UNA METODOLOGIA SPEDITIVA PER LA CARATTERIZZAZIONE DELL IDROGRAMMA CONSEGUENTE AL CROLLO PARZIALE DI UNO SBARRAMENTO DI RITENUTA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNA METODOLOGIA SPEDITIVA PER LA CARATTERIZZAZIONE DELL IDROGRAMMA CONSEGUENTE AL CROLLO PARZIALE DI UNO SBARRAMENTO DI RITENUTA"

Transcript

1 31 Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche Perugia, 9-12 settembre 28 UNA METODOLOGIA SPEDITIVA PER LA CARATTERIZZAZIONE DELL IDROGRAMMA CONSEGUENTE AL CROLLO PARZIALE DI UNO SBARRAMENTO DI RITENUTA M. Pilotti 1, M. Tomirotti 1, D. Grassia 1 &. B. Bacchi 1 (1) DICATA, Università degli Studi di Brescia Via Branze, 43, 25123, Brescia (IT) - marco.ilotti@ing.unibs.it SOMMARIO Nel resente lavoro viene affrontato il roblema della formulazione di una metodologia semlificata er la individuazione dell'idrogramma conseguente al crollo istantaneo e arziale di uno sbarramento di ritenuta. La rocedura roosta rocede dalla sintesi su base adimensionale dei risultati ottenuti mediante simulazione numerica del rocesso di svuotamento in invasi ad asse rettilineo e area della sezione trasversale esrimibile come funzione monomia del tirante. Nonostante la sua semlicità, la rocedura ha mostrato di rirodurre efficacemente sia la ortata al colmo che la forma comlessiva degli idrogrammi ottenuti dalle simulazioni numeriche di dettaglio. 1 INTRODUZIONE Il roblema del calcolo dell idrogramma rodotto dal crollo istantaneo di uno sbarramento di ritenuta è stato affrontato con riferimento a casi schematici da numerosi autori già a artire dalla fine del XIX secolo (si vedano ad esemio le soluzioni rooste da Ritter, da Stoker, da Dressler e da Su e Barnes). In seguito, a conoscenza degli scriventi, nella letteratura internazionale solo ochi Autori hanno analizzato il roblema alla ricerca di nuove soluzioni teoriche mentre significativi assi avanti sono stati comiuti dal unto di vista della soluzione numerica delle equazioni del moto er casi di dam-break. Sono così state analizzate e simulate dettagliatamente dal unto di vista idraulico le onde di iena conseguenti a grandi catastrofi avvenute nella storia recente come, ad esemio, il crollo delle dighe di Malasset (e.g., Valiani et al., 22), del Gleno (Pilotti et al., 26) e di Saint Francis (e.g., Begnudelli & Sanders, 27). Con riferimento alla situazione italiana, le recenti disosizioni normative hanno imosto la valutazione delle ortate otenzialmente uscenti attraverso la breccia a seguito del collasso della diga. A tale roosito si deve considerare che le soluzioni analitiche già citate (Ritter, Stoker e Su e Barnes) ossono fornire un indicazione utile solo er il caso di crollo totale e limitatamente al colmo dell'idrogramma, dato che si basano sull'iotesi di volume infinito a tergo dello sbarramento. Conseguentemente, sono state sviluate e utilizzate alcune metodologie che consentono di caratterizzare gli idrogrammi senza dover necessariamente redisorre uno studio idraulico di dettaglio. Nell intento di rodurre una rocedura di calcolo semlice, ma nel contemo iù realistica, er il caso di collasso totale Aureli et al.

2 M. Pilotti, M. Tomirotti, D. Grassia, B. Bacchi (26) hanno roosto una metodologia che, oltre a consentire di rirodurre l effettivo volume invasato e di raresentare in forma schematica le forme iù comuni delle sezioni trasversali delle valli, necessita di dati di facile reeribilità sull invaso e sull oera e richiede elaborazioni elementari. D altra arte, er talune tiologie di sbarramento, la normativa revede la ossibilità che il crollo ossa essere iotizzato arziale, tale comunque da fornire un raorto tra le aree della sezione di breccia e quella dell intera diga non minore di 1/3. Con riferimento a tali asetti, Bacchi et al. (26) hanno roosto una metodologia semlificata er la caratterizzazione dell idrogramma conseguente al crollo arziale di uno sbarramento, limitatamente ad invasi di volume finito, rismatici a endenza nulla e con sezione trasversale di forma ragionevolmente rettangolare. Nonostante i buoni risultati ottenuti, la semlificazione introdotta aare evidentemente limitativa. Nel resente lavoro si è quindi inteso generalizzare la metodologia aena descritta valutando l influenza di altri arametri, come la endenza e la forma dell invaso. 2 ANALISI DIMENSIONALE DEL PROBLEMA L'idrogramma conseguente allo svuotamento di un invaso er arziale collasso dello sbarramento diende in generale dalla forma dell'invaso stesso, la quale ne condiziona il volume comlessivo e, sorattutto, ne determina l'andamento temorale. Tale influenza è articolarmente significativa er quanto riguarda la zona nell'intorno del colmo. Al fine di migliorare la metodologia recedentemente roosta (Bacchi et al., 26) senza tuttavia erdere di vista l'obiettivo della semlicità di utilizzo, è arso oortuno ricondurre la forma naturale delle vallate sede di serbatoi artificiali a quella di una geometria semlice (figura 1) con area A della sezione retta descritta dalla relazione A = δh, (1) dove h è l'altezza risetto al fondo e δ e sono due arametri caratteristici. Lo h a h ho x So A(ho) Figura 1. Esemio di bacino utilizzato er la taratura della metodologia (=1.6). Si consideri l'idrogramma conseguente al rocesso di dam-break arziale er un invaso di geometria descritta dalla relazione (1) e che resenti linea d asse con endenza costante S =h /L, dove i simboli hanno il significato evidenziato in figura 1. Si suonga che il rocesso consegua all'istantanea rimozione di una orzione centrale dello sbarramento di area a, resa simmetricamente risetto alla linea d asse. Si uò

3 Una metodologia seditiva er la caratterizzazione dell idrogramma conseguente al crollo arziale mostrare che l idrogramma alla sezione della breccia uò, con buona arossimazione, ricondursi alla forma adimensionale: δh gh a A 2 a = f δh,, t g h. (2) h L Per evidenti ragioni di sazio si rimanda ad altro lavoro (in corso di ubblicazione) er un'adeguata argomentazione di tale relazione. Dalla (2) aare evidente che, fissati il arametro di forma e il raorto tra le aree a/a, la ortata adimensionale diende unicamente dal valore assunto dal temo adimensionale. Ciò imlica che, nelle iotesi fatte, tutti gli idrogrammi adimensionali relativi a fissati valori del arametro e del raorto a/a ossono essere descritti mediante un unico idrogramma adimensionale. 3 ANALISI DEI RISULTATI NUMERICI E LORO SINTESI uanto indicato nel recedente aragrafo deve evidentemente trovare verifica nei risultati derivanti dalla serimentazione che, vista la natura del fenomeno, non uò che rocedere er via numerica. L onda di iena conseguente al collasso arziale uò in via arossimata ricavarsi dalla risoluzione delle equazioni bidimensionali del moto delle correnti a suerficie libera sotto le iotesi di acque basse. Per la loro risoluzione è stato sviluato un aosito codice di calcolo, basato sullo schema alle differenze finite di Mac Cormack, già utilizzato con successo da numerosi autori in casi sia mono che bidimensionali. Per i dettagli dello schema numerico adottato si rimanda al lavoro già citato di Bacchi et al. (26). Il codice è stato utilizzato er il calcolo diretto dell idrogramma generato dal crollo arziale di uno sbarramento di assegnate caratteristiche. Al fine di rodurre una significativa mole di risultati numerici sui quali condurre le elaborazioni sono stati considerati iù di 2 bacini con sezione retta descritta dalla (1), all'interno di un amio camo di variabilità dei arametri, δ e S. Detto camo è stato desunto dall' analisi della geometria di una ventina di vallate aline ositanti o atte ad ositare invasi artificiali. Sulla base dei risultati ottenuti, il arametro è stato limitato tra 1.2 e 2 (si veda figura 2-a), mentre er il arametro δ è stato considerato un intervallo comreso tra 1 e 12 m a/a =.3, =1.5 y [m] 2 1 =1.2 =1.3 =1.4 =1.6 =1.5 =1.7 =1.8 =1.9 =2 [-] S =1%, δ=24.1 m 2- S =1%, δ=15.6 m 2- S =5%, δ=12.6 m 2- S =5%, δ=21.1 m 2- S =2.5%, δ=12.6 m 2- S =2.5%, δ=21.1 m 2- S =2%, δ=1.43 m 2- S =3%, δ=11 m 2- a) x [m] b) t [-] Figura 2. a) Forma della sezione degli invasi arossimanti al variare del arametro, b) idrogrammi adimensionali alla sezione della breccia (a/a =.3, =1.5). Per quanto riguarda le endenze si è scelto di considerare un intervallo di valori

