Lezione 18. Trasmissione e carico. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 18
|
|
- Aureliano Romeo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Lezione 8. Trasmissione e carico F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8
2 . Introduzione Tra motore e carico viene di norma inserito un riduttore per adattare le velocità di rotazione e la coppia erogata alla specifica applicazione. In generale, si diminuisce la velocità di rotazione del carico rispetto a quella dell albero motore per aumentare la coppia utile sul carico. Molto diffusi sono i riduttori epicicloidali. A rulli A ingranaggi plastici A ingranaggi metallici Silenziosità - Slittamento - Ciclo vita breve Silenziosità Peso - Coppia ridotta F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 Affidabilità - Peso - Rumorosità 2
3 Altri riduttori: A cascata di ingranaggi Catena Cinghia Coppia massima Assenza di slittamento - Ingombro - Complessità progettuale - Costo Coppia massima Assenza di slittamento Semplicità progettuale - Rumorosità - Costo Silenziosità Costo - Slittamento (se senza denti) - Ciclo vita breve - Elasticità F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 3
4 2. Modello della trasmissione Si consideri un ingranaggio, costituito da due ruote dentate, una solidale all albero motore, l altra all albero del carico. Il motore genera una coppia motrice che lavora contro una coppia resistente dovuta al carico. motore carico Si consideri innanzitutto il comportamento statico. Al punto di contatto le ruote si scambiano una reazione vincolare. Coppia in ingresso alla trasmissione (generata dal motore) motore carico Coppia in uscita dalla trasmissione (verso il carico) F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 4
5 Dalle precedenti equazioni si può ricavare da cui si ottiene il rapporto di trasmissione cioè il rapporto tra la coppia in uscita dalla trasmissione verso il carico e la coppia in ingresso alla trasmissione generata dal motore. Consideriamo ora il comportamento cinematico. Al punto di contatto le velocità tangenziali delle ruote dentate devono essere uguali. Detta dunque la posizione angolare dell albero del carico e la posizione angolare dell albero motore si ha che da cui si ottiene Ciò è vero nell ipotesi di trasmissione rigida, ovvero quando gli alberi e le ruote non subiscono deformazioni per effetto degli sforzi torsionali. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 5
6 E necessario descrivere l elasticità torsionale della trasmissione ed è possibile farlo mediante un modello «black box» che lega la coppia applicata alla posizione mediante un sistema molla (torsionale)-smorzatore (torsionale) ovvero introducendo un elasticità ed un termine viscoso (rotatorio) di smorzamento. Lo schema a blocchi della trasmissione sarà quindi F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 6
7 3. Modello del carico Il modello del carico può essere descritto da un sistema dinamico del secondo ordine senza elasticità (per dinamica rotatoria, quindi inerzia e termine viscoso rotatori) che fornisce la posizione del carico come effetto della coppia applicata dove è il momento di inerzia del carico, il coefficiente del termine viscoso, la coppia agente sul carico attraverso la trasmissione e la coppia di carico. Lo schema a blocchi del carico è il seguente F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 7
8 4. Modello della parte meccanica di un motore DC Similmente a quanto fatto per il carico, si può descrivere la dinamica meccanica del motore mediante un sistema dinamico del secondo ordine senza elasticità che fornisce la posizione dell albero motore come effetto della coppia applicata dove è il momento di inerzia del motore, il coefficiente del termine viscoso, la coppia effettivamente trasmessa alla trasmissione e la coppia generata dal motore. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 8
9 5. Modello complessivo parte elettrica del motore parte meccanica del motore ( ) ( ) ( ) ( ) trasmissione (elastica) carico F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 9
10 Schema concettuale ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) Motore parte elettrica Motore parte meccanica Trasmissione Carico Carico ( ) Ingresso ( ) Motore Trasmissione Carico ( ) Uscita F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 0
11 6. Modello rigido di un azionamento Se la trasmissione è rigida allora Conseguentemente, Si scrivano dunque le equazioni per motore e carico Essendo rigida la trasmissione si ha che e Si ha dunque Ricavando, per eliminarla, in entrambe le equazioni si ha F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8
12 Si ha quindi da cui Ricordando che, Quindi Infine è il momento di inerzia del carico ridotto all albero motore è il coefficiente di smorzamento del carico ridotto all albero motore F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 2
