LE DIFFICOLTA NELLA PIANIFICAZIONE MOTORIA: DISAPRASSIA E DISGRAFIA INDICAZIONI PER IL TRATTAMENTO.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE DIFFICOLTA NELLA PIANIFICAZIONE MOTORIA: DISAPRASSIA E DISGRAFIA INDICAZIONI PER IL TRATTAMENTO."

Transcript

1 LE DIFFICOLTA NELLA PIANIFICAZIONE MOTORIA: DISAPRASSIA E DISGRAFIA INDICAZIONI PER IL TRATTAMENTO. Elena Mazza, Giovanna Schieroni, Lara Malgeri, Valentina Paoli La premessa fondamentale, entrando nel capitolo che tratta della riabilitazione, è che la presa in carico del bambino si compone da un lato del trattamento riabilitativo stesso ma anche di una parte di counceling cioè di collaborazione sia con la scuole per le modifiche didattiche e facilitazioni scolastiche in genere, che con la famiglia per tutto quello che riguarda lo sviluppo delle autonomie e svolgimento dei compiti a casa. Questa è una parte determinante per garantire l efficacia del trattamento stesso perché un disturbo anche se specifico di alcune aree degli apprendimenti ha una ricaduta sulla globalità dell evoluzione del bambino. A livello psicomotorio le aree di sviluppo che appaiono correlate in maniera più diretta a difficoltà specifiche negli apprendimenti sono l area dello sviluppo prassico-grafico e quella dell organizzazione visuo-spaziale ; che tipo di problemi un bambino con una difficoltà in queste aree deve affrontare nella quotidianità scolastica? Partiamo dall area prassico-grafica, area all interno della quale si situa lo sviluppo e l apprendimento di un corretto processo di esecuzione della scrittura; vediamo a che cosa può andare incontro un bambino che ha difficoltà in questo processo: 1 Lentezza esecutiva e quindi difficoltà nel completare i compiti nei tempi dati. Difficoltà nel rileggere i propri scritti, dalle comunicazioni sul diario alle pagine di quaderno da studiare. Scarso controllo ortografico. Sul lungo termine influenza sulle produzione propria di testi che risultano forzatamente brevi. Infatti se nel primo anno di scuola elementare l apprendimento della scrittura è uno degli obiettivi didattici in seguito a partire dalla fine della seconda elementare ( con tempi variabili a seconda della didattica) la scrittura dovrebbe andare incontro ad un processo di automatizzazione. Nel momento in cui questo non avviene la scrittura si presenterà sicuramente come lenta a livello esecutivo, spesso scarsamente leggibile e spazialmente poco regolare, questi sono elementi che influenzano tutte le aree degli apprendimenti. Una scrittura non automatizzata significa che la nostra attenzione sarà diretta al controllo dei movimenti che stiamo compiendo per scrivere quindi alla parte esecutiva, ne fa ranno le spese le altre componenti di una produzione scritta quali i contenuti, la strutturazione della frase e quello che compare solitamente in modo maggiormente evidente il controllo ortografico (spesso giungono alla nostra osservazione bambini che frequentano la quarta o la quinta elementare e si può osservare come abbiano adattato la produzione testuale alle proprie difficoltà di scrittura, i temi solitamente sono estremamente sintetici ) Inoltre se nel primo biennio della scuola elementare una lentezza o in generale una difficoltà nella traccia grafica può essere tollerata ( come detto in precedenza i tempi di apprendimento hanno fisiologicamente una durata variabile) dalla fine della seconda elementare in poi la scrittura in corsivo da obiettivo didattico si trasforma in uno strumento utile a conseguire altre tipologia di apprendimenti, viene richiesto ad esempio di studiare pagine dettate a scuola che i nostri bambini spesso non hanno terminato di scrivere o

