Alcune osservazioni POLITICHE DI GENERE

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1 Le politiche di genere nella contrattazione territoriale e sociale di CGIL, CISL, UIL nel 2011 (nell ambito della definizione dei bilanci preventivi per il 2011 dei comuni dell Emilia Romagna) Alcune osservazioni In generale questa materia continua ad avere uno spazio molto limitato nell ambito delle materie/argomento classificate, dal 2006, della contrattazione territoriale/sociale CGIL, CISL, UIL nei Comuni dell Emilia Romagna. Infatti la materia POLITICHE DI GENERE occupa la penultima posizione prima di quella della SICUREZZA URBANA per elementi di testo degli accordi stipulati (nel 2011 classificati rispettivamente nr. 261 elementi e 242, di contro a nr elementi per la materia Relazioni Sindacali, Politiche Socio- Sanitarie e assistenziali, Politiche delle Entrate, ecc.. ). Nell ambito dell argomento POLITICHE DI GENERE si osserva nel 2011 una maggiore numerosità, rispetto al 2010, sia degli elementi di testo concordati che dei Comuni interessati che interrompe una tendenza in sempre più forte diminuzione rispetto agli anni precedenti a partire dal Si è tuttavia lontani dal picco raggiunto nella contrattazione territoriale/sociale 2008 come si evince dalla tabella seguente; a questo proposito un peso può averlo avuto il fatto che il 2007, su indicazione dell Unione Europea, veniva designato anno europeo per le Pari Opportunità. MATERIA/ARGOMENTO N Elementi di testo N Comuni interessati ANNO POLITICHE DI GENERE Per quanto riguardale le singole voci in cui si articola la materia POLITICHE DI GENERE alla voce Bilancio di Genere si osserva un ulteriore acquisizione da parte della contrattazione territoriale/sociale, in particolare per comuni della provincia di Bologna, di impegni delle amministrazioni locali nella predisposizione del bilancio di genere come primo passo verso una configurazione

2 delle politiche di bilancio che non possono prescindere dal loro impatto sulla condizione di genere. È da osservare come questa particolare voce, nel corso della contrattazione territoriale/sociale a partire dal 2006, abbia interessato quasi esclusivamente i comuni delle provincie di Bologna (Imola compresa), Ravenna e Rimini. &&&&&&&&&&&&&& Allegato A) Le voci per la Materia/Argomento POLITICHE DI GENERE e i Comuni (o Enti di 2 grado) interessati dalla contrattazione territoriale/sociale nel POLITICHE DI GENERE CLASSIFICAZIONE TERRITORIO DESCRIZIONE ACCORDO TIPO CONTRATTO TESTO DATA STIPULA DECORRENZA SCADENZA Parti Generali - Politiche di Genere Bologna Comune di Monteveglio Accordo di Bilancio Sì 09/03/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Bologna Comune di Pianoro Accordo di Bilancio Sì 09/03/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Bologna Comune di Zola Predosa Accordo di Bilancio Sì 26/01/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Bologna Comune di Zola Predosa Accordo di Bilancio Sì 26/01/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Cesena Comune di Gatteo Accordo di Bilancio Sì 02/02/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Cesena Comune di San Mauro Pascoli Accordo di Bilancio Sì 23/02/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Cesena Comune di Savignano sul Rubicone Accordo di Bilancio Sì 14/02/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Parma Comune di Fontanellato Accordo di Bilancio Sì 24/02/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Piacenza Comune di Cortemaggiore Altro Sì 01/01/ /01/ /12/ Parti Generali - Politiche di Genere Rimini Comune di Santarcangelo di Romagna Accordo di Bilancio Sì 01/01/ /01/ /12/2011

