Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro. Rapporto sul Mercato del Lavoro Anno 2009

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1 Proviinciia Massa-Carrara Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro Rapporto sul Mercato del Lavoro Anno 2009

2 Ringraziamenti Il rapporto è il risultato dell'attività di ricerca svolta dall'osservatorio Provinciale per il Mercato del Lavoro, realizzato con il contributo del Dott. Gabriele Levi e coordinato dalla Dott.ssa Paola Marini. Contributi significativi sono pervenuti dalla Dott.ssa Michela Tarabella Direttrice della Direzione Provinciale del Lavoro, dal Dott. Gino Buratti della Prefettura di Massa-Carrara, dal Dott. Carlo Nicolai dell'inps di Massa-Carrara e dal Dott. Daniele Mocchi dell Istituto di Studi e Ricerche CCIAA di Massa-Carrara Preziosi sono stati i contributi dei tutor dell'apprendistato e dei tutor dell'obbligo formativo, delle consulenti del servizio incontro domanda/offerta e dei bilanci di competenze, dei collaboratori del Servizio Orientamento. Un ringraziamento particolare a Giovanni Manfredi, Ezio Alberti, Franco Parenti e Marta Venturi e a tutto il personale del Servizio Politiche del Lavoro che ha collaborato alla lettura dei dati ed ha permesso la stesura del rapporto sul mercato del lavoro.

3 INDICE 1 PRESENTAZIONE SINTESI DEL RAPPORTO IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO PROVINCIALE IL TERRITORIO E LA POPOLAZIONE IL MERCATO DEL LAVORO (RILEVAZIONE ISTAT) LE IMPRESE L IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE I DATI DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO AMMORTIZZATORI SOCIALI Cassa Integrazione Indennità di disoccupazione Mobilità indennizzata I DATI DEL CENTRO PER L IMPIEGO LA DISOCCUPAZIONE I dati di stock Le iscrizioni 2009 dati di flusso La Mobilità IL MERCATO DEL LAVORO Gli Avviamenti Le Cessazioni Tavole di raffronto CONTROVERSIE DI LAVORO LE POLITICHE ATTIVE DEL CENTRO PER L IMPIEGO ORIENTAMENTO E INFORMAZIONE CONSULENZA ORIENTATIVA DI 2 LIVELLO INCONTRO DOMANDA-OFFERTA DI LAVORO INCENTIVI ALL ASSUNZIONE E STABILIZZAZIONE TIROCINI COLLOCAMENTO MIRATO PER I DISABILI FORMAZIONE ESTERNA APPRENDISTATO OBBLIGO FORMATIVO CIG IN DEROGA FORMAZIONE PROFESSIONALE IL PROGRAMMA PARI...129

4 1 PRESENTAZIONE Il Rapporto dell Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara rappresenta ormai un importante momento di analisi sull evoluzione del contesto provinciale e sulle politiche attive per il lavoro attivate nel territorio. I dati del 2009 confermano come gli effetti della crisi abbiano pesantemente impattato sul sistema socio-economico locale e sull occupazione. L evoluzione dei principali indici statistici sull occupazione (in particolare i tassi di disoccupazione) ed il parallelo incremento degli iscritti al Centro per l Impiego confermano le difficoltà del mercato del lavoro provinciale nel creare posti di lavoro stabili ed evidenziano la tendenza alla nascita di rapporti di lavoro di breve durata. Parallelamente cresce il ricorso agli ammortizzatori sociali; i dati sulla Cassa Integrazione (sia ordinaria che straordinaria) hanno evidenziato significativi incrementi nel numero di ore autorizzate a conferma delle difficoltà di alcuni comparti economici. Anche il numero di lavoratori in mobilità sono più che raddoppiati rispetto al In questo scenario complesso, la rete territoriale del Centro dell impiego ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo centrale per contrastare gli effetti della crisi e per contribuire, con servizi propositivi a supporto dei lavoratori e delle imprese, alla tenuta del sistema. L adozione di politiche attive sempre più mirate e contestualizzate rappresenta un importante fattore per lo sviluppo del capitale umano del territorio e riveste una significativa valenza strategica per contrastare in modo efficace ed efficiente le tendenze dell attuale periodo di crisi. In continuità con le precedenti pubblicazioni, il Rapporto sul Mercato del Lavoro per il 2009 è stato strutturato in modo da essere fruibile da parte degli addetti ai lavori e dell utenza come mezzo divulgativo per conoscere gli aspetti di contesto, i servizi disponibili e gli strumenti offerti. In tale ambito appare importante evidenziare come alla stesura del presente rapporto abbiano collaborato importanti attori del territorio - 4 -

5 che hanno messo a disposizione dati ed informazioni utili a definire il mercato del lavoro provinciale. La capacità di collaborare in rete rappresenta un importante chiave di volta per gli interventi di politica attiva ed in tale ambito il Centro per l Impiego può e deve rappresentare il punto di riferimento per lo sviluppo del mercato del lavoro provinciale. Raffaele Parrini Assessore alle Politiche del Lavoro, Formazione Professionale e Pubblica Istruzione - 5 -

6 2 SINTESI DEL RAPPORTO Si riportano sinteticamente le principali informazioni presentate in questo Rapporto sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara per l anno Il contesto socio-economico provinciale La Provincia di Massa-Carrara si estende per kmq e comprende 17 Comuni, nei quali risiedono, al 31/12/2009, complessivamente abitanti. In termini di genere si rileva una prevalenza della quota di popolazione femminile (51,8%) rispetto alla quota maschile (49,2%). A differenza delle annualità precedenti in cui si era assistito ad un progressivo aumento della popolazione, nel corso dell ultimo anno il numero di residenti è rimasto sostanzialmente invariato. Al 31 dicembre 2009, la popolazione straniera risulta composta da residenti pari al 6,3% della popolazione complessiva. I dati confermano il trend di costante crescita della quota di stranieri emerso nel corso degli ultimi anni. Il 35,7% degli stranieri proviene dalla Romania, seguono i cittadini provenienti dall Albania (16,4%) e dal Marocco (16%). Il Mercato del lavoro Per la prima volta nel corso degli ultimi anni il tasso di occupazione provinciale presenta un incremento positivo attestandosi al 60,4% (2,2 punti in più rispetto al dato del 2008). Tale incremento è frutto del considerevole aumento del tasso di occupazione femminile passato dal 45,2% del 2008 al 51,9% del 2009; di contro si registra una significativa riduzione del tasso di occupazione maschile passato dal 70,9% del 2008 al 68,9% del I dati provinciali del 2009 sulla disoccupazione confermano l attuale situazione di criticità. Rispetto alle annualità precedenti, il tasso di disoccupazione segna un deciso peggioramento per effetto in particolare di una marcata erosione dell occupazione maschile, parzialmente compensata da una diminuzione della disoccupazione femminile

7 Il sistema imprese Al 30 settembre 2009 sono complessivamente le imprese registrate in Provincia di Massa-Carrara. Come per le precedenti annualità, il bilancio iscrizioni e cessazioni al registro delle imprese della Provincia di Massa-Carrara presenta un saldo attivo ed un tasso di sviluppo del 1,3% Il 29,2% delle imprese opera nel settore del Commercio, seguono il settore delle Costruzioni (18%) e le attività manifatturiere (12,1%). Il tessuto imprenditoriale è composto in prevalenza da imprese di recente costituzione; oltre la metà (51,1%) delle imprese riporta una data di iscrizione compresa tra il 2000 ed il 2009 L impresa femminile Il 2009 ha confermato il costante trend di crescita dell imprenditorialità femminile nella Provincia. Al 30 settembre 2009 sono le imprese femminili presenti nella Provincia di Massa-Carrara e rappresentano il 26% delle imprese della Provincia.. Le imprese femminili sono in prevalenza ditte individuali (58%) Il Commercio rappresenta il settore maggiormente presente tra le imprese femminili (35,3%) seguito dal settore alloggio e ristorazione (12,6%). Al 30 settembre 2009 sono complessivamente le donne che ricoprono una carica sociale all interno delle imprese della Provincia. Nel 45% dei casi le donne ricoprono la carica di amministratore e nel 29% quella di titolare. I dati della Direzione Provinciale del Lavoro Nel corso del 2009 a fronte di aziende ispezionate dalla Direzione Provinciale del Lavoro sono risultate irregolari complessivamente 419 aziende. Rispetto al 2008, a fronte di un analogo numero di ispezioni, si registra una diminuzione del numero di irregolarità rilevate. Le vertenze private sono state 951 di cui 596 promosse da uomini (pari al 63%) e 355 da donne; le vertenze pubbliche sono state 333 di cui 165 promosse da uomini e 168 da donne Gli ammortizzatori sociali Nella Provincia si sta assistendo ad un significativo incremento del ricorso alla cassa integrazione (ordinaria e straordinaria). Per quanto - 7 -

8 riguarda la Cassa Integrazione Ordinaria nel corso del 2009 sono state autorizzate ore di cassa integrazione evidenziando un significativo aumentato (+138%) rispetto al dato del Il settore economico maggiormente interessato dalla CIGO è l Industria. Analizzando i dati relativi esclusivamente alla mancanza di lavoro, le ore di CIGO complessivamente autorizzate sono state ore. L Industria è il settore più colpito (81%), seguono i settori: Industria Lapideo (12%), Industria Edile (5%) e Artigianato Edile (2%). Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria nel corso del 2009 è stato autorizzato un monte ore pari a con un incremento di circa il 315% rispetto al dato del La quasi totalità del monte ore ha riguardato il settore dell Industria (95,6%) con particolare riferimento al comparto della Meccanica. Nel corso del 2009 sono state presentate domande di indennità di disoccupazione; il 67% relativo alla disoccupazione ordinaria e la restante quota relativa alla disoccupazione con requisiti ridotti. Per quanto riguarda la mobilità indennizzata il numero di domande è stato pari a 390; +118% rispetto al dato del 2008 e le somme erogate sono state pari ad euro ,40. I dati del Centro per l Impiego La Disoccupazione Al 31/12/2009, lo stock di iscritti al Centro per l Impiego ha raggiunto le unità, confermando il costante trend di crescita registrato nelle ultime annualità. Nel corso degli anni è andato assottigliandosi la differenza tra la quota di iscrizioni femminili (58%) e quelle maschili (42%): Nel 2009 il numero degli iscritti (dati di flusso) al Centro per l Impiego della Provincia di Massa-Carrara è stato pari a unità, in prevalenza uomini (54,9%). Rispetto al 2008, i dati del 2009 evidenziano un significativo incremento delle iscrizioni (+45%) dovuto in prevalenza dalla variazione del numero di iscrizioni degli uomini (+61%) ma che ha riguardato in modo significativo anche le donne (+30%). Il picco di iscrizioni si è registrato al termine del periodo estivo con particolare riferimento ai mesi di settembre ed ottobre. In - 8 -

9 analogia con quanto rilevato per il 2008, i nuovi iscritti presentano un età media di circa 36 anni; di norma più giovani le donne rispetto agli uomini. Tra gli iscritti del 2009, una significativa quota (23%) è rappresentata da cittadini stranieri. Nel corso del 2009, è aumentato il ricorso alla mobilità regolata dalla legge 236 (+102%) che ha coinvolto in prevalenza uomini (73%). Le due principali cause di ricorso alla mobilità hanno riguardato la riduzione di attività e/o di lavoro dell impresa (42,6%) e la riduzione di personale (38,5%). Anche la mobilità regolata dalla legge 223 (licenziamenti collettivi) ha fatto registrare un significativo incremento (+220%) rispetto al La mobilità ha riguardato prevalentemente gli uomini (86%); il settore più colpito è quello metalmeccanico (60,7%). I dati del Centro per l Impiego Il Mercato del Lavoro: Gli avviamenti Nel 2009 sono stati registrati complessivamente avviamenti; con un decremento del -6,6% rispetto a quanto rilevato nel In termini di genere, la riduzione ha riguardato entrambi i sessi ma in misura maggiore gli uomini (-8,0%) rispetto alle donne (-5,4%). Complessivamente la quota di donne avviata al lavoro è superiore (55%) al dato maschile (45%). L età media degli avviati al lavoro è di 37 anni. Nel corso dell anno si è fatto principalmente ricorso al contratto a tempo determinato (61%) ed, in misura minore, al contratto a tempo indeterminato (25%). Disaggregando il dato per genere, non si rilevano significative differenze, anche se i dati confermano la maggior quota di uomini (27,4%) tra gli assunti a tempo indeterminato rispetto al dato femminile (22,6%). Gli avviamenti si concentrano prevalentemente nel settore Alberghi e ristoranti e nell Istruzione. Complessivamente sono stati avviati al lavoro con contratto di apprendistato persone, con un significativo decremento (- 22%) rispetto a quanto registrato nel In linea con quanto rilevato nelle annualità precedenti, il contratto di apprendistato ha riguardato prevalentemente i maschi (56%) rispetto alle femmine (44%). Una significativa quota di apprendisti è occupata - 9 -

10 nel comparto Alberghi e Ristoranti (33,8%) e nel settore Costruzioni (18,6%); Nel corso del 2009 sono stati complessivamente avviati 339 tirocini; dato che conferma il progressivo trend di crescita degli ultimi anni di tale modalità di inserimento lavorativo. Analogamente a quanto rilevato nelle precedenti annualità, tra i tirocinanti è prevalente la quota femminile (60%) rispetto a quella maschile (40%). Il settore del commercio ha assorbito il 22,7% dei tirocinanti, seguono i servizi immobiliari, informatici e ricerca (14,7%), il manifatturiero (13,9%) ed il comparto turistico (10%). Le cessazioni Nel 2009 le cessazioni rilevate sono state , valore sostanzialmente in linea (-2,5%) con il dato del Le cessazioni hanno riguardato in maniera sostanzialmente omogenea sia gli uomini (49,7%) che le donne (50,3%). Il trend delle cessazioni ha avuto un andamento altalenante nel corso dei mesi, la maggiore concentrazione si è registrata nei mesi di settembre e dicembre. Le cause di cessazione sono attribuibili prevalentemente alla chiusura di rapporti a tempo determinato (45%) e alle dimissioni (23%). Circa il 58% delle cessazioni sono riferite ad avviamenti attivati all interno del 2009, gran parte delle cessazioni (44%) si riferisce a contratti molto brevi, con una durata compresa tra zero e tre mesi. Con riferimento al settore economico, il settore Alberghi e ristoranti presenta la quota più elevata di cessazioni (17,4%); seguono le Attività manifatturiere (16%), e l istruzione (11%). Le Controversie di lavoro Nel corso del 2009 l attività che la Provincia di Massa-Carrara ha svolto in materia di controversie di lavoro, mobilità e CIGS ha riguardato: interventi a sostegno della CIGS in deroga, interventi per nuove crisi aziendali, attività connesse al lavoro di tavoli istituzionali ed all attuazione di accordi sindacali. Complessivamente sono stati effettuati 53 incontri

