Trapani- Salemi, l Asp abbatte i tempi di attesa di alcuni interventi chirurgici

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2 Trapani- Salemi, l Asp abbatte i tempi di attesa di alcuni interventi chirurgici Di Redazione - 31 agosto 2017 Da lunedì prossimo al via i Percorsi integrati di cura nel presidio ospedaliero DEA di I Livello Trapani Salemi. Viene attuato infatti il PDTA, il Percorso diagnostico terapeutico ed assistenziale, da parte del dipartimento di chirurgia generale, relativo a tutti gli interventi a bassa complessità. E stato istituito un percorso alternativo, in modo appropriato e con gli stessi professionisti, per l abbattimento delle liste di attesa all interno del dipartimento chirurgico aziendale.

3 L organizzazione dell ospedale deve essere strutturata intorno al bisogno del paziente, adottando un sistema basato su intensità e natura della cura, con aree disciplinari integrate dove la persona compie un percorso. Il PDTA è uno strumento che permette all azienda sanitaria di delineare, rispetto a una patologia o un problema clinico, il miglior percorso praticabile all interno della propria organizzazione. In questa maniera i tempi di attesa per un intervento chirurgico a bassa complessità, interventi eseguiti in anestesia locale, locoregionale e in regime di Day Service o Day Surgery, sono di 90 giorni nel presidio di Trapani e scendono a 15 se si sceglie quello di Salemi. In pratica, dopo la visita chirurgica ambulatoriale in ospedale il paziente può scegliere se seguire il percorso tradizionale, con l inserimento nella lista d attesa del reparto di Trapani, o invece il PDTA. A quel punto il personale infermieristico del presidio di Trapani contatta il coordinatore infermieristico di Salemi che definisce la data e la proposta di ricovero. In un primo accesso il paziente effettuerà a Salemi tutti gli esami preparatori in un unico step e fisserà la data dell intervento chirugico, che avverrà con il secondo accesso. Dopo la dimissione questi potrà rimuovere i punti di sutura direttamente in uno degli ambulatori infermieristici dell ASP o anche presso lo stesso ambulatorio del reparto di chirurgia generale di Trapani. Questi gli interventi a bassa complessità chirurgica che è possibile effettuare nella struttura di Salemi tramite il PDTA: Ernie inguinali, crurali e ombelicali; Correzione di piccoli e medi laparoceli; Asportazione di lipomi e igromi; Cisti e fistole pilonidali; Varici degli arti inferiori; Patologie emorroidarie, ascessi e fistole perianali; Fimosi, frenulo corto, cistoscopie, idroceli e varicoceli(urologici); Adenoidi, tonsille micro laringoscopie, setto plastiche (ORL); Alluce valgo, igromi, dito a scatto, tunnel carpale (Ortopedia); Neoformazioni cutanee, innesti (Chirurgia Plastica).

4 «Questa è la realizzazione pratica spiega il commissario dell ASP Giovanni Bavetta di quello che chiamiamo ospedale per intensità di cura. In questo momento partiamo con i presidi di Trapani e Salemi, parte dello stesso DEA, ma se consideriamo i nostri sei presidi come un unico grande ospedale, questo percorso diagnostico potremo attivarlo anche a Mazara del Vallo e a Castelvetrano. Questo, oltre ad abbattere le liste d attesa permetterà al reparto del Sant Antonio Abate, appena decongestionato, di dedicarsi agli interventi di più alta complessità. Ma non è la sola novità, perché intendiamo estendere gradualmente questo modello organizzativo anche per gli interventi di urologia, di otorinolaringoiatria e di ginecologia». Il direttore sanitario del DEA di I Livello Trapani-Salemi, Maria Concetta Martorana, non nasconde la sua soddisfazione. «È un modello efficiente, che va incontro al paziente, che sarà accompagnato e facilitato in questo percorso verso l intervento chirurgico. Un modello che è nato grazie alla collaborazione di tante professionalità della nostra azienda, a cominciare dal capo dipartimento aziendale di chirurgia generale Lelio Brancato che coordina tutto il percorso». Tanti infatti gli attori coinvolti per la realizzazione del PDTA: A Salemi Biagio Grimaldi, responsabile dell unità operativa di chirurgia generale, il coordinatore infermieristico del blocco operatorio Giulio Zummo, Antonella Accardi, responsabile della direzione amministrativa, e a Trapani la dirigente del servizio professioni infermieristiche Anna Nuccio, Maria Anelli, responsabile dell U.O. Qualità aziendale, Nicoletta Barletta della segreteria amministrativa del Sant Antonio Abate. «Si tratta della concreta attuazione commenta l assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi dell intensità di cure. Tutte le strutture vengono così utilizzate a pieno e nel contempo vengono valorizzate le equipe chirurgiche multidisciplinari di tutta l azienda. All ospedale di Trapani avremo gli interventi di media e alta complessità, in quello di Salemi quelli a bassa complessità. Una particolare soddisfazione e la migliore risposta conclude per chi non credeva che l ospedale di Salemi sarebbe stato rifunzionalizzato e potenziato».