3 CLASSIFICAZIONE TERRITORIO DESCRIZIONE ACCORDO TIPO CONTRATTO TESTO DATA STIPULA DECORRENZA SCADENZA Bilancio di Genere Bologna Comune di Anzola Emilia Accordo di Bilancio Sì 01/01/ /01/ /12/ Bilancio di Genere Bologna Comune di Calderara di Reno Accordo di Bilancio Sì 18/03/ /01/ /12/ Bilancio di Genere Bologna Comune di Crevalcore Accordo di Bilancio Sì 08/03/ /01/ /12/ Bilancio di Genere Bologna Comune di Sala Bolognese Accordo di Bilancio Sì 31/05/ /01/ /12/ Bilancio di Genere Bologna Comune di San Giovanni in Persiceto Accordo di Bilancio Sì 01/01/ /01/ /12/ Bilancio di Genere Bologna Comune di Sant'Agata Bolognese Accordo di Bilancio Sì 19/04/ /01/ /12/ Politiche di contrasto alla violenza sulle donne Politiche di contrasto alla violenza sulle donne Politiche di contrasto alla violenza sulle donne Politiche di contrasto alla violenza sulle donne Bologna Comune di Pianoro Accordo di Bilancio Sì 09/03/ /01/ /12/2011 Parma Comune di Polesine Parmense Accordo di Bilancio Sì 09/03/ /01/ /12/2011 Parma Comune di Zibello Accordo di Bilancio Sì 22/03/ /01/ /12/2011 Rimini Comune di Santarcangelo di Romagna Accordo di Bilancio Sì 01/01/ /01/ /12/ Politiche di conciliazione Parma Comune di Fontanellato Accordo di Bilancio Sì 24/02/ /01/ /12/ Politiche di conciliazione Parma Comune di Polesine Parmense Accordo di Bilancio Sì 09/03/ /01/ /12/ Politiche di conciliazione Piacenza Comunità Montana Appennino Piacentino Altro Sì 16/02/ /01/ /12/ Altro

4 Allegato B) I testi inerenti la Materia/Argomento POLITICHE DI GENERE degli accordi e per Comune (o Ente di 2 grado ) interessato PARTI GENERALI - POLITICHE DI GENERE Elemento di contratto classificato (Pol. Soc)

5 9) POLITICHE DELL ACCOGLIENZA (CITTADINI STRANIERI) I servizi a favore dei cittadini stranieri devono sempre più prevedere un processo di integrazione per evitare di trattare il tema in modo precario e saltuario, prevedendo un monitoraggio specifico per i cittadini stranieri, un ruolo più sociale dei mediatori culturali, formandoli adeguatamente e attribuendo delle funzioni rilevanti come l informazione, la raccolta dei bisogni, il ruolo di proposta alla consulta dei cittadini stranieri, già istituita. In particolare per i cittadini stranieri è necessario: dare continuità ai servizi di assistenza e indirizzo sulle pratiche di rilascio/rinnovo permessi di soggiorno, ricongiungimenti famigliari e richieste di cittadinanza, attraverso la mediazione interculturale/sportello sociale; l attuazione di un coordinamento con la Provincia sul tema certificazione della conoscenza della lingua italiana per ottenere il rilascio della carta o del permesso di soggiorno. Occorre sollecitare una maggiore disponibilità del Centro Territoriale Permanente (attualmente titolare di tale possibilità) a rapportarsi con il Distretto. Bisogna continuare a organizzare occasioni di supporto per la conoscenza della lingua italiana per gli immigrati, utili per ottenere la certificazione; favorire l'adeguamento e l omogeneizzazione, a livello distrettuale, dei costi di alcune certificazioni: la idoneità igienico sanitaria dell'alloggio, il certificato storico ad uso cittadinanza, per i quali vanno previsti i bolli di legge e i soli diritti di segreteria; mantenere in essere i progetti che, negli anni, hanno dato risultati positivi come il progetto Semenzaio indirizzato a donne italiane e straniere in un ottica di integrazione; prevedere nel corso del 2011 la realizzazione di una guida rivolta agli stranieri, sempre in un ottica di integrazione e di informazione, prevedendo un coinvolgimento della Consulta degli Stranieri. Elemento di contratto classificato (Pol. Soc.)