11 Le politiche attive del centro per l impiego: Orientamento e informazione Nel 2009, presso gli sportelli di orientamento e informazione delle tre sedi territoriali (Massa, Carrara ed Aulla) del Centro per l Impiego della Provincia di Massa-Carrara, gli utenti che hanno usufruito del servizio sono stati in totale Rispetto al 2008 il numero di utenti è aumentato in modo considerevole (+65%). In termini di genere l utenza è equamente divisa tra uomini (49,9%) e donne (50,1%). La tipologia di servizio prevalentemente richiesta dagli utenti riguarda le offerte di lavoro (25,6%) Consulenza orientativa di 2 livello Sono stati complessivamente 337 gli utenti dei servizi di consulenza orientativa e bilancio di competenze. Rispetto al 2008 i dati evidenziano un significativo aumento dell utenza ordinaria (+69%). In termini di genere; si rileva una prevalenza di uomini (57%) rispetto alle donne (43%). Incontro domanda-offerta di lavoro Nel corso del 2009 sono state attivate presso il Centro per l impiego 504 richieste aziendali (-13,5% rispetto al 2008). Il 63% delle richieste aziendali ha riguardato il collocamento ordinario. Il numero di lavoratori richiesti è stato pari a 897. Particolarmente significativo continua ad essere il dato relativo all attività di incontro tra domanda ed offerta di lavoro stagionale a cui la Provincia ha dedicato specifiche attività che hanno consentito di far fronte in tempi ridotti alle richieste degli operatori economici del turismo. La figura professionale maggiormente richiesta riguarda i venditori/agenti seguono le addette all'assistenza in famiglia ed all'assistenza in strutture. A fronte di tale domanda sono state preselezionate ed inviate in totale candidature; di queste il 41,6 % è costituito da candidature maschili ed il 58,4% da candidature femminili. Incentivi economici all assunzione e alla stabilizzazione Per il 2009, nella Provincia di Massa-Carrara, sono stati erogati incentivi alle assunzioni ed alle stabilizzazioni che hanno coinvolto complessivamente 81 lavoratori. La quota maggiore (80%) ha riguardato la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, la restante parte

12 (20%) le assunzioni a tempo indeterminato. Per quanto riguarda le stabilizzazioni, a fronte di 55 richieste effettivamente erogate, sono state 65 le stabilizzazioni di rapporti di lavoro (37 uomini e 28 donne). Oltre il 70% delle stabilizzazioni riguarda la trasformazione di contratti di lavoro a tempo indeterminato Full Time (73,9%). Per quanto riguarda gli incentivi per assunzioni a tempo indeterminato, a fronte di 12 richieste effettivamente erogate, sono stati complessivamente assunti a tempo indeterminato 16 lavoratori equamente distribuiti tra uomini e donne. Circa il 68% delle assunzioni riguarda contratti di lavoro a tempo indeterminato Full Time. Tirocini Per quanto riguarda i Tirocini formativi e di orientamento finanziati complessivamente sono stati attivati 163 tirocini. Gli utenti che si sono autocanditati per il tirocinio sono stati 809 con una prevalenza di donne rispetto agli uomini. Con riferimento ai Tirocini formativi e di orientamento non finanziati, le offerte sono state 51 (di cui 3 tirocini estivi per studenti) ed hanno riguardato 37 femmine e 14 maschi. Collocamento Mirato per i Disabili Al dicembre 2009, sono gli iscritti al collocamento mirato (dati di stock). In termini di genere si evidenzia una leggera prevalenza di donne (53,8%) rispetto agli uomini (46,2%). In termini di flusso nel 2009 sono state registrate 229 iscrizioni al collocamento mirato; gli avviati al lavoro sono stati 54, dato sostanzialmente in linea con quanto rilevato nel Gli avviamenti riguardano in prevalenza gli uomini (31 avviamenti) e si concentrano nel settore dell industria (48,1%). Formazione esterna per l apprendistato Nel corso del 2009, le azioni sviluppate dal settore Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara hanno riguardato: 450 apprendisti, di cui è stata analizzata la posizione lavorativa; 370 colloqui individuali; 210 allievi in formazione; 400 aziende analizzate ai fini della convocazione degli apprendisti; 250 aziende coinvolte; 150 tutor aziendali messi in formazione. Nel 2009 sono state inoltre avviati 15 corsi di formazione con 210 apprendisti coinvolti. I colloqui individuali effettuati sono stati 370. L utenza è stata composta in prevalenza da maschi (66%)

13 Obbligo formativo Nel 2009 sono stati complessivamente 292 i ragazzi in obbligo formativo presi in carico dal Centro per l Impiego con una leggera prevalenza di maschi (56%) rispetto alle femmine (44%). I soggetti in obbligo formativo in carico al Centro per l Impiego sono quasi tutti italiani (92,1%). La Formazione Professionale rappresenta il percorso maggiormente scelto dagli utenti (36,3%); il 14% dei ragazzi è rientrato a scuola. Cig in deroga Per il 2009 i lavoratori interessati dalla Cassa Integrazione in deroga sono complessivamente 310 in netta prevalenza uomini (75%). Sono 61 le aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione in deroga; mediamente le azioni coinvolgono 5,1 lavoratori per azienda. Complessivamente nel corso del 2009 sono state erogate ai lavoratori in CIG in deroga azioni, con una media di 3,5 azioni per lavoratore. Formazione professionale Nell ambito della Formazione Professionale compito della Provincia, in qualità di Organismo Intermedio, è programmare e successivamente monitorare e verificare le attività di rendicontazione degli interventi formativi che vengono realizzati tramite il Fondo Sociale Europeo e gli altri fondi nazionali e regionali. Nel corso del 2009 sono pervenuti 50 progetti a seguito dell Avviso a Chiamata Progetti finanziamenti POR CRO 2007/2013 Regione Toscana FSE ; di questi sono stati finanziati complessivamente 15 progetti. Nel corso del 2009 è stato promosso l Avviso per l affidamento di percorsi formativi nell ambito del POR CRO 2007/2013 Regione Toscana FSE annualità Il Programma Pari Nel corso del 2009, la Provincia di Massa-Carrara ha proseguito la collaborazione con Italia Lavoro per l'attuazione del progetto PARI per la stabilizzazione occupazionale di soggetti svantaggiati. Il Progetto si è concluso nel corso del primo semestre del 2009, tutte le risorse assegnate all Amministrazione sono state esaurite ed i risultati raggiunti dall attuazione del programma PARI sono da ritenersi estremamente soddisfacenti

14 3 IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO PROVINCIALE 3.1 IL TERRITORIO E LA POPOLAZIONE La Provincia di Massa-Carrara si estende per kmq e comprende 17 Comuni, nei quali risiedono, al 31/12/2009, complessivamente abitanti 1 con una densità di 186,05 abitanti per kmq. In termini di genere si rileva una prevalenza della quota di popolazione femminile (51,8%) rispetto alla quota maschile (49,2%). Grafico 1: Popolazione residente per genere Maschi 48,2% Femmine 51,8% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara A differenza delle annualità precedenti in cui si era assistito ad un progressivo aumento della popolazione, nel corso dell ultimo anno il numero di residenti è rimasto sostanzialmente invariato. Il 67% della popolazione risiede nei Comuni di Massa ( residenti) e Carrara ( residenti). Seguono i comuni di Aulla ( residenti) e Montignoso (10.553). In 11 comuni la popolazione residente è inferiore alle unità. 1 Dati forniti dalla Prefettura di Massa-Carrara sulla base della Popolazione residente al 31/12/2009 (popolazione legale)

15 Tabella 1: La popolazione residente al 31 Dicembre 2009 per comune e genere Comuni della Provincia di Massa-Carrara Popolazione residente per genere Maschi Femmine Totale Aulla ,5% Bagnone ,0% Carrara ,2% Casola ,5% Comano ,4% Filattiera ,2% Fivizzano ,2% Fosdinovo ,4% Licciana Nardi ,5% Massa ,8% Montignoso ,2% Mulazzo ,3% Podenzana ,1% Pontremoli ,8% Tresana ,0% Villafranca ,4% Zeri ,6% Totale Provincia % Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara Complessivamente nei Comuni della Costa risiede il 72,2% della popolazione mentre nella Lunigiana il restante 27,8%. Grafico 2: Popolazione residente per area Comuni Lunigiana 27,8% Comuni di Costa 72,2% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara

16 Fasce di età La metà della popolazione provinciale ha un età compresa tra i 30 ed i 64 anni; tra le donne una quota significativa (27,6%) ha più di 64 anni. Grafico 3: Distribuzione della popolazione per classe di età e genere 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0-14 anni anni anni anni > 74 anni maschi 12,4% 14,8% 52,1% 11,4% 9,3% femmine 10,7% 12,9% 48,8% 12,2% 15,4% Totale 11,5% 13,8% 50,4% 11,8% 12,5% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara La tabella seguente riporta gli indici di vecchiaia, dipendenza e ricambio rilevati per il Tabella 2: Indici di vecchiaia, dipendenza e ricambio per genere Indice di vecchiaia indice di dipendenza Indice di ricambio maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale 166,57 257,96 210,62 49,29 62,20 55,71 152,99 174,29 163,20 Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara Stato civile Circa la metà della popolazione è coniugata (51%), elevata la quota di vedovi/e (9,7%)

17 Grafico 4: La popolazione residente per stato civile Divorziati/e 2,4% Vedovi/e 9,7% Celibi/Nubili 36,9% Coniugati/e 51,0% Popolazione straniera Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara Al 31 dicembre 2009, la popolazione straniera risulta composta da residenti che rappresentano il 6,3% della popolazione complessiva. I dati confermano il trend di costante crescita della quota di stranieri emerso nel corso degli ultimi anni, ma con una incidenza in linea con l andamento nazionale. Grafico 5: La popolazione straniera residente periodo Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara In termini di genere la popolazione straniera è ripartita in modo omogeneo tra donne (50,7%) e uomini (49,3%)

18 Grafico 6: Distribuzione della popolazione straniera per classe di età 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0-14 anni anni anni anni > 74 anni totale 15,5% 24,8% 56,7% 2,1% 0,9% Nei comuni di Massa (33,5%) e Carrara (33,3%) risiede la quota prevalente di stranieri. Tabella 3: Popolazione straniera residente al 31 Dic 2009 per comune e genere Comuni della Provincia di Popolazione residente per genere Massa-Carrara Maschi Femmine Totale Aulla ,8% Bagnone ,8% Carrara ,3% Casola ,5% Comano ,6% Filattiera ,5% Fivizzano ,5% Fosdinovo ,8% Licciana Nardi ,6% Massa ,5% Montignoso ,1% Mulazzo ,6% Podenzana ,9% Pontremoli ,4% Tresana ,2% Villafranca ,8% Zeri ,2% Totale Provincia Massa- Carrara % Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara

19 Il 35,7% degli stranieri proviene dalla Romania, la cui presenza è passata dalle 112 unità del 2000 alle del Seguono i cittadini provenienti dall Albania (16,4%) e dal Marocco (16%). Aggregando i dati per aree geografiche è possibile rilevare che il 65,6% degli stranieri proviene dall Europa ed, in particolare, il 44,1% dall Unione Europea di cui risulta dominante il numero che riguarda i Paesi di nuova adesione (in particolare la Romania). I dati consentono inoltre di rilevare che: - gli stranieri provenienti dall Africa rappresentano il 20,6%, in particolare dall area settentrionale con predominanza del Marocco e del Senegal; - di origine asiatica risulta essere il 6,3% degli stranieri, in particolare cinesi e coreani; - il 6,7% proviene dal continente americano, soprattutto America centro-meridionale (6,3%), e solo lo 0,1% dall Oceania. Grafico 7: La popolazione straniera suddivisa per aree geografiche America centro-meridionale 6,3% America settemtrionale 0,4% Asia 6,3% Oceania 0,1% UE 44,1% Africa 20,6% Resto Europa 22,3% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara

20 3.2 IL MERCATO DEL LAVORO (rilevazione ISTAT) Per la prima volta nel corso degli ultimi anni il tasso di occupazione provinciale presenta un incremento positivo attestandosi al 60,4% (2,2 punti in più rispetto al dato del 2008). Tale incremento è frutto del considerevole aumento del tasso di occupazione femminile passato dal 45,2% del 2008 al 51,9% del 2009; di contro si registra una significativa riduzione del tasso di occupazione maschile passato dal 70,9% del 2008 al 68,9% del Tabella 4: Provincia di Massa - Evoluzione del tasso di occupazione (15-64 anni) per genere Tasso di occupazione Tasso di occupazione maschile 71,0 70,2 70,9 68,9 Tasso di occupazione femminile 49,2 49,7 45,2 51,9 Tasso di occupazione totale 60,2 60,0 58,2 60,4 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT Il grafico seguente riporta il tasso di occupazione (tra 15 e 64 anni) rilevato a livello di singola provincia toscana; i dati consentono di evidenziare che - il tasso di occupazione totale (60,4%) è superiore alla media nazionale (57,5%) ma inferiore alla media regionale (64,8%); - l occupazione maschile è in diminuzione; il tasso rilevato (68,9%), pur essendo sostanzialmente in linea con il dato nazionale (68,6%), è decisamente inferiore alla media regionale (74,3%); - l occupazione femminile presenta un significativo incremento attestandosi al 51,9%, dato decisamente superiore alla media nazionale (46,4%) e che ha ridotto il divario con la media regionale (55,4%)

21 Grafico 8: Tasso di occupazione (15-64 anni) per sesso e provincia Media Massa Lucca Pistoia Firenze Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Prato Toscana Italia Maschi 68,9 76,7 73,1 76,1 66,7 74,5 75,7 73,7 76,7 75,1 74,3 68,6 Femmine 51,9 50,3 53,1 59,7 55,1 53,8 53,3 57,0 56,3 56,4 55,4 46,4 Totale 60,4 63,5 63,0 67,8 60,8 64,2 64,5 65,3 66,4 65,8 64,8 57,5 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT I dati provinciali del 2009 sulla disoccupazione confermano l attuale situazione di criticità. Rispetto alle annualità precedenti, il tasso di disoccupazione segna un deciso peggioramento per effetto in particolare di una marcata erosione dell occupazione maschile, parzialmente compensata da una diminuzione della disoccupazione femminile. Tabella 5: Provincia di Massa - Evoluzione del tasso di disoccupazione (15-64 anni) per sesso Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione maschile 7,2 5,0 5,4 7,8 Tasso di disoccupazione femminile 8,1 13,0 16,8 15,7 Tasso di disoccupazione totale 7,6 8,5 10,2 11,3 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT Analizzando i dati nel dettaglio si segnala che: - il tasso di disoccupazione totale(15-64 anni) ha raggiunto l 11,3%. Il valore è superiore sia al dato nazionale (7,8%) che regionale (5,8%); - il tasso di disoccupazione maschile ha fatto registrare un significativo incremento rispetto al 2008 attestandosi al 7,8%. Il livello rilevato è superiore sia alla media regionale (4,2%) che al dato nazionale (6,8%);

