Risonanza Quantica Molecolare : la nostra esperienza clinica nella sua applicazione in Medicina Antalgico-Riabilitativa ed Estetica

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1 Risonanza Quantica Molecolare : la nostra esperienza clinica nella sua applicazione in Medicina Antalgico-Riabilitativa ed Estetica Il Rexon-age è un apparecchiatura elettromedicale che ha nel cuore il progetto originale ed innovativo dell Ing. G. Pozzato della Telea Electronic Engineering S.r.l. (sede a Vicenza). Il dispositivo è in uso presso il nostro studio Salute e Benessere di Arzignano (VI) da ormai qualche anno; all inizio con prudenza, come si conviene ad una nuova apparecchiatura, oggi, dopo qualche anno di esperienza, partner essenziale nell attività sia di Medicina Estetica che di Medicina antalgico-riabilitativa dello studio. Il cuore del Rexon-age si basa sulla tecnologia a Risonanza Quantica Molecolare; un emissione di campi elettrici a bassa intensità ed elevatissima frequenza che stimola ogni tipo di tessuto alla rigenerazione e riequilibrio delle proprie funzioni fisiologiche che possono essere state alterate da un trauma, da una patologia o dal semplice invecchiamento fisiologico. Restituzione direi che sia la parola chiave che meglio riassume e descrive le potenzialità della macchina. Nell impiego del dispositivo, ad oggi, abbiamo riscontrato la totale assenza di effetti collaterali. In Medicina Estetica i primi trattamenti li avevamo effettuati sul viso, al fine di migliorarne il tono, con risultati da buoni a ottimi, attraverso 5-8 sedute che periodicamente (circa ogni 6-8 mesi) ripetiamo allo scopo di mantenere e consolidare i risultati. Successivamente, cogliendo anche indicazioni da parte di altri colleghi utilizzatori sia in Italia che all estero, abbiamo iniziato a trattare l acne con risultati sempre postivi, sia per quanto riguarda le fasi acute, riducendo l infiammazione, che nella riduzione degli inestetici segni lasciati dalla stessa. In Medicina Estetica stiamo utilizzando il Rexon-age anche in terapie rivolte alla tonificazione di vari distretti corporei; i risultati fin ora ottenuti sono molto interessanti e promettenti, sempre confortati dalla soddisfazione della clientela; in particolare sulla zona dell addome e dell interno coscia. Per quel che concerne la Terapia antalgico-riabilitativa, il primo studio clinico è stato da noi realizzato nel 2006, valutando i risultati del trattamento di 20 pazienti affetti da periartrite scapolo omerale acuta; avevamo in tale occasione riscontrato una risposta positiva nella quasi totalità dei pazienti, già dopo poche sedute terapeutiche. Successivamente, in seguito alla creazione di un gruppo medico dedicato alla terapia, abbiamo avuto modo di trattare svariate patologie quali: traumi acuti, distorsioni dovute ad attività sportiva, artralgie multiple di varia eziologia. Un dato importante che abbiamo cercato di evidenziare nei risultati qui di seguito riportati, è la risposta sempre positiva laddove sia presente una componente muscolare e\o edematosa dell area interessata. Riportiamo qui di seguito i risultati parziali di una statistica ben più significativa che stiamo tuttora raccogliendo, per un totale di circa ottanta pazienti trattati negli ultimi mesi.