6 7) POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE Si condivide di intensificare il contrasto alle povertà (vecchie e nuove) ed all'esclusione sociale mediante la messa in campo di progetti mirati alle diverse tipologie di soggetti interessati, a partire dai senza fissa dimora, popolazioni nomadi, immigrati irregolari, donne vittime di tratta o riduzione in schiavitù, disabili. In tale ottica si colloca la necessità di potenziare i progetti di inserimento lavorativo per i soggetti socialmente svantaggiati, anche attraverso la affermazione di un diverso rapporto tra soggetto pubblico e cooperazione sociale di Tipo B e realtà onlus, dando piena attuazione al protocollo specifico sottoscritto in ambito distrettuale. Condividiamo di: A. contrastare la deriva con misure di sostegno e di valorizzazione del ruolo e del lavoro delle donne, a partire dalle scuole. B. continuare a sostenere il progetto provinciale antiviolenza gestito dalla Casa delle donne per non subire violenza.

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8 1) MISURE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE COLPITE DALLA CRISI L emergenza occupazionale è nella sua fase culminante. Infatti, mentre diminuiscono i numeri della cassa integrazione ordinaria aumentano quelli della cassa straordinaria, della mobilità e, come già evidenziato, dei disoccupati e inoccupati. Le parti condividono: la conferma del fondo distrettuale per il sostegno delle lavoratrici, dei lavoratori e delle famiglie colpite dalla crisi (circa euro) avvalendosi del contributo delle Fondazioni bancarie e di altri soggetti privati, utilizzando gli strumenti previsti dalla legislazione vigente per la corresponsione dei trattamenti economici, per la costituzione di borse lavoro e di progetti per la formazione e riqualificazione professionale e/o lavori di pubblica utilità; accanto al fondo distrettuale il Comune di Zola Predosa ha attivato un proprio fondo, pari a circa euro, al fine di aiutare e dare risposta alle famiglie e alle persone colpite dalla crisi economica; nei primi mesi del 2011 verrà attivata la verifica sull'utilizzo delle risorse già stanziate nel 2009/10 (dai singoli Comuni e a livello distrettuale), per valutarne anche la corrispondenza con le effettive richieste dei cittadini; il varo del Banco alimentare, un progetto realizzato in collaborazione con la Caritas Interparrocchiale, che prevede la distribuzione gratuita di approvvigionamenti di prima necessità, come aiuto concreto alle famiglie in difficoltà economica. La sperimentazione è partita con regolarità da agosto 2010, in stretta connessione con i servizi sociali e l ASC, anche per la realizzazione di interventi personalizzati nei casi di nuclei in forte difficoltà. La virtuosa rete operativa ha evidenziato quale criticità principale la carenza di spazi. Nel 2011 pertanto occorre reperire al più presto una nuova sede, più grande e funzionale e l Amministrazione si impegna in questa direzione; la promozione del bando di concorso Creandolavoro, un iniziativa nuova e sperimentale sul territorio, rivolta a cittadini italiani e stranieri residenti a Zola, di età compresa tra i 18 e i 55 anni con l obiettivo di favorire lo sviluppo dell auto - imprenditoria e del lavoro sul territorio, premiando la migliore idea imprenditoriale. Viene confermato per il 2011 lo stesso budget previsto per il 2010 pari a euro; la realizzazione di interventi mirati rivolti all occupazione e/o al reinserimento lavorativo delle donne residenti colpite dalla crisi economica, prevedendo un contributo complessivo di 1.600,00. La scelta ha individuato l attivazione di un progetto per due borse lavoro realizzato da ASC InSieme. Per l individuazione delle donne residenti a Zola colpite dalla crisi economica e con difficoltà lavorative, si è utilizzato il progetto sperimentale Sportello Lavoro integrato con lo Sportello Sociale, promosso dalla provincia di Bologna nell ambito dell Asse Inclusione Sociale FSE;

