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1 SAP Business Objects XI R3.1 Sistemi Informa;vi Avanza; Anno Accademico 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Ges3onale Reggio Emilia, 12 aprile 2013 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

2 SAP BO Designer

3 ArchiteCura Designer Un Universo di Business Objects è uno strato di metada3 che serve per fare un mapping dei campi delle tabelle di un database in oggen di business, visibili a uten3 non esper3. Ques3 ul3mi possono u3lizzare ques3 oggen per creare report con Business Objects Rich Client o Web Intelligence.

4 Creazione di un Universo Quando si crea un nuovo Universo vanno defini3 alcuni parametri fondamentali: NOME: nome logico che verrà u3lizzato per richiamare l Universo durante la creazione dei reports. Può essere lungo al massimo 35 carazeri; DESCRIZIONE: breve descrizione, u3le in presenza di mol3 Universi sul repository; CONNESSIONE: connessione al database contenente le tabelle da inserire nell Universo.

5 Connessioni La connessione dipende dall RDBMS su cui si trovano i da3: SQL Server Access Oracle IBM DB2 etc Se disponibile è preferibile u3lizzare la connessione na3va OLEDB, che non richiede la definizione di un ODBC su ogni macchina in cui poi verrà u3lizzato Business Objects Client.

6 Parametri dell Universo Nella scheda controlli vanno tol3 tun i limi3 della query che possono causare dei risulta3 parziali indesidera3. Nella scheda collegamen3 sono elenca3 gli Universi collega3. Se un Universo è collegato a un altro, ogni modifica apportata a quest ul3mo si ripercuote sul primo.

7 Parametri dell Universo Nella scheda parametro si possono definire alcune opzioni di generazione delle query SQL che possono influenzare l esecuzione su diversi RDBMS. Esempi: il parametro ANSI92 va sezato se possibile a Yes, altrimen3 si potrebbero verificare dei problemi ad esempio con i led join (join esterni). Il parametro MAX_INLIST_VALUES indica il massimo numero di valori che è possibile definire nel costruzo SQL in (che in Business Objects corrisponde alla clausola in elenco ).

8 Aggiungere Tabelle Per inserire le tabelle è sufficiente un doppio click sul pannello principale per aprire il browser delle tabelle. Si selezionano le tabelle da aggiungere e si preme il pulsante Inserisci.

9 Collegare Tabelle Un volta portate le tabelle nel pannello, vanno defini3 i join fra di esse. E sufficiente tenere premuto il tasto sinistro del mouse e tracciare una linea fra le due tabelle collegando i campi che fanno join.

10 Proprietà dei Join Facendo doppio click sulla linea di collegamento si possono visualizzare ed editare le proprietà del join. Si possono definire join su 1 o più colonne, con clausole di join di 3po =, >, <>, between, etc Operatore = operatore algebrico fra i due campi; Outer join = led join o right join; Cardinalità = 3pologia di relazione fra le due tabelle (1:1 1:N); Join direzo = permeze di collegare due tabelle senza che il join venga considerato nel contesto; Espressione = clausola where che della query che verrà generata.

11 Tabelle Alias Un alias è una replica di una tabella già esistente nell Universo. Per creare un alias è sufficiente copiare e incollare una tabella già esistente, oppure dal menù inserisci - > alias. Gli alias sono usa3 principalmente per risolvere problemi di join.

12 Contes; Un contesto è una catena di join che definisce un percorso unico per le query SQL. Per avviare il rilevamento automa3co dei contes3, cliccare sul menu strumen3 - > rileva contes3. I contes3, come gli alias, sono usa3 per risolvere i problemi di join.

13 Creare Classi e OggeN Per creare una classe o un oggezo è sufficiente trascinare la tabella o la colonna rela3vi all interno dell Object Browser. Si possono creare 3 3pi di oggezo: Dimensioni, Indicatori e DeZagli. Le proprietà degli oggen sono editabili con doppio click. Select, Where e Tabelle definiscono la query SQL generata ogni volta che si u3lizza l oggezo.

