Procedura aperta per l appalto della realizzazione e attivazione di una soluzione di Continuità Operativa e Disaster Recovery per la Regione Campania

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1 Procedura aperta per l appalto della realizzazione e attivazione di una soluzione di Continuità Operativa e Disaster Recovery per la Regione Campania FAQ Frequent Asked Question Data di pubblicazione 25 giugno 2014

2 DISCIPLINARE DI GARA Art. 6 - Requisiti per la partecipazione all'appalto Si richiede se le dichiarazioni ai sensi dell art.38 lettere b),c) ed m-ter) possano essere rilasciate da un procuratore ai sensi del 2 comma dell art. 47 del D.P.R. 28 dicembre del 2000 n secondo cui la dichiarazione resa nell'interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali, e fatti relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza. RISPOSTA A Sì Art. 6 - Requisiti per la partecipazione all'appalto E' obbligatorio il possesso di tale requisito per tutte le ditte, anche quelle in Associazione temporanea d'impresa? RISPOSTA A Si rimanda a quanto già specificato all art. 6 del Disciplinare di gara. RICHIESTA N. 2 Le società che posseggono certificazione ISO 9001 categoria EA28 possono partecipare ugualmente? RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 Si rimanda alla risposta alla richiesta n. 2 RICHIESTA N. 3 Le società che hanno chiesto estensione alla categoria EA33, possono allegare in gara documento su carta intestata dell'ente certificatore del riconoscimento requisito EA33 in corso con conclusione settembre 2013? RISPOSTA A RICHIESTA N. 3 Sarà la Commissione Giudicatrice a valutare la validità della documentazione presentata. RICHIESTA N. 4 E possibile utilizzare l'istituto dell'avvalimento per il certificato del sistema Qualità UNI EN ISO 9001:2008 settore EA33? RISPOSTA A RICHIESTA N. 4 Si rimanda a quanto già specificato all art. 6.1 del Disciplinare di gara. RICHIESTA N. 5 Si chiede di confermare la possibilità di utilizzare l'istituto dell'avvalimento dei requisiti di capacità economica e tecnica, fra aziende che partecipano in RTI costituendo, così come espresso dalla determina n. 2 del dell'avcp che ammette il c.d. "avvalimento interno" e precisa fra l'altro "deve essere ritenuto possibile l utilizzo

3 dell avvalimento interno (nel caso in cui l ausiliaria sia anche mandante o mandataria del raggruppamento dell impresa avvalsa). RISPOSTA A RICHIESTA N. 5 Si conferma. RICHIESTA N. 6 Si chiede di specificare il rapporto percentuale che deve intercorrere tra imprese mandanti e impresa mandataria nella ripartizione dei servizi/attività oggetto dell appalto. RISPOSTA A RICHIESTA N. 6 Si rimanda a quanto già specificato nel Disciplinare Art. 9 - Modalità di partecipazione alla gara Si chiede se il plico possa essere firmato su tutti i lembi di chiusura, in alternativa, da un procuratore del legale rappresentante dell impresa. RISPOSTA A Sì Art. 17 Adempimenti a carico dell'aggiudicatario In caso di RTI, si chiede se le polizze assicurative possano essere stipulate dalla mandataria a copertura dei danni relativi alle attività previste da parte di tutte le singole società partecipanti al raggruppamento stesso ed estendibili quindi anche a queste (ivi inclusi i relativi eventuali subappaltatori) o debbano essere stipulate pro-quota dai vari membri del RTI. RISPOSTA A La polizza và stipulata dall RTI Art. 21 Subappalto E consentito il subappalto della fornitura nei termini previsti dall art.118 del d.lgs.163/06, fermo restando comunque che il totale della fornitura concessa in subappalto non deve superare il 10 % dell importo contrattuale. Si chiede di confermare che il succitato art. 21 del Disciplinare di Gara stabilisce l ammissibilità del ricorso al subappalto nei termini previsti dall art.118 del d.lgs.163/06, fermo restando comunque che il totale della fornitura concessa in subappalto non deve superare il 30% dell importo contrattuale