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10 9) POLITICHE DELL ACCOGLIENZA (CITTADINI STRANIERI) I servizi a favore dei cittadini stranieri devono sempre più prevedere un processo di integrazione per evitare di trattare il tema in modo precario e saltuario, prevedendo un monitoraggio specifico per i cittadini stranieri, un ruolo più sociale dei mediatori culturali, formandoli adeguatamente e attribuendo delle funzioni rilevanti come l informazione, la raccolta dei bisogni, il ruolo di proposta alla consulta dei cittadini stranieri, già istituita. In particolare per i cittadini stranieri è necessario: dare continuità ai servizi di assistenza e indirizzo sulle pratiche di rilascio/rinnovo permessi di soggiorno, ricongiungimenti famigliari e richieste di cittadinanza, attraverso la mediazione interculturale/sportello sociale; l attuazione di un coordinamento con la Provincia sul tema certificazione della conoscenza della lingua italiana per ottenere il rilascio della carta o del permesso di soggiorno. Occorre sollecitare una maggiore disponibilità del Centro Territoriale Permanente (attualmente titolare di tale possibilità) a rapportarsi con il Distretto. Bisogna continuare a organizzare occasioni di supporto per la conoscenza della lingua italiana per gli immigrati, utili per ottenere la certificazione; favorire l'adeguamento e l omogeneizzazione, a livello distrettuale, dei costi di alcune certificazioni: la idoneità igienico sanitaria dell'alloggio, il certificato storico ad uso cittadinanza, per i quali vanno previsti i bolli di legge e i soli diritti di segreteria; mantenere in essere i progetti che, negli anni, hanno dato risultati positivi come il progetto Semenzaio indirizzato a donne italiane e straniere in un ottica di integrazione; prevedere nel corso del 2011 la realizzazione di una guida rivolta agli stranieri, sempre in un ottica di integrazione e di informazione, prevedendo un coinvolgimento della Consulta degli Stranieri.

11 Politiche educative Fermo restando il mantenimento dell'attuale sistema di offerta di servizi par la prima infanzia 0-3 anni, il Comune di Gatteo si impegna a promuovere iniziative e servizi volti a: promuovere le responsabilità familiari in una fase congiunturale che mina fortemente la tenuta del sistema famiglia e che rischia di generare una forte instabilità relazionale, con un effetto negativo sui livelli di benessere dell'infanzia promuovere servizi e progetti educativi flessibili a sostegno delle donne lavoratrici

12 Politiche educative Fermo restando il mantenimento dell'attuale sistema di offerta di servizi per la prima infanzia 0-3 anni, il Comune di San Mauro Pascoli si impegna a promuovere iniziative e servizi volti a: promuovere le responsabilità famigliari in una fase congiunturale che mina fortemente la tenuta del sistema famiglia e che rischia di generare una forte instabilità relazionale, con un effetto negativo sui livelli di benessere dell' infanzia, promuovere servizi e progetti educativi flessibili a sostegno delle donne lavoratrici.

13 Politiche educative Fermo restando il mantenimento dell' attuale rete di servizi per la prima infanzia 0-3 anni, il Comune di Savignano sul Rubicone si impegna a promuovere iniziative e servizi volti a: promuovere le responsabilità famigliari in una fase congiunturale che mina fortemente la tenuta dei sistema famiglia e che rischia di generare una forte instabilità relazionale, con un effetto negativo sui livelli di benessere dell' infanzia, promuovere servizi e progetti educativi flessibili a sostegno delle donne lavoratrici.

14 l'attuazione del Piano di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne, nel rispetto delle leggi e del CCNL e con l'impegno di contrastare la precarietà e sostenere l'inserimento del disabile attraverso la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. L'Amministrazione si impegna anche ad attivare politiche finalizzate alla sicurezza sul lavoro.

