Gestione dei trasferimenti secondari programmati e in regime di urgenza dei pazienti dal P.O. di Oristano verso altre strutture ospedaliere

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programmati e in regime di urgenza dei pazienti dal P.O. di Oristano verso altre strutture ospedaliere File: P.MI.01.01 Redazione Dirigente Medico Direzione Sanitaria Direttore U.O.C. Rianimazione Referente 118 CPS Infermieri P.O./Coordinatori SPS Roberta Porceddu, Giorgio Piras, Corrado Casula, Manuela Carta, Neva Frongia, Angela Rita Dessi, Anna Maria Martinez, Gianpiera Perria, Salvatore Manai, Raffaele Frau, Nicola Coroneo, Cristiana Scintu., Luigi Tedeschi, Pietrina Mulas, Marinella Firinu, Samantha D ambrogio, Rosanna Maccis. Data redazione: 22/03/2018 Verifica: Responsabile Responsabile SPS Data di Approvazione: Approvazione: Direttore ASSL

Parag. INDICE Pag. 1 Premessa 2 2 Oggetto 2 3 Ambiti di applicazione 2 5 Scopo e Obiettivi 4 6 Criteri clinici per la definizione del livello di assistenza finalizzata al trasporto del paziente 7 Personale 5 Tab. 1 Equipaggio di accompagnamento 6 8 Analisi del contesto 7 9 Nuove modalità operative 8 Tab. 2 Figure professionali coinvolte 9 Diagramma di flusso 10 10 Protocollo comportamentale infermiere 11 11 Sostituzione temporanea CPS infermiere impegnato nel trasporto 12 12 Distribuzione mensile reperibilità CPS infermieri per area dipartimentale 12 13 Distribuzione mensile reperibilità CPS infermieri per UU.OO. 13 14 Formazione 14 15 Cronoprogramma della riorganizzazione 14 16 Bibliografia 15 17 Lista distribuzione 15 Allegati 16 4

1. PREMESSA Il trasferimento dei pazienti, sia all interno delle strutture ospedaliere che a maggior ragione in ambito extraospedaliero, comporta sempre un certo grado di rischio e per questo deve avvenire previa valutazione dei rischi e dei benefici potenziali per il malato, garantendo a quest ultimo il mantenimento degli standard di cura e assistenza previsti nel reparto di provenienza per tutto il tragitto, fino alla destinazione finale. Il trasporto di un paziente rappresenta quindi un momento rilevante nel continuum dell assistenza sanitaria che richiede una gestione articolata e complessa, nonché competenze specifiche e graduate alle condizioni del paziente. Pertanto il trasferimento del paziente, sia all interno del presidio ospedaliero che verso altri nosocomi (trasferimento in continuità di soccorso verso una struttura di livello assistenziale superiore, da una struttura spoke ad un hub della rete assistenziale) può avvenire in condizione ordinaria programmabile oppure di urgenza. Nello specifico le tipologie di trasporto si differenziano in: 1. trasporto sanitario secondario o interospedaliero urgente (per garantire il trasferimento di un paziente critico da un ospedale verso altra struttura ritenuta più idonea per il ricovero); 2. trasporto sanitario secondario o interospedaliero programmato (per garantire il trasferimento di un paziente da un ospedale verso altra struttura ritenuta più idonea per consulenze, per prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche specifiche); 3. il trasporto intraospedaliero del paziente dal pronto soccorso e/o unità di degenza verso altre e/o servizi di consulenza e/o diagnosi strumentale. 2. OGGETTO Il presente documento ridefinisce l organizzazione dell assistenza infermieristica nella gestione dei trasferimenti sanitari secondari, in regime di urgenza, di pazienti ricoverati o in carico alle strutture del P.O. di Oristano verso altri presidi ospedalieri, riconosciuti come hub della rete assistenziale, limitatamente alla fascia oraria notturna (22.00-07.00) e diurna festiva (07.00-22.00). Quanto sopra, viene realizzato attraverso le seguenti modalità: coinvolgimento diretto nel trasporto da parte dei CPS infermieri in servizio nelle UU.OO. interessate al trasferimento, al fine di assicurare ai pazienti un assistenza efficace, sicura e appropriata; coinvolgimento indiretto da parte dei CPS infermieri di tutte le UU.OO. di degenza, al fine di garantire, al bisogno, attraverso l istituto della pronta disponibilità, il mantenimento nelle suddette fasce orarie di standard minimi di cura e assistenza infermieristica nell U.O. impegnata a sostenere il trasferimento, limitatamente al periodo nel quale il personale infermieristico di quest ultima si trova fuori dalla struttura per effettuare il trasporto.

