Gestione Stomie Intestinali e Urinarie

Documenti analoghi
STOMA CARE E AUTOCURA. Relatore:Inf. ET C. Papa FondazioneIRCCS S. Matteo Pavia

Sassari, 06/10/2018 Hotel Marini Via P.Nenni. 2 (Sala Pitagora) quotidianeita. Monica Bullitta CPSI Stomaterapista AOU Sassari

avremo: COLOSTOMIA; ILEOSTOMIA,

PER PERSONE CANDIDATE A CONFEZIONAMENTO DI STOMIA INTESTINALE

LO STOMACARE RIVIERA PAMELA COORDINATRICE INFERMIERISTICA AREA BLU

LE STOMIE INTESTINALI: dalla definizione dei problemi, alla pratica dell assistenza. Lucia Mensi A.O Villa Scassi Genova

Guida alla gestione della ILEOSTOMIA

GESTIONE PORTATORE DI ILEO-COLOSTOMIA

LA GESTIONE DELLE STOMIE. Danila Maculotti 30 ottobre 2009

D.Di Nicola Infermiera-Stomaterapista Riabilitatrice pavimento pelvico. Dudy

ALLEGATO A. LOTTO 1 - Dispositivi per le enterostomie e derivazioni urinarie del post-operatorio

Indicazioni nutrizionali per gli ileostomizzati

Stomia. Perché viene praticata una stomia Colo e ileo-stomia.

GESTIONE ALVO COMPRESE LE ENTEROSTOMIE PA.GRC.1.16.F14 PROCEDURA AZIENDALE PER GESTIONE ALVO COMPRESE LE ENTEROSTOMIE

CONSIGLI UTILI PER IL PAZIENTE UROSTOMIZZATO

OPUSCOLO INFORMATIVO CATETERE VESCICALE

TROVARE IL PRESIDIO GIUSTO. E.T. AFD. Maria Dolores D Elia CENTRO STOMIZZATI Ospedale Maggiore BOLOGNA

Guida alla gestione della ILEOSTOMIA

Corso formazione L ASSISTENZA INFERMIERISTICA E LA CURA DEL PAZIENTE PORTATORE DI STOMIE

Informativa per il paziente GESTIONE UROSTOMIA

- ileostomia colostomia - cecostomia - sigmoidostomia - nefrostomia - ureterocutaneostomia - cistostomia

3. Quale delle seguenti informazioni non è presente sul foglietto illustrativo di un farmaco?

IRRIGAZIONE RIABILITATIVA E TRANSCORRENTE MARIA DOLORES D ELIA COORDINATORE AMBULATORI DI STOMATERAPIA

!"#$" %# &$"' ( $))% )! " #$ $ % $ & " #$ $ # % " ' ' & " #$ $ & $ ( )# &&*++,-.* $$ / $ -!

OPUSCOLO INFORMATIVO

con Miele di Manuka La gamma Aurum Profile

Piccolo Glossario. ADDOME: è la grande cavità situata nella parte inferiore del tronco, tra il torace in alto ed il piccolo bacino in basso.

OPUSCOLO DI SUPPORTO PER PERSONE PORTATRICI DI UROSTOMIA

Ausili e presidi per stomie addominali: materiali, caratteristiche, peculiarità d utilizzo e personalizzazione.

CATETERI VESCICALI ED ESTERNI CODICE CLASSIFICAZIONE ISO

Guida alla gestione della ILEOSTOMIA

GUIDA ALLA GESTIONE DELLA COLOSTOMIA

LA NUTRIZIONE PRIMA E DOPO LA CHIRURGIA BARIATRICA

regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale

Presidente Prof. A. Panucci Direttore Prof. M. Schiavone

Alterazioni dell alvo e Nutrizione

Una dieta corretta: suggerimenti e consigli

Il modello virtuoso italiano come sinonimo di mangiar bene

con Miele di Manuka La gamma Aurum Convex

Gestione enterostomie

GESTIONE DELLE STOMIE ADDOMINALI DIMISSIONI DEL PAZIENTE IN SICUREZZA

Malattie dell apparato digerente

Educazione sanitaria al paziente portatore di colostomia

IL PERCORSO CHIRURGICO DEL PZ STOMIZZATO DALLA DIAGNOSI AL RITORNO A CASA: LO STOMA-CARE. Inf. Lunardi Francesca, Inf.

