazione

Dettagli

foto di Alessio Coser

foto di Alessio Coser foto di Alessio Coser La provincia di Trento è particolarmente ricca di acqua e la sua utilizzazione sostenibile, la sua protezione e difesa rappresentano elementi costitutivi per una corretta governance

Dettagli

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE Corso di laurea specialistica in Ingegneria delle Acque e della Difesa del Suolo Corso di GESTIONE delle RISORSE IDRICHE a.a. 2003-2004 Prof. Luca Lanza Dipartimento di Ingegneria Ambientale - DIAM IL

Dettagli

IMPIANTI D ACQUEDOTTO

IMPIANTI D ACQUEDOTTO Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì IMPIANTI D ACQUEDOTTO AGGIORNAMENTO 25/11/2013 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing.

Dettagli

Ricostruzione dei volumi affluiti ad un serbatoio

Ricostruzione dei volumi affluiti ad un serbatoio Corso di Gestione delle risorse idriche A.A. 2008/2009 Esercitazione 1 Ricostruzione dei volumi affluiti ad un serbatoio Ing. Vincenzo Marco Nicolosi Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università

Dettagli

Elementi idromorfologici: indice di alterazione del regime idrologico (IARI)

Elementi idromorfologici: indice di alterazione del regime idrologico (IARI) Direttiva 2000/60/CE: Struttura delle reti e dei programmi di monitoraggio sui corsi d acqua Indici di classificazione dello stato di qualità Elementi idromorfologici: indice di alterazione del regime

Dettagli

Caratterizzazione della qualità ambientale di acque superficiali: il fiume Sabato

Caratterizzazione della qualità ambientale di acque superficiali: il fiume Sabato ISTITUTO PROFESSIONALE IPIA A. AMATUCCI COD. AUT. NAZIONALE F-2-FSE-2011-12 Caratterizzazione della qualità ambientale di acque superficiali: il fiume Sabato Dott. ing. Sabino DE GISI Avellino - Giovedi

Dettagli

Proposta di aggiornamento del Piano d Ambito di Ragusa

Proposta di aggiornamento del Piano d Ambito di Ragusa 1) DATI GENERALI Cod:G0023 a) Denominazione: COMUNE DI COMISO b) Comuni serviti: Comiso c) Popolazione residente: 30.232 (aggiornamento ISTAT 2008) d) Acquedotto/i di alimentazione: G0023AQ0 01 - Comunale

Dettagli

2.3. FATTORI CLIMATICI

2.3. FATTORI CLIMATICI 2.3. FATTORI CLIMATICI Il Rapporto sullo stato dell ambiente (ARPAV 2004) classifica il clima della provincia di Verona quale clima temperato senza stagione secca e con estate calda con influenza mediterranea..

Dettagli

Impianto idroelettrico Lucendro

Impianto idroelettrico Lucendro Impianto idroelettrico Lucendro La via dell energia Impianto idroelettrico Lucendro La riserva d acqua della Leventina L acqua è la fonte rinnovabile più preziosa di cui disponiamo: fornisce il 55% di

Dettagli

BOLLETTINO IDROLOGICO

BOLLETTINO IDROLOGICO SINTESI SITUAZIONE Settimana dal 19 al 25 gennaio 215 Afflussi meteorici (pag. 2): settimana caratterizzata da precipitazioni su tutto il territorio lombardo, leggermente più intense nel settore occidentale.

