Figura 41 Immagini sincrone della superficie del canale della Giudecca dai due distinti punti di vista: immagine sinistra, immagine destra.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Figura 41 Immagini sincrone della superficie del canale della Giudecca dai due distinti punti di vista: immagine sinistra, immagine destra."

Transcript

1 4. MISURA DEL CAMPO DI MOTO ONDOSO 4.1. GENERALITÀ La ricostruzione del campo di moto ondoso mediante tecniche fotogrammetriche richiede la completa conoscenza della geometria del sistema di acquisizione (Figura 40) e le immagini sincrone acquisite da ognuna delle telecamere del sistema (Figura 41). Figura 40 Geometria del sistema di acquisizione stereo (a due camere, per semplicità di schematizzazione grafica) per la ricostruzione della superficie del mare. Figura 41 Immagini sincrone della superficie del canale della Giudecca dai due distinti punti di vista: immagine sinistra, immagine destra. L individuazione dei punti corrispondenti tra le immagini permette di calcolare, per i punti individuati le tre coordinate (X,Y,Z) nel sistema di riferimento della telecamera sinistra (scelta per convenzione come origine del sistema di riferimento). Tale sistema di coordinate, per poter essere rappresentativo dell elevazione della superficie del mare, deve essere ruotato per allineare l asse Z con la verticale e il piano (X,Y) con il piano medio del 38

2 mare. Tale operazione viene eseguita calcolando il piano medio passante per i punti triangolati a un certo istante e mediando tra i piani medi così calcolati per l intera sequenza: la media dei piani medi è il piano medio dell acqua, nell ipotesi che l operazione di media sia eseguita su di un numero sufficiente di campioni. La Figura 42 descrive tale processo. I dettagli matematici delle operazioni che portano dalle immagini stereoscopiche all elevazione del pelo libero nel tempo possono essere trovati in Benetazzo (2006a) e Ma et al. (2004). 210 Right Left XYZ (camera reference frame) mean plane z [m] z [m] x [m] y [m] x [m] y [m] XYZ World Reference Frame 0.5 z [m] x [m] y [m] Figura 42- Processo di proiezione dei punti triangolati dal sistema di riferimento della camera sinistra al riferimento (piano medio dell acqua, direzione verticale). Da sinistra verso destra e dall alto al basso: punti selezionati sull immagine destra; punti corrispondenti individuati sull immagine sinistra; coordinate (X,Y,Z) dei punti triangolati nel sistema di riferimento della camera sinistra; punti triangolati e piano medio; punti triangolati nel sistema di riferimento (piano medio dell acqua, asse verticale). 39

3 La sequenza di operazioni appena descritte, se applicata a piú zone dell immagine permette di calcolare, nell area selezionata dell immagine, l elevazione del pelo libero nel tempo. La strategia adottata nell analisi delle immagini è la seguente: si seleziona un area di 41x41 pixel; di quest area si calcolano le coordinate (X,Y,Z) nel sistema di riferimento che prevede l asse Z parallelo alla direzione verticale. Il valore medio spaziale delle Z in un areola sul piano (X,Y) (dell ordine di 0.01 m 2 ) è rappresentativo della quota del mare in un punto. Ripetendo tale calcolo per tutte le triplette di immagini sincrone di una sequenza, otteniamo, nell areola considerata, l elevazione del pelo libero nel tempo. L algoritmo del sistema stereoscopico per la misura del campo di moto ondoso è stato tarato e verificato nel corso di campagne di misura eseguite negli anni 2005 e 2006 presso il Centro Sperimentale per i Modelli Idraulici di Voltabarozzo (Padova), e il Centro per gli studi Oceanografici SCRIPPS a San Diego (California, USA). In occasione di tali campagne i dati di moto ondoso rilevati dal sistema stereo sono stati confrontati con i relativi misurati con tecniche tradizionali (sonde). In tale senso, i risultati forniti dai due metodi di misura (altezze e periodi) sono risultati pressoché identici con differenze massime del 3% sul valore dell elevazione di superficie [Benetazzo, 2006b]. Un miglioramento, in senso stocastico, delle prestazioni del metodo stereo si ha utilizzando, nella ricerca dei punti corrispondenti, un algoritmo di sub-pixel. In questo scenario, l errore di quantizzazione è riducibile come mostrato in Figura 43, dove l asse delle ascisse l errore massimo per una certa configurazione del sistema di visione stereoscopica, e l asse dell ordinate la distribuzione di probabilità dell errore. Si nota come l ampiezza della distribuzione è sensibilmente ridotta utilizzando un sub-pixel detector, mentre i valori massimi dell errore sono pressoché immutati. Ciò detto, i risultati mostrati nel seguito della presente relazione sono relativi a un processo stereoscopico che utilizza una ricerca di sub-pixel dei punti corrispondenti. 40

4 0.25 Histogram of the errors - Distance = 50 m Sub Pixel NO Sub Pixel pdf Error [mm] Figura 43 Esempio di distribuzione degli errori nella misura dell elevazione di superficie con e senza sub-pixel detector. Gli errori in Figura sono relativi a una distanza media tra camera e superficie di 50 m. Un esempio dell efficacia della tecnica stereografica di ottenere i punti corrispondenti dalle immagini è mostrato in Figura 44: alcuni punti selezionati sull immagine destra sono stati trovati nei punti sull immagine sinistra. Il fatto che i punti da triangolare fossero a cavallo di un frangente ha comportato che le corrispondenza fossero trovate in piani diversi, come evidenziato in Figura. Left 180 Right Figura 44 Punti corrispondenti tra immagini sinistra e destra. Lo scalino presente sull immagine sinistra è dovuto al fatto che i punti individuati sono a un elevazione diversa rispetto a quelli che giacciono sulla cresta dell onda frangente (di colore piú chiaro). L informazione ricavata dal sistema stereo-fotogrammetrico è trattata per produrre due differenti tipologie di dati: 1. Time series dell andamento temporale della superficie dell acqua in un punto; 2. Mappe 2-D istantanee dell elevazione di superficie. Un esempio della prima serie di dati è riportata in Figura 45, mentre una mappa 2-D è visibile in Figura 46 e Figura

5 Elevazione [m s.m.m] Tempo [s] Figura 45 Esempio di Time series dell elevazione di superficie estratta dall analisi delle immagini del sistema stereo-fotogrammetrico. Figura 46 Esempio di Mappa 2-D dell elevazione di superficie estratta dall analisi delle immagini del sistema stereo-fotogrammetrico. Nel pannello di sinistra è riportata una porzione della vista dell immagine destra, con evidenziata l area rettangolare del campo di moto ondoso ricostruita con il metodo stereo. Nel pannello di destra è riportata una rappresentazione della ricostruzione dell area evidenziata. Le dimensioni sono in metri. 42

