CRISI E RISANAMENTO AZIENDALE: L ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI EX ART. 182BIS L.F. Livorno, 15 febbraio 13
|
|
- Michelangelo Adolfo Marchesi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CRISI E RISANAMENTO AZIENDALE: L ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI EX ART. 182BIS L.F. PROF. RICCARDO PASSERI Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Dottore Commercialista e Revisore Legale Studio Legale e Tributario Miccinesi e Associati Livorno, 15 febbraio 13
2 FASI DEL PROCESSO VALUTATIVO DELLA STRATEGIA DI RISANAMENTO
3 La diagnosi della crisi I segnali premonitori, tipici di una crisi aziendale, vengono visti come «motivi di propensione»; si suddividono in: sintomi di decadenza, legati all aspetto qualitativo aziendale; sintomi di squilibro, legati all aspetto quantitativo aziendale, e quindi facilmente misurabili. La propensione può comunque essere legata a fattori: 1. economici (sia macro che micro); 2. settoriali.
4 La diagnosi della crisi I fattori macro-economici sono quelli legati alla situazione economica, politica e sociale di ogni paese, ad esempio: - carenza di capacità imprenditoriali e manageriali; - scarsi investimenti; - sistema bancario debole e inelastico; - instabilità politica; - pesantezza burocratica; - scarsa regolamentazione del mercato del lavoro; - difficoltà di reperimento delle materie prime.
5 La diagnosi della crisi I fattori settoriali sono quelli legati all evoluzione, in positivo e/o negativo, dei settori di imprese; solitamente si dividono in: nuovi settori; settori in espansione; settori maturi. Premesso che il sintomo della decadenza riguarda spesso solo l ultimo dei settori accennati, sintomi di squilibrio possono interessare tutti i settori (per la ciclicità tipica di ogni settore).
6 La diagnosi della crisi Infine i fattori micro-economici sono interni all impresa; possono essere facilmente misurabili, in quanto hanno una chiara manifestazione quantitativa; ad esempio: - perdita di redditività; - negatività dei flussi di cassa; - calo del fatturato legato alla crisi delle vendite; - perdita di quote di mercato; - dissoluzione della classe manageriale; - aumento significativo dei debiti (soprattutto bancari).
7 Stadi e cause della crisi d impresa La crisi, in quanto manifestazione di tipo patologico, si sviluppa solitamente in maniera lenta, secondo un percorso di deterioramento che può essere suddiviso in 4 stadi, per ognuno dei quali è possibile evidenziare: una fase del percorso di declino e della crisi; i tratti salienti con la quale essa si rileva. I 4 stadi della crisi aziendale sono di seguito riportati:
8 Stadi e cause della crisi d impresa 1. Lo stadio diincubazione, caratterizzato da squilibri e inefficienze; 2. Lo stadio di maturazione, caratterizzato da perdite economiche e con intaccamento del capitale; 3. Lo stadio delle gravi ripercussioni, caratterizzato da perdita di credito, carenze di cassa, affidabilità dell impresa; 4. Lo stadio di insolvenza e dissesto. graficamente..
9 Stadi e cause della crisi d impresa
10 Il piano di risanamentofattori di successo
11 Il piano di risanamento- tempistica
12 La ristrutturazione del passivo Da un punto di vista spiccatamente operativo, quello che occorre fare si può riassumere come segue: 1. Valutare lo stato dell azienda e dei suoi parametri vitali (attenta analisi della situazione economico/reddituale e patrimoniale/finanziaria); 2. se sussistono i requisiti di cui sopra, attivazione veloce verso l opzione del risanamento e del rilancio dell attività aziendale; 3. se non sussistono i presupposti di cui sopra procedere alla singola o globale liquidazione degli assets aziendali.
13 La ristrutturazione del passivo Gli accordi di ristrutturazione dei debiti (art.182 bis L.80/2005), sono sicuramente uno strumento diverso dal concordato preventivo (l art.160 L.F.), e rappresentano una possibilità per andare a regolare la crisi d impresa e garantire la piena ripresa dell attività aziendale, senza dover necessariamente svolgere alcuna specifica indagine circa le cause che l hanno determinata, limitandosi, la norma, a chiedere ad un esperto di garantire che l accordo medesimo possa trovare attuazione.
14 La ristrutturazione del passivo Questi vengono stipulati dal debitore con i creditori che devono rappresentare almeno il 60% dell intera esposizione debitoria e, naturalmente, non devono assolutamente sacrificare le ragioni dei creditori dissenzienti, cui dovrà essere assicurato l integrale pagamento del dovuto. Quanto sopra non dovrà portare alcuna lesione della par condicio creditorum.
15 La ristrutturazione del passivo Tramite lo strumento degli accordi di ristrutturazione il legislatore ha inteso consentire una regolamentazione consensuale della creditoria, attraverso un rientro graduale (nella pratica questo avviene non prima dei 5/8 anni, più spesso oltre i 10) legato alle capacità reddituali future dell azienda. A garanzia di quanto sopra opera la figura dell esperto, ovvero del professionista abilitato che andrà ad asseverare il Piano attestando la veridicità dei dati, evidenziando le condizioni di fattibilità dello stesso.