4 RISPOSTA A Nel rilevare che la domanda non riporta correttamente quanto stabilito all art. 21 del Disciplinare di gara, si ribadisce che la quota massima di subappalto è fissata al 10% dell importo contrattuale. Infatti l intervento, avendo una forte impronta innovativa nel comparto Pubblica Amministrazione, presenta un elevato livello di complessità e specializzazione (sotto il profilo tecnico e organizzativo) che richiede il massimo controllo nella gestione di tutte le fasi del processo (progettazione, approvvigionamento, realizzazione e start-up) ai fini della corretta esecuzione dell appalto, della minimizzazione dei rischi/criticità e del raggiungimento dei risultati attesi. Infine, sarà la Commissione Giudicatrice, attenendosi agli atti di gara e al D.Lgs. 163/2006, a valutare se nelle singole offerte presentate si riscontrino elementi riconducibili o meno alle ipotesi di subappalto, piuttosto che di sub-affidamento. RICHIESTA N. 2 Con riferimento all'art. 21 del Disciplinare di Gara, si richiede di confermare che, in caso di ricorso al subappalto, in presenza di un raggruppamento temporaneo di imprese, ciascuna mandante possa provvedere autonomamente alla stipula dell'eventuale contratto di subappalto e relativi adempimenti di legge. RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 In presenza di un RTI i contratti di subappalto vanno stipulati dall RTI e non dai singoli componenti.

5 CAPITOLATO DI GARA Art. 3.1 Data Center Regionale Via Don Bosco (NODO PRIMARIO) Relativamente al backbone Ethernet costituito da uno switch L2/L3 Cisco Nexus 7010, si chiede di avere l'attuale configurazione HW e SW, incluse le licenze che sono presenti sull'apparato e relativamente agli switch Nexus 5020 che implementano il consolidamento dell I/O all interno di ciascun rack, si chiede di avere l'attuale configurazione HW e SW incluse le licenze che sono presenti sugli apparati. RISPOSTA A La configurazione hw del Nexus 7000 è la seguente: n.2 10 Gbps Ethernet Module (N7K-M132XP-12) ciascuno con 16 porte disponibili n.2 Supervisor module-1x (N7K-SUP1) in modalità active/ ha-standby e per le licenze viene riportato: SERVER this_host ANY INCREMENT LAN_ENTERPRISE_SERVICES_PKG cisco 1.0 permanent uncounted La configurazione hw del Nexus 5020 è la seguente: n.16 porte disponibili per ciascun Nexus 5020 n.8 N Series Module 4x10GE 4xFC 4/2/1G (N5K-M1404) n.8 N Series Module 8xFC 4/2/1G (N5K-M1008) n.8 Nexus 5020 Storage Protocols Services License Relativamente ai Cisco MDS 9134 si può far riferimento ad una faq precedente. RICHIESTA N. 2 In relazione al backbone Fiber Channel del nodo primario, si richiede di specificare se gli eventuali adeguamenti necessari agli attuali SAN switch MDS 9134 (in termini di aggiunta porte, SFP, licenze per estendere il Fabric sui due nodi) possono essere considerati pre-requisiti di progetto o se devono essere previsti nell'ambito della fornitura. RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 I due Cisco MDS 9134 dispongono ciascuno di uno slot di 8 porte 4-Gbps e n.2 porte 10 Gbps. Qualora la soluzione proposta richiedesse l utilizzo di tali porte, occorrerà prevedere anche la fornitura di SFP e di licenze per gli switch della storage area network del nodo primario. Art Sistema informativo regionale Si chiede di confermare se la migrazione alla versione 5.5 di vsphere si può intendere terminata prima dell'inizio dell'erogazione dei servizi oggetto di questo capitolato. RISPOSTA A Si, si conferma che la migrazione a vsphere 5.5 sarà completata.