13 Lo schema a blocchi del modello rigido è il seguente La funzione di trasferimento da corrente a velocità (del motore) è la seguente Ω La funzione di trasferimento da corrente a posizione (del motore) è la seguente F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 3
14 7. Modello elastico di un servomeccanismo Partiamo direttamente dallo schema a blocchi generale visto precedentemente X Si può trascurare l attrito sul carico (di solito è piccolo e consente un analisi più accurata) La funzione di trasferimento da corrente a velocità (del motore) è la seguente: Ω La funzione di trasferimento da corrente a posizione (del motore) è la seguente: F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 4
15 8. Analisi di sensitività rispetto ai parametri elastici Si analizzi ora la dipendenza della posizione dei poli dai parametri elastici e per valutare l effetto delle caratteristiche della trasmissione sul comportamento del servomeccanismo. In generale, la funzione di trasferimento ha tre poli, uno reale e due complessi coniugati. Supponendo 0 Ω Si ottiene Ω X X X In questo caso il polo reale è nell origine (in generale è in bassa frequenza). Ricordando che F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 5
16 La funzione di trasferimento è Essa ha, oltre al polo nell origine, due poli complessi coniugati e due zeri complessi coniugati con le seguenti caratteristiche: Poli 2 2 Zeri 2 2 F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 6
17 Nel caso 0 i poli complessi coniugati cambiano di poco le loro proprietà ed il terzo polo è in bassa frequenza. 80 Bode Diagram K el Magnitude (db) K el 0; D el Frequency (rad/sec) Per la trasmissione è rigida. Per 0, 0, la trasmissione è aperta (solo motore). F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 7
18 Ω Per 0, 0 si ottiene, che è la funzione di trasferimento del solo motore, scollegato dal carico Per si ottiene, che è la funzione di trasferimento di motore e carico connessi da trasmissione rigida. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 8
19 80 Bode Diagram Magnitude (db) Frequency (rad/sec) Al crescere di la pulsazione naturale di poli e zeri cresce (la trasmissione si irrigidisce, la «prima risonanza» si sposta in alta frequenza) F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 9
20 80 Bode Diagram D el Magnitude (db) D el D el Frequency (rad/sec) Al crescere di lo smorzamento di poli e zeri diminuisce (la trasmissione si irrigidisce senza modificazione della «prima risonanza») F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 20
21 9. Analisi di sensitività rispetto al momento di inerzia Si definisce rapporto di inerzia il rapporto tra il momento di inerzia del carico ed il momento di inerzia del motore riportato all asse del carico Dalla precedente espressione si può ottenere l espressione del momento di inerzia totale e del momento di inerzia del carico in funzione di e F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 2
22 E anche possibile esprimere le caratteristiche di poli e zeri complessi coniugati della funzione di trasferimento del sistema in funzione del rapporto di inerzia Poli Zeri F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 22
23 Al crescere di Al crescere di i due picchi di risonanza ed antirisonanza si allontanano. il picco di risonanza è sempre più smorzato di quello di antirisonanza. Nei robot cambia in esercizio (durante il moto). Una volta che siano note le caratteristiche inerziali di motore e carico, ovvero esiste una scelta ottima per il rapporto di trasmissione? e Nell ipotesi di assenza di attriti viscosi sia sul motore che sul carico, cioè 0 e con trasmissione rigida, l equazione che regola il moto del sistema è Dall ultima espressione è possibile calcolare il rapporto tra l accelerazione impressa al carico e la coppia motrice F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 23
24 Per quale valore del rapporto di trasmissione la coppia motrice genera la massima accelerazione? Essendo il valore massimo si avrà per argmin Questa espressione è minimizzata per ovvero per Condizione di inertia matching Dal momento che questa condizione si ha per Per Per < il motore è «sovradimensionato» > il motore è «sottodimensionato» F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 8 24
OSCILLAZIONI SMORZATE E FORZATE
OSCILLAZIONI SMORZATE E FORZATE Questo esperimento permette di studiare le oscillazioni armoniche di un pendolo e le oscillazioni smorzate e smorzate-forzate. Studiando il variare dell ampiezza dell oscillazione
DettagliI riduttori di precisione: principi di funzionamento e criteri di scelta
I riduttori di precisione: principi di funzionamento e criteri di scelta Università di Udine Ing. Emanuele Radice Area Manager & Engineering emanuele.radice@wittenstein.it WITTENSTEIN SPA Cos è un riduttore
DettagliRobotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco
Robotica industriale Richiami di statica del corpo rigido Prof. Paolo Rocco (paolo.rocco@polimi.it) Sistemi di forze P 1 P 2 F 1 F 2 F 3 F n Consideriamo un sistema di forze agenti su un corpo rigido.