6 Figura 47 Esempio di Mappa 2-D dell elevazione di superficie estratta dall analisi delle immagini del sistema stereo-fotogrammetrico. In Figura alla ricostruzione 3-D è sovrapposta la porzione di immagine destra evidenziata in Figura 46. Le dimensioni sono in metri IL MOTO ONDOSO GENERATO DALLE NAVI IN TRANSITO NEL CANALE DELLA GIUDECCA La misura del moto ondoso generato nel canale della Giudecca dalle navi che lo solcano è eseguita da remoto mediante il precedentemente descritto sistema stereoscopico. La misura risultante è costituita sia da time series puntuali dell elevazione di superficie dell acqua, sia da mappe 2-D di tale superficie. Tali informazioni sono qui ricavate per differenti tipologie di navi, potendo variare: 1. Il tipo: nave da crociera o traghetto; 2. La stazza lorda: tra 1480 GRT e GRT; 3. La lunghezza (fuori tutto): tra m e m; 4. La larghezza massima: tra 10.1 m e 35.5 m; 5. L immersione massima: tra 4.5 m e 8.3 m. Si possono qui pertanto valutare gli effetti sul moto ondoso esistente di differenti tipologie di navi, per nessuna delle quali, comunque, è disponibile la velocità di passaggio nel canale. Ai fini dell analisi qui effettuata è indifferente, in prima approssimazione, il verso di transito della nave. Si ricorda, comunque, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di porto di Venezia Guardia Costiera fissa a 3.06 m/s (11 km/h) la velocità massima delle imbarcazioni in navigazione nel Canale della Giudecca (Ordinanza N. 118/08). 43

7 In particolare la campagna di misura effettuata ha permesso di rilevare l effetto sul campo di moto ondoso del transito delle navi di caratteristiche riportate nelle Tabelle successive (si ricorda che il Tonnellaggio di stazza lorda, tsl o GRT, è una misura volumetrica pari a 100 piedi cubici, cioè metri cubi 2.832). Il GRT è indicato per la misurazione delle navi dalla Convenzione di Oslo del 1946). Le tabelle sono integrate con l immagine del passaggio di ogni singola nave così come acquisita da una telecamera del sistema stereoscopico. # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 01 10/08/2008-6:00 Nave (Compagnia) Wind Surf (Windstar Cruises) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 20.0 Immersione [m] 5.0 Velocità di crociera [kn]

8 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 02 17/08/2008-9:00 Nave (Compagnia) Zenith (Pullmantur) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 29.0 Immersione [m] nd Velocità di crociera [kn]

9 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 03 22/08/ :00 Nave (Compagnia) Adriana (Marina cruise) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 14.0 Immersione [m] 4.5 Velocità di crociera [kn]

10 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 04 22/08/ :00 Nave (Compagnia) Aurora (P. & O. cruises) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 33.6 Immersione [m] 7.9 Velocità di crociera [kn]

11 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 05 16/09/2008-9:20 Nave (Compagnia) Zuiderman (Holland America Line) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 32.2 Immersione [m] nd Velocità di crociera [kn]

12 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 06 17/09/2008-7:42 Nave (Compagnia) Sophocles V. (Anek) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 27.0 Immersione [m] Velocità di crociera [kn]

13 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 07 18/09/ :12 Nave (Compagnia) Azamara Quest (Azamara) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 29.0 Immersione [m] 6.1 Velocità di crociera [kn]

14 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 08 20/09/ :12 Nave (Compagnia) MSC Poesia (MSC) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 32.2 Immersione [m] 7.7 Velocità di crociera [kn]

15 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 09 21/09/ :10 Nave (Compagnia) MSC Musica (MSC) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 32.2 Immersione [m] 7.7 Velocità di crociera [kn]

16 # Rilievo Data e ora del rilievo Rilievo 10 21/09/ :10 Nave (Compagnia) Costa Serena (Costa Crociere) Caratteristiche tecniche Stazza lorda [GRT] Lunghezza [m] (fuori tutto) Larghezza [m] 35.5 Immersione [m] 8.3 Velocità di crociera [kn] 21.5 Tabella 3 - Rilievi delle navi usati per valutare il moto ondoso nel canale della Giudecca. 53

17 Sulla base delle considerazioni teoriche descritte nel Capitolo 2.1, le navi rilevate dovrebbero produrre i seguenti (Tabella 4) abbassamenti del pelo libero, coerentemente a quanto descritto nel Capitolo 2.1. b [m] I [m] V [m/s] Δh [cm] Rilievo m/s 6 Rilievo m/s 13 Rilievo m/s 6 Rilievo m/s 20 Rilievo m/s 20 Rilievo m/s 13 Rilievo m/s 13 Rilievo m/s 20 Rilievo m/s 20 Rilievo m/s 20 Tabella 4 Stima dell abbassamento medio del pelo libero calcolati secondo l approccio teorico sviluppato nel Capitolo 2.1. Per tutte le navi è considerato pari a 0.94 il coefficiente di finezza dell area trasversale. Il valore dell abbassamento del pelo libero è calcolato con riferimento alla velocità di transito di 3 m/s. In tabella b è la larghezza maestra della nave, I è l immersione massima. Quando l immersione non è disponibile essa è stata stimata da quella di navi simili. La profondità del canale della Giudecca è assunta costante e pari a 11 m s.m.m. Al fine dell analisi riportata l effetto dell altezza dell onda di marea è ininfluente. Contemporaneamente all abbassamento citato, lo scafo delle navi genera dei treni d onda (onde secondarie) le cui equazioni riassuntive sono riportate nel Capitolo 2.1. Sulla base di ciò, le navi in transito dovrebbero produrre, per velocità di transito di 3 m/s, delle onde di altezza massima di circa 20 cm e periodo di circa 2 s. Tali valori sono potenzialmente propri di tutte le imbarcazioni che transitano nel Canale della Giudecca, quindi i treni d onda secondari prodotti dalle navi non sono distinguibili da quelli lì presenti a causa del normale traffico acqueo (si osservi, ad esempio la Figura 48),il quale, generalmente, si muove a una velocità superiore rispetto a quella delle navi e dei traghetti. 54

18 Figura 48 Immagini del moto ondoso generato da natanti nel passaggio nel canale della Giudecca. In tale senso le misure di moto ondoso nel canale della Giudecca permettono di valutare, delle navi, solamente l effetto di abbassamento del piano medio dell acqua. Come descritto in precedenza il processo stereometrico (a due camere) di estrazione di coordinate 3-D dalle immagini è sinteticamente illustrato in Figura 49. Figura 49 Processo di estrazione di punti 3-D da immagini digitali. 55