VADEMECUM NUTRIZIONALE LINEE GUIDA

Nutrizione nel paziente anziano e la gestione delle stomie Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano (LO) 30 ottobre 2009

IL BEN-ESSERE COME STILE DI VITA CURARSI CON L ALIMENTAZIONE STIPSI, COLON IRRITABILE, DIVERTICOLOSI

Nel lavoro quotidiano le attività. Ruolo dell infermiere nell assistenza e nella riabilitazione del paziente urostomizzato. Definizione del problema

IL PERCORSO UROLOGICO DEL PZ STOMIZZATO DALLA DIAGNOSI AL RITORNO A CASA:LO STOMA-CARE. Inf. Lunardi Francesca, Inf.

Dieta e fitness mentale. Dott. Giuseppe Muscianisi

Consigli per mangiare in modo sano.

La gestione delle stomie in età pediatrica

Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica SEDE di PORTOGRUARO

LE ABITUDINI ALIMENTARI P. 70

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE. La gestione e la pulizia. delle viti ossee INNOVAZIONE CONTINUA

Nutriamo le nostre ossa.. ma non solo! Maria Angela Visintin

UROSTOMIE UROSTOMIZZATI

COMPLICANZE STOMALI % - Rischio aumenta con il tempo - Incidenza > nei primi 5 anni dall intervento

Gestione della digiunostomia nutrizionale

Maryla Guzman Infermiera IEO Responsabile AFA «Associazione Assistenti familiari» Il bisogno di eliminazione delle feci e delle urine 4 Corso (3.2.

Comitato Locale di Senigallia Senigallia 26/27 marzo 2013

Introduzione. La fibra è costituita da un gruppo di sostanze chimicamente molto diverse tra loro.

Alpinis pin mo o e al a iment n a t z a io z n io e Una mela al giorno

ALIMENTAZIONE TIPO. Da consumarsi almeno 90 minuti prima dell'inizio di un eventuale allenamento mattutino.

L attività fisica fa bene al cuore. e non solo

Art. 1 Finalità. Art. 2 Destinatari

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER LA COMMISSIONE MENSA a.s

CONSIGLI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE STOMIZZATO

Cultura Alimentare. Linee guida

Educazione sanitaria al paziente portatore di ileostomia

Che cosa mangiano i nostri figli?

Indicazioni nutrizionali per pazienti sottoposti a cistectomia con ureteroileocutaneostomia

01-Carni e preparazioni di carne Prodotti lattieri e uova di volatili

MOD. B ATTIVITA' DI LABORATORIO ANNO 2009

Das Label der ausgewogenen Ernährung Le label de l alimentation équilibrée Il marchio dell alimentazione equilibrata. Affiliazione

COME AGIRE. Strategia D.I.R.P.: Depurarsi. Idratarsi. Regolarsi. Programmare.

AFFRONTIAMO L ESTATE CON LO SPIRITO GIUSTO

Opuscolo Informativo CELIACHIA

PREPARAZIONE COLONSCOPIA CON MOVIPREP

Presidi ed accessori nella gestione delle complicanze

SERVIZIO DIETOLOGIA ISTRUZIONI PER L ESECUZIONE DELL INCHIESTA ALIMENTARE LEGGERE ATTENTAMENTE

Università degli Studi di Roma La Sapienza

Quale dieta per la colite ulcerosa?

SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE TERZE INDIRIZZO ENOGASTRONOMIA - CUCINA

LE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta

In Italia oltre la metà delle persone adulte hanno livelli di colesterolo elevato e ciò rappresenta

Promozione di sani stili di vita: incontro con gli alunni IPSIA F. Corni. Sistema Comunicazione e Marketing Modena

Corso di Laurea in Dietistica Scienze Tecniche Dietetiche Applicate. Il modello della piramide alimentare: La Dieta Mediterranea

La nutrizione artificiale dall ospedale al territorio. Manuela Alice Simona Visca

L alimentazione dello Sportivo

La dieta della pasta non è per niente difficile da seguire e non comporta torture.