DettagliP: potenza in kw, n: numero di giri R: raggio puleggia in metri B = 1,1 b + 10 mm dove: B: larghezza corona l = B dove l : lunghezza mozzo puleggia
ESERCIZIO Si deve provvedere all accoppiamento, con un riduttore a ruote dentate cilindriche a denti diritti, tra un motore asincrono trifase e un albero, rappresentato nello schema, che a sua volta trasmette
DettagliESERCIZIO SOLUZIONE. 13 Aprile 2011
ESERCIZIO Un corpo di massa m è lasciato cadere da un altezza h sull estremo libero di una molla di costante elastica in modo da provocarne la compressione. Determinare: ) la velocità del corpo all impatto
DettagliLezione 4: I motori, muscoli dei robot 1/02/2006 2
Robotica Industriale Lezione 4: I motori, muscoli dei robot Prima di andare avanti: I motori appartengono alla classe degli attuatori: Dispositivi che, rispondendo a stimoli (elettrici) applicati al loro
DettagliTRASMISSIONE. Prof. Paolo Biondi Dip. GEMINI
TRASMISSIONE Prof. Paolo Biondi Dip. GEMINI Trasmissione Per trasmissione si intende l'insieme degli organi che trasmettono la potenza del motore ai punti di utilizzazione, in particolare per gli autoveicoli
DettagliLa corrente alternata
La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello
DettagliLezione 18. Motori elettrici DC a magneti permanenti. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 18
Lezione 18. Motori elettrici DC a magneti permanenti F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 18 1 1. Struttura di un motore elettrico DC brushed Cilindro mobile di materiale ferromagnetico detto rotore;
DettagliSOLUZIONE DELLA TRACCIA N 2
SOLUZIONE DELLA TRACCIA N La presente soluzione verrà redatta facendo riferimento al manuale: Caligaris, Fava, Tomasello Manuale di Meccanica Hoepli. - Studio delle sollecitazioni in gioco Si calcolano
DettagliL EQUILIBRIO DEL PUNTO MATERIALE
1 L EQUILIBRIO DEL PUNTO MATERIALE La statica studia l equilibrio dei corpi. Un corpo è in equilibrio se è fermo e persevera nel suo stato di quiete al trascorrere del tempo. Un modello è la semplificazione
DettagliRichiami sulle oscillazioni smorzate
Richiami sulle oscillazioni smorzate Il moto armonico è il moto descritto da un oscillatore armonico, cioè un sistema meccanico che, quando perturbato dalla sua posizione di equilibrio, è soggetto ad una
DettagliCARATTERISTICHE. * I carichi radiali sono calcolati sulla mezzeria dell albero.
CARATTERISTICHE Lo Zero-Max è un variatore meccanico positivo funzionante a bagno d olio costruito sul principio della trasmissione del moto attraverso eccentrici e ruote libere collegati fra loro da aste
DettagliFISICA: Le Forze. Giancarlo Zancanella (2014)
FISICA: Le Forze Giancarlo Zancanella (2014) 1 Cos è una forza 2 Il Principio D inerzia Un corpo mantiene inalterato il suo stato di quiete o di moto fino a quando non si gli applica una forza che ne cambia
DettagliLezione 1 17 Gennaio
LabCont1: Laboratorio di Controlli 1 II Trim. 2007 Lezione 1 17 Gennaio Docente: Luca Schenato Stesori: Luca Schenato 1.1 Motore CC con motoriduttore e carica IPOTESI Figura 1.1. Schema meccanico dell
DettagliProgetto del controllore
Parte 10, 1 - Problema di progetto Parte 10, 2 Progetto del controllore Il caso dei sistemi LTI a tempo continuo Determinare in modo che il sistema soddisfi alcuni requisiti - Principali requisiti e diagrammi
DettagliTrasmissione con cinghie
Trasmissione con cinghie La flessibilità e la leggerezza delle cinghie sono sfruttate per trasmissioni tra alberi distanti tra loro e comunque disposti. I tipi di cinghie adoperati oggi sono le cinghie
DettagliS 2 S 1 S 3 S 4 B S 5. Figura 1: Cammini diversi per collegare i due punti A e B
1 ENERGI PTENZILE 1 Energia potenziale 1.1 orze conservative Se un punto materiale è sottoposto a una forza costante, cioè che non cambia qualunque sia la posizione che il punto materiale assume nello
DettagliModelli di sistemi elementari. (Fondamenti di Automatica G. Ferrari Trecate)
Modelli di sistemi elementari (Fondamenti di Automatica G. Ferrari Trecate) Circuiti elettrici Resistore R i resistenza corrente v tensione v = Ri( Induttore L i induttanza corrente v tensione L i! = v(
DettagliAttrito statico e attrito dinamico
Forza di attrito La presenza delle forze di attrito fa parte dell esperienza quotidiana. Se si tenta di far scorrere un corpo su una superficie, si sviluppa una resistenza allo scorrimento detta forza
Dettaglil'attrito dinamico di ciascuno dei tre blocchi sia pari a.