6 RICHIESTA N. 2 Con riferimento alle infrastrutture Exchange e MS SQL si chiede di indicare se alla data di inizio dell'erogazione dei servizi oggetto di questo capitolato risulteranno essere presenti sul nodo primario installazioni in configurazione cluster proprietario e la relativa modalità (attivo/attivo, attivo/passivo). RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 Exchange 2010 è stato configurato come cluster proprietario in modalità attivo/attivo. MS SQL non è in configurazione cluster. RICHIESTA N. 3 Si richiede di poter conoscere il numero, anche approssimativo, delle VM che sono presenti all'interno del Green IT per le quali sia richiesto il solo DR e non la CO ed, eventualmente, di quanto spazio disco usufruiscono queste VM. RISPOSTA A RICHIESTA N. 3 Fermo restante quanto riportato nel par.5.8 pag. 19 del Capitolato, il numero approssimato delle V.M. presenti all'interno della GreenIT e per le quali si può utilizzare una soluzione solo DR è di 150, per uno spazio disco orientativo complessivo di 25 TB. RICHIESTA N. 4 Al fine di una corretta definizione della soluzione di backup, si chiede di specificare quante installazioni Oracle sono presenti. RISPOSTA A RICHIESTA N. 4 Attualmente sono 18 le utenze Oracle di cui viene eseguito il backup. Art RIMIC In relazione al piano di lambda dedicato in fase di realizzazione, attualmente disponibile fra il Nodo Primario e l'università di Salerno (Fisciano), si richiede: 1. è possibile prevedere la disponibilità, in aggiunta o in sostituzione di quanto disponibile per la connessione di tipo "direct storage to storage", 2 lambda - circuiti in protocollo FC nativo, prerequisiti all' l'implementazione dell'architettura storage "Metro Storage Cluster"? 2. è possibile prevedere come prerequisiti di progetto (e quindi non in ambito dell'offerta) tutti gli interventi di adeguamento HW/SW che si dovessero rendere necessari sugli apparati DWDM dell'aministrazione per la realizzazione dell'infrastruttura Storage to Storage sul protocollo FC nativo (supporto protocolllo FC, SFP in numero e tipologia rispondenti ai prerequisiti che saranno dichiarati nell'ambito della risposta)? RISPOSTA A La Regione Campania non detiene la proprietà e la gestione della rete RIMIC ed usufruisce della connettività fra le 2 sedi interessate all operazione di mutuo soccorso messa a disposizione da RIMIC. Il protocollo 10GE-LAN (su cui si basa tutto il progetto RIMIC) richiesto per la connessione di tipo "direct storage to storage" è, quindi, un vincolo tecnico legato all utilizzo di tale rete da parte di Regione Campania (come chiaramente si evince nel par 3.4 pag. 9 del Capitolato). A Regione Campania sono stati riservati, su tale rete, 2 lambda-circuiti signal type 10GE- LAN fra il Nodo primario di Regione Campania (in via don Bosco a Napoli) e l'università di Salerno (a Fisciano) a supporto di funzioni di business continuity, e precisamente:

