Promuovere l accesso allo spettacolo e alle arti dal vivo



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5. Promuovere l accesso allo spettacolo e alle arti dal vivo Promuovere l accesso allo spettacolo e alle arti dal vivo Il problema I frequentatori abituali dei luoghi deputati alle attività artistiche e culturali rappresentano anche nella nostra regione una minoranza della popolazione; ma la scarsa consuetudine con le varie forme di spettacolo dal vivo (sia esso teatrale o musicale, di tradizione o di innovazione) non può essere esclusivamente ricondotta alla carenza di offerta culturale. La Lombardia, infatti, è una regione in cui operano numerose istituzioni musicali e teatrali; e, se è vero che in alcune aree periferiche è spesso assente una programmazione adeguatamente diversificata, è altrettanto vero che, anche in zone in cui l offerta culturale è particolarmente ricca (come ad esempio la città di Milano), all aumento delle rappresentazioni non è mai corrisposto negli anni un incremento complessivo del numero di spettatori ma si è registrata piuttosto una diminuzione della presenza media per rappresentazione. Sostanzialmente, il fenomeno può essere interpretato come conseguenza di diversi fattori: il peggioramento della disponibilità economica dei cittadini; il passaggio dell utente dallo status di semplice spettatore a quello di consumatore; la comparsa di nuove e differenti modalità di impiegare il proprio tempo libero; l impatto delle nuove tecnologie, soprattutto sul pubblico giovanile, che determina un cambiamento nella fruizione e nel consumo della cultura. Il pubblico è oggi in grado di accedere facilmente alle più disparate fonti di informazione e a molteplici canali di diffusione e si trova di fronte a offerte differenziate, se non addirittura personalizzate, di impiego del proprio tempo libero. La scelta di prodotti culturali è influenzata da diversi fattori e la concorrenza sempre più intensa delle nuove forme di intrattenimento che possono essere considerate in qualche misura culturali, rende sempre più difficile la sopravvivenza nel mercato delle forme più tradizionali di spettacolo dal vivo, nel campo della musica e del teatro. In Lombardia, anche le istituzioni di più lunga e consolidata esperienza nel campo della produzione musicale e teatrale, tradizionale e di innovazione, stentano a coprire 62

con ricavi propri i costi di gestione dell attività e devono ricorrere necessariamente al finanziamento pubblico e alla liberalità privata: l offerta artistica di molti enti musicali e teatrali, infatti, nella nostra regione come nel resto del mondo, non esisterebbe se ai ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti (quando presenti) non si aggiungessero elargizioni unilaterali, prevalentemente di natura pubblica. In generale, però, tali finanziamenti sono in costante calo: non solo quelli ministeriali come il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), ma anche quelli regionali (la Regione Lombardia si colloca oggi al penultimo posto in materia di spesa pro-capite per lo spettacolo, superando solo la Regione Puglia). Dal punto di vista della sostenibilità economica, il prodotto spettacolo dal vivo sembra poter essere segmentato in tre fasce: 1. le produzioni che hanno una propria capacità gestionale e sostenibilità finanziaria; 2. le produzioni che non hanno una propria sostenibilità finanziaria; 3. le produzioni che si trovano in una fase di transizione, verso modalità di gestione di tipo più imprenditoriale (in genere si tratta di produzioni da parte di enti che si stanno dotando di strumenti e risorse umane per raggiungere una maggiore efficienza gestionale). Al primo gruppo appartengono generi come il musical e la musica leggera, che presentano una maggiore sostenibilità economica derivante da un elevato grado di fruibilità e da una maggiore disponibilità del pubblico a corrispondere un prezzo di accesso adeguato al prodotto; inoltre, questo tipo di produzioni è generalmente associato alla vendita di un ampia gamma di accessori (merchandising) che procura alle organizzazioni importanti flussi finanziari. Al secondo gruppo, appartengono generi come la musica lirica e la musica sinfonica, che presentano una non sostenibilità economica quasi strutturale. Questa condizione sembra dovuta prevalentemente a tre ordini di fattori, intimamente legati fra loro: la crescita dei costi di produzione che, contrariamente a quanto avviene in generale, sembra inarrestabile (molti enti musicali e teatrali hanno ridotto i costi delle loro attività intervenendo in modo particolare sui costi fissi, in particolare sulle spese di personale; nel caso degli enti lirici e sinfonici operazioni del genere si rivelano spesso inattuabili); 63

