CONSORZIO DI BONIFICA DI PIACENZA

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1 CONSORZIO DI BONIFICA DI PIACENZA Sede legale: Piacenza strada Val Nure, 3 tel fax C.F info@cbpiacenza.it certificata: cbpiacenza@pec.it Programma di interventi in materia di bonifica e di irrigazione Art. 26, comma 2, lett. a), LR-ER 2 agosto 1984, n. 42 Esercizio 2012 Deliberazione della Giunta regionale in data 6 agosto 2012, n Adeguamento opere pubbliche di bonifica a protezione del centro di Calendasco Codice CUP: G63B Importo complessivo: ,00 P R O G E T T O D E F I N I T I V O Valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e Territoriale Piacenza, li 16 maggio 2013 Il Responsabile del Settore: Settore tecnico progetti e pianificazione arch. Pierangelo Carbone

2 Programma di interventi in materia di bonifica e di irrigazione Art. 26, comma 2, lett. a), LR-ER 2 agosto 1984, n. 42 Esercizio 2012 Adeguamento opere pubbliche di bonifica a protezione del centro di Calendasco Importo complessivo: ,00 Codice CUP: G63B Valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e Territoriale PREMESSA Il Consorzio di Bonifica, a seguito degli eventi alluvionali dell ottobre 2010 e giugno 2011 che determinarono esondazioni e allagamenti presso il centro di Calendasco segnalate dalla Prefettura di Piacenza in data 24 novembre 2010 e 6 ottobre 2011 e dal Comune di Calendasco, in data 10 novembre 2010, ha attivato un esame del territorio e delle problematiche attinenti lo scolo delle acque in particolare sui canali demaniali Rio Tidoncello e Rio Follo, oltre che del reticolo idraulico minore. Le analisi delle criticità hanno permesso al Consorzio di Bonifica di formulare un istanza alla Regione Emilia Romagna in data 16 dicembre 2011, prot. n quale richiesta di finanziamento per la realizzazione di un canale scolmatore, posto a monte del centro abitato di Calendasco con la funzione di convogliare le acque di monte verso il Rio Tidoncello, allontanandole dall abitato, per proteggere l area urbana dalle acque alte. Il canale scolmatore, con la funzione di diversivo, insiste su un canale esistente. La nota individuava anche l importo necessario all esecuzione dei lavori, valutato in euro. Le verifiche di progetto sono state svolte dal Consorzio in accordo con l Amministrazione comunale, giungendo all ipotesi di riassetto del reticolo idraulico, proposta alla Regione Emilia Romagna per il cofinanziamento delle opere. La Regione successivamente, con deliberazione di giunta regionale in data 6 agosto 2012, n finanziava l intervento per la protezione del centro di Calendasco (Pc) sul Programma delle opere pubbliche di bonifica ed irrigazione, esercizio 2012, per l importo complessivo di euro, di cui ,82 a carico dell Amministrazione regionale. 1

3 Infine con determinazione n 3355 del 5 aprile 2013 la Regione approva il progetto preliminare in oggetto, affida al Consorzio la realizzazione del suddetto progetto, invita il Responsabile del Procedimento del Consorzio a dare avvio alle procedure per la richiesta di variazione degli strumenti urbanistici vigenti del comune di Calendasco con approvazione del vincolo espropriativo. Il Consorzio ha quindi redatto il progetto definitivo dell opera, inoltrandolo presso il Comune di Calendasco al fine di avviare le modifiche allo strumento urbanistico vigente per l apposizione del vincolo espropriativo alle aree necessarie per l esecuzione dei lavori. Questa VALSAT è parte dei documenti progettuali. METODOLOGIA La metodologia per la redazione del presente rapporto finalizzato a operare la corretta valutazione degli effetti della pianificazione sull ambiente, tiene conto della normativa regionale di settore prodotta in coerenza con i principi introdotti dalla Direttiva 2001/42/CE Concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente. La documentazione consultata fa riferimento principalmente ai documenti del PSC di Calendasco adottati con atto di Consiglio Comunale del 28 settembre 2012, n. 33 ed in particolare alla VALSAT del documento di pianificazione. La conferenza di pianificazione per il PSC di Calendasco è stata avviata nel gennaio 2009 e successivamente ha proseguito le attività dal febbraio Gli eventi alluvionali verificati nel novembre 2010 e giugno 2011, hanno indotto il Consorzio di Bonifica e la Regione Emilia Romagna a riconoscere la priorità per la realizzazione del nuovo diversivo, anche in relazione alla necessità di modificare le attrezzature del territorio in relazione ai cambiamenti climatici in atto. In tal senso, interpretando correttamente il processo di pianificazione quale strumento dinamico della gestione territoriale, questa VALSAT propone di aggiornare i livelli di programmazione in itinere così come enunciato a pag. 8 (VALSAT, Metodologia di valutazione) del documento di PSC adottato, e che riportiamo per agevolare la consultazione: Infine, per ciascuna politica/azione di Piano verranno definite, ove necessarie, azioni di mitigazione e/o compensazione finalizzate ad eliminare o ridurre gli effetti negativi, verificandone puntualmente l efficienza ed il grado di adeguatezza, e verranno opportunamente determinate alcune strategie per il monitoraggio degli effetti dell attuazione delle azioni di Piano (valutazione in-itinere e valutazione ex-post). 2

