Comune di Prato - Avvio del procedimento di revisione del Piano Strutturale: relazione del Garante della comunicazione (a cura di Daria Risaliti - Agosto 2007) INTRODUZIONE Con deliberazione della Giunta comunale n. 452 del 27/06/2006, e ai sensi dell art. 19 della Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.1 - Norme per il governo del territorio, è stato nominato il Garante della comunicazione del procedimento di revisione del Piano strutturale Il Garante della Comunicazione, come prescritto dall articolo 20, comma 2, della già citata legge, e nell ambito dell esercizio delle proprie funzioni, disciplinate dal regolamento comunale, ha il compito di assicurare la conoscenza effettiva e tempestiva delle scelte e dei supporti conoscitivi relativi alle diverse fasi del procedimento. Durante la fase di avvio del procedimento, sono state riorganizzate le attività informative già in essere, e sviluppate ulteriori azioni finalizzate ad una maggiore diffusione di queste, anche in relazione allo stato di avanzamento dei lavori dell Ufficio di Piano. Inoltre, è stato elaborato un unico Progetto di comunicazione e partecipazione, per far sì che le azioni comunicative possano interagire con quelle partecipative, allo scopo di ottimizzarne gli effetti favorendo il coinvolgimento consapevole dei cittadini alla revisione piano strutturale. Conformemente a quanto disposto dalla normativa regionale, il progetto persegue l obiettivo di realizzare un sistema integrato della comunicazione e della partecipazione, che accompagni l intero percorso di revisione del Piano strutturale e basato principalmente sulla valorizzazione delle funzioni e delle competenze interne all Ente. L idea progettuale è stata quindi sviluppata tenendo conto del know how esistente, e sull avvio di un processo di coordinamento fra i diversi servizi comunali attivi nel settore della comunicazione pubblica. Nell ambito di più incontri tenutisi a diversi livelli istituzionali, si è delineato un primo quadro di procedure metodologiche, secondo le quali è stato poi possibile stabilire relazioni sinergiche fra i diversi settori, con l obiettivo di definire un programma condiviso e interagente con l avanzamento del lavoro dell Ufficio di piano. La diffusione delle informazioni e, più compiutamente, della comunicazione con i cittadini, è stata considerata propedeutica all attivazione dei processi partecipativi. I quali saranno a loro volta
indirizzati verso la produzione di quelle conoscenze, definite solitamente di tipo esperenziale, che costituiranno una componente fondamentale nella formazione del Piano strutturale, anche ai fini della valutazione degli effetti sociali (vedi Documento guida allegato alla D.G. n. 408 del 24.07.2007). Il Progetto di comunicazione e partecipazione prevede quindi l organizzazione di una rete territoriale, in collaborazione con le cinque Circoscrizioni comunali, volta a promuovere la partecipazione ai fini della produzione di contributi conoscitivi consapevoli e responsabili. In tale quadro metodologico, le azioni comunicative e partecipative possono quindi dispiegare la loro funzione mediatica, anche per garantire la qualità dei risultati, intesa fondamentalmente come corrispondenza fra la condivisione degli obiettivi e gli esiti finali. DAL PROGETTO DI COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE Il progetto di comunicazione e partecipazione è stato elaborato nel quadro degli indirizzi normativi stabiliti dalla legge regionale n.1/05 e dei successivi regolamenti attuativi, e si sviluppa secondo un ordinamento sequenziale e integrato fra azioni informative e comunicative e pratiche partecipative. E stato inoltre redatto tenendo conto delle diverse fasi di procedurali del processo di revisione al piano strutturale: formazione, avvio e adozione. Per quanto concerne l utilizzazione degli strumenti di informazione, il progetto si propone di integrare i media tradizionali: stampa, radio, emittenti locali e altro, con quelli più innovativi della tecnologia informatica. E stata poi considerata fondamentale la comunicazione diretta con i cittadini, che si esprime nell organizzazione di incontri pubblici, seminari e laboratori territoriali. Nella fase di avvio del procedimento sono stati innanzitutto predisposti gli atti necessari per garantire ai cittadini l accesso alle informazioni. In particolare, secondo le seguenti modalità: -redazione di comunicati divulgati tramite i seguenti servizi comunali: Rete civica, Ufficio stampa e Ufficio relazioni con il pubblico (URP) -diffusione delle informazioni afferenti alle scelte dell Amministrazione comunale tramite Internet, la stampa locale e l esposizione negli appositi spazi destinati alle relazioni con il pubblico -affissione di note informative e di manifesti nelle bacheche delle sedi comunali e circoscrizionali aperte al pubblico