16 La ristrutturazione del passivo In sostanza, siamo innanzi ad un accordo di natura stragiudiziale, dove l autorità giudiziaria è chiamata ad una valutazione solo in fase di omologazione, se, in maniera del tutto lecita, alcuni creditori sollevassero delle opposizioni sul riconoscimento del propri credito o su quello integrale di un creditore estraneo.
17 La ristrutturazione del passivo Molto interessante è il caso previsto dalla normativa, purtroppo scarsamente contemplato dalla nostra prassi, che prevede la possibilità di convertire crediti vantati in percentuale (quote o azioni) di capitale di rischio o prestiti partecipativi. Si avrebbe in questo caso la trasformazione del soggetto da creditore a socio.
18 La ristrutturazione del passivo Nello specifico, ci troviamo innanzi ad una procedura di chiaro scopo ri-organizzativo, che colpisce primariamente l aspetto finanziario, ma inserita comunque in un più vasto piano di valutazioni delle singole componenti aziendali, per un recupero di efficienza, che potrà contestualmente prevedere: dismissione di asset aziendali; mutamenti di strategie organizzative, produttive, distributive; revisione della struttura lavorativa anche, purtroppo, con ridimensionamento del personale.
19 D.L. 22 giugno 2012 n. 83 (c.d. Decreto crescita) La lettera f) dell art. 33 introduce due novità operative importanti: a) Il debitore può chiedere subito al Tribunale di essere autorizzato a contrarre finanziamenti prededucibili e a pagare i fornitori anteriori le cui prestazioni siano funzionali alla prosecuzione dell attività d impresa; può riguardare anche finanziamenti non ancora ottenuti.
20 D.L. 22 giugno 2012 n. 83 (c.d. Decreto crescita) b) Perdita del capitale delle società in crisi. In costanza di procedimenti di concordato preventivo e per l omologazione degli accordi di ristrutturazione, non operano gli obblighi di ricapitalizzazione a seguito di perdite né la causa di scioglimento per riduzione o perdita del capitale.
21 La ristrutturazione del passivo PROCESSO DI OMOLOGAZIONE Il legislatore ha stabilito che spetta al debitore (chiaramente!!) l onere di depositare una dichiarazione finalizzata alla richiesta di voler avviare il procedimento per poi ottenere successivamente l omologazione dell accordo di ristrutturazione presentato. Elemento fondamentale è la relazione dell esperto che deve andare a corredare la documentazione da presentare.
22 La ristrutturazione del passivo LA RELAZIONE DELL ESPERTO, deve contenere: una breve sintesi delle cause che hanno portato l azienda a dover presentare un accordo di ristrutturazione; una seria analisi della situazione economico/finanziaria in cui versa l azienda; i punti cardine dell accordo stesso; le reali condizioni di attuabilità; i criteri tramite i quali si intende andare a soddisfare il ceto creditorio estraneo all accordo.
23 Quali valutazioni quantitative? Occorre verificare se i «fondamentali» economici perdurano Quali sono i livelli di performance produttiva Quali sono i livelli di performance finanziaria
24 Quali valutazioni quantitative? Quali sono gli stock fisiologici di debito Quali sono gli stock fisiologici di CCN Quali sono i livelli fisiologici di flussi finanziari (cash flow) Determinare il livello di indebitamento eccessivo rispetto ai livelli fisiologici di equilibrio strutturale
25 Il capitale Circolante Netto (WC) Occorre aver presente il fatto che in pendenza di un 182 bis, o altra procedura, i fornitori tendono inesorabilmente a comprimere i tempi di credito di fornitura, mentre i clienti, soprattutto se Attività immobilizzate Attività circolanti Passività a breve termine Passività a M/L termine strategici, ad allungarli, determinando un aumento del CCN (WC)!
26 Il capitale Circolante Netto (WC) Anche dal raffronto dei volumi, emerge che una parte del circolante è finanziato dai debiti a M/L termine Passività a breve termine Attività circolanti
27 Il capitale Circolante Netto (WC) Anche la detenzione di scorte di magazzino diventa spesso «un lusso» per un impresa in «182 bis», perché è un attività che assorbe risorse finanziarie a M/L termine, il cui aumentare è poi stata la causa della crisi. Attuare un piano di risanamento significa, quindi, invertire le tendenze negative che hanno contribuito a generare la crisi: Meno impiego in CCN (WC) Accorciare i tempi di riscossione, senza dover ricorrere necessariamente a nuovo e maggiore utilizzo di autoliquidante, il cui eventuale incremento dovrebbe essere destinato al rimborso del debito oggetto di accordo «182 bis»
28 Quali valutazioni quantitative? Valutare le capacità di generazione dei flussi di cassa ulteriori rispetto ai livelli fisiologici Valutare quanto tempo occorre per estinguere i debiti in eccesso rispetto ai livelli fisiologici, con i flussi di cassa prospettici, considerando eventuali stralci.
