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PIT ALTO MOLISE Promosso da ALTO MOLISE SVILUPPO S.c.r.l. ALLEGATO E/1 STRATEGIA DEL PIT AM E COERENZA INTERNA Luglio 2002 ALLLLEEGGAATTOO EE//11 1

INDICE 1 LA STRATEGIA DEL PIT 3 1.1. I presupposti della strategia del PIT 3 1.2. La strategia del PIT 7 1.2.1 Nodi 9 1.2.3 Ipotesi di utilizzo di reti e nodi a valenza turistica 11

1 La strategia del PIT 1.1. I PRESUPPOSTI DELLA STRATEGIA DEL PIT Il PIT Alto-Molise rappresenta un progetto integrato capace di definire obiettivi strategici e specifici di sviluppo funzionali ad un precisa idea-forza di sviluppo. Nella fase di definizione dello stesso si è tenuto conto dei fattori vocazionali, individuati attraverso la tecnica dell indagine desk, e dei profili di sviluppo individuati attraverso la tecnica dell indagine field, in particolare riconoscendo significativo valore informativo alle manifestazioni d interesse raccolte in occasione del suddetto PIT, proposte sia da operatori pubblici che privati. Così come puntualmente evidenziato dal POR, lo sviluppo del turismo in Molise appare infatti indissolubilmente legato ad una piena e completa valorizzazione delle variegate risorse sia culturali che ambientali di cui è dotato il territorio regionale. Puntare su queste risorse diventa pertanto strategico se si vogliono creare le condizioni per promuovere un effettivo decollo dell'attività turistica, che non potrà realisticamente determinarsi facendo esclusivo affidamento sull'offerta balneare. Se si assume questa chiave di lettura, appare allora del tutto evidente come gli interventi riconducibili alla filiera del turismo-ambientebeni culturali assumano in effetti una grande rilevanza, soprattutto in confronto a quanto accaduto nel precedente ciclo di programmazione e ciò appare pienamente giustificato dall'esigenza di avviare un processo di progressiva diversificazione del tessuto economico regionale. Pertanto, la strategia da seguire è quella di attivare interventi trasversali a diverse misure ricomprese nell'asse "Sistemi Locali di Sviluppo", nell'asse delle "Risorse Naturali" ed in quello delle "Risorse Culturali". In accordo con quanto delineato dal documento di programmazione regionale, l'obiettivo generale del PIT dell Alto Molise risulta essere quello di aumentare il livello di reddito della popolazione locale attraverso: a) creazione di nuove opportunità di crescita e di sviluppo sostenibile, assicurando un uso efficiente e razionale delle risorse naturali, promuovendo la localizzazione di

nuove iniziative imprenditoriali, in particolare quelle del settore turistico e delle attività culturali; b) la promozione della localizzazione di nuove iniziative imprenditoriali, assicurando la sostenibilità ambientale dello sviluppo del sistema produttivo, anche con l utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e rispettando nel medio e lungo periodo la capacità di carico dell ambiente; c) quello di stabilire condizioni favorevoli per nuove opportunità imprenditoriali, in particolare nel settore agro-alimentare e nei settori dell artigianato tradizionale, riducendo i tassi di disoccupazione, e accrescendo la partecipazione al mercato del lavoro e l emersione delle attività informali (e quindi la loro produttività), valorizzando le risorse femminili; A tal proposito, sono stati individuati i seguenti obiettivi specifici (di secondo livello) con i quali si ritiene possibile poter implementare la strategia del PIT: Tab. 1 - OBIETTIVI SPECIFICI DEL PIT 1 2 3 Asse 1 Rete Ecologica Asse 2 Patrimonio culturale Asse 3 Politiche del Lavoro Negli ambiti marginali con sottoutilizzazione delle risorse: migliorare la qualità del patrimonio naturalistico e culturale, riducendone il degrado/abbandono ed accrescendone l integrazione con le comunità locali in un ottica di manutenzione, tutela, sviluppo compatibile, migliore fruizione e sviluppo di attività connesse. (Asse 1 Rete ecologica) Consolidare, estendere e qualificare il patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico, paesaggistico, archivistico e bibliografico delle aree depresse, nonché quello relativo alle attività di spettacolo e di animazione culturale, quale strumento di sviluppo qualificato ed equilibrato. Sviluppare l imprenditorialità legata alla valorizzazione del patrimonio e sostenere la crescita delle organizzazioni, anche del terzo settore e di economia sociale, nel settore culturale. Formare la popolazione attiva in relazione a specifiche esigenze della domanda di mercato o in connessione con la domanda che scaturisce dagli interventi nel territorio, promuovere la diffusione di competenze funzionali allo sviluppo. Rendere le forze di lavoro più competenti, informate e capaci di cogliere le esistenti e future occasioni di lavoro nell area e fuori dell area con particolare attenzione alle diversità di genere