4 M. Pilotti, M. Tomirotti, D. Grassia, B. Bacchi comresi tra l 1 ed il 3%. In corrisondenza di questo camo di variazione dei arametri sono stati simulati dam-break istantanei er i raorti a/a =1, a/a =.75, a/ A =.5, a/a =.3 e a/a =.25. Come anticiato al aragrafo recedente, le simulazioni numeriche hanno fornito idrogrammi che, se adimensionalizzati secondo le esressioni resenti nell eq. (2), tendono ad assomigliarsi er fissati valori di e di a/a. Tale asetto è evidenziato nel grafico di figura 2-b, in cui e t indicano risettivamente la ortata ed il temo adimensionali. La scelta di utilizzare l esressione riortata nell eq. (2) er anziché le altre disonibili in letteratura, come ad esemio quella utilizzata da Aureli at al. (26): ' =, (3) h gh δ è motivata dall attesa di ottenere, come in effetti evidenziato dall'analisi delle ortate al colmo adimensionali ( ) di tutti gli idrogrammi, valori di colmo indiendenti anche dal arametro, non solo er i casi di dam-break totale, ma anche, con ottima arossimazione, er i casi a/a <1. In corrisondenza dei valori di a/a considerati, nelle tabelle 1 e 2 sono riortati risettivamente i valori delle ortate al colmo adimensionali e dei temi adimensionali di sostanziale esaurimento delle ortate ( t f ), questi ultimi diendenti anche dal valore assunto dal arametro. a/a [-] [-] Tabella 1. Valori delle ortate al colmo adimensionali. a/a Tabella 2. Valori dei temi adimensionali di sostanziale esaurimento delle ortate. Data la somiglianza degli idrogrammi numerici adimensionali relativi a fissati valori dei arametri a/a e, si uò ensare di arossimarli attraverso un unica funzione che ne costituisca l idrogramma sintetico. Ciò uò farsi in diversi modi. Tra le diverse alternative valutate è arso iù oortuno scegliere quella che consentisse maggiore

5 Una metodologia seditiva er la caratterizzazione dell idrogramma conseguente al crollo arziale semlicità oerativa. In seguito ad un analisi comarativa si è giunti alla conclusione che la migliore funzione arossimante è un articolare olinomio di quarto grado: ( t) = at + ( b + b' ) t + ( c + c' ) t + ( d + d' ) t + ( e + e' ) (4) i cui coefficienti si ottengono dalla media di un altro olinomio di quarto grado con uno di terzo. Definito V il volume adimensionale invasato nei bacini, dato dal raorto tra il volume invasato rima del crollo (V) ed il rodotto tra la ortata ed il temo di normalizzazione (risettivamente e t ) che si ricavano dall esressione (2): a A h gh h L = δ, t 2 1 =, (5) + g h i arametri che comaiono nell eq. (4) si ossono ricavare imonendo alcune condizioni sulla forma dell idrogramma e sulla conservazione della massa: 1) = er t = : oiché il temo adimensionale in cui si verifica il colmo è rossimo allo zero, si iotizza che il valore si realizzi in corrisondenza della rimozione del aramento; 2) / t = er t = : questa scelta consegue dalla recedente; sebbene in generale al temo t = non si verifichi l annullamento della derivata rima degli idrogrammi, sostando il colmo nell'origine si contribuisce a minimizzare la curvatura del olinomio interolante; 3) = er t = t f (con t f istante finale della iena); 4) / t = er t = t f : la ragione di tale condizione risiede nella forma del ramo di esaurimento dell idrogramma, che uò essere arezzata nella figura 3 seguente. 5) t f ( t) dt = V : ovvero una condizione di congruenza affinché venga conservata la massa resente inizialmente nel serbatoio. uesti vincoli, se inseriti nel olinomio di quarto grado che comone l esressione (4), consentono di costruire un sistema lineare dalla cui soluzione è ossibile ricavare i valori dei arametri a, b, c, d ed e. I coefficienti b, c, d ed e del olinomio di terzo grado di cui si comone l equazione già citata ossono ricavarsi seguendo il medesimo rocedimento e imonendo i medesimi vincoli ad eccezione del numero 2. In figura 3 gli idrogrammi sintetici determinati secondo la metodologia sora descritta sono confrontati con l insieme degli idrogrammi numerici adimensionali relativi ai casi =1.2 e =1.7; al fine di fornire una raresentazione grafica chiara, l'inviluo degli idrogrammi ottenuti dalle simulazioni numeriche è stato raresentato con delle fasce colorate. Si onga attenzione al fatto che gli idrogrammi qui riortati, e i relativi olinomi arossimanti, si riferiscono ad un adimensionalizzazione del tio (3) (si è infatti utilizzata la variabile ' anziché ). Il motivo risiede nella necessità di raresentare i risultati in modo immediato e leggibile, cosa questa che non sarebbe

6 M. Pilotti, M. Tomirotti, D. Grassia, B. Bacchi ossibile utilizzando l esressione riortata nell eq. (2). uesta oerazione è legittimata dal fatto che er fissati valori di e di a/a le due esressioni forniscono idrogrammi adimensionali che differiscono unicamente er un fattore di scala. La corrisondenza tra l idrogramma sintetico e la fascia definita da quelli numerici aare molto buona non solo er gli esemi qui riortati, ma anche in tutti gli altri casi analizzati. '[-] =1.2 a=a a=.75a a=.5a a=.3a a=.25a t [-] '[-] =1.7 a=a a=.75a a=.5a a=.3a a=.25a t [-] Figura 3. Confronto tra gli idrogrammi numerici e quelli sintetici er diversi valori del raorto a/a e er i valori di =1.2 e = METODOLOGIA SEMPLIFICATA PER LA STIMA DEGLI IDROGRAMMI Sulla base dei risultati resentati nel recedente aragrafo, è ossibile infine ervenire ad una rocedura semlificata er l individuazione degli idrogrammi conseguenti a dam-break arziale er bacini reali. Le uniche informazioni necessarie sono la curva dei volumi d invaso, il tirante iniziale h e l area ad esso corrisondente, A. Tutte queste informazioni sono facilmente reeribili resso i gestori degli invasi. I assi in cui si articola il metodo, e che vengono roosti di seguito, sono stati arzialmente mutuati dal lavoro di Aureli et al. (26) er il caso di dam-break totale. 1. Si assimila il bacino ad un invaso rismatico endente con area della sezione trasversale esressa dalla formulazione (1); er bacini di questo tio la curva dei volumi d invaso uò essere calcolata come: h δy V = S dy = S δ + ( 1) h + 1 = ηh + 1. (6) Avendo a disosizione la curva dei volumi del bacino reale, i arametri caratteristici dell invaso in questione ( e η) ossono essere determinati mediante arossimazione ai minimi quadrati. 2. Calcolato così il valore di e noto quello dell area alla sezione di imosta A, dalla formulazione (1) si trova il valore del arametro δ, che, una volta inserito nella (6), consente di conoscere la endenza media dell asse dell invaso (S ). 3. Una volta scelto il valore di a/a er il quale si desidera conoscere l idrogramma, dall esressione (5) si individuano i valori di e t. Si calcola quindi il volume invasato inizialmente, corrisondente ad h, e si ricava il corrisettivo volume adimensionale (V ) dividendolo er il rodotto tra e t.