29 Quali valutazioni quantitative? Considerare attentamente le dinamiche dello sviluppo del mercato e delle quote di mercato assolute e relative Ponderare i costi dello sviluppo, anche in fase di crisi; errore strategico non investire in R&S perché si è in crisi! Verifiche continue sul raggiungimento degli obiettivi di piano; monitoraggio continuo senza «sindromi da performance»
GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO: CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI Il ruolo del professionista
GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO: CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI Il ruolo del professionista Dott. Matteo Durola Martedì 14 Settembre 2010 ore 15,30 Assolombarda,
DettagliEnte strumentale della Regione Piemonte istituito con L.R. n. 10 del DIRETTORE GENERALE Dr. Oscar BERTETTO
ARESS Ente strumentale della Regione Piemonte istituito con L.R. n. 10 del 16.03.1998 DIRETTORE GENERALE Dr. Oscar BERTETTO Linee guida sul Bilancio Sociale e di Missione INDICATORI ECONOMICI Gianni BONELLI
DettagliAnalisi delle condizioni di miglior soddisfacimento dei crediti
Analisi delle condizioni di miglior soddisfacimento dei crediti 1 Condizione del miglior soddisfacimento dei crediti Art. 186 bis L.F. II comma: a) il piano di cui all'articolo 161, secondo comma, lettera
DettagliREDAZIONE DEL PIANO E CONTENUTI DELL ATTESTAZIONE NEL CONCORDATO FINANZA INTERINALE IN CONTINUITÀ CON RICHIESTA DI
REDAZIONE DEL PIANO E CONTENUTI DELL ATTESTAZIONE NEL CONCORDATO IN CONTINUITÀ CON RICHIESTA DI FINANZA INTERINALE 1 LA RELAZIONE DEL PROFESSIONISTA IN CASO DI CONCORDATO IN CONTINUITÀ Attività da svolgere
DettagliGESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONE FISCALI. Docente:Avv.
GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONE FISCALI Docente:Avv. Andrea Leoni Milano, 14 Settembre 2010 Le fonti RD 16 marzo 1942 nr. 267 (Legge fallimentare)
DettagliCONCORDATO CON CONTINUITA AZIENDALE Art. 186-bis del R.D. 16 Marzo 1942, n.267 (Legge Fallimentare), introdotto con il decreto legge 22 giugno 2012,
CONCORDATO CON CONTINUITA AZIENDALE Art. 186-bis del R.D. 16 Marzo 1942, n.267 (Legge Fallimentare), introdotto con il decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge 7 Agosto 2012, n. 134 ...
DettagliGESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO NELLA CRISI D IMPRESA. CONCORDARDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI.
GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO NELLA CRISI D IMPRESA. CONCORDARDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI. Avv. Andrea Leoni Milano, 04 Aprile 2011 1 Le fonti RD 16 marzo 1942
DettagliProfili contrattuali della gestione in bonis della crisi: dall accordo di standstill al piano di risanamento attestato
Profili contrattuali della gestione in bonis della crisi: dall accordo di standstill al piano di risanamento attestato Lupoli Avv. Vittorio www.beplex.com 31 gennaio 2014 Cosa è? E un accordo tra il debitore
DettagliLa fattibilità del piano e la relazione del professionista ex art. 161 L.F. Forlì 11 dicembre 2009
La fattibilità del piano e la relazione del professionista ex art. 161 L.F. Università degli studi di Bologna, Facoltà di Economia di Forlì Procedure di composizione negoziale della crisi d impresa Caratteristiche
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE
IL SISTEMA DI GESTIONE FINANZIARIA Elementi fondamentali OBIETTIVI 1. Analizzare l andamento finanziario della gestione 2. Definire gli obiettivi economicofinanziari di medio e breve periodo 3. Elaborazione
DettagliIndice. Prefazione di Marco Vitale. Presentazione XIII. Parte prima CRISI D'IMPRESA: DEFINIZIONI E CAUSE. 1 Le tipologie di crisi di impresa
Indice Prefazione di Marco Vitale Presentazione XI XIII Parte prima CRISI D'IMPRESA: DEFINIZIONI E CAUSE 1 Le tipologie di crisi di impresa 1.1 Introduzione 1.2 La situazione italiana 1.3 Le cause della
DettagliI Piani di risanamento ex art. 67 LF
I Piani di risanamento ex art. 67 LF Aggiornato al 16.04.2016 Autore: Gianni Dini Il nuovo art. 67, 3 co., lett. d) statuisce che non sono soggetti ad azione revocatoria fallimentare gli atti, i pagamenti
DettagliCRISI D IMPRESA E RISANAMENTO
CRISI D IMPRESA E RISANAMENTO Gli interventi a sostegno delle imprese in difficoltà E. Alberto Bertolotti Amministratore Delegato ACF SpA Analisi effettuata su un campione di 600 aziende manifatturiere
DettagliLA MANCANZA DI CONTINUITA AZIENDALE
ASSOCIAZIONE GIUSLAVORISTI ITALIANI LA MANCANZA DI CONTINUITA AZIENDALE Prof. Riccardo Bauer CONTINUITA AZIENDALE Cosa è? Perché è importante? Stato dell arte Quali riferimenti sono validi per valutare
DettagliProf. Giuseppe Sancetta. Gli equilibri, i disequilibri e gli stati patologici
