Progetto Interventi a bassa soglia
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- Gianluca Napolitano
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1 Progetto Interventi a bassa soglia 1 Ente Gestore: Comune di Venezia Responsabile del progetto: Dott. Marino Costantini Assessorato alle Politiche Sociali-Settore Servizi alla Persona Via Pio X 4, Mestre, tel. 041/ , fax 041/ , ops@comune.venezia.it Gestore Operativo del progetto: Progetto Riduzione del Danno Referente: ass. soc. Meme Pandin via Don Orione 1, Marghera Venezia tel. e fax , cell riduzione.danno@comune.venezia.it 1. Premessa Il seguente progetto rappresenta una ulteriore opportunità per l Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Venezia di dare continuità e sviluppo al Progetto Riduzione del Danno già finanziato dalla Regione Veneto con il Fondo Nazionale Lotta alla Droga - esercizio ed attivato nel periodo Il Progetto Riduzione del danno ha preso le mosse da un Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Venezia il 9 dicembre 1996, nel quale l'amministrazione Comunale si impegnava ad attuare interventi "rivolti ai consumatori di droghe pesanti al fine di salvaguardarne la salute, la dignità e la personalità, e favorire la sperimentazione concreta e verificabile di alcune metodologie di intervento e, avviato nel 1997, si era posto le seguenti finalità: avviare in modo coordinato e integrato tra i diversi servizi e istituzioni una serie di interventi volti ad aumentare la gamma delle possibilità e opportunità rivolte ai tossicodipendenti attivi (quei consumatori di oppiacei che non hanno la possibilità di uscire dalla dipendenza) per permettere a loro di convivere con la tossicodipendenza, evitando, come obiettivo prioritario, la trasmissione del virus HIV e di altre malattie infettive, e la riduzione dei danni e dei rischi fisici, psichici, sociali, legali, ecc; attuare una prima sperimentazione nell area territoriale mestrina e poi estenderlo nel centro storico; promuovere una partnership promotrice e co-gestrice del progetto stesso in una visione globale ed integrata; di utilizzare il sapere, le esperienze, le competenze e le abilità dei diversi soggetti locali ottimizzando e mettendo in sinergia le risorse esistenti. Il Progetto è stato realizzato con successo e ha visto fino oggi l attivazione e la realizzazione dei seguenti dispositivi o interventi: l Unità di Strada, l'agenzia di comunicazione, il "Centralino Droghe, il progetto "Butta la siringa nel posto giusto", peer group e peer support, contatti con i medici di Medicina Generale, la creazione di una rete con i Farmacisti perla distribuzione del Temgesic e la promozione della salute, i corsi di sopravvivenza, le occasioni di lavoro, l Ambulatorio RdD "Punto di Contatto", il "Bivacco metropolitano.
2 2. I soggetti coinvolti 2 Gli obiettivi del Progetto sono stati perseguiti attraverso l'attivazione di un Sistema di Servizi" che vede la compartecipazione attiva del Comune di Venezia, dell'azienda Ulss 12, del privato sociale e del volontariato presenti nel territorio, nella logica di una stretta integrazione di competenze e di funzioni. In particolare gli interventi sono attuati in collaborazione con i seguenti Servizi e soggetti: Unità Operative di Prevenzione, Clinica, Riabilitazione e Penale dei SerT-Azienda Ulss 12, Ministero di Grazia e Giustizia, Ordine dei Medici di Medicina Generale e Ordine dei Farmacisti di Venezia, AMES, Gruppo C, Forze dell'ordine, 118 Mestre, Caritas, Ceis Mestre, Casa dell'ospitalità, Gruppo "Da Villa" (ex Molo), AMAV, Centro Sociale Rivolta, in una ottica che trova oggi una opportuna formalizzazione nel Piano di Zona locale, elaborato con la filosofia del Sistema Integrato Preventivo Assistenziale delle dipendenze proposto dalla Regione Veneto e nel quale si cerca di garantire al sistema dei servizi una linea di continuità pedagogica riabilitativa e assistenziale che passi attraverso la prevenzione e il primo contatto in strada (1 livello), l inserimento in programmi terapeutici ambulatoriali (2 livello), l inserimento in programmi residenziali e semi residenziali (3 livello), fino all attivazione di specifici programmi di reinserimento socio lavorativo e di prevenzione delle ricadute (4 livello). 3. Ambito territoriale Sperimentato in questi anni nella terraferma veneziana, da Gennaio 2000 l intervento verrà esteso anche nel centro storico e all'interno del Carcere di S. Maria Maggiore. 