-diffusione degli indirizzi e dei recapiti telefonici e informatici, ai quali i cittadini possono rivolgersi per la richiesta di informazioni e/o per visionare la documentazione oggetto del procedimento; -facilitazione delle modalità di accesso per la consultazione degli atti formali dell Amministrazione comunale e della documentazione a questi allegata. Resa possibile sia tramite il sito del Comune di Prato, che direttamente presso gli uffici indicati. CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ GIA SVOLTE (NOVEMBRE 2006 / LUGLIO 2007) Incontri organizzativi e pubblici -Garante della comunicazione e il Collegio degli Uffici di presidenza dei Consigli circoscrizionali, dove sono state illustrate le linee guida del Progetto di comunicazione e partecipazione (nov.2006); -Collegio degli Uffici di presidenza, Garante della comunicazione e tecnici dell ufficio di piano, per un primo confronto sugli obiettivi e sulle modalità di collaborazione; -tavolo tecnico - politico fra amministratori, dirigenti e ufficio di piano; -verifiche periodiche degli indirizzi del Piano strategico e gli obiettivi del Piano strutturale, nell ambito del gruppo di lavoro incaricato con D.G. 452 del 27/06/2006; -Ufficio di piano, Amministratori, Garante e Circoscrizioni comunali, per una prima illustrazione degli elaborati e delle linee guida afferenti al processo di formazione del Piano strutturale -Commissione urbanistica e Ufficio di piano, per la presentazione degli atti e della documentazione relativa all avvio procedimento -Incontro pubblico: Piano strutturale: un percorso partecipativo, per presentare alla città le linee guida per la formazione del Piano strutturale e il Progetto di comunicazione e partecipazione. -proseguimento degli incontri nelle sedi delle cinque Circoscrizione cittadine, in cui sono state esaminare le specificità dei singoli territori (organismi associative esistenti, presenza di scuole, ecc.) ai fini della prossima organizzazione dei laboratori territoriali (settembre)
Altre attività -registrazione delle richieste pervenute all Amministrazione comunale in merito a variazione del piano strutturale e del regolamento urbanistico, e conseguente geo referenziazione (mappatura) sul territorio cittadino (gli esiti sono consultabili sul sito del Comune) -predisposizione di un apposito software per geo referire le richieste, e attivare un osservatorio informatico per registrare in tempo reale le istanze provenienti dai cittadini -revisione e aggiornamento del sito informatico del settore Pianificazione e governo del territorio, dove è stato realizzato un apposito spazio dedicato alla revisione del Piano strutturale, comprese le informazioni sulle fasi di avanzamento dei lavori (a cura della Rete civica comunale) -creazione del logo identificativo del Piano strutturale (a cura del settore Comunicazione pubblica) -verifica di fattibilità per la realizzazione di un numero speciale del periodico dell Amministrazione comunale (La nostra città), da inviare alle famiglie (a cura dell Ufficio stampa) -studio e realizzazione di un primo spot informativo trasmesso sugli schermi di grandi dimensioni (circa 30), posti in ambienti pubblici di passaggio e sosta, quali tabaccherie, Pronto soccorso, PIN, So-ri, ecc. (a cura dell URP) Prossime attività (settembre-dicembre 2007) A seguito della conclusione di una prima campagna informativa, sarà quindi possibile sviluppare ulteriormente le azioni rivolte all attivazione dei processi partecipativi, in simultaneità con lo stato di avanzamento dei lavori dell ufficio di Piano. La metodologia utilizzata si svolgerà principalmente ai seguenti livelli: -istituzionale (politica e struttura organizzativa) -associazioni di categoria -consigli circoscrizionali -realtà associative locali -assemblee cittadine -scuole Saranno inoltre aggiornati e/o potenziati gli strumenti di informazione già utilizzati e ritenuti maggiormente efficaci per il coinvolgimento attivo dei
cittadini. La comunicazione si svilupperà quindi in attività partecipative, principalmente con l apertura dei laboratori territoriali e gli incontri tematici con specifici segmenti della popolazione (stakeholders, scuole ) LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI Affinché i processi partecipativi siano in grado di produrre utili contributi per integrare il quadro delle conoscenze elaborato dell Ufficio di Piano, occorre agire con metodologie strutturate e ben comprensibili, affinché i risultati finali siano rappresentativi di un idea condivisa di sviluppo della città. La rete civica fisica di cittadini organizzati e non, troverà la propria centralità nell ambito delle cinque circoscrizioni cittadine, le quali costituiscono di fatto il livello amministrativo pubblico più vicino al territorio. Sia come istituzioni, ma anche come luogo fisico: il quartiere è di solito un luogo di riferimento conosciuto e di facile accesso. Nelle circoscrizioni, e non necessariamente nelle sedi istituzionali ma anche in altri spazi pubblici, quali i circoli, sedi di associazioni, scuole, parrocchie e altro, sarà organizzata la rete di laboratori tematici territoriali. Gli spazi scelti saranno comunque ben segnalati, visibili e accessibili. Sempre sul territorio, verranno infine svolte ulteriori attività, quali incontri pubblici, interviste, passeggiate di quartiere, esposizioni e altre pratiche operative. Il coinvolgimento attivo dei cittadini fin dall inizio del processo di pianificazione, produce di soliti effetti inclusivi e di maggiore responsabilizzazione nel perseguimento di obiettivi comuni. Si tratta, in altri termini, di un processo di sviluppo civico e culturale, in cui viene favorita l assunzione di un idea di città intesa come bene comune, che mi e ci appartiene. Il Garante della comunicazione Daria Risaliti