19 Per calcolare l elevazione di superficie nel tempo in alcuni punti dell immagine il processo stereo è stato applicato ad alcune aree delle immagini: le quote Z e le coordinate (X,Y) sul piano medio dell acqua hanno permesso di individuare in un punto l andamento della superficie del mare nel tempo. La Figura 50 mostra una registrazione della quota della superficie del canale della Giudecca ottenuta dall analisi stereo-fotogrametrica applicata alle immagini acquisite durante la campagna di misura Elevazione [m s.m.m] Tempo [s] Figura 50 Esempio di Time series dell elevazione della superficie dell acqua del canale della Giudecca. La correttezza del processo di misura del moto ondoso con il metodo stereo è verificabile anche facendo un parallelo tra elevazione del pelo libero calcolata in un punto e a un dato istante, e immagine del moto ondoso nel medesimo punto e al medesimo istante. La Figura 51 mostra questo parallelismo: per alcuni istanti è individuata la quota del pelo libero in un punto e la relativa onda passante per il punto. 56

20 Immagine sx # 548 (ij = ) Immagine dx # z [m] x [m] y [m] Moto ondoso 0.6 Elevazione [m s.m.m] Tempo [s] Immagine sx # 351 (ij = ) Immagine dx # z [m] y [m] x [m] Moto ondoso 0.4 Elevazione [m s.m.m] Tempo [s] Figura 51 Confronto tra altezze misurate con la stereometria in un punto e immagine del moto ondoso nel medesimo punto. Per tutte le navi rilevate (Rilievo 01 Rilievo 10), quantitativamente, le caratteristiche del moto ondoso incidente sono state stimate in un punto del campo di vista (Figura 52), dove sono stati calcolati gli andamento della superficie del mare nel tempo. 57

21 Punto di misura Figura 52 Punto del campo di vista dell immagine destra in cui è estratta la time-series (TS) significativa del moto ondoso nel Canale della Giudecca durante il passaggio delle navi. Area di misura Figura 53 Area del campo di vista dell immagine destra in cui è estratta la mappa 2-D significativa del moto ondoso nel Canale della Giudecca durante il passaggio delle navi. L analisi del moto ondoso ha riguardato la determinazione dei seguenti parametri: Periodo di picco dell onda di breve periodo dovuta alla forma dello scafo (ottenuto da analisi spettrale): Tp; 58

22 Altezze significativa e massima (ottenute da analisi Zero-Crossing down): Hs, Hmax; Variazione (abbassamento) del livello medio della superficie dell acqua durante il passaggio della nave. Nel seguito, per ogni rilievo eseguito, sono riportati i dettagli significativi del moto ondoso nel Canale della Giudecca a cavallo del passaggio di ogni singola nave. Qualora nei rilievi eseguiti il transito della nave viene indicato partire dall istante 0 (zero) di registrazione significa che all inizio dell acquisizione delle immagini il natante si trovava già di fronte all area di misura. Tali registrazioni sono state comunque qui riportate in quanto risulta significativo il moto ondoso che i natanti (navi o traghetti) generano. Per ogni nave, inoltre, è riportato il valore della velocità di transito stimato dalla relativa sequenza di immagini. In particolare, assumendo che la nave nel tratto del canale in esame transiti parallelamente al canale, la velocità è stimata rapportando la lunghezza della nave all intervallo di tempo necessario affinché la nave stessa transiti attraverso il medesimo punto del campo di vista. A titolo di esempio, la Figura successiva riporta le due immagini utilizzate per stimare la durata dell attraversamento: la nave entra a sinistra nell immagine all istante 144 s e ne esce all istante 232 s, quindi impiega 89 secondi per attraversare il campo di vista. Poiché la nave è lunga fuori tutto 285, la sua velocità è paria circa 3.2 m/s. Figura 54 - Misura della velocità della nave utilizzando la durata dell attraversamento del campo di vista. Si fa notare che la velocità così rilevata è quella della nave rispetto alla riva. L onda di abbassamento è invece determinata dalla velocità della nave relativamente all acqua. Ciò è importante in presenza di una corrente dovuta alla marea. Se per esempio la nave viaggiasse a 3 m/s rispetto alla riva, ma con una corrente contraria al moto di 0.3 m/s, l effetto di abbassamento sarebbe equivalente a quello di una nave che viaggia a 3.3 m/s. 59

23 Effetto opposto si ha quando una nave viaggia nello stesso verso di quello della corrente di marea. 60

Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio. Daniele Peri, E.F. Campana

Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio. Daniele Peri, E.F. Campana ÁÆ Ë Æ Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio Daniele Peri, E.F. Campana Committente: Intermarine SpA Loc. Cà del Sale PO Box 185 19038 SARZANA (SP) Roma, Gennaio

Dettagli

RELAZIONE FINALE. Gennaio Franco Costa - Aleardo Zuliani. Consiglio Nazionale delle Ricerche

RELAZIONE FINALE. Gennaio Franco Costa - Aleardo Zuliani. Consiglio Nazionale delle Ricerche Consiglio Nazionale delle Ricerche ISMAR - Istituto di Scienze Marine Sezione di Ricerca di Venezia Analisi degli effetti idrodinamici indotti nei rii di S.Basilio, S.Martin, Ponte Piccolo e S.Eufemia,

Dettagli

1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite

1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite Presentazione ufficiale V.E.C.T.O.R. (VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nei cicli del carbonio mediterraneo) LINEA 1 CLICOST Effetti dei

Dettagli

Statistica a lungo termine: calcolo dell onda di progetto

Statistica a lungo termine: calcolo dell onda di progetto Esercitazione Statistica a lungo termine: calcolo dell onda di progetto Sulla base delle misure ondametriche effettuate dalla boa di Ponza si calcoli, utilizzando la distribuzione di probabilità di Gumbel,

Dettagli

ESECUZIONE DI UN TEST CON PUNTA SISMICA G1-CONE 2S DOTATA DI DOPPIO RICEVITORE ED ANALISI DEI DATI RACCOLTI

ESECUZIONE DI UN TEST CON PUNTA SISMICA G1-CONE 2S DOTATA DI DOPPIO RICEVITORE ED ANALISI DEI DATI RACCOLTI ESECUZIONE DI UN TEST CON PUNTA SISMICA G1-CONE 2S DOTATA DI DOPPIO RICEVITORE ED ANALISI DEI DATI RACCOLTI M. Bellio (TECNOPENTA s.r.l.) G. Bruzzo (UNINGEO s.n.c.) 1) ABSTRACT Nel presente articolo viene