7 Una metodologia seditiva er la caratterizzazione dell idrogramma conseguente al crollo arziale 4. Sfruttando i valori riortati nelle tabelle 1 e 2 si risale risettivamente al valore di e t f. Per valori di e a/a differenti da quelli riortati si rocede mediante interolazione lineare. 5. Seguendo il rocedimento descritto nel aragrafo recedente si ricavano i coefficienti del olinomio adimensionale che arossima l'idrogramma effettivo. 6. Si risale infine all idrogramma sintetico dimensionale (t). 5 ANALISI DI CASI REALI Per comrovare l affidabilità della rocedura seditiva descritta al aragrafo recedente è necessario che essa venga verificata con riferimento a batimetrie reali. La verifica si attua mediante il confronto dell idrogramma numerico ottenuto dalla simulazione bidimensionale con quello sintetico. Si è così roceduto scegliendo un certo numero di valli dell'arco alino otenzialmente atte ad ositare invasi artificiali e caratterizzate da un andamento ragionevolmente rismatico. uesto tio di verifica è stata eseguita er un consistente numero di vallate; in questa sede sono stati riortati i risultati relativi a 4 otenziali invasi i cui arametri caratteristici sono riortati in tabella 3. Isirandosi alla normativa, si sono iotizzate brecce con raorto a/a 1/3. Invaso V h A a/a η δ L S [1 6 m 3 ] [m] [m 2 ] [-] [-] [m 4- ] [m 2- ] [m] [-] Valsesia Ridanna Ridanna Valtellina Tabella 3. Caratteristiche degli invasi considerati. Dal confronto dell idrogramma numerico con quello sintetico (si veda figura 4) si uò facilmente arezzare l ottimo risultato fornito dalla metodologia roosta. 6 CONCLUSIONI Nel resente lavoro viene valutata la ossibilità di caratterizzare in forma semlificata l'idrogramma conseguente al collasso arziale di uno sbarramento, sulla base di una schematizzazione della geometria del bacino. Tale schematizzazione, aoggiata ad alcune iotesi ragionevoli sulla forma della sezione trasversale, si è mostrata in grado di interretare efficacemente anche situazioni morfologiche reali maggiormente comlesse. Il rocedimento roosto aare semlice e caratterizzato da una estrema arsimonia nel numero e nella qualità delle informazioni necessarie, che si limitano alla sola curva di invaso del serbatoio di monte, alla descrizione della sezione tio della vallata e al valore assunto dal tirante all'istante iniziale. Nonostante la sua semlicità, il metodo, alicato ad una ventina di casi reali, ha semre mostrato di interretare in modo molto soddisfacente la forma e il colmo dell'idrogramma ottenuto dalle simulazioni numeriche di dettaglio.

8 M. Pilotti, M. Tomirotti, D. Grassia, B. Bacchi [m 3 /s] [m 3 /s] Idrogramma: Valsesia2, a/a =.37 numerico sintetico m 5 m 1 m t [s] Idrogramma: Ridanna3, a/a =.39 numerico sintetico t [s] [m 3 /s] [m 3 /s] Idrogramma: Ridanna2, a/a =.37 numerico sintetico m 6m 12m t [s] Idrogramma: Valtellina3, a/a =.37 numerico sintetico t [s] m 4m8m m 1m 2m 3m Figura 4. Confronto tra gli idrogrammi numerici e quelli sintetici. 1 BIBLIOGRAFIA Aureli, F., Maranzoni, A., Mignosa, P. & Ziveri, C. Una metodologia er il calcolo dell onda di iena conseguente a dam-break, XXX Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, Roma, 26. Bacchi, B., Oberto, F., Pilotti, M. & Tomirotti, M. Ricostruzione dell'idrogramma conseguente al collasso della diga del Gleno e roosta di un metodo semlificato er la stima delle onde conseguenti al crollo arziale di uno sbarramento, XXX Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, Roma, 26. Begnudelli, L. & Sanders, B. F. Simulation of the St. Francis dam-break flood, Proceedings of 32th Congress IAHR, Venice, Italy, 27. Pilotti, M. & Bacchi, B. Analisi modellistica dell incertezza connessa alla determinazione dell onda di iena seguente il crollo di sbarramenti naturali, Atti del convegno La revenzione delle catastrofi idrogeologiche: il contributo della ricerca scientifica, Alba, 5-7 Novembre 1996, Pilotti, M., Maranzoni, A. & Tomirotti, M. Modellazione matematica della roagazione dell onda di iena conseguente al crollo della diga del Gleno, XXX Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, Roma, 26. Valiani, A., Caleffi, V. & Zanni, A. Case study: Malasset dam-break simulation using a 2D finite volume method, Journal of Hydraulic Engineering, ASCE, 22, 128(5),

UGELLO CONVERGENTE. Dai valori noti si ricava: = = e quindi il rapporto: p a

UGELLO CONVERGENTE. Dai valori noti si ricava: = = e quindi il rapporto: p a UGELLO CONVERGENE. Si consideri un ugello convergente che scarica in ambiente ( a atm). Sono noti la temeratura di ristagno K, il diametro di uscita dell ugello D.m e la differenza di ressione tra monte

Dettagli

Idrogramma. L idrogramma è la rappresentazione grafica dell andamento della portata nel tempo.

Idrogramma. L idrogramma è la rappresentazione grafica dell andamento della portata nel tempo. Idrogramma ortata - Q L idrogramma è la raresentazione grafica dell andamento della ortata nel temo. La ortata si esrime normalmente in m 3 s -1 ovvero un volume diviso un temo: Q = dv dt ne consegue che

Dettagli

ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA

ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA Esercizio : Scelta ottimale di un monoolista e imoste Si consideri un monoolista con la seguente funzione di costo totale: C ( ) = 400 + + 0 0 La domanda

Dettagli

UNIVERSITA DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA ESERCITAZIONI DI IDROLOGIA NUOVO ORDINAMENTO Anno Accademico 2017/18

UNIVERSITA DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA ESERCITAZIONI DI IDROLOGIA NUOVO ORDINAMENTO Anno Accademico 2017/18 ESERCITAZIONE Nr.6 Argomenti Calcolo delle ortate al colmo di iena con i metodi: 1) Sirchia-Fassò, 2) Lazzari, 3) lognormale aggiornata, 4) TCEV delle ortate. Prerequisiti Lezioni teoriche (Ca. 7 del rogramma

Dettagli

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle reciitazioni INDICE 1. Il modello robabilistico di Gumbel... 2 2. Le curve di robabilità luviometrica (IDF)... 4 3. La relazione intensità-durata delle

Dettagli

Modellazione di eventi di Piena E stima della vulnerabilità idraulica

Modellazione di eventi di Piena E stima della vulnerabilità idraulica CINFAI - 215 Modellazione di eventi di Piena E stima della vulnerabilità idraulica Uno studio di pericolosità antelitteram: l ipotetico crollo della diga di Cancano, De Marchi, L Energia Elettrica, 1945.

