IL PENSIERO LATERALE Ovvero come abbassare la cultura al popolo invece di elevare il popolo alla cultura 1
Le due modalità del pensiero: Pensiero verticale: logico, usa la dialettica e il criterio di massima probabilità, separa e distingue, potenzia le idee consolidate. Pensiero laterale: non utilizza la logica, non ha metodo, usa il criterio di bassa probabilità, unisce e non distingue, crea idee nuove, lascia che il caso lo guidi. 2
I PRINCIPI OPERATIVI DEL PENSIERO LATERALE Identificazione delle idee dominanti Ricerca di nuovi metodi di indagine Evasione dal controllo del pensiero verticale Utilizzazione del caso 3
IDENTIFICAZIONE DELLE IDEE DOMINANTI Essere consci del paradigma nel quale ci si muove Ricordarsi che le idee dominanti sono solo una delle possibili spiegazioni o soluzioni 4
RICERCA DI NUOVI METODI DI INDAGINE Cambiare il punto di osservazione Uscire da rigide definizioni e classificazioni (es. urina - impianto idraulico) 5
EVASIONE DAL CONTROLLO DEL PENSIERO VERTICALE Pensare non per concetti ma per immagini Svincolarsi dalla consequenzialità concentrandosi solo sulla conclusione finale (sottoporre un idea nuova alla verifica empirica è il miglior modo di uccidere un ipotesi - es. Marconi e la radio) 6
UTILIZZAZIONE DEL CASO Ogni evento casuale può aprirci nuovi modi di vedere le cose provocare il caso, incrociare concetti eterogenei (es. penicillina) giocare, giocare, giocare ovvero non dare scopo al pensiero 7
COME ESERCITARE IL PENSIERO LATERALE? Se il pensiero verticale è la norma bisogna abbandonare tesi, antitesi, premesse e conclusioni e provare a fare una MAPPA Per fare una mappa bisogna VOLER PENSARE, ovvero recitare la parte di colui che pensa, mettersi UN CAPPELLO PER PENSARE 8
SCOPO DEL CAPPELLO RECITARE DIRIGERE L ATTENZIONE CONVENIENZA STABILIRE LE REGOLE DEL GIOCO 9
I SEI CAPPELLI bianco: neutro, dati e fatti oggettivi rosso: emotività (impressioni non giustificate) nero: pensiero critico, pessimista giallo: positivo verde: creatività blu: controllo e organizzazione del pensare 10
CAPPELLO BIANCO Prende in considerazione i fatti: quelli controllati ma anche quelli creduti o rilevanti E necessario usare una scala di verosimiglianza (da sempre vero a impossibile) Deve ricordarsi che i fatti sono solo indicazioni 11
CAPPELLO ROSSO E la pura emotività, tutto può essere detto e nulla giustificato, è il luogo delle premonizioni, delle sensazioni delle passioni e dell irrazionalità 12
CAPPELLO NERO E la funzione logico-critica del pensiero rileva errori logici, incongruenze, indimostrabilità E il punto di vista del pessimismo Pone i problemi non li risolve 13
CAPPELLO GIALLO E la positività, è fattivo e costruttivo ma non creativo Risolve i problemi o li minimizza, è l opposto del cappello nero 14
CAPPELLO VERDE E il pensiero laterale E il pensiero che promuove il cambiamento E una funzione non giudicante Usa la provocazione e il caso 15
CAPPELLO BLU E l organizzazione del pensiero Fissa le regole del gioco E il software Definisce il problema e le domande ammissibili 16
IL VANTAGGIO DEI CAPPELLI Pensare una sola cosa alla volta Si può cambiare idea senza vergognarsene (scusate indosso un nuovo cappello!) Invece di un classico incedere dialettico che si basa su premesse e conclusioni si può definire una mappa del problema 17
DE BONO: NON UNA IDEA NUOVA I sei cappelli per pensare sono una brutta imitazione dei Tipi psicologici di C.G. Jung (intuizione, sensazione, pensiero e sentimento) e molti altri potrebbero essere citati. 18
DE BONO: NON UNA IDEA NUOVA Dei cosiddetti limiti del pensiero verticale si occupano da secoli la logica e la filosofia della scienza. Se si vuole sapere qualcosa di serio sull argomento Contro il metodo di Feyerabend sarebbe un inno al pensiero laterale. 19
DE BONO: NON UNA IDEA NUOVA Il cappello blu troppo assomiglia ai ben più seri giochi linguistici di Wittgenstein ( per citare il più celebre) In buona sostanza il pensiero laterale è una brutta storia della dinamica della scoperta scientifica 20