Dettagli

Esercizio su sforzi tangenziali indotti da taglio T in trave inflessa

Esercizio su sforzi tangenziali indotti da taglio T in trave inflessa Esercizio su sforzi tangenziali indotti da taglio T in trave inflessa t = 15 h = 175 Si consideri la sezione rappresentata in figura (sezione di trave inflessa) sulla quale agisca un taglio verticale T

Dettagli

la velocità degli uccelli è di circa (264:60= 4.4) m/s)

la velocità degli uccelli è di circa (264:60= 4.4) m/s) QUESTIONARIO 1. Si sa che certi uccelli, durante la migrazione, volano ad un altezza media di 260 metri. Un ornitologa osserva uno stormo di questi volatili, mentre si allontana da lei in linea retta,

Dettagli

Progettazione di dighe a gettata:

Progettazione di dighe a gettata: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, CHIMICA ED AMBIENTALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Tesi di Laurea Triennale Progettazione di dighe a gettata: rifiorimento

Dettagli

Evento Sismico della Lunigiana (Massa-Carrara) 21/06/2013, ore 10:33:57 UTC, M L =5.2: Simulazione della procedura di Early Warning

Evento Sismico della Lunigiana (Massa-Carrara) 21/06/2013, ore 10:33:57 UTC, M L =5.2: Simulazione della procedura di Early Warning Evento Sismico della Lunigiana (Massa-Carrara) 21/06/2013, ore 10:33:57 UTC, M L =5.2: Simulazione della procedura di Early Warning -Lab: Laboratorio di RIcerca in Sismologia Sperimentale e Computazionale

Dettagli

2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3

2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3 PREMESSE... 2 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3 3. TRASFERIMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL MOTO ONDOSO ALL IMBOCCATURA DELL AREA PORTUALE... 5 Risultati delle simulazioni

Dettagli

Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure

Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria - DIMSET Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure Bacino F., Poggi P., Cosso T., Federici B., Sguerso D., Rebaudengo

Dettagli

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)%

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)% UNITÀ L ELBORZIONE DEI DTI IN FISIC 1. Gli errori di misura.. Errori di sensibilità, errori casuali, errori sistematici. 3. La stima dell errore. 4. La media, la semidispersione e lo scarto quadratico

Dettagli

Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale

Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale 1 Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale attraverso un mezzo (nella fattispecie un liquido) con una

Dettagli

Interpretazione di down-hole con metodo di inversione. 1/8

Interpretazione di down-hole con metodo di inversione. 1/8 Interpretazione di down-hole con metodo di inversione "Software sviluppato in LabVIEW per gestire l'acquisizione dei segnali (frequenza di campionamento, numero di punti di acquisizione, sensibilità );"

Dettagli

Studio di morfodinamica trasversale della spiaggia tramite modello matematico

Studio di morfodinamica trasversale della spiaggia tramite modello matematico Regione Sardegna Comune di Capoterra (CA) Sistemazione e rinaturazione delle difese litoranee Bonifica e sistemazione della fascia costiera Progetto definitivo-esecutivo delle opere marittime Protezione

Dettagli

LE PREVISIONI DELLE ONDE: TECNICHE E INTERPRETAZIONE

LE PREVISIONI DELLE ONDE: TECNICHE E INTERPRETAZIONE LE PREVISIONI DELLE ONDE: TECNICHE E INTERPRETAZIONE Presentano: Andrea Ruju (swellbeat.com) Alessandro Danese (Wipeout Board Shop) DINAMICA DELLE ONDE ANDREA TECNICHE DI PREVISIONE ANDREA LETTURA E INTERPRETAZIONE

Dettagli

Analisi fluidodinamica CFD su dispositivi a colonna d acqua oscillante OWC - Fase 2: Confronto tra risultati numerici e risultati sperimentali

Analisi fluidodinamica CFD su dispositivi a colonna d acqua oscillante OWC - Fase 2: Confronto tra risultati numerici e risultati sperimentali Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Analisi fluidodinamica CFD su dispositivi a colonna d acqua oscillante OWC -

Dettagli

STUDIO SPERIMENTALE SU MODELLO FISICO DI IPOTESI PROGETTUALI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL SISTEMA DI DIFESA COSTIERA DI MARINA DI PISA

STUDIO SPERIMENTALE SU MODELLO FISICO DI IPOTESI PROGETTUALI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL SISTEMA DI DIFESA COSTIERA DI MARINA DI PISA UNIVERSITA DI PISA Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e Facoltà di Agraria Corso di laurea in Scienze Ambientali STUDIO SPERIMENTALE SU MODELLO FISICO DI IPOTESI PROGETTUALI PER LA RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

Onde acustiche in un tubo di Kundt

Onde acustiche in un tubo di Kundt 1 Onde acustiche in un tubo di Kundt [Caravita Ruggero, 727965, ruggero.caravita@rcm.inet.it] Onde acustiche in un tubo di Kundt Relazione sperimentale Scopo dell esperienza è la misura della velocità

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio CORSO DI FRANE Presentazione caso studio ANALISI RIGUARDANTE IL PRIMA, IL

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione

Dettagli

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA Valeria Bottura, C. Desandré, E. Imperial, Leo Cerise ARPA Valle d Aosta, Loc. Grande Charrière 44, 11020 St.

Dettagli

Statistica a breve termine: metodo delle onde apparenti

Statistica a breve termine: metodo delle onde apparenti Esercitazione 1 Statistica a breve termine: metodo delle onde apparenti Si calcolino, applicando il metodo delle onde apparenti, le seguenti proprietà della registrazione ondametrica fornita nelle figure

Dettagli

Visualizzazione dei risultati e codici di errore

Visualizzazione dei risultati e codici di errore Capitolo 3 Visualizzazione dei risultati e codici di errore Questo capitolo presenta una panoramica dei comandi per la visualizzazione dei risultati e la descrizione dei codici di errore. Verranno presentate

Dettagli

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 :

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 : Il moto armonico 1. Definizione di moto armonico Un punto P si muove di moto circolare uniforme lungo la circonferenza Γ in figura, con velocità angolare. Considero uno dei diametri della circonferenza

Dettagli

Ispezione Ponti. Fig 3 Distanza Veicolo Base GPS di riferimento, in ascissa è riportato il tempo e in ordinata la distanza in km

Ispezione Ponti. Fig 3 Distanza Veicolo Base GPS di riferimento, in ascissa è riportato il tempo e in ordinata la distanza in km Committente: Provincia di Napoli (Politecnica SpA) Obiettivo del progetto: Uno dei settori di maggiore potenzialità per l utilizzo delle tecnologie di rilievo del Mobile Mapping System SCANNER è quella

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria

Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria Corso di Laurea in Tecnologie Forestali e Ambientali Idrologia e Sistemazioni Idraulico-Forestali Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria Giancarlo Dalla Fontana Università di Padova A.A. 2013/2014