7 Direct storage to storage Remotizzazione LAN fra i due siti Il protocollo FC nativo non risulta essere un prerequisito (né risulta essere, al momento, in uso sulla rete RIMIC) per l'implementazione dell'architettura storage "Metro Storage Cluster". Si lascia alle Ditte partecipanti l individuazione della soluzione tecnica più idonea a garantire quanto richiesto (anche attraverso l utilizzo di opportuni adapter e mediation devices). Art. 5 Specifiche tecniche della soluzione di CO/DR Si evince dal capitolato (pag.12) che tutte le componenti hardware oggetto della fornitura dovranno avere una garanzia triennale, mentre a pag. 30 punto 7.10 si legge che Il Fornitore dovrà garantire un periodo di garanzia su quanto implementato di almeno 24 mesi. E possibile avere maggiore chiarezza e sapere quali sono i termini di garanzia previsti per la parte hardware/infrastruttura e per la parte software? Si chiede di esplicitare se il periodo di 24 mesi di Garanzia è riferito anche alle componenti impiantistiche dei due data center (nodo primario e nodo secondario) e se durante tale periodo di garanzia è richiesto anche il Servizio di Manutenzione. RISPOSTA A La garanzia triennale riguarda la garanzia sulla funzionalità dei singoli apparati hardware (ad es., sostituzione di un disco guasto) e dovrà essere erogata così come richiesto nel par.5. Ad integrazione, ma non in sostituzione, viene richiesta per 24 mesi la garanzia su quanto implementato con le modalità indicate nel par. 7.10, ovvero tale garanzia riguarda la funzionalità della soluzione CO/DR realizzata nel suo insieme e non la garanzia di funzionamento di un singolo componente hw o sw. La manutenzione ordinaria, invece, sarà a carico dell Ente. Si confermano, quindi, modalità e termini fissati nel capitolato. Art Soluzione di Storage In merito ai sistemi di storage di classe Enterprise previsti nel nodo primario e secondario, viene richiesta compatibilità dello storage con vmsc, certificata dal sito di VMWARE consultando la storage compatibility guide. Facendo presente che tale procedura di certificazione non è più attiva e che le più recenti soluzioni di storage, seppur migliorative, potrebbero non figurare nella Compatibility Guide, è possibile proporre una soluzione di storage di fascia enterprise certificata VMware, funzionalmente equivalente all'ambiente vmsc, ma che non compare nella Compatibility Guide? RISPOSTA A

8 Fermo restando quanto specificatio nel Capitolato, si conferma che i sistemi di Storage offerti devono risultare essere presenti nella VMware Compatibility Guide in almeno una delle opzioni Storage/SAN "Array Test Configuration": NFS Metro Storage Cluster FC Metro Storage Cluster FCoE Metro Storage Cluster iscsi Metro Storage Cluster FC-SVD Metro Storage Cluster disponibili al link pubblico ufficiale di VMWare: =172&deviceCategory=san&details=1&arrayTestConfigs=54,56,65,50,75&isSVA=0&page=1&display_interval=50 0&sortColumn=Partner&sortOrder=Asc Le informazioni riportate nel citato link risultano essere aggiornate all'ultima versione di vsphere ESXi 5.5 U1. Art Soluzione di Backup In relazione alla richiesta di archiviazione storica dei dati (backup con retention di almeno 5 anni), al fine di un corretto dimensionamento della soluzione di backup e dell'infrastruttura storage a supporto (VTL), si richiede di specificare: 1. una stima, anche indicativa, della quantità di dati per i quali dovrà essere previsto il backup per finalità di ripristino a fronte di fault (short term retention), specificando quanti di questi sono di tipo file generici e quanti di tipo Database o Mail. 2. una stima, anche indicativa,della quantità di dati per i quali è richiesta l'archiviazione a lungo termine (5 anni). 3. se è possibile prevedere una politica di backup che preveda, fatto salvo le archiviazioni a lungo termine, il mantenimento di 3 copie dei salvataggi del dato. RISPOSTA A L attuale fabbisogno lordo (senza né compressione né deduplica) è di circa 80 TB/anno, tale volume di dati si può ritenere composto principalmente dagli export full dei database. Per quanto riguarda la short term retention si stima una capacità di 10 TB di cui 4 TB sono utilizzati per le Mail. Relativamente alla richiesta della possibilità di mantenimento di 3 copie dei salvataggi, si lascia alle Ditte partecipanti l individuazione della soluzione tecnica più idonea a garantire quanto richiesto dal Capitolato. RICHIESTA N. 2 Si chiede di specificare la quantità di dati in TB per i quali è richiesta la conservazione per almeno 5 anni e se lo storico dei 5 anni dovrà essere replicato su sito secondario. RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 Come già specificato nella precendete risposta, l'attuale fabbisogno lordo (senza né compressione né deduplica) è di circa 80 TB/anno, tale volume di dati si può ritenere composto principalmente dagli export full dei database. La replica dell archiviazione storica dei dati da conservare per almeno 5 anni è richiesta esplicitamente nel par. 5.2 del Capitolato.

