Biodegradabilità dei materiali per imballaggio Normativa di riferimento e metodi di test. PhD Elena Fortunati
|
|
- Sibilla Alfieri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Biodegradabilità dei materiali per imballaggio Normativa di riferimento e metodi di test PhD Elena Fortunati
2 Definizione Ufficiale Biodegradabilità Biodegradabilità ultima: COMPLETA degradazione di un composto chimico organico (polimero) ad opera microrganismi in presenza di ossigeno ad: anidride carbonica, acqua e sali minerali (mineralizzazione) e nuova biomassa oppure in assenza di ossigeno ad: anidride carbonica, metano, sali minerali e nuova biomassa Obiettivo biodegradabilità ultima dei materiali: Garantire impatti ambientali sostenibili dei materiali biodegradabili prodotti dall uomo rispetto le generazioni presenti e future: Evitare l accumulo nell ambiente dei residui di materiali sintetici.
3 Materiali Biodegradabili.. perché? Biodegradabilità: non proprietà assoluta ma funzionale
4 Vantaggi: garanzia di assenza di impatto sull ambiente dei manufatti nel caso di specifiche o vie di smaltimento rifiuti.
5 La biodegradabilità dei materiali va dimostrata con prove di laboratorio in ambienti e tempi specifici.
6 Determinazione della biodegradabilità: Test di laboratorio ufficiali
7 La norma EN La norma europea EN "Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione - Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi" riguarda tutte le tipologie di materiali e di imballaggi per qualsiasi tipo di prodotto. Essa specifica i requisiti e le procedure per determinare la possibilità di compostaggio e di trattamento degli imballaggi e dei materiali che costituiscono l'imballaggio attraverso la valutazione di quattro caratteristiche salienti: 1) la biodegradabilità 2) la disintegrazione durante il trattamento biologico 3) l ecotossicità 4) la qualità del compost risultante Destino di un contenitore compostabile
8 La norma EN ) La biodegradabilità è la conversione metabolica del materiale compostabile in anidride carbonica. Questa proprietà è misurata con un metodo di prova standard: metodo EN Il livello di accettazione è pari al 90% da raggiungere entro 6 mesi. 2) La disintegrabilità è la frammentazione e perdita di visibilità nel compost finale (assenza di contaminazione visiva). Viene misurata con una prova di compostaggio su scala pilota (EN 14045). Campioni del materiale di prova sono compostati insieme con rifiuti organici per 3 mesi al termine dei quali il compost viene fatto passare attraverso un vaglio di 2 mm. La massa dei residui del materiale di prova con dimensioni > 2 mm deve essere inferiore al 10% della massa iniziale. 3) L assenza di effetti negativi sul processo di compostaggio è verificata con una prova di compostaggio su scala pilota. 4) Qualità del compost: il compost deve contenere livelli minimi di metalli pesanti (al di sotto di valori predefiniti) e non deve presentare effetti negativi (ad esempio: riduzione del valore agronomico o presenza di effetti ecotossicologici sulla crescita delle piante). Al fine di determinare la qualità del compost, una prova di crescita delle piante è eseguita su campioni di compost in cui è avvenuta la degradazione del materiale di prova. Non si deve evidenziare nessuna differenza di crescita rispetto ad un compost di controllo. Esistono infine altri parametri chimico-fisici che non devono cambiare dopo la degradazione del materiale in studio: ph; contenuto salino; solidi volatili; N; P; Mg; K.
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21 IL RECUPERO DEI BIOPOLIMERI NELLA FILIERA DEL COMPOSTAGGIO: STATO DELL ARTE, CARATTERISTICHE TECNICHE IDONEE AL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI MANUFATTI
22 La presenza delle plastiche tradizionali nella frazione organica della raccolta differenziata rappresenta un problema per il settore del compostaggio in quanto compromette la qualità degli ammendanti e aumenta i costi di gestione del trattamento (raffinazione del compost e smaltimento degli scarti). È recente l introduzione sul mercato di manufatti e imballaggi costituiti da materiali compostabili che in post consumo, se inseriti nella filiera del recupero degli scarti organici, si degradano completamente, consentendo l ottenimento di un compost di alta qualità e la riduzione degli scarti da smaltire in discarica. Con l obiettivo di valorizzare i materiali realizzati a partire da biopolimeri (amido o cellulosa) e di ottenere ammendante di qualità il Consorzio Italiano Compostatori ha recentemente introdotto un programma di certificazione sulla compostabilità che si concretizza con il rilascio di un marchio: il Compostabile CIC.