Esercizio 1 Tre blocchi di massa rispettivamente Kg, Kg e Kg poggiano su un piano orizzontale e sono uniti da due funi (vedi figura). Sul blocco agisce una forza orizzontale pari a N. Si determini l'accelerazione
DettagliMOTORI CON PISTONI A PRISMA ROMBICO SNODATO
MOTORI CON PISTONI A PRISMA ROMBICO SNODATO Brevetto di invenzione industriale depositato il 18/11/2008 N TO 2008 A 000847 Vittorio Scialla, Via Cibrario 114, 10143 Torino vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com
DettagliRisultati: Comportamento Statico e Dinamico Del Sistema Muscolo
Capitolo 3 Risultati: Comportamento Statico e Dinamico Del Sistema Muscolo 47 3.1 Introduzione Il modello è stato validato cercando di replicare una serie di risultati sperimentali riguardanti : i) le
DettagliSIMULAZIONE PRIMO ESONERO (ES. SVOLTI) DEL
SIMULAZIONE PRIMO ESONERO (ES. SVOLTI) DEL 27-03-2014 ESERCIZIO 1 Un ragazzo, in un parco divertimenti, entra in un rotor. Il rotor è una stanza cilindrica che può essere messa in rotazione attorno al
DettagliDimensionamento della trasmissione flessibile a cinghie trapezoidali.
SOLUZIONE TRACCIA II PROVA SCRITTA DI MECCANICA E MACCHINE ESAME DI STATO 005/06 Lo schema della trasmissione può essere schematizzato come indicato in figura, ove il motore elettrico è separato dalla
DettagliMECCANICA Prof. Roberto Corradi Allievi informatici AA Prova del Problema N.1
MECCANICA Prof. Roberto Corradi Allievi informatici AA.2009-2010 Prova del 29-06-2010 1 Problema N.1 AC=140mm M=0.5 kg J G =0.005 kg m 2 M C =1 kg f d =0.3 v C =10m/s a C =25m/s 2 Il sistema articolato
DettagliQUANTITA DI MOTO Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006
QUANTITA DI MOTO DEFINIZIONE(1) m v Si chiama quantità di moto di un punto materiale il prodotto della sua massa per la sua velocità p = m v La quantità di moto è una grandezza vettoriale La dimensione
DettagliEsame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) SOLUZIONE
Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) Prova scritta 16 luglio 2014 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Dato il sistema con: si determinino gli autovalori della forma minima. Per determinare la forma minima
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI Motore Asincrono Monofase Il motore asincrono ad induzione è molto diffuso anche nella versione monofase (sono utilizzati quando
DettagliPer un corretto funzionamento dei sistema si progetta un controllo a retroazione secondo lo schema di figura.
Tema di: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi di progetto "SIRIO" - Indirizzo Elettronica e Telecomunicazioni 2001 Il candidato scelga e sviluppi una tra
Dettaglinota la cinematica: rapporto di trasmissione, numeri di denti, angolo di pressione e angolo d elica,
Tipologia 2 1 Progettazione nota la cinematica: rapporto di trasmissione, numeri di denti, angolo di pressione e angolo d elica, Il dimensionamento si effettua determinando il modulo normale m; la larghezza
DettagliEsercizi sui sistemi trifase
Esercizi sui sistemi trifase Esercizio : Tre carichi, collegati ad una linea trifase che rende disponibile una terna di tensioni concatenate simmetrica e diretta (regime C, frequenza 50 Hz, valore efficace
DettagliUniversità del Salento Facoltà di Ingegneria. Costruzione di Macchine
Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine I giunti meccanici a cura dell ing. Riccardo Nobile 1 I giunti meccanici I giunti sono degli organi meccanici utilizzati per realizzare
DettagliINTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA
INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA Consideriamo un punto mobile sopra una qualsiasi linea Fissiamo su tale linea un punto O, come origine degli archi, e un verso di percorrenza come verso positivo;
DettagliMessina 100 anni dopo. Eccentricità correttive per la valutazione della risposta sismica di edifici esistenti mediante analisi statica non lineare
AGE Conference 2008 Messina 100 anni dopo Eccentricità correttive per la valutazione della risposta sismica di edifici esistenti mediante analisi statica non lineare Messina, 26 novembre 2008 Aurelio Ghersi
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE (Lauree di primo livello D.M. 509/99 e D.M. 270/04 e Diploma Universitario) SEZIONE B - Prima
DettagliCONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale REGOLATORI STANDARD PID
CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale REGOLATORI STANDARD PID Ing. Luigi Biagiotti Tel. 51 29334 / 51 29368 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~lbiagiotti