ASSISTENZA DI BASE NELLA MOBILIZAZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE BI - BIELLA A L I M E N T A Z I O N E

PREPARAZIONE ALLA COLONSCOPIA CON CITRAFLEET

COLONSCOPIA E TC COLONSCOPIA VIRTUALE

LA GESTIONE DELLA TERAPIA DEGLI ANZIANI A DOMICILIO

Guida alla gestione della ILEOSTOMIA

ALIMENTAZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI - BIELLA

PREVENZIONE INFEZIONI SITO CHIRURGICO

Transcript:

Gestione Stomie ED.. REV. DATA DESCRIZIONE 00 00 01/08/2017 PRIMA EMISSIONE REDAZ. DS/inf VERIF. RGQ APPROVAZ. DS c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 1 di 11

INDICE 1. Scopo...3 2. Campo di applicazione...3 3. Terminologia e abbreviazioni...4 4. responsabilità...6 5. Modalità esecutive...7 5.1 educazione terapeutica al paziente stomizzato...7 5.2 Consigli alimentari...8 5.2.1 Ileostomia...8 5.2.2 Colostomia...9 5.2.3 Urostomia...9 5.3 Igiene e apparecchiatura della stomia...10 5.3.1 Materiale occorrente...10 6. Criteri di Valutazione...11 c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 2 di 11

1. SCOPO Il presente protocollo ha lo scopo di uniformare i comportamenti assistenziali riguardanti la gestione delle stomie intestinali e urinarie alle più recenti e autorevoli raccomandazioni internazionali, anche attraverso l utilizzo di appropriati presidi, al fine di migliorare la qualità delle cure ai pazienti, attraverso la promozione del loro benessere e della loro sicurezza; coinvolgere il paziente e il caregiver, promuovendone l autonomia nella gestione dello stoma-care; ottimizzare il decorso clinico, riducendo le complicanze, il numero e la durata dei ricoveri ospedalieri, la durata di presa in carico nell assistenza domiciliare, i costi assistenziali. Gli obiettivi di una corretta gestione del presidio stomale sono: mantenere la cute peristomale integra; impedire l infiltrazione degli effluenti al di sotto della placca; mantenere in situ il presidio per il tempo prestabilito; favorire il benessere psico-fisico della persona stomizzata permettendogli un adeguato adattamento al nuovo schema corporeo. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente protocollo è applicato ai pazienti assistiti nei servizi sanitari residenziali e domiciliari gestiti dalla Cooperativa Sociale Nuova SAIR relativamente a: valutazione e gestione delle persone con colostomia, ileostomia e urostomia valutazione e gestione della cute peristomale continuità della cura nel periodo post-operatorio relazione con l'utente e la famiglia. c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 3 di 11

3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI Baguette Bacchetta usata nel confezionamento di una stomia laterale. È posta sotto un'ansa dell'intestino esteriorizzato per mantenere la sua posizione sulla superficie addominale. Colostomia Apertura costruita chirurgicamente, in cui una porzione del colon viene portata sulla superficie della cute attraverso la parete addominale. Le colostomie possono essere definite ulteriormente in base ai termini di confezionamento, ubicazione e permanenza Condotto ileale (urostomia) Metodo di diversione del flusso urinario attraverso il trapianto degli ureteri in un segmento dell ileo preparato ed isolato, chiuso in un estremità, mentre l altra è abboccata all esterno attraverso un apertura nella parete addominale. La procedura è comune nelle urostomie. La stomia produce muco (fistola mucosa). Cute peristomale Superficie cutanea (10x10 cm) che circonda una stomia addominale Ernia parastomale Si verifica come conseguenza di un difetto nella fascia, per cui l intestino protrude in un area di debolezza. Può essere contenuta con una larga cintura o fascia, o può richiedere una correzione chirurgica. c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 4 di 11