Dettagli

Capitolo 2. Funzioni

Capitolo 2. Funzioni Caitolo 2 Funzioni 2.1. De nizioni Un concetto di fondamentale imortanza è quello di funzione. roosito la seguente de nizione: Vale a questo De nizione 10 Dati due insiemi (non vuoti) X e Y, si chiama

Dettagli

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle reciitazioni INDICE 1. Modelli robabilistici... Errore. Il segnalibro non è definito. 1.1 Modello di Gumbel... Errore. Il segnalibro non è definito. 1.2.

Dettagli

Corso di Impianti Dispense a cura di Simone Lugli Realizzate a favore degli allievi dell Istituto C. Ferrini di Verbania. 1. Il teorema di Bernoulli 2

Corso di Impianti Dispense a cura di Simone Lugli Realizzate a favore degli allievi dell Istituto C. Ferrini di Verbania. 1. Il teorema di Bernoulli 2 Indice 1. Il teorema di Bernoulli. Strumenti er misure su tubazioni: generalità e metodi di utilizzo 3.1. Il Tubo di Pitot 3.. Il venturimetro 4.3 Il boccaglio 5.4 Il diaframma 6.5. ltri strumenti er la

Dettagli

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle reciitazioni INDICE 1.! Modelli robabilistici... 2! 1.1! Modello di Gumbel... 2! 1.2.! Modello GEV... 3! 2.! Le curve di robabilità luviometrica (IDF)...

Dettagli

Procedura per la Risoluzione di Integrali Razionali Fratti

Procedura per la Risoluzione di Integrali Razionali Fratti Procedura er la Risoluzione di Integrali Razionali Fratti Matteo Tugnoli Marc, 0 Di seguito illustriamo una breve rocedura da alicare nel caso di integrazione di frazioni comoste da olinomi di differenti

Dettagli

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Modellazione su base fisica

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Modellazione su base fisica INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Modellazione su base fisica Prof. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel: 05 09300 email: crossi@deis.unibo.it Modelli e modellistica Motivazioni

Dettagli

De Donato S.R., Monti R., Bevitori P., Bagli, M.T. ARPA Emilia-Romagna, Sezione di Rimini, Via Gambalunga 83, Rimini (RN),

De Donato S.R., Monti R., Bevitori P., Bagli, M.T. ARPA Emilia-Romagna, Sezione di Rimini, Via Gambalunga 83, Rimini (RN), La stima dei livelli di camo magnetico rodotto da elettrodotti ad alta e altissima tensione in relazione al rocesso di ianificazione territoriale comunale De Donato S.R., Monti R., Bevitori P., Bagli,

Dettagli

Per quanto detto prima il fenomeno di svuotamento termina quando la pressione di ristagno è pari a:

Per quanto detto prima il fenomeno di svuotamento termina quando la pressione di ristagno è pari a: Esercizi Si consideri il serbatoio schematicamente raresentato in Fig., in cui è contenuto un gas avente inizialmente (cioè al temo t=0) temeratura T o =0F e ressione oi =0si. Il serbatoio è collegato

Dettagli

Esempio Le preferenze di un consumatore sono descritte dalla funzione di utilità U = x 1 x 2. Il suo reddito è pari a 400 con p 1 = 4 e p 2 = 10.

Esempio Le preferenze di un consumatore sono descritte dalla funzione di utilità U = x 1 x 2. Il suo reddito è pari a 400 con p 1 = 4 e p 2 = 10. 4. Effetto reddito ed effetto sostituzione Esemio Le referenze di un consumatore sono descritte dalla funzione di utilità U. Il suo reddito è ari a 400 con 4 e 0. a) Determinare la scelta ottima e come

Dettagli

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il fuso del cavo risultante e il fuso di Guyon

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il fuso del cavo risultante e il fuso di Guyon Università degli Studi di Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Laurea magistrale in Ingegneria Civile in Protezione Corso di Cemento rmato Precomresso / 2015-16 Progetto di travi in c.a. isostatiche Il fuso

Dettagli

ESERCITAZIONE N. 1 Equilibrio di mercato ed elasticità

ESERCITAZIONE N. 1 Equilibrio di mercato ed elasticità MICROCONOMIA CLA A.A. 003-004 ocente: Giacomo Calzolari RCITAZION N. quilibrio di mercato ed elasticità RCIZIO : quilibrio di mercato e sostamenti delle curve La quantità domandata di un certo bene è descritta

Dettagli

Schedulazione di dettaglio Macchine in parallelo

Schedulazione di dettaglio Macchine in parallelo Lezione 8 Schedulazione di dettaglio Macchine in arallelo Dati: Una lista di lotti (job) che devono essere rocessati da un sistema roduttivo comosto da un set di macchine in arallelo. Siano i lotti caratterizzati

Dettagli

SCELTA DEL CONSUMATORE

SCELTA DEL CONSUMATORE SCELT DEL CONSUMTORE Preferenze Cosa vorrebbe l individuo Vincolo di ilancio Cosa uò fare l individuo La decisione Cosa l individuo effettivamente fa N: ssioma di Razionalità Individuale PREFERENZE Iotesi:

Dettagli

Corso di Fisica tecnica e ambientale - a.a. 2011/ Docente: Prof. Carlo Isetti

Corso di Fisica tecnica e ambientale - a.a. 2011/ Docente: Prof. Carlo Isetti Corso di Fisica tecnica e ambientale - a.a. 011/01 - Docente: Prof. Carlo Isetti SENSAZIONE SONORA 18.1 L ORECCHIO UMANO La ercezione di suoni, come d altra arte già osservato al riguardo della luce, coinvolge

Dettagli

Metodi per la riduzione della dimensionalità Strumenti quantitativi per la gestione

Metodi per la riduzione della dimensionalità Strumenti quantitativi per la gestione Metodi er la riduzione della dimensionalità Strumenti quantitativi er la gestione Emanuele Taufer Introduzione Combinazioni lineari Regressione lineare sulle variabili trasformate Dettaglio teorico Metodi

Dettagli

Modulo 1: ALTIMETRIA LE PROIEZIONI QUOTATE RAPPRESENTAZIONE DEL PUNTO RAPPRESENTAZIONE DELLA RETTA. Corso di TOPOGRAFIA

Modulo 1: ALTIMETRIA LE PROIEZIONI QUOTATE RAPPRESENTAZIONE DEL PUNTO RAPPRESENTAZIONE DELLA RETTA. Corso di TOPOGRAFIA LE RAPPRESENTAZIONI NATURALI E CONVENZIONALI I.T.G. Forcellini Corso di TOPOGRAFIA Prof. Sommacal Fabio Modulo 1: ALTIMETRIA Coyright 2009 Zanichelli editore S..A., Bologna [6629] RAPPRESENTAZIONI 3D Possiamo

Dettagli

LE CENTRALI CON CICLO A VAPORE

LE CENTRALI CON CICLO A VAPORE M. GAMBINI: CENTRALI TERMOELETTRICHE LE CENTRALI CON CICLO A VAPORE 3.7.2 La regolazione di otenza e la valutazione delle restazioni a carico arziale Finora la trattazione, sia teorica che alicativa, ha

Dettagli

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il fuso del cavo risultante e il fuso di Guyon

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il fuso del cavo risultante e il fuso di Guyon Università degli Studi di Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Laurea magistrale in Ingegneria Civile in Protezione Corso di Cemento Armato Precomresso A/A 218-19 Progetto di travi in c.a. isostatiche Il fuso

Dettagli

B = {n N : n primo} (3) allora l intersezione di B e P è l insieme dei numeri naturali che sono sia primi che pari, quindi

