La Normazione nella Documentazione Tecnica Di Prodotto Aggiornate al 2007
Definizione (wikipedia) La standardizzazione o unificazione o normalizzazione o normazione è la procedura con cui vengono fissate le caratteristiche di un insieme di componenti o materiali in modo tale che siano compatibili fra loro. Nell'ambito dello sviluppo industriale di prodotti in grande serie la standardizzazione è stata uno dei punti cardini per l'ingegneria moderna. Mod. 1/Pag. 2
Perché la Normazione #1? Facilitare la comunicazione tecnica mediante unificazione dei simboli, dei codici e delle interfacce Mod. 1/Pag. 3
Perché la Normazione #2? Economicità di produzione ed utilizzo : l'unificazione dei prodotti e dei processi e delle modalità di controllo, prova e collaudo Mod. 1/Pag. 4
Perché la Normazione #3? Nel disegno tecnico le norme eliminano equivoci di interpretazione: direzione, ufficio tecnico, officina, produzione, commerciale, collaudo e clienti esterni. Unificazione La riduzione della varietà e dei tipi Reperibilità e riduzione di magazzino produzione in grande serie qualità migliore e costi inferiori semplificazione nella progettazione l inter-cambiabilità degli elementi. Mod. 1/Pag. 5
Aspetti Caratterizzanti Le norme sono delle regole ottenute da un accordo fra gli interessati allo sviluppo o all uso di un prodotto o servizio: consensualità democraticità trasparenza volontarietà Mod. 1/Pag. 6
Normazione Principi generali Mod. 1/Pag. 7
Enti di Normazione Mod. 1/Pag. 8
Enti di Normazione
Enti di Normazione
Enti di Normazione
Principali Norme per la documentazione tecnica
ISO 128-20 La UNI EN ISO 128-20 del 2002 contiene le regole generalmente applicabili per la rappresentazione delle linee in tutti i tipi di documentazione tecnica di prodotto. Sostituiscono le UNI 3968(1986)
Gruppi di linee Consigliamo per A4
Due Spessori delle linee Regola fondamentale Nel Disegno tecnico esistono solo 2 spessori (Grossezza) : grossa e fine con rapporto > 2 NOTA: Anche nel disegno a mano libera devono essere riconoscibili. Interspazio minimo tra le linee: > 2 volte la grossezza della linea grossa, ed in ogni caso > 0,7 mm Mod. 1/Pag. 15
Come ottenere 2 spessori? Utilizzando le matite della durezza giusta ed esercitandosi!! Scegliete le matite adatte per il vostro stile di disegno! Mod. 1/Pag. 16
Colore Mod. 1/Pag. 17
Stile di linea (pag 1) Oltre allo spessore le linee si distinguono per lo stile Lo stile è il tipo di tessitura (continua o no) Ogni stile è caratterizzato da un numero e da una descrizione
Stile di linea (pag 2) I diversi stili sono combinati agli spessori dando vita ai diversi tipi di linea.
Designazione Tipi di linee I diversi Tipi sono designati con 2 numeri separati dal punto: Tipo.Spessore Esempio: Tipo: 01 = Continua 01.1 Spessore 1 sotte 2 spessa
Tipi di linee
Applicazioni Mod. 1/Pag. 22
Tipi di linee
Applicazioni Mod. 1/Pag. 24
Nota Bene: Spigolo vs contorno Cubo Cilindro Mod. 1/Pag. 25
Tipi di linee
Tipi di linee
Tipi di linee
Tipi di linee secondo vecchia UNI
Criteri di sovrapposizione dei tipi di linee Ordine gerarchico: 1. Contorni e spigoli in vista (linea continua grossa,) 2. Contorni e spigoli nascosti (linea a tratti sottili) 3. Tracce dei piani di sezione (linea mista grossa) 4. Assi di simmetria o tracce di piani di simmetria (linea mista fine) 5. Linee di riferimento (linea continua fine regolare) Distanza minima fra due linee parallele > 2x spessore linea grossa ( mai <0,7 mm)
Applicazioni dei tipi di linee
Formati e disposizione degli elementi grafici dei fogli da disegno (UNI EN ISO 5457)
Definizioni Zona disegno Foglio non rifilato Foglio rifilato Squadratura Sistema di coordinate Riquadro delle iscrizioni Modulo 1 33
Dimensioni dei fogli da disegno Formati unificati dei fogli Centraggio e margini UNI 936 CARTA LISCIA
Serie ISO-A Modulo 1 35
Formati Zona disegno Zona disegno Modulo 1 36
Formati Allungati Combinano la dimensione di due formati : per esempio A3.1. Preferibilmente da evitare. Modulo 1 37
Piegatura dei fogli da disegno Senza lembo d attacco Con lembo d attacco
Riquadro delle iscrizioni Norma di riferimento: ISO 7200. Da A0 ad A3 I fogli sono posizionati orizzontalmente. Il riquadro delle iscrizioni è nell angolo inferiore destro della zona per il disegno. A4 I fogli sono posizionati verticalmente. Il riquadro delle iscrizioni è lungo il lato corto (cioè nella parte inferiore) della zona per il disegno. Il senso di lettura dei disegni è uguale a quello del riquadro delle iscrizioni. Modulo 1 39
Margini e squadratura Per tutti i formati i margini sono contenuti tra il foglio rifilato ed la squadratura della zona per il disegno. Il margine sul bordo sinistro è di 20 mm, compresa la squadratura. Può essere utilizzato come per archiviazione. Tutti gli altri margini sono di 10 mm. La squadratura della zona per il disegno è fatta da linee continue di 0,7 mm. Modulo 1 40