3. AMBITI DI APPLICAZIONE la presente riorganizzazione si applica a tutte le UU.OO. di degenza del P.O. di Oristano. al nuovo modello organizzativo partecipa tutto il personale infermieristico in servizio nelle UU.OO. di degenza del P.O. di Oristano; il nuovo modello organizzativo è trasmesso a tutte le strutture organizzative del P.O. di Oristano (Direzione Sanitaria, Dipartimenti/UU.OO.) e alla Direzione dell'assl. 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Trasporto intraospedaliero: ne usufruisce il paziente che, anche in emergenza, necessita di spostamenti all interno dell ospedale stesso per raggiungere reparti di diagnostica o di terapia specialistica. Trasporto interospedaliero: di un paziente verso un altro ospedale, compiuto sotto il diretto controllo sanitario. Trasporto interospedaliero di emergenza cioè in continuità di soccorso: ne usufruisce il paziente che in condizioni critiche per la salvaguardia della vita, di un organo, o funzione, necessita di trasferimento urgente per esigenze diagnostico terapeutiche non disponibili nell istituto che lo ha accolto. In questa tipologia di trasferimento è compreso quello per consulenza di paziente critico presso un istituto con strutture specialistiche. Trasporto interospedaliero non di emergenza cioè non in continuità di soccorso: ne usufruisce il paziente che, stabilizzato e ricoverato, necessita di trasferimento in ambiente specialistico per il completamento delle cure. A volte tale paziente non è stato ricoverato per mancanza di posto letto ed il trasferimento viene richiesto e poi effettuato verso l ospedale che ne ha disponibilità. Paziente critico: individuo con sintomi acuti di sufficiente severità (incluso il dolore) che in assenza di una immediata osservazione medica possano ragionevolmente evolvere in un serio pericolo: per la vita di un individuo (ivi compresa una donna in gravidanza o del prodotto del concepimento); per una funzione; per un organo o per una sua parte. Paziente stabile: paziente a cui non possa succedere, con ragionevole probabilità da un punto di vista medico, alcun deterioramento delle condizioni di salute descritte nel paziente critico durante il trasferimento dell individuo da un ospedale verso un altro. Trasporto interno: trasporto del paziente tra strutture ospedaliere dell ASSL (Oristano, Bosa, Ghilarza) Trasporto intraospedaliero: trasporto del paziente tra unità operative del presidio ospedaliero. ABZ: ambulanza

5. SCOPO/OBIETTIVI 5.1. SCOPO garantire la continuità delle cure attraverso la comunicazione standardizzata dei dati clinici dei pazienti trasferiti, includendo le condizioni cliniche del paziente, le procedure e gli altri interventi eseguiti e i bisogni di assistenza; pianificare il processo di trasferimento del paziente ricoverato, con l'obiettivo di soddisfare le necessità durante il trasporto; ottimizzazione delle risorse umane relative al personale infermieristiche 5.2 OBIETTIVI assicurare il trasporto protetto ai pazienti che devono essere trasferiti in regime di urgenza dal P.O. di Oristano ad altri presidi ospedalieri. garantire una adeguata cura e assistenza durante il trasferimento, fino alla presa in carico del paziente da parte della struttura di destinazione, gestendo altresì le possibili complicanze; identificare le risorse infermieristiche deputate ai trasferimenti secondari, in regime di urgenza, di pazienti dal P.O. di Oristano verso altri presidi ospedalieri sulla base delle loro condizioni cliniche; garantire un sistema di trasferimenti programmati dei pazienti a seguito di richiesta del medico responsabile; ottimizzare i trasferimenti secondari, in regime di urgenza, dei pazienti ricoverati o in carico alle strutture del P.O. di Oristano (anche se questi si trovano ancora all'interno del Pronto Soccorso), verso altri presidi ospedalieri ; ottimizzare i tempi di erogazione di accertamenti/consulenze o ricoveri per pazienti con classe di rischio III-IV-V che necessitano per il loro espletamento di un trasferimento secondario. 6. CRITERI CLINICI PER LA DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI ASSISTENZA FINALIZZATA AL TRASPORTO DEL PAZIENTE (Classi SIAARTI Classificazione di Eherenwert modificata) CLASSE I (deambulante) e II (non deambulante) II paziente: Non richiede, o richiede raramente, il monitoraggio dei parametri vitali Può non avere bisogno di una linea venosa Non dipende dalla somministrazione continua di O2 per mantenere la propria stabilità Non deve essere trasferito in Terapia Intensiva. CLASSE III II paziente: richiede frequente controllo dei parametri vitali e soddisfa tutti i seguenti criteri basati sulla valutazione secondo lo schema ABCDE: A (vie aeree) Non presenta rischio di ostruzione delle vie aeree (punto 7 della RSTP =0)