(migliorare l occupabilità). (Asse 3 Politiche del lavoro) 4 Asse 4 Sistemi sviluppo locale Turismo Favorire la crescita di nuove realtà produttive locali intorno alla valorizzazione innovativa di risorse e prodotti turistici tradizionali ed al recupero di identità e culture locali.. Accrescere l articolazione, l efficienza e la compatibilità ambientale delle imprese turistiche (attraverso la promozione dell innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa, nonché agendo sulle condizioni di base, disponibilità di infrastrutture, quali reti di approdi, servizi, tecnologie, informazione del territorio); accrescere l integrazione produttiva del sistema del turismo in un ottica di filiera (anche al fine di ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti, l'uso delle risorse naturali e il potenziale inquinante); favorire la crescita di nuove realtà produttive locali intorno alla valorizzazione innovativa di risorse e prodotti turistici tradizionali ed al recupero di identità e culture locali. Accrescere e qualificare le presenze turistiche nel Molise (attraverso azioni di marketing dei sistemi turistici, rafforzando gli strumenti di pianificazione territoriale, in un ottica di sostenibilità ambientale e diversificazione produttiva). 5 Asse 4 Sistemi sviluppo locale Manifatturiero Favorire lo sviluppo, l aumento di competitività e di produttività, di iniziative imprenditoriali nei settori già presenti che hanno dimostrato buone capacità di sviluppo, agendo sul completamento e irrobustimento di filiere e distretti e sulle attività produttive connesse con l uso di risorse naturali e culturali locali, favorendo la promozione delle migliori tecnologie disponibili dal punto di vista ambientale, degli schemi EMAS e Ecolabel, di innovazioni di processo/prodotto, prevenendo la formazione, riducendo le quantità e la pericolosità dei rifiuti generati dal ciclo produttivo nonché la possibilità di riutilizzo, riciclaggio e recupero dei prodotti. Favorire la creazione e il rafforzamento dei servizi alle imprese ed in particolare la loro connessione all interno delle logiche di filiera, focalizzando gli interventi sul lato della domanda (anche al fine di ridurre il potenziale inquinante, il quantitativo di rifiuti da smaltire, l'uso delle risorse naturali) 6 Asse 4 Sistemi sviluppo locale Infrastrutture Migliorare la dotazione e la funzionalità delle infrastrutture per la localizzazione e la logistica delle imprese e delle infrastrutture di servizio e supporto per la forza lavoro, in particolare per il lavoro femminile 7 Asse 4 Sistemi sviluppo locale Agricoltura Migliorare la competitività dei sistemi agricoli ed agroindustriali in un contesto di filiera. Sostenere lo sviluppo dei territori rurali e valorizzare le risorse agricole, forestali, ambientali e storico-culturali

8 Asse 4 Sistemi sviluppo locale Commercio Nell ambito del sottosettore commercio: Valorizzare lo sviluppo del settore del commercio in un ottica di sviluppo territoriale integrato e di reti

1.2. LA STRATEGIA DEL PIT L'idea forza del PIT Alto Molise è connessa alla ideazione di un sistema locale di offerta turistica (S.L.O.T.) realizzato in funzione delle risorse naturali, delle produzioni tipiche e della cultura locale del territorio alto molisano. Parlando di offerta turistica, immaginiamo di percorrere idealmente i luoghi interessati dal nostro sistema, come se ci trovassimo in una sorta di museo all aperto, non più spazialmente definito ma organizzato secondo itinerari diversificati per tematiche turistiche. Questo concetto, che nella moderna museografia viene esplicitato con il termine di ecomuseo, non è altro che un nuovo modello di offerta culturale che permette di valorizzare le risorse ambientali e storico-etnografiche del territorio. Questo, con i suoi borghi, chiese, boschi, valli e fiumi, diventa, appunto, un museo all aperto da visitare attraverso una rete di percorsi tematici in cui i vari ambienti (naturale, storico e etnografico) si intrecciano realizzando un connubio tra identità culturale e promozione turistica ed economica. Dunque un museo in cui riscoprire le proprie origini e la propria storia, un complesso sistema integrato di tutte le risorse che hanno interessato, in stretta relazione tra di loro e in determinate epoche, una ben definita area geografica, appunto quella Alto Molisana E il museo del tratturo, l itinerario verde che ha condizionato i traffici economici, sociali e artistici del Molise per un periodo storico vastissimo (dall epoca dei sanniti alla prima metà del 900), e della transumanza, il fenomeno culturale più tipico della montagna molisana. Ma è soprattutto il museo del centro storico, il cuore del sistema turistico, che si intende valorizzare attraverso la rete dei castelli, delle chiese, dei resti dell archeologia industriale, della gastronomia. E il museo dell uomo e della sua natura, dove l uomo è interpretato nel suo ambiente naturale, la natura nel suo stato originale ma anche in quello in cui la società tradizionale e quella industriale l hanno modificato a propri fini. L ecomuseo non ha solo la funzione di recupero e salvaguardia del territorio, ma a questa se ne aggiunge una ben più importante, il consentire, cioè, ad una intera popolazione, la