5. Promuovere l accesso allo spettacolo e alle arti dal vivo l impossibilità di ribaltare l aumento dei costi di produzione sul prezzo dei biglietti (lo spettacolo dal vivo di tipo più tradizionale oltre ad essere un prodotto, rappresenta un bene con una propria utilità pubblica che, per definizione, non può e non deve essere considerata remunerabile dal prezzo del biglietto ); la scarsa propensione degli enti lirici e sinfonici a conciliare la progettualità con esigenze di sostenibilità economica ed una consuetudine ad appoggiarsi quasi completamente sul sostegno finanziario esterno, prevalentemente pubblico (i finanziamenti del Fondo Unico per lo Spettacolo sono destinati per il 90% proprio a queste organizzazioni, che generalmente sono enti pubblici o fondazioni di origine o di emanazione pubblica). Fanno parte di questo secondo gruppo anche generi meno costosi, come il teatro dialettale e il teatro delle marionette per i quali, tuttavia, la disponibilità a pagare da parte del pubblico è ancora più modesta che per gli enti lirici e sinfonici. Al terzo gruppo appartengono generi come la musica jazz e il teatro di prosa, proposti da organizzazioni che hanno cominciato ad attivare procedure per la riduzione dei costi e per l aumento delle entrate. In molti casi, i bilanci di queste organizzazioni hanno registrato per anni un flusso di finanziamenti esterni sempre meno sufficienti a coprire i costi fissi; e il raggiungimento del pareggio è stato spesso perseguito attraverso tagli alle spese per il personale, la produzione, la promozione e la comunicazione, con evidenti ricadute sulla qualità dei prodotti. Esistono tuttavia, esperienze eccezionali di produzioni (e, di conseguenza, organizzazioni) che, col tempo, grazie all attivazione di percorsi innovativi, sono diventate quasi sostenibili. In questo senso, la città di Milano, rappresenta un caso piuttosto esemplare: nell ultimo quinquennio si è realizzata una esperienza di convenzionamento di 14 enti teatrali milanesi con il Comune, che ha introdotto un sistema di finanziamento vincolato al raggiungimento di risultati, definiti in accordi preliminari con gli stessi teatri. Tra il 2000 e il 2005, questa focalizzazione progettualizzata del finanziamento pubblico ha fatto registrare una crescita della qualità artistica e soprattutto della qualità gestionale dei 14 teatri coinvolti. Le ragioni dell intervento della Fondazione Se esiste un ampia e consolidata letteratura, nazionale e internazionale, che motiva la necessità dell intervento, sia pubblico sia privato, in campo culturale, tuttavia alcune fortunate esperienze realizzate non solo nella nostra regione, e prevalentemente nelle aree metropolitane, dimostrano che laddove il finanziamento (specialmente quello pubblico) è stato mirato, orientandolo al miglioramento delle capacità organizzative e 64

gestionali delle organizzazioni e delle loro produzioni, si è migliorata la sostenibilità e la capacità di attrarre risorse, anche del settore privato. Analogo discorso vale per il miglioramento dell accesso: se nelle aree territorialmente decentrate, la scarsa propensione del pubblico alla frequentazione dei luoghi deputati allo spettacolo dal vivo, è in gran parte dovuta alla mancanza di una vera e propria programmazione territoriale dell offerta culturale (talvolta addirittura assente), nelle aree più servite, la scarsa affluenza di pubblico sembra essere spesso dovuta all insufficienza di offerte artistiche e culturali mirate, che rappresentino occasioni di avvicinamento allo spettacolo dal vivo. In conclusione, in un ambiente mutevole e rapido come quello attuale, condizionato dalla tecnologia e dalla comunicazione, risulta evidente per le organizzazioni che operano nel campo della musica e del teatro, la necessità di sviluppare nuove strategie competitive per poter sopravvivere all interno del mercato e per attirare i consumatori potenziali e fidelizzare quelli attuali, senza farsi schiacciare dalle numerose forme alternative di intrattenimento. Gli enti musicali e teatrali, pertanto, necessitano di un sostegno mirato che, consentendo di preservare e, se possibile, accrescere il livello qualitativo delle rappresentazioni, permetta loro di realizzare e proporre programmi innovativi, originali e diversificati, tesi ad avvicinare nuove fasce di pubblico alla pratica dell ascolto e della conoscenza dello spettacolo dal vivo. Obiettivi Fino ad oggi, nel settore dello spettacolo dal vivo, la Fondazione ha operato tramite la pubblicazione di un Bando annuale e l erogazione di contributi istituzionali assegnati, di anno in anno, ad alcune delle più importanti organizzazioni musicali e teatrali lombarde. Tali finanziamenti sono stati tradizionalmente finalizzati al sostegno dell attività ordinaria. Questo Piano di Azione intende definire le linee programmatiche entro cui collocare tutti gli interventi operati dalla Fondazione nel settore delle arti performative con l obiettivo di promuovere il miglioramento dell accesso alla cultura (segnatamente lo spettacolo dal vivo, di tipo musicale e teatrale) sollecitando le organizzazioni operanti sul territorio lombardo a programmare iniziative maggiormente fruibili e in grado di garantire una maggiore solidità economico-finanziaria. La Fondazione intende pertanto indirizzare il settore musicale e teatrale verso mutamenti nella programmazione delle attività, intervenendo principalmente su: 1. l innovatività della proposta artistica. In molti casi, la proposta artistica degli enti musicali e teatrali lombardi presenta già un ottimo livello qualitativo e, pertanto, tale livello andrebbe semplicemente consolidato; si ritiene tuttavia 65