B = {n N : n primo} (3) allora l intersezione di B e P è l insieme dei numeri naturali che sono sia primi che pari, quindi Lezione n.1 - Insiemi e numeri La matematica è innanzi tutto un linguaggio. Questo linguaggio è basato innanzi tutto sulla teoria degli insiemi. Un insieme è una collezione di oggetti, e uò essere secificato

Dettagli

ESERCITAZIONE 5: ESERCIZI DI RIPASSO

ESERCITAZIONE 5: ESERCIZI DI RIPASSO Microeconomia CLEA A.A. 00-00 ESERCITAZIONE 5: ESERCIZI DI RIPASSO Esercizio 1: Scelte di consumo (beni comlementari) Un consumatore ha referenze raresentate dalla seguente funzione di utilità: U (, )

Dettagli

Fondamenti di idrologia idrogramma di piena

Fondamenti di idrologia idrogramma di piena Corso di Laurea in Tecnologie Forestali e Ambientali Sistemazioni Idraulico-Forestali Fondamenti di idrologia idrogramma di iena Giancarlo Dalla Fontana Università di Padova A.A. 2013/2014 Idrogramma ortata

Dettagli

Considerazioni termodinamiche sulla termostatazione naturale degli ambienti

Considerazioni termodinamiche sulla termostatazione naturale degli ambienti ASSOCIAZIONE TERMOTECNICA ITALIANA 56 Congresso Nazionale Naoli, Settembre 2001 Considerazioni termodinamiche sulla termostatazione naturale degli ambienti Ciami M., Fantozzi F., Leccese F., Tuoni G. Diartimento

Dettagli

LA LORDIZZAZIONE DEI REDDITI NETTI IRPEF: STRUMENTI PER LA MICROSIMULAZIONE SUL 2005

LA LORDIZZAZIONE DEI REDDITI NETTI IRPEF: STRUMENTI PER LA MICROSIMULAZIONE SUL 2005 WORKING PAPER No 478 Marzo6 LA LORIZZAZIONE EI REITI NETTI IRPEF: STRUMENTI PER LA MICROSIMULAZIONE SUL 5 Simone Pellegrino iartimento di scienze economiche e finanziarie G. Prato Università di Torino

Dettagli

a 11 s 1 + a 12 s a 1n s n = b 1 a 21 s 1 + a 22 s a 2n s n = b 2..

a 11 s 1 + a 12 s a 1n s n = b 1 a 21 s 1 + a 22 s a 2n s n = b 2.. Matematica II 020304 Ogni sistema di m equazioni lineari in n incognite x 1 x 2 x n si uo raresentare nella forma a 11 x 1 + a 12 x 2 + + a 1n x n = b 1 a 21 x 1 + a 22 x 2 + + a 2n x n = b 2 a m1 x 1

Dettagli

Tonzig La fisica del calore

Tonzig La fisica del calore 0 Tonzig La fisica del calore c) Per stati di equilibrio caratterizzati da uno stesso valore della ressione (e del numero di moli), volume e temeratura assoluta sono direttamente roorzionali. Se 0 è il

Dettagli

Il modello ionosferico necessita l introduzione dei semicerchi come unità di misura degli angoli; si introduce pertanto la seguente convenzione:

Il modello ionosferico necessita l introduzione dei semicerchi come unità di misura degli angoli; si introduce pertanto la seguente convenzione: Versione: gio 27 mag 0 (Creato da: Marco Scuratti) Arofondimento sul disturbo ionosferico. In questo documento viene descritta la modellizzazione del disturbo ionosferico, secondo il modello di lobuchar.

Dettagli

Domanda e Offerta Viki Nellas

Domanda e Offerta Viki Nellas omanda e Offerta Viki Nellas Esercizio 1 Le curve di domanda e di offerta in un dato mercato er un dato bene sono risettivamente: d 50 2 e s 10 a) eterminate il rezzo e la quantità di equilibrio. b) eterminate

Dettagli

Soluzione numerica dei transitori termici: le differenze finite

Soluzione numerica dei transitori termici: le differenze finite Matteo Righetto (matr. 94) Piero Loatriello (matr.383) Soluzione numerica dei transitori termici: le differenze finite Immaginiamo di voler fornire calore a una lastra iana di un determinato sessore e

Dettagli

ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare

ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare Microeconomia rof. Barigozzi ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare Si immagini un individuo che ha a disosizione un budget di 500 euro e deve decidere come allocare tale budget tra un bene, che ha un

Dettagli

LE FUNZIONI ECONOMICHE

LE FUNZIONI ECONOMICHE M A R I O G A R G I U L O LE FUNZIONI EONOMIHE APPLIAZIONE DELL ANALISI MATEMATIA FUNZIONI EONOMIHE L economia è lo studio di come imiegare, con maggior convenienza, il denaro di cui si disone er raggiungere

Dettagli

Lezione 14 Il meccanismo della domanda e dell offerta. Breve e lungo periodo

Lezione 14 Il meccanismo della domanda e dell offerta. Breve e lungo periodo Corso di Economia Politica rof. S. Paa Lezione 14 Il meccanismo della domanda e dell offerta. Breve e lungo eriodo Facoltà di Economia Università di Roma La Saienza L equilibrio tra domanda e offerta Sovraoniamo

Dettagli

Dispensa del corso di FLUIDODINAMICA DELLE MACCHINE

Dispensa del corso di FLUIDODINAMICA DELLE MACCHINE Disensa del corso di FLUIDODINAICA DELLE ACCHINE Argomento: Onde di ach e onde d'urto (flusso stazionario, non viscoso di un gas erfetto) Prof. Pier Ruggero Sina Diartimento di Ingegneria Prof. P. R. Sina

Dettagli

La perdita secca di monopolio.

La perdita secca di monopolio. La erdita secca di monoolio. La erdita secca di monoolio. Consideriamo il caso generale in cui si abbia una funzione di domanda inversa di mercato =a-b ed una funzione di offerta =c+d Va notato che la

Dettagli

Predittore di Smith. (Complementi di Controlli Automatici: prof. Giuseppe Fusco) y p (t) Figura 1: Schema di controllo in retroazione con ritardo.

Predittore di Smith. (Complementi di Controlli Automatici: prof. Giuseppe Fusco) y p (t) Figura 1: Schema di controllo in retroazione con ritardo. Predittore di Smith (Comlementi di Controlli Automatici: rof. Giusee Fusco) Lo schema a redittore di Smith ha come obiettivo il miglioramento delle restazioni di un sistema di controllo in cui è resente

Dettagli

Lezione 24 IL TEOREMA DI BERNOULLI

Lezione 24 IL TEOREMA DI BERNOULLI unti dei corsi di Idraulica e Idrodinamica Lezione 4 IL TEOREM DI ERNOULLI Nella LEZIONE 3 abbiamo dedotto il teorema di ernoulli er le correnti fluide, artendo dall equazione del moto valida in tali circostanze.

Dettagli

Principi di Economia Microeconomia. Esercitazione 1 Domanda, Offerta ed Equilibrio. Soluzioni

Principi di Economia Microeconomia. Esercitazione 1 Domanda, Offerta ed Equilibrio. Soluzioni Princii di Economia Microeconomia Esercitazione 1 Domanda, Offerta ed Equilibrio Soluzioni Maria Tsouri Novembre 1 1. Raresentate graficamente le seguenti funzioni di domanda e di offerta: (a) d =1-P Calcoliamo

Dettagli

1) Si deve progettare un auto reattore per un missile che vola a M 1 := 1.8. Supponendo che

1) Si deve progettare un auto reattore per un missile che vola a M 1 := 1.8. Supponendo che Esercizi di Esame 1.mcd (1/9) 1) Si deve rogettare un auto reattore er un missile che vola a M 1 : 1.8. Suonendo che T 1 : 73.15 K, 1 : 0.7 atm, A : 0.0347 m, A 3 /A 1.34 e che la combustione roduce 196.7kJ/kg.