5 Negli ospedali di Trapani e Salemi si semplificano i tempi per gli interventi chirurgici Da lunedì prossimo al via i Percorsi integrati di cura nel presidio ospedaliero DEA di I Livello Trapani - Salemi. Viene attuato infatti il PDTA, il Percorso diagnostico terapeutico ed assistenziale, da parte del dipartimento di chirurgia generale, relativo a tutti gli interventi a bassa complessità. E stato istituito un percorso alternativo, in modo appropriato e con gli stessi professionisti, per l abbattimento delle liste di attesa all interno del dipartimento chirurgico aziendale. L organizzazione dell ospedale deve essere strutturata intorno al bisogno del paziente, adottando un sistema basato su intensità e natura della cura, con aree disciplinari integrate dove la persona compie un

6 percorso. Il PDTA è uno strumento che permette all'azienda sanitaria di delineare, rispetto a una patologia o un problema clinico, il miglior percorso praticabile all'interno della propria organizzazione. In questa maniera i tempi di attesa per un intervento chirurgico a bassa complessità, interventi eseguiti in anestesia locale, locoregionale e in regime di Day Service o Day Surgery, sono di 90 giorni nel presidio di Trapani e scendono a 15 se si sceglie quello di Salemi. In pratica, dopo la visita chirurgica ambulatoriale in ospedale il paziente può scegliere se seguire il percorso tradizionale, con l inserimento nella lista d attesa del reparto di Trapani, o invece il PDTA. A quel punto il personale infermieristico del presidio di Trapani contatta il coordinatore infermieristico di Salemi che definisce la data e la proposta di ricovero. In un primo accesso il paziente effettuerà a Salemi tutti gli esami preparatori in un unico step e fisserà la data dell intervento chirugico, che avverrà con il secondo accesso. Dopo la dimissione questi potrà rimuovere i punti di sutura direttamente in uno degli ambulatori infermieristici dell ASP o anche presso lo stesso ambulatorio del reparto di chirurgia generale di Trapani. Questi gli interventi a bassa complessità chirurgica che è possibile effettuare nella struttura di Salemi tramite il PDTA: Ernie inguinali, crurali e ombelicali; Correzione di piccoli e medi laparoceli; Asportazione di lipomi e igromi; Cisti e fistole pilonidali; Varici degli arti inferiori; Patologie emorroidarie, ascessi e fistole perianali; Fimosi, frenulo corto, cistoscopie, idroceli e varicoceli(urologici); Adenoidi, tonsille micro laringoscopie, setto plastiche (ORL); Alluce valgo, igromi, dito a scatto, tunnel carpale (Ortopedia); Neoformazioni cutanee, innesti (Chirurgia Plastica). Questa è la realizzazione pratica spiega il commissario dell ASP Giovanni Bavetta - di quello che chiamiamo ospedale per intensità di cura. In questo momento partiamo con i presidi di Trapani e Salemi, parte dello stesso DEA, ma se consideriamo i nostri sei presidi come un unico grande ospedale, questo percorso diagnostico potremo attivarlo anche a Mazara del Vallo e a Castelvetrano. Questo, oltre ad abbattere le liste d attesa permetterà al reparto del Sant Antonio Abate, appena decongestionato, di dedicarsi agli interventi di più alta complessità. Ma non è la sola novità, perché intendiamo estendere gradualmente questo modello organizzativo anche per gli interventi di urologia, di otorinolaringoiatria e di ginecologia.

7 Il direttore sanitario del DEA di I Livello Trapani-Salemi, Maria Concetta Martorana, non nasconde la sua soddisfazione. E un modello efficiente, che va incontro al paziente, che sarà accompagnato e facilitato in questo percorso verso l intervento chirurgico. Un modello che è nato grazie alla collaborazione di tante professionalità della nostra azienda, a cominciare dal capo dipartimento aziendale di chirurgia generale Lelio Brancato che coordina tutto il percorso. Tanti infatti gli attori coinvolti per la realizzazione del PDTA: A Salemi Biagio Grimaldi, responsabile dell unità operativa di chirurgia generale, il coordinatore infermieristico del blocco operatorio Giulio Zummo, Antonella Accardi, responsabile della direzione amministrativa, e a Trapani la dirigente del servizio professioni infermieristiche Anna Nuccio, Maria Anelli, responsabile dell U.O. Qualità aziendale, Nicoletta Barletta della segreteria amministrativa del Sant Antonio Abate. Si tratta della concreta attuazione commenta l assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi dell intensità di cure. Tutte le strutture vengono così utilizzate a pieno e nel contempo vengono valorizzate le equipe chirurgiche multidisciplinari di tutta l azienda. All ospedale di Trapani avremo gli interventi di media e alta complessità, in quello di Salemi quelli a bassa complessità. Una particolare soddisfazione e la migliore risposta conclude - per chi non credeva che l ospedale di Salemi sarebbe stato rifunzionalizzato e potenziato.