2 hanno grosse difficoltà a rileggere ma anche più banalmente le semplici comunicazioni sul diario sono spesso indecifrabili. La lentezza esecutiva significa inoltre che c è una grossa difficoltà nel terminare le consegne nei tempi dati e spesso si portano a casa del lavoro da terminare che va a sommarsi ai compiti dati a tutta la classe, senza considerare il carico emotivo che questo aspetto determina come vissuto personale ed immagine all interno del gruppo classe. A questo si somma il fatto che nella maggioranza dei casi un disturbo nell area prassico grafica si accompagna ad una difficoltà nell area visuo-spaziale quindi ai problemi precedentemente elencati si sommeranno: Difficoltà nell organizzazione dello spazio foglio ( alto-basso collocazione dei numeri delle decine e centinaia), nell automatizzare la procedura sinistra destra nella scrittura, difficoltà nell orientamento spaziale della scrittura inversione grafemi e numeri, scrittura speculare. Difficoltà nel disegno geometrico, nel disegno tecnico. (utilizzo degli strumenti tecnici) Difficoltà nel compilare ed utilizzare schemi e tabelle Difficoltà nell utilizzare strategie visive per l apprendimento e per la risoluzione di problemi Queste difficoltà vanno ad inficiare maggiormente l area degli apprendimenti tecnicomatematici dove i risultati appaiono carenti non sempre per difficoltà di comprensione e logica ma per difficoltà nella gestione dei dati e dello spazio, fondamentali per imparare le procedure risolutive sia di operazioni che di problemi. Questo ci fa capire come possa diventare difficile per una bambino disprassico o disgrafico andare scuola perché questa fatica che lui fa ad imparare si ripercuote spesso anche sull area emotiva relazionale e comportamentale; la gratificazione che si ottiene nel conseguire buoni risultati scolastici è fondamentale per potersi creare una buona immagine di se stessi. Nei bambini con queste difficoltà infatti spesso compaiono: Inibizione Scarsa autostima Tendenza all iperattività Labilità attentiva Reazioni oppositive-provocatorie e talvolta fobie. Disagio emotovo-relazionale Tutto questo sottolinea la necessità di attività specifiche di supporto e di modifiche alle richieste quotidiane che vengono fatte all interno della classe in modo tale da rendere accessibile la didattica, anzi per fare in modo che raggiungano gli obiettivi didattici comuni alla classe con delle modifiche nei mezzi e negli strumenti applicati. Prima di passare alla parte relativa alle indicazioni scolastiche ed alla collaborazione con gli insegnanti verrà trattata brevemente la parte riguardante il trattamento riabilitativo sia in un caso di disprassia che in un caso di disgrafia. La riabilitazione psicomotoria delle disprassie si compone di una parte iniziale che riguarda la riabilitazione delle aree psicomotorie di base e di una parte relativa alla riabilitazione del gesto prassico. Per le aree psicomotorie di base intendiamo: Motricità globale che comprende le coordinazioni motorie semplici e complesse, le coordinazioni oculo-motorie(adattamento e spostamenti nell ambiente) e quelle oculo-manuali (attività con la palla). All interno di queste categorie a livello riabilitativo si punta da un lato sulla programmazione del movimento ( apprendere la 2

3 3 corretta sequenza di movimenti) che sull esecuzione cercando di migliorare i quattro parametri dello stile motorio ( equilibrio, dissociazione, regolarità scioltezza). Motricità settoriale: fondamentalmente i movimenti digitali necessari a compiere tutte le attività manuali; in questo caso si cercherà di migliorare la settorializzazione del movimento, la velocità e la precisione esecutiva. Schema corporeo e lateralità. La riabilitazione dello schema corporeo parte da una corretta percezione corporea a livello propriocettivo per passare ad una corretta rappresentazione di se. Lo sviluppo della lateralità appare fondamentale sia per la strutturazione di una cognizione spaziale ( il riconoscimento della destra e della sinistra è fondamentale per apprendere le topologie di base) che a livello neurologico per organizzare funzionalmente ( è necessario che un emilato si specializzi) le attività prassiche e motorie. Organizzazione spaziale e visuo-spaziale.la riabilitazione della strutturazione della spazialità procede nel porre le basi dello spazio topologico per poi evolvere in quello proiettivo ed euclideo. Fondamentale è la componente percettivo visiva sia nello spazio agito che in quello rappresentato. La riabilitazione del gesto prassico viene anch essa suddivisa in due parti, una maggiormente concettuale che riguarda la programmazione del gesto ( conoscenza dell oggetto, delle azioni e della sequenza di azioni corretta) all interno della quale viene maggiormente coinvolta la componente cognitiva e attentiva del bambino e di una parte esecutiva che si concretizza nella velocità e nella precisione dell esecuzione. Il trattamento comprende una serie di proposte ed esercizi specifici per ognuna di queste due aree che possono essere proposti sia i modo contemporaneo che sequenziale. Per quanto riguarda la disgrafia essendo questa un disturbo specifico dell apprendimento su base disprattica (Sabbadini) ne consegue che l impostazione generale del trattamento in un primo momento sia sovrapponibile a quella della disprassia, cioè si prendono in considerazione le aree di sviluppo di base maggiormente carenti, ma in un secondo momento la riabilitazione procede in modo specifico per migliorare i processi di scrittura e molto schematicamente segue questa progressione: Rilassamento e decontrazione degli arti superiori Controllo segmentario dell arto superiore e del tono muscolare. Scioltezza del movimento ( fase del trattamento in cui viene introdotto l utilizzo del mezzo grafico, inizialmente si usano pennelli su fogli grandi con l obiettivo di stimolare il piacere dell attività grafica) Tecniche pittografiche, anche in questa fase si utilizzano fogli di dimensione A3, pennelli o matite morbide richiedendo l esecuzione di linee continue o traccie pregrafiche.gli esercizi si svolgono ancora in piedi. Tecniche scrittografiche: Si passa all utilizzo della matita e ci si concentra sulla programmazione ( direzionalità del tratto) e l esecuzione ( velocità e continuità) dei grafemi. Questo è lo specifico del trattamento riabilitativo neuro psicomotorio, vediamo ora la collaborazione con gli insegnanti. Una delle cose più importanti che può fare un insegnante è quella di segnalare in modo precoce la presenza di una difficoltà sospetta, l efficacia del trattamento è correlata in modo diretto alla precocità della presa in carico e quindi della segnalazione. A seguire vengono elencati alcuni comportamenti che possono essere campanelli d allarme per un quadro di disprassia o disgrafia