22 - la disoccupazione femminile continua a rappresentare la principale criticità del mercato del lavoro provinciale. Il tasso di disoccupazione femminile, pur se in diminuzione rispetto al valore del 2008, si attesta al 15,7%. Tale valore rappresenta circa il doppio della media regionale (7,8%) ed è particolarmente elevato anche rispetto al dato nazionale (9,3%). Grafico 9: Tasso disoccupazione (15-64 anni) per sesso e provincia Media Massa Lucca Pistoia Firenze Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Prato Toscana Italia Maschi 7,8 5,4 2,8 3,9 4,6 3,5 4,0 3,5 2,8 5,0 4,2 6,8 Femmine 15,7 6,9 8,6 6,3 5,9 8,3 7,6 7,1 8,0 9,9 7,8 9,3 Totale 11,3 6,0 5,4 5,0 5,2 5,5 5,5 5,1 5,0 7,2 5,8 7,8 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT 3.3 LE IMPRESE Al 30 settembre 2009 sono complessivamente le imprese registrate in Provincia di Massa-Carrara ; di queste il 76% è localizzato nella Costa ed il 24% in Lunigiana. Tabella 6: Imprese registrate Settembre 2009 Area Numero % Lunigiana % Costa % Totale % Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere" Come per le precedenti annualità, il bilancio iscrizioni e cessazioni al registro delle imprese della Provincia di Massa-Carrara presenta un saldo attivo (+287 unità) ed un tasso di sviluppo del 1,3%,

23 Tabella 7: Iscrizioni e cessazioni Settembre 2009 Area Iscrizioni Cessazioni Saldo Tasso di sviluppo Lunigiana ,7 Costa ,5 Totale ,3 Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere A partire dal 2004 il numero delle imprese registrate è costantemente aumentato con la sola eccezione rilevata nel Nel corso del 2009 è stata superata la quota di imprese. Grafico 10: Il trend delle imprese registrate (primi 9 mesi) Imprese registrate Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere Il 29.2 delle imprese opera nel settore del Commercio, seguono il settore delle Costruzioni (18%) e le attività manifatturiere (12,1%). Il settore alloggio e ristorazione rappresenta l 8,3% del totale

24 Tabella 8: Imprese registrate per settore - Settembre 2009 Imprese Settore Registrate A Agricoltura, silvicoltura pesca ,0% B Estrazione di minerali da cave e miniere 166 0,8% C Attività manifatturiere ,2% D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 12 0,1% E Fornitura di acqua; reti fognarie gestione rifiuti e risanamento 60 0,3% F Costruzioni ,0% G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione auto e moto ,2% H Trasporto e magazzinaggio 617 2,8% I Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,3% J Servizi di informazione e comunicazione 381 1,7% K Attività finanziarie e assicurative 385 1,7% L Attività immobiliari 859 3,9% M Attività professionali, scientifiche e tecniche 504 2,3% N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 553 2,5% O Amministrazione pubblica; assicurazione sociale e obbligatoria 1 0,0% P Istruzione 68 0,3% Q Sanità e assistenza sociale 82 0,4% R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 375 1,7% S Altre attività di servizi 849 3,8% X Imprese non classificate ,0% TOTALE ,0% Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere Forma giuridica La forma giuridica prevalente (51%) è rappresentata dalla ditta individuale; seguono le società di capitale (23,7%) e le società di persone (21,5%). %

25 Grafico 11: Le imprese registrate per forma giuridica Settembre 2009 Altre Forme; 3,4% Società di capitale; 23,7% Ditte Individuali; 51,3% Società di persone; 21,5% Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere Anno di iscrizione Il tessuto imprenditoriale è composto in prevalenza dal imprese di recente costituzione; oltre la metà (51,1%) delle imprese riporta una data di iscrizione compresa tra il 2000 ed il Il 25,6% è iscritta dagli anni 90. Solo il 3% delle imprese è iscritta da più di 40 anni. Grafico 12: Le imprese registrate per anno di iscrizione Settembre Antecedent e al 1940 Dal 1940 al 1949 Dal 1950 al 1959 Dal 1960 al 1969 Dal 1970 al 1979 Data di iscrizione 0,1 0,2 0,8 2,1 6,0 14,0 25,6 51,1 Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere Dal 1980 al 1989 Dal 1990 al 1999 Dal 2000 al

26 3.4 L IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE Il 2009 ha confermato il costante trend di crescita dell imprenditorialità femminile nella Provincia. Al 30 settembre 2009 sono le imprese femminili presenti nella Provincia di Massa-Carrara e rappresentano il 26% delle imprese. Rispetto al dato di settembre 2008 si è registrato un incremento del 3% delle imprese femminili. La forma giuridica delle imprese femminili Le imprese femminili sono in prevalenza ditte individuali (58%) e società di persone (22,6%). Le società di capitali rappresentano il 17,1% del totale. Grafico 13: Le imprese femminili per forma giuridica Settembre 2009 Altre Forme; 2,4% Società di capitale; 17,1% Ditte Individuali; 58,0% Società di persone; 22,6% Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere Settore Economico Il Commercio rappresenta il settore maggiormente presente tra le imprese femminili (35,3%) seguito dal settore alloggio e ristorazione rappresenta (12,6%). Le attività manifatturiere rappresentano 8,5% del totale

27 Tabella 9: Imprese femminili per settore - Settembre 2009 Imprese Settore Femminili A Agricoltura, silvicoltura pesca 488 8,7% B Estrazione di minerali da cave e miniere 20 0,4% C Attività manifatturiere 480 8,5% D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 2 0,0% E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione rifiuti 11 0,2% F Costruzioni 305 5,4% G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di auto e moto ,3% H Trasporto e magazzinaggio 70 1,2% I Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,6% J Servizi di informazione e comunicazione 86 1,5% K Attività finanziarie e assicurative 96 1,7% L Attività immobiliari 236 4,2% M Attività professionali, scientifiche e tecniche 113 2,0% N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 181 3,2% O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale e obblig 1 0,0% P Istruzione 23 0,4% Q Sanità e assistenza sociale 45 0,8% R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 108 1,9% S Altre attività di servizi 398 7,1% X Imprese non classificate 276 4,9% TOTALE ,0% Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere Altri settori caratterizzanti l economia al femminile sono l Agricoltura (8,7%) ed i servizi in genere. Anno di iscrizione Poco meno della metà delle imprese femminili (49,4%) riporta una data di iscrizione compresa tra il 2000 ed il Il 27,4% è iscritta dagli anni 90. Solo il 3% delle imprese femminili è iscritta da più di 40 anni. %

28 Grafico 14: Le imprese femminili per anno di iscrizione Settembre Antecedent e al 1940 Dal 1940 al 1949 Dal 1950 al 1959 Dal 1960 al 1969 Dal 1970 al 1979 Data di iscrizione 0,0 0,1 0,6 2,3 6,2 14,1 27,4 49,4 Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere Dal 1980 al 1989 Le donne imprenditrici nella Provincia di Massa-Carrara Dal 1990 al 1999 Dal 2000 al 2009 Al 30 settembre 2009 sono complessivamente le donne che ricoprono una carica sociale all interno delle imprese della Provincia. Nel 45% dei casi le donne ricoprono la carica di amministratore e nel 29% quella di titolare. Grafico 15: Le imprenditrici per la carica sociale ricoperta 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% T itolare Socio di capitale Socio Amministrat ore Altre cariche Donne per tipo di carica 29,0% 1,0% 20,2% 45,0% 4,8% Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere

29 Oltre la metà delle imprenditrici (50,7%) ha un età compresa tra i 30 ed i 49 anni. Decisamente più contenuta la quota (6,2%) di imprenditrici under 30. Grafico 16: Cariche femminili per classi di età >= 70 anni ; 8,2 * n.c. ; 0,5 da 18 a 29 anni ; 6,2 da 50 a 69 anni ; 34,4 da 30 a 49 anni ; 50,7 Fonte: elaborazioni ISR su dati Infocamere 3.5 I DATI DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO Nel corso del 2009 a fronte di aziende ispezionate dalla Direzione Provinciale del Lavoro sono risultate irregolari complessivamente 419 aziende. Rispetto al 2008, a fronte di un analogo numero di ispezioni, si registra una diminuzione del numero di irregolarità rilevate. Tabella 10: DPL Dati ispezioni Differenza 2009/2008 Aziende ispezionate Aziende irregolari Lavoratori irregolari di cui al nero 227 Fonte: DPL A seguito delle ispezioni il 59% delle aziende è risultato in regola

30 Grafico 17: Esito ispezioni 2009 Aziende irregolari; 41% Aziende regolari; 59% Fonte: DPL Il lavoratori irregolari sono stati 526 di cui 227 (pari al 43%) risultati al nero. Con riferimento all edilizia, le aziende irregolari sono risultate 272 con 126 lavoratori in posizione irregolare. Le sospensioni dell attività edilizia effettuate sono state 29. La tabella seguente riporta nel dettaglio altre attività effettuate nel 2009 dalla DPL. Tabella 11: DPL Altre attività Differenza 2009/2008 Trasformazione contratti da tempo pieno a part time Conciliazioni monocratiche promosse di cui conciliate Fonte: DPL Vertenze private Nel corso del 2009 le vertenze private sono state 951 di cui 596 promosse da uomini (pari al 63%) e 355 da donne

31 Grafico 18: vertenze private per genere Promosse da donne; 37% Promosse da uomini; 63% Fonte: DPL Il 13% delle vertenze ha riguardato il settore del credito e assicurazioni, il 9% il commercio. Grafico 19: vertenze private per settore artigianato; 5% commercio; 9% industria; 2% varie (prevalenteme nte terziario); 70% credito e assicurazioni; 13% Fonte: DPL Disaggregando il dato in base al genere, una considerevole percentuale di vertenze promosse dagli uomini riguarda il credito e assicurazioni (21%); tra le donne il commercio rappresenta il 15% delle vertenze. Il grafico seguente riporta la distribuzione delle vertenze per settore economico e genere

32 Grafico 20: vertenze private per settore e genere 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Uomini Donne artigianato 6% 3% commercio 6% 15% industria 1% 4% credito e assicurazioni 21% 0% varie (terziario) 66% 78% Fonte: DPL Tra le cause più frequenti di tentativo di conciliazione figurano l impugnazione del licenziamento (38%) ed il risarcimento danno per motivi vari (26%). Tabella 12: DPL Cause più significative di tentativo di conciliazione impugnazione di licenziamento 38% risarcimento danni per motivi vari 26% incentivo all'esodo 15% mancata regolarizzazione del rapporto di lavoro 13% sanzioni disciplinari 5% demansionamento 3% mobbing 1% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% Fonte: DPL

33 In termini di genere non si rilevano significativi scostamenti; la tabella seguente riporta nel dettaglio i dati rilevati. Tabella 13: DPL Cause più significative di tentativo di conciliazione per genere Causa Uomini % Donne % impugnazione di licenziamento 66 33% 54 45% incentivo all'esodo 34 17% 13 11% mobbing 1 1% 1 1% sanzioni disciplinari 12 6% 4 3% demansionamento 9 5% 1 1% mancata regolarizzazione del rapporto di lavoro 19 10% 23 19% risarcimento danni per motivi vari 59 30% 23 19% Totale Fonte: DPL % % Vertenze pubbliche Nel corso del 2009 le vertenze pubbliche sono state 333 di cui 165 promosse da uomini e 168 da donne Grafico 21: vertenze pubbliche per genere Promosse da donne; 50% Promosse da uomini; 50% Fonte: DPL Il 75% delle vertenze ha riguardato i Ministeri, il 14% la Sanità

34 Grafico 22: vertenze pubbliche per settore Sanità; 14% Scuola; 2% Enti Pubblici Non Economici; 2% Enti Locali; 7% Ministeri; 75% Fonte: DPL Il grafico seguente riporta la distribuzione delle vertenze per settore economico e genere. Grafico 23: vertenze pubbliche per settore e genere 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Uomini Enti Pubblici Non Economici 2% 2% Enti Locali 10% 4% Ministeri 72% 79% Sanità 13% 14% Scuola 2% 2% Fonte: DPL Donne

35 Tra le vertenze pubbliche, le differenze retributive rappresentano la causa prevalente (62%) di tentativo di conciliazione. Tabella 14: DPL Cause più significative di tentativo di conciliazione vertenze pubbliche differenze retributive 62% indennità varie 26% risarcimento danni per motivi vari 4% mansioni superiori 4% diniego richiesta di trasferimento 2% sanzioni disciplinari 1% impugnazione licenziamento 1% mobbing 1% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Fonte: DPL

36 3.6 AMMORTIZZATORI SOCIALI Cassa Integrazione Nella Provincia si sta assistendo ad un significativo incremento del ricorso alla cassa integrazione (ordinaria e straordinaria); complessivamente nel corso del 2009 le ore di integrazione salariale autorizzate sono risultate pari a evidenziando un incremento del 215% rispetto ai dati del Tabella 15: CIG Evoluzione in Provincia di Massa-Carrara Incremento tra I e II Trimestre 2009 CIG ORDINARIA % CIG STRAORDINARIA % TOTALE % Fonte: Elaborazione su dati INPS La CIGO Cassa Integrazione Ordinaria Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Ordinaria, nel 2009 sono state autorizzate ore evidenziando un significativo aumentato (+138%) rispetto al dato del Grafico 24: Il trend della CIGO Fonte: Elaborazione su dati INPS