14 Creare Filtri Oltre a Dimensioni, Indicatori e DeZagli esiste un altro 3po di oggen che sono i Filtri. Un Filtro è in pra3ca una clausola where predefinita che si definisce a livello di Universo e che è poi possibile u3lizzare nei report.

15 Verificare un Universo Dal menu strumen3 - > verifica integrità si accede alla seguente finestra in cui è possibile far eseguire a Designer un controllo circa la consistenza dello schema e degli oggen crea3. Designer elenca tun i problemi rileva3 nell Universo. Per Universi molto grandi una analisi completa può risultare molto impegna3va dal punto di vista temporale.

16 Problemi di join Esistono 2 3pi di problemi di join che si possono generare a causa di par3colari costruzioni nello schema di Designer. Essi possono portare a risulta3 erra3 nelle query se non vengono ges33 in maniera appropriata. Ques3 2 3pi sono: Presenza di loop nello schema. Possibilità che si verifichi double coun+ng.

17 Risolvere i loop Verificare un Universo Se nello schema sono disponibili più strade per collegare 2 tabelle abbiamo generato un loop. Per permezere a Designer di capire quale sequenza di join usare di volta in volta abbiamo 2 modi: Creare degli alias. U3lizzare i contes3.

18 Risolvere il double coun;ng Il double coun3ng occorre quando si vogliono aggregare da3 numerici provenien3 da tabelle diverse rispezo ad una stessa anagrafica. Per farlo correzamente occorre controllare che ogni riga delle tabelle da aggregare sia considerata nella query una e una sola volta. Anche per risolvere questo 3po di problema sono sufficien3 i contes3 e gli alias.

19 Modifiche del database Può succedere che dopo che abbiamo creato l Universo la struzura del database che con3ene i da3 venga modificata. Ad esempio può venire eliminata o aggiunta una colonna da una tabella, può cambiare il 3po- dato di una colonna, etc Nel caso di aggiunta di informazioni al DB non si hanno ripercussioni sul funzionamento di Business Objects; invece se alcune tabelle o colonne vengono eliminate o modificate si generano errori di SQL (rileva3 comunque anche dal verifica integrità di Designer). Per aggiornare la struzura delle tabelle modificate è sufficiente andare sul menu visualizza - > aggiorna struzura.

20 Importare ed esportare un Universo Per esportare un Universo sul repository centralizzato è necessario prima salvarne una copia in locale e poi cliccare sul menu file - > esporta. Fra le varie opzioni c è quella di specificare a quali gruppi di uten3 consen3re la visibilità dell Universo. Allo stesso modo per importare un Universo presente sul repository si accede al menu file -> importa. Vengono ovviamente visualizzati solo gli Universi cui si ha il diritto di accedere.

21 Opzioni di Designer Dal menu strumen3 - > opzioni si accede alla pagina delle opzioni generali di Designer, valide per qualsiasi Universo e qualsiasi repository. Le opzioni più importan3 di cui tenere conto sono: Nella scheda Generale si possono modificare le impostazioni di verifica dell integrità dell Universo. Nella scheda Database si può decidere di importare dalla sorgente informa3va altre informazioni oltre alle tabelle (join e cardinalità).

22 SAP BO WebI Rich Client

23 Principio di funzionamento Linguaggio naturale Universo SQL

24 OggeN Gli OGGETTI (dimensioni, indicatori e dezaglio) crea3 nell UNIVERSO sos3tuiscono l SQL per interrogare il DataBase. ü DIMENSIONI: u3lizzate nelle query per generare colonne. Un oggezo rappresenta un livello di analisi. Sono iden3fica3 da un cubo azzurro. ü INDICATORI: rappresentano i numeri di interesse per l analisi. Sono iden3fica3 da una righello arancione. ü DETTAGLIO: è sempre associato ad un oggezo dimensione e ne fornisce informazioni di dezaglio. Sono iden3fica3 da una piramide verde.