Dettagli

TRAVERSA di PONTE MARALDI

TRAVERSA di PONTE MARALDI Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Protezione civile della Regione Provincia di Prefettura di Edison S.p.A TRAVERSA di PONTE MARALDI Protocollo d intesa @@@ dicembre 2012 Regione Autonoma Friuli Venezia

Dettagli

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME LIVENZA A MEDUNA DI LIVENZA NEGLI ANNI

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME LIVENZA A MEDUNA DI LIVENZA NEGLI ANNI DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO NEGLI ANNI 2008-09 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel Progetto e realizzazione Italo

Dettagli

Rapporto mensile sul Sistema Elettrico

Rapporto mensile sul Sistema Elettrico Rapporto mensile sul Sistema Elettrico Agosto 2016 Indice 1 Considerazioni di sintesi 2 Congiuntura elettrica 3 Bilancio energetico 4 Fabbisogno 5 Fonti Energetiche Rinnovabili 6 Scambi Interni e con l

Dettagli

PORTATE DEL FIUME PIAVE IN REGIME DI MAGRA

PORTATE DEL FIUME PIAVE IN REGIME DI MAGRA 18 Gennaio 2007 Pagina 1 di 13 MAGRA 18 Gennaio 2007 U.O. Rete Idrografica Regionale Nota Tecnica n 04/07 24/05/2007 18 Gennaio 2007 Pagina 1 di 13 MAGRA 18 Gennaio 2007 INDICE 1 INTRODUZIONE...2 2 SEZIONI

Dettagli

INDICE. Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I

INDICE. Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I INDICE 4 - RETI DI MONITORAGGIO ISTITUITE AI FINI DELL ARTICOLO 8 E DELL ALLEGATO V DELLA DIRETTIVA 2000/60/CE E STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI, DELLE

Dettagli

Il Sistema Idrico della Sardegna

Il Sistema Idrico della Sardegna Corso di Gestione delle Risorse Idriche Il Sistema Idrico della Sardegna Riccardo Zucca Introduzione SASSARI NUORO Clima mediterraneo: - estati: calde e poco piovose - inverni : miti e piovosi con sporadiche

Dettagli

Inquadramento ittiofaunistico

Inquadramento ittiofaunistico Dicembre 2014 CARATTERIZZAZIONE DELL ITTIOFAUNA E VERIFICA DELLE CONDIZIONI IDROMORFOLOGICHE NECESSARIE PER LA PROGETTAZIONE DI UN PASSAGGIO PER PESCI SU UN OPERA DI PRESA SUL TORRENTE TOSSIET (BACINO

Dettagli

9 IL BACINO DEL TORRENTE VENTENA

9 IL BACINO DEL TORRENTE VENTENA 9 IL BACINO DEL TORRENTE VENTENA Pagina 83 9.1 GENERALITÀ Il bacino del torrente Ventena confina in sinistra idrografica con il bacino del Conca ed in destra con i bacini del Foglia e del Tavollo. Il bacino

Dettagli

SIA CAVONE - APPENDICE 2

SIA CAVONE - APPENDICE 2 SIA CAVONE - APPENDICE 2 ATTIVITA DI MONITORAGGIO (Elaborato redatto dalla CIIP spa Area Gestione Servizio Lavori) Durante le operazioni di ricognizione dei luoghi, necessarie per la redazione degli apporti

Dettagli

DECRETO N Del 04/12/2015

DECRETO N Del 04/12/2015 DECRETO N. 10909 Del 04/12/2015 Identificativo Atto n. 3393 PRESIDENZA Oggetto T.U. 1775/1933, R.R. 2/2006 ISTANZA DELL ENEL PRODUZIONE S.P.A., DATATA 12/03/2015, DI VARIANTE NON SOSTANZIALE ALLA CONCESSIONE

Dettagli

Studio di Impatto Ambientale Riassunto Non Tecnico

Studio di Impatto Ambientale Riassunto Non Tecnico Comune di Ziano di Fiemme Provincia di Trento ADEGUAMENTO DELLE CONCESSIONI ESISTENTI A SCOPO POTABILE-ANTINCENDIO-IDROELETTRICO ALL INTERNO DEL BACINO IDROGRAFICO DEL RIO SADOLE NEL COMUNE DI ZIANO DI