Dettagli

[ ] L incremento di invaso in un intervallo di tempo t è dato da:

[ ] L incremento di invaso in un intervallo di tempo t è dato da: METODO DI MUSKINGUM-CUNGE E un modello del 1938 che prende il nome dal fiume in cui è stato applicato la prima volta. Alla base del modello ci sono le ipotesi che il volume d acqua invasato nel tronco

Dettagli

PROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI

PROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI PROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI Non esistono già disponibili in natura materiali lapidei con distribuzione granulometrica eguale a quella ideale richiesta per un inerte da destinare

Dettagli

Analogico vs digitale

Analogico vs digitale Analogico vs digitale Informazione classificatoria e più che classificatoria Informazione classificatoria: è questo, ma avrebbe potuto essere quest altro altro. Informazione più che classificatoria: riconoscere

Dettagli

INDICE 1 PREMESSA MODELLO DI CALCOLO UTILIZZATO PER LE VERIFICHE IDRAULICHE... 2

INDICE 1 PREMESSA MODELLO DI CALCOLO UTILIZZATO PER LE VERIFICHE IDRAULICHE... 2 INDICE 1 PREMESSA... MODELLO DI CALCOLO UTILIZZATO PER LE VERIFICHE IDRAULICHE....1 DESCRIZIONE DEL MODELLO MATEMATICO.... DATI DI INPUT... 4.3 DATI DI OUTPUT... 5 3 VERIFICA IDRAULICA DELLO STATO ATTUALE...

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE DEL FLUSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA. G.V. Iungo, G. Lombardi

CARATTERIZZAZIONE DEL FLUSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA. G.V. Iungo, G. Lombardi CARATTERIAIONE DEL FLSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA G.V. Iungo, G. Lombardi DDIA 2008-3 Marzo 2008 Indice Pagina 1 Misure d anemometro a filo caldo e di Pitot statico 2 1.1 Set-up 2 1.2 Analisi dei

Dettagli

secondi secondi= secondi secondi secondi= secondi

secondi secondi= secondi secondi secondi= secondi MATEMATICA DEL CHITARRA PAG. 1 NOME: DATA: CSSE: 1. Il seguente grafico mostra l onda prodotta da un diapason (che emette un ) captata attraverso un microfono Sull asse delle ascisse è rappresentato il

Dettagli

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2 Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2 A. Garfagnini M. Mazzocco C. Sada Dipartimento di Fisica G. Galilei, Università di Padova AA 2014/2015 Elementi di Statistica Lezione 2: 1. Istogrammi

Dettagli

CAPITOLO 5. Stima della frequenza dei segnali dovuta al 40 K

CAPITOLO 5. Stima della frequenza dei segnali dovuta al 40 K CAPITOLO 5 Stima della frequenza dei segnali dovuta al 40 K 5.1 Simulazione dei segnali registrabili con i fotomoltiplicatori. Nei capitoli precedenti, dopo aver illustrato brevemente la motivazione per

Dettagli

Di nuovo Acqua Alta ad Ischia Porto e Lipari: le banchine basse invase dal mare.

Di nuovo Acqua Alta ad Ischia Porto e Lipari: le banchine basse invase dal mare. Di nuovo Acqua Alta ad Ischia Porto e Lipari: le banchine basse invase dal mare. Dall inizio del 2010 si stanno eseguendo ricerche e monitoraggio circa i movimenti verticali del mare particolarmente accentuati

Dettagli

Capitolo IX. Convertitori di dati

Capitolo IX. Convertitori di dati Capitolo IX Convertitori di dati 9.1 Introduzione I convertitori di dati sono circuiti analogici integrati di grande importanza. L elaborazione digitale dei segnali è alternativa a quella analogica e presenta

Dettagli

il rischio prodotto sulle aree a valle dello sbarramento per effetto della costruzione dell impianto.

il rischio prodotto sulle aree a valle dello sbarramento per effetto della costruzione dell impianto. 1) Definizioni GUIDA ALLA DETERMINAZIONE DELLA CLASSE DELL IMPIANTO E DEL RISCHIO Ai fini della classificazione si definiscono: Altezza dello sbarramento: dislivello tra quota del piano di coronamento

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico Liceo Statale C. Lorenzini Classico, Linguistico, Scientifico,Scienze

Dettagli

ELETTRODOTTO AEREO A 150 KV VALUTAZIONE DEL RUMORE PRODOTTO DAL VENTO SUI CONDUTTORI COMUNE DI CORATO (BA)

ELETTRODOTTO AEREO A 150 KV VALUTAZIONE DEL RUMORE PRODOTTO DAL VENTO SUI CONDUTTORI COMUNE DI CORATO (BA) ELETTRODOTTO AEREO A 150 KV VALUTAZIONE DEL RUMORE PRODOTTO DAL VENTO SUI CONDUTTORI COMUNE DI CORATO (BA) 2 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Ref. 1: Kiyoshi Shimojima, Aerodynamic Noise generated by Overhead

Dettagli

ONDE PROGRESSIVE E REGRESSIVE, ONDE STAZIONARIE

ONDE PROGRESSIVE E REGRESSIVE, ONDE STAZIONARIE ONDE PROGRESSIVE E REGRESSIVE, ONDE STAZIONARIE Nel paragrafo 4 del capitolo «e onde elastiche» sono presentate le equazioni e y = acos T t +0l (1) y = acos x+0l. () a prima descrive l oscillazione di

Dettagli

Progetto lauree scientifiche Scheda 2 Studente:. Scuola e classe: Data:.. Programma DataStudio Sensore di moto PASPORT Interfaccia PASPORT-USB Link

Progetto lauree scientifiche Scheda 2 Studente:. Scuola e classe: Data:.. Programma DataStudio Sensore di moto PASPORT Interfaccia PASPORT-USB Link Progetto lauree scientifiche Scheda 2 Studente:. Scuola e classe: Data:.. Laboratorio Materiali Introduzione Programma DataStudio Sensore di moto PASPORT Interfaccia PASPORT-USB Link Userai un sensore

Dettagli

Nettuno CNMCA SWAN Area di studio e localizzazione di punti anomali Posizionamento Boa Cugri Posizionamento punto di confronto

Nettuno CNMCA SWAN Area di studio e localizzazione di punti anomali Posizionamento Boa Cugri Posizionamento punto di confronto ettuno CMCA SWA Area di studio e localizzazione di punti anomali Posizionamento Boa Cugri Posizionamento punto di confronto Griglia batimetrica ettuno/swa Isola che non c è Punto ettuno Punto Boa CUGRI/Parthenop