Una stomia che è a livello con la cute. Altezza dello Stoma - Profili Settoriali Crociati Flush stoma Giunzione muco-cutanea Giunzione tra la cute e la mucosa della stomia Ileostomia Abboccamento terminale o laterale dell ileo all esterno, attraverso la parete addominale Prolasso stomale Complicazione della stomia che consiste in una fuoriuscita telescopica dell intestino attraverso lo stoma. Il prolasso può essere di varie lunghezze. È molto comune nelle stomie laterali del colon trasverso La scomparsa della normale prominenza dello stoma. Può essere intermittente: i pazienti Retrazione dello stoma possono riferire che lo stoma scompare quando si siedono o quando l'intestino sta funzionando. Sacca Sistema di raccolta SSR Stenosi dello stoma Stoma-care Contenitore resistente all'acqua che raccoglie le evacuazioni (urina o feci) Composto di una placca adesiva, che aderisce all'addome, sopra e attorno alla stomia, proteggendo la cute, e una sacca di raccolta delle evacuazioni. E a uno o a due pezzi. Servizio Sanitario Regionale Restringimento dello stoma che si verifica in corrispondenza del piano della cute o della fascia, che ostacola il drenaggio delle evacuazioni. L igiene e l apparecchiatura della stomia. Consiste in una serie di interventi che permettono di ottenere una corretta pulizia e apparecchiatura della stomia per la prevenzione delle complicanze cutanee e stomali e una altrettanto corretta buona adesività del presidio. Deriva dal greco e significa apertura, bocca, consiste nell abboccamento di un viscere o di una cavità dell apparato digerente o urinario alla cute, con la conseguente creazione di una comunicazione tra interno e l esterno. Temporanea o permanente. Stomia c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 5 di 11

Stomia laterale E una stomia con due aperture: la prima evacua feci, la seconda muco. Può essere confezionata nel piccolo e nel grande intestino, solitamente nel colon trasverso. Stomia terminale Una stomia nella quale la sezione prossimale del colon è formato in uno stoma e quella distale o è sezionato o è chiuso Valvola antireflusso Una valvola incorporata in apparecchi per l'urostomia, che impedisce all'urina di refluire ai reni una volta defluita nella sacca 4. RESPONSABILITÀ L infermiere è responsabile: del monitoraggio e della prosecuzione del percorso riabilitativo; della gestione delle eventuali complicanze stomali; della verifica dell idoneità e tollerabilità dei presidi scelti e della promozione del loro uso oculato e corretto; del counselling per i bisogni/problemi che si possono presentare nel tempo, quando la persona riprende le proprie attività quotidiane (dimensione della socialità, della sessualità, dell adattamento fisico e psicologico); il distress psicologico dopo il posizionamento di una stomia, a seguito della compromissione dell immagine corporea, dell autostima e della diminuzione della qualità della vita, è molto elevato, per cui può essere necessario orientare e/o creare un ponte con le figure professionali di competenza; dell educazione al paziente e alla famiglia per riconoscere le complicanze dello stoma e della cute peristomale. c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 6 di 11

5. MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 EDUCAZIONE TERAPEUTICA AL PAZIENTE STOMIZZATO Tra gli aspetti fondamentali dell assistenza postoperatoria, risulta essenziale che il soggetto acquisisca un bagaglio minimo di abilità specifiche per la cura della stomia, anche per favorire la gestione attiva, l indipendenza e la capacità di adattamento alla nuova condizione. L'obiettivo ottimale consiste nell assenza di complicazioni, di perdita di liquidi e di odore. L'autocura della stomia determina una migliore qualità della vita. L'assistenza deve essere pertanto finalizzata: 1. alla scelta dei dispositivi di raccolta adeguati: è bene che venga scelto il sistema più indicato per la stomia in risposta ai bisogni specifici e alle preferenze della persona ed è importante che la persona stessa sia coinvolta nel processo decisionale per la scelta; per valutare le conoscenze sulla propria stomia, si utilizza il Questionario di verifica delle conoscenze sulla propria stomia (allegato 1); 2. al self care, attraverso l acquisizione di conoscenze ed abilità, per quanto riguarda: stoma care: come e quando sostituire la sacca e la placca, procedure per la sua rimozione e nuova applicazione, corretto utilizzo dei presidi prescritti, cura della cute peristomale, controllo dell odore; per valutare l apprendimento dello stoma care si utilizza il Questionario di valutazione dell apprendimento dello stoma care (allegato 2); alimentazione e idratazione: effetti della dieta sul funzionamento della stomia; attività fisica, abbigliamento e igiene: è bene prediligere un abbigliamento comodo, con vestiti non troppo stretti; negli uomini piuttosto che usare la cintura preferire le bretelle; il bagno o la doccia possono essere fatti, preferibilmente prima della sostituzione del sistema di raccolta; attività per le quali esistono limitazioni; gestione della sessualità; prevenzione e riconoscimento delle complicanze: automonitoraggio per le complicazioni stomali e peristomali; corretta assunzione dei farmaci prescritti: valutazione degli effetti dei farmaci (sia soggetti a prescrizione che da banco) sul funzionamento della stomia come ottenere la fornitura degli ausili: quando si rientra a domicilio o nella residenza sanitaria, è possibile richiedere la fornitura, tramite il SSR, dei dispositivi di raccolta, presentando alla ASL di residenza la documentazione sanitaria attestante la patologia specifica e l intervento subito, il modello di prescrizione dei dispositivi protesici e il piano riabilitativo redatti dallo specialista prescrittore autorizzato, la tessera sanitaria e il codice fiscale. I presidi protesici sono forniti, per lo c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 7 di 11

più, senza oneri per il paziente, in base al DM 332/99 che ne stabilisce la quantità e qualità prescrivibili in relazione alla patologia. Numeri telefonici d'emergenza e riferimenti delle figure/organizzazioni che potrebbero essere necessari (telefono, orario di accesso al reparto/ambulatorio, riferimento delle associazioni, ecc.). Per facilitare l apprendimento, a supporto e non in sostituzione dell'attività educativa degli infermieri, possono essere utili degli opuscoli contenenti le indicazioni principali necessarie alla gestione della nuova condizione. Per valutare le conoscenze sulle stomie e la gestione della stessa è possibile seguire le tracce riportate nel MOD. 01 Questionario di verifica delle conoscenze sulla propria stomia e sul MOD. 02 Questionario di valutazione dell apprendimento dello stoma care 5.2 CONSIGLI ALIMENTARI Non è necessario seguire una dieta, ma possono essere utili alcune attenzioni per adeguare la propria alimentazione alla condizione attuale e mantenere un buon equilibrio psico-fisico: 5.2.1 Ileostomia a. masticare bene e lentamente; b. assumere i pasti ad orari regolari; c. non mangiare eccessivamente, ma adottare l abitudine di fare piccoli pasti, integrando i principali con spuntini leggeri, per facilitare la digestione ed evitare che si formi gas nell intestino vuoto; d. non cambiare drasticamente le proprie abitudini, ma reintrodurre nella dieta gli alimenti un po alla volta, per valutare che effetti producono sulla digestione e sull evacuazione; e. alcuni cibi possono provocare flatulenza (cavolfiore, spezie, frutta secca, superalcolici, bevande gassate, legumi con buccia, pesce fritto, gomma da masticare), cattivi odori (aglio, uova, cipolla, porro, melone, pesce, funghi, legumi spezie) o accelerare la motilità intestinale (alcolici, bevande gassate, latte intero e formaggi, dolci, brodo di carne, cibi fritti, carni grasse, caffè, nicotina); f. evitare l assunzione di cibi troppo caldi o troppo freddi perché possono indurre il riflesso gastrocolico, aumentando la peristalsi intestinale; g. centrifugare ed eventualmente filtrare le verdure; centrifugare o spremere ed eventualmente filtrare la frutta, per facilitare l assorbimento ed evitare l introduzione di fibre; c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 8 di 11

