Corrado Tinterri BREAST UNIT BOLOGNA 2014



Documenti analoghi
Breast Unit. Corrado Tinterri

Profilo complesso di assistenza

Una nuova organizzazione: linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali del percorso di senologia (la breast unit) Carlo Naldoni

Corrado Tinterri Breast Unit IL PROGETTO ITALIANO BREAST UNIT

Dott. Nicola Balestrieri

Stefano Burlizzi. Unità Operativa di Ginecologia Ospedale A. Perrino Brindisi

Ruolo organizzativo del coordinatore

TERAPIA. Sostegno alla Donna, alla Famiglia, Collaborazione con Organizzazioni ed altri Servizi

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Informatizzazione delle strutture:

Ministero della Salute

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

EUROPA DONNA ITALIA. Stefania Migliuolo

Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella

Dott. Franco Bonanni Direttore dipartimento salute

Comitato Scientifico: Gianni Amunni Oscar Bertetto Antonio Frassoldati Roberto Labianca Riccardo Masetti Paolo Pronzato

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Grazie dell attenzione

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Regione Marche. Linee di intervento PSR: 7.1 Rete ospedaliera

Terapia del dolore e cure palliative

Accesso ai farmaci innovativi e controllo della spesa a livello regionale

Lo Sviluppo delle Cure Palliative nel Veneto

La Rete Oncologica Laziale: punti di forza e criticità LA PERCEZIONE DEL RADIOTERAPISTA VITTORIO DONATO

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute

L assistenza garantita dal medico di famiglia: tutte le novità per il prossimo triennio

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA

TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Articolo 1 (Premesse)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

PIANO ANNUALE DI ATTIVITA RETE ONCOLOGICA REGIONALE. anno 2012

Lega Tumori. Prevenzione e Sensibilizzazione dei giovani nella Lotta ai Tumori, lo Screening della popolazione, la Ricerca. Presentazione della LILT 1

Azienda Sanitaria Locale Roma G

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO

PROTOCOLLO D INTESA FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE FIMMG E EUROPA DONNA ITALIA

Unità Valutativa Multidimensionale L esperienza della ASL RMC

Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Rete Oncologica Piemonte Valle d Aosta

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella

RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA. PROPOSTE DI LEGGE N <<Interventi per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore>>

Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali

LE RISORSE UMANE: CAPITALE PER LE AZIENDE O FATTORE PRODUTTIVO SU CUI OPERARE RISPARMI E TAGLI? VITTORIO CHINNI

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Le aziende sanitarie. Art. 32 Cost. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs. 229/1999. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità

Modelli organizzativi e proposte realizzative. LA BREAST UNIT della paziente con patologia mammaria

Il Percorso continua e si sviluppa. Il POA definisce nuove competenze Applicazione POA. Necessità di risorse Coinvolgimento singoli

Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi

L HOSPICE TERRITORIALE PER PIACENZA

LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA

Progetto della Regione Piemonte

Istituto Tumori Toscano ITT

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

SCHEDA RILEVAZIONE BUONE PRASSI AZIENDALI

Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE

Master Universitari in. Assistenza Infermieristica

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano

LA RETE ONCOLOGICA LAZIALE

REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale

Schema generale del documento:

L infermiere al Controllo di Gestione

Breast Units / Centri di Senologia: verso gli standard europei

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

OSPEDALE e TERRITORIO

Il modello organizzativo della Regione Lazio

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie

Giornata Nazionale della Persona con lesion midollare

PRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

Priorità di Governo Clinico

Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO

Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 2 Aprile 2014

FIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE: L INFERMIERE PIVOT IN ONCOLOGIA

organizzazione della prevenzione e dell assistenza in oncologia.

Dipartimento salute mentale e dipendenze. Progetto. DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS)

Chi è? Dove? Perché? Quando? BEATRICE onlus : Un Associazione di Volontariato.

Associazione Senonetwork Italia Onlus. Mandato 2013

7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Integrazione ospedale-territorio

Udine, 30 ottobre 2015

Transcript:

Corrado Tinterri BREAST UNIT BOLOGNA 2014

Le BREAST UNITS : Quale integrazione con lo screening?

We found that the introduction of teams providing multidisciplinary care for the treatment of breast cancer was associated with 18% lower breast cancer mortality at five years

Indagine Conoscitiva del Senato sul Ca Mammario

Obiettivi fotografare la realta` italiana e territoriale valutare, attraverso anche indicatori specifici, la realta` sanitaria nazionale riguardo il tumore della mammella verificare se la percezione di disuguaglianza e di inadeguatezza del SSN risponda al vero, e se sı` in quale misura, dove e per quali ragioni appurare l accesso alle cure e rafforzare con un operazione politica forte la indispensabilita` dell omogeneita` nazionale del fenomeno salute pubblica per il tumore della mammella, eliminando disparita` regionali con percorsi diagnostici terapeutici in sintonia con le piu` recenti linee guida europee

Age.Na.S.:agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali* Stato di attuazione dei modelli innovativi di assistenza primaria nelle Regioni Continuità assistenziale e modelli organizzativi Rilevazione della Spesa Pubblica Sanitaria Supporto nelle decisioni locali in materia di organizzazione dei servizi sanitari * Direttamente coivolta nel Patto della Salute/Conferenza Stato-Regioni

Age.Na.S. Dati meno affidabili nelle analisi comparate tra Regioni circa attività e costi per ogni singolo livello assistenziale NECESSITA DI STANDARDIZZARE I LIVELLI DI ASSISTENZA

COSTI SCREENING Costi dello Screening organizzato Nel percorso di screening organizzato l indicatore di esito mostra un costo medio pesato di circa 55 per Unità di Prodotto = donna rispondente Costi dello screening spontaneo Il campione del solo percorso con lettura diretta (senologia clinica) comprende il 70% degli accessi spontanei e resta numericamente consistente (>40.000 casi in due anni). La sua media pesata è di oltre 90 per UDP