2 In totale abbiamo trattato: 18 pazienti per algie post-traumatiche 30 pazienti per dolore cronico-artrosico 32 pazienti per varie problematiche di carattere estetico I 18 pazienti trattati per algie post-traumatiche erano così suddivisi: Stiramento muscolare: Tendinite al tendine d Achille: Distorsione articolare: Ematoma con versamento post trauma: Gonalgia acuta con versamento: 8 pazienti 4 pazienti 2 pazienti 3 pazienti 1 paziente Abbiamo valutato la risposta al trattamento monitorando i due sintomi principali nella terapia antalgica; cioè il dolore e la limitazione funzionale. Il risultato finale è stato elaborato sulla base di una scala che prevedeva i seguenti 5 possibili gradi di miglioramento: ottimo, distinto, buono, sufficiente, negativo. L età dei pazienti trattati varia tra anni, quattro dei quali erano sportivi di buon livello. Il protocollo seguito prevedeva due sedute settimanali per tre settimane consecutive e poi una seduta alla settimana per ulteriori 2 volte. Quindi un totale di 8 sedute. Questa frequenza può tuttavia variare in funzione della patologia e del paziente. Ogni seduta è composta da una prima fase di circa minuti in cui la stimolazione viene trasmessa attraverso l impiego di appropriati elettrodi adesivi posti sull area dolente, seguita da una seconda fase (di circa 6-8 minuti) in cui il terapista impiega un elettrodo manuale; l intensità trasmessa al paziente viene modulata di volta in volta, in funzione della sensibilità del paziente e dell entità della flogosi localmente presente. Ci sembra importante evidenziare che dei 18 pazienti trattati, hanno avuto una risposta ottimale dopo solo la 2 a -3 a seduta, a tal punto da indurci, d accordo con il paziente, all interruzione anticipata della terapia. Più in generale, abbiamo riscontrato che già dopo la seconda seduta, la riduzione del dolore si riduceva mediamente dell 80% rispetto al dolore acuto iniziale, così come notevole è stata la riduzione della limitazione funzionale. Qui di seguito riassumiamo i risultati raggiunti, su un totale di 18 pazienti: Ottimo: 14 pazienti Distinto: 3 pazienti Buono: 1 paziente

3 I 30 pazienti trattati per patologie in fase di cronicizzazione erano così suddivisi: Lombalgia: pazienti Lombosciatalgia: 3 pazienti Cervicalgia degenerativa: 5 pazienti Cervicobrachialgia: 2 pazienti Dorsalgia: 1 paziente Algia ricorrente alla spalla: 3 pazienti Epicondilite bilaterale: 1 paziente Gonartrosi bilaterale: 2 pazienti Tendinite al tendine d Achile: 2 pazienti Rizoartrosi: 1 paziente Come riportato qui di seguito, i risultati nella terapia del dolore cronico sono stati meno eclatanti, trattandosi di patologie croniche degenerative; abbiamo tuttavia valutato un miglioramento progressivo della limitazione funzionale. Il numero delle sedute è stato di una media di 8 consecutive. Le prime 6 con una frequenza di 2 volte alla settimana seguite da 1 seduta alla settimana per altre 2 volte. A distanza di 1 mese dal termine dell ottava seduta, i pazienti sono stati sottoposti a solo 2 sedute mensili eseguite nella stessa settimana. I risultati migliori si sono evidenziati nel trattamento delle seguenti patologie: tendinite al tendine d Achille, cervicalgia recidivante degenerativa, lombalgia, epicondilite bilaterale. L unico paziente trattato per la rizoartrosi non ha avuto alcun beneficio riscontrabile. Abbiamo inoltre osservato un miglioramento della deambulazione in entrambi i pazienti affetti da condropatia. Qui di seguito, per ogni patologia trattata, riassumiamo i risultati: Tendinite al tendine d Achille: 1 1 Lombalgia: Lombosciatalgia: 3 Cervicalgia degenerativa: Cervicobrachialgia : 1 1 Dorsalgia : 1 Algia ricorrente alla spalla: 3 Epicondilite bilaterale: 1 Gonartrosi bilaterale: 1 1 Rizoartrosi: 1