9 Art Data center modulare (Nodo Secondario) Occorre una planimetria dell intera area di interesse delle lavorazioni se possibile in formato DWG editabile; in particolare è necessario avere esplicite indicazioni in pianta sull area destinata ad accogliere il modulo IT e il modulo Servizi RISPOSTA A La documentazione richiesta è disponibile nella scheda del bando (nei formati dwg e pdf) a questo indirizzo: Ulteriori informazioni utili possono essere ottenute nel corso dei sopralluoghi. RICHIESTA N. 2 Con riferimento al Nodo Secondario, si conferma che la dissipazione termica massima prodotta dagli armadi rack del modulo IT è di 60kW? Infatti, leggendo la descrizione delle dissipazioni termiche per singolo armadio, si può interpretare che: i due rack per server blade dissipano circa 20kW cad. (per un totale di 40kW) i rimanenti 6 armadi dissipano 5kW cad. (per un totale di 30kW) e, di conseguenza, il carico totale potrebbe essere di 70kW piuttosto che di 60kW. RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 La potenza dissipata da ciascun armadio è stata esplicitata per dare indicazioni sulla densità del calore prodotto nei rack al fine di poter adottare la soluzione di raffreddamento che massimizzi l efficienza di detto impianto. Il carico IT massimo di 60kW, invece, rappresenta la somma delle potenze degli apparati installabili in tutti gli armadi rack. RICHIESTA N. 3 Con riferimento al Nodo Secondario, possiamo assumere di prevedere per ciascun rack del modulo IT, due PDU (secondo il principio di doppia alimentazione) con assorbimento elettrico massimo di 22kW cad.? RISPOSTA A RICHIESTA N. 3 Si, il dimensionamento è corretto sempre che in ogni armadio vengano distribuite tutte le fasi di entrambe le linee. RICHIESTA N. 4 Con riferimento alla fornitura di 2 rack e di almeno 12 server (Modulo IT) per il nodo secondario, si chiede di chiarire se tale fornitura deve essere intesa come 12 server Blade per ogni rack (tot 24) o 12 server Blade Totali? Inoltre, visto che ogni chassis è in grado di ospitare piu' di 12 server Blade, si chiede di chiarire se bisogna considerare o meno uno split (50%? ) dei blade per ogni chassis? RISPOSTA A RICHIESTA N. 4 Il Capitolato prevede la fornitura di 12 server blade; è a discrezione dell offerente adottare l implementazione più idonea nella distribuzione dei server su uno o due armadi e/o chassis. RICHIESTA N. 5 Si chiede conferma del fatto che, per il Nodo Secondario, sia accettabile una soluzione basata su singolo UPS modulare, composto da moduli interni in ridondanza N+1, sia relativamente ai moduli di potenza, sia ai moduli di intelligenza sia ai moduli batterie.

