2016 Variante SUAP MG spa P.R.C. P.I.

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1 COMUNE di QUINTO VICENTINO Provincia di Vicenza 2016 Variante SUAP MG spa P.R.C. P.I. Var 1 Piano degli Interventi (art. 17, L.r. 11/2004) Elab. REL RELAZIONE PROGRAMMATICA alla Variante al PI con procedura SUAP per ampliamento ditta MG spa (art. 8, DPR 160/2010 e art. 4, LR. 55/2012) P.I. approvato con D.C.C. n. 41 del Var. n. 1 - approvato con D.C.C. n. 49 del Var. n. 2 - approvato con D.C.C. n. 14 del Variante SUAP MG spa dicembre 2016 Il Sindaco Renzo Segato Il Segretario Renato Graziani Il Responsabile dell Area Tecnica Federico Zambella Il Progettista Variante al PI SUAP MG Fernando Lucato Collaboratori Loris Dalla Costa Elena Marzari DICEMBRE 2016 Cod_comm Emissione Rev Estensori LDC MG_01_VR Adozione 03 Ver LDC Progetto App FL MG spa, Variante al PI con SUAP art. 4 LR 55/2012 Data

2 Indice 1. I contenuti della variante al PI SUAP MG spa Modifiche cartografiche Modifica art. 30 delle NTO con disciplina normativa puntuale Verifica dimensionamento del PAT Adempimenti valutativi

3 Premessa Il P.A.T. del Comune di Quinto Vicentino, adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 38 del 21/11/2011 ai sensi dell art. 15 della L.R. 23 Aprile 2004 n. 11, è stato approvato in Conferenza dei Servizi il 31/01/2013. Il primo Piano degli Interventi è stato approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 41 del Successivamente sono state approvate le seguenti due varianti al PI : Var. n. 1 - approvato con D.C.C. n. 49 del Var. n. 2 - approvato con D.C.C. n. 14 del La ditta MG Lavorazione materie plastiche Spa ha presentato un progetto per la realizzazione di un nuovo fabbricatati industriale e di un sottopasso di collegamento tra le aree produttive di proprietà secondo la procedura SUAP dell art. 7 del DPR 160/2010. Considerata la complessità della determinazione da assumere il Responsabile del procedimento ha convocato una conferenza di servizi in forma simultanea e modalità sincrona in prima riunione, ai sensi dell art. 14-bis, comma 7 della L. 241/1990 per il giorno 17 novembre A conclusione della conferenza è emersa la necessità di procedere con l approvazione del progetto in variante al PI secondo l iter dell art. 4 della LR 55/2012 come di seguito riportato: Per superare le criticità rilevate in sede istruttoria tecnica, nonché armonizzare l applicazione del permesso di costruire convenzionato con la disciplina del Piano degli Interventi vigente, si ritiene possibile, qualora la Ditta richiedente fosse disponibile ad apportare le necessarie modiche ed integrazioni all istanza, procedere con l iter dell art. 4 della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 55 (BUR n. 110/2012) che consente la realizzazione di interventi di edilizia produttiva in variante allo strumento urbanistico generale. Il Comune, pertanto, invita la Ditta richiedente a procedere agli adeguamenti necessari in modo da non interrompere i lavori della conferenza di servizi avviata. (estratto Parere Conferenza dei servizi del , prot ) La presente relazione descrive la Variante al PI per l attuazione dell intervento. 3