Dettagli

PLASTICITA IN RIFERIMENTO AI TERRENI

PLASTICITA IN RIFERIMENTO AI TERRENI PLASTICITA IN RIFERIMENTO AI TERRENI Es. rovino soggetto a rova di comressione monoassiale σ a σ a σ R R σ Y Y σ a O ε a OY: deformazioni reversibili, comortamento elastico (comortamento lineare er deformazioni

Dettagli

MICROECONOMIA. Studiamo adesso la relazione tra variazioni dei ricavi e variazione della quantità venduta:

MICROECONOMIA. Studiamo adesso la relazione tra variazioni dei ricavi e variazione della quantità venduta: Studiamo adesso la relazione tra variazioni dei ricavi e variazione della uantità venduta: In termini formali già saiamo che la variazione dei ricavi uò essere esressa come: R = + Seguendo una rassi ormai

Dettagli

Capitolo 1 Esercizi svolti

Capitolo 1 Esercizi svolti Caitolo 1 sercizi svolti sercizio 1.1 Il mercato del frumento oera in condizioni di concorrenza erfetta e le curve di domanda e offerta sono: = 1500-5 = 600 + 4 dove è esresso in /quintali e in milioni

Dettagli

CRITERI E ORIENTAMENTI PER LA DETERMINAZIONE DEGLI EVENTUALI

CRITERI E ORIENTAMENTI PER LA DETERMINAZIONE DEGLI EVENTUALI Atto n. 5/06 CRITERI E ORIENTAMENTI PER LA DETERMINAZIONE DEGLI EVENTUALI MAGGIORI COSTI SOSTENUTI PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA ALIMENTATI AD OLIO COMBUSTIBILE, AI SENSI

Dettagli

CAP.5. Caratteristiche di sollecitazione

CAP.5. Caratteristiche di sollecitazione CA.5 Caratteristiche di sollecitazione rinciali elementi strutturali Come già visto trattando il concetto di unto materiale, la soluzione di roblemi tecnici comorta necessariamente la definizione di un

Dettagli

Verifica di ipotesi: approfondimenti

Verifica di ipotesi: approfondimenti 1. Il -value Verifica di iotesi: arofondimenti Il test si uò effettuare: Determinando reventivamente le regioni di accettazione di H 0 e H 1 er lo stimatore considerato (sulla base del livello α e osservando

Dettagli

Esercizi con martingale Pietro Caputo 23 novembre 2006

Esercizi con martingale Pietro Caputo 23 novembre 2006 Esercizi con martingale Pietro Cauto 23 novembre 2006 Esercizio 1. Sia {X n } la asseggiata aleatoria simmetrica su Z con X 0 = 0, vale a dire che Z k = X k X k 1, k = 1, 2,... sono indiendenti e valgono

Dettagli

Cinematica grafica C.R P 2

Cinematica grafica C.R P 2 inematica grafica ome già evidenziato in recedenza, in alternativa alla formulazione analitica e limitatamente ai roblemi iani, è ossibile dare del roblema cinematico una formulazione grafica, che in qualche

Dettagli

Modello di Greitzer (1976) Simulazione del comportamento dinamico di compressori

Modello di Greitzer (1976) Simulazione del comportamento dinamico di compressori Modello di Greitzer (1976) Simulazione del comortamento dinamico di comressori Iotesi del modello. Si consideri un sistema fisico comosto, nell ordine, da un comressore, un lenum ed una valvola di strozzamento.

Dettagli

Peso atomico (meglio massa atomica)

Peso atomico (meglio massa atomica) Nome file d:\scuola\corsi\corso fisica\termodinamica\leggi dei gas.doc Creato il 26/3/2 7.5 Dimensione file: 4864 byte Andrea Zucchini Elaborato il 22//22 alle ore 5.52, salvato il 22//2 7.52 stamato il

Dettagli

NEl caso in cui il coefficiente di diffusione D sia costante,

NEl caso in cui il coefficiente di diffusione D sia costante, M. RUDAN APPUNTI SULLA DIFFUSIONE 1 Aunti sulla diffusione M. Rudan I. EQUAZIONE DELLA DIFFUSIONE NEl caso in cui il coefficiente di diffusione D sia costante, l equazione della diffusione si scrive =

Dettagli

ma come si puo misurare una grandezza fisica della quale si postula l esistenza, ma di cui non si conosce nulla? chiaramente misurarla direttamente

ma come si puo misurare una grandezza fisica della quale si postula l esistenza, ma di cui non si conosce nulla? chiaramente misurarla direttamente Princiio zero della termodinamica gli stati di equilibrio termico godono della articolare rorieta che i sistemi all equilibrio termico tra loro condividono una stessa grandezza fisica, detta temeratura

Dettagli

Sezioni d urto. Prof. Sergio Petrera Università degli Studi dell Aquila. 11 giugno La regola d oro di Fermi e la sezione d urto di Born

Sezioni d urto. Prof. Sergio Petrera Università degli Studi dell Aquila. 11 giugno La regola d oro di Fermi e la sezione d urto di Born Sezioni d urto Prof. Sergio Petrera Università degli Studi dell Aquila giugno 008 La regola d oro di Fermi e la sezione d urto di Born La regola d oro di Fermi si ricava in Meccanica Quantistica Non Relativistica

Dettagli

Teoria del consumo. Dott.ssa Alessandra Porfido

Teoria del consumo. Dott.ssa Alessandra Porfido Teoria del consumo Dott.ssa Alessandra orfido Esercizio 1 Siano = 20 e = 40 i rezzi unitari di mercato di due beni le cui quantità sono indicate con e. Il reddito R di cui disone il consumatore è ari a

Dettagli

Esercitazione: la scelta del consumatore.

Esercitazione: la scelta del consumatore. . Esercizio., La funzione di utilità di un consumatore è ( ) u. Il rezzo del bene è, il rezzo del bene è ed il reddito del consumatore è m 8. Determinare il aniere ottimo ( *, *) er il consumatore. Soluzione.

Dettagli

Università di Milano Bicocca - Facoltà di Economia Esame di Matematica Generale I 7 luglio 2010

Università di Milano Bicocca - Facoltà di Economia Esame di Matematica Generale I 7 luglio 2010 Università di Milano Bicocca - Facoltà di Economia Esame di Matematica Generale I 7 luglio 1 Esercizio 1 Doo avere raresentato gra camente la seguente funzione, trovare gli intervalli del dominio in cui

Dettagli

Esercizi proposti - Gruppo 7

Esercizi proposti - Gruppo 7 Argomenti di Matematica er l Ingegneria - Volume I - Esercizi roosti Esercizi roosti - Gruo 7 1) Verificare che ognuina delle seguenti coie di numeri razionali ( ) r + 1, r + 1, r Q {0} r ha la rorietà

Dettagli

Fisica dell Atmosfera e del Clima

Fisica dell Atmosfera e del Clima Università degli studi di rento Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria er l Ambiente e il erritorio Prof. Dino Zardi Diartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica Fisica dell Atmosfera e del

Dettagli

Valvole di espansione, pompe, compressori, turbine. mentre per i bilanci stazionari dell energia e dell entropia la forma generale e la seguente:

Valvole di espansione, pompe, compressori, turbine. mentre per i bilanci stazionari dell energia e dell entropia la forma generale e la seguente: Valvole di esansione, ome, comressori, turbine. Forma unificata dei bilanci Se si osservano le raresentazioni scematice allegate (agina 4, figure 4.5, 4.6, 4.7 e 4.9) risulta evidente come valvole di esansione,

Dettagli

Fisica dell Atmosfera e del Clima

Fisica dell Atmosfera e del Clima Università degli studi di rento Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria er l Ambiente e il erritorio Prof. Dino Zardi Diartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Fisica dell Atmosfera

Dettagli

ESERCIZI SULLA DINAMICA DI CORPI RIGIDI.