B (respirazione) Può presentare lieve o modesto distress respiratorio oppure può presentare una frequenza respiratoria < 36 atti/min e >di 8 atti min Richiede la somministrazione continua di O2 per ottenere una SpO2 almeno >92% (in assenza di patologie croniche).(punti 6 + 8 della RSTP non superiori allo score 2; con punto 8 < 2) C (circolo) Ha bisogno¹ di una linea venosa per mantenersi stabile con segni clinici che identifichino non oltre la classe 2 dello shock ipovolemico 34 Non ha bisogno di monitoraggio invasivo (punti 1+2+3+4+10 della RSTP non superiori a score 3, punto 5 della RSTP=0) D (disabilità) Può presentare compromissione dello stato di coscienza (GCS >8) (punto 9 della RSTP al massimo 1) Presenta una lesione anatomicamente stabile, o instabile, del midollo spinale al di sotto di T9 E (evidenza) Non presenta evidenza di emorragie non controllate per i pazienti di questa classe, in cui non sono state individuate patologie potenzialmente evolutive, ii medico che ha in carico il paziente, sulla base delle condizioni cliniche e del rischio di evolutività neurologica, cardiocircolatoria, respiratoria, può comunque avvalersi della consulenza dell anestesista-rianimatore per l inquadramento del paziente. I pazienti appartenenti alla classe III che hanno già effettuato un percorso diagnostico dal quale è emersa la presenza di patologie potenzialmente evolutive vanno codificati come classi IIIe (evolutive). Le patologie più comuni per le quali esistono evidenze scientifiche di evolutività sono descritte nell appendice A, cui si rimanda per le considerazioni cliniche da parte del consulente anestesista rianimatore, soprattutto per le decisioni relative all equipaggio di accompagnamento in relazione alle competenze presenti nei singoli ospedali. CLASSE IV (RSTP >7) Il paziente: Richiede intubazione tracheale e/o Richiede supporto ventilatorio e/o Ha bisogno¹ di due linee venose o CVC per mantenere stabili i parametri cardiocircolatori e/o Può presentare distress respiratorio grave e/o Può essere presente una compromissione dello stato di coscienza, con GCS < o = 8 e/o Può richiedere la somministrazioni di farmaci salvavita² e/o È trasferito in Rianimazione/Terapia Intensiva generale fatti salvi i casi di trasferimenti tra T.I. di pazienti stabilizzati che non necessitino di trattamenti di supporto vitale o infusione continua di farmaci salvavita²

Presenta una lesione anatomicamente instabile del midollo spinale al di sopra di T9. CLASSE V (alto rischio di mortalità durante il trasporto) Il paziente: Non può essere completamente stabilizzato Richiede monitoraggio e supporto vitale invasivo Richiede terapia salvavita² durante il trasporto. ¹La definizione Ha bisogno di una o più vie venose o di CVC identifica la necessità di infusione attraverso tali accessi venosi di liquidi e.v. e/o di farmaci in quantità tale da consentire la stabilizzazione dei parametri cardiocircolatori altrimenti non raggiungibile, e non la semplice incannulazione di uno o più vasi venosi periferici o centrali per evitare la manovra durante il trasporto. Tale pratica è da considerarsi comunque necessaria come gold standard in tutti i pazienti con classe > = 2. ²Il termine salvavita si riferisce alla somministrazione continua di farmaci o di trattamenti sostitutivi artificiali o di supporto senza la quale si realizza lo scompenso emodinamico o respiratorio del paziente. 7. PERSONALE Per l identificazione del livello di trattamento e delle competenze necessarie durante il trasporto e ai fini di guidare in maniera il più possibile omogenea il processo di individuazione del personale idoneo ad effettuare il trasporto, il medico responsabile individua, sulla base delle classi precedentemente indicate, i criteri per la scelta dell equipaggio di accompagnamento (Tab 1). In tal modo si intende cercare di ridurre il rischio che l evolutività del paziente si presenti ad un equipaggio inadeguato (SIAARTI, 2012).