4 Qui di seguito, infine, riassumiamo ulteriormente il risultato generale ottenuto: Ottimo: Distinto: Buono: Sufficiente: Negativo: 1 pazienti 5 pazienti paziente 13 pazienti 1 pazienti Al di fuori della statistica sopra riportata, vorremmo comunque segnalare un caso particolare, a nostro avviso molto interessante, di una signora di 67 anni che ha subito un incidente stradale sei mesi fa con frattura composta dello zigomo sx, ematoma ed edema perioculare. La paziente quando è arrivata alla nostra attenzione riportava una parestesia a livello sopraorbitale nella sede della contusione, edema perioculare, edema a livello del zigomo sx, e ed intensa algia alla radice del primo molare. La paziente e stata sottoposta alla terapia antalgica Rexon-age facendo un ciclo di 8 sedute con una frequenza bisettimanale per 3 volte consecutive e poi 1 seduta alla settimana per altre 2 volte. Dopo la 4 seduta la paziente presentava una notevole riduzione dell edema e della parestesia. Dopo l ottava seduta, abbiamo apprezzato con soddisfazione che il dolore nell'area del molare era presente solo alla digito pressione e la parestesia ridotta di un circa 80 %. ll nostro follow-up prevede controllo tra giorni per eventuali sedute di richiamo. La paziente è molto soddisfatta dei risultati inattesi raggiunti con il trattamento.

5 Per quanto riguarda l impiego del Rexon-age in Medicina Estetica, ci siamo occupati del trattamento dei seguenti inestetismi, su un totale di 32 pazienti: Perdita di tonicità e compattezza della cute del viso e collo Foto-invecchiamento Esiti di cicatrici da acne Rilassamento cutaneo regione addominale, interno/esterno coscia, glutei Il protocollo impiegato su tutti i pazienti prevedeva 2 sedute alla settimana per un totale di 4 settimane consecutive. Dopodiché abbiamo proposto ai pazienti una terapia di mantenimento, che prevede un paio di sedute con cadenza semestrale o quadrimestrale (concordate con il paziente). Abbiamo valutato i risultati ottenuti in base al grado di soddisfazione del paziente e di una nostra valutazione clinica il più obbiettiva possibile; in futuro ci proponiamo di meglio dettagliare i risultati, anche attraverso l impiego di foto comparative prima vs dopo. Vogliamo sottolineare che la terapia Rexon-age in Medicina Estetica si pone come alternativa efficace ed interessante per coloro i quali non desiderano sottoporsi ad un intervento chirurgico, essendo questa una soluzione estremamente più delicata. Di fatto il paziente può tornare immediatamente alle proprie attività immediatamente dopo la seduta terapeutica. Inoltre, ad oggi, non abbiamo mai riscontrato alcun effetto collaterale. Infine, abbiamo riscontrato che la stimolazione dei processi rigenerativi promossi dal Rexon-age garantiscono la permanenza del risultato estetico raggiunto per lungo tempo; in effetti, ad oggi, non abbiamo oggettivamente ancora riscontrato alcuna regressione dei risultati ottenuti. Qui di seguito riassumiamo quanto raggiunto in termini di gradimento del miglioramento estetico: Ottimo: Distinto: Buono: Sufficiente: Negativo: 5 pazienti 13 pazienti paziente 3 pazienti 1 pazienti

6 CONCLUSIONI La terapia Rexon-age, oltre a non essere invasiva, anzi, gradevole per il paziente, si è dimostrata molto interessante sia in terapia antalgico-riabilitativa che estetica. Nel trattamento del dolore acuto abbiamo risolto in modo ottimale il problema, senza recidive e con poche sedute. Nel trattamento del dolore cronico abbiamo potuto constatare una riduzione del dolore e del miglioramento della limitazione funzionale dopo circa 8 sedute; ulteriori sedute verranno poi concordate con il paziente, caso per caso, a distanza di tempo, in un ottica di mantenimento e prevenzione. Gli autori vogliono tuttavia ribadire il significato solo parziale di questo articolo. Un lavoro più ampio è attualmente in fase di sviluppo. Qui di seguito riportiamo alcuni grafici riassuntivi dei risultati ottenuti. Prof. Claudio Trainotti Specialista in Medicina Estetica Dott.ssa Valbona Mici Esperta in Laserterapia Medica

7 Risultati clinici per algie post-traumatiche (totale di 18 pazienti) Risultati clinici in patolgie croniche (totale di 30 pazienti) Risultati clinici in Medicina Estetica (totale di 32 pazienti)