IL SECOLO XIX
LA NAZIONE Un comitato contro l impianto di mitili Cento persone dicono no all opera che devasterebbe l immagine del borgo Si è costituito a Tellaro, nel corso di una assemblea autoconvocata, alla quale hanno partecipato circa cento persone, un Comitato contro l impianto di molluschicultura prospettato da uno studio commissionato dalla Camera di Commercio e dai Comuni di Lerici, La Spezia, Portovenere, Ameglia e dagli stessi Muscolai,all Universiatà di Pisa. Presenti alla partecipata assemblea, non solo persone di Tellaro, ma di tutto il territorio lericino, (come Bernardo Ratti Presidente della Mutuo Soccorso), di San Terenzo e della Serra.Tutti concordi nell affermare un no deciso a questo impianto che con la sua lunghezza di cinque chilometri, con le sue enormi boe e le gabbie per i molluschi finirebbe per devastare l immagine di Tellaro. A prendere la parola dopo Lauro Cabano eletto presidente dell Assemblea, Silvio Vallero, che ha delineato gli aspetti più tecnici del progetto. Sono poi intervenute molte persone che hanno lamentato la mancanza, da parte dell Amministrazione comunale, di un confronto chiaro e tempestivo con la popolazione per l illustrazione del progetto. L ESSERNE venuti a conoscenza quasi per caso, leggendo la stampa locale, come se il parere degli abitanti del posto fosse quasi ininfluente, è l offesa più grande, quella che proprio non va giù. «E non ci si dica che ce lo avrebbero detto in seguito. In seguito quando? Quando già si stavano mettendo più le gabbie?» «Eppure, si fa notare, per cose assai meno importanti, il sindaco e la giunta si sono mossi spesso per venire a parlare a Tellaro!» Tutti concordi nell affermare che per l impatto visivo e ambientale questo mega impianto off shore finirebbe per stravolgere completamente la vocazione turistica del piccolo ma prezioso borgo e che se il progetto andasse avanti non risolverebbe nessuno dei problemi del paese ma anzi li vedrebbe aumentare tutti. UNO SLOGAN, con tanto di cartello, circola in questi giorni a Tellaro rivolto all Amministrazione:«Per Tellaro usa il cervello, non i muscoli». Molti gli interrogativi: perchè la scelta di Tellaro per posizionare l impianto e non piuttosto il tratto di mare davanti al Tino oppure al confine con Carrara? Perchè si vuole inzeppare il golfo che fu dei Poeti di tutte le attività industriali e lavorative possibili, portuali, diportistiche, nautiche, di molluschicultura, lasciando invece intatta ambientalmente tutta la parte a ponente della Spezia, con le sue 5Terre? Perchè Tellaro e il suo mare risultano ancora come «zona retroportuale»? E quanti soldi girano in questa operazione che come traguardo ha quello di «ripulire» la zona della diga della Spezia dai muscolai per farne una zona balneabile, con tanto di piscine galleggianti ed altri servizi? Insomma gli animi sono caldi, la decisione è presa.il Comitato che alla sua prima uscita ha raccolto già più di 80 firme si porrà come soggetto giuridico per contrastare «il sacco del territorio lericino».
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
LA STAMPA SAVONA
IL SOLE 24 ORE
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX SHIPPING ON LINE
L AVVISATORE MARITITMO INSERTO SPECIALE CINA
L AVVISATORE MARITTIMO INSERTO SPECIALE CINA
L AVVISATORE MARITTIMO INSERTO SPECIALE CINA
L AVVISATORE MARITTIMO INSERTO SPECIALE CINA
L AVVISATORE MARITTIMO
L AVVISATORE MARITTIMO
L AVVISATORE MARITTIMO
L AVVISATORE MARITTIMO
L AVVISATORE MARITTIMO
L AVVISATORE MARITTIMO
INFORMARE Nei primi nove mesi del 2009 il traffico nel porto di Rotterdam è diminuito dell'11,9% Forte contrazione dei volumi di rinfuse secche e merci varie. Stabili le rinfuse liquide Nei primi nove mesi del 2009 il traffico delle merci nel porto di Rotterdam è diminuito dell'11,9% attestandosi a 283,4 milioni di tonnellate rispetto a 321,7 milioni di tonnellate movimentate nel corrispondente periodo dello scorso anno. Gli sbarchi sono calati del 15,9% a 199,5 milioni di tonnellate, mentre gli imbarchi sono rimasti pressoché stabili a 83,8 milioni di tonnellate (-0,6%). La flessione ha riguardato i settori delle rinfuse secche, che sono ammontate a 46,4 milioni di tonnellate (-34,9%), e delle merci varie, fermatesi a 89,4 milioni di tonnellate (-12,4%). Stabile (- 0,5%), invece, il traffico di rinfuse liquide grazie all'incremento (+20,8%) dei prodotti petroliferi. Nel settore dei container sono stati movimentati 7,3 milioni di teu (-13%). «C'è ancora un pesante calo in termini percentuali - ha dichiarato oggi l'amministratore delegato della Port of Rotterdam Authority, Hans Smits - ma il trend è tornato a girare lievemente verso l'alto dal mese di luglio. Pertanto ciò significa una stabilizzazione del traffico e ciò corrisponde alle aspettative di metà anno, secondo cui la previsione per l'intero anno è di un calo del 10% circa del traffico».
FINANZA E MERCATI
IL SOLE 24 ORE
LA STAMPA
IL MATTINO