4 E necessario quindi operare l aggiornamento della previsione di cui al punto della VALSAT di PSC in ordine al reticolo drenante e riconsiderare l esigenza di adeguare alcuni tratti del reticolo, anche in relazione agli eventi alluvionali determinati nei periodi più recenti rispetto alle analisi disponibili ed utilizzate in sede di conferenza di pianificazione, al fine di migliorare la sicurezza idraulica del territorio. VALUTAZIONE PREVENTIVA DELLA SOSTENIBILITA AMBIENTALE E TERRITORIALE DELLE AZIONI PREVISTE DALL IMPLEMENTAZIONE DEL PROGETTO DEL NUOVO DIVERVO DI CALENDASCO Il progetto prevede la risezionatura di un canale esistente, adeguandone la funzione di scolo a tutela del centro abitato di Calendasco. L opera progettata insiste su un canale esistente e non prevede modifiche agli assetti colturali ed alle forme storiche del paesaggio. L opera, ad eccezione di alcuni manufatti puntuali di modesta entità (tombinatura per attraversamento stradale in area non soggetta a vincoli) è eseguita in terreno naturale e non determina artificializzazioni del reticolo drenante storico. E comunque importante valutare preliminarmente gli effetti di questa pianificazione sia rispetto agli strumenti urbanistici vigenti (la destinazione attuale è area agricola normale ), sia rispetto alle previsioni di pianificazione futura (PSC adottato). Si tratta preliminarmente di operare due verifiche di coerenza: quella esterna orientata alla valutazione degli effetti determinati dall attuazione del progetto, rispetto agli obiettivi generali di sostenibilità fissati dalla pianificazione comunale (che a sua volta concorre a perseguire le coerenze con i livelli superiori di piano: PTCP, PTR e direttive UE) e quella interna, orientata a valutare come le azioni determinate dalla realizzazione del progetto siano coerenti con gli obiettivi specifici di sostenibilità di Calendasco, rispetto alla matrice ambientale. Costruiremo quindi due matrici, una per ciascuna verifica, nelle quali rappresenteremo in righe gli obiettivi del PSC e in colonna le azioni previste dal progetto. Nelle celle di intersezione viene espresso un giudizio di coerenza/contrasto (/NO), oppure la cella viene lasciata vuota quando gli obiettivi non sembrano porsi tra loro in relazione e non è quindi possibile rilevare né coerenza, né contrasto. Per interpretare i risultati ottenuti dai confronti in modo più agevole viene infine associato un indice, il cui calcolo si basa sugli incroci in cui si riscontra un indicazione effettiva di coerenza o di contrasto, trascurando le celle vuote in cui non viene rilevata alcuna relazione tra gli obiettivi del PSC e le azioni previste dal progetto. L indice di Coerenza (IC), è quindi dato dal rapporto tra il numero di casi (incroci) che individuano una risposta positiva () tra i due livelli di pianificazione e il numero di incroci totali significativi: 3

5 IC = Numero / Numero incroci significativi Verifica di coerenza esterna Per valutare la coerenza esterna del progetto, prendiamo a riferimento gli obiettivi di sostenibilità indicati dal PSC: miglioramento del livello di qualità della vita; sviluppo sociale ed economico del territorio; promozione di uno sviluppo ordinato del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo; individuazione di processi di trasformazione del territorio compatibili con l identità culturale e con l integrità fisica del territorio stesso; perseguimento di un modello residenziale ecosostenibile; promozione del miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territorio urbano, attraverso interventi di riqualificazione del tessuto esistente; limitazione del consumo di suolo, attraverso la previsione di utilizzo di nuovo territorio solo nel caso in cui non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione; sviluppo dei nuovi insediamenti, da definire dettagliatamente nel POC, secondo una programmazione temporale che tenga conto delle necessità di uno sviluppo ordinato degli insediamenti, senza soluzioni di continuità nel tessuto urbanistico e pertanto secondo un espansione radiale che dal centro vada verso la periferia. Il progetto del diversivo di Calendasco, quale opera di presidio idraulico del capoluogo finalizzata alla corretta regimazione idrica del territorio, concorre a perseguire i primi tre obiettivi di sostenibilità fissati, ed in particolare: miglioramento del livello di qualità della vita; sviluppo sociale ed economico del territorio; promozione di uno sviluppo ordinato del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo. E possibile quindi indicare nella seguente tabella le relazioni fra le previsioni di progetto e gli obiettivi di Piano, rappresentando con indicatore la valutazione positiva degli effetti conseguenti alla realizzazione dell opera, con NO la conseguente valutazione negativa e con la non relazione. 4