15 Elemento di contratto classificato (Pol.Soc.)

16 MINORI 1. CENTRI ESTIVI Per quanto riguarda i minori sono attivi due centri estivi, uno rivolto ai minori con età compresa tra i 3 anni e i 5 anni, mentre l'altro per i bambini dai 6 agli 11 anni. Il primo centro estivo della scuola materna ha avuto una durata di 4 settimane per tutto il mese di luglio, dalle ore 8.30 alle ore ed hanno partecipato circa 20 bambini. Il secondo centro estivo della scuola elementare ha avuto una durata di 10 settimane, con un orario di apertura dalle ore alle ore ed hanno partecipato circa 145 bambini. È stato inoltre attivato un servizio definito "ritorno a scuola" per quei bambini che avevano bisogno di assistenza scolastica e che la famiglia per ovvi motivi, non era in grado di aiutare. 2. CENTRO DI AGGREGAZIONE GTOVANILE Al centro di aggregazione giovanile partecipano i ragazzi con età compresa tra i 13 e i 18 anni ed è aperto per tre giorni alla settimana di cui un giorno sino alle ore Durante il periodo invernale sono state organizzate uscite serali e manifestazioni cinematografiche, mentre nel periodo estivo sono state svolte uscite pomeridiane, serali e alcune gite per l'intera giornata. 3. DOPOSCUOLA È attivo il doposcuola per minori frequentanti le scuole elementari nell' anno scolastico 2010/2011 a ha avuto 25 adesioni. Da ottobre 2011 a maggio 2012 sarà attivo anche il doposcuola per le scuole medie inferiori. 4. INTEGRAZIONE DI VOLONTARI E GESTIONE UTENZE DEL CENTRO 5. CENTRO EDUCATIVO INVERNALE È rivolto ai minori seguiti dal Servizio Sociale e gli educatori sono pagati dall'asl. 6. CORSO DI ITALIANO PER DONNE STRANIERE Il corso di italiano è rivolto alle donne straniere e ha una durata di sei mesi all'anno. È aperto due giorni alla settimana per un totale di quattro ore settimanali ed è suddiviso in due livelli: - I livello: conoscenza base delta lingua italiana;

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18 Il Comune di Santarcangelo è città dichiarata contro la Pena di Morte, aderisce al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace, alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne indetta per il 25 novembre di ogni anno. In relazione a quest ultimo tema, grazie all impegno della Commissione Pari Opportunità, promuove iniziative volte a diffondere la cultura del rispetto, della valorizzazione delle differenze di genere ed iniziative volte a contrastare ogni forma di violenza fisica, psicologica e culturale verso le donne nonché ogni forma di discriminazione basata sul genere o sugli orientamenti sessuali.

19 12.01 BILANCIO DI GENERE Elemento di contratto classificato (Pol. Soc.) Bilancio sociale e di genere Entro il termine dell attuale mandato amministrativo il comune predisporrà un bilancio sociale e di genere.

20 Bilancio sociale e di genere. Il comune di Calderara ha già provveduto a realizzare due edizioni di bilancio sociale e per il 2011 si realizzerà la terza edizione con lo scopo di entrare maggiormente in alcuni dettagli in termine di paragone e che diano il senso e la dimensione socio - economica delle azioni intraprese. È già stato approvato in giunta il progetto con annesso crono programma. Lavoreremo maggiormente sulla possibilità di esplicitare meglio le percentuali di copertura, tenendo conto che per essere precisi sarebbe necessario avere il bilancio impostato per centri di costo ed attualmente non è così, pertanto procederemo con un ribaltamento delle spese generali che si sommeranno ai costi puri dei servizi. Obiettivo di fine mandato sarà anche quello di realizzare un bilancio di genere che tenga conto dei processi evolutivi delle politiche intercorsi nei 5 anni.

21 Bilancio sociale e di genere. Entro la fine del mandato amministrativo il comune predisporrà un bilancio sociale e di genere.

22 Bilancio sociale e di genere: Entro la fine del mandato amministrativo il comune predisporrà un bilancio sociale e di genere. Al fine di garantire una pronta attuazione, saranno attuate verifiche annuali di fattibilità

23 Bilancio sociale e di genere. Entro il termine dell attuale mandato amministrativo il comune predisporrà un bilancio sociale e di genere.

24 Bilancio sociale e di genere: Entro la fine del mandato amministrativo il comune predisporrà un bilancio sociale e di genere. Al fine di garantire una pronta attuazione, saranno attuate verifiche annuali di fattibilità

25 Politiche di contrasto alla violenza sulle donne Elemento di contratto classificato (Pol. Soc.) 7) POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE Si condivide di intensificare il contrasto alle povertà (vecchie e nuove) ed all'esclusione sociale mediante la messa in campo di progetti mirati alle diverse tipologie di soggetti interessati, a partire dai senza fissa dimora, popolazioni nomadi, immigrati irregolari, donne vittime di tratta o riduzione in schiavitù, disabili. In tale ottica si colloca la necessità di potenziare i progetti di inserimento lavorativo per i soggetti socialmente svantaggiati, anche attraverso la affermazione di un diverso rapporto tra soggetto pubblico e cooperazione sociale di Tipo B e realtà onlus, dando piena attuazione al protocollo specifico sottoscritto in ambito distrettuale. Condividiamo di: A. contrastare la deriva con misure di sostegno e di valorizzazione del ruolo e del lavoro delle donne, a partire dalle scuole. B. continuare a sostenere il progetto provinciale antiviolenza gestito dalla Casa delle donne per non subire violenza.