4. Obiettivi Generali del Progetto e aree prioritarie di intervento Gli obiettivi generali del Progetto sono i seguenti: promuovere una maggiore consapevolezza dei rischi connessi all uso delle droghe; fare in modo che la persona tossicodipendente resti viva e il più possibile in buona salute; ridurre i rischi sanitari e sociali (diffusione dell`hiv e di altre malattie; riduzione degli incidenti e dei reati legati alla tossicodipendenza) proponendo interventi socio -sanitari ed educativi per far sì che il tossicodipendente modifichi comportamenti a rischio per sé e per gli altri; favorire l'accesso ad interventi di terapia, riabilitazione e reinserimento. Tali Obiettivi fanno riferimento alle seguenti Aree prioritarie di intervento individuate dalla Regione Veneto con circolare 7616/ del 29 Giugno e deliberazione di Giunta n 2896 del 3 Agosto 1999: Realizzazione di interventi di pronta accoglienza, anche mediante operatori di strada Contenimento delle patologie correlate all'uso di droghe. 5. Le Attività indicate dalla Regione Veneto e gli interventi a bassa soglia previsti dal Progetto Oltre alle diverse aree la Regione Veneto descrive anche le attività previste :
3 Aree prioritarie di intervento Realizzazione di interventi di pronta accoglienza Contenimento delle patologie correlate all'uso di droghe Descrizione attività Progettazione e realizzazione di modelli di intervento nel campo del contatto precoce dei tossicodipendenti attivi mediante strutture e unità mobili finalizzate ad incentivare l'accesso dell'utenza ai servizi, alle informazione e ai programmi di prevenzione e cura, anche mediante operatori di strada Interventi di riduzione della mortalità e della morbosità anche mediante il contatto precoce dei tossicodipendenti attivi con i servizi attraverso l'affiancamento nella fase di accoglienza, al miglioramento della rete territoriale dei servizi ed alla rilevazione dell'impatto sociale del progetto ( ) indispensabile prevedere modalità di integrazione tra interventi in strada e quelli nel Ser.T. ( ). 3 In riferimento a tali aree ed attività presentiamo i diversi dispositivi previsti nel progetto Interventi a bassa soglia: Realizzazione di interventi di pronta accoglienza Contenimento delle patologie correlate all'uso di droghe Unità di Strada operatori in grado di frequentare con stile informale i luoghi naturali di aggregazione dei td attivi Peer Group Corsi di sopravvivenza Interventi con le Farmacie Centralino help-line telefonica per le persone tossicodipendenti ed i loro familiari occasioni di contatto, accoglienz a e promozione salute interventi con opinion leader e gruppi di pari di td attivi corsi pratici di formazione per la modifica di comportamenti a rischio 6. Interventi, obiettivi ed azioni Per il periodo in riferimento al Fondo Nazionale Lotta alla Droga esercizi finanziari e in conformità con i criteri attuativi del Modello di Gestione proposto dalla Regione Veneto l Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Venezia richiede nell ambito della continuità e dello sviluppo del Progetto Riduzione del Danno il finanziamento per i seguenti Interventi a bassa soglia: Dispositivo: Unità di Strada Caratteristiche: Operatori in grado di frequentare con stile informale i luoghi naturali di aggregazione dei tossicodipendenti attivi Target: 1. Tossicodipendenti attivi 2. Comunità locale Obiettivi: Instaurare relazioni significative con giovani a rischio e tossicodipendenti attivi promovendo la metodologia della relazione amichevole
4 agganciare e mantenere una relazione con i tossicodipendenti attivi favorire il cambiamento dei loro comportamenti a rischio favorire il collegamento tra tossicodipendenti e strutture socio -sanitarie aumentare le conoscenze riguardanti la salute dei giovani e dei td contattati incentivare l'accesso agli interventi di media ed alta soglia Attività: mappatura e conoscenza del territorio identificazione dei gruppi target ( giovani a rischio e Td attivi) interventi di informazione con distribuzione di materiale informativo consulenza, orientamento e sostegno (counseling) scambio di siringhe e distribuzione gratuita di materiali di profilassi invio e accompagnamento dei Td alle strutture e servizi attività di ponte : collegamento con associazioni, istituzioni, strutture e servizi del territorio 4 Dispositivo: Interventi con le farmacie Caratteristiche: Interventi dell Unità di Strada nelle Farmacie locali Target: 1. Tossicodipendenti attivi 2. Comunità locale Obiettivi: promuovere occasioni di contatto, accoglienza e promozione della salute ridurre i comportamenti a rischio di infezione del virus HIV