5. Promuovere l accesso allo spettacolo e alle arti dal vivo che molte istituzioni della nostra regione debbano operare nella direzione di un aumento dell originalità dei programmi, dell innovatività dei progetti (specie nelle zone metropolitane, in cui l offerta è già sufficientemente presente e, per certi versi, già multidisciplinare ) e della diversificazione della propria offerta culturale (specie nelle zone periferiche, in cui, invece, spesso manca una programmazione adatta a tutti i tipi di pubblico), in modo da ampliare la diffusione dello spettacolo dal vivo presso tutte le fasce di popolazione. Nella medesima prospettiva, sarebbe inoltre auspicabile un maggiore grado di attenzione nei confronti dell associazionismo culturale e delle produzioni musicali e teatrali emergenti (con veri e propri scambi culturali tra le organizzazioni tradizionali e quelle d innovazione) che, generalmente, garantiscono una maggiore affluenza di pubblico giovanile; 2. la capacità organizzativa e gestionale. In materia di sostenibilità, gli enti musicali e teatrali lombardi devono poter garantire una maggiore attenzione ai meccanismi organizzativi e gestionali delle proprie attività riducendo, ove possibile, i costi di produzione e distribuzione, migliorando la propria capacità di generare autofinanziamento (anche tramite la predisposizione di una serie di attività accessorie in grado di garantire entrate ulteriori) e affinando la propria capacità progettuale e l efficienza nell uso delle risorse, che deve essere il più possibile orientata verso obiettivi di maggiore sostenibilità. In questo senso si ritiene che le organizzazioni debbano anche migliorare le proprie strategie di comunicazione, ovvero la capacità di pubblicizzare in maniera mirata le proprie attività per incrementare la presenza del pubblico appartenente a fasce di popolazione non sensibilizzate o proveniente da ambiti periferici; 3. la diffusione delle attività di rete. Si ritiene infine che, sia per le organizzazioni metropolitane sia per quelle operanti nelle aree più periferiche della regione, sia oggi diventato indispensabile instaurare rapporti più proficui con il proprio territorio di riferimento, studiando le potenzialità di network con gli altri enti (di natura non necessariamente teatrale/musicale) e lavorando alla creazione di partnership realmente consolidate che, grazie ad una effettiva circuitazione delle produzioni (o ancor meglio delle coproduzioni), consentano un maggiore livello di decentramento delle attività e la realizzazione di economie di scala, evitando altresì inutili duplicazioni delle proposte. Nella prospettiva di un migliore rapporto con il territorio e con le organizzazioni in esso operanti, non va dimenticata, infine, l esigenza di programmazioni artistiche capaci di valorizzare le risorse culturali presenti sul territorio e in grado di generare importanti ricadute economiche. 66

Strategie Nella prospettiva definita dagli obiettivi, possono essere sviluppate due differenti linee di azione, una più mirata al rafforzamento gestionale di quegli enti che si muovono verso una maggiore sostenibilità economica delle proprie attività musicali e teatrali, l altra più orientata al miglioramento della fruizione territoriale dello spettacolo dal vivo. Relativamente alla prima linea (il rafforzamento gestionale degli enti musicali e teatrali), rivolta essenzialmente al sostegno di soggetti con particolari requisiti, lo strumento più adeguato è rappresentato dal bando senza scadenza Promuovere il miglioramento gestionale degli enti musicali e teatrali, che rappresenta una sorta di evoluzione del vecchio Bando Enti musicali e teatrali e consente di effettuare una migliore selezione tra le differenti proposte degli enti candidati. Per quanto riguarda la seconda linea (la creazione di reti, circuiti, sistemi musicali/teatrali), invece, finalizzata alla costruzione di progetti territoriali complessi, si è ritenuto più adeguato lo strumento del bando con scadenza Promuovere la creazione di reti per la diffusione dello spettacolo dal vivo. 67