37 Il settore economico maggiormente interessato dalla CIGO è l Industria (46,9%) settore che ha fatto registrare un incremento del +942% rispetto al Grafico 25: La CIGO per settore economico Lapideo 18,9% Artigianato Edile 16,7% Industria 46,9% Industria Edile 17,5% Fonte: Elaborazione su dati INPS Anche il settore lapideo evidenzia un significativo incremento delle ore di CIGO (+43,5%). Tabella 16: CIG Evoluzione per settore in Provincia di Massa-Carrara Incremento tra 2008 e 2009 Industria ,3% Industria Edile ,4% Artigianato Edile ,7% Lapideo ,5% Totale ,0% Fonte: Elaborazione su dati INPS Disgregando ulteriormente i dati è possibile rilevare che: - gli operai sono la categoria maggiormente colpita, indipendentemente dal settore economico di riferimento; - nell Industria il settore con il più alto numero di ore in CIGO è quella delle attività Meccaniche (52,3%). Altro settore particolarmente colpito è quello del Legno (13,2%) ; - nell Edilizia la quota di ore di CIGO è equamente ripartita tra Industria Edile (51,1%) ed Artigianato Edile (48,9%);

38 - il lapideo rappresenta il 18,9% della CIGO; la classe più colpita è l industria estrattiva. Industria Edilizia Lapideo Tabella 17: La CIGO suddivisa per classi di attività 2009 Classe di attività Operai % Impiegati % Tot % Attività agroalimentari Estrattive Legno ,7% ,3% ,2% Alimentari Metallurgiche ,1% ,6% Meccaniche ,2% ,1% ,3% Tessili ,1% 612 0,9% ,1% Vestiario, Abb., Arredam ,9% ,1% ,5% Chimiche ,5% ,0% ,4% Pelli e cuoio Trasf. Minerali ,5% 785 1,1% ,9% Carta e poligrafici 630 0,2% ,1% (3N) Edilizia ,8% 26 0,0% ,0% Energia elettrica e gas Trasporti, comunicazioni Varie Tabacchicoltura Servizi Agricoltura ,9% ,4% ,8% Totale Industria ,9% ,6% ,9% Industria edile ,1% ,0% ,1% Artigianato edile ,9% ,9% Totale Edilizia ,3% 368 0,5% ,2% Art. estr. lapidei 712 0,4% ,4% Art. trasf. lapidei Ind. estr. lapidei ,8% 431 7,1% ,8% Ind. trasf. lapidei ,8% ,9% ,8% Totale Lapideo ,9% ,9% ,9% Totale CIGO Fonte: Elaborazione su dati INPS

39 Analizzando i dati relativi esclusivamente alla mancanza di lavoro, le ore di CIGO complessivamente autorizzate sono state ore. L Industria è il settore più colpito (81%), seguono i settori: Industria Lapideo (12%), Industria Edile (5%) e Artigianato Edile (2%). Grafico 26: I dati CIGO sulla base della mancanza di lavoro Artigianato Edile 2% Industria Lapideo 12% Industria edile 5% Industra in genere 81% Fonte: Elaborazione su dati INPS La tabella seguente riporta la distribuzione delle ore di CIGO autorizzate per mancanza di lavoro articolare per settore e qualifica. Tabella 18: Ore di cassa integrazione autorizzate per mancanza di lavoro Settore Operai % Impiegati % Tot % Industria in genere ,4% ,6% ,4% Industria edile ,4% 144 0,2% ,6% Artigianato Edile ,7% 0 0,0% ,3% Industria Lapideo ,4% ,2% ,6% Totale % % % Fonte: Elaborazione su dati INPS

40 La CIGS Cassa Integrazione Straordinaria Nel 2009, la cassa integrazione straordinaria ha riguardato un monte ore pari a unità con un incremento di circa il 315% rispetto al dato del Grafico 27: Il trend della CIGS Fonte: Elaborazione su dati INPS La quasi totalità del monte ore ha riguardato il settore dell Industria (95,6%) con particolare riferimento al comparto della Meccanica. Analizzando i dati emergono alcune considerazioni: - indipendentemente dal settore economico di riferimento, gli operai sono la categoria maggiormente colpita; - nell industria, oltre alle attività Meccaniche il settore Trasporti e comunicazioni presenta valori elevati; - per l Industria Trasformazione lapidei si sono registrate ore per gli operai e 600 ore per gli impiegati; - il Commercio rappresenta il 2,8% delle ore di integrazione salariale autorizzate

41 Industria Edilizia Lapideo Tabella 19: La CIGS suddivisa per classi di attività Classe di attività Operai % Impiegati % Tot % Attività agro-alimentari Estrattive Legno ,4% ,6% ,4% Alimentari Metallurgiche Meccaniche ,0% ,5% ,6% Tessili Vestiario, Abb., Arredam ,4% ,2% Chimiche ,1% ,6% ,3% Pelli e cuoio Trasf. Minerali Carta e poligrafici (3N) Edilizia ,3% 396 0,2% ,3% Energia elettrica e gas Trasporti, comunicazioni ,8% ,1% ,2% Varie Tabacchicoltura Servizi Agricoltura Totale Industria ,6% ,5% ,3% Industria edile Artigianato edile Totale Edilizia 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Art. estr. lapidei Art. trasf. lapidei ,3% ,1% Ind. estr. lapidei Ind. trasf. lapidei ,7% ,9% Totale Lapideo ,9% ,0% ,9% Commercio Totale Commercio ,4% ,5% ,8% Totale CIGS Fonte: Elaborazione su dati INPS

42 3.6.2 Indennità di disoccupazione Nel corso del 2009 sono state presentate domande di indennità di disoccupazione; di queste il 67% è relativo alla disoccupazione ordinaria e la restante quota relativa alla disoccupazione con requisiti ridotti. Grafico 28: Domande di indennità di disoccupazione per tipologia (2009) Requisiti ridotti; 33% Disoccupazione ordinaria; 67% Rispetto alle annualità precedenti, la quota di domande di disoccupazione ordinaria presenta un incremento significativo (+73%) mentre si mantiene sostanzialmente stabile la quota relativa ai requisiti ridotti ( +4%) rispetto al Grafico 29: Domande di disoccupazione - Il trend N Domande disoccupazione ordinaria N Domande disoccupazione requisiti ridotti

43 3.6.3 Mobilità indennizzata Nel 2009 il numero di domande di mobilità indennizzata è stato pari a 390 con un aumento del +118% rispetto al dato del Grafico 30: Domande di mobilità indennizzata - Il trend N Domande presentate Complessivamente le somme erogate nel 2009 sono state pari ad euro ,40 con un incremento del 24% rispetto a quanto erogato nel Grafico 31: Somme erogate - Il trend Somme erogate , , ,

44 4 I DATI DEL CENTRO PER L IMPIEGO 4.1 LA DISOCCUPAZIONE I dati di stock Al 31/12/2009, lo stock di iscritti al Centro per l Impiego ha raggiunto le unità, confermando il costante trend di crescita registrato nelle ultime annualità. Rispetto al 2008 l incremento dello stock di iscritti è stato del 9,6%. Grafico 32: Dati di stock - Il trend degli iscritti al Centro per l Impiego Stock Iscritti Maschi Femmine Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego In ottica di genere, i dati di stock evidenziano: una sostanziale linearità del numero di iscritti di sesso femminile che nel corso degli anni si è stabilizzato intorno alle unità; il progressivo incremento negli ultimi 5 anni delle iscrizioni maschili che per il 2009 ha superato le unità (circa il 40% in più del dato del 2005). Tale trend sta assottigliando la differenza tra la quota di iscrizioni femminili (58%) e quelle maschili (42%):

45 Grafico 33: Dati di stock Trend iscritti al Centro per l Impiego per genere 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Maschi 36% 36% 37% 39% 42% Femmine 64% 64% 63% 61% 58% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego L 86% degli iscritti sono disoccupati, il restante 17% inoccupati. In termini di genere tra gli uomini la quota di disoccupati (90%) è superiore al dato femminile (83%). Grafico 34: Tipologia stock degli iscritti al Centro per l Impiego per genere 100% 80% 60% 40% 20% 0% Femmine Maschi Totale Disoccupati 83% 90% 86% Inoccupati 17% 10% 14% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La quota prevalente di iscritti (56%) ha un età compresa tra i 26 e di 45 anni; l età media è di circa 40 anni. Grafico 35: Lo stock degli iscritti al Centro per l Impiego per età

46 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 0% 10% 28% 31% 26% 4% Maschi 1% 13% 27% 24% 27% 8% Totale 0% 11% 28% 28% 26% 6% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Le iscrizioni 2009 dati di flusso Nel 2009 il numero degli iscritti al Centro per l Impiego (dati di flusso) della Provincia di Massa-Carrara è stato pari a unità, in prevalenza uomini (54,9%). Grafico 36: Iscritti al Centro per l Impiego per genere 2009 Femmine; 45,1% Maschi; 54,9% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Rispetto al 2008, i dati del 2009 evidenziano un significativo incremento delle iscrizioni (+45%) dovuto in prevalenza dalla variazione del numero di iscrizioni degli uomini (+61%) ma che ha riguardato in modo significativo anche le donne (+30%)

47 Tabella 20:Confronto delle iscrizioni Differenze 2009/2008 Genere valore assoluto % Femmine % Maschi % Totale % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Nel corso degli ultimi anni il flusso di iscritti al Centro per l Impiego è aumentato in maniera costante tra il 2006 ed il 2008 a cui è seguita la considerevole crescita rilevata nel 2009 (come detto pari al +45% rispetto al dato del 2008). A differenza delle precedenti annualità, nel 2009 il numero di uomini iscritti (4.466) è superiore a quello delle donne (3.676). Grafico 37: Il trend del numero degli iscritti al Centro per l Impiego Iscritti Maschi Femmine Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il picco di iscrizioni si è registrato al termine del periodo estivo con particolare riferimento ai mesi di settembre (890) ed ottobre (959). Il grafico seguente riporta l evoluzione degli iscritti, a livello mensile, rilevato nel corso del

48 Grafico 38: Il numero degli iscritti ripartiti per mese di iscrizione e genere gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Femmine M aschi Totale Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Circa l 85% dei neo-iscritti ha conservato lo stato di disoccupazione al termine dell annualità, mentre il 14,7% non risulta più disoccupato; i dati sono sostanzialmente omogenei sia tra gli uomini che tra le donne. Grafico 39: Lo stato di disoccupazione degli iscritti del % 80% 60% 40% 20% 0% Femmine Maschi Totale cancellato 15,3% 14,2% 14,7% conservato 84,7% 85,8% 85,3% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI In analogia con quanto rilevato per il 2008, i nuovi iscritti presentano un età media di circa 36 anni; di norma più giovani le donne (35 anni di media) rispetto agli uomini (36 anni). Oltre il 30% degli iscritti rientra nella fascia di età anni; significativa la quota di iscritti (20,7%) con un età compresa tra i 46 ed i 60 anni

49 Grafico 40: Iscritti al Centro per l Impiego per classe di età % 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 0,7% 20,7% 33,2% 25,5% 18,8% 1,1% Maschi 1,1% 21,2% 28,9% 24,5% 22,2% 2,1% Totale 1,0% 21,0% 30,8% 24,9% 20,7% 1,6% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Tra gli iscritti del 2009, una significativa quota (23%) è rappresentata da cittadini stranieri (complessivamente pari a unità) in particolare il 10% degli iscritti proviene da nazioni dell Unione Europea ed il 13% da paesi fuori UE. Grafico 41: Iscritti al Centro per l Impiego per nazionalità Unione Europea; 10% Altre Nazionalità; 13% Italiana; 77% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Analogamente con quanto rilevato per il 2008, tra gli stranieri la nazione più rappresentata è la Romania (37%), seguono il Marocco (18%) e l Albania (11%)

50 Il grafico seguente riporta l articolazione per nazionalità e genere degli iscritti. Grafico 42: Iscritti al Centro per l Impiego per nazionalità e genere % 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Italia Unione Europea Altre Nazionalità Femmine 45% 55% 41% Maschi 55% 45% 59% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La Mobilità Nel corso del 2009, nella Provincia di Massa-Carrara, si è assistito ad un significativo aumento del ricorso alla mobilità. Il numero dei lavoratori messi in mobilità è risultato pari a (+120% rispetto al 2008). Tabella 21: Il numero dei lavoratori iscritti alla mobilità (2009 e 2008) Iscritti alla mobilità Differenze 2009/2008 valore assoluto % Iscrizioni Legge 223 (licenziamenti collettivi) % Iscrizioni Legge 236 (licenziamenti individuali) % Totale % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

51 La mobilità L.236 Nel corso del 2009, la mobilità regolata dalla legge 236 (licenziamenti individuali) ha riguardato persone, in prevalenza uomini (73%). Rispetto al 2008, il ricorso alla L. 236 è sostanzialmente raddoppiato (+102%). Grafico 43: Lavoratori in mobilità L. 236 per genere ( 2009) Femmine; 27% Maschi; 73% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego In termini di età, la mobilità ha riguardato in prevalenza lavoratori di età compresa tra i 25 ed i 45 anni (complessivamente pari al 66%); significativa anche la quota di over 45 anni (27%). Grafico 44: Lavoratori in mobilità L. 236 per età (2009) 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < 25 anni anni anni anni più di 55 anni Serie1 7% 35% 31% 22% 5% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il 92% dei casi il rapporto di lavoro era regolato da un contratto a tempo indeterminato

52 Grafico 45: Lavoratori in mobilità L. 236 per tipologia contratto di lavoro (2009) Tempo Determinato; 2% Tempo Indeterminato; 92% Apprendistato; 6% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Le due principali cause di ricorso alla mobilità hanno riguardato la riduzione di attività e/o di lavoro dell impresa (42,6%) e la riduzione di personale (38,5%). Nel 16% dei casi la mobilità è riconducibile alla cessazione di attività. Tabella 22: I motivi del licenziamento dei lavoratori in mobilità L. 236 Motivazione n. % Riduzione di Attività o di Lavoro ,6% Riduzione di Personale ,5% Cessazione di Attività ,1% Riorganizzazione Aziendale 27 1,5% Chiusura Sede Operativa 12 0,7% Soppressione Specifica Attività Lavorativa 8 0,4% Altro 4 0,2% Totale % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La mobilità ha riguardato numerosi settori economici con prevalenza nel settore metalmeccanico (21%) e nelle costruzioni (19%). Una quota significativa di lavoratori ha riguardato il commercio (10%) ed il lapideo (8%)

53 Grafico 46: Lavoratori in mobilità L. 236 per settore economico - (2009) Metalmeccanico Costruzioni Servizi in genere Commercio Lapideo Spedizioni e Trasporti Gomma Legno Pubblici esercizi Chimico Turismo Altri settori Tessile Servizi alla persona 0% 5% 10% 15% 20% 25% Fonte: elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La mobilità L. 223 Nel 2009 sono stati messi in mobilità regolata dalla legge 223 (licenziamenti collettivi) 483 persone evidenziando un incremento del 220% rispetto ai dati del La mobilità ha riguardato prevalentemente gli uomini (86%) ed in misura pi contenuta le donne (14%). Grafico 47: Lavoratori in mobilità L. 223 per genere Maschi 86% Femmine 14% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