Dettagli!!!! E quella parte della meccanica che studia il movimento di un corpo indagandone le cause che l hanno prodotto
E quella parte della meccanica che studia il movimento di un corpo indagandone le cause che l hanno prodotto La dinamica è fondata su tre princìpi fondamentali: Il PRIMO PRINCIPIO, o principio di inerzia;
DettagliAnalisi e dimensionamento di due motori quattro cilindri accoppiati per propulsione aeronautica con eliche controrotanti
Analisi e dimensionamento di due motori quattro cilindri accoppiati per propulsione aeronautica con eliche controrotanti Progettare un motore PLUG AND PLAY per un nuovo modello d aereo della Alenia-Aermacchi,
DettagliAppunti su RIDUTTORI A VITE
Appunti su RIDUTTORI A VITE In queste poche pagine si raccolgono alcune considerazioni cinematiche e dinamiche sui riduttori epicicloidali. Questi appunti, attualmente ancora in bozza, no pretendono di
DettagliE un trasduttore digitale in grado di fornire una indicazione binaria della. Non sfruttano alcun principio fisico. Nei trasduttori lineari a principio
TRASDUTTORI: ENCODER (detto anche CODIFICATORE OTTICO) E un trasduttore digitale in grado di fornire una indicazione binaria della grandezza fisica oggetto di misura ENCODER ASSOLUTO DI POSIZIONE Non sfruttano
DettagliTeoria dei Sistemi e Controlli Automatici M
Teoria dei Sistemi e Controlli Automatici M 3 marzo 23 Figura : Prototipo di quadrirotore. Modello del Velivolo Si fissi un sistema di riferimento inerziale F i = {O i, i i, j i, k i } ed un sistema di
DettagliCinghie, funi, catene
Scheda riassuntiva capitoli 3-4 Cinghie, funi, catene Flessibilità Gli organi flessibili sono quelli che oppongono una limitata reazione elastica interna a un momento flettente; la flessibilità può essere
DettagliCuscinetti a strisciamento e a rotolamento
Cuscinetti a strisciamento e a rotolamento La funzione dei cuscinetti a strisciamento e a rotolamento è quella di interporsi tra organi di macchina in rotazione reciproca. Questi elementi possono essere
DettagliEsercitazione di Statica
Appunti di Elementi di Meccanica Esercitazione di Statica v 1.0 7 ottobre 2008 Figura 1: Scaffale a mensole 1 Problema Lo scaffale è un oggetto di uso quotidiano, presente nella maggior parte delle abitazioni.
DettagliDIMENSIONAMENTO DEL RINVIO ANGOLARE Per un corretto dimensionamento del rinvio angolare è necessario operare come segue:
DIMENSIONAMENTO DEL RINVIO ANGOLARE Per un corretto dimensionamento del rinvio angolare è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A) calcolo della potenza reale continua
DettagliAlberi e perni Accoppiamenti albero e mozzo con linguette, chiavette, alberi scanalati e spine
Istituto Istruzione Superiore G. Boris Giuliano" Via Carducci, 13-94015 Piazza Armerina (En) Corso di Tecnologie Meccaniche e Applicazioni Anno scolastico 2015-2016 Docente: Ing. Filippo Giustra Alberi
DettagliURTI: Collisioni fra particelle (e/o corpi) libere e vincolate.
URTI: Collisioni fra particelle (e/o corpi) libere e vincolate. Approssimazione di impulso: l interazione fra le due particelle e/o corpi è istantanea e l azione delle forze esterne durante l urto non
Dettagli6 Cenni sulla dinamica dei motori in corrente continua
6 Cenni sulla dinamica dei motori in corrente continua L insieme di equazioni riportato di seguito, costituisce un modello matematico per il motore in corrente continua (CC) che può essere rappresentato
DettagliControlli Automatici e Teoria dei Sistemi Esempi di sistemi dinamici
Controlli Automatici e Teoria dei Sistemi Esempi di sistemi dinamici Prof. Roberto Guidorzi Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica Università di Bologna Viale del Risorgimento 2, 40136
Dettaglim = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm
Un pendolo conico è formato da un sassolino di 53 g attaccato ad un filo lungo 1,4 m. Il sassolino gira lungo una circonferenza di raggio uguale 25 cm. Qual è: (a) la velocità del sassolino; (b) la sua
DettagliESERCIZI PER L ATTIVITA DI RECUPERO CLASSE III FISICA
ESERCIZI PER L ATTIVITA DI RECUPERO CLASSE III FISICA 1) Descrivi, per quanto possibile, il moto rappresentato in ciascuno dei seguenti grafici: s a v t t t S(m) 2) Il moto di un punto è rappresentato
Dettagliattrito2.notebook March 18, 2013
Proviamo a tirare una tavoletta di legno, appoggiata su un piano, mediante un dinamometro e aumentiamo lentamente l'intensità della forza applicata fino a quando la tavoletta inizia a muoversi. Indichiamo
Dettagli2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi)