riscoperta e la riappropriazione delle radici storiche, affinché siano da stimolo per un futuro riscatto sociale ed economico dell Alto Molise. In questa ottica l ecomuseo prevede uno sviluppo globale dell intero territorio interessato, che si attuerà rispettando le naturali vocazioni del territorio attraverso la individuazione di aree territoriali di interesse primario di valorizzazione le quali, operando in stretto collegamento tra loro, avranno il compito di innescare azioni economiche e culturali utili alla rinascita sociale dell intero comprensorio. L ecomuseo è organizzato in tre grandi itinerari diversificati per tematiche turistiche e comprendenti l itinerario del verde, l itinerario storico-archeologico, l itinerario dei mestieri e dei prodotti, l itinerariro del gusto. Le tre direttrici principali della rete territoriale di sviluppo collegano i poli di Agnone, Frosolone, Capracotta, Pietrabbondante, centri principali dell Alto Molise, e i centri minori che vi gravitano intorno. I percorsi tematici da una parte permettono di soddisfare diverse preferenze turistiche, dall altra attraverso il sistema ecomuseo, permettono di cogliere le sovrapposizione storiche, archeologiche e naturalistiche del territorio. In sintesi è possibile individuare una Rete di sviluppo territoriale caratterizzata da tre assi attrezzati di tipo naturalistico: un asse, sub- parallelo al corso del fiume Sangro, posizionato lungo la direttrice S. Angelo del Pesco - Pescopennataro - Belmonte del Sannio Capracotta - Castel del Giudice San Pietro Avellana Vastogirardi e Rionero Sannitico. Un secondo asse che sostanzialmente coincide con la fascia individuata dai tratturi Celano-Foggia e Lucera Castel Di Sangro, che interessa i comuni di Roccasicura, Carovilli, Pescolanciano, Pietrabbondante e Chiauci. Un terzo asse che, muovendosi in direzione Nord-Sud, raccorda il bacino del Verrino con l altopiano della Montagnola Colle dell Orso (Frosolone, Sessano, Carpinone, Sant Elena).

Gli assi attrezzati che caratterizzano la RTS 1si compongono di sentieri 2 rivolti ad un utenza diversificata (tracking, equiturismo, cicloturismo) e di punti di sosta a ridotto impatto ambientae in grado di offrire servizi dedicati per migliorare la fruibilità e il rispetto della natura. Lungo questi assi sarà possibile svolgere attività di didattica all aperto tramite apposita tabellonistica dislocata nei punti più significativi del percorso. Nel passaggio delle aree soggette a protezione (ZPS e SIC) saranno fornite adeguate informazioni circa gli habitat e le specie tutelate anche al fine di incentivare il turismo scolastico inserendo tali percorsi in un sistema di offerta studiato ad hoc e integrato con i terminali della rete. 1.2.1 Nodi Il pensare per reti ha condotto alla individuazione di un nodo centrale per l organizzazione e gestione dei flussi veicolati dalla rete e alla specializzazione tematica dei nodi satelliti. Nodo centrale AGNONE Città d arte e nodo centrale destinato : - Alla produzione multimediale dell informazione ove suggerire visivamente corrispondenze tra luoghi fisici e informatici. - Alla partizione e regolazione dei flussi materiali e immateriali. La presenza di un nodo di raccordo è essenziale nella ipotesi di SLOT di tipo ambientale e culturale, che non potrebbe raggiungere il proprio target senza un azione promozionale che utilizzi un immagine coordinata dell Alto Molise. 1 La configurazione spaziale delle iniziative è stata perseguita nell ottica di una strutturazione di una Rete Territoriale di Sviluppo (RTS), capace di sostenere la crescita di medio lungo termine di un sistema economico riconducibile al modello della economia di monte.la RTS si configura nell ambito dello S.L.O.T. Parco dell Alto Molise come un infrastruttura capace di raccordare interventi stratificati, che, per tipologia e obiettivi specifici, sono riconducibili alla strategia del POR Molise e alle indicazioni programmatiche delle singole Misure attivate. 2 Tra i sentieri il più importante è certamente il Sentiero Italia del CAI che attraversa gli assi della RTS.