ESERCIZI SULLA DINAMICA DI CORPI RIGIDI. ESERCIZI SULL DINMIC DI CRPI RIIDI. Risoluzione mediante equazioni di Lagrange, equilibrio relativo (forze aarenti), stazionarietà del otenziale U; stabilità dell equilibrio e analisi delle iccole oscillazioni.

Dettagli

TECNOLOGIA E PRODUZIONE

TECNOLOGIA E PRODUZIONE TECNOOGIA E PRODUZIONE Fattori: avoro () : ore di lavoro imiegate Caitale () : fattori di roduzione che durano nel temo Tecnologia: Possibilità di combinazione dei fattori e er rodurre TECNOOGIA FATTORI

Dettagli

Funzioni di due variabili e rappresentazioni grafiche nello spazio

Funzioni di due variabili e rappresentazioni grafiche nello spazio Funzioni di due variabili e raresentazioni grafiche nello sazio Obiettivi l l l l comrendere il significato di derivata arziale calcolare derivate arziali comrendere il concetto di differenziale totale

Dettagli

MATHESIS. Sezioni di Napoli e C.mare di Stabia. Scuola Estiva di Formazione - Secondo Ciclo di Istruzione La Matematica dell incerto

MATHESIS. Sezioni di Napoli e C.mare di Stabia. Scuola Estiva di Formazione - Secondo Ciclo di Istruzione La Matematica dell incerto MATHESIS Sezioni di Naoli e C.mare di Stabia Scuola Estiva di Formazione - Secondo Ciclo di Istruzione La Matematica dell incerto Ferdinando Casolaro ferdinando.casolaro@unina.it Insegnamento della Probabilità

Dettagli

Introduzione alle macchine termiche

Introduzione alle macchine termiche 1 Introduzione alle macchine termiche In questa nota 1 introduciamo il concetto di macchina termica che oera con trasformazioni cicliche er trasformare calore in lavoro. In generale questo argomento viene

Dettagli

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi e tubi

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi e tubi Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 01 013 Serbatoi e tubi Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it htt://www.unibas.it/utenti/vona/ CONSIDEAZIONI INTODUTTIVE

Dettagli

ALIMENTAZIONE PIU CONVENIENTE (CON MINORI PERDITE) DI UN CARICO CON UN SOLO TRASFORMATORE O CON DUE TRASFORMATORI IN PARALLELO

ALIMENTAZIONE PIU CONVENIENTE (CON MINORI PERDITE) DI UN CARICO CON UN SOLO TRASFORMATORE O CON DUE TRASFORMATORI IN PARALLELO ALIMETAZIOE IU COVEIETE (CO MIORI ERDITE) DI U CARICO CO U SOLO TRASFORMATORE O CO DUE TRASFORMATORI I ARALLELO La condizione iù conveniente è quella er la quale sono minori le erdite totali (nel ferro

Dettagli

INTRODUZIONE. L obiettivo centrale della tesi consiste nell analizzare, attraverso una opportuna tecnica

INTRODUZIONE. L obiettivo centrale della tesi consiste nell analizzare, attraverso una opportuna tecnica INTRODUZIONE L obiettio centrale della tesi consiste nell analizzare attraerso una oortuna tecnica statistica denominata ANALISI DELLE COMPONENTI PRINCIPALI due distinti set di dati relatii allo stato

Dettagli

Modellazione dinamica per il controllo di processo. Davide Manca Strumentazione e Controllo di Impianti Chimici Politecnico di Milano

Modellazione dinamica per il controllo di processo. Davide Manca Strumentazione e Controllo di Impianti Chimici Politecnico di Milano L2 Modellazione dinamica er il controllo di rocesso Davide Manca Strumentazione e Controllo di Imianti Chimici Politecnico di Milano L2 Dinamica di rocesso Il controllo di rocesso richiede la conoscenza

Dettagli

TFA A048. Matematica applicata. Incontro del 28 aprile 2014, ore 15-17

TFA A048. Matematica applicata. Incontro del 28 aprile 2014, ore 15-17 TFA A048. Matematica alicata Incontro del 8 arile 04, ore 5-7 Aunti di didattica della matematica alicata all economia e alla finanza. Alicazioni dell analisi (funzioni in iù variabili) a roblemi di Economia

Dettagli

CALCOLO DELLA PORTATA DI PIENA CON MODELLO BIDIMENSIONALE NON LINEARE

CALCOLO DELLA PORTATA DI PIENA CON MODELLO BIDIMENSIONALE NON LINEARE XXXIII Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche Brescia, 10-15 settembre 2012 CALCOLO DELLA PORTATA DI PIENA CON MODELLO BIDIMENSIONALE NON LINEARE C. Nasello 1, M. Sinagra 2, T. Tucciarelli

Dettagli

LAVORO ED ENERGIA ( ˆ ˆ ) 1 Lavoro di una forza. L per effetto di una forza F ; sia r il vettore posizione del

LAVORO ED ENERGIA ( ˆ ˆ ) 1 Lavoro di una forza. L per effetto di una forza F ; sia r il vettore posizione del LAVR ED ENERGIA La valutazione dell equazione del moto di una articella a artire dalla forza agente su di essa risulta articolarmente semlice qualora la forza è costante; in tal caso è ossibile stabilire

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEL TASSO DI REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO PER I SERVIZI INFRASTRUTTURALI DEI SETTORI ELETTRICO E GAS, PER IL PERIODO

AGGIORNAMENTO DEL TASSO DI REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO PER I SERVIZI INFRASTRUTTURALI DEI SETTORI ELETTRICO E GAS, PER IL PERIODO DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE 557/2018/R/COM AGGIORNAMENTO DEL TASSO DI REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO PER I SERVIZI INFRASTRUTTURALI DEI SETTORI ELETTRICO E GAS, PER IL PERIODO 2019-2021 Documento

Dettagli

Moto Monodimensionale in Condotti

Moto Monodimensionale in Condotti Diartimento di Ingegneria Industriale Moto Monodimensionale in Condotti Fluido Comrimibile - eoria Fig a Fig B Fig. A Moti D Comrimibili- ermodinamica Scuola di Ingegneria Corso di e Macchine A.A. 3 4

Dettagli

Teoria del consumo Viki Nellas

Teoria del consumo Viki Nellas Teoria del consumo Viki Nellas Esercizio Siano = 0 e = 40 i rezzi unitari di mercato di due beni le cui quantità sono indicate con e. Il reddito R di cui disone il consumatore è ari a 5000 a) Si tracci

Dettagli

APPENDICE A5 GIUNTO INCOLLATOA SEMPLICE SOVRAPPOSIZIONE SIMMETRICO: SOLLECITAZIONE DI TAGLIO E FLESSIONE; SOLLECITAZIONE DI SFORZO NORMALE

APPENDICE A5 GIUNTO INCOLLATOA SEMPLICE SOVRAPPOSIZIONE SIMMETRICO: SOLLECITAZIONE DI TAGLIO E FLESSIONE; SOLLECITAZIONE DI SFORZO NORMALE APPENDICE A5 GIUNO INCOAOA SEPICE SORAPPOSIZIONE SIERICO: SOECIAZIONE DI AGIO E FESSIONE; SOECIAZIONE DI SFORZO NORAE A5.1. Problema di equilibrio Si esamina il roblema di equilibrio di un giunto incollato