4 Come vedete questi campanelli d allarme riguardano l età prescolare, relativamente soprattutto ai quadri di disprassia è possibile fare una segnalazione ( ed è solitamente estremamente utile ai fini terapeutici) anche prima dell ingresso in prima elementare. Se il bambino è piccolo e frequenta la scuola materna si noterà un comportamento caratterizzato da : A livello motorio globale : Difficoltà nell organizzare i movimenti sopratutto i più complessi ( ad esempio salire e scendere le scale scavalcare un ostacolo, saltare ), scarso investimento nei giochi con la palla Nello sviluppo delle autonomie : Lentezza nell organizzare e memorizzare le sequenze relative alle richieste adattive (es.spostamenti nell asilo) -Poca abilità nel vestirsi, spogliarsi Scarsa applicazione nelle attività sedentarie e difficoltà in tutti quei giochi che richiedono destrezza manuale (colorare, puzzle, costruzioni) Scarsa partecipazione ai giochi di movimento, sport. Se il bambino è più grande ed è già inserito alle scuole elementari si osserveranno difficoltà maggiormente inerenti agli apprendimenti ed in generale all organizzazione della vita scolastica: Difficoltà nell area prassico-manuale e difficoltà nell organizzazione dello studio e nell utilizzo di strumenti tecnici quali squadrette, righello compasso, forbici etc.. Difficoltà di orientamento e organizzazione spaziale: quaderni disordinati, difficoltà di organizzazione dello spazio foglio, difficoltà nell incolonnare i numeri e nei compiti geometrici. Difficoltà nell area visuo-costruttiva : difficoltà nel copiare dalla lavagna e nell affrontare proposte che richiedono una continua analisi visuo-spaziale come schemini e collegamenti con frecce. Area grafomotoria : nell apprendere la scrittura, grafia faticosa e illeggibile (disgrafia), disegno scarsamente investito e brutta anche la coloritura. Fatta questa premessa possiamo vedere nello specifico gli insegnanti cosa possono fare nel momento in cui all interno del loro gruppo classe hanno un bambino con un quadro di disprassia o disgrafia. Nel caso della disgrafia essendo questa classificata come DSA in Italia è necessario fare riferimento alle direttive emanate dal ministero dell istruzione in una circolare che è passata in tutte le scuole e che stila che stila un elenco degli strumenti dispensativi e compensativi a cui un bambino con diagnosi di DSA ha diritto ad accedere. Alcuni di questi accorgimenti è utile anche nel caso in cui la diagnosi sia di disprassia ( c è comorbidità) ma per essere maggiormente sintetici e chiari ho riportato qui le strategie principali e non ho riportato la circolare nella sua completezza. Quindi le strategie principali sono: 4 Riduzione del carico esecutivo in favore degli apprendimenti Dare verifiche e scelta multipla Testi di problemi e schede prescritte Concedere l utilizzo dello stampatello maiuscolo o lo stile prescelto dal bambino (stile misto ad esempio) purchè mantenga il carattere di leggibilità e velocità esecutiva Preferire verifiche orlai piuttosto che scritte Lasciare più tempo per lo svolgimento di produzioni scritte lunghe Eventuale utilizzo della calcolatrice

5 Eventuale utilizzo del computer. Inoltre solitamente viene consigliato l utilizzo di materiale didattico speciale quale: Quaderni con spazi e righe segnati Piano inclinato a 20 gradi per favorire l igiene posturale nel corso della scrittura Facilitatori d impugnatura per favorire un impugnatura corretta ed ergonomica. Per concludere è necessario sottolineare che solo il lavoro congiunto tra scuola famiglia e riabilitazione regala la possibilità ai nostri bambini di crescere ed apprendere in modo sereno in quanto La riabilitazione può supportare il bambino nel recupero delle aree deficitarie ma è necessaria la collaborazione con la scuola per ridurre l impatto che questa difficoltà specifica può avere sugli apprendimenti ed inoltre è necessaria la collaborazione della famiglia per non fare si che i nostri bambini vadano incontro a demotivazione, scarsa autostima ed ansia da prestazione. Bibliografia Dispensa del corso di aggiornamento La rieducazione psicomotoria dei disturbi della scrittura a cura di Anne-Marie Wille. Milano 22 marzo Fratelli, M. (2008) Disgrafia e recupero delle difficoltà grafo-motorie. Erickson. Pratelli M. (1995). Disgrafia e recupero delle difficoltà grafomotorie, Erickson. Sabbadini G. (1995). Manuale di neuropsicologia dell età evolutiva, Bologna: Zanichelli. Sabbadini G. (1976). Disturbi specifici dell apprendimento. Roma: Bulzoni. Sabbadini, L. (2005). La disprassia in età evolutiva: criteri di valutazione ed intervento. Milano: Sprinter. Schieroni, G. L alterazione delle componenti neuropsicomotorie della scrittura: dalla valutazione al progetto terapeutico (Tesi di Laurea). Wille, A.M. (1996). La terapia psicomotoria dei disturbi minori del movimento, Roma: Marrapese. Wille, A.M., & Ambrosiani, C. (2005). Manuale di terapia psicomotoria dell età evolutiva. Napoli: Cuzzolin editore. 5