23 Compostabile CIC Il Marchio identifica e certifica tutti quei manufatti che si decompongono naturalmente nel processo di compostaggio e che presentano caratteristiche ben definite di biodegradabilità e disintegrabilità, stabilite da standard europei (UNI EN 13432:2002). Il Marchio Compostabile CIC rappresenta quindi uno strumento di qualità utilizzabile da tutti gli operatori del settore che condividono una scelta sostenibile: partendo dai produttori di manufatti compostabili, passando ai consumatori finali che prediligono il consumo di materiali riciclabili, fino ai compostatori che riducono sia gli scarti che i costi di lavorazione garantendo maggiore efficienza e qualità alla filiera. Logo del marchio compostabile CIC Il Marchio è nazionale e si allinea ad alcune etichette (OK COMPOST, COMPOSTABLE) già presenti in altri paesi Europei come ad esempio, Francia, Belgio, Germania, Svizzera, Olanda, Polonia e la Gran Bretagna.
24 CHI CERTIFICA UN MATERIALE COMPOSTABILE? Le necessità di aumentare la qualità della raccolta differenziata e di diminuire le quantità degli scarti (plastiche tradizionali e altri materiali inerti come vetro e metalli) prodotti al termine di un processo di compostaggio, ha perciò indirizzato il Consorzio Italiano Compostatori, verso la creazione di uno strumento di identificazione: il Marchio Compostabile CIC. Il marchio è rilasciato alle aziende produttrici di manufatti biodegradabili che ne fanno richiesta, solamente dopo averli sottoposti ad un esame accurato che ne accerti la disintegrazione attraverso un test condotto su scala reale. Certiquality, Ente certificatore accreditato dal SINCERT, dopo aver eseguito le verifiche documentali e aver analizzato l esito del test eseguito sui prodotti, comunica al CIC l esito delle. Successivamente, in presenza di risultati positivi, il CIC dispone l assegnazione all azienda della licenza d uso del Marchio Compostabile CIC.
25 Il sistema di certificazione a Marchio dei manufatti biodegradabili e compostabili si basa su un test che il CIC ha sviluppato a partire dalle indicazioni presenti nella norma europea UNI EN Il tutto è stato messo a punto dopo un articolata attività sperimentale eseguita con prove condotte su scala reale e sulla scorta dei risultati ottenuti da alcuni campioni di manufatti biodegradabili come i sacchi per la raccolta differenziata, shoppers e oggetti per il catering, controllando l evoluzione della disintegrazione durante e al termine di un ciclo di compostaggio. Nello specifico il CIC si è impegnato ad implementare lo standard di riferimento per l esecuzione del test di disintegrabilità della norma EN 14045:2003, adattando il procedimento di esecuzione su un sistema a scala reale per meglio sfruttare le condizioni di compostaggio industriale. Tutti gli standard di riferimento per il Marchio sono rappresentati dalle norme UNI EN elencate nella tabella 3.
26
27 I VANTAGGI DEL MARCHIO COMPOSTABILE CIC Chi produce manufatti biodegradabili certificati CIC può promuoverli ed immetterli sul mercato come effettivamente riciclabili al 100%. Il marchio è rivolto oltre a chi commercializza direttamente i manufatti biodegradabili anche ai produttori di materie prime biodegradabili che sottoponendo al test un cosiddetto semilavorato ottengono il rilascio del marchio di certificazione Compostabile CIC sottoforma di attestato, con riferimento esplicito alla materia prima e allo spessore che caratterizza il semilavorato. In questo caso il produttore di materia prima può dimostrare l idoneità del proprio materiale alla produzione di manufatti che possono concorrere all ottenimento del medesimo Marchio. Il compostatore ha la sicurezza di poter trattare i prodotti certificati e garantiti dal CIC senza dover ricorrere a specifici trattamenti di cernita e vagliatura, riducendo i costi di smaltimento delle impurità, potrà offrire ai conferitori di rifiuti delle condizioni economiche vantaggiose. Gli agricoltori possono riconoscere con facilità prodotti come i teli applicati per la pacciamatura siano effettivamente in grado di decomporsi naturalmente a fine stagione sul suolo senza richiedere interventi di raccolta e i costi di smaltimento.