26 5. POLITICHE PER LA CASA la casa è un bene primario Le amministrazioni comunali devono continuare ad investire nell'edilizia residenziale pubblica nello sviluppo della proprietà indivisa e nella costruzione di alloggi ad affitti concordati/calmierati anche promuovendo il valore sociale dell'iniziativa dell'edilizia privata. Queste misure possono rispondere al bisogno abitativo delle fasce deboli della popolazione, in particolare prestando attenzione ai giovani e al loro progetto futuro. Il programma di manutenzione dell'edilizia pubblica deve accompagnarsi alle verifiche della stanzialità abitativa per fornire risposte adeguate alle reali esigenze della cittadinanza; contemporaneamente, i regolamenti d'accesso devono evitare discriminazioni di ogni genere. Il Comune di Polesine P. se intende investire sull'edilizia residenziale pubblica mediante l acquisto di appartamenti da locare a prezzi agevolati. Tale impegno va a sommarsi ad un'altra iniziativa, di portata distrettuale, fortemente caldeggiata dalle amministrazioni di Busseto, Polesine P. se e Zibello, che è la realizzazione della "Casa Oasi", appartamento destinato all'accoglienza di donne sole e/o con figli, che si trovano in uno stato di momentanea necessità a seguito di eventi traumatici, minacce o violenza sessuale, fisica o psicologica.

27 5. POLITICHE PER LA CASA la casa è un bene primario Le amministrazioni comunali devono continuare ad investire nell'edilizia residenziale pubblica nello sviluppo della proprietà indivisa e nella costruzione di alloggi ad affitti concordati/calmierati anche promuovendo il valore sociale dell iniziativa dell'edilizia privata. Queste misure possono rispondere al bisogno abitativo delle fasce deboli della popolazione in particolare prestando attenzione al giovani e al loro progetto futuro. Il programma di manutenzione dell'edilizia pubblica deve accompagnarsi alle verifiche della stanzialità abitativa per fornire risposte adeguate alle reali esigenze della cittadinanza; conternporaneamente i regolamenti d'accesso devono evitare discriminazioni di ogni genere. Il Comune di Zibello intende investire sull'edilizia residenziale pubblica mediante la disponibilità di cedere a le aree di proprietà a prezzo agevolato per la costruzione di appartamenti da locare a prezzi agevolati. Tale impegno va a sommarsi ad un'altra iniziativa, di portata distrettuale, fortemente caldeggiata dalle amministrazioni di Busseto, Polesine P. se e Zibello, che è la realizzazione della Casa Oasi, appartamento destinato all'accoglienza di donne sole e/o con figli che si trovano in uno stato di momentanea necessità a seguito di eventi traumatici, minacce o violenza sessuale, fisica o psicologica.

28 Il Comune di Santarcangelo è città dichiarata contro la Pena di Morte, aderisce al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace, alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne indetta per il 25 novembre di ogni anno. In relazione a quest ultimo tema, grazie all impegno della Commissione Pari Opportunità, promuove iniziative volte a diffondere la cultura del rispetto, della valorizzazione delle differenze di genere ed iniziative volte a contrastare ogni forma di violenza fisica, psicologica e culturale verso le donne nonché ogni forma di discriminazione basata sul genere o sugli orientamenti sessuali.