5. Promuovere l accesso allo spettacolo e alle arti dal vivo Per quanto riguarda la linea d azione Promuovere il rafforzamento gestionale degli enti musicali e teatrali, la Fondazione dovrebbe operare per il rafforzamento gestionale di un numero limitato di soggetti, operanti preferibilmente nelle aree urbane della regione, che da una parte si distinguano per la qualità della propria programmazione e l originalità dei propri percorsi artistici e dall altra si prefiggano chiari obiettivi di sostenibilità nel medio periodo. Si dovrebbe quindi individuare un gruppo ristretto di soggetti (necessariamente centri di produzione musicale e/o teatrale) e accompagnarli lungo un percorso di durata pluriennale (da un minimo di tre ad un massimo di cinque anni) che preveda l ulteriore miglioramento della loro proposta artistica e delle loro modalità organizzativo-gestionali. Per miglioramento della proposta artistica si intende, oltre al raggiungimento (o consolidamento) di una elevata qualità della programmazione, il perseguimento dell innovatività, della diversificazione (e, ove possibile, della multidisciplinarietà) delle attività proposte. Con miglioramento delle modalità organizzative e gestionali, ci si riferisce in modo particolare ai seguenti aspetti: la definizione di reali obiettivi di sostenibilità nel medio periodo; l impiego di strategie competitive per la produzione e la distribuzione degli spettacoli; l adozione di modalità di comunicazione volte a massimizzare l accesso di quelle fasce di popolazione che hanno, prevalentemente per ragioni culturali e socioeconomiche, minore consuetudine con lo spettacolo dal vivo; la collaborazione con le altre realtà, artistiche e non, presenti sul territorio; lo sviluppo di programmi tutoraggio nei confronti delle organizzazioni minori emergenti nell area di riferimento. All interno di una linea d azione così concepita, potrebbero trovare collocazione (e giustificazione) anche le erogazioni istituzionali della Fondazione a sostegno di alcune importanti organizzazioni musicali e teatrali lombarde. Infatti, anche se non fosse possibile, da parte di queste organizzazioni, garantire il rispetto di tutti i requisiti sopra indicati, sarebbe auspicabile un orientamento di tali organizzazioni verso una migliore capacità gestionale delle attività. Naturalmente, una linea strategica così configurata non potrebbe prescindere dalla predisposizione di adeguate modalità di controllo e valutazione dei risultati raggiunti in itinere ed ex post dalle organizzazioni. 68

Per quello che riguarda la linea d azione Favorire la creazione di reti, circuiti, sistemi musicali/teatrali, la Fondazione dovrebbe operare per il sostegno di un numero limitato di progetti, da realizzarsi sul territorio regionale, che prevedano attività di collaborazione fra le differenti istituzioni (del settore e non) operanti preferibilmente nella medesima area geografica, in una prospettiva di attivazione di reti che ambiscano a diventare sistemi consolidati per la produzione, la distribuzione e la circuitazione dello spettacolo dal vivo, favorendo l accesso del pubblico anche nelle aree territorialmente decentrate. I progetti selezionati dovranno prestare particolare attenzione ai rapporti con il territorio di riferimento e alle potenzialità di network, non solo culturale, funzionale allo sviluppo di partnership consolidate. Nell ambito di tale processo di selezione, dovrebbe essere tenuta in particolare considerazione una serie di aspetti relativi alle strategie di realizzazione dei singoli progetti: la presenza di accordi pluriennali formalizzati tra le organizzazioni aderenti; l adozione di meccanismi di distribuzione e circuitazione degli spettacoli che consentano la programmazione delle attività specialmente nelle aree territorialmente decentrate o socialmente svantaggiate; lo sviluppo di strategie di comunicazione che si prefiggano lo scopo di massimizzare l accesso delle fasce di pubblico potenziale che, prevalentemente per cultura e posizione geografica, hanno minore consuetudine con lo spettacolo dal vivo; l impiego di modalità competitive di produzione (o, ancor meglio, di coproduzione), nella prospettiva, ove possibile, della realizzazione di economie di scala. Anche nell attuazione di questa seconda linea strategica, naturalmente, non dovrebbero essere trascurati tutti gli elementi concernenti la qualità complessiva della proposta artistica e il livello di innovatività, di diversificazione (e, ove possibile, di multidisciplinarietà) delle programmazioni. 69