Prof. Giuseppe Sancetta Gli equilibri, i disequilibri e gli stati patologici Introduzione Crisi diffuse (settori) e particolari (singole imprese) Problemi derivanti da un orientamento a breve anziché a
Dettaglilez. 3: Natura, Cause e fasi della Crisi Giovanna Dossena Alessandro Danovi
lez. 3: Natura, Cause e fasi della Crisi Giovanna Dossena Alessandro Danovi Sommario Crisi d impresa: fenomeno storico Definizioni di crisi Tipologie di crisi. Le cause. Approccio soggettivo e oggettivo
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese Industriali Avanzato lez. 8-9 il quadro normativo italiano
Economia e Gestione delle Imprese Industriali Avanzato lez. 8-9 il quadro normativo italiano IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO LA GESTIONE PUBBLICA DELLA CRISI LA GESTIONE GIUDIZIALE DELLA CRISI FALLIMENTO
DettagliIl ruolo del Dottore Commercialista e la crisi d impresa
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scuola per la preparazione all Esame di Stato Il ruolo del Dottore Commercialista e la crisi d impresa RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (D.L. 22 GIUGNO 2012
DettagliL IMPRENDITORE E LA RIFORMA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI: LE NUOVE OPPORTUNITA PER GESTIRE E RISOLVERE LA CRISI D IMPRESA
L IMPRENDITORE E LA RIFORMA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI: LE NUOVE OPPORTUNITA PER GESTIRE E RISOLVERE LA CRISI D IMPRESA Verona, 7 marzo 2006 La nuova procedura di concordato: linee guida di tipo legale
DettagliCORSO DI FINANZA AZIENDALE AVANZATA ANALISI E PIANIFICAZIONE ECONOMICA - FINANZIARIA. Riccardo Rapelli
CORSO DI FINANZA AZIENDALE AVANZATA ANALISI E PIANIFICAZIONE ECONOMICA - FINANZIARIA Riccardo Rapelli riccardo.rapelli@unibg.it Ufficio 116/B 1 IL BILANCIO Il bilancio d esercizio è un modello di rappresentazione
DettagliManagement a.a. 2016/2017
Management a.a. 2016/2017 Dipartimento di Management Prof. Mario Calabrese Pagina 1 La riclassificazione del Conto Economico è tesa a suddividere le aree in base alla loro pertinenza gestionale Gestione
DettagliCOOPERATIVE PROCEDURE CONCORSUALI
COOPERATIVE PROCEDURE CONCORSUALI Società cooperative SCOPO MUTUALISTICO e gestione di servizio a favore dei soci: cooperative di consumo cooperative di produzione e lavoro cooperative di trasformazione
DettagliL ANALISI DEI MARGINI E DEGLI INDICI DI BILANCIO
L ANALISI DEI MARGINI E DEGLI INDICI DI BILANCIO Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia
DettagliCorso di Finanza aziendale
Corso di Finanza aziendale Gli indici di bilancio Sviluppo Commenteremo solo i principali. 4 Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale
DettagliLa riclassificazione del bilancio d esercizio
La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 (Prof. A. Ferrari). 1 Riclassificazione del bilancio di esercizio
DettagliEconomia Aziendale 1
Economia Aziendale 1 Sistema aziendale e sottosistemi Aree funzionali caratteristiche Marketing (marketing mix politiche di prezzo, distribuzione, prodotto, promozione) Produzione Ricerca e sviluppo (innovazione
DettagliLE ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA INCARICATO
LE ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA INCARICATO LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL DECRETO SVILUPPO IN MERITO ALLE ATTIVITÀ DELL ESPERTO ATTESTATORE Il DL 83/2012 ha introdotto una rilevante novità concernente la
DettagliSOLUZIONI VERIFICHE MODULO 3 UNITÀ 2. I risultati prodotti dalla gestione e gli schemi contabili di bilancio
Vivere l azienda 2 - Modulo 3 Unità 2 verifiche Soluzioni pag. 1 di 6 SOLUZIONI VERIFICHE MODULO 3 UNITÀ 2 I risultati prodotti dalla gestione e gli schemi contabili di bilancio VERIFICA VELOCE 1 1. d;
DettagliG F M A M G L A S O N D Totale. Fatturato
Esercizio 9.2 Pianificazione con metodo analitico * L azienda Gamma che realizza differenti tipologie di servizi, ai fini della redazione del budget 2006, prevede di effettuare le seguenti vendite mensilizzate,
DettagliLa Crisi dell Impresa Commerciale
La Crisi dell Impresa Commerciale L ESECUZIONE COLLETTIVA Inadeguatezza presunta delle azioni esecutive individuali sui beni del debitore Caratteri comuni delle procedure: generali (tutto il patrimonio)
DettagliCorso di Finanza aziendale
Corso di Finanza aziendale La riclassificazione del bilancio d esercizio Criteri di riclassificazione: Finanziario: liquidità ed esigibilità degli elementi del capitale Pertinenza gestionale destinazione
DettagliL ANALISI DI BILANCIO: STRUMENTO di CONOSCENZA dell ANDAMENTO AZIENDALE
L ANALISI DI BILANCIO: STRUMENTO di CONOSCENZA dell ANDAMENTO AZIENDALE a cura di Carlo Pagliughi Dottore Commercialista Avvocato : definizioni Finalità dell analisi di bilancio Tecnica di riclassificazione