La sede fisica di tale luogo è posta in Palazzo Bonanni, all interno del centro storico, il più ricco di testimonianze culturali e il più esteso del comprensorio. Ad Agnone risultano connessi tutti i nodi periferici di espansione della rete, ciascuno con caratteristiche tipologiche diverse. In qualità di nodo di raccordo dello S.L.O.T. Agnone si candida anche per rappresentare i nodi periferici nell ambito di reti di raccordo a carattere provinciale, regionale e nazionale. Nodi periferici Veri e propri poli gestionali per aspetti specifici, i nodi secondari rappresentano le porte di ingresso della RTS. In particolare si evidenzia: Sistema dei centri visita SAN PIETRO AVELLANA Centro visita con foresteria nei pressi della stazione ferroviaria. Tale luogo risulta vocato al turismo escursionistico organizzato dalle associazioni di scout. CAROVILLI In posizione baricentrica rispetto alle concentrazioni delle aree protette, costituirà il centro visita satellite maggiormente tematizzato agli aspetti naturalistici. Sistema dei nodi museali PESCOLANCIANO Taverna del Duca Museo della ceramica CIVITANOVA DEL SANNIO Centro storico Museo del territorio BAGNOLI DEL TRIGNO Chiesa di S. Centro espositivo delle arti sacre Silvestro Papa FROSOLONE Centro storico Centro espositivo forbici e coltelli PESCOPENNATARO Centro storico Museo della pietra PIETRABBONDANTE Centro storico Museo sannitico S. PIETRO AVELLANA Centro storico Museo della civiltà contadina S. ANGELO DEL PESCO Centro storico Museo fotografico delle tradizioni dell Alto Molise Vengono inoltre potenziate le conoscenze delle aree archeologiche: VASTOGIRARDI S. Angelo Completamento scavi Tempio Italico

1.2.3 Ipotesi di utilizzo di reti e nodi a valenza turistica Gli assi attrezzati a valenza naturalistica individuati precedentemente si connettono con reti di mobilità esistenti che ne favoriscono l accessibilità e, quindi, la fruibilità. La rete ferroviaria, in particolare, risulta tra le più suggestive per panoramicità, tanto da essere oggetto di numerose proposte di valorizzazione a fini turistici. Nell ambito dello S.L.O.T. tale rete di mobilità si integra con i nodi e con gli assi permettendo la diversificazione dell offerta turistica anche nei confronti di diverse tipologie di utenze. Un possibile percorso vede come punto di ingresso dello S.L.O.T. il nodo di S.Pietro Avellana, dove è stato previsto un centro visita e si ha l interferenza tra la ferrovia Isernia- Sulmona, il Tratturo Lucera-Castel di Sangro e il sentiero Italia. Da qui lungo l asse attrezzato si procede o verso Carovilli, dove è previsto un centro per la vendita dei prodotti agroalimentari con un piccolo museo ferroviario all aperto o verso Vastogirardi non senza aver prima visitato il Faione. Si continua poi verso Pescolanciano, sempre lungo la ferrovia, e, quindi, risalendo verso Pietrabbondante tra aree protette e resti archeologici. Da qui, tramite il Sentiero Italia, ci si può dirigere sull asse attrezzato che collega funzionalmente l altissimo Molise al sub-sistema del Sannio che ha in Frosolone il centro principale. Il distretto Sannio-Frosolone, con una economia di monte autosufficiente (commercio, artigianato, agricoltura, zootecnia.) è caratterizzato dal binomio centri storici montagna. L asse attrezzato continua verso Bagnoli del Trigno e Civitanova che rappresentano l interfaccia con il Trigno. Alternativamente da San Pietro Avellana è possibile raggiungere l altissimo Molise dove insiste il nodo di Capracotta-Pescopennataro (sci di fondo, turismo di montagna), con la possibilità di scendere verso il fiume Sangro con Castel del Giudice e S.Angelo del Pesco, che costituiscono la porta di ingresso all Abruzzo e l interfaccia con il parco della Maiella e il sistema Castel di Sangro-Roccarso e con l asse ferroviario della sangritana. I nodi produttivi Il PIT Alto-Molise ha individuato una strategia di intervento sui nodi produttivi volta a garantire la sostenibilità della presenza di attività produttive nel contesto dello S.L.O.T.. Tale strategia risulta funzionale alla necessità di creare un effetto sinergico capace di generare valore aggiunto per affetto di un azione di sviluppo riconducibile ad un gioco a somma