Age.Na.S va approfondita la partita riguardante i livelli di assistenza (ospedaliera, territoriale e prevenzione) Ai sensi del Patto per la Salute viene predisposta una proposta per la programmazione ed il dimensionamento della rete oncologica dei tumori femminili

Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL ORDINAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA IL DIRETTORE GENERALE DECRETA Articolo 1 Gruppo di lavoro per la definizione di specifiche modalità organizzative ed assistenziali della Rete delle Strutture di Senologia E' istituita presso il Ministero della salute, Dipartimento della Programmazione e dell Ordinamento del SSN, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, il Gruppo di lavoro per la predisposizione di un documento che definisca le caratteristiche organizzative, i requisiti qualitativi e quantitativi della rete delle strutture di senologia, compreso il modello delle breast unit. Roma, Settembre 2012 Dott.Francesco BEVERE ( Direttore Generale )

Strutture di Senologia Per Strutture di senologia si intendono le Strutture dove si svolgono attività di Screening (SdS), si fa diagnostica clinico-strumentale dedicata alla mammella (SDC) e si curano le pazienti con patologia mammaria, con organizzazione funzionale Centri di Senologia (CS) più comunemente denominati Breast Unit.

SISTEMA di GESTIONE Il sistema dovrebbe essere centralizzato nel bacino di utenza. Per gestire la rete delle strutture di senologia sarebbe necessario: Individuare un Responsabile di sistema Disporre di un software gestionale -Il responsabile di sistema potrebbe essere individuato dalla Regione tra i professionisti coinvolti nella rete. Risponde della articolazione e attuazione del sistema di gestione della rete, collaborando con Coordinatore tecnico scientifico del programma di screening, i responsabili clinici della attività diagnostica della/e SDC, i coordinatori del/i CS, i medici di medicina generale ed il gestore del software.

OBIETTIVI DELL INTEGRAZIONE GESTIONALE SCREENING\TRATTAMENTO - le attività di prevenzione,i programmi di screening ed i percorsi di cura del tumore della mammella siano adiacenti fisicamente ; - l integrazione con il percorso diagnostico e di presa in carico dei soggetti a rischio eredo-familiare di tumore della mammella/ovaio - la realizzazione di uno specifico percorso assistenziale uniforme che privilegi la multidisciplinarietà, integrando la pratica clinica con la ricerca, eliminando le duplicazioni diagnostiche e tecnologiche, e razionalizzi i livelli di assistenza (ospedale/università, territorio, assistenza domiciliare, cure oncologiche integrate) - l applicazione dei controlli di qualità (definizione degli standard operativi attraverso indicatori specifici ) e dei relativi controlli periodici) - la comunicazione e l informazione alla paziente -appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e degli interventi

Strutture di Senologia: modello assistenziale percorso di diagnosi e cura dallo screening alla malattia avanzata valenza multidisciplinare requisiti quantitativi e qualitativi (EUSOMA) adeguato bacino di popolazione equipe dedicata trasversale

Strutture di Senologia: modello formativo Definizione di nuove figure sanitarie con sbocchi professionali e di carriera Sede di training e di percorso formativo e clinico Partnership e conduzione con la formazione universitaria e scuole di specialità Sviluppare la ricerca traslazionale

VANTAGGI Centralizzazione dei percorsi Razionalizzazione dei costi SSN Standardizzazione delle terapie in ambiti definiti Riduzione dei costi sociali Miglioramento outcome attraverso specifici indicatori di risultato Incremento sopravvivenza* * Evidence-based

COSTI SCREENING Costi dello Screening organizzato Nel percorso di screening organizzato l indicatore di esito mostra un costo medio pesato di circa 55 per Unità di Prodotto = donna rispondente Costi dello screening spontaneo Il campione del solo percorso con lettura diretta (senologia clinica) comprende il 70% degli accessi spontanei e resta numericamente consistente (>40.000 casi in due anni). La sua media pesata è di oltre 90 per UDP

Proposte attuative di governance sanitaria Evitando la diffusione di pochi casi in tanti nosocomi Riorganizzare la devoluzione delle competenze Offrire modelli organizzativi alle Regioni Allocare le risorse

IL PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE RIGUARDA NON SOLO LA PREVENZIONE MA ANCHE L ORGANIZZAZIONE DELLE CURE INSERIRE LE STRUTTURE DI SENOLOGIA NEL PANORAMA SANITARIO NAZIONALE IDENTIFICANDO UN PERCORSO SPECIFICO COERENTE CON I COSTI NON SOLO UN ATTO DI INDIRIZZO MA INTERVENENDO NEI MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE REGIONI

Parlamento Europeo 2011 Risoluzione legislativa 19 gennaio 2011 = Reti di riferimento Europee

EUROPEAN PARLIAMENT MOTION FOR ACTION Special attention to young women with breast cancer Surveillance for High Risk women ( familial and genetic women ) Attention to employment,financial and lifeplan problems The role of nutrition,lifestyle,genetic factors,environmental pollutants ESTABLISHMENT OF MULTIDISCIPLINARY BREAST UNIT

Stop ai viaggi della speranza

Why a Breast Unit? what women want!

EUSOMA Network web data system Utilizzo del datawarehouse per ricerca clinica - studi multicentrici

The Breast Volume 22, Supplement 2, Pages S106-S109, 1 August 2013 Personalizing extent of breast cancer surgery according to molecular subtypes Monica Morrow The risk of local recurrence varies with subtype as well, with triple negative cancers having the highest risk of local recurrence after both breast-conserving therapy and mastectomy, indicating that bigger surgery does not overcome bad biology.