DettagliLE OPERAZIONI STRAORDINARIE. La liquidazione volontaria d azienda
LE OPERAZIONI STRAORDINARIE La liquidazione volontaria d azienda CONTESTO AZIENDALE Il Fatto Si ha liquidazione d azienda quando, per scelta dei soci o per altri motivi, la società si trova ad essere impossibilitata
DettagliSOMMARIO. Capitolo 1 Gli accordi: aspetti negoziali
SOMMARIO Prefazione... IX Capitolo 1 Gli accordi: aspetti negoziali 1. Gli antecedenti storici: gli accordi di salvataggio e i concordati stragiudiziali 3 2. La riforma del 2005 e le successive novelle
DettagliProcedure Concorsuali. e Risanamento d Impresa. Napoli 200 ore. Corso di Alta formazione 2017
Procedure Concorsuali e Risanamento d Impresa Corso di Alta formazione 2017 Napoli 200 ore Gennaio - Dicembre 2017 1 Procedure concorsuali e risanamento d impresa Periodo: gennaio 2017 dicembre 2017 Durata:
DettagliL'analisi della dinamica finanziaria applicata ad una impresa che produce su commessa
IL CASO TECNOIMPIANTI L'analisi della dinamica finanziaria applicata ad una impresa che produce su commessa Diego Bassi TECNOIMPIANTI - STATO PATRIMONIALE: SCHEMA TRADIZIONALE "FINANZIARIO" Attività (
DettagliFRANCO ROSCINI VITALI VERIFICA DELLA CONTINUITA AZIENDALE
FRANCO ROSCINI VITALI VERIFICA DELLA CONTINUITA AZIENDALE I bilanci relativi al 2011, in molti casi, devono affrontare il problema della continuità aziendale, che è la capacità dell impresa di continuare
DettagliL analisi di bilancio
L analisi di bilancio - Introduzione - La riclassificazione del Conto Economico - La riclassificazione dello Stato Patrimoniale - L analisi di bilancio per indici Analisi per indici: finalità I dati desumibili
Dettagli4. Indici di Bilancio
4. Indici di Bilancio Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo Monza, marzo 2013 Gli indici di bilancio I dati desumibili dal bilancio possono essere trasformati in un sistema organico di indicatori che
DettagliFabio Mongiardini. Fabio Mongiardini
NUOVO REGIME DELLE PERDITE SU CREDITI Fabio Mongiardini Fabio Mongiardini 1 Art. 33 DL 83/2012 (DECRETO SVILUPPO) Importanti novità in materia di perdite su crediti sia nell ambito di procedure concorsuali
DettagliCorso di Ragioneria. Analisi di bilancio Caso pratico. Roma, 18 maggio Dott. Angelo De Marco Manager Advisory & Corporate Finance Banca Finnat
Corso di Ragioneria Analisi di bilancio Caso pratico Dott. Angelo De Marco Manager Advisory & Corporate Finance Banca Finnat Roma, 18 maggio 2017 Agenda I. Introduzione al caso pratico II. Bilancio riclassificato
DettagliLa concessionaria. Il posizionamento e la sostenibilità del business
La concessionaria Il posizionamento e la sostenibilità del business Le capacità della concessionaria ECONOMICA FINANZIARIA MONETARIA REDDITIVITA La capacità economica di una concessionaria E la capacità
DettagliLa riclassificazione del bilancio d esercizio. Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap.
La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo
DettagliL analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria
L analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria in Bilancio Il rendiconto finanziario Una sana gestione aziendale, come sarà apparso già evidente dal tenore dei precedenti interventi,
DettagliIl Rendiconto finanziario di Cash Flow. Prof. Francesco Ranalli
Il Rendiconto finanziario di Cash Flow Prof. Francesco Ranalli Regolamentazione IAS 7 Statment of Cash Flows FAS n. 95 - Statement of Cash Flows Codice Civile, artt. 2423 e 2423 ter; OIC n. 10 Rendiconto
DettagliLE PROCEDURE CONCORSUALI NELLA LEGGE FALLIMENTARE - FALLIMENTO (R.D. 267/1942) - IL CONCORDATO PREVENTIVO (Artt. 160 186 bis L. Fall.) - ALTRI STRUMEN
GESTIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO NELLA CRISI AZIENDALE SESSIONE I I PRINCIPI FONDAMENTALI DI DIRITTO FALLIMENTARE APPLICABILI ALLA GESTIONE DEL PERSONALE Il fallimento ed altri strumenti di gestione concordataria
DettagliPossibili interconnessioni tra Accordo di ristrutturazione dei debiti e Concordato preventivo: profili operativi
Convegno I NUOVI STRUMENTI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE IN CRISI E RAPPORTI CON IL SISTEMA BANCARIO Possibili interconnessioni tra Accordo di ristrutturazione dei debiti e Concordato preventivo: profili operativi
DettagliGenova, 31 marzo 2016 Dr. Federico Diomeda. Corso Praticanti Diritto Fallimentare
Genova, 31 marzo 2016 Dr. Federico Diomeda Corso Praticanti Diritto Fallimentare Le modifiche introdotte dal DL 27.6.2015 n. 83 convertito con modificazioni dalla legge 6.8.2015 n. 132 1 Articoli della
DettagliLE OPERAZIONI DI GESTIONE IL PATRIMONIO E IL REDDITO PROF. CLAUDIA IMPRESARIO
LE OPERAZIONI DI GESTIONE IL PATRIMONIO E IL REDDITO PROF. CLAUDIA IMPRESARIO La gestione è costituita dall insieme di operazioni svolte dall impresa per il raggiungimento dei suoi obiettivi Finanziamenti