54 I lavoratori in mobilità hanno un età media di 42,5 anni; il 65% dei lavoratori ha un età compresa tra i 35 ed i 54 anni. Grafico 48: Lavoratori in mobilità L. 223 per età % 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < 25 anni anni anni anni < 54 anni Età 2,9% 19,5% 34,3% 31,0% 12,3% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Oltre la metà (55,4%) dei lavoratori in mobilità ha maturato un esperienza di lavoro di durata inferiore ai 6 anni. Il 2% dei lavoratori aveva un anzianità di servizio superiore ai 30 anni Grafico 49: Lavoratori in mobilità L. 223 per anni di lavoro % 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0-5 anni 6-10 anni anni anni < 30 anni n.d. Anni di lavoro 55,4% 18,8% 16,6% 6,1% 2,0% 1,0% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

55 Il settore più colpito è quello metalmeccanico (60,7%), seguono le pulizie industriali (17,8%) e le lavorazione materiali lapidei (9,3%). Tabella 23: Lavoratori in mobilità L. 223 per settore 2009 Settore economico n. % Metalmeccanica ,7% Pulizie industriali 86 17,8% Lavorazione materiali lapidei 45 9,3% Produzione del cemento 18 3,7% Edilizia 8 1,7% Industria Alimentare 7 1,4% Tessile 6 1,2% Terziario 5 1,0% Lavorazione legno 4 0,8% Commercio 3 0,6% Altro 8 1,7% Totale % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

56 4.2 IL MERCATO DEL LAVORO Gli Avviamenti Nel 2009 sono stati rilevati complessivamente avviamenti; con un decremento del -6,6% rispetto a quanto rilevato nel In termini di genere, la riduzione ha riguardato entrambi i sessi ma in misura maggiore gli uomini (-8,0%) rispetto alle donne (-5,4%). Tabella 24:Confronto avviamenti Differenze 2009/2008 Genere valore assoluto % Femmine ,4% Maschi ,0% Totale ,6% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI In termini di genere, la quota di donne avviata al lavoro è superiore (55%) al dato maschile (45%). I dati confermano la tendenza già rilevata nel 2008 con una quota di donne avviata al lavoro superiore al dato maschile. Grafico 50: Il trend degli avviamenti per genere 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Femmine 44% 41% 47% 54% 55% Maschi 56% 59% 53% 46% 45% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

57 L andamento degli avviamenti a livello mensile evidenzia l incremento delle assunzioni a partire dal mese di aprile (2.179 avviamenti) sino a raggiungere i avviamenti registrati a giugno Considerevole anche la quota di assunzioni relativa al mese di settembre (2.181) Grafico 51: Il trend mensile degli avviamenti nel gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Femmine Maschi T otale Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI L età media degli avviati al lavoro è di 37 anni, senza significative differenza tra il dato maschile e quello femminile. Circa il 30% degli assunti ha un età compresa tra i 26 ed i 35 anni. Grafico 52: Gli avviamenti per classe di età % 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 1,1% 15,3% 30,4% 29,2% 22,1% 1,9% Maschi 1,9% 20,3% 29,7% 23,9% 19,5% 4,6% Totale 1,4% 17,6% 30,1% 26,8% 20,9% 3,1% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Il 79% degli avviati risiede all interno della Provincia di Massa- Carrara, mentre il restante 21% risiede in altre province. A livello di

58 singolo comune, la ripartizione rilevata è sostanzialmente coerente con la distribuzione della popolazione: il 32,8% risiede nel comune di Massa, il 26,8% a Carrara ed il 15,1% nella zona della Lunigiana. Grafico 53: La residenza degli avviati al lavoro Altre Province; 21,0% Massa; 32,8% Lunigiana; 15,1% Montignoso; 4,2% Carrara; 26,8% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Tipo contratto In relazione alla tipologia del rapporto di lavoro, nel 2009, si è fatto principalmente ricorso al contratto a tempo determinato (61%) ed, in misura minore, al contratto a tempo indeterminato (25%). L apprendistato ha riguardato l 8% degli avviamenti. Grafico 54: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro Apprendistato; 8% Contratto a progetto e occasionale; 6% Altre forme; 1% Tempo Indeterminato; 25% Tempo Determinato; 61% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Disaggregando il dato per genere, non si rilevano significative differenze, anche se i dati confermano la maggior quota di uomini (27,4%) tra gli assunti a tempo indeterminato rispetto al dato femminile (22,6%)

59 Tabella 25: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro e per genere 2009 Tipo di contratto F % M % Totale % Tempo Determinato ,9% ,1% ,0% Tempo Indeterminato ,6% ,4% ,7% Apprendistato 806 6,2% ,8% ,9% Contratto a progetto e occasionale 710 5,5% 651 6,1% ,8% Altre forme 94 0,7% 57 0,5% 151 0,6% Totale % % % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Settore economico Gli avviamenti si concentrano prevalentemente nel settore Alberghi e ristoranti (18,7%) e nell Istruzione (15,5%). Sia il Manifatturiero che le Costruzioni rappresentano circa l 11% del totale; relativamente ridotta la quota inerente il Commercio (6,7%). La tabella seguente riporta l articolazione degli avviamenti per settore economico di riferimento e per genere. Tabella 26: Avviamenti per settore economico e per genere Avviamenti Cd Descrizione Femmine Maschi Totale n. % n. % n. % A Agricoltura, caccia e silvicoltura 61 0,5% 165 1,6% 226 1,0% B Pesca,piscicoltura e servizi connessi 0,0% 8 0,1% 8 0,0% C Estrazione di minerali 12 0,1% 157 1,5% 169 0,7% D Attività manifatturiere 449 3,5% ,7% ,3% E Prod.e distrib.energ.elettr., gas e acqua 10 0,1% 313 2,9% 323 1,4% F Costruzioni 321 2,5% ,4% ,0% G Comm.ingr.e dett.; rip. beni pers. e casa 897 7,0% 684 6,4% ,7% H Alberghi e ristoranti ,0% ,5% ,7% I Trasporti, magazzinaggio comunicaz 133 1,0% 244 2,3% 377 1,6% J Intermediazione monetaria e finanziaria 196 1,5% 104 1,0% 300 1,3% K Att. immobi, noleg., informat., ricerca 912 7,1% 646 6,1% ,6% L Amministrazione Pubblica 438 3,4% 300 2,8% 738 3,1% M Istruzione ,9% 688 6,5% ,5% N Sanità e altri servizi sociali ,5% 231 2,2% ,6% O Altri servizi pubblici,sociali e personali ,7% 877 8,3% ,5% P Servizi domestici ,9% 50 0,5% ,5% non disponibile 333 2,6% 243 2,3% 576 2,4% Totale % % % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

60 Disaggregando i dati in base al genere si evidenzia che: tra le donne, poco meno del 46% degli avviamenti è ripartito tra il settore alberghi e ristoranti (23%) e l Istruzione (22,9%) tra gli uomini il settore prevalente è quello delle Costruzioni che assorbe il 21,4% degli avviamenti seguito dal Manifatturiero (20,7%). Gli apprendisti Nel corso del 2009 sono stati avviati al lavoro con contratto di apprendistato persone, con un significativo decremento (- 22%) rispetto a quanto registrato nel Grafico 55: Il trend dei contratti di apprendistato N apprendisti Fonte: dati del Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara In linea con quanto rilevato nelle annualità precedenti, il contratto di apprendistato ha riguardato prevalentemente i maschi (56%) rispetto alle femmine (44%)

61 Grafico 56: I contratti di apprendistato per genere Femmine; 44% Maschi; 56% Fonte: dati del Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara Analizzando la tipologia di contratto, i dati evidenziano che l apprendistato professionalizzante è la forma contrattuale prevalente (87,4%); seguono i contratti di Apprendistato L.196/97 (12,3%). Sostanzialmente in linea con il passato la quota di contratti per l espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione (0,3%). Grafico 57: Il trend dei contratti di apprendistato per tipologia % 20% 40% 60% 80% 100% Apprendistato obbligo formativo 2,2% 0,6% 1,0% 0,3% Apprendistato L.196/97 53,5% 45,5% 22,8% 12,3% Apprendistato professionalizzante 44,3% 53,9% 76,2% 87,4% Fonte: dati del Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara Il contratto ha riguardato in prevalenza (42,4%) giovani di età compresa tra i 18 ed i 21 anni, senza rilevanti differenze di genere

62 Grafico 58: I contratti di apprendistato per classi di età e per genere % 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < 18 anni anni anni > 24 anni Femmine 3,7% 39,8% 26,7% 29,8% Maschi 3,8% 44,4% 26,1% 25,6% Totale 3,8% 42,4% 26,4% 27,4% Fonte: dati del Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara La tabella seguente riporta la distribuzione degli apprendisti per settore economico di riferimento. I dati evidenziano che: - significativa la quota di apprendisti nel comparto Alberghi e Ristoranti (33,8%) e nel settore Costruzioni (18,6%); - il 15,5% dei contratti di apprendistato riguarda il settore Manifatturiero; - il Commercio assorbe il 11,8% degli apprendisti Tabella 27: Il numero di apprendisti per settore economico Cod Descrizione Totale n. % A Agricoltura, caccia e silvicoltura 2 0,1% B Pesca,piscicoltura e servizi connessi 0 0,0% C Estrazione di minerali 3 0,2% D Attività manifatturiere ,5% E Prod.e distrib.energia elettrica, gas e acqua 32 1,7% F Costruzioni ,6% G Commercio; rip.beni pers.e per la casa ,0% H Alberghi e ristoranti ,8% I Trasporti, magazzinaggio e comunicazione 23 1,2% J Intermediazione monetaria e finanziaria 8 0,4% K Att. immob., noleggio, informatica,ricerca 52 2,8% L Amministrazione Pubblica 11 0,6% M Istruzione 11 0,6% N Sanità e altri servizi sociali 23 1,2% O Altri servizi pubblici,sociali e personali 167 9,0% P Servizi domestici presso famiglie e conv. 22 1,2% non disponibile 36 1,9% Totale % Fonte: dati del Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara

63 Rispetto all orario di lavoro, il tempo pieno copre oltre la metà (58%) dei contratti di apprendistato; il tempo parziale verticale il 39,9%. Notevoli differenze si rilevano analizzando i dati in base al genere: tra le donne la tipologia di orario prevalente (58,2%) riguarda contratti a tempo parziale orizzontale tra gli uomini, decisamente elevata (72,7%) la quota di contratti a tempo pieno. Grafico 59: I contratti di apprendistato per tipologia di orario e genere % 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Tempo Parziale Misto Tempo Parziale Orizzontale Tempo Parziale Verticale Tempo Pieno Femmine 2,7% 58,2% 1,0% 38,1% Maschi 1,2% 25,7% 0,4% 72,7% Totale 1,9% 39,9% 0,6% 57,6% I tirocini Nel corso del 2009 sono stati complessivamente avviati 339 tirocini; dato che conferma il progressivo trend di crescita degli ultimi anni di tale modalità di inserimento lavorativo. Grafico 60: Il trend dei tirocini Femmine Maschi Totale Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro

64 Analogamente a quanto rilevato nelle precedenti annualità, tra i tirocinanti è prevalente la quota femminile (60%) rispetto a quella maschile (40%). Grafico 61: I tirocini per genere Maschi; 40% Femmine; 60% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara Il 45% dei tirocinanti rientra nella fascia di età anni; l età media complessiva è di 27 anni. Disgregando il dato per genere non si evidenziano particolari specificità. Grafico 62: I tirocini per classe di età e per genere % 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni > 45 anni Femmine 3,4% 46,8% 32,0% 12,3% 5,4% Maschi 5,1% 42,6% 33,1% 11,8% 7,4% Totale 4,1% 45,1% 32,4% 12,1% 6,2% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro Oltre la metà dei tirocini (56,3%) ha una durata di 6 mesi; solo il 5% dei tirocini ha una durata compresa tra i 7 ed i 12 mesi

65 Grafico 63: La durata dei tirocini conclusi nel % 50% 40% 30% 20% 10% 0% < 1 mese 1 mese 2 mesi 3 mesi 4 mesi 5 mesi 6 mesi 7-12 mesi Durata 2,1% 0,6% 6,5% 16,2% 5,3% 8,0% 56,3% 5,0% Settori economici Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro Il settore del commercio ha assorbito il 22,7% dei tirocinanti, segue il settore relativo ai servizi immobiliari, informatici e ricerca (14,7%). Il 13,9% riguarda il manifatturiero ed il 10% il comparto turistico. Grafico 64: I tirocini per settore economico G-Commercio 22,7% K-Attiv.immob.,noleggio,informat. 14,7% D-Attività manifatturiere 13,9% H-Alberghi e ristoranti 10,0% O-Altri servizi pubblici,sociali e personali 9,4% N-Sanità e altri servizi sociali 6,8% M-Istruzione 6,5% F-Costruzioni 5,6% I-Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 5,3% J-Intermediaz.monetaria e finanziaria 2,9% non disponibile 2,1% 0% 5% 10% 15% 20% 25% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro

66 Con riferimento al genere, le donne sono maggiormente presenti nel settore commerciale (23,6%); gli uomini nel commercio (21,3%) e nel manifatturiero (20,6%). Grafico 65: Ripartizione tirocini per genere e settore economico % 20 % 15% 10 % 5% 0 % D-Attività ma nifa tturie re F - Co s truzio ni G- H-Alberghi Co mm.ingr. e ris to ranti e de tt.; I- Tra s po rti,m agazzinaggi J - Inte rmedia z. mo netaria e K- Attiv.immo b.,no le ggio,i M- Is truzio ne N-Sa nità e altri s ervizi s o c iali O-Altri s ervizi pubblic i,s o c no n dis po nibile Do nne 9,4% 5,4% 23,6% 9,4% 4,4% 3,0% 15,3% 4,9% 10,3% 12,8% 1,5% Uo mini 20,6% 5,9% 21,3% 11,0% 6,6% 2,9% 14,0% 8,8% 1,5% 4,4% 2,9% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro Le imprese che ospitano i tirocinanti sono dislocate maggiormente nel comune di Massa (48,1%) e ed in misura minore a Carrara (29,5%) ed Aulla (10,3%). Grafico 66: Localizzazione delle imprese dei tirocini Montignoso; 2,1% Pontremoli; 1,2% Mulazzo; 1,2% Villafranca In Lunigiana; 0,9% Aulla; 10,3% Carrara; 29,5% Casola In Lunigiana; 0,3% Massa; 48,1% Licciana Nardi; 1,8% Fosdinovo; 1,5% Comano; 2,1% Fivizzano; 1,2% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro

67 4.2.5 Le Cessazioni Nel 2009 le cessazioni rilevate sono state , valore sostanzialmente in linea (-2,5%) con il dato del Tabella 28: Cessazioni - Il trend Trend Cessazioni Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Le cessazioni hanno riguardato in maniera sostanzialmente omogenea sia gli uomini (49,7%) che le donne (50,3%). Grafico 67: Cessazioni: Ripartizione per genere 2009 Femmine; 50,3% Maschi; 49,7% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Rispetto al 2008, significativa la riduzione delle cessazioni tra le donne (-4,2%) mentre più contenuta quella rilevata tra gli uomini (-0,8%). Tabella 29:Confronto Cessazioni Differenze 2009/2008 Genere valore assoluto % Femmine ,2% Maschi ,8% Totale ,5% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

68 Il trend delle cessazioni ha avuto un andamento altalenante nel corso dei mesi, la maggiore concentrazione si è registrata nei mesi di settembre (3.182 cessazioni) e dicembre (2.556 cessazioni) Grafico 68: Il trend delle cessazioni 2009 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Femmine Maschi Totale Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Il 30% delle cessazioni riguarda persone di età compresa tra i 26 ed i 35 anni. L età media rilevata è di circa 37 anni sia tra gli uomini che tra le donne. Grafico 69: Le Cessazioni per fascia di età % 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 1,0% 15,2% 30,6% 28,3% 21,8% 3,1% Maschi 1,4% 18,9% 29,3% 23,4% 21,5% 5,5% Totale 1,2% 17,0% 30,0% 25,8% 21,6% 4,3% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Le cause di cessazione sono attribuibili prevalentemente alla chiusura di rapporti a tempo determinato (45%) e alle dimissioni (23%). La

69 tabella seguente riporta le cause di cessazioni rilevate nel corso dell anno articolate per genere. Tabella 30:Causa di cessazione 2009 Causa di cessazione Femmine % Maschi % Totale % chiusura automatica tempo determinato % % % dimissioni % % % licenziamento per giustificato motivo oggettivo 450 4% % % licenziamento individuale 218 2% 557 5% 775 3% pensionamento 214 2% 248 2% 462 2% licenziamento collettivo 126 1% 295 3% 421 2% cessazione attività 181 2% 220 2% 401 2% risoluzione consensuale 202 2% 173 1% 375 2% mancato superamento del periodo di prova 158 1% 181 2% 339 1% modifica del termine inizialmente fissato 173 1% 136 1% 309 1% licenziamento giusta causa 65 1% 152 1% 217 1% dimissione durante il periodo di prova 54 0% 53 0% 107 0% dimissioni giusta causa 27 0% 25 0% 52 0% licenziamento per giustificato motivo soggettivo 15 0% 34 0% 49 0% decesso 12 0% 25 0% 37 0% decadenza dal servizio 3 0% 4 0% 7 0% trasformazione 3 0% 1 0% 4 0% altro 829 7% % % Totale % % % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI I dati consentono di evidenziare che: oltre la metà delle cessazioni femminili (58%) è dovuta alla chiusura automatica del rapporto a tempo determinato; tra gli uomini le cause prevalenti sono la chiusura automatica del rapporto a tempo determinato (32%) e le dimissioni (28%); il licenziamento individuale ha riguardato il 5% degli uomini e solo il 2% delle donne; analogo andamento si rileva per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo che ha riguardato prevalentemente gli uomini (10%) e solo marginalmente le donne (4%);

70 i casi di pensionamento (2%) sono omogeneamente distribuiti tra uomini e donne Circa il 58% delle cessazioni sono riferite ad avviamenti attivati all interno del 2009; il restante 42% riguardava rapporti di lavoro instaurati nelle annualità precedenti. Grafico 70: Le cessazioni 2009 in base al periodo di avviamento del lavoro 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Cessazioni di avviamenti antecedenti al 2009 Cessazioni di avviamenti del 2009 Cessazioni 42% 58% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Come evidenziato nella seguente tabella, gran parte delle cessazioni (44%) si riferisce a contratti molto brevi, con una durata compresa tra zero e tre mesi; inoltre appare opportuno evidenziare che: il 70% delle cessazioni ha riguardato rapporti di lavoro della durata massima di 12 mesi; nel 18% dei casi il rapporto di lavoro ha avuto una durata inferiore ad 1 mese; il 11% dei contratti prevedeva una durata di oltre 3 anni

71 30% Grafico 71: Le cessazioni del 2009 in base alla durata del contratto 25% 20% 15% 10% 5% 0% < 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 mesi mesi mesi oltre 36 mesi Durata 18% 26% 15% 15% 9% 5% 11% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Disaggregando il dato in base al genere si rileva che: tra le donne il 27% delle cessazioni riguarda contratti di lavoro di durata inferiore al mese; percentuale che raggiunge il 53% se si considera l intervallo 0-3 mesi; tra gli uomini le cessazioni riguardano mediamente una durata contrattuale più lunga; una significativa quota (14%) si riferisce a contratto con oltre 3 anni di durata. Grafico 72: Le cessazioni del 2009 in base al genere ed alla durata del contratto 30% 20% 10% 0% meno di 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 mesi mesi mesi oltre 36 mesi Femmine 27% 26% 14% 15% 7% 4% 8% Maschi 10% 27% 16% 15% 11% 7% 14% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

72 Settore economico Con riferimento al settore economico, il settore Alberghi e ristoranti presenta la quota più elevata di cessazioni (17,4%); seguono le Attività manifatturiere (16%), e l istruzione (11%). Tabella 31: Le cessazioni per settore economico e genere Cessazioni Descrizione Femmine Maschi Totale n. % n. % n. % A Agricoltura, caccia e silvicoltura 58 0,5% 148 1,3% 206 0,9% B Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0 0,0% 6 0,1% 6 0,0% C Estrazione di minerali 11 0,1% 156 1,3% 167 0,7% D Attività manifatturiere 591 5,0% ,0% ,0% E Prod.e distrib.energ.elettr., gas e acqua 12 0,1% 205 1,8% 217 0,9% F Costruzioni 215 1,8% ,9% ,3% G Comm.ingr.e dett.; rip.beni pers.e per la casa 977 8,3% 727 6,3% ,3% H Alberghi e ristoranti ,7% ,9% ,4% I J K Trasporti, magazzinaggio e comunicazione Intermediazione monetaria e finanziaria Att. immobiliari, noleggio, informatica, ricerca 144 1,2% 402 3,5% 546 2,3% 204 1,7% 99 0,9% 303 1,3% ,0% 721 6,2% ,6% L Amministrazione Pubblica 377 3,2% 375 3,2% 752 3,2% M Istruzione ,0% 614 5,3% ,2% N Sanità e altri servizi sociali ,6% 216 1,9% ,3% O P Altri servizi pubblici,sociali e personali Servizi domestici presso famiglie e conv ,1% 795 6,9% ,5% 283 2,4% 20 0,2% 303 1,3% non disponibile 355 3,0% 278 2,4% 633 2,7% Totale % % % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Disaggregando i dati in base al genere si evidenzia che: tra le donne, il 46% delle cessazioni è ripartito tra il settore alberghi e ristoranti e l Istruzione; tra gli uomini il Manifatturiero rappresenta il 27% delle cessazioni mentre le Costruzioni il 20,9%

73 4.2.6 Tavole di raffronto Per il 2009, il saldo finale tra avviati e cessati è risultato sostanzialmente nullo: In termini di settori economici, il comparto dei Servizi appare essere quello maggiormente in grado di assorbire forze lavoro in modo più duraturo. Di contro, un saldo negativo si rileva per i settori produttivi del Manifatturiero, dei trasporti e del commercio. Tabella 32: Raffronto tra avviamenti e cessazioni per settore economico Co Avviamenti Cessazioni Saldo Descrizione d A Agricoltura, caccia e silvicoltura B Pesca, piscicoltura e servizi connessi C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere E Prod. e distrib. energia elettrica, gas e acqua F Costruzioni G Commercio ingr.e dett.; rip. beni pers H Alberghi e ristoranti I Trasporti, magazzinaggio e comunicazione J Intermediazione monetaria e finanziaria K Attività immobiliari, noleggio, inform, ricerca L Amministrazione Pubblica M Istruzione N Sanità e altri servizi sociali O Altri servizi pubblici,sociali e personali P Servizi domestici presso famiglie e convivenze non disponibile Totale Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Con riferimento al genere; tra le donne si rileva un saldo positivo tra avviamenti e cessazioni (+1.181) mentre di segno negativo il saldo rilevato tra gli uomini (-941)

74 Tabella 33: Raffronto tra avviamenti e cessazioni per genere e settore Descrizione Saldo Saldo Saldo Donne Uomini 2009 A Agricoltura, caccia e silvicoltura B Pesca, piscicoltura e servizi connessi C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere E Prod. e distrib. energia elettrica, gas e acqua F Costruzioni G Commercio ingr.e dett.; rip. Beni pers. e per casa H Alberghi e ristoranti I Trasporti, magazzinaggio e comunicazione J Intermediazione monetaria e finanziaria K Attiv immobiliari, noleggio, informatica, ricerca L Amministrazione Pubblica M Istruzione N Sanità e altri servizi sociali O Altri servizi pubblici,sociali e personali P Servizi domestici presso famiglie e convivenze non disponibile Le Migrazioni Nel corso dell analisi sulla situazione del Mercato del Lavoro è stato ritenuto opportuno analizzare il numero di avviamenti di persone residenti nella Provincia di Massa-Carrara che hanno trovato un occupazione fuori provincia. Complessivamente nel corso del 2009 sono stati i residenti della Provincia di Massa che hanno trovato un occupazione fuori Provincia. In termine di genere il 53,8% è costituito da uomini ed il 46,2% da donne. Grafico 73: Gli avviati fuori provincia in base al genere Femmine; 46,2% Maschi; 53,8% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

75 Il 42% degli avviati fuori provincia è avvenuto all interno della Regione Toscana (in particolare nella provincia di Lucca) mentre il 32,4% in Liguria (in particolare nella provincia di La Spezia). Più limitato il numero di residenti che hanno trovato lavoro nelle altre regioni. Tabella 34: Avviamenti fuori Provincia di residenti a Massa-Carrara Regione Avviamenti Percentuale Toscana ,5% Liguria ,4% Lombardia 781 8,7% Emilia Romagna 457 5,1% Lazio 242 2,7% Veneto 155 1,7% Piemonte 128 1,4% Campania 118 1,3% Puglia 81 0,9% Sicilia 53 0,6% Trentino Alto Adige 48 0,5% Sardegna 47 0,5% Abruzzo 34 0,4% Marche 25 0,3% Valle d'aosta 25 0,3% Friuli Venezia Giulia 22 0,2% Umbria 22 0,2% Calabria 13 0,1% Basilicata 9 0,1% Molise 8 0,1% Totale % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La seguente tabella mette a confronto su scala regionale i dati precedentemente analizzati con gli avviamenti avvenuti in Provincia di Massa di residenti fuori provincia

76 Tabella 35: Raffronto tra avviamenti fuori provincia ed avviamenti in provincia Avviamenti fuori Avviamenti in Regione provincia di residenti Provincia di Massain Provincia di Massa- Carrara di residenti Differenza Carrara fuori Provincia Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige Umbria Valle d'aosta Veneto TOTALE Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Come sintetizzato graficamente nel seguente disegno, a fronte di residenti che hanno avviato un lavoro fuori provincia, residenti fuori dalla Provincia di Massa-Carrara hanno avviato un lavoro all interno della Provincia

77 4.3 CONTROVERSIE DI LAVORO Nel corso del 2009 l attività che la Provincia di Massa-Carrara ha svolto in materia di controversie di lavoro, mobilità e CIGS può essere così riassunta: - interventi a sostegno della cigs in deroga per le aziende per le quali sono stati sottoscritti gli accordi territoriali e regionali ed è stata autorizzata l erogazione della cigs in deroga anche per l anno 2009; - interventi per nuove crisi aziendali, più specificamente: a) per richieste di intervento della cigs b) per licenziamento collettivo - attività connesse al lavoro di tavoli istituzionali ed all attuazione di accordi sindacali: applicazione dell accordo per la ricollocazione dei lavoratori in cigs, verifica dello stato di attuazione degli accordi per la reindustrializzazione, attività di monitoraggio occupazionale Complessivamente nel 2009 sono statti effettuati 53 incontri; il grafico seguente ne riporta l articolazione per oggetto. Grafico 74: Oggetto degli incontri cigs in regime ordinario 15 cigs in deroga 14 procedura mobilità ex art.4 e 24 L.223/91 11 iniziative per ricollocazione lavoratori 9 esame situazione aziendale esame situazione aziendale iniziative per ricollocazione lavoratori procedura mobilità ex art.4 e 24 L.223/91 cigs in deroga oggetto degli incontri Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI cigs in regime ordinario

78 La tabella seguente riporta gli esiti relativi agli incontri effettuati. Tabella 36: Esito degli incontri Per esito n. Monitoraggio situazione aziendale e iniziative per la ricollocazione dei lavoratori 13 Esame congiunto precedente l accordo ( in procedura cigs) 10 Sottoscritto accordo prov.le per la ricollocazione dei lavoratori 9 Esame congiunto precedente l'accordo/il mancato accordo (in procedura mob.) 7 Sottoscritto accordo cigs 5 Sottoscritto accordo per cigs in deroga c/o Regione Toscana 5 Sottoscritto accordo/mancato accordo mobilità 4 Totale 53 Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

79 5 LE POLITICHE ATTIVE DEL CENTRO PER L IMPIEGO 5.1 ORIENTAMENTO E INFORMAZIONE Gli utenti degli sportelli di orientamento e informazione Nel 2009, presso gli sportelli di orientamento e informazione delle tre sedi territoriali (Massa, Carrara ed Aulla) del Centro per l Impiego della Provincia di Massa-Carrara, gli utenti che hanno usufruito del servizio sono stati in totale Rispetto al 2008 il numero di utenti è aumentato in modo considerevole (+65%). In termini di genere l utenza è equamente divisa tra uomini (49,9%) e donne (50,1%). Grafico 75: L utenza del servizio di orientamento per genere Maschi; 49,9% Femmine; 50,1% Fonte: Elaborazione su dati degli Sportelli di orientamento della Provincia di Massa-Carrara Il maggior numero di utenti si è recato presso la sede territoriale del Comune di Massa (57,6%). Tabella 37: L utenza del servizio di orientamento per sedi territoriali Sede di riferimento Maschi % Femmine % Totale % Sede di Massa ,7% ,5% ,6% Sede di Carrara ,2% ,5% ,3% Sede di Aulla ,1% ,0% ,1% Utenza complessiva Centro per l Impiego % % % Fonte: Elaborazione su dati degli Sportelli di orientamento della Provincia di Massa-Carrara Agli sportelli di orientamento si sono rivolte principalmente persone di età compresa tra i 26 e i 35 anni (29,1%) con una significativa quota di over 45 (24,9%). La distribuzione per classi di età è comunque sostanzialmente omogenea tra uomini e donne