4 1. I contenuti della variante al PI SUAP MG spa La Variante al PI interessa un ambito produttivo relativo alla medesima attività, ricompreso in due zto separate dalla SP 30: ZTO D1/15 : zona produttiva di completamento, sulla quale insiste lo stabilimento esistente; ZTO D2/AC1: ambiti perequativi prevalentemente produttivi, ove localizzare l ampliamento. Le urgenti esigenze della ditta MG S.p.a. richiedono l effettuazione di un intervento di ampliamento sull unica area disponibile che interessa soltanto una porzione della zona D2/AC1 e che dovrà essere collegato allo stabilimento esistente attraverso un tunnel che sottopassa la viabilità provinciale. Stabilimento esistente Nel nuovo stabilimento produttivo da localizzarsi a nord di Via Stradone (SP 30), l azienda realizzerà il naturale e simmetrico ampliamento dell esistente impianto a sud, ove saranno attivati n. 4 ribobinatrici, n. 1 taglia-fogli e n. 2 saldatrici ad ultrasuoni: si tratterà di macchinari all avanguardia di ultima generazione e di elevato livello tecnico per poter produrre prodotti di qualità. L attività produttiva che verrà sviluppata, infatti, consiste nella ri-lavorazione a freddo da prodotti realizzati prioritariamente nello stabilimento esistente in via dell Industria 1, per un quantitativo stimato di circa 20ton/giorno. La capacità di stoccaggio del granulo plastico in appositi silos è stimato in circa 320 tonnellate complessive. L integrazione tra i due stabilimenti consentirà di gestire i flussi produttivi tramite il tunnel interrato che li collegherà sottopassando la viabilità provinciale e che sarà utilizzato per la movimentazione e trasferimento merci: pallet di materiale in arrivo per la rilavorazione che poi torneranno nel sito esistente per la messa a magazzino. Stabilimento esistente e SP 30 che sarà attraversata dal tunnel La particolarità e la complessità dell intervento comportano alcune varianti al Piano degli Interventi vigente, di seguito puntualmente descritte. 4

5 1.1. Modifiche cartografiche 1.1.a Percorso ciclopedonale su via Stradone Le tavole del PI vigente indicano (in recepimento del PAT) un percorso ciclopedonale sul lato nord della SP 30 (via Stradone). Considerato che la previsione del percorso ciclopedonale a nord della SP 30 non trova continuità con il limitrofo comune di Bolzano Vicentino (PAT e PI), con la presente variante, si stralcia la previsione del percorso limitatamente alla porzione fronteggiante la zona produttiva D2 oggetto di ampliamento della Ditta MG, ricollegandolo alla zona produttiva posta a sud in quanto un percorso ciclopedonale potenzialmente gradevole e funzionale, attraversa già la zona produttiva e può essere facilmente connesso al resto del territorio di Quinto e di Bolzano Vicentino. La modifica interessa la riduzione della lunghezza del percorso ciclopedonale di circa 135 m. 1.1.b Riconoscimento di un Ambito di Progettazione Unitaria Le tavole del PI vigente indicano l intero ambito della D2.AC1 soggetto ad obbligo di Piano Urbanistico Attuativo disciplinato dall art. 26 e 30 delle NTO del PI. Con la presente Variante si consente l attuazione parziale di quella previsione introducendo il perimetro Ambito di Progettazione Unitaria che ricomprende la prima porzione della zona D2.AC1 (oggetto di ampliamento ) e la porzione dello stabilimento esistente nella zona D1 n. 15. Il nuovo Ambito di Progettazione unitaria interessa una superficie complessiva di circa mq comprensiva anche delle porzioni destinate a viabilità e a zone per servizi. Il nuovo Ambito di Progettazione unitaria è disciplinato dalla specifica normativa dell art. 30, come aggiornato dalla presente Variante e puntualmente descritto al successivo punto 2. PI Vigente PI Proposta Variante SUAP MG spa Estratto tav. 2.2 Estratto legenda tavv

6 Gli estratti cartografici che seguono, in scala, riportano il PI Vigente e la proposta di Variante SUAP Mg spa con indicati la modifica al percorso ciclopedonale e il perimetro dell ambito di progettazione unitaria. 6