2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi) La circonferenza è la curva di 2^ grado che viene individuata univocamente da tre punti non allineati e possiede la seguente proprietà:
DettagliISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 51-56025 PONTEDERA (PI) DIPARTIMENTO: Discipline Meccaniche e Grafiche
PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE Monte ore annuo 132 Libro di Testo DAL PROGETTO AL PRODOTTO VOL. 2 CALIGARIS ED. PARAVIA Richiami sulla rugosità: valori ed indicazione sui disegni. (Ob. Minimo)
DettagliEsercitazione 3 - Calcolo delle azioni interne
Università degli Studi di ergamo orso di Laurea in Ingegneria Tessile orso di Elementi di Meccanica Esercitazione - alcolo delle azioni interne Esercizio n. La struttura di figura.a è composta da due aste
DettagliCorso di meccanica, macchine e disegno VD 2013/2014 Modulo UD Lez. Esercizi svolti di statica pag. 1
orso di meccanica, macchine e disegno VD 2013/2014 Modulo UD Lez. Esercizi svolti di statica pag. 1 1) Un triangolo rettangolo presenta l ipotenusa lunga 5m mentre l angolo formato con uno dei due cateti
DettagliEsame scritto Fisica 1 del 21 giugno 2006 - soluzione
Esame scritto Fisica 1 del 1 giugno 006 - soluzione Nota: i valori numerici sono diversi nelle varie copie del compito, e quindi qui vengono indicati i ragionamenti e le formule da utilizzare ma non i
DettagliSTUDIO DI UN RIDUTTORE EPICICLOIDALE AERONAUTICO PER UN SISTEMA PROPULSIVO AD ELICHE CONTROROTANTI
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA STUDIO DI UN RIDUTTORE EPICICLOIDALE AERONAUTICO PER UN SISTEMA PROPULSIVO AD ELICHE CONTROROTANTI Tesi di laurea di: Andrea Berardi Relatore: Luca
DettagliMotoriduttori in corrente continua a spazzole
Motoriduttori in corrente continua a spazzole 0,5 Nm ovoidale,9 Watt Resistenza meccanica riduttori : da 0,5 Nm, ruote in plastica robuste Motori : potenza utile W, antiparassita per prodotti standard
Dettagli1. LA VELOCITA. Si chiama traiettoria la linea che unisce le posizioni successive occupate da un punto materiale in movimento.
1. LA VELOCITA La traiettoria. Si chiama traiettoria la linea che unisce le posizioni successive occupate da un punto materiale in movimento Il moto rettilineo: si definisce moto rettilineo quello di un
DettagliSTATICA FORZE NEL PIANO
MECCANICA E MACCHINE I MODULO - Capitolo Statica Forze nel piano Capitolo STATICA FORZE NEL PIANO Esercizio : Due forze, F = 330 N e F 2 = 250 N, sono applicate nel punto A e formano tra loro l'angolo
DettagliDinamica Rotazionale
Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione
DettagliGraficazione qualitativa del luogo delle radici
.. 5.3 1 Graficazione qualitativa del luogo delle radici Esempio. Si faccia riferimento al seguente sistema retroazionato: d(t) G(s) r(t) e(t) K 1(s 1) s(s + 1)(s + 8s + 5) y(t) Per una graficazione qualitativa
DettagliFondamenti sui sistemi di Attuazione nella Robotica. Corso di Robotica Prof. Gini Giuseppina 2006/2007
Fondamenti sui sistemi di Attuazione nella Robotica PhD. Ing. Folgheraiter Michele Corso di Robotica Prof. Gini Giuseppina 2006/2007 1 Definizione di Attuatore (Robotica) Si definisce attuatore, quella
Dettagli02. Modelli Matematici: Derivazione
Controlli Automatici 02. Modelli Matematici: Derivazione Prof. Cesare Fantuzzi Ing. Cristian Secchi Ing. Federica Ferraguti ARSControl - DISMI - Università di Modena e Reggio Emilia E-mail: {nome.cognome}@unimore.it
DettagliSOLUZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO 2006/07 TEMA DI: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
SOLUZIONE SECOND PROV SCRITT ESME DI STTO 006/07 TEM DI: DISEGNO, PROGETTZIONE ED ORGNIZZZIONE INDUSTRILE Lo schema dell impianto di sollevamento può avere diverse configurazioni, si ipotizza che tra il
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE Laurea magistrale in ingegneria meccanica Corso di costruzione di macchine e affidabilità PRIMA ESERCITAZIONE Analisi FEM applicata alla ricerca della sezione maggiormente
DettagliCorso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09. Prof. Zanrè Roberto E-mail: roberto.zanre@gmail.com Oggetto: corso chimica-fisica. Esercizi: Dinamica
Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09 Prof. Zanrè Roberto E-mail: roberto.zanre@gmail.com Oggetto: corso chimica-fisica Esercizi: Dinamica Appunti di lezione Indice Dinamica 3 Le quattro forze 4 Le tre
DettagliANTITRASFORMATA DI LAPLACE MODI DI UN SISTEMA
CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANTITRASFORMATA DI LAPLACE MODI DI UN SISTEMA Ing. Federica Grossi Tel.
DettagliESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ).
ESPONENZIALI E LOGARITMI Data una espressione del tipo a b = c, che chiameremo notazione esponenziale (e dove a>0), stabiliamo di scriverla anche in un modo diverso: log a c = b che chiameremo logaritmica
DettagliAppunti del corso di Istituzioni di tecnologia alimentare
Appunti del corso di Istituzioni di tecnologia alimentare Parte 14 Pompe ZEPPA G. Università degli Studi di Torino Pompe Sistemi utilizzati ampiamente nelle IA per aumentare l energia meccanica dei fluidi
DettagliEFFETTI FISIOLOGICI DELLA PRESSIONE IDROSTATICA
LEZIONE n.5 ENERGIA NEI FLUIDI TEOREMA DI BERNOULLI E APPLICAZIONI PRESSIONE IDROSTATICA EFFETTI FISIOLOGICI DELLA PRESSIONE IDROSTATICA TEOREMA DI BERNOULLI IL TEOREMA DI BERNOULLI, ESPRIME LA LEGGE DI
DettagliQuaderno Tecnico Scheda 8 MARZO 2014
Quaderno Tecnico Scheda 8 MARZO 2014 NUOVA COSTRUZIONE > APPLICAZIONI A PAVIMENTO LA RIGIDITA DINAMICA CHE COS E La rigidità dinamica è una delle caratteristiche fondamentali per la valutazione previsionale
DettagliISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 51-56025 PONTEDERA (PI) DIPARTIMENTO: Discipline Meccaniche e Grafiche
PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE Monte ore annuo 132 Libro di Testo MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA-BLU VOL.2 ANZALONE ED. HOEPLI SETTEMBRE Richiami sul calcolo delle reazioni vincolari. Diagrammi
Dettagli04 - Numeri Complessi
Università degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,
DettagliAzione della neve e del vento
LEZIONE 2 Azione della neve e del vento Corso di PROGETTAZIONE STRUTTURALE ing. Patrizio Ansovini Si definisce AZIONE ogni causa o insieme di cause capaci di indurre stati limite in una struttura. Le azioni
DettagliRegolatore di pressione elettropneumatico. Attacco G ½. Catalogo 8684/IT G ½"
Regolatore di pressione elettropneumatico Attacco G ½ Catalogo 8684/IT G ½" Catalogo 8684/IT La soluzione ECONOMICA che soddisfa le esigenze del mercato. Il design compatto e il peso ridotto garantiscono
DettagliFISICA. Serie 11: Dinamica del punto materiale V. Esercizio 1 Legge di Hooke. Esercizio 2 Legge di Hooke. I liceo
FISICA Serie : Dinamica del punto materiale V I liceo Esercizio Legge di Hooke Una molla è sottomessa ad una deformazione. I dati riportati nel grafico qui sotto mostrano l intensità della forza applicata
Dettagli[3] Un asta omogenea di sezione trascurabile, di massa M = 2.0 kg e lunghezza l = 50 cm, può ruotare senza attrito in un piano verticale x y attorno a
[1] Un asta rigida omogenea di lunghezza l = 1.20 m e massa m = 2.5 kg reca ai due estremi due corpi puntiformi di massa pari a 0.2 kg ciascuno. Tale sistema è in rotazione in un piano orizzontale attorno
DettagliGeneratori di tensione
Correnti alternate Generatori di tensione Sinora come generatore di forza elettromotrice abbiamo preso in considerazione soltanto la pila elettrica. Questo generatore ha la caratteristica di fornire sempre
DettagliUniversità di Padova PAS a.a. 2014/15 Classe A020 Corso: Didattica di Meccanica delle Macchine. Argomento TRASMISSIONE DEL MOTO.