10 RISPOSTA A RICHIESTA N. 5 La soluzione ipotizzata rispecchia appieno le specifiche del capitolato che prevede l alimentazione di entrambe le linee trifase da un solo modulo servizi dotato di UPS con ridondanza N+1. RICHIESTA N. 6 E' richiesto obbligatoriamente che il gruppo elettrogeno ed i 2 Chiller siano installati su una struttura trasportabile come se fosse un unico blocco? Oppure può essere accettabile che i 2 Chiller ed il gruppo elettrogeno (in cofanatura da esterna) siano considerati come moduli indipendenti (anche se installati l'uno in prossimità dell'altro)? RISPOSTA A RICHIESTA N. 6 Il modulo servizi deve essere unico; potrebbe essere, al più, integrato nel modulo IT. Art. 5.6 Adeguamento nodo primario Le pareti da realizzare per delimitare UPS da CED devono essere REI 120 e possono essere realizzate in cartongesso? RISPOSTA A Si sottolinea che sarebbe auspicabile utilizzare pareti che presentino la resistenza al fuoco REI 120 in considerazione della presenza dell UPS. Parimenti, sarebbe auspicabile l utilizzo di pareti con ampie vetrate per consentire un controllo visivo dell UPS e, quindi, l utilizzo di pareti in cartongesso o comunque di pareti opache non sarebbe funzionale. RICHIESTA N. 2 Essendo pre-esistente nell'area destinata a rinchiudere UPS una porta di emergenza con una rampa, vorremmo sapere se dobbiamo prevedere una seconda porta che dal locale UPS vada verso il CED. RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 Occorre prevedere la porta che dal locale UPS va verso il CED, preferibilmente sull altro lato, opposta a quella di emergenza. RICHIESTA N. 3 Per il free cooling previsto nel locale UPS è possibile realizzare delle aperture sotto il pavimento flottante verso il CED per prelevare aria refrigerata o in alternativa proporre un sistema autonomo di refrigerazione? In caso affermativo si richiedono maggiori informazioni sulle caratteristiche di dissipazione termica dell UPS esistente o una scheda tecnica della stessa RISPOSTA A RICHIESTA N. 3 La compartimentazione dell UPS oltre per motivi di sicurezza è stata richiesta per aumentare l efficienza del nodo primario; pertanto, non si ritiene che una soluzione che preveda il prelievo di aria refrigerata dalla sala o l aggiunta di un ulteriore unità di refrigerazione possa considerarsi idonea a migliorare l efficienza globale del CED. L UPS installato in sala è un Liebert HiPulse 300kVA che nelle condizioni peggiori produrrebbe circa 15kW termici, mentre con i carichi attuali richiede di smaltire circa 10kW di calore.

11 RICHIESTA N. 4 Per il free cooling previsto nel locale UPS è possibile inserire un estrattore a parete montato su vetro? Va rifatto il controsoffitto? sempre REI 120? A quale altezza? Le finestre vanno chiuse con pannelli in cartongesso? RISPOSTA A RICHIESTA N. 4 Si lascia alle imprese partecipanti l individuazione delle soluzioni tecniche più idonee per l estrattore, il controsoffitto e le finestre, anche in ragione degli obiettivi attesi. RICHIESTA N. 5 Dovendo realizzare ex novo l'impianto di spegnimento e la sostituzione delle plafoniere sarà necessario smontare del tutto il controsoffitto esistente; dobbiamo prevedere un nuovo controsoffitto? Sempre rei120? A quale altezza? RISPOSTA A RICHIESTA N. 5 Tale sostituzione non è richiesta e non se ne si ravvisa la necessità. Nel caso in cui il progetto proposto dovesse prevedere la sostituzione di tutta o quota parte della controsoffittatura, dovranno essere mantenute le quote attuali di tale controsoffittatura. RICHIESTA N. 6 Quale è la zona destinata ad accogliere le bombole dell impianto di estinzione? RISPOSTA A RICHIESTA N. 6 Le bombole dell impianto di estinzione potranno essere collocate negli stessi posti dove si trovano quelle attuali (all esterno della sala) o, se necessario, si potrà individuare una diversa collocazione in accordo con la Direzione Lavori. RICHIESTA N. 7 Occorre una planimetria CED UPS Sala Controllo Area Esterna, possibilmente in formato DWG editabile. RISPOSTA A RICHIESTA N. 7 La documentazione richiesta è disponibile nella scheda del bando (formato zip) a questo indirizzo: Ulteriori informazioni utili possono essere ottenute nel corso dei sopralluoghi. RICHIESTA N. 8 Per realizzare la compartimentazione isola GreenIT dobbiamo procedere con porte scorrevoli o a battente? apertura su tutti e 2 i lati? Possiamo utilizzare per il tetto il Lexodan trasparente? RISPOSTA A RICHIESTA N. 8 Supponendo che il quesito faccia riferimento al Lexan (piuttosto che al Lexodan), si lascia alle imprese partecipanti l individuazione delle soluzioni tecniche più idonee per porte e tetto, anche in ragione degli obiettivi attesi. RICHIESTA N. 9 Per l impianto di spegnimento è permesso l impiego di sistemi ad Aerosol?