7 7

8 1.2. Modifica art. 30 delle NTO con disciplina normativa puntuale La presente Variante rende urbanisticamente compatibili gli interventi descritti nelle Tavole progettuali da 1 a 11 allegate ai sensi dell art. 4 della LR 55/2012, tramite l aggiornamento dell art. 30 delle NTO come di seguito evidenziato. Sinteticamente le modifiche riguardano: 1) Ambito di intervento e attuazione: la possibilità di attuazione parziale dell intervento, tramite Titolo Unico previa convenzione ai sensi della LR 55/2012, art. 5, per la realizzazione dell ampliamento previsto nella prima parte della zona D2.AC1 e la costruzione del sottopasso di collegamento con lo stabilimento esistente nella zona D1 n ) Modifica alla distanza dalle strade per la zona D1 n. 15 (su via dell industria) per consentire la realizzazione del sottopasso di collegamento tra lo stabilimento esistente (A) e quello previsto in ampliamento (B) e relativa copertura a 4 m dal confine di proprietà su via dell Industria, verificato che non vi è riduzione di visibilità ; 3) Modifica alla distanza dalle strade per la zona D1 n. 15 (su via dell Industria) per consentire delle uscite di sicurezza del sottopasso di collegamento e relativa copertura sul confine di proprietà su via dell Industria; anche in questo caso si è verificato che non sia compromessa la visibilità dell incrocio. 4) Modifica al rapporto di copertura per la zona D1 n. 15 ammettendo che le coperture del sottopasso e delle uscite di sicurezza precedentemente descritte non concorrono alla determinazione della superficie coperta. 5) Modifica dell altezza massima dei fabbricati per la zona D2 da 11,50m a 15m e confermando comunque la possibilità di altezze diverse (nel massimo del 30% della superficie coperta del lotto) nel caso di documentata esigenze produttive e tecnologiche. 6) Dotazioni urbane: in applicazione dell art. 10 sulle dotazioni urbane (standard e parcheggi privati), che ammette diverse dotazioni urbane previo indicazione puntuale, l art. 30 delle NTO è integrato da specifiche indicazioni che consentono il reperimento delle sole aree a parcheggio primario (con superficie non inferiore al 5% della superficie territoriale, nel rispetto dei limiti di legge) con possibile monetizzazione degli standard secondari e dei parcheggi privati. Tale scelta limitata all intervento di ampliamento, da precisarsi in sede di convenzione, è così motivata: l incremento occupazionale previsto è quantificabile in circa 15 operatori: conseguentemente la dotazione di circa 30 stalli di sosta corrispondente agli standard primari appare adeguata non solo alle future esigenze ma anche a compensare una eventuale diversa articolazione della domanda di sosta esistente; l ammissibilità di collocare le aree di sosta all interno della recinzione dello stabilimento, risponde a esigenze di sicurezza (che hanno già consigliato la chiusura di parte delle opere di urbanizzazione realizzate nella limitrofa zona produttiva ricadente in comune di Bolzano vic.no) senza comprometterne la funzionalità considerato che saranno al servizio degli operatori dello specifico stabilimento non potendosi integrare con la zona produttiva esistente dalla quale è separato dalla viabilità provinciale. Non va disconosciuto, inoltre, che i costi di sorveglianza e di manutenzione saranno, in questo caso, posti in carico alla Ditta e non al Comune. Le integrazioni e le modifiche all articolo 30 delle NTO, sono di seguito evidenziate in colore rosso: 8

9 Art AMBITI PEREQUATIVI PREVALENTEMENTE PRODUTTIVI 1. Ambito oggetto di perequazione n. 2.1 espansione produttiva 1.1. Attuazione tramite PUA a) ZTO: D2 AC1 b) modalità attuative: obbligo di PUA unitario; c) parametri edificatori: come zona D2, produttiva di espansione d) indicazioni particolari: - la zona è riservata all ampliamento della ditta MG_S.p.a., del quale deve essere dato atto nello schema di convenzione del PUA, in ottemperanza alla disposizione di cui all art. 27, lett. b delle NT del PAT: In particolare, considerato che l approvazione del PAT in forma concertata con la Provincia, si configura come attuazione della direttiva di cui all art. 68, comma 1, delle NTA del PTCP, può essere consentito in deroga all art. 67 del PTCP e ai limiti fisici alla nuova edificazione indicati nell ATO n. 5, un ulteriore ampliamento fino ad un massimo di mq (comprensivo dei mq già previsti dal dimensionamento del piano) di superficie fondiaria a favore di aziende già insediate ed attive nel territorio comunale che si trovano in situazioni eccezionali documentate e dimostrabili, allo scopo di soddisfare le specifiche necessità di ampliamento o di trasformazione legate alla loro crescita. - l accesso dovrà avvenire dalla viabilità secondaria tramite il potenziamento dell incrocio sulla strada provinciale da concordarsi con la Provincia stessa. e) Per quanto non diversamente previsto trovano applicazione le norme della zona D2 (art. 26) a) sintesi delle condizioni perequative: - adesione ai criteri perequativi di cui alla deliberazione del C.C. n. 4 del 7/02/2013; b) Riferimenti accordi: Deliberazione C.C. n. 35 del Attuazione parziale tramite intervento edilizio diretto Nel caso di attuazione parziale limitata all ambito di progettazione unitaria riportato nelle tavole del PI, in alternativa alle modalità di cui al precedente punto 1.1, si applica la seguente disciplina integrativa: a) ambito di intervento: nella tavola di piano è riportato l ambito che deve essere oggetto di progettazione unitaria da attuarsi tramite Titolo Unico previa convenzione ai sensi della LR 55/2012, art. 5, comprendente i sub ambiti A) e B); b) modalità attuative: Titolo Unico previa convenzione ai sensi della LR 55/2012, art. 5; c) parametri edificatori: c.1 sub-ambito A (stabilimento MG esistente): sono confermati i parametri per la zona D/15 con le seguenti indicazioni particolari. Distanza dalle strade. Accertato che non ne derivino limitazioni alla visibilità e sicurezza stradale dell incrocio tra via dell Industria e la SP 30, in deroga alla distanza dalle strade sono ammesse: o la realizzazione di un sottopasso di collegamento tra lo stabilimento esistente (subambito A) e quello previsto in ampliamento (sub-ambito B) e relativa copertura ad una distanza non inferiore ai 4,0 m dal confine di proprietà su via dell Industria; o la realizzazione delle uscite di sicurezza del sottopasso di collegamento e relativa copertura al confine di proprietà su via dell Industria; o le coperture del sottopasso e delle uscite di sicurezza sopra descritte non concorrono alla determinazione della superficie coperta dell ambito A. c.2 Sub-ambito B (ampliamento stabilimento MG): Possono essere derogati i parametri di zona relativi alla massima altezza, superficie coperta e limite di massimo ingombro nei limiti indicati nelle tavole da 1 a 11 del progetto allegato ai sensi della LR 55/ 12; è fatto salvo che limitatamente a manufatti che occupino fino ad un massimo del 30% della superficie coperta del lotto, possono essere ammesse altezze diverse per documentate esigenze produttive o relative a particolari impianti tecnologici le cui altezze od orientamenti non comportino pregiudizio alla percezione visiva del paesaggio da verificarsi tramite l integrazione del progetto con appositi rendering di inserimento ambientale. 9