LA DISGRAFIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it

LA DISGRAFIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it LA DISGRAFIA Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it La disgrafia è un disturbo specifico dell apprendimento che si evidenzia come difficoltà a riprodurre i segni alfabetici e quelli numerici; riguarda il

Dettagli

Corso di Formazione STRUMENTI EFFICACI PER UNA MIGLIORE INCLUSIONE. «Dalla lettura della diagnosi alla predisposizione di un PDP»

Corso di Formazione STRUMENTI EFFICACI PER UNA MIGLIORE INCLUSIONE. «Dalla lettura della diagnosi alla predisposizione di un PDP» Corso di Formazione STRUMENTI EFFICACI PER UNA MIGLIORE INCLUSIONE «Dalla lettura della diagnosi alla predisposizione di un PDP» Besana B.za, 30 marzo 2015 OBIETTIVI: Cercare una Mediazione tra la legge

Dettagli

PREREQUISITI DELLA SCRITTURA IN SCUOLA MATERNA

PREREQUISITI DELLA SCRITTURA IN SCUOLA MATERNA Corso di formazione per insegnanti della Scuola dell Infanzia Scuola dell Infanzia I.C. Centallo Villafalletto PREREQUISITI DELLA SCRITTURA IN SCUOLA MATERNA Dott.ssa Marta Rivera Terapista della Neuro

Dettagli

UN METODO SPERIMENTALE DI AVVIO AL CORSIVO: L'ESPERIENZA NEI CINQUE ANNI DELLA SCUOLA PRIMARIA

UN METODO SPERIMENTALE DI AVVIO AL CORSIVO: L'ESPERIENZA NEI CINQUE ANNI DELLA SCUOLA PRIMARIA UN METODO SPERIMENTALE DI AVVIO AL CORSIVO: L'ESPERIENZA NEI CINQUE ANNI DELLA SCUOLA PRIMARIA Alessandra Venturelli e Fulvia Donati Faenza, 29 settembre 2012 Perché un metodo di avvio al corsivo? Per

Dettagli

LAVORO GRAFO-MOTORIO. 12 settembre 2014 Giovanna Sgarabotto

LAVORO GRAFO-MOTORIO. 12 settembre 2014 Giovanna Sgarabotto LAVORO GRAFO-MOTORIO 12 settembre 2014 Giovanna Sgarabotto DISGRAFIA: COS È? Legge 170 art. 1 comma 3. si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione

Dettagli

LA DISLESSIA: come riconoscerla, cosa fare in classe. -Dott.ssa Valentina Gloria, Psicologa -Dott.ssa Lara Orsolini, Psicologa

LA DISLESSIA: come riconoscerla, cosa fare in classe. -Dott.ssa Valentina Gloria, Psicologa -Dott.ssa Lara Orsolini, Psicologa LA DISLESSIA: come riconoscerla, cosa fare in classe -Dott.ssa Valentina Gloria, Psicologa -Dott.ssa Lara Orsolini, Psicologa 1. I disturbi specifici dell apprendimento possono scomparire FALSO I Disturbi

Dettagli

LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Tratte da: Progetto A scuola di dislessia Teramo 28 Ottobre 2010 I.T.C. Pascal Seminario di studio Prospettive

Dettagli

IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO

IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Struttura dello strumento. Si compone di 43 item suddivisi in due sezioni principali: la prima riguarda le

Dettagli

LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE.

LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE. LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Dati relativi all alunno

Dettagli

PROGETTO ORA SI 121 Circolo didattico in associazione con IdO Istituto di Ortofonologia

PROGETTO ORA SI 121 Circolo didattico in associazione con IdO Istituto di Ortofonologia PROGETTO ORA SI 121 Circolo didattico in associazione con IdO Istituto di Ortofonologia Bambini e insegnanti per Osservare Ricercare Apprendere con Successo Insieme 1 La dislessia ha cause sconosciute:

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

DSA: CAMPANELLI D ALLARME

DSA: CAMPANELLI D ALLARME TANGRAM Centro Studi Processi e disturbi dell Apprendimento DSA: CAMPANELLI D ALLARME Dott.ssa Alessandra Petrolati, psicologa e psicoterapeuta, perfezionata in Psicopatologia dell Apprendimento Dott.ssa

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Classe Sezione Coordinatore di classe DIAGNOSI: DSA [] EES [] DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica Disturbo/i

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA Anno Scolastico 2015-16 1. DATI GENERALI Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medico-specialistica redatta

Dettagli

La Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia

La Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'apprendimento (DSA), cioè un disturbo che

Dettagli

Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015. Programmazione didattica annuale

Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015. Programmazione didattica annuale Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015 Programmazione didattica annuale La programmazione didattica annuale prevista dai docenti di Educazione Fisica può considerarsi suddivisa in tre fasi. La prima, all

Dettagli

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Dott.ssa Letizia Moretti

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Dott.ssa Letizia Moretti I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Dott.ssa Letizia Moretti INDICE DELLE LEZIONI Cosa sono i DSA, quali le cause, i sintomi e i disturbi correlati