28
29 Biodegradabilità dei materiali per imballaggio Normativa di riferimento e metodi di test CASO PRATICO: ISO 20200
30 La norma UNI EN ISO Determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio. La norma specifica un metodo per la determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche quando esposte ad un ambiente di compostaggio riprodotto in scala in laboratorio. Il metodo non è applicabile alla determinazione della biodegradabilità delle materie plastiche in condizioni di compostaggio. Parameters: Temperature: 58 C Sample size: 15x15x2mm 3 Synthetic biowaste water content: 50%wt. Aerobic conditions
31 La norma UNI EN ISO Determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio. COMPOSIZIONE DEL TERRENO DI COMPOSTAGGIO Materiali Massa (%) Segatura 40 Mangime per conigli 30 Amido di mais 10 Compost 10 Zucchero 5 Olio di semi di girasole 4 Urea 1 Totale 100
32 La norma UNI EN ISO Determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio. DIMENSIONE DEI CAMPIONI UTILIZZATI Spessore Materiali Dimensione dei Campioni (mm) < 5mm 25 x 25 x spessore originale > 5mm 15 x 15 x spessore (5-15mm)
33 La norma UNI EN ISO Determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio.
34 La norma UNI EN ISO Determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio. MATURAZIONE TERRENO
35 La norma UNI EN ISO Determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio. CARATTERIZZAZIONI Disintegrazione percentuale Foto dei campioni a diversi tempi di degradazione Immagini FESEM Caratterizzazione termica: (TGA, DSC) Caratterizzazione fisico-chimica: (FT-IR)
36 La norma UNI EN ISO Determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio. CALCOLO DEL GRADO DI DISINTEGRAZIONE m i = massa iniziale del campione m r = massa secca del campione estratto ad un determinato tempo t
37 PLA nanocomposites Sistemi Prodotti PLA: matrice polimerica Ag : 0.5 %wt. or 1 %wt. Cellulosa: 1%wt.
38 La norma UNI EN ISO Determinazione del grado di disintegrazione delle materie plastiche in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio. MATURAZIONE TERRENO
39 La norma UNI EN ISO Nanocompositi di PLA: osservazione campioni Start Day 1 Day 3 Day 7 Day 10 Day 15 Day 28 PLA PLA/0.5Ag PLA/1Ag PLA/1sCNC/0.5Ag PLA/1sCNC/1Ag
40 Nanocompositi di PLA: disintegrazione
41 Nanocompositi di PLA: immagini FESEM
42 Effect of ethylene-co-vinyl acetate-glycidylmethacrylate (EVA- GMA)and cellulose microfibers on the thermal, rheological and biodegradation properties of poly(lactic acid) based systems Sistemi Prodotti PLA: matrice polimerica Sistemi Binari : EVA-GMA/CF PLA/CF PLA/EVA-GMA Sistema ternario: PLA/EVA-GMA/CF
43 Nanocompositi : osservazione campioni
44 Nanocompositi: disintegrazione
45 Nanocompositi: immagini FESEM
46 La norma UNI EN ISO TEST SUL COMPOST Compost Inoculum Synthetic biowaste (after 60 days) Total Solids a (TS %) Organic Carbon (% on TS) Volatile Solids b (% on TS) Ash (% on TS) ph 7.9± ±0.2 a The amount of solids obtained by taking a known volume of compost and drying at about 105 C for 18h. b The amount of solids obtained by subtracting the residue of known volume of compost after incineration at about 650 C for 8h.
47 PhD Elena Fortunati
La filiera degli imballaggi compostabili
IV Forum Interregionale sul Compostaggio 5 marzo 2008 Torino La filiera degli imballaggi compostabili Werner Zanardi Focus qualità dell ammendante compostato il problema delle plastiche nella FORSU standard
DettagliPatrizia Sadocco psadocco@sperimentalecarta.it
Biodegradabilità dei materiali Patrizia Sadocco psadocco@sperimentalecarta.it +39 22395537 1 Stazione Sperimentale Carta, Cartoni e Paste per Carta SSCCP. Rivolto all intera filiera materiali cartari,
DettagliChi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.
Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche
DettagliNuovi strumenti per una gestione efficace dei rifiuti. Margherita Caggiano
Nuovi strumenti per una gestione efficace dei rifiuti Margherita Caggiano Cos è il Mater - Bi : Un granulo Una materia prima da fonti rinnovabili. Cos è il Mater - Bi : Una bioplastica certificata biodegradabile
DettagliCos è il Compostaggio
Composabilità Milano, 23 gennaio 2008 Massimo Centemero Direttore Tecnico Consorzio Italiano Compostatori Il Consorzio Italiano Compostatori riunisce imprese, enti pubblici e privati produttori di compost
DettagliMassimo Centemero Direttore Tecnico Consorzio Italiano Compostatori centemero@compost.it zanardi@compost.it
Composabilità Milano, 23 gennaio 2008 Massimo Centemero Direttore Tecnico Consorzio Italiano Compostatori centemero@compost.it zanardi@compost.it Il Consorzio Italiano Compostatori riunisce imprese, enti
DettagliMarcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia
ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la
DettagliMATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI
AGGIORNAMENTI NORMATIVI Marino Lamperti Federazione Gomma Plastica Area Tecnico Scientifica MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL AGGIORNAMENTI NORMATIVI > Stato attuativo del Regolamento (CE) N. relativo
DettagliSTRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO
STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO La marcatura CE UNI EN 1090-1. Il primo passo è il conseguimento dell Attestato di Denuncia Attività da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e l iscrizione
DettagliXII Conferenza nazionale CIC Rimini, 04 novembre 2010
XII Conferenza nazionale CIC Rimini, 04 novembre 2010 Gli imballaggi compostabili e il loro recupero nel ciclo della frazione organica Giulia Bizzoni Berco Srl ad oggi le esperienze consolidate di recupero
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
DettagliREGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO
PROCEDURA OPERATIVA REGOLE PARTICOLARI PER PRODOTTI PLASTICI IN 0 15/03/2012 RQ LTM 1 di 7 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...3 2. TERMINOLOGIA...3 2.1 RICICLO DI MATERIALI PLASTICI...3 2.2 MATERIALE PLASTICO
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliArgomento: Sacchetti per la spesa biodegradabili: il quadro normativo europeo
Argomento: Sacchetti per la spesa biodegradabili: il quadro normativo europeo I sacchetti della spesa sono diventati oggetto di molte discussioni dopo che è entrato in vigore il divieto alla loro commercializzazione
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliIl Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza
Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza Riferimenti normativi Qualità UNI EN ISO 9001 Ambiente UNI EN ISO 14001 Sicurezza OHSAS 18001 Tutte e tre le normative sono compatibili ed in alcuni casi
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliI criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA
I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice
DettagliRELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14
RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea
DettagliCertificazione del compost: una garanzia in più per gli utilizzatori. Werner Zanardi
Certificazione del compost: una garanzia in più per gli utilizzatori Werner Zanardi Torino 27 marzo 2009 Sistema Compostaggio 2007 I numeri indice Impianti di compostaggio in Italia Scarto organico trattato
DettagliSistemi di certificazione e accreditamento
Sistemi di certificazione e accreditamento Beniamino Cenci Goga L accreditamento riduce i rischi delle imprese e dei clienti poiché garantisce che gli organismi accreditati sono in grado di portare a termine
DettagliBROCHURE INFORMATIVA SU EMAS E I SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE
L INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELLA CONOSCENZA E DELLA PREVENZIONE Dai sistemi di monitoraggio alla diffusione della cultura ambientale Milano, 24 25 26 Novembre 2003 Teatro Dal Verme - Palazzo delle Stelline
DettagliScheda 1 «Eco-innovazioni»
Scheda 1 «Eco-innovazioni» ECO-INNOVAZIONI E GREEN ECONOMY: CONCETTI GREEN JOBS Formazione e Orientamento ECO-INNOVAZIONI E GREEN ECONOMY: CONCETTI Si definisce eco-innovazione qualsiasi forma di innovazione
DettagliInterpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate
Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto
DettagliLINEA BIOF3< IMBALLAGGI FLESSIBILI IN POLIETILENE
> LINEA BIOF3< IMBALLAGGI FLESSIBILI IN POLIETILENE > LINEA BIOF3< Gli shoppers e i sacchi della nostra Linea BIOF3 sono realizzati in coestrusione a tre strati, utilizzando solo materiali certificati,
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione
DettagliIl compostaggio a ventilazione forzata : le biocelle. Messina, 20/03/2015
Il compostaggio a ventilazione forzata : le biocelle Messina, 20/03/2015 CHIARIMENTI NORMATIVI D.Lgs n 205 del 2010, all articolo 182-ter (Rifiuti organici) recepisce la Waste Framework Directive: la raccolta
DettagliProgramma OK 02. Compostabilità domestica dei prodotti
Data d applicaz.: 2012-03-01 Pagina : 1 / 5 Programma OK 02 Compostabilità domestica dei prodotti In caso di dubbio o discussione, solo la versione inglese è valida. 1. Scopo 3 Sono ammessi al presente
DettagliQuale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe?
Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe? Simona Gullace CERTIFICAZIONE Procedura volontaria mediante la quale una terza
DettagliIL FINE VITA DEI BIOPOLIMERI: IL CASO DEL RECUPERO TRAMITE COMPOSTAGGIO. Massimo Centemero www.compost.it www.compostabile.com
IL FINE VITA DEI BIOPOLIMERI: IL CASO DEL RECUPERO TRAMITE COMPOSTAGGIO Massimo Centemero www.compost.it www.compostabile.com Torino, 21 settembre 2011 ACCORDO PER LA LICENZA D USO DEL MARCHIO COMPOSTABILE
DettagliTest di disintegrabilità
Rapporto Tecnico Test di disintegrabilità effettuato su: SANT ANNA BIOBOTTLE (BOTTIGLIA IN PLA) Cavenago Brianza (MB), 20 maggio 2009 R A P P O R T O F I N A L E Il presente rapporto tecnico illustra i
DettagliDecreto Legislativo 152/2006 e Direttiva 94/62/CE, requisiti essenziali degli imballaggi in acciaio
Decreto Legislativo 152/2006 e Direttiva 94/62/CE, requisiti essenziali degli imballaggi in acciaio Simona Fontana Responsabile Centro Studi - Area Prevenzione Rimini, 5 novembre 2014 Il Sistema CONAI,
DettagliCertificazione del servizio di manutenzione di qualità nel settore antincendio. Fabrizio Moscariello Roma, 18/06/14
Certificazione del servizio di manutenzione di qualità nel settore antincendio Fabrizio Moscariello Roma, 18/06/14 Scenario settore antincendio La legge prevede che con cadenza predefinita (in funzione
DettagliRidurre l impatto l ambientale nella scelta degli imballaggi: indicazioni operative e requisiti essenziali ambientali
Ridurre l impatto l ambientale nella scelta degli imballaggi: indicazioni operative e requisiti essenziali ambientali Torino, 8 ottobre 2013 Francesca Ilgrande Quanti rifiuti da imballaggio in un anno?
DettagliLa certificazione ISO 9001:2000 nelle scuole
La certificazione ISO 9001:2000 nelle scuole www.certificazione.info autore: Dr. Matteo Rapparini La certificazione di qualità nelle scuole La certificazione di qualità ISO 9001:2000 ha avuto recentemente
DettagliBI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo
BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo INTRODUZIONE PROPPER BI-OK è un sistema per il controllo biologico dei cicli di sterilizzazione con
DettagliLA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA
LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA PREMESSA La certificazione volontaria di prodotto nasce dalla necessità da parte delle Organizzazioni che operano nel settore agroalimentare (Aziende produttrici, vitivinicole,ecc.)
DettagliMARCATURA CE (prodotti da costruzione) Direttiva europea 89/106/CE.