10 Per quanto non diversamente previsto dal presente articolo, sono confermati parametri per la zona D2. d) Dotazioni urbane: Sub-ambito B (ampliamento stabilimento MG): dovranno essere realizzati almeno i parcheggi primari in misura non inferiore al 5% della superficie territoriale del sub-ambito. Considerato che la localizzazione decentrata dell insediamento non comporta la necessità di utilizzazione delle aree di parcheggio a servizio anche della zona produttiva posta a sud della SP, le stesse per ragioni di sicurezza, potranno essere localizzate all interno della recinzione dello stabilimento: in questo caso la convenzione dovrà prevedere l apposizione del vincolo di destinazione d uso a parcheggio con costi di manutenzione e guardiania a carico della ditta potendo indicare particolari modalità d uso delle stesse in relazione all attività dello stabilimento. Gli standard secondari potranno essere monetizzati ai sensi dell art. 10 punto 2.2, lett. b); per i parcheggi privati si applica il disposto di cui all art. 10 punto 4 delle NTO. 10

11 2. Verifica dimensionamento del PAT Per il dimensionamento della Variante al PI sono state verificate le nuove previsioni e modifiche introdotte dalla Variante P.I secondo due aspetti: - la verifica delle trasformazioni entro i limiti del PAT per ogni ATO (in termini di volumetria residenziale e di superfici produttive) secondo le direttive del PAT di cui all articolo Dimensionamento insediativo e dei servizi - la verifica del consumo di SAU secondo le direttive del PAT contenute all art. Limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zona con destinazione diversa da quella agricola. La variante non incide sul dimensionamento (superficie produttiva per l ATO n. 5 Zona produttiva e parco delle energie e consumo di SAU) essendo l area già stata classificata in zona D2 n. AC 1 nel primo Piano degli Interventi (approvato con D.C.C. n. 41 del ) e essendo già state computate in quella sede le modifiche al dimensionamento sulla SAU e sulle capacità edificatorie per l ATO. Le modifiche della presente variante, infatti, non modificano le superficie territoriali e/o la zonizzazione del PI. 3. Adempimenti valutativi La variante (e l intervento di ampliamento proposto oggetto del presente SUAP) sono oggetto dei seguenti adempimenti valutativi redatti da altri professionisti incaricati i cui esiti saranno recepiti nell ambito di approvazione del procedimento SUAP, in particolare: - Verifica di Assoggettabilità alla VAS (D.Lgs. 152/2006, art. 11 e 12) - Selezione preliminare V.Inc.A (DGRV 2299/2014) - Compatibilità Idraulica (DGRV 2948/2009) 11

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