Dettagli

Tecnologie per la riduzione degli handicap - Laurea in Pedagogia

Tecnologie per la riduzione degli handicap - Laurea in Pedagogia Provate a leggere Probabilmente risulterà difficile leggere queste poche righe. Qualcuno si appellerà agli errori di stampa. Effettivamente abbiamo sostituito qualche lettera, omesso qualcosa, aggiunto

Dettagli

QUANDO LA SCUOLA DIVENTA UN INCUBO I disturbi specifici di apprendimento

QUANDO LA SCUOLA DIVENTA UN INCUBO I disturbi specifici di apprendimento QUANDO LA SCUOLA DIVENTA UN INCUBO I disturbi specifici di apprendimento Dott.ssa Alessia La Barbera, psicoterapeuta Dott.ssa Barbara Giacometti, psicologa CRITERIO DI ESCLUSIONE Disortografia BLU ARANCIO

Dettagli

COME SI RICONOSCONO I DSA? Per poter parlare di DSA è necessaria una diagnosi.

COME SI RICONOSCONO I DSA? Per poter parlare di DSA è necessaria una diagnosi. Negli ultimi anni, i continui cambiamenti legislativi riguardanti la scuola hanno portato a un proliferare di sigle fra cui può essere difficile districarsi (vedi, ad esempio, POF, PEI, PDP, BES, DSA ).

Dettagli

La presa in carico del bambino Disprattico e DSA. Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista

La presa in carico del bambino Disprattico e DSA. Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista La presa in carico del bambino Disprattico e DSA Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista PROGETTO INTEGRATO Struttura Riabilitativa Scuola Famiglia Progetto Integrato Per noi, gruppo di lavoro che opera all

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA

PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA tra la Regione Veneto e l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto PER LE ATTIVITA DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia Obiettivi

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2011/2012 Scuola secondaria di 1 grado classe II Referente DSA o coordinatore di classe 1. Dati relativi all alunno Cognome e Nome Stefano Data

Dettagli

Bisogni Educativi Speciali

Bisogni Educativi Speciali Istituto Comprensivo Cap. Puglisi ACATE Progetto per l Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Docenti Referenti: Concetta Grasso Giovanna Gianninoto Premessa: La scuola italiana negli ultimi

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. I.C. di MEDIGLIA Elena Colombo

DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. I.C. di MEDIGLIA Elena Colombo DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO D.S.A significa: DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Essi fanno parte di quei disordini evolutivi (= dello sviluppo) che possono manifestarsi nell acquisizione

Dettagli

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO Le capacità cognitive richieste per far fronte alle infinite modalità di risoluzione dei problemi motori e di azioni di gioco soprattutto

Dettagli

Disturbi specifici di apprendimento su base disprattica: LA DISGRAFIA

Disturbi specifici di apprendimento su base disprattica: LA DISGRAFIA Disturbi specifici di apprendimento su base disprattica: LA DISGRAFIA Castelfranco Emilia 10/03/2008 Dr.ssa Roberta Leonetti Neuropsichiatra Infantile Anna Maggiani ortottista Scrittura: Apprendimento

Dettagli

allievi con DSA Amalia Lavinia Rizzo

allievi con DSA Amalia Lavinia Rizzo La didattica musicale inclusiva per gli allievi con DSA Amalia Lavinia Rizzo EDUCAZIONE INCLUSIVA La rimozione delle barriere che ostacolano l apprendimento e la partecipazione di tutti gli alunni alla

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOBBIO CAPOLUOGO PIAZZA SAN COLOMBANO,5 29022 BOBBIO (PC) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA Non tutto ciò che può essere contato conta, non tutto ciò che conta può

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI DSA Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011, attuativo della legge 170 dell 8 ottobre 2010

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI DSA Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011, attuativo della legge 170 dell 8 ottobre 2010 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE «GUGLIELMO MARCONI» FORLÌ Viale della Libertà, 14-Tel. 0543-28620 -Fax 0543-26363 - -DISTRETTO 42 e mail itisfo@itisforli.it SITO www.itisforli.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TEL. 0871. 961126-961587 FAX 0871 961126 EMAIL CHIC81300T@ISTRUZIONE.IT CHIC81300T@PEC.ISTRUZIONE.IT WWW.ISTITUTOCOMPRENSIVOTOLLO.IT CHIC81300T COD. FISC. 80003000694 A. S. 2013

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo «I DSA: Conosciamoli» Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne LA DISLESSIA La Dislessia è un Disturbo Specifico dell Apprendimento (DSA). Tale termine indica i soli disturbi delle abilità scolastiche:

Dettagli

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace Grazia Mazzocchi Faenza 25 Febbraio 2015 Centro Territoriale di Supporto per le disabilità Http://cts.w.istruzioneer.it/ DSA e normativa di

Dettagli

Istituto comprensivo. Publio Vibio Mariano. Via Vibio Mariano, 105 Roma. Educativo. Alunno classe. Scuola Plesso. Insegnante di sostegno