Segni di centratura I quattro segni di centratura sono posizionati alle estremità dei due assi di simmetria del foglio rifilato, con una tolleranza di 1 mm. La forma è libera. Si raccomandano linee continue aventi grossezza di 0,7 mm e lunghezza di 10 mm, partendo dal margine del sistema di coordinate fino a dentro la zona del disegno. I formati maggiori di A0 richiedono ulteriori segni di centratura sul punto mediano di ogni sezione da riprodurre. Modulo 1 41
Esempio formato A3 Modulo 1 46
Zone riservate al disegno e al testo e riquadro delle iscrizioni sui fogli da disegno (UNI EN ISO 9431)
Testo La zona per il testo, in un foglio da disegno, deve contenere tutte le informazioni necessarie per la comprensione dei contenuti del disegno, eccetto il testo da disporre accanto alle figure nella zona per il disegno. Modulo 1 48
Informazioni da inserire nella zona riservata al testo Nella zona riservata al testo sono generalmente inserite le seguenti informazioni: spiegazioni istruzioni riferimenti figura di localizzazione tabella delle modifiche Modulo 1 49
Informazioni da inserire nella zona riservata al testo Spiegazioni Sotto la voce "Spiegazioni" devono essere riportate le informazioni necessarie per la lettura del disegno, per esempio spiegazioni dei simboli particolari, designazioni, abbreviazioni e unità di misura. Istruzioni Sotto la voce "Istruzioni" devono essere riportate le informazioni supplementari a quelle contenute nella zona per il disegno e necessarie per l'esecuzione di ciò che è rappresentato nel disegno; per esempio istruzioni relative al materiale, alla realizzazione, al trattamento delle superfici, al montaggio, al numero di unità e loro dimensioni. Se il disegno rappresenta numerosi oggetti, le istruzioni generali devono essere disposte nella zona riservata al testo e le istruzioni particolari devono essere disposte vicino alle rispettive figure. Riferimenti Sotto la voce "Riferimenti" devono essere riportati i riferimenti a disegni supplementari e ad altri documenti. Modulo 1 50
Informazioni da inserire nella zona riservata al testo Figura di localizzazione Deve essere posizionata, in modo da restare visibile anche a disegno piegato, una figura di localizzazione o di orientamento. Essa deve comprendere, se necessario, le seguenti immagini: - pianta schematica del sito con evidenziazione di area, freccia che indica il nord, costruzione, parte della costruzione, ecc. - pianta schematica della costruzione con indicazione di area, parte, ecc. - sezione schematica della costruzione con indicazione di pianta del piano, direzione di osservazione delle viste, ecc. Modulo 1 51
Informazioni da inserire nella zona riservata al testo Tabella delle modifiche Deve essere utilizzata una tabella per la registrazione di tutte le modifiche, come correzioni e/o integrazioni successive alla prima edizione. Inoltre, nella tabella delle modifiche devono essere registrati tutti gli altri avvenimenti che potrebbero influenzare la validità del disegno. La tabella delle modifiche deve contenere le seguenti informazioni: - descrizione della modifica e, se necessario, il numero di posizioni in cui sono state apportate correzioni; - dettagli relativi alla modifica; - data della modifica; - firma del responsabile della modifica. Modulo 1 52
Esempi di disposizione Modulo 1 53
Il riquadro delle iscrizioni (UNI EN ISO 7200)
Vecchia UNI 8187 Modulo 1 55
Vecchia UNI 8187 Modulo 1 56
Nuova UNI EN ISO 7200 Modulo 1 57
Campi di dati nel riquadro delle iscrizioni Modulo 1 58
Campi di dati nel riquadro delle iscrizioni Modulo 1 59
Campi di dati nel riquadro delle iscrizioni Modulo 1 60
Esempi di disposizione Modulo 1 61
Riquadro semplificato Poliba Serve per la gestione del documento disegno In basso a destra Larghezza 180 mm Mod. 1/Pag. 63
Esempio tavola a norma A4: foglio verticale Mod. 1/Pag. 64
Altri Elementi Normati
Il Problema L oggetto da rappresentare può essere molto più grande o più piccolo del supporto (es. foglio da disegno o schermo) Necessario il concetto di scala Mod. 1/Pag. 66
Scala di rappresentazione Definizione: Il rapporto fra le dimensioni su carta e le dimensioni reali di un oggetto. Mod. 1/Pag. 67
Regole della Scala La scala deve raffigurare l oggetto del disegno con la massima chiarezza ed evidenza di tutti i particolari. La scala da preferire è quella naturale o al vero (1:1). La scala deve essere sempre riportata nel cartiglio e i particolari fuori scala devono essere indicati. Es: Scala 1:2 Mod. 1/Pag. 68
Scelta della Scala 2 mm è la dimensione minima per elementi significativi sul disegno L indicazione delle dimensioni e delle misure deve essere sempre in valore reale, indipendentemente dal fattore di scala. Le scale normalizzate sono riportate nella tabella seguente: Es: Scala 1:10 1 unità del disegno corrisponde a 10 unità reali Mod. 1/Pag. 69
Dimensioni in scala! ATTENZIONE! L indicazione delle dimensioni e misure deve essere sempre in valore reale indipendentemente dal fattore di scala!! Mod. 1/Pag. 70
Scritture
Scritture
Significato dei Numeri Normali Normazione anche sulle serie di numeri Progressione aritmetica Progressione geometrica Serie di Renard (ingegere areonautico francese 1847-1905 ottimizzò i cavi per dirigibili) Mod. 1/Pag. 73
Perché? Mod. 1/Pag. 74
Fine del Modulo Domande???