TAB. 1 EQUIPAGGIO DI ACCOMPAGNAMENTO: Individuato a cura del medico del reparto responsabile del trasferimento Classe Equipaggio Competenze richieste I Di norma infermiere del reparto di BLSD degenza del paziente o OSS II III IIIe Di norma infermiere del reparto di degenza del paziente Minimo: medico o infermiere del reparto di degenza del paziente (a giudizio del medico) Ideale: Team composto da un medico e un infermiere del reparto di degenza del paziente Team composto da un medico e un infermiere anche non del reparto di degenza del paziente BLSD Minimo: BLSD Ideale: ALS almeno per uno dei componenti del team Minimo: ALS con capacità di gestione delle vie aeree avanzate da parte di almeno uno dei due componenti del team IV V Team composto da un medico e un infermiere di norma del Servizio di Anestesia e Rianimazione, in situazioni in cui il fattore tempo potrebbe controindicare l attesa di personale reperibile è accettabile l utilizzo del Team previsto per la classe IIIe se disponibile immediatamente. Team composto da un medico e un infermiere di norma del Servizio di Anestesia e Rianimazione, a causa della possibile non completa stabilizzazione del paziente può essere richiesta la presenza di uno specialista della branca interessata alla patologia di base del paziente (es. pediatra, ostetrico, cardiologo, chirurgo vascolare etc.) Esperienza in area critica. ALS con capacità di gestione delle vie aeree avanzate da parte di almeno uno dei due componenti del team Esperienza in area critica. ALS con capacità di gestione delle vie aeree avanzate da parte di almeno uno dei due componenti del team. Esperienza nella branca di competenza per lo specialista aggiuntivo

8. ANALISI DEL CONTESTO Attualmente il sistema dei trasferimenti secondari nell ambito del P.O. di Oristano prevede il coinvolgimento, con ruoli e responsabilità differenti, di diversi professionisti (Medici, Infermieri, autisti di autoambulanza), secondo le seguenti tipologie organizzative: 1. classe di rischio del paziente I (Classificazione di Eherenwert): trasporto intraospedaliero del paziente dal pronto soccorso e/o unità di degenza verso blocco operatorio e altre altre e/o servizi di consulenza e/o diagnosi strumentale garantito H24 da un team di operatori sociosanitari coordinati dalla Direzione del Servizio delle Professioni ; 2. classe di rischio del paziente II-III-IV-V (Classificazione di Eherenwert): trasporto intraospedaliero del paziente dal pronto soccorso e/o unità di degenza verso blocco operatorio e altre e/o servizi di consulenza e/o diagnosi strumentale garantito H24 da un team composto da infermieri o da 1 infermiere e 1 medico, in rapporto alla classe di rischio, dell U.O. di degenza del paziente o dell U.O. di Rianimazione; 3. classe di rischio del paziente I-II (Classificazione di Eherenwert): trasporto sanitario secondario o interospedaliero programmato in autoambulanza per garantire il trasferimento di un paziente dal P.O. di Oristano verso altra struttura ritenuta più idonea per consulenze, per prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche specifiche garantito tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle 07.00 alle 22.00 da 1 infermiere dell U.O. di degenza del paziente e da un autista di autoambulanza; 4. classe di rischio del paziente III-IV-V (Classificazione di Eherenwert): trasporto sanitario secondario o intraospedaliero urgente per garantire il trasferimento di un paziente critico dal P.O. di Oristano verso altra struttura ritenuta più idonea per il ricovero garantito tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle 07.00 alle ore 22.00 da 1 infermiere e 1 medico, in rapporto alla classe di rischio, dell U.O. di degenza del paziente o dell U.O. di Rianimazione e da un autista di autoambulanza; 5. classe di rischio del paziente III-IV-V (Classificazione di Eherenwert): trasporto sanitario secondario o intraospedaliero urgente per garantire il trasferimento di un paziente critico dal P.O. di Oristano verso altra struttura ritenuta più idonea per il ricovero garantito tutti giorni, dalle 22.00 alle ore 07.00 e i festivi dalle 07.00 alle ore 22.00, da 1 infermiere, secondo il principio di rotazione, delle UU.OO. di Cardiologia, Pronto Soccorso e Rianimazione, in regime di pronta disponibilità, e 1 medico, in rapporto alla classe di rischio, dell U.O. di degenza del paziente o dell U.O. di Rianimazione e da un autista di autoambulanza; La pronta disponibilità di cui al punto 5 è attualmente assicurata dai CPS Infermieri in servizio nelle UU.OO. di Cardiologia, Pronto Soccorso e Rianimazione, nel rispetto della disposizione del Direttore Sanitario Aziendale, prot. n. 2969 del 07/12/2007, mediamente secondo la seguente distribuzione mensile: 10 gg. Cardiologia-UTIC; 10 gg. Pronto Soccorso; 10 gg. Rianimazione.