12 RISPOSTA A RICHIESTA N. 9 L impianto antincendio potrà fare uso di qualsiasi agente estinguente purché sia compatibile e certificato per essere utilizzato nel data center. 0 Su quali dei 10 rack nominati in capitolato dovremmo installare le 20 PDU richieste? Le 20 PDU richieste da quali linee elettriche, e da quale quadro di distribuzione, devono essere alimentate? Le 20 PDU richieste che caratteristiche minimali devono soddisfare in termini di prestazioni elettriche e di controllo?? RISPOSTA A 0 Gli armadi rack sono alimentati da una doppia linea trifase e le PDU dovranno alimentare sia carichi da 16A (IEC- C19) che da 10A (IEC-C13). In ogni armadio rack dovranno essere presenti almeno n. 8 prese per ciascuna fase (n.2 C19 e n.6 C13) per un totale di 48 prese per armadio rack. Pertanto il numero e la tipologia di PDU va definito in funzione di quanto specificato. L installazione di tali PDU verrà stabilita in fase di realizzazione dell intervento. 1 Il vecchio gruppo da sostituire va smaltito o trasportato verso Vs deposito? RISPOSTA A 1 Va previsto il trasporto del gruppo elettrogeno da sostituire presso un deposito nel territorio regionale. La localizzazione di tale deposito verrà definita in fase di realizzazione. 2 Le corde che alimenteranno quadro di scambio rete-gruppo saranno installate nuove; dal quadro di scambio rete gruppo ai quadri interni CED-UPS esistono già corde opportunamente dimensionate o vanno anch'esse sostituite? RISPOSTA A 2 Si conferma che le corde che alimenteranno quadro di scambio rete-gruppo vanno installate ex-novo, mentre le corde dal quadro di scambio rete-gruppo ai quadri interni CED-UPS sono già dimensionate e non dovranno essere sostituite. 3 Si chiede se sia possibile avere il Progetto As-Built del Datacenter esistente presso il nodo primario, comprensivo di planimetrie con i posizionamenti di tutti gli apparati, dei rack, degli UPS, dei condizionatori con le relative griglie e dei quadri elettrici al fine di una più corretta valutazione dello stato di fatto e di una completa conoscenza della logica adottata per il vecchio progetto esecutivo. Si richiedono inoltre gli schemi a blocchi che determinano il funzionamento e la logica degli impianti elettrici e di condizionamento. Infine si chiede se sia possibile avere la documentazione relativa alla Certificazione prevista dal DM 37/'08 (ex L. 46/'90). RISPOSTA A 3 Il Progetto As-Built del Datacenter e la documentazione tecnica (compresa quella relativa alla Certificazione prevista dal DM 37/'08) sono disponibili e consultabili, previa richiesta, presso questa Direzione Generale. Ulteriori informazioni utili potranno essere, comunque, desunte nel corso dei sopralluoghi.