Dettagli

Generalizzazione dell equazione logistica (UN) Autore: Antonello Urso - 07/07/07

Generalizzazione dell equazione logistica (UN) Autore: Antonello Urso - 07/07/07 Generalizzazione dell equazione logistica (UN) Autore: Antonello Urso - 07/07/07 Pianetagalileo - (ultimo aggiornamento: 23/07/07) Introduzione: L equazione logistica uò descrivere lo sviluo di una oolazione

Dettagli

5.3. Classificazione delle sezioni trasversali

5.3. Classificazione delle sezioni trasversali 5.3. Classificazione delle sezioni trasversali 5.3.1. Princii (1) Quando si adotti l'analisi lastica globale, le membrature devono essere in grado di formare cerniere lastiche aventi sufficiente caacità

Dettagli

Principi di Economia - Microeconomia Esercitazione 2 Domanda, offerta ed equilibrio di mercato Soluzioni

Principi di Economia - Microeconomia Esercitazione 2 Domanda, offerta ed equilibrio di mercato Soluzioni Princii di Economia - Microeconomia Esercitazione 2 Domanda, offerta ed equilibrio di mercato Soluzioni Daria Vigani Febbraio 2014 1. Assumiamo la seguente funzione di domanda di mercato er il gelato:

Dettagli

Deduzione della legge dell azione di massa per via cinetica

Deduzione della legge dell azione di massa per via cinetica L equilibrio chimico Reazioni reversibili o di equilibrio: reazioni che ossono avvenire sia in senso diretto che in senso inverso Deduzione della legge dell azione di massa er via cinetica A + B C + D

Dettagli

Regolarizzazione (Shrinkage) Strumenti quantitativi per la gestione

Regolarizzazione (Shrinkage) Strumenti quantitativi per la gestione Regolarizzazione (Shrinkage) Strumenti quantitativi er la gestione Emanuele Taufer Metodi di regolarizzazione o shrinkage Regressione ridge Standardizzare i redittori Dati Credit.csv Ridge er i dati Credit.csv

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIA. - Prova scritta di ANALISI MATEMATICA 2 - Appello del 16 settembre 2013

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIA. - Prova scritta di ANALISI MATEMATICA 2 - Appello del 16 settembre 2013 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIA - Prova scritta di ANALISI MATEMATICA - Aello del 6 settembre COGNOME:... NOME:... MATRICOLA:... CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA:... IMPORTANTE Al termine della rova

Dettagli

RELAZIONE DI MAYER. Per quanto riguarda l ultimo termine, esprimendo V in funzione di p e T si ha: nrt

RELAZIONE DI MAYER. Per quanto riguarda l ultimo termine, esprimendo V in funzione di p e T si ha: nrt RELAZIONE DI MAYER La relazione di Mayer è: C C R IL rinciio della termodinamica si uò scrivere come du δ δl () Consideriamo due trasformazioni, delle quali una sia un isocora e l altra una isobara, che

Dettagli

MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI

MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI Nei moti quasi unidimensionali si iotizza la costanza del valore di tutte le grandezze termofluidodinamiche su ciascuna suerficie ermeabile aartenente alla suerficie esterna

Dettagli

Variazione della funzione di domanda: aumento del reddito. Come la rappresentiamo? Quando Q=0 P=5 (intercetta sull asse del prezzo)

Variazione della funzione di domanda: aumento del reddito. Come la rappresentiamo? Quando Q=0 P=5 (intercetta sull asse del prezzo) Variazione della funzione di domanda: aumento del reddito Funzione di domanda D 0 : = - funzione di domanda) (A arità di altre determinanti della Come la raresentiamo? uando =0 = (intercetta sull asse

Dettagli

125. Simulazioni del decadimento radioattivo con la TI Voyage 200 di Pietro Romano L. S. Leonardo, Giarre (CT)

125. Simulazioni del decadimento radioattivo con la TI Voyage 200 di Pietro Romano L. S. Leonardo, Giarre (CT) Numero 11 Dicembre 29 125. Simulazioni del decadimento radioattivo con la TI Voyage 2 di Pietro Romano [r.romano@tin.it] L. S. Leonardo, Giarre (CT) Abstract.. A grahical calculator, as TI Voyage 2, can

Dettagli

La probabilità. f n. evidentemente è 0 ( E)

La probabilità. f n. evidentemente è 0 ( E) La robabilità Definizione - Eserimento aleatorio Ogni fenomeno del mondo reale al quale associare una situazione di incertezza. Es: Lancio di un dado, estrazioni numeri della tombola, ecc. Definizione

Dettagli

SCIENZA DEI MATERIALI. Chimica Fisica. VII Lezione. Dr. Fabio Mavelli. Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Bari

SCIENZA DEI MATERIALI. Chimica Fisica. VII Lezione. Dr. Fabio Mavelli. Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Bari SCENZA DE MAEAL Chimica Fisica V Lezione Dr. Fabio Mavelli Diartimento di Chimica Università degli Studi di Bari Equazione Fondamentale 2 l rimo ed il secondo rinciio ermettono di esrimere la variazione

Dettagli

Introduzione a rischio e rendimento

Introduzione a rischio e rendimento CAPITOLO 8 Introduzione a rischio e rendimento Semlici PROBLEMI 1. Il risultato atteso è 100 e il rendimento atteso è zero. La varianza è 20 000 (ercentuale al quadrato) e lo scarto quadratico medio è

Dettagli

LA REGOLAZIONE DELLA POTENZA DELLE TURBINE A GAS

LA REGOLAZIONE DELLA POTENZA DELLE TURBINE A GAS LA REGOLAZIONE DELLA POENZA DELLE URBINE A GAS 1 1. GENERALIÀ Si ricorda che la regolazione di una macchina motrice raresenta l adeguamento della otenze erogata a quella richiesta dal sistema utilizzatore.

Dettagli

NOTE SULL EQUILIBRIO DEL CONSUMATORE

NOTE SULL EQUILIBRIO DEL CONSUMATORE NT SULL QULBR DL CNSUMATR Valeria Gattai 1 La teoria delle scelte del consumatore si reoccua di siegare come un individuo renda decisioni razionali in condizioni di scarsità. La lettura dei rimi caitoli

Dettagli

2 Le fluttuazioni economiche: domanda e offerta aggregata

2 Le fluttuazioni economiche: domanda e offerta aggregata 2 Le fluttuazioni economiche: domanda e offerta aggregata 2.1 Crescita economica e fluttuazioni È tradizione suddividere la Macroeconomia in due cami di studio distinti: la crescita e le fluttuazioni.

Dettagli

Indicatori della dinamica dei prezzi al consumo per alcune tipologie di famiglie Anni

Indicatori della dinamica dei prezzi al consumo per alcune tipologie di famiglie Anni 20 Febbraio 2007 Premessa Indicatori della dinamica dei rezzi al consumo er alcune tiologie di famiglie Anni 2001-2006 Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Informazioni e chiarimenti

Dettagli

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi in c.a.p.

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi in c.a.p. Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Serbatoi in c.a.. Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it htt://www.unibas.it/utenti/vona/ I SERBATOI

Dettagli

Idraulica e Idrologia: Lezione 12 Agenda del giorno

Idraulica e Idrologia: Lezione 12 Agenda del giorno Idraulica e Idrologia: Lezione genda del giorno Idrostatica: fluidi in quiete - Unità di misura er la ressione di un fluido - Pressione e rofondità - Princiio di rchimede: cori in un fluido Pg Fluido Cosa

Dettagli

Crollo istantaneo di una diga di ritenuta

Crollo istantaneo di una diga di ritenuta UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Facoltà di Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Ambientale G. Ippolito Tesi di laurea in Idraulica: Crollo istantaneo

Dettagli