Dettagli

IV Convegno Nazionale SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO

IV Convegno Nazionale SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO IV Convegno Nazionale SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO Soluzioni e Strategie per lo Sviluppo del Trasporto Ferroviario Roma, 2 Ottobre 2015 Tecniche di misura sperimentali per la determinazione delle

Dettagli

La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio del CNR-ISAFOM

La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio del CNR-ISAFOM Associazione Italiana Pedologi CORSO BREVE PER L AGGIORNAMENTO TECNICO-SCIENTIFICO IN FISICA E IDROLOGIA DEL SUOLO 4 5 Giugno 2009 - Ercolano La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio

Dettagli

1 Nozioni utili sul piano cartesiano

1 Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni La statistica inferenziale Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni E necessario però anche aggiungere con

Dettagli

1) Pontile perpendicolare alla banchina della lunghezza di m

1) Pontile perpendicolare alla banchina della lunghezza di m 1 a) Sistema di ancoraggio degli elementi galleggianti d ormeggio Il calcolo di verifica è condotto considerando, come mostrato nella planimetria di progetto, un sistema di ancoraggio costituito da corpi

Dettagli

3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale

3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale Capitolo 3 Caratterizzazione delle sorgenti pag. 53 3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale 3.2.1. Metodologia di individuazione dell area Ai fini dell individuazione

Dettagli

Pavimenti per l uso di carrelli per VNA

Pavimenti per l uso di carrelli per VNA Materials Handling and Logistics Technology Linea guida Pavimenti per l uso di carrelli per VNA Settembre 2010 2 PAVIMENTI PER L USO DI CARRELLI PER VNA 1 Scopo 3 2 Riferimenti 3 3 Definizioni 4 4 Requisiti

Dettagli

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Gli strumenti di misura Gli errori di misura Il risultato di una misura Errore relativo ed errore percentuale Propagazione degli errori Rappresentazione di

Dettagli

Corso di Laurea in LOGOPEDIA FISICA ACUSTICA ONDE (ARMONICHE)

Corso di Laurea in LOGOPEDIA FISICA ACUSTICA ONDE (ARMONICHE) Corso di Laurea in LOGOPEDIA FISICA ACUSTICA ONDE (ARMONICHE) Fabio Romanelli Department of Mathematics & Geosciences University of Trieste Email: romanel@units.it Le onde ci sono familiari - onde marine,

Dettagli

PREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO SIMULAZIONI ESEGUITE...4

PREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO SIMULAZIONI ESEGUITE...4 INDICE 1. PREMESSA...2 2. OBIETTIVI DELLO STUDIO...3 3. SIMULAZIONI ESEGUITE...4 5. CONSIDERAZIONI SULL AGIBILITA NAUTICA NELLA SITUAZIONE DI PROGETTO...5 6. ANALISI CRITICA DEI RISULTATI E CONCLUSIONI...8

Dettagli

Università degli Studi del Piemonte Orientale Facoltà di Scienze M.F.N. Precorso di Matematica APPUNTI (preparati da Pier Luigi Ferrari)

Università degli Studi del Piemonte Orientale Facoltà di Scienze M.F.N. Precorso di Matematica APPUNTI (preparati da Pier Luigi Ferrari) Università degli Studi del Piemonte Orientale Facoltà di Scienze M.F.N. Precorso di Matematica APPUNTI (preparati da Pier Luigi Ferrari). Piano cartesiano Per piano cartesiano si intende un piano dotato

Dettagli

Esercizi in preparazione all esame di. Laboratorio del corso di Principi di Informatica. Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza. a.a.

Esercizi in preparazione all esame di. Laboratorio del corso di Principi di Informatica. Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza. a.a. Esercizi in preparazione all esame di Laboratorio del corso di Principi di Informatica Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza a.a. 2012/13 NOTA: E necessario salvare il file come .xlsx e inserire

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

STUDI DI PREFATTIBILITA NEL CAMPO EOLICO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE

STUDI DI PREFATTIBILITA NEL CAMPO EOLICO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE STUDI DI PREFATTIBILITA NEL CAMPO EOLICO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE Indice 1. Censimento preliminare e acquisizione dati/stime di vento 1.1 Censimento preliminare dati nel sito 1.2 Estensione

Dettagli

COPERTURA IN LEGNO CASTELLO DI XXXXXXX

COPERTURA IN LEGNO CASTELLO DI XXXXXXX COPERTURA IN LEGNO CASTELLO DI XXXXXXX RILIEVO - INDAGINI DI LABORATORIO - VERIFICHE STRUTTURALI PROVA N. 3541 / GE Committente: Tecnico Comunale: Consulenti: Relatori: Comune di XXXXXX arch. XXXXXXXX

Dettagli

Studio fenomenologico del pendolo

Studio fenomenologico del pendolo Scheda di lavoro: Il pendolo semplice Da Wikipedia, l enciclopedia libera. Scheda di lavoro: Il pendolo semplice== SCHEDA DI LAVORO: Il pendolo semplice == NOME COGNOME SCUOLA CLASSE DATA Table of contents

Dettagli

CAPITOLO 7. RISCHIO INCIDENTI STRADALI

CAPITOLO 7. RISCHIO INCIDENTI STRADALI CAPITOLO 7. RISCHIO INCIDENTI STRADALI INDICE CAPITOLO 7. RISCHIO INCIDENTI STRADALI... 1 1. RISCHIO INCIDENTI STRADALI... 3 1.1 INTRODUZIONE... 3 1.2 PREDISPOSIZIONE DEL GRAFO STRADALE... 3 1.3 MAPPATURA

Dettagli

Esempi di stima della freccia elastica di elementi inflessi di sezione trasversale costante

Esempi di stima della freccia elastica di elementi inflessi di sezione trasversale costante 16.4.7 Esempi di stima della freccia elastica di elementi inflessi di sezione trasversale costante Nota. Si riportano, di seguito, alcuni esempi per la stima della freccia elastica di elementi inflessi

Dettagli

Misure di fenomeni di aberrazione di una lente

Misure di fenomeni di aberrazione di una lente Padova, gennaio 00 Misure di fenomeni di aberrazione di una lente Indicare il numero identificativo e le caratteristiche geometriche della lente utilizzata: Lente num. =... Spessore =... Spigolo =... Indice

Dettagli

IM-6145. Un sistema di misurazione completamente nuovo. p osi z iona re e. Sistema di misurazione dimensionale tramite immagini. Esempi di misurazione

IM-6145. Un sistema di misurazione completamente nuovo. p osi z iona re e. Sistema di misurazione dimensionale tramite immagini. Esempi di misurazione IM-6145 Un sistema di completamente nuovo È su ffi c iente p osi z iona re e preme re Sistema di dimensionale tramite immagini Esempi di Panoramica del sistema di dimensionale tramite immagini Obiettivo