6/0/05 Argomento TASMISSIONE DEL MOTO Classificaione Indice Classificaione Tipi di trasmissione Principi teorici apporto di velocità endimento Pregi e limiti Applicaioni In base al tipo di Moto: Continuo
DettagliCorso di Macchine a Fluido
Università degli Studi di Udine Facoltà di Ingegneria Corso di Macchine a Fluido a cura di P. Pinamonti, L. Casarsa 1 Nota introduttiva Il presente testo è stato redatto sulla base degli appunti delle
DettagliCALETTATORI DI BLOCCAGGIO PER ATTRITO
PER ATTRITO Il sistema di bloccaggio tramite calettamento per attrito rende solidale all albero uno o più organi che permettono di trasmettere il moto o sopportare una spinta assiale. L accoppiamento per
DettagliCollegamenti filettati
Collegamenti filettati Carmine Napoli Si possono dividere i collegamenti filettati in due tipologie: 1. di serraggio (collegamento forzato tra due elementi) 2. viti di manovra ( tornio movimento torretta)
DettagliMedesima altezza d ingombro non è necessario utilizzare piastre di base. Non è necessario utilizzare nessuna piastra di base.
Vantaggi KSZ e KGZ Medesima altezza d ingombro non è necessario utilizzare piastre di base Martinetto I rinvii angolari KSZ e KGZ della ZIMM hanno la stessa altezza d ingombro dei martinetti ZIMM. Non
DettagliLa rugosità superficiale
La rugosità superficiale Tutte le superfici lavorate sono caratterizzate da una rugosità superficiale che è, in sostanza, l irregolarità della superficie rispetto alla superficie teorica. Le irregolarità
DettagliI.I.S MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO A.S. 2009-2010
IIS MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO AS 2009-2010 Modulo A Grandezze fisiche e misure Le basi dell algebra e dei numeri relativi Proporzionalità tra grandezze Calcolo di equivalenze tra
DettagliMotori elettrici di diversa struttura e potenza
Motori elettrici di diversa struttura e potenza Tralasciando i motori omopolari, il cui interesse nel settore degli azionamenti risulta del tutto trascurabile, i motori elettrici possono venire suddivisi
DettagliTecnologie di Recupero e Riciclo dei Materiali Alberto Simboli I MATERIALI NELLA PRODUZIONE
Tecnologie di Recupero e Riciclo dei Materiali Alberto Simboli 3. I MATERIALI NELLA PRODUZIONE 3.1. INTRODUZIONE Origine dei materiali I materiali, dal punto di vista della loro origine si possono suddividere
DettagliSistemi di Controllo Multivariabile
Sistemi di Controllo Multivariabile Controllo in retroazione di stato di un robot manipolatore PUMA Carmine Dario Bellicoso M58/028 Andrea Gerardo Barbato M58/036 Processo implementato Robot PUMA Riferimento
DettagliConcetti fondamentali
Concetti fondamentali Un robot industriale conosce la propria posizione (a meno di piccoli errori) leggendo gli encoder (ed applicando la DKT) Un robot mobile non può farlo, e deve: Misurare la propria
DettagliLe macchine in corrente continua sono composte da una parte fissa (statore o induttore) e da una parte rotante (rotore o indotto).
Il motore in c.c. è stato il motore elettrico maggiormente impiegato negli azionamenti a velocità variabile; ciò è dovuto sia alla maggiore semplicità costruttiva dei convertitori con uscita in corrente
DettagliProprietà meccaniche. Proprietà dei materiali
Proprietà meccaniche Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Tutti i materiali sono soggetti a sollecitazioni (forze) di varia natura che ne determinano deformazioni macroscopiche. Spesso le proprietà
DettagliVINCOLI CEDEVOLI ANELASTICAMENTE
VINCOLI CEDEVOLI ANELASTICAMENTE IL cedimento anelastico detto anche cedimento impresso è indipendente dai carichi applicati ed è definito da un valore assegnato. Esso provoca sollecitazioni solo nelle
DettagliComportamento meccanico dei terreni
Comportamento meccanico dei terreni Terreni non coesivi Metodi di analisi Non è possibile raccogliere campioni indisturbati di terreni non coesivi Si ricorre a prove in sito per la determinazione delle
DettagliFunzioni di secondo grado
Definizione della funzione di secondo grado 1 Funzioni di secondo grado 1 Definizione della funzione di secondo grado f: R R, = a +b +c dove a, b, c ǫ R e a definisce una funzione di secondo grado. A seconda
DettagliEsempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero
Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero 1. Quanto sangue è approssimativamente presente in un essere umano? Esprimere il risultato in ml. 2. La densità dell etanolo e pare a
DettagliFrizione e componenti trasmissione
Frizione e componenti trasmissione Sistemi disinnesto frizione SAC Disco frizione Convertitore di coppia Componenti CVT Volani doppia massa Doppia frizione Page 1 Frizione e componenti trasmissione Spingidisco
DettagliAnno 2. Circonferenza e retta: definizioni e proprietà
Anno 2 Circonferenza e retta: definizioni e proprietà 1 Introduzione I Sumeri furono tra i primi popoli ad occuparsi di matematica, e in particolare di problemi relativi alla. La è una figura geometrica
Dettagli