9. NUOVE MODALITÀ OPERATIVE Il trasporto comporta sempre un certo rischio per il paziente e quindi se non strettamente necessario va evitato; in ogni caso la decisione deve essere basata sulla valutazione dei benefici e dei rischi potenziali. Occorre considerare il rischio di complicazioni dovute al trasporto: instabilità cardiovascolare, emorragie accidentali, compromissione delle vie aeree, perdita o blocco di drenaggi e cateteri, sviluppo di pneumotorace, alterazioni del metabolismo, ipoglicemia, iperglicemia, ipossia sistemica, cambiamenti del ph del sangue, variazioni della pressione arteriosa. Essendo tali evenienze tutte di difficile risoluzione durante il viaggio, l equipaggiamento ed il livello di abilità tecnica del personale impiegato devono essere proporzionati ed adeguati alle necessità del paziente; la stabilizzazione di quest ultimo deve essere perseguita nell ospedale di primo ricovero e il personale infermieristico che effettua il trasporto deve essere in possesso di competenze e conoscenze adeguate alle necessità del malato, nonché far parte, preferibilmente, dello stesso team che lo ha assistito in reparto. Per queste ragioni si ritiene opportuno introdurre alcune variazioni all attuale organizzazione dell assistenza infermieristica nella gestione dei trasferimenti secondari, in regime di urgenza, dei pazienti dal P.O. di Oristano verso altre Pertanto, nel confermare dal punto di vista dell assistenza infermieristica le modalità operative attualmente in essere per i trasporti intraospedalieri e interospedalieri, in quest ultimo caso limitatamente ai pazienti con classe di rischio I-II (Classificazione di Eherenwert), relativamente ai trasferimenti secondari in regime di urgenza (Classe III-IIIe-IV-V) sono introdotte le seguenti modalità operative per quanto riguarda l assistenza infermieristica (Tabella 2): 1. dal lunedì alla domenica, nella fascia oraria diurna 07.00-22.00 e notturna 22.00-07.00, il trasporto dei pazienti con classe di rischio III e IIIe (salvo indicazioni diverse da parte del medico responsabile e/o rianimatore) il trasporto è garantito dal personale infermieristico e medico del reparto interessato al trasferimento (SIAARTI, 2012); 2. dal lunedì alla domenica, nella fascia oraria diurna 07.00-22.00 e notturna 22.00-07.00, il trasporto dei pazienti con classe di rischio IV è garantito dal medico rianimatore e dal personale infermieristico del reparto interessato o dell U.O. di Rianimazione a giudizio del medico di quest ultima unità in considerazione del grado di gravità (SIAARTI, 2012); 3. dal lunedi alla domenica, nella fascia oraria diurna 07.00-22.00 e notturna 22.00-07.00, il trasporto dei pazienti con classe di rischio V è garantito dal personale infermieristico e medico dell U.O. Rianimazione (SIAARTI, 2012); 4. limitatamente alla fascia oraria notturna, dalle ore 22.00 alle ore 07.00 e diurna festiva, dalle ore 07.00 alle ore 22.00, è prevista la reperibilità sostitutiva di un CPS Infermiere delle UU.OO. di degenza del P.O. di Oristano per consentire, al bisogno, la sostituzione del collega assente dal reparto perché impegnato nel trasporto, a garanzia del mantenimento, nelle suddette fasce orarie, di standard minimi di cura e assistenza infermieristica nell U.O. chiamata a sostenere il trasferimento del malato. La chiamata in reperibilità del CPS Infermiere è limitata esclusivamente al periodo nel quale il personale infermieristico si trova fuori dalla struttura per garantire il trasporto. Per quanto