80 Grafico 76: L utenza del servizio di orientamento per età Fonte: Elaborazione su dati degli Sportelli di orientamento della Provincia di Massa-Carrara Gli utenti sono in possesso soprattutto del diploma di scuola superiore (37,7%) e della licenza media (29,4%); la quota di laureati è pari al 6,6%. In termini di genere mediamente le donne presentano un maggior livello di istruzione; il 9,4% è laureata quota decisamente superiore al dato maschile (3,9%). Grafico 77: L utenza del servizio di orientamento per titolo di studio % 40% 30% 20% 10% 0% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Senza titolo under anni anni anni over 45 Femmine 0,3% 21,0% 29,3% 22,9% 26,5% Maschi 0,6% 24,6% 28,9% 22,7% 23,2% Totale 0,5% 22,8% 29,1% 22,8% 24,9% Licenza elementare Licenza media Qualifica Diploma Laurea Femmine 15,2% 2,1% 27,3% 4,5% 41,4% 9,4% Maschi 14,4% 4,0% 38,4% 5,4% 34,0% 3,9% Totale 14,8% 3,1% 32,8% 4,9% 37,7% 6,6% Fonte: Elaborazione su dati degli Sportelli di orientamento della Provincia di Massa-Carrara Rispetto alle passate annualità è decisamente in aumento la quota di utenti stranieri sia di provenienza comunitaria (32,6%) che di nazionalità extracomunitaria (10,2%). Gli italiani rappresentano il 57,2% dell utenza complessiva

81 Grafico 78: L utenza del servizio di orientamento per nazionalità % 50% 40% 30% 20% 10% 0% Stranieri Comunitari Stranieri Extracomunitari Italiani Femmine 31,5% 9,3% 59,2% Maschi 33,7% 11,1% 55,2% Totale 32,6% 10,2% 57,2% Fonte: Elaborazione su dati degli Sportelli di orientamento della Provincia di Massa-Carrara La tipologia di servizio prevalentemente richiesta dagli utenti riguarda le offerte di lavoro (25,6%), i colloqui 181 (19,5%) e le informazioni su azioni orientative (15,6%). Grafico 79: I servizi richiesti allo sportello di orientamento Offerte di lavoro Colloqui 181 Informazioni su azioni orientative Colloqui accoglienza/orientamento Autocandidatura Redazione CV e lettere presentazione CFP Supporto compilazione di autocandidature Consegna indirizzi utili Ricerche altri CPI Tirocini/Stage Concorsi invio altri servizi inf.ne e compilazione Voucher info scuole medie/superiori/università 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Fonte: Elaborazione su dati degli Sportelli di orientamento della Provincia di Massa-Carrara

82 5.2 CONSULENZA ORIENTATIVA DI 2 LIVELLO Nel corso del 2009 sono stati complessivamente 337 gli utenti dei servizi di consulenza orientativa e bilancio di competenze evidenziando un significativo aumento dell utenza ordinaria (+69%) rispetto ai dati del In termini di genere si rileva una prevalenza di uomini (57%) rispetto alle donne (43%). Grafico 80: Utenza per genere Donne 43% Uomini 57% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro Analogamente a quanto rilevato nel 2008, la fascia di età più rappresentata è quella compresa tra i 16 e i 25 anni (35%). In termini di genere i dati sono sostanzialmente omogenei. 40% 35% Grafico 81: Utenza per classi di età % 25% 20% 15% 10% 5% 0% Maschi Femmine Totale anni 36% 34% 35% anni 22% 23% 23% anni 29% 27% 28% over 45 13% 16% 15% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro

83 Il 39% degli utenti è in possesso del diploma di maturità; la componente femminile ha mediamente un titolo di studio più elevato; il 18% delle donne è in possesso della laurea. Grafico 82: Utenti per titolo di studio e genere Diploma di laurea Diploma di maturità Qualifica Licenza media inferiore Licenza elementare n.d. 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% n.d. Licenza elementare Licenza media inferiore Qualifica Diploma di maturità Totale 3% 2% 36% 7% 39% 13% Femmine 4% 3% 29% 6% 40% 18% Maschi 2% 2% 42% 7% 38% 9% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro Diploma di laurea

84 5.3 INCONTRO DOMANDA-OFFERTA DI LAVORO Le richieste aziendali Nel corso del 2009 sono state attivate presso il Centro per l impiego 504 richieste aziendali; rispetto al 2008 il numero di richieste registra un leggero calo (-13,5%). Grafico 83: Il trend delle richieste aziendali Richieste aziendali Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Richieste aziendali Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il 63% delle richieste aziendali ha riguardato il collocamento ordinario; seguono il personale stagionale (15%), il personale domestico (12%) ed il collocamento mirato (10%). Grafico 84: Richieste aziendali per tipologia Personale domestico (ABC per la famiglia) 12% Collocamento mirato 10% Personale stagionale 15% Colocamento ordinario 63% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

85 Delle 504 richieste aziendali, 113 hanno scelto di ricercare personale attraverso l inserzione diretta, mentre 391 hanno scelto modalità di ricerca mediata dal centro per l impiego. I lavoratori richiesti Il numero di lavoratori richiesti è stato pari a 897 con un trend pienamente in linea con l andamento delle richieste descritte in precedenza ed una variazione del numero di lavoratori del -14,6%. Grafico 85: Il trend del numero di lavoratori richiesti Lavoratori richiesti Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Lavoratori richiesti Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Analizzando la distribuzione dei lavoratori richiesti per tipologia emerge che: il 78% del personale richiesto riguarda il collocamento ordinario (con una media di 1,8 lavoratori richiesti per ogni richiesta aziendale); il 10% riguarda attività stagionali (con una media di 1,2 lavoratori richiesti per ogni richiesta aziendale); più contenuta la quota delle altre due tipologie (entrambe con una media di 1 lavoratore richiesto per ogni richiesta aziendale)

86 Grafico 86: Lavoratori richiesti per tipologia Personale domestico (ABC per la famiglia) 7% Collocamento mirato 5% Personale stagionale 10% Colocamento ordinario 78% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Particolarmente significativo continua ad essere il dato relativo all attività di incontro tra domanda ed offerta di lavoro stagionale (77 richieste aziendali per complessivi 93 lavoratori richiesti) a cui la Provincia ha dedicato specifiche attività che hanno consentito di far fronte in tempi ridotti alle richieste degli operatori economici del turismo. I Profili richiesti La figura professionale maggiormente richiesta (202) riguarda i venditori/agenti (la ricerca avviene quasi sempre attraverso la modalità dell inserzione diretta con un numero di lavoratori richiesti per singola azienda piuttosto elevato) seguono le addette all'assistenza in famiglia (60) ed all'assistenza in strutture (58). Tra gli stagionali, il profili più richiesti riguardano i baristi (40 richieste) ed i camerieri di sala (31). La seguente tabella riporta nel dettaglio la tipologia di profili richiesti da parte delle imprese

87 Tabella 38: Lavoratori richiesti per figura professionale Figura Professionale N lavoratori richiesti venditori/agenti 202 varie 121 camerieri di sala, baristi, addetti al banco 95 addette all'assistenza in famiglia (anziani) 60 addette all'assistenza in strutture (osa, oss, infermiere) 58 impiegato amministrativo/contabile/commerciale/tecnico 42 barista 40 parrucchiere estetiste 31 cameriere/a di sala 31 muratore/manovale 28 addetti alla vendita 15 programmatore informatico 15 addette pulizie impresa servizi di pulizia 12 carpentiere/saldatore 12 aiuto cuoco/a 12 lavapiatti, tuttofare, aiuto cucina 11 servizi di vigilanza e portierato 11 meccanici/carrozzieri/elettrauto 11 altro stagionale (receptionist, cameriera ai piani, aiuto cucina/lavapiatti, cuoco/a) 10 cuoco/aiuto cuoco 9 idraulico/termoidraulico 9 operaio agricolo/forestale/manutenzione verde 9 colf 8 falegname nautico 8 resinatore nautico 8 tubista navale 7 marmista/lucidatore/rifinitore 6 pizzaiolo 5 pasticcere 4 elettricista/installatore 3 addetti macchine controllo numerico 2 posatore marmi 1 falegname 1 TOTALE 897 Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

88 Le Candidature inviate A fronte di tale domanda sono state preselezionate ed inviate in totale candidature; di queste il 41,6 % è costituito da candidature maschili ed il 58,4% da candidature femminili. Grafico 87: Candidature inviate per genere Femmine; 58,4% Maschi; 41,6% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La tabella seguente riporta la distribuzione delle candidature inviate ripartite per tipologia e genere. Tabella 39: Candidature inviate per tipologia e genere Tipologia Maschi Femmine Totale Collocamento ordinario ,9% ,9% ,4% Personale stagionale ,7% ,9% ,9% Personale domestico (ABC per la famiglia) 10 0,3% ,3% 766 8,5% Collocamento mirato ,2% 305 5,8% ,2% Totale % % % Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

89 5.4 INCENTIVI ALL ASSUNZIONE E STABILIZZAZIONE Per il 2009, nella Provincia di Massa-Carrara, sono stati erogati incentivi alle assunzioni ed alle stabilizzazioni che hanno coinvolto complessivamente 81 lavoratori. La quota maggiore (80%) ha riguardato la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, la restante parte (20%) le assunzioni a tempo indeterminato. Tabella 40: Gli incentivi erogati per stabilizzazioni ed assunzioni Destinazione degli incentivi Donne % Uomini % Totale % Stabilizzazione dei rapporti di lavoro 28 78% 37 82% 65 80% Assunzioni a tempo indeterminato 8 22% 8 18% 16 20% Totale % % % Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara Di seguito si riportano delle analisi di approfondimento con riferimento alle due tipologie di intervento. Agevolazioni finanziarie per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro Nel corso del 2009 le domande pervenute di stabilizzazione dei rapporti di lavoro sono state complessivamente 143 riferite a 194 lavoratori. Tabella 41: Domande pervenute Numero di N. Lavoratori domande Uomini Donne Totale Domande pervenute Domande escluse Rinunce Domande ammissibili finali Richieste erogate nel A fronte di 55 richieste effettivamente erogate, complessivamente sono state 65 le stabilizzazioni di rapporti di lavoro. Tali stabilizzazione hanno riguardato 37 uomini e 28 donne

90 Grafico 88: Stabilizzazioni per genere Donne 43% Uomini 57% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara Il 40% delle stabilizzazioni riguarda personale con meno di 30 anni; significativa anche la quota di assunti con più di 50 anni (12,4%). Grafico 89: Stabilizzazioni per età 25% 20% 20,0% 20,0% 16,9% 15% 13,8% 10% 7,7% 9,2% 6,2% 6,2% 5% 0% anni anni anni anni anni anni anni => 55 anni Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara Oltre il 70% delle stabilizzazioni riguarda la trasformazione di contratti di lavoro a tempo indeterminato Full Time (73,9%). Significative differenze si evidenziano analizzando i dati per genere: tra gli uomini il tempo pieno raggiunge il 94,6% di contro, per le donne la formula prevalente (57,1%) riguarda la trasformazione Part time

91 Grafico 90: Stabilizzazioni per orario di lavoro e genere 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Trasformazione a tempo indeterminato Full-Time Trasformazione a tempo indeterminato Part-Time Femmine Maschi Totale 42,9% 94,6% 72,3% 57,1% 5,4% 27,7% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara Agevolazioni finanziarie per le assunzioni a tempo indeterminato Nel corso del 2009 le domande di agevolazione pervenute per l assunzione a tempo indeterminato sono state complessivamente 65 ed hanno riguardato 93 lavoratori. Tabella 42: Domande pervenute Numero di N. Lavoratori domande Uomini Donne Totale Domande pervenute Domande escluse Rinunce Domande ammissibili finali Richieste erogate nel Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara A fronte di 12 richieste effettivamente erogate, sono stati complessivamente assunti 16 lavoratori equamente distribuiti tra uomini (8) e donne (8)

92 Grafico 91: Assunzioni per genere Uomini 50% Donne 50% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara In termini di età le assunzioni hanno una distribuzione omogenea; la maggior concentrazione (5 assunzioni) si rileva per la fascia di età anni. Grafico 92: Assunzioni per età 35% 30% 31,3% 25% 20% 18,8% 15% 12,5% 12,5% 10% 6,3% 6,3% 6,3% 6,3% 5% 0% anni anni anni anni anni anni anni => 55 anni Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara Circa il 68% delle assunzioni riguarda contratti di lavoro a tempo indeterminato Full Time ; in termini di genere si rileva per la totalità delle assunzioni maschili (100%) il contratto è a tempo pieno mentre tra le donne la formula prevalente (62,5%) riguarda l assunzione Part time

93 Grafico 93: Assunzioni per orario di lavoro e genere 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% Assunzione a tempo indeterminato Full-Time Assunzione a tempo indeterminato Part-Time Femmine Maschi Totale 37,5% 100,0% 68,8% 62,5% 0,0% 31,3% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara 5.5 TIROCINI Tirocini formativi e di orientamento finanziati Annualità 2009 Nell ottica di facilitare l ingresso nel mercato del lavoro il Servizio ha emanato un Avviso Pubblico per l'attivazione di tirocini formativi in favore degli iscritti, ai sensi del D.lgs. 181/00 e successive modificazioni e integrazioni, nell elenco anagrafico della Provincia di Massa-Carrara. L Avviso è stato finanziato con risorse P.O.R. F.S.E. C.R.O Competitività regionale e occupazione ASSE II Occupabilità per un importo pari ad Euro ,94. Complessivamente sono pervenute 217 domande; di queste 25 sono risultate non ammissibili e 192 sono pubblicizzate