Dettagli

SEMINARIO. La valutazione della pericolosità idraulica: modellazione 1D -2D

SEMINARIO. La valutazione della pericolosità idraulica: modellazione 1D -2D SEMINARIO La valutazione della pericolosità idraulica: modellazione 1D -2D Un caso studio di perimetrazione delle aree inondate con il modello idraulico 2D WEC-Flood Ing. Marco Sinagra Università degli

Dettagli

Tecniche di misura per sistemi ed apparati elettrici (bassa frequenza) Claudio Baratta - ISPRA

Tecniche di misura per sistemi ed apparati elettrici (bassa frequenza) Claudio Baratta - ISPRA Tecniche di misura per sistemi ed apparati elettrici (bassa frequenza) Claudio Baratta - ISPRA 1 Metodiche di misurazione Le metodiche di misurazione, valutazione e analisi dei campi elettrico, magnetico

Dettagli

ALLEGATO 1 METODO E DATI DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLE QUANTITÀ DI PIOGGIA PER EVENTI ESTREMI

ALLEGATO 1 METODO E DATI DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLE QUANTITÀ DI PIOGGIA PER EVENTI ESTREMI Regione Toscana Autorità di Bacino del Reno PROCEDURE, METODI E DATI DI RIFERIMENTO DA ADOTTARE NELLA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI CONSORTILI INTERCOMUNALI ALLEGATO 1 METODO E DATI DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE

Dettagli

ANALISI DELLE PRESTAZIONI DI ASSORBIMENTO ACUSTICO DI TENDAGGI IN CAMPO DIFFUSO E PER INCIDENZA NORMALE

ANALISI DELLE PRESTAZIONI DI ASSORBIMENTO ACUSTICO DI TENDAGGI IN CAMPO DIFFUSO E PER INCIDENZA NORMALE Associazione Italiana di Acustica 43 Convegno Nazionale Alghero, 25-27 maggio 216 ANALISI DELLE PRESTAZIONI DI ASSORBIMENTO ACUSTICO DI TENDAGGI IN CAMPO DIFFUSO E PER INCIDENZA NORMALE Nicola Granzotto

Dettagli

Report Monitoraggio Traffico

Report Monitoraggio Traffico 213 Campagna di Monitoraggio presso il Comune di Capriano del Colle nel periodo da 3/8/213 al 5/8/213 Redatta Geom. Giovanni Santoro Verificata e Approvata Prof. Ing. Maurizio Tira Sommario Premessa...

Dettagli

Oltre l acqua alta. Nuovi scenari di gestione del MOSE

Oltre l acqua alta. Nuovi scenari di gestione del MOSE Oltre l acqua alta. Nuovi scenari di gestione del MOSE Prof. Enrico Foti Consorzio Venezia Nuova, Venezia Università di Catania Indice Premessa Sistema Mo.S.E. attività in corso Bocca di Chioggia Bocca

Dettagli

COMUNE DI CONSIGLIO DI RUMO

COMUNE DI CONSIGLIO DI RUMO COMUNE DI CONSIGLIO DI RUMO Provincia di Como Aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica di supporto al Piano di Governo del Territorio - L.R. 1/05 e successive modifiche. ANALISI

Dettagli

Fatica (HCF): conteggio dei cicli Lecture 5 Conteggio dei cicli

Fatica (HCF): conteggio dei cicli Lecture 5 Conteggio dei cicli Fatica Conteggio dei cicli Fatica (HCF): conteggio dei cicli Lecture 5 Conteggio dei cicli Fatica Conteggio dei cicli Introduzione Le strutture reali sono soggette a stati di sollecitazione che variano

Dettagli

La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo

La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo 1 1. Determinazione dell altezza d onda di progetto La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo quale mareggiata di progetto quella proveniente

Dettagli

Unità Didattica N 9 : La parabola

Unità Didattica N 9 : La parabola 0 Matematica Liceo \ Unità Didattica N 9 La parabola Unità Didattica N 9 : La parabola ) La parabola ad asse verticale ) La parabola ad asse orizzontale 5) Intersezione di una parabola con una retta 6)

Dettagli

MISURE IN CONTINUO DEI CAMPI MAGNETICI A FREQUENZA INDUSTRIALE SCUOLA MATERNA BIANCANEVE COMUNE DI SANTARCANGELO RELAZIONE

MISURE IN CONTINUO DEI CAMPI MAGNETICI A FREQUENZA INDUSTRIALE SCUOLA MATERNA BIANCANEVE COMUNE DI SANTARCANGELO RELAZIONE MISURE IN CONTINUO DEI CAMPI MAGNETICI A FREQUENZA INDUSTRIALE SCUOLA MATERNA BIANCANEVE COMUNE DI SANTARCANGELO RELAZIONE Sezione di Rimini Rimini, Ottobre 2007 Composizione del team di progetto Sezione

Dettagli

Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII

Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII Un breve richiamo sul test t-student Siano A exp (a 1, a 2.a n ) e B exp (b 1, b 2.b m ) due set di dati i cui

Dettagli

Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK

Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK P. Lombardo DIET, Univ. di Roma La Sapienza Modulazioni PAM Multilivello, BPSK e QPSK - 1 Rappresentazione analitica del segnale Sia {b(n)} una qualsiasi sequenza

Dettagli

Calibrazione di modelli FE per lo studio delle vibrazioni ferroviarie mediante misure sperimentali

Calibrazione di modelli FE per lo studio delle vibrazioni ferroviarie mediante misure sperimentali IV CONVEGNO NAZIONALE SOLUZIONI E STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TRASPORTO FERROVIARIO Calibrazione di modelli FE per lo studio delle vibrazioni ferroviarie mediante misure sperimentali G. Cantisani 1,

Dettagli

5.2 Caratterizzazione di un acciaio legato al cromo molibdeno vanadio per applicazioni aeronautiche

5.2 Caratterizzazione di un acciaio legato al cromo molibdeno vanadio per applicazioni aeronautiche 5.2 Caratterizzazione di un acciaio legato al cromo molibdeno vanadio per applicazioni aeronautiche Si riportano, in questa sezione i risultati relativi ai test sperimentali effettuati in compressione

Dettagli

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.5

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.5 Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fusci P., Pisano A., Sofi A. ESERCZO n.5 Data la sezione riportata in Figura, determinare: a) gli assi principali centrali di inerzia; b) l ellisse

Dettagli

La pendenza è un rapporto tra uno spostamento verticale e uno orizzontale, che

La pendenza è un rapporto tra uno spostamento verticale e uno orizzontale, che 13) LA PENDENZA. La pendenza è un rapporto tra uno spostamento verticale e uno orizzontale, che spostamento verticale matematicamente scriveremo: pendenza = spostamento orizzontale. Può essere definita