Istituto comprensivo. Publio Vibio Mariano. Via Vibio Mariano, 105 Roma. Educativo. Alunno classe. Scuola Plesso. Insegnante di sostegno Istituto comprensivo Publio Vibio Mariano Via Vibio Mariano, 105 Roma Progetto Educativo individualizzato Alunno classe Scuola Plesso Insegnante di sostegno Insegnanti di classe AEC Anno scolastico 20

Dettagli

I Disturbi Specifici dell Apprendimento. A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu

I Disturbi Specifici dell Apprendimento. A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu I Disturbi Specifici dell Apprendimento A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu Programma degli incontri I Incontro I Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) e la Dislessia Introduzione ai DSA (caratteristiche

Dettagli

LETTURA DELLA DIAGNOSI E PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Germana Englaro, 9 settembre 2011

LETTURA DELLA DIAGNOSI E PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Germana Englaro, 9 settembre 2011 LETTURA DELLA DIAGNOSI E PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Germana Englaro, 9 settembre 2011 Edoardo, 8 anni, classe III Diagnosi: Disturbo Misto delle Capacità Scolastiche [F81.3] Disturbo Misto degli Apprendimenti

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON ADHD

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON ADHD ISTITUTO COMPRENSIVO n. 19 Santa Croce VERONA Via S.Felice Extra 15/a 37131 Verona Tel.045 526583 - Fax 045 8402228 vric89100p@istruzione.it www.comprensivo19.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO R e l a t r i c e : D o t t. s s a C r i s t i n a E l e f a n t e (insegnante, pedagogista) email: elefantecristina@yahoo.it DSA definizione La principale caratteristica

Dettagli

Premesse teoriche. Andamento evolutivo della comprensione del testo 31/10/2011

Premesse teoriche. Andamento evolutivo della comprensione del testo 31/10/2011 Premesse teoriche Abilità narrativa: aspetto dello sviluppo linguistico che comprende Dott.ssa Paola Zanchi Comprensione di storie Produzione Andamento evolutivo della comprensione del testo La comprensione

Dettagli

I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato

I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato Nicoletta Rivelli Edizioni Centro Studi Erickson srl Via Praga 5, settore E 38100 Gardolo (TN) nicoletta.rivelli@erickson.it

Dettagli

nell ambito della lettoscrittura

nell ambito della lettoscrittura Uno studente con dislessia è generalmente Una persona brillante Con difficoltà specifiche nell ambito della lettoscrittura LA LETTURA E un processo che ha come scopo la comprensione del significato di

Dettagli

Disturbi Specifici dell apprendimento. Dott.ssa Valentina Genitori D Arrigo Psicologa e Psicoterapeuta

Disturbi Specifici dell apprendimento. Dott.ssa Valentina Genitori D Arrigo Psicologa e Psicoterapeuta Disturbi Specifici dell apprendimento Dott.ssa Valentina Genitori D Arrigo Psicologa e Psicoterapeuta Con il termine Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) vengono indicate una serie di difficoltà

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA

JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA L età d oro della motricità La prima età scolare DAI 6 AI 10 ANNI Tratti dominante del comportamento motorio per i bambini dai 6 ai 10 anni Notevole vivacità Bisogno di imitazione

Dettagli

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà

Dettagli

1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)

1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1) Allegato C Piano Educativo Personalizzato DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome:. Plesso: Classe: DIAGNOSI: 1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO Quotidianamente gli insegnanti operano per fornire ai propri studenti strumenti e strategie per acquisire un efficace metodo di studio al fine di aiutarli

Dettagli

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Circolo Didattico di Orvieto L. Barzini I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LETTURA SCRITTURA CALCOLO DISLESSIA 5% della popolazione scolastica DISORTOGRAFIA molti

Dettagli

REVISIONE-CORREZIONE. La Revisione è un momento molto importante nel processo della produzione scritta.

REVISIONE-CORREZIONE. La Revisione è un momento molto importante nel processo della produzione scritta. REVISIONE-CORREZIONE La Revisione è un momento molto importante nel processo della produzione scritta. Il termine viene dato ai ragazzi verso la quarta, ma in realtà dovrebbe essere considerata parte integrante

Dettagli

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06.

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06. La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Alla base della dislessia ci sarebbe una comunicazione carente fra le aree cerebrali

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita Allegato A Inserire intestazione della scuola MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 20.. Dati relativi all alunno Cognome e Nome Data e luogo di nascita

Dettagli

CURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

CURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Competenze in uscita per la classe prima Nuclei fondanti ^Percezione e conoscenza del corpo ^ Gioco Obiettivi specifici di apprendimento - Le varie

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

La segnalazione scolastica per D.S.A.