positiva. In effetti, nell ambito della RTS pianificata i nodi produttivi rappresentano un fattore in grado di qualificare l offerta turistica sostenendo le produzioni tipiche locali e garantendo una migliore qualità di vita negli ambiti marginali, fattore questo di notevole impatto sulle caratteristiche socio-demografiche delle aree montane. I nodi produttivi, a loro volta, potranno godere del forte ritorno di immagine generato dalla strategia di posizionamento competitivo dello S.L.O.T. Parco dell Alto Molise che, data la matrice ambientale, si potrà estrinsecare in una più efficace azione di marketing delle aziende insediate, anche di tipo sociale, e in un vantaggio localizzativo in termini di attrazione di aziende esogene la cui mission aziendale pone la compatibilità aziendale delle produzioni realizzate quale fattore critico di successo per raggiungere il vantaggio competitivo. AGNONE Sistemazione Idro-geologica CARPINONE Incubatore d imprese in project financing MACCHIAGODENA Completamento area d insediamento attività agroindustriali POGGIO SANNITA Interventi di adeguamento ambientale Un possibile percorso vede come punto di ingresso dello S.L.O.T. il nodo di San Pietro Avellana, dove è previsto un centro visita e si ha l interferenza tra la ferrovia Isernia Sulmona, il Tratturo Celano-Foggia e il sentiero Italia. L edificio che ospiterà il centro visita, di proprietà comunale, è ubicato in una zona di interesse ambientale situato ai margini del tratturo, in un tratto perfettamente leggibile, all interno dell area Sic Monte Miglio, a circa 1 Km dalla Riserva MAB (Patrimonio UNESCO) di Montedimezzo e ad 800 metri dalla riserva naturale Feudozzo. L area è ideale per l escursionismo e il soggiorno, tale da richiamare un notevole numero di turisti, gruppi di scouts e comunità di giovani, attratti da una natura pressoché incontaminata. L offerta turistica si completa con l istituzione del Museo del Civiltà Tratturale" che rappresenta la naturale conclusione di un processo che ritrova nei suggerimenti della storia e nella realtà archeologica un motivo di accrescimento storico e culturale di grande interesse e permette di entrare nell'essenza delle motivazioni che hanno portato S. Pietro Avellana ad essere uno dei punti nodali del grande intreccio dei percorsi tratturali dall'antichità ai nostri giorni. Il fatto di poter offrire ad un vasto pubblico, sia che abbia interessi culturali, sia che abbia interessi solamente turistici, la possibilità di penetrare anche con moderni sistemi illustrativi nella struttura di un sistema economico così particolare, costituisce il pretesto per

allargare le conoscenze a tutto lo straordinario mondo che ruota attorno alla civiltà pastorale e, conseguentemente, a tutta la civiltà sannitica, romana e medioevale. "Il Museo della Civiltà Tratturale" costituirà il fulcro del sistema informativo del grande parco dei Tratturi, posizionato in un contesto paesistico ed urbano particolarmente accogliente, e determinerà il nascere di iniziative private per l'ospitalità dei visitatori, attivando, conseguentemente, lo sviluppo di attività artigianali e agrituristiche di supporto. I tratturi, questi immensi tracciati verdi che percorrono le regioni del centro e del sud dell'italia, rappresentano gli antichi percorsi dell'economia e dell'arte italiana. Lungo i tratturi transitarono non solo le greggi, ma anche gli artisti, i commercianti, gli artigiani e, attraverso loro, la cultura e la scienza di secoli e secoli di storia. Il museo vuole ricordare la civiltà della transumanza in tutti i suoi significati e nelle variegate sfaccettature che la contraddistinguono come un fenomeno che ha condizionato per secoli la cultura del meridione d'italia. Si prevede l'allestimento di sale didattiche-documentarie e di sale di proiezione di cortometraggi e documentari, esposizioni fotografiche e sala museo del tratturo con raccolta di attrezzi e oggettistica della transumanza. Una sezione del museo sarà dedicata alle testimonianze artistiche della transumanza. Al suo interno non solo potranno essere disposti i reperti della tradizione pastorale, ma saranno pure posizionate attrezzature espositive ad alta tecnologia, capaci di trasmettere al visitatore sia le notizie storiche e le peculiarità ambientali dei tratturi, sia i riferimenti alle origini della cultura sannitica e romana, sia i riferimenti all'organico mondo delle abbazie benedettine da cui il centro urbano medievale di S. Pietro ha origine, secondo un percorso variamente articolato ed articolabile. Ampi spazi integreranno il percorso sia per permettere l'organizzazione di incontri culturali o di illustrazioni ragionate, sia per ospitare esposizioni occasionali di grande importanza. Ampio spazio è stato riservato anche alla organizzazione, alla esposizione ed alla distribuzione di materiale artistico ad alta valenza culturale che sarà prodotto nell'ambito delle attività artigianali che si stanno per avviare su iniziativa comunale e regionale in un programma di valorizzazione del territorio.

L'intervento risponde alla sostenuta richiesta di conoscenza dei valori storici e demoantropologici del territorio molisano in generale e dell'alto-molise in particolare. Il Museo della civiltà tratturale costituisce l'unico punto di riferimento per la conoscenza dei fenomeni materiali collegati alla transumanza e con il patrimonio di reperti della cultura materiale raccolti in circa mezzo secolo di paziente attività della Comunità locale rappresenta, per il Molise e le regioni limitrofe, un motivo di permanenza nel territorio. Fortissima la richiesta di visite nel lotto già funzionale che é assolutamente insufficiente per la quantità di reperti da sistemare e offrire all attenzione di un più vasto pubblico. Da San Pietro Avellana, lungo l asse attrezzato, si procede verso Carovilli, dove è previsto un centro per la vendita dei prodotti agroalimentari con un piccolo museo ferroviario all aperto. L intervento è correlato con quelli da realizzare a Chiauci, Pescolanciano, Roccasicura e San Piero Avellana, ed è articolato all interno di un azione complessiva che si propone di promuovere, attraverso varie opere strettamente connesse, la valorizzazione di siti di notevole valore ambientale in cui sono presenti una serie di aree classificate SIC e ZPS e di foreste demaniali. Fra questi territori di alto valore ambientale ed istituzionalizzati, vi sono zone di non minore pregio e caratteristiche, quali il bosco di Monte Miglio, il bosco di Monte Pizzi, il Bosco della Ficora, la faggeta di Monte Totila, il bosco di faggi secolari di S. Onofrio, il manto boschivo di cerri fra Chiauci e Pietrabbondante Geograficamente unito anche dai due tratturi Castel di Sangro. Lucera e Celano- Foggia, lungo di essi si snocciolano una serie di testimonianze di eccezionale valore come il tempietto di Vastogirardi, una serie numerosa di cinte sannitiche e testimonianze sannitiche di cui si riportano solo quelle più note: M. Miglio, M. Cavallerizzo, M. Ferrante, S. Maria dei Vignali, S. Onofrio di Chiauci. La frequentazione turistica assume sempre più un carattere di realtà per la presenza di questo complesso ininterrotto di aree naturali e per la diffusione su tutto il territorio di un patrimonio storico eccezionale.