h. bandire dalla dieta: grassi animali troppo cotti, cibi fritti, panna, cioccolato, carni grasse, alcuni salumi (ciccioli, lardo e simili), formaggi grassi, pesci grassi e affumicati; i. assumere con moderazione i gelati, in quanto omogeneizzati; j. assumere con moderazione il vino: massimo 250 ml, dando la preferenza ai vini fermi; k. preferire le modalità di cottura dei cibi che richiedono il minor utilizzo di grassi: alla griglia, al forno, al vapore; l. assumere almeno due litri di liquidi al giorno; m. mantenere il più possibile un peso costante. 5.2.2 Colostomia a. masticare bene e lentamente; b. assumere i pasti ad orari regolari; c. non mangiare eccessivamente, ma adottare l abitudine di fare piccoli pasti, integrando i principali con spuntini leggeri, per facilitare la digestione ed evitare che si formi gas nell intestino vuoto; d. non cambiare drasticamente le proprie abitudini, ma reintrodurre nella dieta gli alimenti un po alla volta, per valutare che effetti producono sulla digestione e sull evacuazione; e. alcuni cibi possono provocare flatulenza (cavolfiore, spezie, frutta secca, superalcolici, bevande gassate, legumi con buccia, pesce fritto, gomma da masticare), cattivi odori (aglio, uova, cipolla, porro, melone, pesce, funghi, legumi spezie) o accelerare la motilità intestinale (alcolici, bevande gassate, latte intero e formaggi, dolci, brodo di carne, cibi fritti, carni grasse, caffè, nicotina); f. assumere almeno 1,5/2 litri di liquidi al giorno; g. mantenere il più possibile un peso costante. 5.2.3 Urostomia a. moderare l assunzione di alimenti iperproteici (ad esempio la carne): 2/3 volte a settimana, per ridurre l acidità delle urine; b. assumere almeno 1,5/2 litri di liquidi al giorno; c. alcuni alimenti favoriscono la formazione di calcoli (spinaci, cicoria, cacao, caffè, carne rossa, frattaglie, latticini); d. alcuni alimenti rendono le urine maleodoranti (uova, asparagi, molluschi); e. mantenere il più possibile un peso costante; c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 9 di 11

f. in caso di ureteroileocutaneostomia è utile assumere succo di mirtillo: riduce la produzione di muco. 5.3 IGIENE E APPARECCHIATURA DELLA STOMIA 5.3.1 Materiale occorrente sacchetto per rifiuti sistema di raccolta mono/due pezzi acqua tiepida potabile sapone neutro o soluzione detergente panno carta o garze non sterili forbici calibratore di stomia 5.3.2 Sequenza degli atti 1. assumere la posizione supina o semiseduta; 2. rimuovere il sistema di raccolta dall alto verso il basso, tendendo e umidificando la cute peristomale; 3. tamponare momentaneamente lo stoma con una garza; 4. detergere la cute peristomale con acqua e sapone: effettuare la detersione con movimenti circolari, dall esterno verso lo stoma; asciugare la cute tamponando con garza o panno carta; 5. misurare il diametro della stomia con il calibratore; 6. ritagliare il foro della placca e/o della sacca delle stesse dimensioni della stomia; 7. applicare la pasta barriera sulla giunzione muco-cutanea e lasciarla asciugare per 30 secondi; 8. modellare la pasta; 9. scaldare la placca e accostare il bordo inferiore del foro ritagliato al bordo inferiore della stomia; 10. completare l adesione della placca dal basso verso l alto; 11. agganciare la sacca se viene utilizzato un sistema a 2 pezzi; 12. eliminare i rifiuti. Si deve provvedere alla sostituzione della sacca di raccolta ogni giorno, della placca, se utilizzata, ogni 3 giorni. c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 10 di 11

6. CRITERI DI VALUTAZIONE 1. Riduzione delle complicanze: riduzione del numero e della durata dei ricoveri ospedalieri, riduzione dei costi assistenziali; 2. promozione dell autonomia nella gestione dello stoma-care: riduzione della durata di presa in carico nell assistenza domiciliare. c-po.07.01.pr.05 - Ediz. 00 - Rev. 00 - Data 01/08/2017 Pagina 11 di 11