25 Login Per accedere agli strumen3 della suite Business Objects è necessario effezuare un Login (nel ns. caso auten3cazione Stand Alone)

26 Apertura di un documento personale Per aprire reports salva3 in locale cliccare sul menu File - > Apri:

27 Creazione nuovo report Cliccando sul pulsante di nuovo documento (1) (o dal menu file - > nuovo) si inizia la creazione guidata di un nuovo report. Cliccando due volete su avan3 e selezionando l universo di interesse, si apre il pannello delle query. Il pannello delle query può anche servire per modificare un report già esistente (per accedere al pannello delle query è sufficiente cliccare sul pulsante modifica il fornitore da3 (2)).

28 Pannello delle query Gli oggen sulla sinistra sono dimensioni ed indicatori crea3 sull universo selezionato e hanno nomi logici che aiutano gli uten3 a capire il loro significato. TuN ques3 elemen3 possono essere trascina3 nella parte destra del pannello in uno dei due riquadri in base all u3lizzo che se ne vuole fare: OggeN risultato: se si vuole includere l oggezo nel risultato della query (ne andranno a cos3tuire la select); Condizioni: se si vuole applicare un filtro sull oggezo in modo da ridurre le informazioni da importare (andranno a comporre la where della query).

29 Filtri di query: Condizioni semplici Se vuole inserire una condizione semplice, ad esempio (1) bisogna trascinare il campo City nel riquadro Condizioni. (2) A questo punto BO chiede quale operatore si vuole u3lizzare (uguale a, in elenco, maggiore di, ) (3) Infine BO chiede quale operando u3lizzare (Costante a mano, elenco dei valori di quella variabile, )

30 Filtri di query: Condizioni mul;ple In questo caso l elemento viene filtrato rispezo ad un elenco di valori. Questo 3po di condizione si diversifica da quella precedente solo per il fazo che permeze di selezionare un elenco di valori rispezo a cui filtrare i da3. L elenco può essere modificato con un doppio click sugli elemen3 stessi.

31 Prompt I prompt permezono all utente di scegliere i valori con cui filtrare il risultato della query ogni volta che questa viene eseguita. Quando si costruisce la condizione bisogna scegliere come opzione per gli operandi Digitare un nuovo prompt e descrivere la domanda che si vuole presentare all utente. Anche in questo caso si può dare all utente la possibilità di selezionare uno o più valori u3lizzando gli operatori disponibili ( Uguale a ad esempio per un solo valore, In Elenco per più valori). Con il pulsante Valori è possibile scegliere il o i valori direzamente dall elenco di quelli presen3 nel database

32 Organizzazione logica delle condizioni Le condizioni possono essere combinate fra loro con operatori logici AND e OR. Quando si aggiungono delle condizioni all elenco queste vengono unite con un AND e, per passare all OR, con cui ozenere l unione dei risulta3 che si ozerrebbero con le singole condizioni, è sufficiente un doppio click sull operatore logico.

33 Aggiornamento da; È possibile aggiornare i da3 premendo il tasto di Aggiorna che si trova sulla barra degli strumen3 oppure selezionando Da; à Aggiorna Da;:

34 Creazione nuova tabella 1. Selezionare le variabili di interesse (tenendo premuto il tasto Ctrl o Shid è possibile selezionare più variabili contemporaneamente); 2. Trascinare le variabili tenendo premuto il tasto sinistro del mouse. 3. Rilasciando il tasto del mouse compare la tabella con le variabili selezionate.

35 Aggiunta nuova colonna 1. Selezionare la variabile che si desidera aggiungere 2. Trascinarla, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, fino al punto in cui si desidera aggiungere la colonna. 3. (1) la colonna viene aggiunta; (2) la colonna viene sos3tuita

36 Eliminazione colonna Selezionare l intera colonna Cliccando sulla parte superiore della colonna (punto 1) in modo da far comparire la freccia illustrata in figura. Spingere il pulsante elimina o trascinare l intera colonna selezionata sopra gli oggen nella parte sinistra del Report. OPPURE Evidenziare un oggezo con un primo clic come al punto 2. Cliccare una seconda volta sull oggezo nello stesso iden3co punto - e tenendo premuto trascinare l oggezo evidenziato sulla parte sinistra del Report.