e di altre malattie infettive favorire la distribuzione del farmaco Temgesic nelle diverse farmacie della terraferma veneziana evitando la concentrazione dei consumatori in alcune aree urbane con conseguenti reazioni allarmanti dell opinione pubblica sgravare le poche farmacie disponibili alla distribuzione del farmaco favorire la relazione tra consumatore e farmacista per una opportuna educazione alla salute del td Attività: contatti frequenti tra Unità di Strada e Farmacisti predisposizione di materiali informativi fornitura di siringhe profilattici e materiali informativi dei servizi creazione di un vademecum che spieghi l atteggiamento da tenere in farmacia informare sulle farmacie che distribuiscono il Temgesic Dispositivo: Peer Group e Corsi di Sopravvivenza Caratteristiche: interventi con opinion leader e gruppi di pari di td attivi e corsi pratici di formazione per la modifica di comportamenti a rischio Target: 1. Tossicodipendenti attivi Obiettivi: modificare il comportamento delle persone tossicodipendenti tramite lo sviluppo di abilità pratiche individuali al fine di ridurre il rischio di infezione da HIV (e altre infezioni) e ridurre il rischio di morte per overdose contatto precoce dei tossicodipendenti attivi tramite peer support favorire l empowerment miglioramento della rete territoriale dei servizi e gestione dell'impatto sociale del fenomeno
5 Attività: promozione di un gruppo di opinione promozione di un gruppo self-help creazione di una newletter realizzata dai td attivi attivazione di corsi pratici di sopravvivenza su: prevenzione delle infezioni da pratiche iniettive (in particolare da HIV) prevenzione delle infezioni da pratiche sessuali (in particolare da HIV) prevenzione e primo soccorso all'overdose 5 Dispositivo: Centralino Caratteristiche: help-line telefonica per le persone tossicodipendenti ed i loro familiari Target: 1. Tossicodipendenti attivi 2. Comunità locale Obiettivi: fornire un servizio anonimo e riservato di informazione ed orientamento facilitare l'accesso dei TD e dei loro familiari ai servizi del territorio Attività: interventi di informazione e consulenza ai giovani, tossicodipendenti, familiari proporre forme di accoglienza e contenimento emotivo invio ai servizi 7. Indicatori quantitativi per la misurazione dei risultati (Output e Outcome) In riferimento agli indicatori di attività e di risultato presentati nel Piano Gestionale dalla Regione Veneto, il Progetto Interventi a bassa soglia utilizzerà i seguenti indicatori in riferimento ai diversi Dispositivi e relativi obiettivi: Dispositivi Obiettivi Output Outcome Unità di Strada Interventi con le farmacie Instaurare relazioni significative con giovani a rischio agganciare e mantenere una relazione con i tossicodipendenti attivi favorire il cambiamento dei loro comportamenti a rischio favorire il collegamento tra tossicodipendenti e strutture socio-sanitarie aumentare le conoscenze riguardanti la salute dei giovani e dei td contattati incentivare l'accesso agli interventi di media ed alta soglia promuovere occasioni di contatto, accoglienza e promozione della salute ridurre i comportamenti a rischio di infezione del virus HIV e di altre malattie infettive favorire la distribuzione del farmaco Temgesic n giovani coinvolti / n popolazione target n adulti significativi n contatti Td / n nuovi contatti n siringhe distribuite / n siringhe tornate n invii presso i servizi n materiale informativo distribuito n materiale sterile distribuito n uscite operatori n farmacie contattate n Td frequentanti farmacie n siringhe distribuite / n siringhe tornate livelli di conoscenza e atteggiamento su sostanze e comportamenti a rischio n invii / n utenza servizi n farmacie disponibili al programma n casi presi in carico dalle farmacie / n casi contatti in strada
6 Peer Group e Corsi di Sopravvivenza Centralino nelle diverse farmacie della terraferma veneziana evitando la concentrazione dei consumatori in alcune aree urbane con conseguenti reazioni allarmanti dell opinione pubblica sgravare le poche farmacie disponibili alla distribuzione del farmaco favorire la relazione tra consumatore e farmacista per una opportuna educazione alla salute del td modificare il comportamento delle persone tossicodipendenti tramite lo sviluppo di abilità pratiche individuali al fine di ridurre il rischio di infezione da HIV (e altre infezioni) e ridurre il rischio di morte per overdose fornire un servizio anonimo e riservato di informazione ed orientamento facilitare l'accesso dei TD e dei loro familiari