L idea progettuale mira alla valorizzazione di queste risorse naturali con la creazione di un asse attrezzato per il turismo; l utilizzazione delle stesse e del patrimonio diventa strumento per favorire il turismo con effetti positivi sulla riqualificazione del patrimonio abitativo rurale e sulla frequentazione diffusa al di fuori dei soliti tracciati. Il progetto si pone inoltre come strumento di programmazione per le azioni finalizzate alla tutela, alla conservazione del territorio, ed alla corretta utilizzazione delle risorse presenti con il recupero dei volumi edili sottoutilizzati e come mezzo per divulgarne la conoscenza Gli interventi riguardano la realizzazione del tracciato che attraversa tutto il territorio unendo le cinte e le testimoniane di epoca sannitica, le varie testimonianze religiose ed emergenze ambientali, utilizzando le aree attrezzate già presenti; la sistemazione e creazione di un area attrezzata della zona circostante il santuario della Madonna di Vallisbona (Roccasicura); la realizzazione di un area per il tempo libero in località S. Nicola (Roccasicura); il recupero dell edificio nei pressi della stazione ferroviaria di Carovilli per la realizzazione di un centro multimediale e di divulgazione centro visita visitor center; Interventi per migliorare la tartufaia, uno dei pochi esempi a livello internazionale; il Completamento area attrezzata e camping del bosco di S. Onofrio (Chiauci) con la realizzazione di un centro per la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari locali e interventi sulla cinta sannitica; Un progetto formativo Il percorso continua verso Pescolanciano, sempre lungo la ferrovia e quindi, risalendo verso Pietrabbondante, tra le aree protette e i resti archeologici. La Taverna del duca, a Pescolanciano, rappresenta il nodo periferico tematico della rete museale. La sede fisica è un edificio storico nel quale verrà collocata l esposizione delle ceramiche artistiche settecentesche, utilizzabile anche come laboratorio sperimentale sulle arti applicate. Interessante la possibilità di realizzare un centro per esposizioni itineranti in un'altro "contenitore" di pregio architettonico quale, ad esempio, il castello di Pescolanciano. Il centro ha funzioni espositive, di centro telematico, di divulgazione materiale, punto informativo e infopoint turistico-culturale. Si tratta di un intervento che riguarda il completamento di un progetto già parzialmente realizzato con l ampliamento funzionale e la ristrutturazione. Si prevede la realizzazione di

opere, che si integrano con quelle già funzionanti in modo da accrescerne la capacità di offerta dei beni e dei servizi. Il museo della ceramica è strettamente collegato con l attività produttiva artistica e/o di alto artigianato di prodotti ceramici rinomati e conosciuti in tutto il Regno Napoletano e realizzati a cura della famiglia D Alessandro (XVII sec.). Pertanto la realizzazione del Museo della Ceramica è un completamento funzionale del castello, poco distante dalla taverna del duca, che già richiama un buon numero di visitatori soprattutto nel periodo estivo e che, quindi potrà visitare oltre la civiltà del tratturo, anche quella della produzione storica della ceramica. La struttura è posta lungo l asse attrezzato che va da San Pietro Avellana a Chiuaci e diventa uno degli elementi di richiamo e di attrazione integrato con le altre iniziative. Il complesso della Taverna, oltre a essere un centro per la promozione di attività culturali connesse alla transumanza, con l allestimento del museo della ceramica, aumenta il richiamo dei visitatori del Castello e della Taverna, con un azione di recupero di un patrimonio storico conosciuto, ma non apprezzato, per la mancanza di uno spazio espositivo. L intervento può essere considerato innovativo e può accrescere le capacità dell offerta e il beneficio economico è dato dalla spesa turistica addizionale oltre ai benefici indiretti ed indotti dalla creazione del museo, come la maggior frequentazione della zona e l utilizzazione di servizi commerciali. Va quindi considerata la validità dell intervento non solo sotto l aspetto prettamente economico ma anche sotto l analisi dei costi e benefici sociali. Il territorio di Pescolanciano è già un centro di richiamo turistico per la presenza di alcune risorse storico - culturali come il Tratturo, il castello, la cinta di S. Maria dei Vignali; l Amministrazione comunale ha in atto il completamento di alcune attrezzature turisticoricettive per il tempo libero come il campeggio, e attrezzature culturali come il museo della transumanza. Inoltre il territorio è prossimo a realtà vicine come l area attrezzata del bosco di S. Onofrio (Chiauci), a testimonianze storiche come l altra cinta sannitica su Monte Ferrante.