Dettagli

Rivista Ligure di Meteorologia n 33 anno IX

Rivista Ligure di Meteorologia n 33 anno IX Rivista Ligure di Meteorologia n 33 anno IX DIDATTICA Breve introduzione alle energie rinnovabili (sole, vento, acqua) Di: Diego Rosa L'energia idroelettrica Parte prima L idroelettrica è una fonte di

Dettagli

TITOLARE DELLA DERIVAZIONE

TITOLARE DELLA DERIVAZIONE TRASMISSIONE ANNUALE DEI RISULTATI DELLE MISURAZIONI DELLE PORTATE E DEI VOLUMI D ACQUA PUBBLICA DERIVATI, AI SENSI DELL' L ART. 22 DEL D.LGS. 11 MAGGIO 1999, N. 152, COSÌ COME MODIFICATO DALL ART. 6,

Dettagli

Rapporto mensile sul Sistema Elettrico

Rapporto mensile sul Sistema Elettrico Rapporto mensile sul Sistema Elettrico Ottobre 2016 Indice 1 Considerazioni di sintesi 2 Congiuntura elettrica 3 Bilancio energetico 4 Fabbisogno 5 Fonti Energetiche Rinnovabili 6 Scambi Interni e con

Dettagli

A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Belluno Servizio Sistemi Ambientali

A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Belluno Servizio Sistemi Ambientali A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Belluno Servizio Sistemi Ambientali RELAZIONE ANNUALE SUL MONITORAGGIO DELLA QUALITÁ DELLE ACQUE NEL COMUNE DI BELLUNO (ANNO 2010) 2 INDICE Premessa 5 1. Introduzione

Dettagli

Impianto idroelettrico Nuova Biaschina

Impianto idroelettrico Nuova Biaschina Impianto idroelettrico Nuova Biaschina La via dell energia La via dell energia Impianto idroelettrico Nuova Biaschina Il fiore all occhiello di AET L acqua è la fonte rinnovabile più preziosa di cui disponiamo:

Dettagli

SCHEDA DI CARATTERIZZAZIONE DELLA DERIVAZIONE IDRICA

SCHEDA DI CARATTERIZZAZIONE DELLA DERIVAZIONE IDRICA LOGO DELLA PROVINCIA Direzione Ambiente Sistema informativo delle risorse idriche (SIRI) CATASTO DERIVAZIONI IDRICHE SCHEDA DI CARATTERIZZAZIONE DELLA DERIVAZIONE IDRICA ALLEGATA ALLA DOMANDA DI IN DATA

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE N. 77

PROGETTO DI LEGGE N. 77 REGIONE LOMBARDIA X Legislatura CONSIGLIO REGIONALE Atti 2004/2013 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE N. 77 Disposizioni in materia ambientale. Modifiche alle ll.rr.

Dettagli

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006 3. RISORSE IDRICHE 3.1. Inquadramento Il sistema idrografico del territorio della Provincia di Bari è caratterizzato dalle lame, incisioni carsiche che, ormai del tutto prive di acque, costituiscono impluvi

Dettagli

FOTO LAVORI DIGA. Lavori in fondazione diga preparazione del piano d imposta. Lavori in fondazione diga

FOTO LAVORI DIGA. Lavori in fondazione diga preparazione del piano d imposta. Lavori in fondazione diga FOTO LAVORI DIGA Lavori in fondazione diga preparazione del piano d imposta Lavori in fondazione diga FOTO LAVORI DIGA Preparazione imposta spalla dx Preparazione imposta spalla sx FOTO LAVORI DIGA Imposta

Dettagli

INDAGINE IDROGEOLOGICA

INDAGINE IDROGEOLOGICA Via Berti Pichat, 2/4 BOLOGNA Oggetto: RAPPORTO FINALE INDAGINE IDROGEOLOGICA COMPARTO IMPIANTI HERA S.p.A. S.S. N. 309 Km 2,600 RAVENNA I tecnici: Dott. Geol. Michela Lavagnoli Dott. Geol. Fabrizio Morandi