13 Ad integrazione delle planimetrie già pubblicate, si inserisce anche la planimetria in cui sono riportati tutti gli impianti installati all esterno della sala calcolo. L indirizzo per il download è: 4 Qual è il carico IT medio per rack (in kw/rack) all'interno dell'isola Green IT del Nodo Primario? RISPOSTA A 4 Attualmente l isola Green IT, composta da 10 armadi di cui 7 contengono apparati attivi, ha un carico IT globale di 24kW (cosfi circa 1) L isola è stata progettata per un alimentare un carico IT di 50 kw con una densità massima di 10kW/rack. 5 Con riferimento alla richiesta di upgrade della memoria ram per 24 blade server Dell del nodo primario, si chiede conferma che la richiesta è limitata alla sola fornitura delle memorie e non all'installazione delle stesse, essendo attivo su tali server uno specifico contratto di gestione e manutenzione con fornitori terzi. In caso contrario si chiede di specificare i termini del servizio richiesto. RISPOSTA A 5 Si deve prevedere sia la fornitura che l installazione per l upgrade della memoria ram dei 24 blade nel nodo primario. 6 Con riferimento alla richiesta di licenze vsphere VMWare per 12 blade server Dell del nodo primario, si chiede conferma che la richiesta è limitata alla sola fornitura delle licenze software e non all'installazione delle stesse, essendo attivo su tali server uno specifico contratto di gestione e manutenzione con fornitori terzi. In caso contrario si chiede di specificare i termini del servizio richiesto. RISPOSTA A 6 Per le licenze vsphere VMWare del nodo primario è richiesta la sola fornitura. 7 Si chiede di poter disporre delle informazioni minime indispensabili per poter procedere al corretto dimensionamento dell impianto di illuminazione. Si chiede, inoltre, di conoscere il livello di illuminamento richiesto. RISPOSTA A 7 La sala calcolo è dotata di 60 plafoniere e la sala monitoraggio di 16 plafoniere, ciascuna plafoniera ha 4 tubi al neon. Il livello di illuminamento dovrà essere dimensionato per rispondere agli standard internazionali nonché alle best practice per realizzazioni analoghe. 8 Con riferimento alla richiesta di upgrade della memoria ram per 24 blade server Dell del nodo primario, si chiede di chiarire la tipologia di memoria richiesta. In particolare, si chiede di chiarire: 1. la quantità delle DIM attuali 2. la frequenza delle dimm di RAM attuale, 3. la quantità di memoria su ciascuna DIMM attuale

14 RISPOSTA A 8 Ogni server utilizza le DDR3 DIMM da 8192 MB (Part no. M393B1K70CHD-CH9), i server con 48GB richiedono 6 moduli ciascuno per arrivare a 96GB. 9 Si chiede se la fornitura in opera del nuovo gruppo elettrogeno deve essere comprensiva di nuove linee di potenza e, in caso affermativo, si richiedono le informazioni atte a poter correttamente dimensionare e quantificare dette linee. Analogamente si chiede se la fornitura in opera del nuovo gruppo elettrogeno deve essere comprensiva di adeguamento dei quadri elettrici esistenti relativamente ai punti di collegamento delle linee di potenza da gruppo elettrogeno. In caso affermativo si richiedono le informazioni atte a poter correttamente dimensionare e quantificare detti adeguamenti. RISPOSTA A 9 Ad integrazione della precedente risposta N.12, si precisa che occorre prevedere solo la sostituzione delle corde che collegano il gruppo elettrogeno al quadro di scambio rete-gruppo in quanto il resto dell impianto è stato già dimensionato per la potenza richiesta dal nuovo gruppo. Art. 5.8 Licenze software Nel cap 5.8 si chiede che la manutenzione ed upgrade legate alle licenze sia almeno di 3 anni a partire dalla certificazione di Conformità Finale della Direzione, mentre nel cap 7.10 "Garanzie" richiede che deve essere prevista una garanzia su quanto implementato di almeno 24 mesi a decorrere dalla data di verifica di conformità. E' possibile uniformare il periodo a 24 mesi anche per il periodo di manutenzione ed upgrade delle licenze? E' possibile uniformare il periodo a 24 mesi anche la garanzia sulla componente HW e definire la data di decorrenza? RISPOSTA A Per le componenti hardware si rimanda alla precedente risposta. Per le licenze software si conferma quanto specificato al cap. 5.8 del Capitolato. Art Test e monitoraggio della soluzione di CO/DR In merito al cruscotto di monitoraggio dei servizi CO/DR, con riferimento all'infrastruttura SAN, si richiede di specificare se l'amministrazione dispone di un ambiente Cisco DCNM operativo. RISPOSTA A No

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