L intervento proposto raggiunge lo scopo di completare il recupero del patrimonio architettonico dell edificio storico Ex Taverna del Duca di Pescolanciano, salvaguardando e valorizzando lo stesso con la creazione del museo e creando una struttura capace di attrarre un maggior flusso turistico; è una risorsa culturale che va tutelata e salvaguardata con una destinazione, quindi, in grado di produrre animazione culturale con opere che servono a completare e migliorare la fruibilità Prima di giungere a Pietrabbondante lo SLOT propone una sosta nella zona naturalistica di Vastogirardi, in località Campolungo, Pineta Colle Madonna e dell'abetaia in localita Tre Colli. Il comune di Vastogirardi presenta due splendidi impianti di aghiformi, posti proprio ai margini dell'abitato: l abetaia (essenzialmente Abete rosso) sul lato della strada provinciale, in località Tre Colli, e la pineta (Pino nero) di colle Madonna. In tali aree si prevede la localizzazione di punti attrezzati, anche con ricca dotazione di strutture, sia di supporto alla sosta e al ristoro (panche, tavoli, fontane, ecc) che volte alla divulgazione delle peculiarità del territorio (pannelli, fabbricati in legno ad uso di centri informativi, cartellonistica ecc). Tali aree, proprio per la loro posizione, si prestano molto bene ad accogliere i ragazzi appartenenti a quel flusso del turismo, scolastico e degli scout, che dovrebbe essere uno dei capisaldi dello SLOT Alto Molise. Si prevede dunque di concentrare le risorse su questi due siti. In località Campolongo, in virtù dell'alto valore ambientale dell'area, l'intervento sarà limitato ad una area attrezzata di tipo A ovvero composta di sole panche e tavoli delimitati da apposita staccionata. All'ingresso dell'area si collocheranno alcuni pannelli didattici, con telaio in legno. L intervento proposto ha lo scopo di valorizzare le risorse naturali, importanti, presenti sul territorio al fine di creare le condizioni per soddisfare la forte domanda di un turismo ambientale e naturalistico sempre più in crescita negli ultimi anni. A tal proposito si rileva che: - da un indagine eseguita sul territorio e presso gli uffici comunali si è evidenziata una notevole richiesta di aree attrezzate da parte di gruppi di giovani e di associazioni

giovanili organizzate (scout), per diversi periodi dell anno (primavera-estate autunno-inverno). e La domanda attuale e quantificabile in circa 330 persone, organizzate in gruppi di 35-40 persone scaglionati per l intero arco temporale di un anno con permanenza media di circa 12 giorni a gruppo. Le aree attrezzate nella pineta e nelle abetaia risponderanno a parte di tale domanda. l area Campolungo attualmente è anche sede di manifestazioni popolari e tradizionali all aperto quali la sagra di cazzariegl e fasciuol ; inoltre è situata nelle vicinanze dell importante centro agrituristico ed ippico di Staffoli e quindi, è interessata da una forte presenza di turisti. Si prevede che con la realizzazione degli interventi, integrata ad una opportuna promozione, la domanda attuale possa sicuramente aumentare. L intervento in esame è strettamente connesso con l altro intervento pubblico relativo alla sistemazione e valorizzazione del sito archeologico Tempio Italico. Si tratta di un edificio religioso risalente all epoca del II III secolo a.c.. L intervento riguarda un area di notevole interesse archeologico ed è oggetto di studi da parte della Soprintendenza Archeologica del Molise. Riguarda la sistemazione ed il restauro del sito archeologico tempio italico e del piccolo edificio adiacente; la segnaletica; la campagna di indagini, mediante ricognizioni, saggi, scavi, impiego di attrezzature tecnologiche, volte ad acquisire gli elementi necessari per poter rendere possibile, in futuro, il restauro e la valorizzazione dell intero complesso del santuario italico, compreso l acquisizione dell area interessata. E finalizzato a migliorare la qualità ed il livello di fruibilità del patrimonio culturale, museale ed archeologico, soprattutto nell ottica di promuovere uno sviluppo turistico. E volto al recupero ed alla rifunzionalizzazione di un sito archeologico importante. L intervento interessa una zona che dal punto di vista ambientale, paesaggistico e naturale è uno dei centri più importanti dell alto Molise. Il sito archeologico è situato nelle immediate vicinanze dell area S.I.C. di Monte Capraro, del Centro Urbano di Vastogirardi, degli impianti di sci ubicati nel comune di Capracotta, del centro agrituristico-ippico di Staffoli e nelle vicinanze del Re Faione, del