37 Tabella a campi incrocia; Per creare una tabella a campi incrocia3 è necessario par3re da una tabella esistente. E necessario selezionare una dimensione e azraverso il metodo di trascinamento spostarla sopra al primo indicatore fino a fare comparire una parentesi quadra come mostrato in figura: Il risultato è il seguente:

38 Inserimento righe Come si vede nell esempio precedente in cui scompaiono le intestazioni delle colonne, può essere necessario a volte inserire righe o colonne. Per farlo è sufficiente posizionarsi nel punto correzo (nell esempio sopra, sull 1,00 o sul 33,00 ) e cliccare sul menu inserisci - > righe (o sul rela3vo pulsante).

39 Ges;one filtri Per inserire un filtro è sufficiente selezionare un oggezo e premere il pulsante Dal menù Formato- >Filtri si accede poi alle finestre di ges3one completa dei filtri da cui è possibile maneggiare in maniera avanzata la personalizzazione dei report e controllarne l eventuale presenza e definizione. Globale interessa tuza la scheda mentre tabella 1 solo la tabella selezionata

40 Ges;one Interruzioni e Ordinamen; Dal menu formato - > Ordinamen3 o Interruzioni è possibile ges3re, in maniera simmetrica ai filtri, gli ordinamen3 e le interruzioni. Le interruzioni permezono di personalizzare in maniera rapida e veloce il report; in par3colare è possibile ripar3re una coordinata (Asse ver3cale o Asse orizzontale) secondo una o più dimensioni di analisi.

41 Sezione Un altro modo per raggruppare le dimensioni di analisi e i rela3vi indicatori è creare una sezione. Per farlo è necessario trascinare un oggezo dimensione fuori dalla tabella che si vuole ripar3re.

42 Sezione La sezione (o la gerarchia di sezioni) è navigabile anche dalla scheda abbinamento.

43 Salvataggio report Il Report può essere salvato sul proprio computer, con l opzione di poter scegliere il formato con cui salvarlo. Il documento salvato in locale non è visibile da tun gli uten3 ma solo dall utente collegato al computer stesso. Dal menu File à Salva con Nome comparirà la seguente finestra:

44 Oscuramento oggen In BO esiste la possibilità di oscurare degli oggen nonostante essi siano presen3 in tabella. Se per esempio si vuole ordinare una tabella per mese si deve u3lizzare un oggezo in formato numerico, ad esempio Month, e non la descrizione del mese altrimen3 si ordinerebbe per nome. Se però non si desidera visualizzare Month, mantenendo l ordinamento, è necessario cliccare col tasto desto del mouse sulla tabella e quindi su Formato tabella. Nella scheda rotazione si seleziona l oggezo Month e quindi si clicca su nascondi ( mostra per renderlo di nuovo visibile).

45 Oscuramento oggen Come si vede, la tabella è ordinata per mese e non in modo alfabe3co come si avrebbe se si ordinasse per Month Name.

46 Calcoli Sul report si possono voler aggiungere dei calcoli che diano la possibilità di analizzare e u3lizzare i da3 anche a fini sta3s3ci. Alcune funzioni di calcolo come la somma, la percentuale di incidenza e il conteggio sono messe a disposizione direzamente dallo strumento.

47 Funzioni complesse I calcoli complessi possono essere defini3 u3lizzando il Formula Editor a cui si accede selezionando il pulsante posto a sinistra della barra delle formule. U3lizzando questo editor si possono costruire anche calcoli molto complessi u3lizzando le variabili, le funzioni e gli operatori riporta3 nelle rela3ve finestre. La formula viene costruita e riportata nello spazio bianco in alto. Premendo OK, BO segnala eventuali errori di sintassi o di u3lizzo della funzione

48 Variabili di calcolo Quando un calcolo deve essere u3lizzato più volte all interno di un report, può essere creata una variabile dedicata che verrà aggiunta agli oggen contenu3 nel Report Manager. Ciccando con il tasto destro del mouse su Report Manager, si può aggiungere una variabile selezionando la voce Nuova Variabile. A questo punto, verrà aperta una finestra Editor delle variabili, del tuzo simile all editor delle formule, con in più la possibilità di dare un nome alla variabile che si sta creando.