Dettagli

Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro

Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro Corrado Soccorso Dipartimento Difesa del Suolo Sezione Geologia e Georisorse Settore Tutela Acque Iniziativa

Dettagli

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE STUDI SULLE CARATTERISTICHE DELLE ONDE DI PIENA ARTIFICIALI CONSEGUENTI A MANOVRE DEGLI ORGANI DI SCARICO DELLE DIGHE O AD IPOTETICO COLLASSO DEGLI SBARRAMENTI E SULLA INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SOGGETTE

Dettagli

L Indice di Funzionalità Fluviale come strumento di supporto alle scelte gestionali e di pianificazione: l esempio della provincia di Trento

L Indice di Funzionalità Fluviale come strumento di supporto alle scelte gestionali e di pianificazione: l esempio della provincia di Trento convegno La nuova carta Ittica della Provincia di Lodi Lodi 9 dicembre 2009 L Indice di Funzionalità Fluviale come strumento di supporto alle scelte gestionali e di pianificazione: l esempio della provincia

Dettagli

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME BRENTA A BARZIZA NELL ANNO 2011

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME BRENTA A BARZIZA NELL ANNO 2011 Centro Funzionale Decentrato GIORNALIERE DEL FIUME BRENTA A BARZIZA NELL ANNO 211 Relazione n 5/12 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel Progetto

Dettagli

L Acqua che depura. Milano 16/11/2005. Uso plurimo delle acque

L Acqua che depura. Milano 16/11/2005. Uso plurimo delle acque L Acqua che depura Fitodepurazione, imprese agricole e paesaggio rurale Milano 16/11/2005 Uso plurimo delle acque Angelo Elefanti Direzione Generale Reti e Servizi di Pubblica Utilità U.O. Regolazione

Dettagli

PIANIFICAZIONE DEL BILANCIO IDRICO PROVINCIA DI SONDRIO

PIANIFICAZIONE DEL BILANCIO IDRICO PROVINCIA DI SONDRIO PIANIFICAZIONE DEL BILANCIO IDRICO PROVINCIA DI SONDRIO Integrazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Sondrio 1 PIANIFICAZIONE DEL BILANCIO IDRICO DELLA PROVINCIA

Dettagli

Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015

Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015 Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015 All. VII, parti A e B, punto 11 della Direttiva 2000/60/CE e All. 4, parti A e B, punto 11, alla Parte Terza

Dettagli

COMUNE DI SALUZZO PROVINCIA DI CUNEO

COMUNE DI SALUZZO PROVINCIA DI CUNEO Capitale sociale Euro 16.000.000,00 i.v. Codice Fiscale - Partita IVA Registro Imprese di Cuneo: 03429380045 R.E.A. 290102 C.C.I.A.A. Cuneo SCOTTA S.p.A. Sede legale e amministrativa: COMUNE DI SALUZZO

Dettagli

I Bilanci Idrologici!

I Bilanci Idrologici! I Bilanci Idrologici! Evapotraspirazione potenziale ed effettiva D=deficit agricolo = Etp-ET Il deficit idrico (agricolo) rappresenta il fabbisogno idrico mensile di una coltura (domanda idrica irrigua)!"

Dettagli

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO PER L ANALISI DEI RISULTATI DEL BILANCIO IDRICO PROVINCIALE E RELATIVI ALLEGATI CARTOGRAFICI alla data 30 marzo 2012

DOCUMENTO TECNICO PER L ANALISI DEI RISULTATI DEL BILANCIO IDRICO PROVINCIALE E RELATIVI ALLEGATI CARTOGRAFICI alla data 30 marzo 2012 AGENZIA PROVINCIALE PER LE RISORSE IDRICHE E L ENERGIA DOCUMENTO TECNICO PER L ANALISI DEI RISULTATI DEL BILANCIO IDRICO PROVINCIALE E RELATIVI ALLEGATI CARTOGRAFICI alla data 30 marzo 2012 Trento, marzo