La segnalazione scolastica per D.S.A. La segnalazione scolastica per D.S.A. Legge 8 ottobre 2010 n. 170 Presentazione curata dalla F.S. Ins. Romana Berni Articoli della legge: -Riconoscimento e definizione di D.S.A. -Finalità -Diagnosi -Formazione

Dettagli

Direzione Didattica. Marie Curie. Via Guicciardi, 1 Milano. Anno scolastico: / Plesso classe. Team docenti (e relative materie di insegnamento):

Direzione Didattica. Marie Curie. Via Guicciardi, 1 Milano. Anno scolastico: / Plesso classe. Team docenti (e relative materie di insegnamento): Direzione Didattica Marie Curie Via Guicciardi, 1 Milano Anno scolastico: / Plesso classe Team docenti (e relative materie di insegnamento): 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita

Dettagli

Dislessia e mappe semantiche

Dislessia e mappe semantiche Dislessia e mappe semantiche Sperimentazione formale dell uso di Knowledge Master per l apprendimento dello studente dislessico Sarah Traversin Cos è la dislessia È un Disturbo Specifico dell Apprendimento

Dettagli

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE LEONIDA MONTANARI Via Cesare Battisti, 14-00040 Rocca di Papa (Roma)- Tel: 06/9499928 Fax:06/9495523

Dettagli

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI:

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA 5 dicembre 2012 Federica Vandelli, Fabiana Zani STRUTTURA DELL

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA All.10 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ONZA PER GLI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA NOVARIA VILLANTERIO Via Novaria, 3 27019 Villanterio Tel. 0382/974008 Fax 0382/967033 SCUOLA DI A.S.

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA NOVARIA VILLANTERIO Via Novaria, 3 27019 Villanterio Tel. 0382/974008 Fax 0382/967033 SCUOLA DI A.S. ISTITUTO COMPRENSIVO VIA NOVARIA VILLANTERIO Via Novaria, 3 27019 Villanterio Tel. 0382/974008 Fax 0382/967033 SCUOLA DI A.S. CLASSE SEZ. ALUNNO/A 1. DATI ANAGRAFICI 2. TIPOLOGIA DI DISTURBO 3. DIDATTICA

Dettagli

siano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP.

siano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP. COME CONSEGNARE LA DIAGNOSI A SCUOLA E RICHIEDERE IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Di seguito, in sintesi i passaggi : 1. Emissione della certificazione diagnostica da parte della sanità e consegna della

Dettagli

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI Che cos è la LOGOPEDIA? Chi è il LOGOPEDISTA? I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI Attività di logopedia domiciliare Logopedista Valentina Padoan La logopedia

Dettagli

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE IL SOFTWARE DIDATTICO PER INTERVENTI SULLE ABILITA Prof.ssa Silvia Antimiani Cos è il software didattico È un software che permette di sviluppare competenze

Dettagli

Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva

Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole agli studenti con disabilità intellettiva Gruppo di lavoro Responsabile del Progetto: Lina Grossi Responsabile del Servizio nazionale di valutazione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO ENTE: CENTRO STUDI ERICKSON PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) Periodo II Quadrimestre 2009/2010

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola)

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola) Corso Crescere insieme con il modello ICF Corsisti: Mela, Faraldi, Perri, Mirano PROFILO DINAMICO FUNZIONALE 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola) Nato con bassissimo peso alla

Dettagli

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Istituto Istruzione Superiore A. Venturi Modena Liceo artistico - Istituto Professionale Grafica Via Rainusso, 66-41124 MODENA Sede di riferimento (Via de Servi, 21-41121 MODENA) tel. 059-222156 / 245330

Dettagli

Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado

Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Sezione di Parma Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado San Secondo (PR) 23 novembre

Dettagli

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA CURRICOLO D ISTITUTO COMPRENDERE COMUNICARE RIFLETTERE RIELABORARE PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA AREA DEI LINGUAGGI (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine) TRAGUARDI PER LO

Dettagli

EMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE

EMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE EMNUELE GGLIRDINI ILIT COGNITIVE Programma di potenziamento e recupero Vol. 5 COGNIZIONE NUMERIC 4 4 4 4 La serie di volumi bilità cognitive è dedicata a specifici processi e abilità mentali (Percezione

Dettagli

Toccare per conoscere ed imparare

Toccare per conoscere ed imparare MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DON ORIONE VIA FABRIANO 4 20161 MILANO Tel 02/6466827-45475308 Fax

Dettagli

LA CORRISPONDENZA COMMERCIALE

LA CORRISPONDENZA COMMERCIALE LA CORRISPONDENZA COMMERCIALE GLI ELEMENTI ESSENZIALI DELLA LETTERA COMMERCIALE Intestazione Individua il nome e il cognome o la ragione sociale di chi scrive; contiene inoltre l indirizzo e i recapiti

Dettagli

I DISTURBI COMPORTAMENTALI

I DISTURBI COMPORTAMENTALI IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014/15

ANNO SCOLASTICO 2014/15 ANNO SCOLASTICO 2014/15 VADEMECUM PER IL DOCENTE CON ALUNNI CHE RIENTRANO NELL AREA BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI BES (H, DSA, ADHD, difficoltà psicologiche) A cura della prof.ssa Annarita Caponera Il coordinatore

Dettagli

Dalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test

Dalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare

Dettagli

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA BOLOGNA COSPES PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA TIROCINANTI EDUCAZIONE SOCIO / AFFETTIVA ORIENTAMENTO CONSULENZA PSICO/PEDAGOGICA EDUCAZIONE SESSUALE DSA BES COPPIE FAMIGLIE