Dettagli

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III)

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III) Derivazione numerica Introduzione al calcolo numerico Il calcolo della derivata di una funzione in un punto implica un processo al limite che può solo essere approssimato da un calcolatore. Supponiamo

Dettagli

ESAMI DEL PRECORSO DI FISICA CORSO A 13 OTTOBRE 2006

ESAMI DEL PRECORSO DI FISICA CORSO A 13 OTTOBRE 2006 CORSO A 13 OTTOBRE 2006 Esercizio 1 - Ad una valigia di massa 6 Kg appoggiata su un piano xy privo di attrito vengono applicate contemporaneamente due forze costanti parallele al piano. La prima ha modulo

Dettagli

l 1 l 2 Uncorpo viene lanciato su per un piano scabro inclinato di 45 rispetto all orizzontale

l 1 l 2 Uncorpo viene lanciato su per un piano scabro inclinato di 45 rispetto all orizzontale 1. Uncorpo viene lanciato su per un piano scabro inclinato di 45 rispetto all orizzontale (µ d = 1/2). Detto T S il tempo necessario al punto per raggiungere la quota massima e T D il tempo che, a partire

Dettagli

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia Facoltà di Ingegneria Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia 11. Taratura nel settore dimensionale Indice Taratura di Calibri (UNI 9313) Taratura di comparatori (UNI 9191) Taratura di micrometri

Dettagli

DOCENTE laura taffurelli. Laboratorio di Progettazione 2- Corso integrato di Topografia e rilevamento A.A. 2017/18

DOCENTE laura taffurelli. Laboratorio di Progettazione 2- Corso integrato di Topografia e rilevamento A.A. 2017/18 P R O G E T T O P R E S E F O T O G R A F I C H E DOCENTE laura taffurelli PROGETTO PRESA FOTOGRAMMETRICA Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano

Dettagli

14. L ambiente marino

14. L ambiente marino 14. L ambiente marino Novembre 1997. La acque dell Oceano Pacifico orientale presentano un sensibile aumento della temperatura, attribuito a un episodio di El Niño. Dal confronto delle due immagini, costruite

Dettagli

Distanza tra punti e punto medio di un segmento. x1 + x 2

Distanza tra punti e punto medio di un segmento. x1 + x 2 Distanza tra punti e punto medio di un segmento Siano P = (x 1, y 1 ) e Q = (x 2, y 2 ) due punti del piano cartesiano. La distanza di P da Q vale: P Q = (x 1 x 2 ) 2 + (y 1 y 2 ) 2 (si utilizza il Teorema

Dettagli

Coordinate geografiche

Coordinate geografiche LATITUDINE Coordinate geografiche Dove siamo?? DATE LE COORDINATE.. TROVARE IL PUNTO NAVE Individuare longitudine (asse orizzontale) e latitudine (asse verticale). Riportare i punti individuati sugli assi

Dettagli

1 PREMESSA. Quadrilatero Marche-Umbria Maxilotto 1 1 Sublotto 2.1

1 PREMESSA. Quadrilatero Marche-Umbria Maxilotto 1 1 Sublotto 2.1 1 PREMESSA La presente relazione riporta la verifica idraulica dei tombini idraulici posti lungo il Ramo H (strada di collegamento tra la S.S. 7 e la S.P. 441 in prossimità dell abitato di Colfiorito).

Dettagli

Appunti di Oceanografia a cura del Prof. Natalino Usai. Il moto ondoso

Appunti di Oceanografia a cura del Prof. Natalino Usai. Il moto ondoso Appunti di Oceanografia a cura del Prof. Natalino Usai Il moto ondoso Il moto ondoso Le onde sono provocate generalmente dall attrito del vento con la superficie marina. Le principali caratteristiche di

Dettagli

VALUTAZIONE DEL COEFFICIENTE DI ASSORBIMENTO PER INCIDENZA DIFFUSA UTILIZZANDO UNA SORGENTE SONORA DI POTENZA NOTA

VALUTAZIONE DEL COEFFICIENTE DI ASSORBIMENTO PER INCIDENZA DIFFUSA UTILIZZANDO UNA SORGENTE SONORA DI POTENZA NOTA Associazione Italiana di Acustica 38 Convegno Nazionale Rimini, 08-10 giugno 2011 VALUTAZIONE DEL COEFFICIENTE DI ASSORBIMENTO PER INCIDENZA DIFFUSA UTILIZZANDO UNA SORGENTE SONORA DI POTENZA NOTA Paolo

Dettagli

Nel Sistema Internazionale l unità di misura dell angolo è il radiante

Nel Sistema Internazionale l unità di misura dell angolo è il radiante Scienze Motorie Grandezze fisiche Il Sistema Internazionale di Unità di Misura 1) Nel Sistema Internazionale il prefisso Giga equivale a a) 10 15 b) 10 12 c) 10 9 d) 10 6 e) 10 3 Nel Sistema Internazionale

Dettagli

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

UNIVERSITÀ DEL SALENTO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I VERIFICA DELLE LEGGI DEL MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO Scopo dell esperienza Analisi del moto

Dettagli

RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA

RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA 1. PREMESSA In relazione ai lavori di realizzazione della nuova rotatoria sulla S.S. 16 Adriatica al km 326+040 in corrispondenza dell intersezione con la S.P. 24 Bellaluce

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PERICOLOSITA SISMICA DEL TERRITORIO PROVINCIALE E CALCOLO DELL AZIONE SISMICA LOCALE

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PERICOLOSITA SISMICA DEL TERRITORIO PROVINCIALE E CALCOLO DELL AZIONE SISMICA LOCALE PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO GEOLOGICO PERICOLOSITA SISMICA DEL TERRITORIO PROVINCIALE E CALCOLO DELL AZIONE SISMICA LOCALE dott. Andrea Franceschini Calcolo della pericolosità sismica: cosa occorre

Dettagli

Esercitazione Esame di Stato Secondaria di primo grado

Esercitazione Esame di Stato Secondaria di primo grado Esame di stato scuola media Esempio di tema d esame 001 UbiMath - 1 Esercitazione Esame di Stato Secondaria di primo grado Quesito 1 Piano cartesiano In un sistema di riferimento cartesiano ortogonale

Dettagli

Capitolo 7. Risultati sperimentali. 7.1 Obiettivi dell analisi sperimentale

Capitolo 7. Risultati sperimentali. 7.1 Obiettivi dell analisi sperimentale Risultati sperimentali 7.1 Obiettivi dell analisi sperimentale Una volta che la scansione dell oggetto e terminata, vengono rese disponibili le coordinate nello spazio dei punti appartenenti alle superfici

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne

Dettagli