6 OBIETTIVI GENERALI DI SOSTENIBILITA DEL PSC miglioramento del livello di qualità della vita sviluppo sociale ed economico del territorio promozione di uno sviluppo ordinato del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo individuazione di processi di trasformazione del territorio compatibili con l identità culturale e con l integrità fisica del territorio stesso; perseguimento di un modello residenziale ecosostenibile promozione del miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territorio urbano, attraverso interventi di riqualificazione del tessuto esistente limitazione del consumo di suolo, attraverso la previsione di utilizzo di nuovo territorio solo nel caso in cui non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione sviluppo dei nuovi insediamenti, da definire dettagliatamente nel POC, secondo una programmazione temporale che tenga conto delle necessità di uno sviluppo ordinato degli insediamenti, senza soluzioni di continuità nel tessuto urbanistico e pertanto secondo un espansione radiale che dal centro vada verso la periferia AZIONI DEL PROGETTO L indice di coerenza (3/3) è del 100%. Verifica di coerenza interna Come abbiamo anticipato, la verifica di coerenza interna è orientata a valutare se le azioni determinate dalla realizzazione del progetto siano coerenti con gli obiettivi specifici di sostenibilità di Calendasco, rispetto alla matrice ambientale. Il documento VALSAT del PSC, considera 13 componenti ambientali oggetto di valutazione degli impatti determinati dall attuazione del Piano sulla matrice ambientale, desunti dal superiore livello di pianificazione (PTCP 2007): aria rumore risorse idriche suolo e sottosuolo biodiversità e paesaggio 5

7 consumi e rifiuti energia ed effetto serra mobilità modelli insediativi turismo industria agricoltura radiazioni Rispetto alla matrice completa di valutazione del PSC, il progetto del diversivo di Calendasco, incide su un numero più contenuto di componenti ambientali (5 su 13): risorse idriche suolo e sottosuolo biodiversità e paesaggio modelli insediativi agricoltura. La valutazione degli effetti verrà quindi approfondita su queste cinque componenti sulle quali trattiamo le analisi degli effetti dell attuazione della modifica urbanistica prevista dal progetto per l apposizione del vincolo espropriativo. Per assicurare il livello di coerenza fra gli strumenti di pianificazione, le analisi degli effetti del progetto vengono sviluppate in relazione agli OGS (obiettivi generali di sostenibilità) e agli OSS (obiettivi specifici di sostenibilità) assunti nella VALSAT del PSC. La seguente tabella riporta le componenti ambientali interessate (5), gli obiettivi generali di sostenibilità (7) articolati in obiettivi specifici (17), una colonna con le valutazioni di coerenza riscontrate fra gli obiettivi di piano e le azioni previste in progetto (/NO, non in relazione) ed una sintetica motivazione sul livello di coerenza riscontrato. COMPONENTE AMBIENTALE OBIETTIVO GENERALE DI SOSTENIBILITA' OBIETTIVO SPECIFICO DI SOSTENIBILITA' REALIZZAZIONE DEL DIVERVO AZIONI RISORSE IDRICHE 3.a Ridurre o eliminare l'inquinamento e migliorare la qualità ecologica delle risorse idriche 3.a.1 3.a.2 Rispettare i limiti e raggiungere i valori guida e gli obiettivi di qualità di approvvigionamento delle acque superficiali e sotterranee Garantire la raccolta degli scarichi e la loro depurazione 6