riguarda i trasporti di competenza del Pronto Soccorso e della Rianimazione, relativi alle suddette fasce orarie, la richiesta di intervento del CPS Infermiere reperibile sarà sottoposta da parte del CPS Infermiere capoturno delle UU.OO. di cui sopra a valutazione preventiva da parte della Pos. Org. SPS reperibile (vedi turni mensili Posizioni Organizzative SPS reperibili). TAB. 2 FIGURE PROFESSIONALI Tipologie di trasferimenti e fascia oraria MEDICO DEL REPARTO ESEGUE IL TRASPORTO INFERMIERE DEL REPARTO ESEGUE IL TRASPORTO RIANIMATORE ESEGUE IL TRASPORTO INFERMIERE DELL U.O. RIANIMAZIONE ESEGUE IL TRASPORTO AUTISTA 08.00-20.00 Trasferimenti interospedalieri per i pazienti in condizione ordinaria programmabile (Classe di rischio del paziente I-II Classificazione di Eherenwert). H24 Trasferimenti interospedalieri per i pazienti in regime di urgenza (Classe di rischio del paziente III Classificazione di Eherenwert). H24 Trasferimenti interospedalieri per i pazienti in regime di urgenza (Classe di rischio del paziente IIIe Classificazione di Eherenwert). No Si No No Si Si SI No No Si Si Si No No Si H24 Trasferimenti interospedalieri per i pazienti in regime di urgenza (Classe di rischio del paziente IV Classificazione di Eherenwert). Si/No In considerazione della patologia preminente Si/No A giudizio del Rianimatore in considerazione del grado di gravità Si Si/No A giudizio del Rianimatore in considerazione del grado di gravità Si H24 Trasferimenti interospedalieri per i pazienti in regime di urgenza (Classe di rischio del paziente V Classificazione di Eherenwert). Si/No In considerazione della patologia preminente Si Si Si Si

DIAGRAMMA DI FLUSSO Il paziente necessita di un trasferimento Ilill fffcfffcc secondario E stabile Si No Stabilizzare il paziente Valutare la classe di rischio per il trasporto Classe I e II Classe III - III e Fascia oraria 07.00-22.00 Classe III - III e Fascia oraria 22.00-07.00 e diurna festiva 07.00-22.00 Infermiere Infermiere Infermiere Classe IV - Infermiere Reparto o della Rianimazione All. Mod. A Autorizzazione per prestazione interospedaliera All. Mod. B Richiesta autoambulanza Documentazione clinica All. Mod. C Classe di rischio paziente Classe V Assistenza al paziente durante il trasporto Medico Rianimatore + Infermiere rianimazione Consegna del paziente alla struttura ricevente All. Mod. D Modulistica relativa alla chiamata in servizio CPS infermiere/a reperibile Chiamata CPS Infermiere/a reperibile per sostituzione CPS Infermiere/a impegnato nel trasporto

10. PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE DELL'INFERMIERE Il CPS Infermiere deputato all'accompagnamento del paziente, in possesso di competenze tecniche di base riguardanti la rianimazione cardiopolmonare (BLS), opererà nel rispetto dei seguenti criteri: 1. al momento della presa in carico del paziente: se non è richiesta la presenza del medico (classi I-II classificazione di Eherenwerth) (Allegato 1.), valuterà le condizioni generali del paziente e se queste appaiono peggiorate rispetto al momento in cui è stato richiesto il trasferimento chiamerà il medico del reparto per una nuova valutazione; verificare la presenza di un accesso venoso; acquisire in maniera completa la documentazione relativa al paziente, di cui si diventa custode e responsabile; verificare che la borsa dei farmaci sia adeguatamente fornita; controllare l'efficienza delle apparecchiature elettromedicali previste nell'autoambulanza utilizzata per il trasporto; al momento della partenza verificare i parametri vitali e trascriverli sulla scheda di trasporto del paziente; 2. durante il viaggio: durante il trasporto il personale sanitario deve monitorare le condizioni del paziente e a tal fine deve stazionare a fianco dello stesso nella cellula sanitaria. L'inosservanza di tale semplice regola può portare a gravi conseguenze di ordine medico-legale e assicurativo; durante il viaggio dovranno essere rilevati i parametri vitali e annotati sulla scheda; se durante il trasporto le condizioni generali del paziente dovessero andare incontro ad un improvviso peggioramento, in assenza di medico a bordo, l'infermiere si metterà immediatamente in contatto con la Centrale Operativa 118 e seguirà le indicazioni dell'operatore della centrale; fermo restando la sorveglianza del paziente, se durante il viaggio fosse necessario prestare il primo soccorso a vittima/e di incidente stradale, l'infermiere si relazionerà immediatamente con la Centrale Operativa del 118, effettuando i primi necessari soccorsi e relativo triage sino all'arrivo dell'ambulanza del 118. Subito dopo il passaggio di consegne al personale di soccorso, riprenderà il viaggio verso la destinazione prevista; in caso di improvviso malfunzionamento dell'ambulanza, anche a seguito di un lieve sinistro che non comprometta la salute dei trasportati, l'infermiere continuerà ad assistere il paziente, mentre sarà compito dell'autista provvedere, tramite la propria organizzazione, alla sostituzione del mezzo. Nel caso in cui dal sinistro risulti un nocumento alla salute dei trasportati bisognerà chiedere immediatamente soccorso al 118.

3. al termine del viaggio: l'infermiere affiderà il paziente e relativa documentazione al personale dell'u.o. ricevente; completerà la scheda di trasporto del paziente annotando i valori dei parametri vitali al momento del suo affido; al rientro nel P.O. di Oristano sarà compito dell'infermiere consegnare la scheda all'ufficio trasporti protetti (presso Direzione Sanitaria del P.O. di Oristano) insieme alla fotocopia di eventuali referti di esami effettuati e nel contempo ottemperare agli obblighi di legge. 11. Sostituzione temporanea infermiere impegnato nel trasporto Limitatamente alla fascia oraria notturna (22.00-07.00) e diurna festiva (07.00-22.00), considerata la presenza nelle suddette fasce orarie di standard minimi di personale infermieristico nelle UU.OO. di degenza (D.G.R. 47/42 del 30/12/2010), si ritiene opportuno prevedere la sostituzione temporanea dell infermiere impegnato nel trasporto al fine di garantire la continuità delle cure e dell assistenza infermieristica nell U.O. chiamata a garantire il trasferimento del malato. A tal fine è prevista la pronta disponibilità sostitutiva notturna e diurna festiva di un CPS Infermiere, a garanzia del mantenimento degli standard minimi di cui sopra. Tale reperibilità non determinerà oneri aggiuntivi a carico dell ASSL di Oristano rispetto a quelli già previsti nel piano delle pronta disponibilità attualmente in vigore, in quanto trattasi di una reperibilità introdotta a seguito di una variazione all assetto organizzativo. Al servizio di pronta disponibilità finalizzato a garantire la sostituzione temporanea del CPS infermiere impegnato a effettuare il trasferimento secondario di un malato, partecipano, nel rispetto del principio di rotazione, tutti i CPS infermieri, in possesso dei requisiti di idoneità, in servizio nelle UU.OO. di degenza del P.O. di Oristano. Ciò permetterà una gestione efficiente delle risorse umane e una ottimizzazione del lavoro dei CPS infermieri, con conseguente miglioramento del rapporto tempo lavoro/tempo di riposo/infermiere che permetterà di ridurre lo stress lavoro correlato. Con la riorganizzazione i CPS infermieri chiamati a garantire il servizio di pronta disponibilità sostitutiva passeranno dagli attuali 45 a circa 120, con una media turni di reperibilità/infermiere di 0,34 al mese. 12. Distribuzione mensile reperibilità infermieri per dipartimento Area Medica : dal 01 al 15 del mese; Area Chirurgica: dal 16 al 21 del mese; Area Emergenza/urgenza: dal 22 al 30/31 del mese