ai servizi del territorio n invii presso le farmacie n materiale informativo distribuito n materiale sterile distribuito n corsi svolti n partecipanti Servizi coinvolti n telefonate ricevute n invii livello di percezione del rapporto farmacista / td incidenza delle patologie correlate livello di conoscenza e percezione del rischlo livello di abilità preventlva N invii / n casi in carico ai servizi 6 8. Modalità di diffusione dei risultati Le modalità di diffusione dei risultati coincidono con la necessità di promuovere il progetto nel territorio al fine di contribuire alla realizzazione del Sistema Integrato Preventivo Assistenziale delle dipendenze. Le forme di diffusione dei risultati previste sono: periodiche conferenze stampa con i media locali in riferimento alle attività implementate; la pubblicazione e l invio dell opuscolo Rdd/Notizie, uno strumento di collegamento tra i vari soggetti della partnership; relazioni tecniche a cura del referente del progetto e degli operatori coinvolti; pubblicazione dell esperienza e materiali su riviste specializzate; Seminari locali di verifica e riflessione, rivolti ai soggetti del territorio; 9. Indicazioni modalità di protezione del personale - tempo lavoro ripartito in: - 60% lavoro di strada (front-line) - 40% documentazione (back- office) - uscita camper con almeno 3 operatori compresenti - attività di equipe: - formazione metodologica - supervisione - coordinamento équipe
7 10. Costo complessivo del Progetto 7 La gestione del Progetto Riduzione del Danno ha finora trovato le risorse nel bilancio annuale dell Amministrazione Comunale e nel finanziamento regionale del Fondo Nazionale Lotta alla Droga-Esercizio 1996, come appare dalla seguente tabella: Finanziamento Regionale (FNLD 1996) - L Bilancio comunale L L L Altro Totale complessivo delle entrate L L L Per il periodo e in riferimento al FNLD-Esercizi Finanziari vengono richiesti i seguenti finanziamenti così ripartiti: Le Unità di Costo: a. personale interno/esterno coinvolto nel progetto Operatori in grado di frequentare con stile informale i luoghi naturali di aggregazione dei giovani a rischio e dei tossicodipendenti al fine di agganciare, mantenere una relazione significativa, favorire il cambiamento dei comportamenti a rischio, incentivare l'accesso agli interventi di secondo e terzo livello; e di svolgere attività quali: mappatura e conoscenza del territorio, identificazione dei gruppi target, interventi di informazione con distribuzione di materiale informativo, consulenza e sostegno (counselling), scambio di siringhe e distribuzione gratuita di materiali di profilassi, invio e accompagnamento dei tossicodipendenti alle strutture e servizi e collegamento con associazioni, istituzioni, strutture e servizi del territorio b. beni mobili materiale informatico, arredo sede UdS, materiale fotografico, materiale informativo, materiale bibliografico, arredo sede Centralino c. materiali, beni di consumo materiale didattico, materiale sterile, fondo scorta per minute spese Costi ripartiti per dispositivi ed Unità di Costo Strategie di intervento Personale Personale Beni mobili Materiali, beni Totale interno esterno di consumo Unità di Strada L L L L L Interventi con le Farmacie L L L Peer Group e Corsi di Sopravvivenza L L L Centralino - - L L L Totale L L L L L Costi ripartiti per Aree di Priorità ed Unità di Costo Aree di Priorità Realizzazione di interventi di pronta accoglienza Contenimento delle patologie correlate all'uso di droghe Personale interno Personale esterno Beni mobili Materiali, beni di consumo Totale L L L L L L L L L L Totale L L L L L
8 10.4. Finanziamento richiesto ripartito per Esercizi finanziari ed Ente finanziatore 8 Costi complessivi del Progetto Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Totale triennio Personale L L L L Attrezzature L L L L Materiali L L L L Totale L L L L di cui: Costi a carico del Fondo (61%) Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Totale triennio Personale L L L L Attrezzature L L L L Materiali L L L L Totale L L L L Costi a carico dell Ente gestore (39%) Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Totale triennio Personale L L L L Attrezzature L L L L Materiali L L L L Totale L L L L Finanziamento richiesto % Totale Contributo Regione 61% L L L L Comune di Venezia 39% L L L L Totale 100% L L L L Costo complessivo del progetto: L Finanziamento richiesto alla regione: L Finanziamento a carico del Comune di Venezia: L Ottobre 1999
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