Dettagli

Glossario e architettura del piano

Glossario e architettura del piano Ing. Andrea Braidot dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta- Bacchiglione dei fiumi Isonzo, Tagliamento, del fiume Adige Glossario essenziale del piano dei fiumi Isonzo, Tagliamento, del

Dettagli

Incontro di consultazione pubblica Venezia, 6 luglio 2017

Incontro di consultazione pubblica Venezia, 6 luglio 2017 L orientamento distre.uale per la formulazione di una proposta di deflusso ecologico SoggeB isctuzionali coinvolc AdD Regioni e Province Autonome Agenzie di protezione ambientale Tavolo Tecnico Nazionale

Dettagli

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME BACCHIGLIONE A MONTEGALDA NEGLI ANNI

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME BACCHIGLIONE A MONTEGALDA NEGLI ANNI DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel U.O. CFD Centro Funzionale Decentrato Pierluigi

Dettagli

Provincia di NOVARA Settore: Ambiente, Ecologia, Energia Ufficio Risorse Idriche e Difesa del Suolo. Tenuta Colli SS

Provincia di NOVARA Settore: Ambiente, Ecologia, Energia Ufficio Risorse Idriche e Difesa del Suolo. Tenuta Colli SS Provincia di NOVARA Settore: Ambiente, Ecologia, Energia Ufficio Risorse Idriche e Difesa del Suolo RINNOVO Licenza di Attingimento di acque dal Torrente Agogna Comune di Granozzo con Monticello D.D. 2185/2014

Dettagli

STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA AI SENSI DELL ART. 8, COMMI 2 E 5, DELLE NDA DEL PAI

STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA AI SENSI DELL ART. 8, COMMI 2 E 5, DELLE NDA DEL PAI COMUNE DI SERDIANA PROVINCIA DI CAGLIARI STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA AI SENSI DELL ART. 8, COMMI 2 E 5, DELLE NDA DEL PAI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE NECESSARIA PER L ATTUAZIONE DELL

Dettagli

Salvetti_Graneroli. Relazione e schede riassuntive sugli interventi alle opere di captazione esistenti. pag. 2/26

Salvetti_Graneroli. Relazione e schede riassuntive sugli interventi alle opere di captazione esistenti. pag. 2/26 Relazione e schede riassuntive sugli interventi alle opere di captazione esistenti pag. 2/26 Relazione e schede riassuntive sugli interventi alle opere di captazione esistenti INDICE GENERALE 1. PREMESSA...

Dettagli

Laboratorio Isonzo. CONSULTAZIONE: SITUAZIONI di OPPORTUNITA' CRITICITA' ed ELEMENTI DI ATTENZIONE. 15 dicembre ARPA FVG Palmanova - Italy

Laboratorio Isonzo. CONSULTAZIONE: SITUAZIONI di OPPORTUNITA' CRITICITA' ed ELEMENTI DI ATTENZIONE. 15 dicembre ARPA FVG Palmanova - Italy Laboratorio Isonzo CONSULTAZIONE: SITUAZIONI di OPPORTUNITA' CRITICITA' ed ELEMENTI DI ATTENZIONE 15 dicembre 2011 Del Zotto - Zanolin ARPA FVG Palmanova - Italy 1 VALUTAZIONI OPPORTUNITA' BACINO DI RIFASAMENTO

Dettagli

Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto

Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto dei fiumi Isonzo, Tagliamento, del fiume Adige Architettura del piano Il modello DPSIR EEA Environmental

Dettagli

PARTE I. I processi idrologici. Lezione I: Il ciclo idrologico. Dipartimento di Ingegneria Civile

PARTE I. I processi idrologici. Lezione I: Il ciclo idrologico. Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Laurea Specialistica in N.O. Giuseppe Aronica Corso di Idrologia Tecnica PARTE I Lezione I: Il ciclo idrologico Il ciclo idrologico Il ciclo idrologico è il processo di circolazione dell acqua

Dettagli