La Marcatura CE Normativa UNI EN 13659 MARCATURA CE (prodotti da costruzione) Direttiva europea 89/106/CE. Dal 2 Aprile 2006 è in vigore l'obbligo di Marcatura CE per tutte le chiusure oscuranti (persiane,
DettagliProfessionisti nella consulenza, formazione e certificazione in saldatura
Professionisti nella consulenza, formazione e certificazione in saldatura Masterweld Nata agli inizi del 2010, dall unione di due professionisti, Masterweld ha come obiettivo principale quello di fronteggiare
DettagliInnovazione e qualità
Innovazione e qualità La filosofia dell azienda si basa fin dagli anni 70 sulla ricerca della qualità per garantire al consumatore finale un prodotto fresco e sano TEDALDI L azienda Tedaldi, con sede principale
DettagliCaldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse
Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Le caratteristiche tecniche richieste per ottenere il conto termico. Antonietta Serra, responsabile sezione Termotecnica presso Istituto Giordano Spa
DettagliACCIAI PER STRUTTURE METALLICHE E STRUTTURE COMPOSTE
ACCIAI PER STRUTTURE METALLICHE E STRUTTURE COMPOSTE Documentazione di conformità secondo le nuove Norme Tecniche delle Costruzioni (DM 14 Gennaio 2008) Ing. Lorenzo Di Gregorio PRESIDER Srl Bastia Umbra,
Dettaglilcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)
La rubrica Certificazione che viene inaugurata in questo numero, ha l obiettivo di mettere in condizione l utente di capire concretamente i vantaggi e le difficoltà cui si va incontro attraverso l iter
DettagliGD Srl CAPITOLATO GENERALE DI FORNITURA. N 1 Specificato il Foro Competente AQ DIR 05/02/15. Torchio. Barigazzi. Giannitti
PAG. / 9 GD Srl N Specificato il Foro Competente AQ CQ DIR 05/02/5 Barigazzi Torchio Giannitti N 0 Allineamento ai requisiti della norma UNI EN ISO 900:2008 e della specifica tecnica ISO/TS 6949:2009 AQ
DettagliCompetenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11. M.C. Romano, M. Ranieri
Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11 M.C. Romano, M. Ranieri Le giornate di Corvara 18 Convegno di Igiene Industriale Corvara (Bz)) 28-30 marzo 2012
DettagliDisciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A. - Appendice Settore Abbigliamento
Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A. - Appendice Settore Abbigliamento Pagina 1 di 5 APPENDICE I SETTORE ABBIGLIAMENTO 1 - Obiettivo
DettagliProgetto Nactivepack. Nuovo sistema sostenibile di confezionamento attivo per la valorizzazione delle carni fresche
Progetto Nactivepack Nuovo sistema sostenibile di confezionamento attivo per la valorizzazione delle carni fresche Progetto di ricerca co-finanziato dalla Regione Lombardia (luglio 2012 - novembre 2013)
DettagliDivieto di commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili e compostabili
Divieto di commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili e compostabili Vademecum operativo Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge 11 agosto 2014, n. 116 che converte il Dl 91/2014,
DettagliDocument No.: Revision: Date: Replace: Page: ZSEIT-5-STP-007 (I) 6 2015-11-13 5 1 of 6 Prepared by: Reviewed by: Approved Valid for:
Document No.: Revision: Date: Replace: Page: ZSEIT-5-STP-007 (I) 6 2015-11-13 5 1 of 6 Prepared by: Reviewed by: Approved Valid for: by: D. Capra S. Bianchini, M. Bonadonna CSI All in DNV GL Business Assurance
DettagliLa norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in
La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento
DettagliALLEGATO TECNICO 1B PER IL RECUPERO ENERGETICO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO
ALLEGATO TECNICO 1B PER IL RECUPERO ENERGETICO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO Milano, 23 luglio 2001 1) DETERMINAZIONE QUANTITA' E CORRISPETTIVO. a) Il materiale oggetto del presente allegato viene inteso
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliIl modello impiantistico che trasforma il rifiuto in risorse.
Replicabile, esportabile, versatile. Il modello impiantistico che trasforma il rifiuto in risorse. COSA PROPONE IL MODELLO SOGLIANO AMBIENTE? È un modello replicabile, esportabile e versatile di impianti
DettagliREGOLAMENTO PARTICOLARE
associazione italiana per la sicurezza della circolazione REGOLAMENTO PARTICOLARE per il rilascio della certificazione di conformità (Marchio CE) per i prodotti da costruzione (Direttiva del Consiglio
DettagliCanne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori.
Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori. I settori I produttori di camini e canne fumarie 2 I settori UNICALOR I produttori di
DettagliDC-RMT Requisiti minimi degli auditor termografici
Requisiti minimi degli auditor termografici Cod. DC-RMT DC-RMT Requisiti minimi degli auditor termografici Estensori del documento Codice DG DC-RMT Approvazione Data di emissione DG 21/07/2009 Tipo di
DettagliE C O L O G I A 40 anni 1975-2015
ECOLOGIA 4 0 anni 1975-2015 Forti di un esperienza di quarant anni nel settore dell ecologia, attualmente siamo in grado di fornire un servizio completo nella gestione di scarti e rifiuti industriali,
DettagliSCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)
Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013
Dettagli31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma
31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma Ciclo Ciclo dei dei rifiuti rifiuti Indice Indice 11 Raccolta Raccoltadifferenziata differenziata 11 Riciclaggio Riciclaggio 1/3
DettagliLa Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna
La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna Andrea Zuppiroli Regione Emilia-Romagna Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi
DettagliGUIDA ALL UTILIZZO E ALLA VALORIZZAZIONE DEI MARCHI IMQ. (Marchi di prodotto)
GUIDA ALL UTILIZZO E ALLA VALORIZZAZIONE DEI MARCHI IMQ (Marchi di prodotto) - Il marchio IMQ è riconosciuto in Italia da 1 consumatore su 3. - La notorietà del marchio IMQ è in costante aumento. - Il
DettagliCRITICITÀ IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/43/CR07a/C5 CRITICITÀ IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI Gli aspetti operativi legati all interpretazione del Regolamento comunitario sull end of waste
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI
DettagliPRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558
PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558 INDICE Data di aggiornamento: Articolo 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Dicembre 2014 Articolo 2 CONDIZIONI GENERALI Articolo
DettagliCOME SI REALIZZA INNOVAZIONE ATTRAVERSO LA RICERCA CHIMICA? Consiste nella valutazione dei costibenefici
COME SI REALIZZA INNOVAZIONE ATTRAVERSO LA RICERCA CHIMICA? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. Domanda di innovazione nella Ricerca e nella
DettagliSISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,
DettagliGiorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio
Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013
DettagliLA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona
LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza
DettagliDEFINIZIONI INDISPENSABILI
1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che
DettagliAMIAT S.p.A. - Torino
AMIAT S.p.A. - Torino Area EX CEAT Caratterizzazione terreno quale rifiuto Consuntivazione e Quadro economico Progetto Ing. Marta Gamerro Il Responsabile Ing. Giuseppe Passarello L Amministratore Delegato
DettagliMaster La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010
Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio
DettagliTUTTE LE DOMANDE E LE RISPOSTE SULLA NOSTRA GESTIONE DELLA QUALITÀ CERTIFICATA
TUTTE LE DOMANDE E LE RISPOSTE SULLA NOSTRA GESTIONE DELLA QUALITÀ CERTIFICATA C E N T R I O T T I C I S E L E Z I O N A T I CHE COSA SONO LE CERTIFICAZIONI ISO? I Centri Ottici GreenVision sono stati
DettagliPresentazione Formazione Professionale
Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori
DettagliPrincipali elementi di una certificazione energetica
Principali elementi di una certificazione energetica Rossella Esposti ANIT www.anit.it CERTIFICAZIONE ENERGETICA Viene incontro alle esigenze di: Maggiore efficienza di un parco edilizio energeticamente
DettagliQualità e certificazioni
13 Qualità e certificazioni 13.1 La certificazione di qualità La qualità è intesa come l insieme delle caratteristiche di un entità materiale (prodotto) o immateriale (servizio) che le conferiscono la
DettagliCRITERI PER LA GESTIONE DEL BILANCIO DI MASSA DEL BIOMETANO
CRITERI PER LA GESTIONE DEL BILANCIO DI MASSA DEL BIOMETANO G. Riva Milano, 4 Aprile 2014 Questione della sostenibilità dei biocarburanti - 1 La Direttiva 28/09 (RED) impone che i biocarburanti (destinati
DettagliDISCIPLINARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DESTINATI A CONSUMATORI VEGETARIANI E VEGANI PER AZIENDE CONTROLLATE
DISCIPLINARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DESTINATI A CONSUMATORI VEGETARIANI E VEGANI PER AZIENDE CONTROLLATE www.imveg.it info@imveg.it DISCIPLINARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DESTINATI
DettagliPROTOCOLLO OPERATIVO
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO OPERATIVO TRA CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI E A.C.I.A.M. S.p.A. PER LA CERTIFICAZIONE DEL COMPOST DI QUALITA PRODOTTO PRESSO FABBRICANTE DI AMMENDANTE COMPOSTATO NEL TERRITORIO
DettagliCiclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico. 22 maggio 2015
Ciclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico 22 maggio 2015 La Strategia Europea di gestione dei rifiuti Restando valido l assunto che «il miglior rifiuto è quello non
DettagliAzienda Sanitaria Firenze
Azienda Sanitaria Firenze I Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in relazione al D.Lgs. 231/01 DALLA VERIFICA DELL APPLICAZIONE FORMALE ALLA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL
DettagliEN 1090?? Lorch Schweißtechnik GmbH www.lorch.eu
EN 1090?? Lorch Schweißtechnik GmbH www.lorch.eu DM 14-01-2008 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni EN 1090 Marcatura CE delle strutture in acciaio UNI EN ISO 3834.1:2006 Requisiti di Qualità per la
DettagliSCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT
srl Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT
DettagliTipologia corso obbligatorio Corsi di formazione (formazione non formale) coerente con i contenuti della UNI 9994-1;
DESCRIZIONE FIGURA PROFESSIONALE Manutentore di estintori: Figura che opera nel: controllo; manutenzione o riparazione degli estintori portatili e carrellati, al fine di garantirne l efficienza operativa
DettagliStazione Sperimentale per l Industria. Area Validazione di Processo
Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari Area Validazione di Processo Stefania Quintavalla Giuseppe Dipollina Roberto Loiudice 1 Obiettivi Studi - Tematiche Assistere le aziende
DettagliLE NORME DELLA SERIE EN 45000
LE NORME DELLA SERIE EN 45000 Le EN 45000 riguardano il processo di accreditamento di: laboratori di prova; organismi di accreditamento dei laboratori di prova; organismi di certificazione di prodotto;
DettagliLa marcature CE della Calce da Costruzione
La marcature CE della Calce da Costruzione Andrea Rattazzi In Italia la marcatura CE per la calce da costruzione di calce è obbligatoria. Questo articolo presenta una panoramica della norma UN EN 459-1:2002
Dettagli01_Brochure_Metrici2009:Cop metrici2 11-03-2010 19:16 Pagina 1. a misura dei TUOI interessi
01_Brochure_Metrici2009:Cop metrici2 11-03-2010 19:16 Pagina 1 U F F I C I O M E T R I C O a misura dei TUOI interessi p 9 10 11 12 13 14 15 16 w w w. m e t r o l o g i a l e g a l e. u n i o n c a m e
Dettagli, ' *-- ' " $!,"""&& # " $%
! "#$ %"&"" $$' " (#! %")" * +'#!", ' *-- ' " $!,"""&& # " $% &' ())* %")" + +' # ++,! " %"" '+'$ " $( ++ %"&"" ' " '! $- &(.)'.())/ &/0 # $ %. " (' ' 1 + $ *2.&)/.33./ 0' 12' 3, & 4 5 3./.22, 4) 5 " &
DettagliEtichettatura ambientale di prodotto: la proposta di Kyoto Club per qualificare e certificare i prodotti o servizi virtuosi per l'ambiente
+ Etichettatura ambientale di prodotto: la proposta di Kyoto Club per qualificare e certificare i prodotti o servizi virtuosi per l'ambiente Annalisa Corrado - Coordinatrice Gruppo di Lavoro Multietichetta
DettagliMarchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone
pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PRODUZIONI ORTICOLE DA PRODUZIONE BIOLOGICA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia
DettagliDocente: Anna Bortoluzzi Lead Auditor, Specialista di materiali, Tecnologo
auditor / lead auditor di sistemi di gestione uni en iso 22000 packaging auditor / lead auditor di standard di prodotto e gmp nel packaging alimentare. Corso organizzato da e promosso in collaborazione
DettagliAltri materiali biodegradabili: segatura, trucioli di legno non trattato, tovagliolini di carta bianchi
1. Cos è Il compostaggio è il risultato di un nuovo modo di trattare i rifiuti organici e vegetali. È semplice: noi tutti produciamo una certa quantità di rifiuti ogni giorno. Parte dei rifiuti prodotti
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliCome cambiano gli obblighi per le strutture metalliche a partire dal 1 luglio 2014
Regolamento (UE) n.305/11 e norme del gruppo EN1090 La Marcatura CE delle strutture metalliche alla luce delle Norme tecniche per le Costruzioni Firenze, 30/10/2014 Come cambiano gli obblighi per le strutture
DettagliFollia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi
I Sistemi di gestione Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi Jim Kearns Relatore: Sandro Vanin Qualita, Sicurezza, Ambiente Schemi di certificazione. ISO 9001, OHSAS 18001,
Dettagli5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni
Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.
DettagliLA QUALITÀ. Prof. Vincenzo Leo - Trasformazione dei prodotti- ITA Emilio Sereni
LA QUALITÀ REPETITA IUVANT «le cose ripetute aiutano» La qualità produttiva(libro): La qualità produttiva è la conformità delle caratteristiche del prodotto a standard prefissati, esiste anche la qualità
Dettagli