8 Edizione del: 01/09/17 Dir. Resp.: Antonio Ardizzone Estratto da pag.: 5 Sezione: ASSESSORATI REGIONALI Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Peso: 25% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Servizi di Media Monitoring

9 Edizione del: 01/09/17 Dir. Resp.: Antonio Ardizzone Estratto da pag.: 18 Sezione: ASSESSORATI REGIONALI Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Peso: 20% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Servizi di Media Monitoring

10 Edizione del: 01/09/17 Dir. Resp.: Marco Tarquinio Estratto da pag.: 18 Sezione: REGIONE SICILIANA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Peso: 14% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Servizi di Media Monitoring

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17 Edizione del: 01/09/17 Dir. Resp.: Mario Calabresi Estratto da pag.: 5 Sezione: ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Peso: 13% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Servizi di Media Monitoring

18 Edizione del: 01/09/17 Dir. Resp.: Mario Ciancio Sanfilippo Estratto da pag.: 7 Sezione: CRONACA REGIONALE Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Peso: 16% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Servizi di Media Monitoring

19 OSPEDALI Ismett, l Unità di Endoscopia ottiene un riconoscimento nazionale per l elevata qualità 31 agosto 2017 Arriva l'accreditamento della Società Italiana di Endoscopia Digestiva. La soddisfazione del responsabile Mario Traina. di Redazione PALERMO. L Unità di Endoscopia dell Ismett di Palermo ha ottenuto l accreditamento da parte della SIED (Società Italiana di Endoscopia Digestiva). Si tratta di un prestigioso riconoscimento che certifica l elevata qualità e gli standard di eccellenza raggiunti dall Istituto. Sono sedici in tutto il Paese le strutture accreditate, quasi tutte si trovano nel Nord Italia. Ismett è il solo centro siciliano ad aver ricevuto l accreditamento, il secondo in tutto il Mezzogiorno. «Siamo molto orgogliosi- commenta Mario Traina (nella foto tratta dal sito internet dell Ismett), responsabile dell Unità di Endoscopia Digestiva- anche perché gli standard raggiunti da Ismett sono stati certificati da un ente autorevole, qual è la SIED. Si tratta, dunque, di un riconoscimento importante. I criteri di valutazione per ottenere l accreditamento sono, infatti, molto stringenti e le strutture, in tutta Italia, che hanno

20 superato l ispezione sono pochissime e comprendono sedi prestigiose come l Istituto Europeo di Oncologia e l Istituto Nazionale dei Tumori di Milano». Il processo di acceditamento SIED è volontario e serve a certificare la qualità dei servizi offerti ai pazienti. Si basa su rigidi requisiti di qualità che vengono periodicamente aggiornati per favorire l implementazione delle migliori evidenze scientifiche. La valutazione è periodica- serve a monitorare nel tempo il mantenimento dell efficienza- e viene eseguita da professionisti SIED adeguatamente formati secondo un concetto di revisione fra pari e coadiuvati da un Ente Certificatore esterno, il Kiwa CERMET. L accreditamento dell Unità di Endoscopia si inserisce in un percoso intrapreso da Ismett già da diversi anni, volto a certificare i livelli di eccellenza dell Istituto. Dal 2009 ad oggi, l Istituto Mediterraneo ha ottenuto fra gli altri: l accreditamento da parte della Joint Commission International (JCI) per il percorso assistenziale del paziente, la certificazione ISO per i servizi diagnostici ed i laboratori, la certificazione OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) per il sistema di gestione ambientale, è entrato a far parte del Registro Internazionale della Society of Thoracic Surgeons (STS) ed ha recentemente ottenuto anche la certificazione da parte della SICT (Società Italiana della Chirurgia Toracica). L Unità di Endoscopia di ISMETT è un centro di eccellenza e di ricerca avanzata per la diagnostica precoce e la terapia delle malattie e dei tumori gastrointestinali, del pancreas e delle vie biliari. Tra le principali aree di ricerca, emergono le terapie locoregionali per il trattamento del tumore pancreatico localmente avanzato (radiofrequenza, posizionamento di fiducia per radioterapia mirata etc) e i trattamenti di anastomosi non chirurgica (drenaggio biliare e della colecisti, gastro-enteroanastomosi EUS-guidati). L Endoscopia con i suoi servizi supporta, inoltre, tutti i dipartimenti clinici e chirurgici dell Istituto, con i quali interagisce attraverso riunioni multidisciplinari.

21 Edizione del: 01/09/17 Dir. Resp.: Antonio Ardizzone Estratto da pag.: 18 Sezione: CRONACA REGIONALE Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Peso: 23% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Servizi di Media Monitoring

22 Edizione del: 01/09/17 Dir. Resp.: Mario Ciancio Sanfilippo Estratto da pag.: 27 Sezione: ASSESSORATI REGIONALI Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Peso: 27% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Servizi di Media Monitoring

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