DettagliOPERAZIONI STRAORDINARIE NELLA CRISI D IMPRESA Criticità, profili generali e concorsuali
OPERAZIONI STRAORDINARIE NELLA CRISI D IMPRESA Criticità, profili generali e concorsuali Seminario: Le operazioni straordinarie nella crisi d impresa Date : 07.03.2014; 14.03.2014; 21.03.2014; 28.03.2014
DettagliRICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO. Docente: Prof. Massimo Mariani
RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO Docente: Prof. Massimo Mariani 1 SOMMARIO Il bilancio L analisi di bilancio La riclassificazione di bilancio Oggetto dell analisi finanziaria Obiettivi dell analisi finanziaria
DettagliRiclassificazione Stato Patrimoniale e Conto Economico
Riclassificazione Stato Patrimoniale e Conto Economico Sommario: Riclassificazione SP Finanziario L analisi della liquidità L analisi della solvibilità Riclassificazione SP di Pertinenza Gestionale Riclassificazione
DettagliINDICE GENERALE CAPITOLO I IL CONCORDATO PREVENTIVO DOPO LA RIFORMA
INDICE GENERALE PREFAZIONE PRESENTAZIONE (Guida alla lettura) CAPITOLO I IL CONCORDATO PREVENTIVO DOPO LA RIFORMA 1. L evoluzione legislativa fino alla legge fallimentare del 42 2. Il concordato preventivo
DettagliIL CONCORDATO IN CONTINUITA LE MODIFICHE PROCEDURALI AL CONCORDATO PREVENTIVO INTRODOTTE DAL DECRETO SVILUPPO
IL CONCORDATO IN CONTINUITA LE MODIFICHE PROCEDURALI AL CONCORDATO PREVENTIVO INTRODOTTE DAL DECRETO SVILUPPO Avv. Prof. Umberto Ferrari Cremona, 15 febbraio 2013 Obiettivo: continuità aziendale Oggetto
DettagliSchema metodologico delle analisi di bilancio
GESTIONE Schema metodologico delle analisi di bilancio BILANCIO Lettura e analisi interpretativa riclassificazione determinazione di indici flussi finanziari sistema di coordinamento INFORMAZIONI sintomi
DettagliØ composizione degli investimenti e dei finanziamenti Ø correlazione tra investimenti e finanziamenti Ø Andamento di investimenti e finanziamenti
TIPOLOGIE DI INDICATORI Desumibili dallo SP: Ø composizione degli investimenti e dei finanziamenti Ø correlazione tra investimenti e finanziamenti Ø Andamento di investimenti e finanziamenti Desumibili
DettagliRiclassificazione di bilancio
Riclassificazione di bilancio Riclassificazione di bilancio a. Cos è b. Finalità c. Criteri 2 a. Cos è Operazione di predisposizione dei dati di bilancio per l analisi economico-finanziaria e patrimoniale
DettagliLE ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA
Giampaolo Provaggi DOTTORI COMMERCIALISTI & AVVOCATI CHARTERED ACCOUNTANTS & TAX ADVISORS & LE ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA MODIFICHE ALL ART. 160 ED ALL ART. 161 L.F. ART. 160 - U.CO. INTRODUZIONE
DettagliCrisi e diagnosi strategica
Lucidi a cura di Alessandro Zattoni Università Parthenope Le crisi aziendali La crisi si manifesta come riduzione durevole della performance aziendale nelle sue dimensioni economica, competitiva, e sociale.
DettagliPIANO ATTESTATO DI RISANAMENTO ex. Art.67 comma 3 L.F.
PIANO ATTESTATO DI RISANAMENTO ex. Art.67 comma 3 L.F. Avv. Alessio Marchetti Pia Monza, 04 febbraio 2010 Che cos è? Il piano di risanamento è un atto stragiudiziale non soggetto al controllo del giudice
DettagliIniziative di Sostegno alle Imprese della PROVINCIA di SIENA. Siena
Iniziative di Sostegno alle Imprese della PROVINCIA di SIENA Siena 1 Presupposti dell Iniziativa Congiuntura internazionale negativa Fragilità patrimoniale del sistema imprenditoriale della Provincia di
DettagliRendersi conto di cosa sia il Rendiconto Finanziario
Rendersi conto di cosa sia il Rendiconto Finanziario 1 ATTENZIONE: La presente dispensa contiene materiale messo a disposizione per gli utenti del sito www.bilancioutile.com Essendo materiale didattico
DettagliRelease : 2014_2 Settore : Commercio Natura giuridica s.r.l. Caso: Ristrutturazione Debito
Release : 2014_2 Settore : Commercio Natura giuridica s.r.l. Caso: Ristrutturazione Debito Guida all Utilizzo del Modello Excel Premessa Il Modello permette di creare un Piano Economico Finanziario in
DettagliLo stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale Criteri di riclassificazione: Finanziario: liquidità ed esigibilità degli elementi del capitale Pertinenza gestionale destinazione e funzione delle attività e delle passività separazione
DettagliProcedure Concorsuali. e Risanamento d Impresa. Napoli 200 ore. Corso di Alta formazione 2017
Procedure Concorsuali e Risanamento d Impresa Corso di Alta formazione 2017 Napoli 200 ore Febbraio - Dicembre 2017 1 Procedure concorsuali e risanamento d impresa Periodo: febbraio 2017 dicembre 2017
DettagliINTRODUZIONE ALLA FINANZA. LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA D AZIENDA. LA LETTURA IN CHIAVE FINANZIARIA DEL BILANCIO.