tratturo Celano-Foggia (bene vincolato ai sensi della L. 1089/39), in un tratto perfettamente leggibile, della Riserva Naturale M.A.B. (Patrimonio UNESCO) di Montedimezzo e delle Aree S.I.C. di Monte Miglio e Pennataro. Quindi, l intervento è inserito in un territorio ricco di emergenze naturali, ambientali, paesaggistiche e ricreative di notevole interesse. L obiettivo del progetto è di creare le condizioni per uno sviluppo turistico del territorio e delle comunità locali mediante la valorizzazione e la promozione di beni culturali. Non si è in grado di quantificare con precisione la domanda attuale e quella potenziale, però è sicuro che tale sito archeologico potrà essere interessato da un numero di visitatori abbastanza importante in quanto costituisce un elemento culturale forte integrato nel flusso turistico ambientale-naturalistico già presente ed in continua evoluzione. Attualmente l offerta è inadeguata in quanto il sito si presenta in uno stato di conservazione e manutenzione pessimo e dal punto di vista archeologico non è completato, nel senso che non sono stati ultimati gli scavi per individuare l effettiva consistenza, sia in termini dimensionali che di reperti archeologici. Superata la sosta di Vastogirardi, si giunge al teatro sannitico di Pietrabbondante, un bene architettonico e culturale troppo importante per non meritare la giusta attenzione all'interno di un qualsiasi progetto di valorizzazione culturale. Lo SLOT propone di migliorare l'accessibilità al sito archeologico, tra l'altro ancora utilizzato per gli spettacoli all'aperto, favorendo la conservazione del luogo e la valorizzazione turistica del paese. A completamento dell intervento è previsto il recupero e l adeguamento di un casolare posto in corrispondenza della zona dove, in accordo con la Soprintendenza, è stato collocato l ingresso del sito archeologico, al fine di destinarlo a centro visite, chiosco informativo, zona ristoro e foresteria. Sarà inoltre realizzato un parcheggio per autovetture e pullman. L offerta turistica si completa con l allestimento del museo sannitico di Pietrabbondante, con particolare attenzione all'illuminazione delle teche; verrà predisposto un centro informazioni multimediale connesso ai siti dei musei nazionali con possibilità di prenotazione on - line e la vendita di libri e souvenir. Tutto ciò che è rimasto dell'epoca sannita si rende dunque indispensabile per ricostruire la storia di questo glorioso popolo di guerrieri e di pastori. Documenti, reperti, oggettistica

saranno esposti all'interno del museo, che in stretta connessione con il teatro sannitico, costituirà l'espressione più concreta del passato e della storia di questa parte importante della regione. L intervento si propone di portare a termine i lavori di ristrutturazione e sistemazione dell immobile sito in Corso Sannitico, destinato ad ospitare il Museo Sannitico, già iniziati con finanziamento della Regione Molise nell ambito del POP MOLISE 1994/1999 ed ultimati nel dicembre 2001. L intervento previsto si configura come un completamento necessario ed indispensabile per rendere completamente funzionali le opere già eseguite, dato che i fondi già utilizzati non sono risultati sufficienti per il rifacimento della copertura. Inoltre, è prevista la dotazione di allestimenti multimediali per una più moderna ed attraente visita del patrimonio culturale sannitico. Tramite il sentiero Italia, si prosegue nell itinerario e ci si può dirigere sull asse attrezzato che collega funzionalmente l altissimo Molise al sub sistema Sannio, che ha in Frosolone il centro principale. Il distretto Sannio-Frosolone, con un economia di monte autosufficiente (commercio, artigianato, agricoltura, zootecnia) è caratterizzato dal binomio centri storicimontagna. L ambiente presenta le caratteristiche tipiche e caratterizzate dell altipiano Montagnola Colle dell Orso: pascoli di altura abbelliti da tappeti di fiori, faggete con alberi alti nel cui sottobosco raccogliere le profumate fragole di montagna, prati con la soffice erba e con tappeti di orchidee e viole. Ma è anche un area la cui importanza geologica è data dalla presenza nel sottosuolo di fenomeni carsici che hanno cesellato il territorio: numerose grotte, cavità e cunicoli, nascoste fra pinnacoli rocciosi, guglie, spuntoni rocciosi come le creste in località Le Case, monoliti come La Morgia Quadra, un blocco di calcare dalla forma di cubo con lisce pareti verticali. Uno scenario, quindi, nel complesso incantevole e vario che ne fanno un area eccezionale non solo dal punto paesaggistico ma importante anche per la ricca flora, la varietà di scenari: prati di altura, creste rocciose, grotte. Non mancano le testimonianze storiche: la cinta sannitica sulla altura in località Civitelle a quota 1200 m.s.l.m., resti di lunghe mura megalitiche, l eremo di S. Egidio ed altre chiesette, fontanili, abbeveratoi e altre testimonianze minori piccole opere, segni