29 Politiche di conciliazione Elemento di contratto classificato (Pol. Soc.) la centralità del lavoro come obiettivo e impegno fondamentale per la crescita della comunità. Per tanto l'amministrazione Comunale si impegna non solo al mantenimento delle attività e all'incremento delle stesse, ma anche alla promozione di nuovi insediamenti di attività produttive di qualità, rispettose dell'etica sociale e sostenibili dal punto di vista ambientale, impedendo eventuali delocalizzazioni; si impegna a sostenere la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori come elemento indispensabile per lo sviluppo della coesione sociale attivando tutti gli strumenti a disposizione,impegnandosi, perciò, per il rispetto dell'applicazione dei contratti di lavoro a tutti i livelli conciliando tempi di vita e tempi di lavoro; si impegna, inoltre, alla predisposizione di un piano d'azione per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata, contro gli appalti illegali e le cooperative così dette spurie presenti sul nostro territorio. È anche indispensabile lavorare in modo integrato con gli enti preposti per il rispetto delle regole della sicurezza sul lavoro.

30 7. POLITICHE per il LAVORO La centralità del lavoro deve essere obiettivo e impegno condiviso per la crescita delle comunità. L'Arnministrazione comunale di Polesine P. se si attiva non solo per mantenere le attività, evitando le delocalizzazioni, ma anche per promuovere l'insediamento di nuove attività produttive di qualità, rispettose dell'etica sociale. Sostiene inoltre la stabilizzazione dei lavoratori come elemento indispensabile per lo sviluppo della coesione sociale e si impegna per il rispetto dell'applicazione dei contratti a tutti i livelli, conciliando tempi di vita e tempi di lavoro. Il Comune di Polesine P. se si impegna, in particolare, ad offrire sostegni alle cooperative di garanzia e sta operando affinché nuove aziende e nuove realtà imprenditoriali si insedino nel territorio (particolare attenzione viene riservata all'avvio di un deposito esplosivi e di un impianto fotovoltaico). Al fine di rendere più agevole l'incontro tra domanda e offerta di lavoro è inoltre prevista la realizzazione di una banca dati delle offerte di impiego presso lo sportello Informagiovani di Polesine P. se.

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32 AREA MINORI E FAMIGLIE Potenziamento Area Tutela A dicembre 2010 la Comunità Montana, avendo ricevuto finanziamento sul Piano Attuativo 2010 Area Minori, ha attivato un progetto di potenziamento dell'area Tutela Minori. Il progetto prevede la presenza due volte al mese di un Assistente Sociale del Comune di Piacenza con pluriennale esperienza nell'area Tutela che supervisiona e forma le due Assistenti Sociali in merito ai casi in carico. L'obiettivo principale e creare un sistema ed un organizzazione per affrontare i casi di tutela dei minori affidati al Servizio Sociale. Il progetto prevede anche la presenza per alcune ore al mese di una psicologa che supporta e condivide i casi con le assistenti sociali. Il Servizio Sociale sta attivando le procedure per richiedere l'accreditamento del progetto per far si che lo stesso possa fornire crediti formativi sia ai formatori che alle Assistenti Sociali. Minori in carico Attualmente la Comunità Montana ha in carico 43 minori. Di questi uno è in affido diurno al servizio e viene seguito dall'educatore territoriale di Ottone, uno, neonato, è inserito in struttura con la madre e la Comunità Montana sostiene il costo per entrambi; alcuni sono seguiti al domicilio dagli educatori territoriali. Criticità: il numero dei minori in carico a in continuo aumento e le difficoltà di intervento sono principalmente dovute alla scarsa disponibilità economica per reperire personale idoneo a seguire al domicilio i minori e le famiglie. Home Visiting La Comunità Montana ha attivato, in collaborazione con il Centro per le Famiglie di Castel San Giovanni, il servizio di Home Visiting per un minore del Comune di Bobbio. Il progetto di home visiting ha consentito sino ad oggi il mantenimento del minore nel contesto famigliare. L'Assistente Sociale e l'educatore che seguono l'home visiting lavorano in sinergia con il servizio materno infantile e con l'equipe medica dell'ausl di Piacenza. Centro per le famiglie Il Centro per le famiglie ha realizzato un gruppo di ascolto di neogenitori che inizierà la propria attività il 3 di Marzo presso la Sala Polivalente del Comune di Travo e raccoglierà genitori in attesa e neo - genitori di tutti i Comuni.

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