INTRODUZIONE ALLA FINANZA. LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA D AZIENDA. LA LETTURA IN CHIAVE FINANZIARIA DEL BILANCIO. Lezione 1 Castellanza, 19 Settembre 2007 2 Summary Introduzione alla Il concetto di dinamica
DettagliESERCIZIO N. 1 (analisi di bilancio)
ESERCIZIO N. 1 (analisi di bilancio) La GIM s.p.a. è un impresa operante nel settore tessile, che presenta i seguenti bilanci, relativi agli esercizi T1 e T2. Si proceda alla riclassificazione dei due
DettagliL analisi di bilancio per la redazione del Business Plan Dott.ssa ANGELA SCILLA
Università degli Studi di Torino Scuola di Management ed Economia L analisi di bilancio per la redazione del Business Plan Dott.ssa ANGELA SCILLA Il Business Plan FUNZIONI: Serve per formalizzare le idee
DettagliLinee guida per la predisposizione del Bilancio Sociale delle Asp dell Emilia-Romagna Bologna, 22 giugno 2010
Linee guida per la predisposizione del Bilancio Sociale delle Asp dell Emilia-Romagna Bologna, 22 giugno 2010 Rendicontazione delle risorse disponibili e utilizzate: - Le risorse economico-finanziarie
DettagliCorrente Extra corrente
L ATTIVITA AZIENDALE Gestione Corrente Extra corrente Corrente operazioni che attengono alla gestione del ciclo acquisti ffs trasformazione vendita di prodotti Investimenti iniziali in capitale circolante
DettagliRIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (L. 7 Agosto 2012 N. 134)
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO COMMISSIONE GESTIONE CRISI D IMPRESA E PROCEDURE CONCORSUALI RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (L. 7 Agosto 2012 N. 134) CARLO BIANCO 24 Ottobre 2012 - Sala
DettagliIL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE
IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE CORSO DI SPECIALIZAZZIONE 2^ EDIZIONE IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE Per i professionisti che
DettagliConsiderazioni generali sulla riforma del diritto fallimentare (prima parte)
Considerazioni generali sulla riforma del diritto fallimentare (prima parte) Prof. Lucio Ghia Il diritto fallimentare italiano è stato modificato profondamente dal 2005. La precedente legge fallimentare
DettagliZignago Vetro S.p.A. COMUNICATO STAMPA
Zignago Vetro S.p.A. COMUNICATO STAMPA Il Consiglio di Amministrazione di Zignago Vetro S.p.A. approva la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2009 In una situazione congiunturale caratterizzata
Dettagli20/05/2016. La Capacità Informativa del Bilancio. Aldo Pavan. I principi contabili nazionali
Aldo Pavan La Capacità Informativa del Bilancio Ordine dei Dottori Commercialisti di Cagliari Il Bilancio d Esercizio dopo il D.lgs. 139/15 6 maggio 2016 Il bilancio secondo i principi contabili Standard
DettagliL analisi di bilancio. L analisi del bilancio. Attendibilità dati di bilancio. L analisi di bilancio. Il bilancio come sintesi della gestione
Il bilancio come sintesi della gestione L analisi di bilancio Il bilancio, con i suoi valori di sintesi riflette i processi di gestione, e quindi le decisioni del management Il bilancio è in sistema di
DettagliLa gestione del capitale circolante
La gestione del capitale circolante Nel capitale circolante l azienda investe buona parte delle proprie risorse finanziarie: la sua corretta gestione riveste molta importanza ai fini della creazione di
DettagliFRANCO ROSCINI VITALI
FRANCO ROSCINI VITALI RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO E INFORMATIVA DI BILANCIO Principio contabile Oic n. 6 per le imprese che redigono il bilancio in base ai principi contabili nazionali. Non si applica
DettagliLa dinamica finanziaria in un accezione generale. La dinamica del capitale circolante netto (della gestione corrente) La dinamica monetaria
LIVELLI DELL ANALISI FINANZIARIA La dinamica finanziaria in un accezione generale La dinamica del capitale circolante netto (della gestione corrente) La dinamica monetaria INVESTIMENTI (struttura operativa)
DettagliLa gestione dei rischi nelle banche
La gestione dei rischi nelle banche ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I RISCHI BANCARI 1. Rischi di controparte Rischio di credito Rischio di regolamento 2. Rischi di mercato Rischio di interesse
DettagliORIENTAMENTI SU TEST, VERIFICHE O ESERCIZI CHE POSSONO PORTARE A MISURE DI SOSTEGNO ABE/GL/2014/ settembre 2014
ABE/GL/2014/09 22 settembre 2014 Orientamenti sui tipi di test, verifiche o esercizi che possono portare a misure di sostegno ai sensi dell articolo 32, paragrafo 4, lettera d), punto iii), della direttiva