13. Distribuzione mensile reperibilità infermieri per UU.OO. Data Unità Operativa Data Unità Operativa 1 Cardiologia 17 Chirurgia 2 Cardiologia 18 Ortopedia 3 Cardiologia 19 Ortopedia 4 Cardiologia 20 Ortopedia 5 Cardiologia 21 Ostetricia/Ginec. 6 Medicina 22 Ostetricia/Ginec. 7 Medicina 23 Pronto Soccorso 8 Medicina 24 Pronto Soccorso 9 Medicina 25 Pronto Soccorso 10 Neuroriab. 26 Pronto Soccorso 11 Neuroriab. 27 Pronto Soccorso 12 Patologia Neon./Pediatria 28 Rianimazione 13 Patologia Neon./Pediatria 29 Rianimazione 14 S.P.D.C. 30 Rianimazione 15 S.P.D.C. 31 Rianimazione 16 Chirurgia Il presente calendario sarà oggetto di opportuna variazione delle date previste per ciascuna U.O. con cadenza quadrimestrale.

14. Formazione Tutti gli infermieri in servizio nelle UU.OO. del P.O. di Oristano saranno coinvolti nel programma di formazione finalizzato all acquisizione di competenze tecniche minime riguardanti la rianimazione cardio-polmonare (BLSD). Tale percorso di formazione sarà realizzato con la collaborazione del personale medico e infermieristico del 118 e dell U.O.C. Rianimazione. 15. Cronoprogramma della riorganizzazione N. FASI NOV. DIC. GENN. FEBB. MAR. APR. MAGG. GIUG. LUG. AGO. SETT OTT. 1 Presentazione del nuovo modello alla Direzione ASSL e OO.SS. 2 Costituzione gruppi di lavoro 3 Avvio lavori di gruppo 4 Definizione delle competenze dei CPSI coinvolti e termine lavori di gruppo 5 Formazione di n. 70 CPS Infermieri coinvolti 6 Valutazione 7 Avvio del progetto con i primi 70 CPS Infermieri formati 8 Prosecuzione della formazione per altri 70 CPS Infermieri 9 Valutazione 10 Avvio del progetto con i 70 CPs Infermieri formati 11 12

16. Bibliografia Gruppo di Studio SIAARTI per l emergenza : Raccomandazioni per il trasferimenti Inter ed Intra Ospedalieri ; Documento SIAARTI prot. n. 562/b 1-22 2012; approvato dal Consiglio Direttivo. Raccomandazioni trasporti n. 11 Ministero della Salute. Gennaio 2010. Disposizione del Direttore Sanitario Aziendale ASL Oristano, prot. n. 2969 del 07/12/07. Il trasporto del paziente critico : extra ospedaliero, interospedaliero ed intraospedaliero. Organizzazione del percorso assistenziale e responsabilità. N&A mensile italiano del soccorso anno 16 174 aprile 2007 18-24. Gruppo di Studio SIAARTI per l emergenza : Raccomandazioni per il trasporto intra ed interospedaliero del paziente critico Minerva Anestesiologica 72-10 2006 notiziario SIAARTI XXXVII-LVII. Ministero della Salute: Raccomandazione su morte o grave danno conseguenti ad un malfunzionamento del sistema di trasporto (intraospedaliero, extraospedaliero) ; http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_1162_ allegato pdf Agenzia di Sanità Pubblica, regione Lazio: Criteri clinico-organizzativi per il trasferimento del paziente critico nella rete dell emergenza ; http://www.asplazio.it/asp_online/att_ospedaliera/files/file_emergenza/trasferimentopaziente_critico_allegato.pdf 17. Lista distribuzione Direzione ASSL Direzione Servizio Professioni ; Posizioni Organizzative del Servizio Professioni CPS Coordinatori UU.OO./Servizi; Operatori del comparto afferenti al Servizio delle Professioni ; Direzione Servizio Gestione e Amministrazione del Personale Direzione Presidio Ospedaliero di Oristano Direttori di UU.OO. ospedaliere Responsabili di UU.OO. ospedaliere OO.SS. del comparto