49 Variabili derivate Un 3po di variabile par3colarmente u3le è quella definita come raggruppamento personalizzato dei valori di un altra variabile. Per creare queste variabili è necessario: ü accedere al menù Da3 à Variabili ü selezionare una variabile e premere il pulsante Deriva

50 Variabili derivate A questo punto la finestra successiva permeze di creare dei gruppi a cui azribuire nomi specifici e a cui assegnare i valori necessari scegliendoli fra quelli a disposizione sulla colonna di sinistra. E necessario: ü dare il nome alla nuova variabile (i.e. Gruppo X) ü creare un nuovo raggruppamento (i.e Gruppo 1) azraverso il pulsante Nuova ü assegnare a tale gruppo i diversi valori semplicemente trascinando i valori stessi.

51 Segnalatori Selezionando la voce di menù Formato à si possono aggiungere o rimuovere i segnalatori. Questa funzione permeze di evidenziare il contenuto delle celle in base al loro valore. Può essere applicato sia agli indicatori (in base a valori numerici) che alle dimensioni. Nella scheda Definizione, Dare un nome logico univoco al segnalatore in modo da poterlo contraddis3nguere ed eventualmente riu3lizzare Scegliere la variabile a cui applicare l Alert (dal menù a tendina), o crearne una nuova (selezionando Aggiungi) Definire un operazione di confronto con cui filtrare i possibili valori FormaZare il risultato in modo che risul3 evidenziato rispezo al restante contenuto del report

52 Classifiche Posizionandosi su un oggezo e cliccando sul menu Formato - > Classifiche, o direzamente premendo sul rela3vo pulsante, si accede al menu delle classifiche che permeze di visualizzare i primi o gli ul3mi n elemen3 di un oggezo in base al valore di una variabile.

53 Grafici Per inserire un grafico è sufficiente: ü cliccare sul menu Inserisci - > Grafico o sul rela3vo pulsante ü quindi selezionare l area del report in cui inserirlo ü seguire il wizard di creazione in cui si scelgono le variabili. ü Nel caso si disponga già di una tabella con le informazioni desiderate, per trasformarle in grafico è sufficiente cliccare col tasto destro del mouse in un punto all interno della tabella e quindi sulla voce Trasforma in grafico.

54 Grafici Dal menu Formato grafico si accede al menu di personalizzazione (3po di grafico, aspezo, ) ed inserimento di nuove variabili. FormaZazione Tipi di grafici disponibili Visualizzazione e3cheze dei da3

55 Grafici Dal menu Rotazione è possibile aggiungere o togliere indicatori o inserire nuove dimensioni.

56 Drill La modalità drill permeze di analizzare il report per dimensione e gerarchia di analisi. Preliminarmente, dal menu opzioni - > drill, assicurarsi di avere flaggate le opzioni come in figura.

57 Drill Cliccando su una dimensione e poi sul menu Analisi - > drill si esegue il drill su quella dimensione. A questo punto è necessario definire la gerarchia dell analisi cliccando col tasto destro del mouse sulla colonna e quindi su livello dell analisi. In seguito se ci si posiziona col mouse sulla colonna compare la possibilità, facendo un doppio clic, di esplorare la dimensione per il primo livello di analisi. Col tasto destro del mouse è possibile, tramite la voce esplora per, decidere quale livello esplorare.

58 Drill Dal menu a tendina, è possibile anche selezionare tuza una dimensione per visualizzare, ad esempio, i totali per sezione. Questa possibilità manca se si facesse l analisi u3lizzando le sezioni tradizionali. Totale per l anno 2005

59 Pannello slice & dice Cliccando sul menu Analisi - > slice & dice, o sul rela3vo pulsante si apre il pannello slice & dice che per meze la riorganizzazione dei da3 in maniera veloce includendo o escludendo dimensioni o visualizzando i da3 per sezione. Il pannello SLICE & DICE è il metodo più veloce per costruire matrici; è inoltre dotato delle seguen3 funzioni: interruzione di pagina, filtro, ordinamento, classifica e calcolo applicabili alle dimensioni ed agli indicatori interessa3 dal report. MOSTRA / NASCONDE LA SEZIONE TRASCINANDO GLI OGGETTI SI CREANO MATRICI E TABELLE

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