94 Grafico 94: Domande pervenute per esito Non ammissibili; 12% Pubbliczzate; 88% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara Complessivamente sono stati offerti 228 tirocini a fronte dei quali ne sono stati attivati 163. In 65 casi il tirocinio non è stato attivato per rinuncia da parte dell azienda o per mancato gradimento; 10 tirocini sono stati interrotti. Grafico 95: Dati tirocini Tirocini offerti 228 Tirocini attivati 163 Runincia aziende o mancato gradimento incontro D/O 65 Tirocini interrotti Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara Gli utenti autocanditati per il tirocinio sono stati 809 con una prevalenza di donne (511) rispetto agli uomini (298)

95 Grafico 96: Utenti autocandidati per genere Uomini; 37% Donne; 63% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara Complessivamente sono state il numero di autocandidature pervenute; di queste 1089 sono risultate senza requisiti mentre 1335 (pari al 55%) sono state preselezionate per il colloquio. Tabella 43: Autocandidature pervenute Autocandidature Numero % Autocandidature senza requisiti % Autocandidature preselezionate per colloqui % Totale autocandidature pervenute % Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro In termini di genere le candidature hanno riguardato in prevalenza le donne (64%). Grafico 97: Le autocandidature per genere Uomini; 36% Donne; 64% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara 2 La differenza fra il numero totale di autocandidature pervenute e il numero di autocanditati a tirocinio mette in rilievo la possibilità dei tirocinanti di candidarsi a più offerte

96 I tirocini sono accompagnati da apposite azioni di tutoraggio, ed integrati da un breve percorso formativo personalizzato obbligatorio per tutti i profili professionali, della durata complessiva di 40 ore. I servizi sono svolti da Agenzie Formative accreditate tramite l utilizzo di un voucher formativo. Tirocini formativi e di orientamento non finanziati Le seguenti tabelle riportano i dati riferiti alle attività di Incontro Domanda Offerta di Lavoro svolte presso le tre sedi territoriali del Centro per l Impiego. Tabella 44: Aziende Provenienza Numero Aziende Massa 18 Carrara 11 Lunigiana 22 Totale 47 Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa- Carrara Complessivamente le offerte sono state 51 (di cui 3 tirocini estivi per studenti); i 51 tirocinanti sono 37 femmine e 14 maschi. Grafico 98: Tirocinanti per genere Uomini; 27% Donne; 73% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara

97 Il 68% dei tirocinanti ha un età compresa tra i 18 ed i 25 anni. Grafico 99: Tirocinanti per età 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% anni anni anni oltre 40 anni Femmine 68% 14% 5% 14% Maschi 43% 29% 21% 7% Totale 61% 18% 10% 12% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara I titoli di studio prevalenti sono il diploma (33 tirocinanti) e la laurea (10 tirocinanti). Grafico 100: Tirocinanti per titolo di studio Licenza media; 5 Qualifica; 3 Laurea; 10 Diploma; 33 Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara

98 5.6 COLLOCAMENTO MIRATO PER I DISABILI Dati di stock Al dicembre 2009, sono complessivamente gli iscritti al collocamento mirato (dati di stock). Rispetto al 2008 si è registrato un aumento del 3,6%. In termini di genere si evidenzia una leggera prevalenza di donne (53,8%) rispetto agli uomini (46,2%). Grafico 101: Dati di stock per genere 2009 Uomini 46,2% Donne 53,8% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Gli iscritti al collocamento mirato hanno un età media di 47 anni; in particolare circa il 58% ha più di 45 anni. In termini di genere le donne presentano un età media superiore a quella maschile. Grafico 102: Dati di stock per età e genere % 40% 30% 20% 10% 0% anni anni anni anni > 60 anni Femmine 3,5% 11,9% 22,5% 50,3% 11,7% Maschi 5,6% 13,8% 25,7% 44,7% 10,2% Totale 4,5% 12,8% 24,0% 47,7% 11,0% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

99 La quasi totalità degli iscritti al servizio di collocamento mirato (91,7%) rientra nella categoria invalidi civili. Grafico 103: Dati di stock per categoria Invalidi civili Vedove/Orfani del lavoro Invalidi del lavoro Vedove/Orfani di guerra Profughi Sordomuti Vedove/Orfani di servizio Invalidi per servizio Minorati della vista Centralisti non vedenti 2,7% 1,7% 1,0% 0,7% 0,6% 0,6% 0,6% 0,1% 0,1% 91,7% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Con riferimento all anno di iscrizione, circa il 37% degli utenti è iscritto da meno di 4 anni; il 27,2% da 6-9 anni. Grafico 104: Dati di stock per anno di iscrizione % 35% 37,2% 30% 27,2% 25% 20% 15% 16,1% 15,0% 10% 5% 0% 4,1% 0,5% 0-3 anni 4-5 anni 6-9 anni anni anni >20 anni Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

100 Le iscrizioni del 2009 Nel 2009 sono state registrate 229 iscrizioni al collocamento mirato per disabili (dati di flusso); gli avviati al lavoro sono stati 54. Il grafico seguente riporta il trend del numero degli iscritti e del numero degli avviati al lavoro. Grafico 105: Il trend Lavoratori avviati Lavoratori iscritti Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il 59% degli iscritti del 2009 è costituito da uomini. Grafico 106: Le iscrizioni del 2009 per genere Femmine; 41,0% Maschi; 59,0% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Oltre la metà degli iscritti ha più di 40 anni; in particolare il 41% degli iscritti è ricompreso nella classe di età anni

101 Grafico 107: Le iscrizioni per età % 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni Femmine 10,6% 16,0% 37,2% 36,2% Maschi 11,1% 20,0% 24,4% 44,4% Totale 10,9% 18,3% 29,7% 41,0% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Gli avviamenti del 2009 In termini di flusso, nel 2009, sono state avviate al lavoro 54 persone, dato sostanzialmente in linea con quanto rilevato nel Gli avviamenti riguardano in prevalenza gli uomini (31 avviamenti). Grafico 108: Gli avviati al lavoro per genere 2009 Femmine 43% Maschi 57% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Gli avviamento si concentrano in prevalenza il settore dell industria (48,1%); la restante quota è omogeneamente ripartita tra Pubblica amministrazione e Commercio-Servizi (25,9%)

102 Grafico 109: Avviamenti per settore economico Industria 48,1% Pubblica Amministrazione 25,9% Commercio e Servizi 25,9% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Progetti specifici Nel corso del 2009 sono stati realizzati i seguenti progetti: 1) "MedMore&BetterJobs-Network" : Nell ambito del Protocollo d intesa sottoscritto nel 2007 tra la provincia di Massa-Carrara, e le altre province della toscana costiera (Livorno, Lucca, Pisa e Grosseto), è continuata, anche nel 2009, la collaborazione finalizzata a favorire l integrazione e la facilitazione nell inserimento lavorativo delle categorie svantaggiate. È stato avviato nel 2009 il progetto "MedMore&BetterJobs-Network". Trattasi di un progetto INTERREG che vede la Provincia di Livorno capofila e le altre province toscane con un ruolo di partner. Nell ambito di med more sarà attivato nel 2010 uno sportello unico per lo svantaggio, che avrà sede presso la sede di Carrara del centro per l impiego (collocamento mirato). 2) Progetto "VALORI" (Valorizzare le differenze con percorsi di formazione, inclusione e lavoro): Il progetto intende valorizzare la diversità, formando i responsabili aziendali e gestione risorse umane per facilitare la permanenza nel mercato del lavoro di soggetti diversamente abili o svantaggiati e favorire processi di miglioramento del clima aziendale. Il progetto è fondato su un accordo stipulato tra nove partner europei provenienti da quattro

103 diversi paesi: Italia, Ungheria, Germania e Regno Unito, ed è coordinato dall ente Provincia di Livorno Sviluppo. In accordo con la Commissione provinciale Tripartita, è stato individuato il settore lapideo quale ambito di intervento per la formazione di una figura professionale denominata job facilitation tutor, con il compito di intervenire nei vari ambiti aziendali per i fini sopra riportati 3) Progetto Carcere-quartiere della città : Nel corso del 2008 è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra l'amministrazione Provinciale e la Casa di Reclusione di Massa denominato progetto Carcere-quartiere della città che prevedeva l'attivazione di politiche attive del lavoro nei confronti dei detenuti. Il finanziamento attivato riguarda 3 corsi di formazione professionale all'interno del carcere per un finanziamento complessivo di ,00, nonché l'attivazione di 6 tirocini che hanno coinvolto 4 aziende, di cui 3 svolgono attività all'interno della struttura carceraria ed 1 ha sede produttiva esterna. Nell ambito di tale progetto è stato portato a conclusione nel corso del 2009, il corso di sartoria rivolto ad un numero pari complessivamente a 29 detenuti Casa di reclusione di Massa, che hanno svolto le attività formative all interno del carcere stesso, presso il laboratorio. I detenuti hanno svolto attività formative con docenti appositamente individuati e 2 tutor dedicati. Hanno inoltre percepito una borsa lavoro mensile

104 5.7 FORMAZIONE ESTERNA APPRENDISTATO Nel corso del 2009, le azioni sviluppate dal settore Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara hanno riguardato: 450 apprendisti, di cui è stata analizzata la posizione lavorativa; 370 colloqui individuali; 210 allievi in formazione; 400 aziende analizzate ai fini della convocazione degli apprendisti; 250 aziende coinvolte; 150 tutor aziendali messi in formazione. Complessivamente nel 2009 sono state inoltre avviati 15 corsi di formazione con 210 apprendisti coinvolti Come evidenziato dalla seguente tabella, i dati del 2009 presentano una significativa contrazione numerica rispetto alle annualità precedenti, determinata in parte dalla situazione di crisi congiunturale. Tabella 45: Le azioni realizzate per l Apprendistato nel periodo per n. di partecipanti n. apprendisti di cui è stata analizzata la posizione lavorativa n. colloqui individuali APPRENDISTATO: azioni realizzate anni Variaz. 08/ % % n. allievi in formaz % n. attività formative effettuate % n. aziende analizzate ai fini della % convocazione appr. n. aziende coinvolte % n. tutor aziendali messi in formazione % n. piani formativi verificati % Fonte: dati del Servizio di Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara - 3 Per attività formative si intende sia il numero di corsi avviati a bando che i gruppi classe avviati a voucher, per il 2008 sono state realizzate anche due attività formative in FAD. 4 La formazione tutor aziendali è stata avviata nel 2006, la parte relativa al 2008 registra unicamente la prima sessione di convocati effettuata in dicembre, la restante programmazione (243 tutor da formare) si estende al I piani formativi sono stati introdotti con l apprendistato professionalizzante ed entrati a regime nel

105 Nel corso del 2009 sono stati effettuati 370 colloqui individuali, con un decremento del 40% rispetto al L utenza è stata composta in prevalenza da maschi (66%). Grafico 110: Colloqui di apprendistato per genere Femmine 34% Maschi 66% Fonte: dati del Servizio di Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara Il colloquio è stato effettuato principalmente da ragazzi con un età compresa tra i 18 ed i 21 anni, (42%). Mediamente più giovani i maschi rispetto alle femminile. Grafico 111: Gli apprendistati ripartiti per età e genere % 40% 30% 20% 10% 0% anni anni 25 e oltre Femmine 37% 28% 35% Maschi 45% 30% 26% Totale 42% 29% 29% Fonte: dati del Servizio di Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara Nei paragrafi seguenti si riportano le analisi dei dati raccolti dal Servizio Apprendistato tramite la somministrazione di un questionario ai 370 apprendisti coinvolti nei colloqui individuali

106 Il titolo di studio I colloqui hanno coinvolto in prevalenza apprendisti con un titolo di studio si scuola media inferiore (40,5%) e di scuola media superiore (40,3%). Il 10,8% è in possesso di un attestato professionale, mentre più limitata (4,1%) la quota di laureati. Grafico 112: Gli apprendistati ripartiti per titolo di studio Diploma di scuola media inferiore 40,5% Diploma di scuola media superiore 40,3% Attestato professionale 10,8% Licenza elementare 4,3% Diploma universitario o laurea 4,1% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% Fonte: dati del Servizio di Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara Disaggregando il dato in base al genere, il livello di istruzione delle femmine è mediamente superiore a quello dei maschi: tra le donne il 56,5% è in possesso di diploma di scuola media superiore (la quota maschile è pari al 32,1%) ed il 6,5% è in possesso di diploma universitario o laurea. Tra gli uomini una significativa quota di apprendisti (12,2%) ha conseguito un attestato professionale

107 Tabella 46: Gli apprendistati ripartiti per titolo di studio e genere Titolo di studio Maschi % Femmine % Totale % Diploma di scuola media inferiore ,7% 35 28,2% ,5% Diploma di scuola media superiore 79 32,1% 70 56,5% ,3% Attestato professionale 30 12,2% 10 8,1% 40 10,8% Licenza elementare 15 6,1% 1 0,8% 16 4,3% Diploma universitario o laurea 7 2,8% 8 6,5% 15 4,1% ,0% ,0% ,0% Fonte: dati del Servizio di Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara La quasi totalità degli apprendisti (98,6%) non segue attualmente nessun tipo di corso di studio. A completamento del profilo formativo, sono stati analizzati anche i dati circa le conoscenze delle lingue straniere e delle nozioni di informatica quali elementi base per la compilazione di un curriculum vitae. Per quanto riguarda le lingue straniere, il livello di conoscenza è decisamente basso, soltanto il 5% ha una conoscenza della lingua di alto livello. Grafico 113: Il livello di conoscenza delle lingue straniere % Conoscenza della lingua 55% 50% 40% 30% 27% 20% 10% 5% 13% 0% Livello alto Livello medio Livello basso Nessuna Fonte: dati del Servizio di Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara Anche per quanto riguarda le conoscenze informatiche il livello di competenze è considerato prevalentemente basso

108 Grafico 114: Il livello di conoscenza delle nozioni informatiche Conoscenza informatiche 40% 36% 35% 30% 28% 29% 25% 20% 15% 10% 8% 5% 0% Livello alto Livello medio Livello basso Nessuna Fonte: dati del Servizio di Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara I dati consentono di evidenziare alcune specificità:: - il 36% non possiede alcuna nozione informatica; percentuale che tra i maschi raggiunge il 45% mentre tra le femmine si attesta intorno al 18%; - solo una limitata percentuale (8%) dichiara di avere un livello alto di conoscenze informatiche (rispettivamente il 10% tra gli uomini ed il 2% tra le donne). Vissuto scolastico Pur essendo molto elevata la quota di mancate risposte, i motivi prevalenti dell abbandono dello studio sono riconducibili a due filoni: - da una parte, una sostanziale mancanza di motivazioni ed interesse per lo studio; - dall altra, una prevalente propensione al lavoro. I risultati non presentano significative differenze tra uomini e donne

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