8 3.b Ridurre o eliminare l'esposizione della popolazione a condizioni di rischio 3.a.3 3.b.1 aumentare la capacità di depurazione del territorio e dei corsi d'acqua Ridurre la popolazione esposta a elevati livello di rischio idraulico il progetto prevede la risezionatura di canale esistente e la sistemazione finale in terra, non artificializzata l'opera prevista è finalizzata alla riduzione del rischio idraulico del centro di Calendasco SUOLO E SOTTOSUOLO BIODIVERTA' E PAESAGGIO 3.c Ridurre il consumo idrico 4.a Ridurre o eliminare l'esposizione della popolazione a condizioni di rischio 5.a Aumentare il patrimonio, conservare e migliorare la qualità 3.c.1 3.c.2 4.a.1 4.a.2 4.a.3 5.a.1 5.a.2 Ridurre il sovrasfruttamento idrico e gli usi impropri di risorse idriche pregiate Garantire acqua potabile di buona qualità a tutta la popolazione ridurre il rischio sismico Ridurre i fenomeni di rischio provocati da attività umane (aree degradate, siti contaminati, ) Ridurre il rischio associato a fenomeni di dissesto Conservare e riqualificare la tipicità e unicità degli elementi del paesaggio rurale storico e riqualificare il paesaggio urbano Tutelare la diversità biologica, recuperare e conservare gli ecosistemi il progetto operando la corretta regimazione delle acque, previene le forme di dissesto di tipo idrogeologico il tracciato del progetto insiste su un fosso esistente che definisce l'assetto agricolo tradizionale e rispetta gli orientamenti nord sud delle conduzioni agricole delle aree, conservando gli elementi caratterizzanti il paesaggio agricolo il progetto acquisisce alla proprietà pubblica alcuni sedimi attualmente privati, determinando 7

9 MODELLI INSEDIATIVI AGRICOLTURA 9.a Perseguire un assetto territoriale ed urbanistico equilibrato 12.a Tutelare e riqualificare il paesaggio e la qualità ambientale delle aree agricole 9.a.1 9.a.2 9.a.3 12.a.1 12.a.2 12.a.3 Rafforzare il sistema policentrico (separazione zone residenziali e produttive) Contenere la dispersione insediativa e la pressione edilizia e incentivare il riutilizzo di aree dismesse Contenere il fenomeno di spopolamento delle aree rurali, garantendo il presidio dell'uomo Aumentare le superfici agricole convertite a biologico, forestazione e reti ecologiche Ridurre l'impatto ambientale associato alle attività agricole Garantire le condizioni per sostenere la produzione agricola tradizionale così le precondizioni per possibili futuri programmi di potenziamento verde della rete ecologica il progetto oltre che tutelare il centro abitato di Calendasco, presidia il regime idraulico dei terreni e consente il permanere della redditività della conduzione agricola in collegamento all'obiettivo 5.a.2 in collegamento all'obiettivo 9.a.3 A fronte di questi 17 obiettivi specifici di sostenibilità, il progetto del diversivo ne interessa in modo diretto/indiretto 8, mentre per i rimanenti 9 non appaiono essere presenti correlazioni. Per tutti e questi obiettivi specifici, le azioni previste dal progetto presentano l indice di coerenza (8/8) del 100%. MONITORAGGIO Il progetto prevede l acquisizione delle aree e delle opere al demanio pubblico regionale e l assegnazione in concessione al Consorzio di Bonifica della gestione e della manutenzione. L opera idraulica è progettata per tempi di ritorno di 50 anni e il monitoraggio dell efficacia verrà svolto dal Consorzio di Bonifica, in relazione agli eventi meteorici sulla scala dei tempi di ritorno previsti al fine di operare un corretto mantenimento in esercizio dei lavori realizzati e assicurarne l officiosità in relazione agli assunti progettuali. 8

10 CONCLUONE A fronte della documentazione disponibile di Piano e di progetto e secondo le valutazioni espresse, affermiamo che la realizzazione del diversivo di Calendasco oltre che essere compatibile con gli attuali strumenti di pianificazione vigenti (PRG, NTA e Regolamento edilizio), persegue gli obiettivi di sostenibilità fissati dal PSC e per alcuni obiettivi specifici, ne costituisce elemento attuativo. Non sono invece riscontrate forme di effetti negativi dovuti all attuazione del progetto che rendano necessarie opere compensative o modificative delle scelte progettuali. 9

11 Per facilità di consultazione di questo documento, riportiamo di seguito due estratti delle tavole di VALSAT del PSC, ove sono indicati alcuni elementi specifici che interessano le previsioni di progetto. ALLEGATO 1 Estratto TAV V01 della VALSAT. In questa Tavola è rappresentata la direttrice del reticolo minore ove insistono i lavori progettati, a nord est del centro di Calendasco e in modo diffuso l intensità del rischio inondazioni del territorio. 10

12 ALLEGATO 2 Estratto TAV V02 della VALSAT. In questa Tavola sono rappresentati i vincoli territoriali e le fasce di rispetto presenti presso Calendasco. Le aree di progetto sono interessate in un tratto dalle fasce di rispetto da elettrodotto, ma le attività previste dall esecuzione dei lavori, non sono in contrasto con questa particolare servitù. 11

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