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER GESTORI DI CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO. L ACCORDO DEL DEBITORE Ruolo del gestore della crisi e criticità operative
1 CORSO DI FORMAZIONE PER GESTORI DI CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO Mercoledì 9 novembre L ACCORDO DEL DEBITORE Ruolo del gestore della crisi e criticità operative Dott. Davide Borla Dottore Commercialista
DettagliCOME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA
Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE
DettagliL esdebitazione del garante fideiussore, la meritevolezza, le problematiche legate alla cessione del quinto
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO L O.C.C. dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano: un modello sociale L esdebitazione del garante fideiussore, la meritevolezza, le
DettagliIL RENDICONTO FINANZIARIO. Valter Cantino Università di Torino Torino Incontra 15 marzo 2016
IL RENDICONTO FINANZIARIO Valter Cantino Università di Torino Torino Incontra 15 marzo 2016 1 Art. 2423: «Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale,
DettagliLA GESTIONE DELLA CRISI DI IMPRESA
LA GESTIONE DELLA CRISI DI IMPRESA L ATTESTAZIONE, IL RUOLO DEL PERITO ATTESTATORE 21 Febbraio 2014 I Parte L Attestatore Le ipotesi di intervento dell attestatore La nomina I requisiti di professionalità
DettagliFALLIMENTO. Presupposti ed effetti. Studio legale Ruggeri - Avvocato Carmela Ruggeri
Presupposti ed effetti PROCEDURA CONCORSUALE LIQUIDATORIA COINVOLGE L IMPRENDITORE COMMERCIALE CON L INTERO PATRIMONIO E I SUOI CREDITORI LA PROCEDURA FALLIMENTARE E DIRETTA: ALL ACCERTAMENTO DELLO STATO
DettagliCOMUNICATO STAMPA (Ai sensi dell art.114 comma 5 del D. LGS. n.58/1998)
COMUNICATO STAMPA (Ai sensi dell art.114 comma 5 del D. LGS. n.58/1998) Porcari (LU), 7 aprile 2014 - Si rende noto che la Relazione Finanziaria annuale al 31 dicembre 2013, composta da Relazione sulla
DettagliCrisi: periodo di peggioramento prolungato dei risultati economico-reddituali (difficile da diagnosticare correttamente) Bisogna valutare l
Crisi: periodo di peggioramento prolungato dei risultati economico-reddituali (difficile da diagnosticare correttamente) Bisogna valutare l opportunità del turnaround: insieme delle azioni con le quali
DettagliIL RENDICONTO FINANZIARIO
IL RENDICONTO FINANZIARIO DINAMICA ECONOMICA E DINAMICA FINANZIARIA VARIAZIONE NELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE ENTRATE USCITE DINAMICA FINANZIARIA DINAMICA ECONOMICA Non sempre coincidono RICAVI COSTI UTILE
DettagliAPPENDICE B ESEMPIO DI REDAZIONE DI RENDICONTO FINANZIARIO
APPENDICE B ESEMPIO DI REDAZIONE DI RENDICONTO FINANZIARIO Si ipotizza che in un determinato esercizio lo stato patrimoniale comparativo sia il seguente: STATO PATRIMONIALE 200X+1 200X ATTIVITÀ Incrementi/
DettagliProf. Giuseppe Sancetta. La pianificazione del risanamento
Prof. Giuseppe Sancetta La pianificazione del risanamento Sommario Introduzione Macro fasi progetto di risanamento Stakeholders e crisi Le professionalità coinvolte nella soluzione delle crisi La ristrutturazione
DettagliLa riclassificazione dello Stato Patrimoniale Criterio Finanziario
Corso di Economia Aziendale Prof. Alberto Kunz a.a. 2016.2017 La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Criterio Finanziario 14 Marzo 2017 LO SP SECONDO IL CRITERIO FINANZIARIO Il Criterio finanziario:
DettagliAnalisi del cash flow e delle correlazioni con le performance economiche delle società quotate italiane
Presentazione ricerca Università di Pisa/ANDAF/PWC sui bilanci delle società italiane quotate alla Borsa di Milano Analisi del cash flow e delle correlazioni con le performance economiche delle società
Dettagli3.4.2 Note all analisi Economico Patrimoniale 1
3.4.2 Note all analisi Economico Patrimoniale 1 1 Il presente lavoro è stato elaborato utilizzando elementi e dati forniti da Gamma SpA sui quali non è stata effettuata alcuna verifica né attività di auditing;
DettagliLe Guide. CRISI D IMPRESA dalla diagnosi alla gestione. Analisi SWOT e make or buy Risanamento e turnaround Piani attestati Gestione indebitamento
Le Guide CRISI D IMPRESA dalla diagnosi alla gestione ISTITUTO PER IL GOVERNO SOCIETARIO Analisi SWOT e make or buy Risanamento e turnaround Piani attestati Gestione indebitamento tributario rio INTRODUZIONE
DettagliCapitaLink e la Ristrutturazione del Debito
CapitaLink e la Ristrutturazione del Debito IL RUOLO DI CAPITALINK NELLA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO CapitaLink è specializzata nella ristrutturazione del debito e nel reperimento di nuova finanza presso
Dettagli