Dettagli

LA L.I.M. PER FAVORIRE L INCLUSIONE DI BAMBINI O RAGAZZI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

LA L.I.M. PER FAVORIRE L INCLUSIONE DI BAMBINI O RAGAZZI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Corso di formazione per docenti Nuovi scenari formativi in una scuola inclusiva LA L.I.M. PER FAVORIRE L INCLUSIONE DI BAMBINI O RAGAZZI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Prof. Maurizio Molendini 1 La lavagna

Dettagli

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it

Dettagli

Curricolo verticale. Educazione Motoria/ Educazione Fisica

Curricolo verticale. Educazione Motoria/ Educazione Fisica 1 Curricolo verticale Educazione Motoria/ Educazione Fisica 2 Competenza 1 al termine della scuola dell Infanzia Obiettivi di apprendimento Dimensione Competenza Abilità Eseguire piccoli compiti motori

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE BENEDETTI-TOMMASEO Liceo Scientifico G.B. Benedetti C.M. VEPS02601E Liceo Linguistico e delle Scienze Umane N. Tommaseo C.M. VEPM02601G e-mail: VEIS026004@istruzione.it

Dettagli

L'esercizio illustrato è da catalogare tra i molti sussidi necessari per dare al bambino salde basi nella conoscenza delle forme grafiche che ogni

L'esercizio illustrato è da catalogare tra i molti sussidi necessari per dare al bambino salde basi nella conoscenza delle forme grafiche che ogni L'esercizio illustrato è da catalogare tra i molti sussidi necessari per dare al bambino salde basi nella conoscenza delle forme grafiche che ogni suono alfabetico acquista. La ricomposizione dei vari

Dettagli

IL PROGETTO DI VOLLEY MILANO ANNO SCOLASTICO 2014/15

IL PROGETTO DI VOLLEY MILANO ANNO SCOLASTICO 2014/15 IL PROGETTO DI VOLLEY MILANO ANNO SCOLASTICO 2014/15 PREMESSA Il Progetto Volley Milano per le scuole nasce dalla profonda consapevolezza che il movimento è un bisogno originario dell essere umano, e che

Dettagli

LA SCUOLA FA BENE A TUTTI

LA SCUOLA FA BENE A TUTTI LA SCUOLA FA BENE A TUTTI Marco Negri Docente - Referente Dislessia Ufficio Scolastico Provinciale di Sondrio La scuola fa bene a tutti Ogni studente suona il suo strumento, non c è niente da fare. La

Dettagli

Resoconto della Giornata di Studio organizzata da AIRIPA sezione Lombardia

Resoconto della Giornata di Studio organizzata da AIRIPA sezione Lombardia Resoconto della Giornata di Studio organizzata da AIRIPA sezione Lombardia Venerdì 7 Ottobre 2011 a Milano, AIRIPA sezione Lombardia ha organizzato una giornata di studio sull applicazione della legge

Dettagli

Dislessia nell adulto e costruzione di protocolli di valutazione

Dislessia nell adulto e costruzione di protocolli di valutazione Dislessia nell adulto e costruzione di protocolli di valutazione A. M. Re Università degli studi di Padova Servizio per i Disturbi dell Apprendimento Evoluzione della velocità di lettura in normo-lettori

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA. (Anno scolastico 2011/2012)

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA. (Anno scolastico 2011/2012) ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA (Anno scolastico 2011/2012) Il Protocollo di Accoglienza è un documento programmatico, rappresenta il contatto iniziale

Dettagli

DSA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DSA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DSA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COME INTERVENIRE ALLA LUCE DELLA LEGGE 170/2010 A CURA DEL PROF. Benedetto di Biasio A.S. 2011/2012 LA DISLESSIA è un disturbo strumentale di lettura. Ad esso

Dettagli

D.S.A. DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO

D.S.A. DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO D.S.A. DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO INDICE 2. INDICE. 3.DEFINIZIONE DI DSA 4. LA DISLESSIA 5.LA DISGRAFIA 6. LA DISORTOGRAFIA 7.LA DISCALCULIA 8. COMPITI DELLA FAMIGLIA 9.COMPITI DELLA SCUOLA

Dettagli

TEATRO (Percorso interdisciplinare)

TEATRO (Percorso interdisciplinare) TEATRO (Percorso interdisciplinare) PAROLE CHIAVE= Insegnante regista-alunno protagonistamolteplicità di linguaggi-sfondo trasversale Il teatro è arte e con questo linguaggio gli alunni possono avere esperienze

Dettagli

P.E.I. (piano educativo individualizzato) alunno/a: nato/a a:

P.E.I. (piano educativo individualizzato) alunno/a: nato/a a: ( denominazione scuola) P.E.I. (piano educativo individualizzato) classe: sez. alunno/a: nato/a a: Ins. Specializzato/a Ins. Curricolari Operatori A.S.L. Genitori Anno Scolastico 20 20 NOTIZIE DELL ALUNNO/A

Dettagli

SCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE

SCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE ISTITUTO COMPRENSIVO A. FERRI SALA BOLOGNESE Via della Pace,17-40010 Sala Bolognese (Bo) Tel.051-6821302 Fax051-6822294 SCHEDA DI RILEVAZIONE B.E.S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola Primaria e Secondaria

Dettagli

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.

Dettagli